- Figlio mio.
- Cosa vuoi dunque che faccia?
- È giunta l’ora, Gesù. È arrivato il momento per te di bere l’amaro calice.
- Oh Padre celeste, ciò che mi chiedi è così difficile, l’angoscia mi opprime.
- Lo so, e soffro nel chiederti ciò che un padre non vorrebbe mai chiedere a un figlio, ma dovrai sacrificarti per mondare i peccati di tutta l’umanità.
- Sia fatta la tua volontà.
- E per le uova di cioccolato.
- Eh?
- Dico, dovrai soffrire e morire e in questo modo salverai gli uomini dal peccato.
- No, no, quello l’ho capito. È molto chiaro. È la parte dopo che mi sfugge.
- Le uova di cioccolato? Non te l’avevo accennata negli scorsi brief?
- Sì, ma pensavo di aver sentito male.
- Hai sentito benissimo, le uova di cioccolato sono al centro del discorso.
- Credevo che la morte e la resurrezione fossero al centro.
- No, le uova.
- Uhm.
- Ti vedo poco convinto ...