lunedì 23 dicembre 2024

Krampus: i diavoli del Natale


Una tradizione antica, sentita nelle zone alpine orientali, ma anche nella Baviera meridionale, in Austria, in parti del Liechtenstein, dell’Ungheria, Slovenia, Slovacchia, Repubblica Ceca e, in particolare, in Alto Adige, Trentino e altre zone alpine orientali italiane, è quella degli spaventosi Krampus.

Essi accompagnano San Nicola, nelle zone dove si festeggia il 6 dicembre il suo arrivo a portare doni ai bambini buoni, per punire invece i bambini che sono stati cattivi durante l’anno. Sono figure spaventose, intese a far paura ai monelli per far sì che, puniti durante queste manifestazioni, si comportino meglio l’anno successivo.

Spesso i Krampus, il cui nome deriva da Krampen, ovvero qualcosa di senza vita, di essiccato e sfiorito, sono chiamati, nelle regioni altoatesine, anche Teufl, ovvero diavoli, dei quali i Krampus hanno anche l’aspetto spaventoso e bestiale: indossano vesti e mantelli fatti di pellicce di capra o di pecora, maschere di legno intagliato con grandi corna di capra o stambecco, grandi campane o campanacci da mucca, ma anche piccole campanelle in grande quantità, talvolta delle catene con cui fare ancora più rumore, una coda lunga, qualcuno con una gerla sulle spalle, nella quale, dice la leggenda, vengono messi i bambini cattivi per portarli via ...

domenica 22 dicembre 2024

Il presepe nato da un errore di traduzione?

C’è chi aspetta il Natale tutto l’anno e chi vorrebbe sparire su un’isola deserta fino all’Epifania; quel che è certo è che in pochi riescono a sottrarsi ai suoi riti, dai regali sotto l’albero ai pranzi con parentado vario e conversazioni interminabili incluse.

A questo proposito, vogliamo dare un piccolo assist ai traduttori suggerendo un tema perfetto per cambiare argomento quando i discorsi virano su terreni spinosi: perché non sfoderare un errore di traduzione che riguarda addirittura il presepe, il cuore stesso del Natale?

Forse non tutti sanno che… il primo presepe fu realizzato nel 1223 da San Francesco nell’eremo di Greccio (in Umbria), per vedere “con gli occhi del corpo” il Bambino neonato adagiato in una mangiatoia, tra il bue e l’asinello.

Ma dove prese il santo le informazioni per mettere in scena la sua rappresentazione?


La mangiatoia, presto detto, è presente nel vangelo di San Luca; ma dei due animali dal caldo fiato non c’è traccia nei testi canonici. Tuttavia loro presenza (come peraltro quella della grotta) è segnalata nel vangelo apocrifo dello Pseudo Matteo… o meglio, nella sua errata traduzione dal greco al latino! ...

sabato 21 dicembre 2024

Nel frattempo, in Antartide...

 L'Antartide è forse uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi del nostro pianeta. Con le sue temperature proibitive che scendono sotto i -50°C (nel Plateau centrale si raggiungono i -88 °C), il continente antartico rappresenta il quarto per estensione territoriale dopo Asia, Africa e America ed il suo territorio è ricoperto per il 98% da ghiaccio.

Ma l'Antartide non è sempre stata gelata: sotto lo strato ghiacciato si trova un vero e proprio continente sepolto, ricco di giacimenti d'oro, rame ed uranio. Vi è inoltre la presenza di carbon fossile, segno che una volta questo continente godeva di un clima mite ed era ammantato di grandi foreste (parliamo di molti milioni di anni fa).

Come abbiamo già visto in altre occasioni guardando la mappa della Terra piatta, i flat-earthers sono convinti che l'Antartide non sia un continente ma si tratti, invece, di uno sconfinato anello costituito da un alto muro di ghiaccio che impedirebbe all'acqua degli oceani di defluire via (defluire non si sa bene dove) ...

venerdì 20 dicembre 2024

Nel 1972 è stato previsto il collasso della società nel 2040. Secondo nuovi dati, siamo sulla buona strada

Un importante studio condotto da una direttrice di una delle più grandi società di revisione contabile mondiale ha rilevato che un allarme lanciato dal MIT diversi decenni fa si sta dimostrando fondato. La ricerca riguarda il rischio del collasso della civiltà industriale che, a quanto pare, sarebbe confermato da recenti dati empirici.

Mentre il mondo cerca di guardare avanti e spera nella ripresa economica dopo le devastazioni portate dalla pandemia, questa ricerca solleva pressanti interrogativi riguardanti il semplice ritorno alla “normalità” pre-pandemica.

Nel 1972, un gruppo di scienziati del MIT ha studiato i rischi relativi all’eventuale collasso della civiltà. 

Il loro modello di dinamica dei sistemi, pubblicato dal Club di Roma, ha identificato i “limiti dello sviluppo” che porterebbero la nostra civiltà industriale sulla strada verso il collasso proprio nel ventunesimo secolo, a causa dello sfruttamento incontrollato delle risorse planetarie ...

giovedì 19 dicembre 2024

I misteri delle Veneri paleolitiche


Una spiritualità dedita alle pratiche sciamaniche, profondamente connessa ai cicli naturali, ai moti celesti e alle energie della terra. Un'unica cultura che nel Paleolitico superiore andava dall'Atlantico a Bering. Ma l'origine di queste statuette va cercata molto prima: in Marocco è stata rinvenuta una piccola venere risalente a 300-500 mila anni fa.

Il primo culto

Le cosiddette veneri sono un grande classico dell'arte preistorica. Visivamente, le più note al grande pubblico sono due statuette di 25 mila anni fa, quella trovata in Austria a Willendorf, realizzata in calcare, e quella rinvenuta in Francia a Brassempouy, scolpita nell'avorio. Entrambe si ricordano per il particolarissimo copricapo intrecciato (o pettinatura afro che sia), ma la prima rappresenta la tipica donna prosperosa che incarna la Dea Madre preistorica, mentre la seconda è una testina priva di corpo, fondamentale perché è fra le più vecchie rappresentazioni realistiche della figura umana. 

Tuttavia, la storia delle veneri pare essere iniziata molto prima. La venere ritrovata a Tan-Tan in Marocco è una statuetta in quarzite, alta circa sei centimetri, risalente a 300-500 mila anni fa. Fu trovata nel 1999 a una profondità di 15 metri, sulla riva sinistra del fiume Draa. Una scoperta che retrodata incredibilmente la comparsa di queste figure. Certo non è dato sapere se anche questa raffigurazione avesse un significato sacro come quelle che hanno caratterizzato il Paleolitico superiore, a partire da circa 40 mila anni fa. Sappiamo però che era ricoperta di ocra rossa e questo pigmento è strettamente associato ai riti sacri preistorici, veniva usato nelle sepolture da Neanderthal e Sapiens ed è poi stato utilizzato nell'arte rupestre, che è altrettanto connessa al mondo del soprannaturale ...

mercoledì 18 dicembre 2024

L’Aldilà: una dimensione sovrapposta al nostro mondo e molto vicina a noi?


Per molti si, è proprio così:

L’Aldilà è il luogo da cui proviene il nostro spirito quando entriamo nel ventre materno nell’attesa di nascere e in cui ritorna quando moriamo. È il cielo, il paradiso di gran lunga più meraviglioso di quanto la nostra mente terrena possa concepire.
 


Di solito ce lo rappresentiamo come qualcosa «là fuori da qualche parte», sopra le nubi, al di là della Luna e delle stelle, oltre Oz e l’Isola Che Non C’è, e ciò è comprensibile, dato che questo luogo è infinito e misterioso quanto immaginiamo che sia.
Ma la verità è molto più affascinante e confortante: l’Aldilà è proprio qui, tra noi, un’altra dimensione sovrapposta al nostro mondo, circa un metro al di sopra del nostro «livello del suolo».
La sua frequenza vibrazionale è molto più alta della nostra, ed è questo il motivo per cui non riusciamo a percepirlo.

Tanto per fare una semplice analogia, pensate a un fischietto per cani: la frequenza del suono che emette è così alta che l’orecchio umano non lo percepisce, mentre gli animali sono in grado di udirlo distintamente. Parte del dono medianico, in effetti, è la capacità data da Dio di percepire una gamma più ampia delle frequenze vibrazionali, ragion per cui siamo in grado di comunicare con il mondo spirituale più facilmente rispetto alla «norma»...

martedì 17 dicembre 2024

Il Pentagono: «I droni non sono né nostri né di Paesi avversari»

di Sabrina Pieragostini

Non sono droni di una Nazione avversaria, ma non sono neppure dell’esercito americano. 

Questa, in sostanza, la dichiarazione ufficiale del Pentagono in merito alle incursioni che ogni notte- da almeno quattro settimane- si verificano in New Jersey, la regione più popolata degli Stati Uniti, ma sporadicamente anche a New York e nella vicina Pennsylvania. 

E così, mentre il Dipartimento della Difesa, l’FBI (coinvolta nelle indagini) e le forze dell’ordine sembrano non avere la minima idea di cosa o chi stia attraversando impunemente i cieli del nordest americano, i residenti continuano a inondare il web di immagini sorprendenti: il mistero aumenta, insieme alla preoccupazione ...

lunedì 16 dicembre 2024

Sotto il segno dell’Intelligenza Artificiale

L’intelligenza artificiale come mezzo per prendere coscienza di noi stessi, i pregiudizi e le sfide etiche?

di Danilo D'Angelo

Alan Watts, filosofo britannico, nel suo libro “L’arte della contemplazione” ci propone di pensare a noi come a dei ricettori, dei terminali attraverso i quali l’universo prende coscienza di sé:
“L’individuo è un’apertura attraverso la quale l’intera energia dell’universo è consapevole di se stessa […]”.

Per il momento lasciamo che questa frase, questo modo di interpretare il nostro ruolo nell’universo, si sedimenti dentro di noi.

In questo momento storico molti sono preoccupati delle conseguenze più o meno palesi di quella che viene definita Intelligenza Artificiale; sembrerebbe che ci stiamo dirigendo verso un mondo amministrato e diretto dalle macchine, alle quali stiamo sempre più delegando l’autorità di gestire quelle attività umane che sono parte integrante della società stessa e di quella che chiamiamo civiltà ...

domenica 15 dicembre 2024

Il mistero delle "dark comet si infittisce

Nuove ricerche hanno permesso di raddoppiare il numero di “comete oscure” note: da sette si è passati a quattordici. 
E si è scoperto che ci sono due categorie ben distinte di questi intriganti asteroidi, che pur non mostrando chioma né coda sono soggetti alle accelerazioni non-gravitazionali tipiche delle comete – accelerazioni dovute a "qualcosa" emesso dal nucleo, ma che non si riesce a rilevare, come nel caso dell’asteroide interstellare 'Oumuamua'
di Albino Carbognani 13/12/2024

Nel 2023 Davide Farnocchia (Jet Propulsion Laboratory), con un paper sull’asteroide main-belt (523599) 2003 RM, e contemporaneamente Darryl Seligman (Cornell University), con un paper su altri sei asteroidi (“Dark Comets? Unexpectedly Large Nongravitational Accelerations on a Sample of Small Asteroids)”, hanno introdotto una nuova categoria di asteroidi attivi: le “comete oscure” (o dark comets). 

Si tratta di corpi minori che si muovono su orbite simili a quelle degli asteroidi, non mostrano chiome rilevabili (da qui il soprannome di “oscure”), ma sperimentano accelerazioni non-gravitazionali fuori dal piano orbitale che non sono coerenti con effetti radiativi, quindi non possono essere attribuite alla pressione della radiazione solare oppure all’effetto Yarkovsky ...

sabato 14 dicembre 2024

QI medio in diminuzione: stiamo diventando progressivamente meno intelligenti?

 di Jacopo Pasetti

A chi non è mai capitato di desiderare di conoscere il proprio quoziente intellettivo (QI)? 

In quante organizzazioni questo indicatore è stato considerato predittivo delle possibilità di successo? 

Per molte persone è stato, ed è ancora, il simbolo delle proprie capacità, del proprio potenziale e delle proprie possibilità di sviluppo. 

Ma è davvero così?

Da anni la definizione di intelligenza è una sfida che appassiona numerosi scienziati e luminari in diverse discipline di studio: dalla psicologia alle neuroscienze, dalla biologia alla medicina ci si interroga su come declinare al meglio questo concetto ...