tag:blogger.com,1999:blog-7225334831042062312024-03-28T00:53:24.886+01:00La Crepa nel MuroCatherinehttp://www.blogger.com/profile/07837764422888236382noreply@blogger.comBlogger3270125tag:blogger.com,1999:blog-722533483104206231.post-57120706650909050172024-03-27T19:42:00.001+01:002024-03-27T19:42:32.113+01:00La lingua dei fischi che sopravvive da 2000 anni in un'isola greca <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBJ7d-7rVoc6nGCj-mFyOoCOUCQ0EnHUH86X2gHKltWHiyrxyUHZDnvecfnafpwC6-IuruSL99xQb67IxZU2kUGXSuy6uovpChFEJt_tyWqBkUOAPKZIj_nPCRTWgBH1dPFpYC7GAFC-Um89-vwanesBk4GBI68WovdVIwugKxfgkxaAalNCvmiLSXjgQ/s827/blog.png" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="596" data-original-width="827" height="289" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBJ7d-7rVoc6nGCj-mFyOoCOUCQ0EnHUH86X2gHKltWHiyrxyUHZDnvecfnafpwC6-IuruSL99xQb67IxZU2kUGXSuy6uovpChFEJt_tyWqBkUOAPKZIj_nPCRTWgBH1dPFpYC7GAFC-Um89-vwanesBk4GBI68WovdVIwugKxfgkxaAalNCvmiLSXjgQ/w400-h289/blog.png" width="400" /></a></div><span style="color: #660000; font-size: large;"><b>Ci sono molti modi di comunicare, non solo articolando la bocca e pronunciando parole.</b></span><br /><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Non abbiamo soltanto esempi straordinari che arrivano dal mondo animale, come nel caso dei licaoni, che sembrano <a href="https://www.helloworld.it/scienza/strano-modo-comunicare-attraverso-starnuti-licaoni">comunicare attraverso gli starnuti</a>.</span></div><div><span style="font-size: medium;">
Alcune lingue antichissime parlate dall’uomo non hanno “la forma” che conosciamo: e si possono ascoltare soprattutto nei piccoli paesi isolati. Come la lingua dei <a href="https://www.helloworld.it/musica/alessandro-alessandroni-fischio-west">fischi</a>.<br />
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L’abbiamo già sentita nel villaggio di <a href="https://www.helloworld.it/benessere/lingua-fischi-turchia">Kuskoy in Turchia</a>, ma in Europa c’è un luogo ancora più straordinario dove a fischiare questa lingua sono meno di dieci persone.</span></div>
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<span style="font-size: medium;"><br /></span></div><span style="font-size: medium;">
Nel profondo sud dell’isola greca di Eubea, il piccolo villaggio di Antia si abbarbica sul versante del monte Ochi. Il centro è distante 40 km da un ristorante o un hotel: il borgo è talmente piccolo che non è neanche tracciato su <a href="https://helloworld.it/nuova-funzione-google-maps-difficile-parcheggio">Google Maps</a>. Per trovarlo bisogna prendere la strada verso Karystos, e fermarsi al primo richiamo delle sirene: i fischi dei suoi abitanti.<br />
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<span style="font-size: medium;"><br /></span></div><span style="font-size: medium;">
Un suono che ricorda il verso degli uccelli (anche i merli hanno imparato a imitarlo), usato per comunicare da una valle all’altra. Arriva fino a 4km di distanza, 10 volte più lontano di uno strillo ...</span><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWg76LyxGFnXBp7omdIUp_440V47yw71iAx_oaIB5WmJFifacO6e6joqIEymZAH5cb3xYgAh44LsSlLXiUdxxERZ0Y1vqVQZi79ka6eo7PyOznT3mprIRPrD9hv2QrEYeZ1OeXkG4LeFs/s1600/blog.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="352" data-original-width="940" height="238" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWg76LyxGFnXBp7omdIUp_440V47yw71iAx_oaIB5WmJFifacO6e6joqIEymZAH5cb3xYgAh44LsSlLXiUdxxERZ0Y1vqVQZi79ka6eo7PyOznT3mprIRPrD9hv2QrEYeZ1OeXkG4LeFs/s640/blog.png" width="640" /></a></div>
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La lingua si chiama Sfyria ed è una delle più rare del mondo. Si tratta di una traduzione in fischi della lingua greca parlata. Tra i primi a fischiare questa lingua sono stati i pastori della zona, due millenni fa, forse imparato dai Persiani che avevano occupato quelle zone; o usato come richiamo per avvertire di un attacco alle porte dell’Impero greco.<br />
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Questa lingua venne scoperta soltanto nel 1969, dopo un incidente aereo avvenuto proprio in quella zona. I soccorritori si accorsero allora di quello strano modo di comunicare “in codice”.<br />
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Di generazione in generazione, la lingua dei fischi è stata tramandata, ma oggi rischia fortemente l’estinzione: la popolazione, negli ultimi decenni, è scesa da 250 a 37 abitanti. I più anziani non sono più in grado di riprodurla correttamente dopo aver perso i denti, e così a tutti gli effetti sono soltanto 6 persone a fischiarla. In questo video qui sotto puoi ascoltare qualche esempio.</span><br />
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<iframe allow="autoplay; encrypted-media" allowfullscreen="" frameborder="0" height="380" src="https://www.youtube.com/embed/gNyiyPshKC8" width="654"></iframe><br />
<br /><span style="font-size: medium;">
Per impararla ci vogliono 7 anni di studio ed esercizio. Si comincia da piccoli, prima di cambiare i denti, per essere pronti nel minor tempo possibile a fischiarla correttamente.<br />
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Chiaramente una lingua del genere può sopravvivere (anche se ancora per poco) soltanto in un luogo come questo, dove non ci sono computer o cellulari e non c’è modo di comunicare diversamente.<br />
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La lingua dei fischi di Antia non è l’unica, ne sono <a href="http://www.linkiesta.it/it/article/2015/08/22/i-popoli-che-parlano-con-i-fischi/27123/">state rintracciate</a> altre nel mondo, come in Turchia, in Cina, in Messico e nelle isole Canarie. Quella di Antia ha il primato di essere la lingua con meno parlanti in Europa.<br />
Per il rischio che possa sparire per sempre non soltanto è stata inserita nella lista delle lingue da preservare secondo l’UNESCO, ma ultimamente molti ricercatori stanno raggiungendo il piccolo borgo per registrarla e conservarla.</span><br />
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<iframe allow="autoplay; encrypted-media" allowfullscreen="" frameborder="0" height="380" src="https://www.youtube.com/embed/PTHzOag8msM" width="654"></iframe>
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<span style="font-size: medium;"><b><span style="color: #990000;">Fonte:</span></b> <a href="https://www.helloworld.it/cultura/lingua-fischi-2000-anni-borgo-grecia">www.helloworld.it</a></span><br />
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<span style="color: #660000; font-size: large;"><b>Un servizio sull'isola di Eubea</b></span><br />
<br /><span style="font-size: medium;">
Nel mondo, ci sono diversi luoghi dove persiste il linguaggio dei fischi. E' il caso del villaggio di Antia sull'isola greca di Eubea.<br />
Philippe Gougler cerca di imparare le basi di questo linguaggio che tende a scomparire; i giovani abbandonano il villaggio per trasferirsi in città. I pastori lo usano quotidianamente.<br />
Per stupire Philippe, hanno la buona idea di ordinare i caffè al bar del villaggio, a diversi chilometri da dove si trovano!<br />
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<iframe allow="autoplay; encrypted-media" allowfullscreen="" frameborder="0" height="380" src="https://www.youtube.com/embed/tjW_CZVBVBQ" width="654"></iframe><br />
<br /><div><span style="color: #660000; font-size: large;"><b>Rivive nel paese basco francese la lingua fischiata dei pastori</b></span></div><div><br /></div><div><div><span style="font-size: medium;">Viene insegnato a scuola e persino nelle università. E pensare che solo qualche anno fa era stato sul punto di sparire, sacrificato sull'altare di sms, tweet e pulviscolo culturale digitale del genere.</span></div><div><span style="font-size: medium;">Un corso per ora unico in Francia che gli alunni di Laruns, nel dipartimento dei Pirenei atlantici, seguono con entusiasmo.</span></div><div><span><span style="font-size: medium;">Gli studenti del corso di franco-occitano non imparano solo a parlare la lingua degli antenati ma anche a fischiare in lingua occitana.</span><br /><div style="text-align: center;"><a href="https://www.youtube.com/watch?v=2Hxw2RHDUvk"><span style="font-size: large;"><b>Qui il video</b></span></a></div><br /></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVyM25vNIYQqmH0yhQavEXXIHZpVk3HBFD9klJ4WGp4sDcUkp0isg_WC6Fbgc9ZIIvrCUnQitTyTAw1IdbmJpOi811a8XoXcijCVDcHvUbCpM1BBj76GSCABK3E8cRK81GPR0hvDGjN-I3txbBG9e5272VOvyi-qSzPiIdD8N8sJs3EsoGhdJhg182X_E/s1072/blog.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="532" data-original-width="1072" height="318" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVyM25vNIYQqmH0yhQavEXXIHZpVk3HBFD9klJ4WGp4sDcUkp0isg_WC6Fbgc9ZIIvrCUnQitTyTAw1IdbmJpOi811a8XoXcijCVDcHvUbCpM1BBj76GSCABK3E8cRK81GPR0hvDGjN-I3txbBG9e5272VOvyi-qSzPiIdD8N8sJs3EsoGhdJhg182X_E/w640-h318/blog.jpg" width="640" /></a></div></div></div><div><br /></div><div><i>Articolo aggiornato, precedentemente pubblicato qui il 27/03/2024</i></div>
Catherinehttp://www.blogger.com/profile/07837764422888236382noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-722533483104206231.post-87808953613000653242024-03-26T19:47:00.001+01:002024-03-26T19:47:32.894+01:00Raffreddare la Terra bloccando la luce solare potrebbe essere disastroso <div style="text-align: left;"> </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0UnjRKUgnx5LgzJwHxPZVJUaNgXulVRhgmFtmfTandYLxkojkcqHvAXJTfAQ76aMqgLoBmUK_hb5DUx6q2inxgI98sp_xQ2yNNoXfMOvg3b5Z6Ouc7TKIjXIBgyS4Q4Wt9W0-czPCZ2fAf7ARBkJvbsiFlGHnuBwt1pV7ZQJXrbjMznb1W3jgDrG77tk/s1024/blog.webp" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="683" data-original-width="1024" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0UnjRKUgnx5LgzJwHxPZVJUaNgXulVRhgmFtmfTandYLxkojkcqHvAXJTfAQ76aMqgLoBmUK_hb5DUx6q2inxgI98sp_xQ2yNNoXfMOvg3b5Z6Ouc7TKIjXIBgyS4Q4Wt9W0-czPCZ2fAf7ARBkJvbsiFlGHnuBwt1pV7ZQJXrbjMznb1W3jgDrG77tk/w400-h266/blog.webp" width="400" /></a></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Gli scienziati si stanno impegnando a fondo per salvare il ghiaccio marino artico; un progetto li vedrà pompare acqua di mare nell’oceano ghiacciato per ispessire il ghiaccio marino.<br /></span><span style="font-size: medium;"> </span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">I ricercatori hanno testato la loro ipotesi a <a href="https://www.yourweather.co.uk/weather_Cambridge+Bay-North+America-Canada-Nunavut-CYCB-1-8594.html">Cambridge Bay</a>, un piccolo villaggio canadese nel Circolo Polare Artico, praticando un foro nel ghiaccio marino che si forma naturalmente in inverno e pompando circa 1.000 litri di acqua marina al minuto sulla superficie. Cosa sta succedendo davvero, o meglio cosa è successo nei decenni passati. <a href="https://www.nogeoingegneria.com/timeline/progetti/un-sogno-da-piu-di-cento-anni-sciogliere-i-ghiacci-dellartico/">In passato la volontà di sciogliere i ghiacci artici era abbastanza chiara,</a></span></div><p></p><p style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">L’atteso sdogonamento della geoingegneria a Nairobi non è avvenuto, ma sta avvenendo in altri modi, <a href="https://www.nogeoingegneria.com/timeline/progetti/normalizzazione-gli-hackeraggi-climatici-diventano-un-argomento-sempre-piu-diffuso-nei-media/">il mainstream pullula di articoli</a> sulla necessità di hackerare il clima operando a diversi livelli, e i “piccoli” esperimenti che vengono effettuati e che non sono autorizzati dai governi sono il segno di una nuova normalità che da più di 20 anni è stata di gran lunga sorpassata dagli sviluppi reali, ma di cui i politici, gli scienziati e l’opinione pubblica non hanno preso atto ...<span></span></span></p><a name='more'></a><p></p><p style="text-align: left;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgz1UkyMGmkIGcnwh-orOwOfPtEVOM70tX1iosZG_u0Mwj01YwVYZV08WaWwps4qeBm2YuICyayydGpMli7ICF_uPO_nybZg_OqsmzjkVvgJqwf0DtSEXbjUfrf4lfZZmvLMBIjcHWyqEdUG8eiSnCUHLfCHh_q4DHU-iYqj0ofBNfgAmi08C7gCQD2N4E/s768/blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="540" data-original-width="768" height="450" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgz1UkyMGmkIGcnwh-orOwOfPtEVOM70tX1iosZG_u0Mwj01YwVYZV08WaWwps4qeBm2YuICyayydGpMli7ICF_uPO_nybZg_OqsmzjkVvgJqwf0DtSEXbjUfrf4lfZZmvLMBIjcHWyqEdUG8eiSnCUHLfCHh_q4DHU-iYqj0ofBNfgAmi08C7gCQD2N4E/w640-h450/blog.jpg" width="640" /></a></div><br /><span style="color: #660000; font-size: x-large;"><b>Alterare l’ambiente per raffreddare il pianeta. L’idea di alcuni scienziati è un’incognita che presenta tanti rischi</b></span><br /><br /><span style="font-size: medium;">di </span><a href="https://www.huffingtonpost.it/autori/linda_varlese/" style="font-size: large;">Linda Varlese</a><br /><br /><span style="font-size: medium;"><b>Scaricare sostanze chimiche nell’oceano? Spruzzare acqua salata sulle nuvole? Iniettare particelle riflettenti nel cielo? </b></span><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Gli scienziati stanno ricorrendo a tecniche un tempo impensabili per sperimentare nuove soluzioni. Il <b>Professor Giovanni Ferri</b> ad HuffPost: “<b>Il rischio è che per risolvere un guaio se ne causa un altro</b>”… </span><br /><br /><span style="font-size: medium;">Come riportato in un articolo dedicato sul</span><a href="https://www.wsj.com/science/environment/geoengineering-projects-cool-planet-weather-f0619bf7?mod=hp_trending_now_article_pos2" style="font-size: large;"> Wall Street Journal</a><span style="font-size: medium;">, gli esperimenti in corso nel mondo sono essenzialmente tre: in Australia, vicino alle Isole Whitsunday, dove i ricercatori a bordo di una nave stanno spruzzando nell’aria “una miscela salata attraverso ugelli ad alta pressione, nel tentativo di illuminare le nuvole a bassa quota che si formano sull’oceano. Gli scienziati sperano che nuvole più grandi e luminose riflettano la luce solare lontano dalla Terra, ombreggino la superficie dell’oceano e raffreddino le acque attorno alla Grande Barriera Corallina, dove il riscaldamento delle temperature oceaniche ha contribuito a massicce morie di coralli”. </span><div><span style="font-size: medium;">Il progetto di ricerca, noto come <i>Marine Cloud Brightening</i>, è condotto dalla <i>Southern Cross University</i>, finanziato dalla partnership tra il <i>Reef Trust </i>del governo australiano e la <i>Great Barrier Reef Foundation</i> e comprende organizzazioni ambientaliste e diverse istituzioni accademiche.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">Il secondo esperimento è quello condotto in Israele dove una startup chiamata <i>Stardust Solutions</i> ha iniziato a testare un sistema per disperdere una nuvola di minuscole particelle riflettenti a circa 60.000 piedi di altitudine, riflettendo la luce solare lontano dalla Terra per raffreddare l’atmosfera in un concetto noto come gestione della radiazione solare, o SRM. “Stardust ha raccolto 15 milioni di dollari da due investitori e ha condotto test aerei a basso livello utilizzando fumo bianco per simulare il percorso delle particelle nell’atmosfera”, si legge su </span><a href="https://www.wsj.com/science/environment/geoengineering-projects-cool-planet-weather-f0619bf7?mod=hp_trending_now_article_pos2" style="font-size: large;">Wsj</a><span style="font-size: medium;">.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">L’ultimo esperimento è quello condotto in Massachusetts, dove i ricercatori della <i>Woods Hole Oceanographic Institution</i> intendono <b>versare quest’estate 6.000 galloni di una soluzione liquida di idrossido di sodio nell’oceano a 10 miglia a sud di Martha’s Vineyard. </b></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;"><span style="background-color: #cfe2f3;">“Sperano che la base chimica abbassi l’acidità di una zona d’acqua superficiale, assorbendo 20 tonnellate di anidride carbonica dall’atmosfera, immagazzinandola in modo sicuro nell’oceano. Il progetto da 10 milioni di dollari, noto come miglioramento dell’alcalinità degli oceani, è finanziato dalla <i>National Oceanic and Atmospheric Administration</i>, da due enti filantropici e da diversi donatori privati, ha affermato Subhas. Il rilascio di idrossido di sodio, che richiederà l’approvazione dell’<i>Environmental Protection Agency</i> degli Stati Uniti, è previsto per agosto”</span>….</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">L’ipotesi di tradurre questi esperimenti in operazioni su larga scala che coinvolgano l’intero pianeta, oltre ad essere complicata dal punto di vista della salute ambientale, non è semplice neanche dal punto di vista della fattibilità economica. </span></div><div><span style="font-size: medium;">“L’operazione è molto difficile, in particolare perché il fenomeno che si dovrebbe risolvere avviene proprio in una situazione di “fallimento del mercato” in quanto i prezzi non incorporavano la CO2 che veniva prodotta dalle imprese”, conclude il Professor Ferri. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;"> “La valutazione del beneficio di ridurre la CO2 è oggi meno incerta proprio perché abbiamo i certificati che permettono di compensare la creazione di CO2: questi certificati (nati come effetto del Protocollo di Kyoto del 1997, mai ratificato dagli USA) forniscono una valutazione monetaria del danno connesso con le emissioni di CO2. </span><div><span style="font-size: medium;"> Perciò i benefici potrebbero in qualche modo essere approssimati. Invece pare molto più arduo calcolare i costi perché non sappiamo quali tecnologie potrebbero funzionare e quanto si dovrà spendere per esplorare quali delle tecnologie funzionano veramente e quali no”.</span><br /><span style="font-size: medium;"><b>Articolo integrale:</b> <a href="https://www.huffingtonpost.it/life/2024/02/18/news/gli_scienziati_ricorrono_a_soluzioni_un_tempo_impensabili_per_raffreddare_il_pianeta-15155860/">www.huffingtonpost.it</a></span><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9WH0wl_XYbzFmOe-ejqmWEycdD7FtVdJdkR2BTTHECZeWwpTWCt4bEe-lIg0tqjhUCtZHgyYhDF508Qul36cjHkTPWrS3uAcZLGCoi5a_B3DNpZYrpPS3elocH82jbQU2cOCTAjigNcaNnJ5pAu85xEGKLYH03V-h5CrgM-rZh4BUo5j8UBT_7FoX27w/s640/blog.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="438" data-original-width="640" height="438" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9WH0wl_XYbzFmOe-ejqmWEycdD7FtVdJdkR2BTTHECZeWwpTWCt4bEe-lIg0tqjhUCtZHgyYhDF508Qul36cjHkTPWrS3uAcZLGCoi5a_B3DNpZYrpPS3elocH82jbQU2cOCTAjigNcaNnJ5pAu85xEGKLYH03V-h5CrgM-rZh4BUo5j8UBT_7FoX27w/w640-h438/blog.webp" width="640" /></a></div><br /></div><span style="color: #660000; font-size: x-large;"><b>Un’idea non brillante: Perché raffreddare la Terra bloccando la luce solare potrebbe essere disastroso</b></span><br /><br /><a href="https://studyfinds.org/author/the-conversation/" style="font-size: large;">da The Conversation</a><br /><br /><span style="font-size: medium;">Questa settimana l’Assemblea delle Nazioni Unite per l’Ambiente </span><a href="https://www.un.org/en/nairobi-unis/press-releaseun-environment-assembly-opens-calls-stronger-multilateral-action" style="font-size: large;">ha esaminato</a><span style="font-size: medium;"> una risoluzione sulla modifica della radiazione solare, che si riferisce a tecnologie controverse volte a mascherare l’effetto di riscaldamento dei gas serra riflettendo parte della luce solare nello spazio. </span><div><span style="font-size: medium;">I sostenitori sostengono che queste tecnologie limiteranno gli effetti del cambiamento climatico. In realtà, questo tipo di “geoingegneria” rischia di destabilizzare ulteriormente un sistema climatico già profondamente disturbato. </span></div><div><span style="font-size: medium;">Inoltre, i suoi impatti completi </span><a href="https://global-tipping-points.org/section3/3-0-governance-of-earth-system-tipping-points/3-2-prevention-of-earth-system-tipping-processes/3-2-3-prevention-approaches-and-institutional-options/3-2-3-4-solar-geoengineering/" style="font-size: large;">non potranno essere conosciuti</a><span style="font-size: medium;"> fino a quando non saranno stati implementati.</span><br /><b><span style="font-size: medium;">L'articolo:</span></b><span style="font-size: medium;"> </span><a href="https://studyfinds.org/cooling-earth-blocking-sunlight/" style="font-size: large;">studyfinds.org</a><br /><br /><span style="font-size: large;"><b><span style="color: #990000;">FONTE:</span></b> <a href="https://www.nogeoingegneria.com/tecnologie/sunradiation-management/raffreddare-la-terra-bloccando-la-luce-solare-potrebbe-essere-disastroso/">www.nogeoingegneria.com</a></span></div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8TcMtRNzrGcgFZD8lGHf_G7udxTiT324JnbS8bvRwz1fDnMyseonxYqaPMFNNp0BYAacK9j9GS6iLzNdFuVByRss66XyjEBunRnGDNVRVSIJtBmtMWHWnTllrSDrWH6k5WTUWTLUopeDONlvIH9JrTd8YMGt6LL-_RTCXNMLx0jFvzYKF8io3xZr-6q4/s604/blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="385" data-original-width="604" height="408" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8TcMtRNzrGcgFZD8lGHf_G7udxTiT324JnbS8bvRwz1fDnMyseonxYqaPMFNNp0BYAacK9j9GS6iLzNdFuVByRss66XyjEBunRnGDNVRVSIJtBmtMWHWnTllrSDrWH6k5WTUWTLUopeDONlvIH9JrTd8YMGt6LL-_RTCXNMLx0jFvzYKF8io3xZr-6q4/w640-h408/blog.jpg" width="640" /></a></div><br /><div><br /></div></div></div></div>Catherinehttp://www.blogger.com/profile/07837764422888236382noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-722533483104206231.post-79026849970220009972024-03-25T19:10:00.000+01:002024-03-25T19:10:02.685+01:00Il CDC ha risposto alla richiesta di informazioni sul rapporto fra miocarditi e vaccinazioni<div style="text-align: left;"> </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvaKoDyNP_v5_sILGOJ2cUEsOMXMqaEbmkfOFsKz5dmCxF4AGS_4mL5jtFWm5bzTaf8tbRatHUclOz9fC68xT3M1fgCIaR5Hlw6Wq89uhIg3VvlL8aiCDiJ0Kdv09xiPdon3vUfXWEselS9DtLAgTM5L9kPjiOiUGKcrjqtsDHRmMnXKiZOiJc9sNnIE0/s2121/blog.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1414" data-original-width="2121" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvaKoDyNP_v5_sILGOJ2cUEsOMXMqaEbmkfOFsKz5dmCxF4AGS_4mL5jtFWm5bzTaf8tbRatHUclOz9fC68xT3M1fgCIaR5Hlw6Wq89uhIg3VvlL8aiCDiJ0Kdv09xiPdon3vUfXWEselS9DtLAgTM5L9kPjiOiUGKcrjqtsDHRmMnXKiZOiJc9sNnIE0/w400-h266/blog.jpg" width="400" /></a></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Qualche mese fa, è stata presentata al CDC americano una <b>richiesta FOIA</b> (<i>Freedom of Information Act</i>) per avere <b>tutta la documentazione disponibile relativa ai casi di miocardite registrati dopo le vaccinazioni.</b> </span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Puntuale, il CDC ha risposto, con un dossier di 148 pagine.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: large;"><b>Completamente <a href="https://www.documentcloud.org/documents/24463984-cdc-moving-foia">vuoto</a>.</b></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Ciascuna delle pagine del documento contiene solo la numerazione della pagina, in alto a sinistra, ma le pagine sono completamente vuote. </span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Come a dire “non è un errore, vi stiamo dicendo chiaro e tondo che su questo argomento non avrete mai la verità” ...<span><a name='more'></a></span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8JtmnnLozecQGJQk-fTMMs74zm1BWttzx-JPxBFb639mer6H7G0lq00R9K0HqsU7m9FxBPm5t1EAYuFZtOrK8NxV74ANr_3-vSSLXFPf0V30DcUspUQ9X6l4su7x3fBOxivWk1kJI5AYjMuPrVkqqDbqLD1YRBOhyo5NBH8I0ztkXAXRcq4eiqcnUg3I/s697/blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="327" data-original-width="697" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8JtmnnLozecQGJQk-fTMMs74zm1BWttzx-JPxBFb639mer6H7G0lq00R9K0HqsU7m9FxBPm5t1EAYuFZtOrK8NxV74ANr_3-vSSLXFPf0V30DcUspUQ9X6l4su7x3fBOxivWk1kJI5AYjMuPrVkqqDbqLD1YRBOhyo5NBH8I0ztkXAXRcq4eiqcnUg3I/w640-h300/blog.jpg" width="640" /></a></div></div><span><div style="font-size: large;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><span style="font-size: medium;">Ricordiamo infatti che, secondo le </span><b style="font-size: large;">regole del FOIA</b><span style="font-size: medium;">, le agenzie americane che ricevono questa richiesta hanno l’</span><b style="font-size: large;">obbligo di rispondere entro un certo limite di tempo</b><span style="font-size: medium;">, ma si riservano il </span><u style="font-size: large;"><b>diritto di “sbianchettare” qualunque informazione essi ritengano che vada protetta, perché “sensibile</b>”</u><span style="font-size: medium;">.</span><br /><br /><span style="color: #660000; font-size: large;"><b>In questo caso quindi, dobbiamo dedurre che TUTTE le informazioni disponibili sulla correlazione fra miocarditi e vaccini siano “sensibili”. </b></span></span><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;"><b>In altre parole, impronunciabili, imbarazzanti e quindi non pubblicabili.</b><br /><br />Il fatto scandaloso è stato denunciato da <b>Robert Kennedy Jr. </b>, il quale <a href="https://childrenshealthdefense.org/defender/cdc-redact-myocarditis-information-foia-covid-shots/">ha commentato</a> : “Il livello di arroganza e di disprezzo per il pubblico, nel pubblicare un documento cancellato al 100%, è qualcosa di sbalorditivo. Il CDC si sta facendo beffe del Freedom of Information Act”.</span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">La senatrice dello Stato dell'Arizona <b>Janae Shamp</b> (foto sopra) ha mostrato scandalizzata il documento vuoto al senato <br /><br /></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBzq1jd-BNVU3o94AxUo0R2E6t1kRmD1qtmNOM9Dj0mLD0pDX8tX60HXtK02ZYgGJSHjnO0Y3YuzkVzWwRuIWsKo0LkYtQxLo31kWvAIVMZW6AB6TvbGaPIpKYgy2_NVBOZDHJdVxtjGwc-ekf4Z4LqmoH6GqbvfHd10W8dAVt0eRWEaR6Hyb40EQbaIc/s818/blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="818" data-original-width="751" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBzq1jd-BNVU3o94AxUo0R2E6t1kRmD1qtmNOM9Dj0mLD0pDX8tX60HXtK02ZYgGJSHjnO0Y3YuzkVzWwRuIWsKo0LkYtQxLo31kWvAIVMZW6AB6TvbGaPIpKYgy2_NVBOZDHJdVxtjGwc-ekf4Z4LqmoH6GqbvfHd10W8dAVt0eRWEaR6Hyb40EQbaIc/w589-h640/blog.jpg" width="589" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b style="color: #660000; font-size: x-large;">(<a href="https://twitter.com/VigilantFox/status/1769793508854890750">qui</a> il video)</b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br style="font-size: large;" /><span style="font-size: medium;"><span>Il dottor <b>Peter McCullough</b> ha commentato: “<b>Siamo di fronte ad un colossale insabbiamento di uno dei più grossi fallimenti di un prodotto famaceutico reso disponibile per il grande pubblico</b>”.</span><br /><br /><span>A noi non resta che aggiungere una cosa: il CDC – che significa <b>Center for Disease Control</b> (ovvero Centro per il Controllo delle Malattie) - dovrebbe cambiare nome e chiamarsi invece Centro per il Controllo dell’Informazione. </span></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><span>Questo è ormai il livello di corruzione raggiunto dal massimo organo sanitario americano: il 100% .</span><br /><br /><span>Esattamente come la percentuale di pagine sbianchettate.</span><br /><br /><span><b>Massimo Mazzucco</b></span></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><b><span style="color: #990000;">Fonte:</span> </b><a href="https://luogocomune.net/21-medicina-salute/6480-il-cdc-ha-risposto-alla-richiesta-di-informazioni-sul-rapporto-fra-miocarditi-e-vaccinazioni">luogocomune.net</a></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNaVDX_Olik7G7HU11uBFkTEKPmjRKEOtX0QTaiLE_B3RFeBxjy7lZ-bHc63byCQRjlVObClATUTn6lChmIstDah8AiBmnsjLk60K5DhfP-9cYMbuSD3NZ6Y5o6Df0mTPx6Levu3rMgfXDgW5wgsdQ5B_VIhpAAaac9gpMgOmf-e3X87DdlJj6a5G678g/s629/blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="345" data-original-width="629" height="352" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNaVDX_Olik7G7HU11uBFkTEKPmjRKEOtX0QTaiLE_B3RFeBxjy7lZ-bHc63byCQRjlVObClATUTn6lChmIstDah8AiBmnsjLk60K5DhfP-9cYMbuSD3NZ6Y5o6Df0mTPx6Levu3rMgfXDgW5wgsdQ5B_VIhpAAaac9gpMgOmf-e3X87DdlJj6a5G678g/w640-h352/blog.jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><span style="color: #660000; font-size: x-large;"><b>Inoltre ...<br /></b></span><br /><span style="font-size: medium;">Una registrazione inedita del <i>Progect Veritas</i> rivela che <b>uno scienziato della Pfizer conferma il rischio dei vaccini mRNA</b> contro il COVID-19 - Sostiene che gli effetti collaterali di questi vaccini sono "molto subdoli".</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIqzAwvjUJNQD7XsfXcCfgcE12FZHdY1mk7tNnm1blvegsHHjofvCZHvgJKncGCpm3xyqIbqLsX3rGGfr35du6EVsvp9pmoJANUkVeCb5HCQyFD7cBadXD3g6tO84TjkBIZOYH9F8h7LHQWGc3Rr6WVSD6t2G8xUCKZY2gH9EZ4TOREPNcG59vNpMbckc/s480/blog.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="480" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIqzAwvjUJNQD7XsfXcCfgcE12FZHdY1mk7tNnm1blvegsHHjofvCZHvgJKncGCpm3xyqIbqLsX3rGGfr35du6EVsvp9pmoJANUkVeCb5HCQyFD7cBadXD3g6tO84TjkBIZOYH9F8h7LHQWGc3Rr6WVSD6t2G8xUCKZY2gH9EZ4TOREPNcG59vNpMbckc/w400-h400/blog.jpg" width="400" /></a></div><span style="font-size: medium;"><b>Justin Leslie</b>, ex agente di <i>Project Veritas</i> e <i>O'Keefe Media Group</i>, e scienziato precedentemente <b>coinvolto nella formulazione di vaccini presso Pfizer</b>, ha portato alla luce registrazioni inedite che sollevano seri interrogativi sullo sviluppo e la promozione dei vaccini COVID-19 da parte del colosso farmaceutico. </span></div><div><br /></div><span style="font-size: medium;">Si tratta di discussioni interne tra i principali ricercatori di vaccini di Pfizer che esprimevano gravi preoccupazioni sulla sicurezza, l’efficacia dei vaccini e sulla fretta di commercializzarli a causa dell’emergenza pandemica.<br /><br />Secondo <a href="https://www.zerohedge.com/covid-19/bombshell-buried-project-veritas-recording-shows-top-pfizer-scientists-suppressed-concerns">Zero Hedge</a>, il filmato trapelato include una conversazione del 6 ottobre 2021 con <b>Kanwal Gill</b>, una dei principali scienziati di Pfizer, che parla delle implicazioni etiche dell'introduzione di iniezioni di richiamo sperimentali.</span><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWUVFvM-LIIgOaSJl4sOuWhpj91VY3DmTxsqK01CUL4Ub97Q_AxAFf__LVdpToQNggu01MMZdkT0G3lvff83_6np2lpkXwRXg1imeSC-ktxqOq8lm_AEPYzRR8ujOakINHJacSzisQs7mpMS0iTSMr72Xxget14GCuD96Ls5cp1JjQjY7nqU4QRtR2l0E/s611/blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="301" data-original-width="611" height="316" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWUVFvM-LIIgOaSJl4sOuWhpj91VY3DmTxsqK01CUL4Ub97Q_AxAFf__LVdpToQNggu01MMZdkT0G3lvff83_6np2lpkXwRXg1imeSC-ktxqOq8lm_AEPYzRR8ujOakINHJacSzisQs7mpMS0iTSMr72Xxget14GCuD96Ls5cp1JjQjY7nqU4QRtR2l0E/w640-h316/blog.jpg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCj7oOaElrNqmHfsTHhyphenhyphenQefMVSgSPJK5oz0USb5EUHtNQeMzLh9QyGQzc0Qs-Qd588CNM79afVW-GI4GUpN44QEiQK9Cz1d6_U4Mgp8w4su4qmOeQUuLBgIF7kG1C7J1cCrto5SNUtieY_vEyeYcQ6AI7xZp9ytADv9FtrJkFDw9-b0P8MkYtMAW6Zbqc/s598/blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="300" data-original-width="598" height="322" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCj7oOaElrNqmHfsTHhyphenhyphenQefMVSgSPJK5oz0USb5EUHtNQeMzLh9QyGQzc0Qs-Qd588CNM79afVW-GI4GUpN44QEiQK9Cz1d6_U4Mgp8w4su4qmOeQUuLBgIF7kG1C7J1cCrto5SNUtieY_vEyeYcQ6AI7xZp9ytADv9FtrJkFDw9-b0P8MkYtMAW6Zbqc/w640-h322/blog.jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><span style="font-size: large;"><div style="text-align: center;"><b><span style="color: #990000;">L'articolo completo con il video:</span></b> <a href="https://www.thegatewaypundit.com/2024/03/must-watch-unpublished-project-veritas-recording-reveals-pfizer/">www.thegatewaypundit.com</a></div><div style="text-align: center;"><br /></div></span></div>Catherinehttp://www.blogger.com/profile/07837764422888236382noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-722533483104206231.post-59012848138760285202024-03-24T18:46:00.004+01:002024-03-24T18:48:23.827+01:00Tom, Jerry ed il geoide terrestre<div> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMrWByqf3qCSOt9FMl7tYSnk-a7AA1YHehQ_QlMGTE3SjYak6ovPgxsPWVuzHiDgIjH3oyxHAjIv2LvOYTOsXRbhG7GYjua2iYJEjbr5Zhf0ST0t4gpGYaBsMeUw29rp-a7oDx_3ho_pOUD_ZoTqMwrtNj4KE2gdydcICqvLzvtttjGIs9EhOPQa6-4HM/s640/blog.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMrWByqf3qCSOt9FMl7tYSnk-a7AA1YHehQ_QlMGTE3SjYak6ovPgxsPWVuzHiDgIjH3oyxHAjIv2LvOYTOsXRbhG7GYjua2iYJEjbr5Zhf0ST0t4gpGYaBsMeUw29rp-a7oDx_3ho_pOUD_ZoTqMwrtNj4KE2gdydcICqvLzvtttjGIs9EhOPQa6-4HM/w400-h300/blog.jpg" width="400" /></a></div><span style="font-size: large;">Voi, adesso, vi starete chiedendo:<br /><b>Cosa caspita c'entrano, Tom e Jerry, con il geoide terrestre?</b><br />R0D4N deve essere uscito matto a forza di stare dietro ai terrapiattisti!<br /><br />No, non sono impazzito.<br /><br />Volevo semplicemente introdurre l'articolo di oggi con un po' di leggerezza.<br /><br /></span></div><div><span style="font-size: large;">Oggi parleremo del famigerato <b>geoide terrestre</b>, le cui immagini ed animazioni circolano da un po' di tempo sul web e di cui molta gente (terrapiattista e non) non ha ben compreso il senso.<br /><br />Mi riferisco a questo:</span></div><div><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOh4xZAN5qv7vIYbmVaUEqv91esX996JB-z7MDABBj5anAeTnWWuxb-WRwqn1QYMiHfM6BFc1zBy0ncrMhqwNIfkXhsiCr6MQaZBU1ugANbabgQ07HkuPOlZGh4TvH3eZ4_SYWEDja14-dzX2eoMQNR1u4VG6W7e696UBXrDyJ7K-wvfytFgDKacSww00/s400/blog.gif" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="312" data-original-width="400" height="313" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOh4xZAN5qv7vIYbmVaUEqv91esX996JB-z7MDABBj5anAeTnWWuxb-WRwqn1QYMiHfM6BFc1zBy0ncrMhqwNIfkXhsiCr6MQaZBU1ugANbabgQ07HkuPOlZGh4TvH3eZ4_SYWEDja14-dzX2eoMQNR1u4VG6W7e696UBXrDyJ7K-wvfytFgDKacSww00/w400-h313/blog.gif" width="400" /></a></div><br /><span style="color: #660000; font-size: x-large;"><b>Ma di che cosa stiamo parlando, esattamente? Chi sono Tom e Jerry?</b></span><br /><br /><span style="font-size: medium;">Tom e Jerry sono due satelliti gemelli Grace-A (Tom) e Grace-B (Jerry), lanciati nel 2002 dal connubio delle agenzie spaziali DLR (Germania) e NASA (Stati Uniti) nell'ambito di un programma scientifico denominato, come potreste aver già intuito, GRACE (<i>Gravity Recovery and Climate Experiment</i>), ovvero Rilevamento Gravitazionale e Sperimentazione Climatica.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHGf_ROyVdpVKDzUtP1C_3L-6_OIlnQinkefwSzTMqM8c66v3PV6vv15sXmJdFoxsFJnIvRxTIE242JofV9VOPBZgCroj8b_k7NoJig3prOXdmw2oD3q7mvhdYQNIms1MJh8cptLXMU4W1L4PN7c3lhtCW_Hw3t3CeqH7NA86bp_diEiu5c2k7LtlOwaE/s320/blog.gif" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="240" data-original-width="320" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHGf_ROyVdpVKDzUtP1C_3L-6_OIlnQinkefwSzTMqM8c66v3PV6vv15sXmJdFoxsFJnIvRxTIE242JofV9VOPBZgCroj8b_k7NoJig3prOXdmw2oD3q7mvhdYQNIms1MJh8cptLXMU4W1L4PN7c3lhtCW_Hw3t3CeqH7NA86bp_diEiu5c2k7LtlOwaE/w640-h480/blog.gif" width="640" /></a></div><span style="font-size: medium;"><div style="text-align: center;"><b><i>Qui potete vedere l'assemblaggio di uno dei due satelliti</i></b></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div>Questo programma ha avuto non solo lo scopo di misurare le anomalie gravitazionali (ovvero variazioni di intensità del campo gravitazionale), ma anche quello di studiare la variazione delle masse dei ghiacciai, soprattutto quelle ai poli.</div></span><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Sebbene questo programma sia in via di decommissionamento, GRACE ha permesso di accumulare ben 15 anni di informazioni, riuscendo a sopravvivere per un periodo ben 3 volte più lungo di quello preventivato (il programma avrebbe dovuto concludersi in 5 anni).</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Nel 2009, al programma GRACE se n'è affiancato uno tutto europeo promosso dall'ESA (ente spaziale europeo), denominato GOCE (<i>Gravity field and Ocean Circulation Explorer</i>), con obiettivi molto simili.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWhyNkDcvLxM2r9bl17QhYGEr269lVcJPQNBHp9Vcm4U5Gbvo7aovVYmGP9u5lMM2YI4BPa17UC8cpD-DHDEZS_GBY5DQGXLNKPtaCE_BfQuSNUW6siZVXo-3vvGaHxwpspnM1pNl0MQkR9iS8uIu4WCpo_V6oNbknxSmym_h2k3ysgcYec4wYu0-4_Hw/s3508/blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2480" data-original-width="3508" height="452" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWhyNkDcvLxM2r9bl17QhYGEr269lVcJPQNBHp9Vcm4U5Gbvo7aovVYmGP9u5lMM2YI4BPa17UC8cpD-DHDEZS_GBY5DQGXLNKPtaCE_BfQuSNUW6siZVXo-3vvGaHxwpspnM1pNl0MQkR9iS8uIu4WCpo_V6oNbknxSmym_h2k3ysgcYec4wYu0-4_Hw/w640-h452/blog.jpg" width="640" /></a></div><i><div style="text-align: center;"><i><b><span style="font-size: medium;">Rappresentazione computerizzata del satellite GOCE</span></b></i></div></i><span style="font-size: medium;"><br /></span><div><span style="color: #660000; font-size: large;"><b>Ma, torniamo a Tom e Jerry.</b></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Questi due satelliti orbitano in coppia attorno alla Terra 16 volte al giorno ad una quota di circa 500 km, mantenendo tra di loro una distanza media approssimativa di 200 km.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Mentre sembrano rincorrersi (ecco perché sono stati simpaticamente soprannominati Tom e Jerry) comunicano tra di loro le relative distanze, ottenute attraverso un articolato sistema di triangolazione con satelliti gps e stazioni al suolo.</span></div></div></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjk350JswyDlZfksgyTFMPc8zdgv4r6aI26TpZNCAezxnyk0RX03u6NFcY0yscJWT69PcLPdAh5nlEfdtjspa32_en6cpjZ5KR33WrhcSFywvN8SKYJ3aiEciP4i9xb-zDkDHcqfnWIWk-eS2p-8-eQmwu-jCLrAVGmVt2-jXsgrs9WHMweDBYtGXHWX9Y/s320/blog.gif" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="240" data-original-width="320" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjk350JswyDlZfksgyTFMPc8zdgv4r6aI26TpZNCAezxnyk0RX03u6NFcY0yscJWT69PcLPdAh5nlEfdtjspa32_en6cpjZ5KR33WrhcSFywvN8SKYJ3aiEciP4i9xb-zDkDHcqfnWIWk-eS2p-8-eQmwu-jCLrAVGmVt2-jXsgrs9WHMweDBYtGXHWX9Y/w640-h480/blog.gif" width="640" /></a></div><br /><div><b><span style="color: #660000; font-size: x-large;">Ma, esattamente, come funziona questo sistema?</span></b></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Innanzitutto, dobbiamo ricordare perché la gravità terrestre non è costante.</div><div style="font-size: large;">Essa varia localmente perché la massa stessa, tra la superficie ed il centro della Terra, varia. Perché abbiamo regioni con catene montuose prominenti ed altre con profondi fondali marini, quindi non abbiamo solo una diversa quantità di massa, ma anche una sua eterogeneità con diversa capacità di attrazione gravitazionale. Variabilità alla quale si aggiunge anche un sottosuolo tutt'altro che omogeneo.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Detto ciò, i due satelliti hanno l'esatto compito di rilevare questa variazione, nella seguente maniera:</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;"><b>Quando il primo satellite passa su di una regione con gravità leggermente maggiore (ad esempio, una catena montuosa), è accelerato in avanti rispetto al gemello che lo segue. </b></div><div style="font-size: large;"><b><br /></b></div><div style="font-size: large;"><b>Questo, ovviamente, aumenta la distanza relativa tra i satelliti. </b></div><div style="font-size: large;"><b><br /></b></div><div style="font-size: large;"><b>Superata la zona a maggior gravità, il primo satellite inizia a a rallentare, mentre il secondo, che si trova adesso ad affrontare la medesima zona, viene accelerato. Questo fa sì che la distanza relativa tra i due satelliti si riduca.</b></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgc6eIAcjaY6mSc3yblSI3szzzf0EJmk11oGnfdrQUYPVHSRabR0PfF93vpS-oNeOzqYL_pKmMRKT2wM8GFQp_on0EbsbWKaQ-vaX0_rsTgjHefVIy1HFGGSTvqTC6IgE8P4AcdZspr19Hochosg-JI1NKeSSN7fgiX7P_F6BEIuVP4ycoHH8U3UeZ46q4/s320/blog.gif" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="240" data-original-width="320" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgc6eIAcjaY6mSc3yblSI3szzzf0EJmk11oGnfdrQUYPVHSRabR0PfF93vpS-oNeOzqYL_pKmMRKT2wM8GFQp_on0EbsbWKaQ-vaX0_rsTgjHefVIy1HFGGSTvqTC6IgE8P4AcdZspr19Hochosg-JI1NKeSSN7fgiX7P_F6BEIuVP4ycoHH8U3UeZ46q4/w640-h480/blog.gif" width="640" /></a></div><br /><div><div><span style="font-size: medium;">Attraverso questo tira-e-molla tra i due satelliti si deduce la gravità lungo il percorso dei due satelliti e si ricava la mappa della variazione gravitazionale terrestre.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">La sensibilità di questo sistema è strabiliante: il funzionamento accoppiato dei due satelliti è in grado di misurare spostamenti relativi dell'ordine dei 10 micrometri (approssimativamente 1/10 dello spessore di un capello).</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Spero di aver inquadrato bene la questione.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Ma, veniamo al geoide perché, a questo punto, qualcuno si potrebbe chiedere cosa ha a che fare tutto questo con la forma della Terra.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="color: #660000; font-size: large;"><b>Cosa c'entra la gravità con la forma geometrica della Terra?</b></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Possiamo iniziare a rispondere a questa domanda attraverso la definizione di GEOIDE.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;"><b>Un geoide è un solido teorico la cui superficie in ogni suo punto è perpendicolare alla direzione della forza di gravità. </b></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Per capirci meglio, il geoide ha una superficie tale che, se decidessimo di posarci una palla, questa non rotolerebbe mai, qualsiasi punto di posa noi scegliessimo.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-iAPzlYOe_FsQ8mtnoA2WFSfQ0YJtFDgsOyT6ThTz29Yr54k3SV1_aBWnjKx56bgWHZ8M_2vSypR_rfek7fWSQ7KOM6ltKk43LkVAdIbsYB95qGLOZ7mlfwSX3Zqn2nRemFC6k45UNI3UGeaCOc-LvqDdRxwJvXPk2Oh-tRGuMNMFOXgYdPdCVviq_uI/s640/blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="296" data-original-width="640" height="296" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-iAPzlYOe_FsQ8mtnoA2WFSfQ0YJtFDgsOyT6ThTz29Yr54k3SV1_aBWnjKx56bgWHZ8M_2vSypR_rfek7fWSQ7KOM6ltKk43LkVAdIbsYB95qGLOZ7mlfwSX3Zqn2nRemFC6k45UNI3UGeaCOc-LvqDdRxwJvXPk2Oh-tRGuMNMFOXgYdPdCVviq_uI/w640-h296/blog.jpg" width="640" /></a></div><br /><div style="font-size: large;">Un altro modo di dire le stessa cosa è che il geoide rappresenta la superficie media degli oceani.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Ma, in tutte le descrizioni di geoide non troverete una cosa importante (anche se non essenziale per la sua definizione) che, in questo articolo, abbiamo già menzionato: la Terra ha una gravità variabile. </div><div style="font-size: large;">Questo fa sì che la superficie del geoide non sia regolare. Sale di quota dove la gravità e maggiore e si abbassa dove è minore.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Nella seguente immagine, potete vedere una rappresentazione schematica che compara ellissoide, geoide e forma terrestre comprendente rilievi.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; font-size: large; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjadmz22j8zRskt8wuBzept2PfOg8riQdzaHJHkoO9dt4Fpy8guvHAyiqlXwfOOLnz5oADrA-LGcTfual16vdiPXyyg2fzCF_CNSnIgJNAZkO-hfOlw4NkLvvRkCkBbO1k_COwNniey_ZWOJDOdFlzRThBGV65jcOUtZhjJcMhGn8MxlHNMsN0ZnKJKBrk/s640/blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="357" data-original-width="640" height="358" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjadmz22j8zRskt8wuBzept2PfOg8riQdzaHJHkoO9dt4Fpy8guvHAyiqlXwfOOLnz5oADrA-LGcTfual16vdiPXyyg2fzCF_CNSnIgJNAZkO-hfOlw4NkLvvRkCkBbO1k_COwNniey_ZWOJDOdFlzRThBGV65jcOUtZhjJcMhGn8MxlHNMsN0ZnKJKBrk/w640-h358/blog.jpg" width="640" /></a></div><br /><div><div style="font-size: large;">Il geoide corrisponde alla superfice degli oceani, lì dove ci sono effettivamente gli oceani, e ne costituisce una estensione dove, invece, c'è la terra ferma.</div><div style="font-size: large;">Di fatto, nel geoide viene fatta scomparire la terra ferma con i suoi rilievi, ma se ne tiene conto attraverso l'aumento di gravità rilevata dai satelliti. Nell'immagine, la quota del geoide si innalza rispetto al livello degli oceani, proprio in virtù della magiorata forza gravitazionale dovuta alla massa del rilievo.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Riassumendo, il geoide rimane sempre un solido ideale, per la cui definizione ci si basa esclusivamente sulla variazione d'intensità della forza gravitazionale.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Ci rimane un'ultima cosa da chiarire:</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><b>Sebbene questa sequenza </b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><b>rappresenti il geoide</b></span></div></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; font-size: large; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhf44M7XtkpmJdgkbbl3J03n13ldKiV9bk0j1O-5hx43PFK7LgRkURrje1kiKHjM9QdLSghdpsMEujM_M3aRyeplQAy2LIi1PanRL-NDGptqzMdFl8IK1D8TLwhPyYpCJuvlfIcyCEi0zFcxo-YY9MPkdqXtxcv7WamzWdtlnHqum0sOktR5o88kwzpW-w/s400/blog.gif" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="312" data-original-width="400" height="313" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhf44M7XtkpmJdgkbbl3J03n13ldKiV9bk0j1O-5hx43PFK7LgRkURrje1kiKHjM9QdLSghdpsMEujM_M3aRyeplQAy2LIi1PanRL-NDGptqzMdFl8IK1D8TLwhPyYpCJuvlfIcyCEi0zFcxo-YY9MPkdqXtxcv7WamzWdtlnHqum0sOktR5o88kwzpW-w/w400-h313/blog.gif" width="400" /></a></div><br /><div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><b>non ne rappresenza </b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><b>la proporzione</b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><b>REALE</b></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Abbiamo un indizio proprio nella scala dei colori sulla destra:</span></div><div><span style="font-size: medium;"><b>le quote variano dai -80 metri ai + 80 metri rispetto all'ellissoide di riferimento.</b></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: x-large;"><b>Stiamo parlando di METRI!</b></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Ma, andiamo a curiosare nel manuale dei file scritti con il software MATLAB, utilizzati proprio per ottenere questa sequenza. </span></div><div><span style="font-size: medium;">Ecco la pagina dove è possibile reperire il <b>codice realizzato da Ales Bezdek</b>: </span></div><div><a href="https://www.asu.cas.cz/~bezdek/vyzkum/rotating_3d_globe/rotating_3d_globe/manual.html"><span style="font-size: medium;">www.asu.cas.cz</span></a><br /><br /></div><div><span style="font-size: large;">Non vi chiedo di capire come si programmi in MATLAB, ma vi voglio evidenziare un <b>passaggio del codice dove si capisce chiaramente cosa rappresenta quella sequenza</b>:</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjizekSwB80FXODMHypTQVSsfW26O3adNIwhG9in_JOhwg2je5gjR9wH0Ip7Xhhz40-QvQq6H46iVzQkcytvtLGNsH4682Jo13rhuCDl4cSU8SEeVFicUgvOFQGLoqUtZdCh5N2dIja9bWzaTfwXB6Ux3lRZgtEjFn93L914nKmF09PRdlTNdenlDz3Je4/s640/blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="140" data-original-width="640" height="140" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjizekSwB80FXODMHypTQVSsfW26O3adNIwhG9in_JOhwg2je5gjR9wH0Ip7Xhhz40-QvQq6H46iVzQkcytvtLGNsH4682Jo13rhuCDl4cSU8SEeVFicUgvOFQGLoqUtZdCh5N2dIja9bWzaTfwXB6Ux3lRZgtEjFn93L914nKmF09PRdlTNdenlDz3Je4/w640-h140/blog.jpg" width="640" /></a></div><br /><div><span style="font-size: large;">L'altezza del geoide ha un FATTORE DI AMPLIFICAZIONE di 1.3e4, il che significa che <b>è stata enfatizzata di ben 13.000 volte</b>. (e4 = 10.000 1.3e4 = 1.3 x 10.000 = 13.000)</span></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;"><b>Questa amplificazione è stata aggiunta per permettere di vedere un dislivello che, altrimenti, sarebbe stato impossibile rappresentare. Presumo che la scelta di questo fattore (13.000) sia del tutto arbitraria. </b></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div><span style="font-size: large;"><b>Vogliamo vedere cosa succede se togliamo questo fattore di amplificazione?</b></span></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhP2FrAZ_1TE4Kv0nm8r3aWKh07isAD-GPIBZqvTo_S2xK2q2NxNDZv0nF2wBetY7aJ4d5eoPeVygkkFdaXbOAxcsn-qk4ayWetiSk_RO-U-CihuBBRE-9czy1bsQTfw9t3ryPhtNm7He9sNvW2cpqQh62ibzTlks88TRMPClsp-cm83vNZ-BRuEEafwOE/s640/blog.gif" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="534" data-original-width="640" height="534" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhP2FrAZ_1TE4Kv0nm8r3aWKh07isAD-GPIBZqvTo_S2xK2q2NxNDZv0nF2wBetY7aJ4d5eoPeVygkkFdaXbOAxcsn-qk4ayWetiSk_RO-U-CihuBBRE-9czy1bsQTfw9t3ryPhtNm7He9sNvW2cpqQh62ibzTlks88TRMPClsp-cm83vNZ-BRuEEafwOE/w640-h534/blog.gif" width="640" /></a></div><br /><div><div><span style="font-size: large;"><b>Otteniamo la forma sferoidale che siamo soliti vedere nelle foto dallo spazio, perché la deformazione del geoide è veramente molto piccola, in un range di 200 metri, e non può essere apprezzata se non l'amplifichiamo in qualche maniera.</b></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Spero che questo articolo abbia aiutato a fare un po' di chiarezza sulla questione "geoide".</span></div><div><span style="font-size: medium;">Ovviamente, commentate e chiedete se non siete convinti.</span></div><div><span style="font-size: medium;">Alla prossima.<br /><br /><b><span style="color: #990000;">Fonte:</span></b> <a href="https://flatearthdelusion.blogspot.com/2018/02/tom-jerry-ed-il-geoide-terrestre.html">flatearthdelusion.blogspot.com</a></span></div></div></div><div style="font-size: large;"><br /></div></div></div></div><div style="font-size: large;"><br /></div></div>Catherinehttp://www.blogger.com/profile/07837764422888236382noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-722533483104206231.post-44139557924463154092024-03-23T18:48:00.001+01:002024-03-23T18:48:20.773+01:00Deep State: sdoganata un’altra “teoria del complotto”<div style="text-align: left;"> </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgs-98akZvagikmpnI-w_4mMSCKsjCCEjKNUbzIbgThQpqhojYeaj-ywin9WwH5btMeWYVGx3Aefgom1IEf2spwXNhxbOpnIguh546zsECfcoY4qt17QTs4AhTtzdOoFLYEaJFQkH305Ky7WySReJhpR9YVjSfhRJPif4ijxymqSxsYCpIaXzBaMu4C5zc/s960/blog.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="540" data-original-width="960" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgs-98akZvagikmpnI-w_4mMSCKsjCCEjKNUbzIbgThQpqhojYeaj-ywin9WwH5btMeWYVGx3Aefgom1IEf2spwXNhxbOpnIguh546zsECfcoY4qt17QTs4AhTtzdOoFLYEaJFQkH305Ky7WySReJhpR9YVjSfhRJPif4ijxymqSxsYCpIaXzBaMu4C5zc/w400-h225/blog.jpg" width="400" /></a></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Lo abbiamo detto tante volte: le cosiddette “teorie del complotto” vengono inizialmente ignorate o derise, ma poi, quando diventa impossibile negare l’evidenza dei fatti, il sistema cerca di metabolizzarle per renderle innocue. Le trasforma in qualcosa di “digeribile”.</span></div><span style="font-size: medium;"><br />Era successo, ad esempio, con le scie chimiche. Inizialmente veniva negata la loro esistenza, poi quando divenne impossibile tenerle nascoste, ecco che vennero metabolizzate con un piccolo trucco semantico: bastò chiamarle “geoingegneria”, e di colpo tutto ciò di strano che appariva nel cielo diventava accettabile.<br /><br />Oggi tocca al “Deep State”, il famoso “swamp” (lo stagno) che Donald Trump si era ripromesso di prosciugare, durante la sua presidenza. Per “Deep State” s’intende quell’intricato groviglio di poteri oscuri che coinvolge media mainstream, poteri finanziari, Pentagono, C.I.A., FBI, NSA, ecc., tutte agenzie che restano invariate nel tempo, nonostante i presidenti cambino ogni quattro anni.<br /><br /></span><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><b>E indovinate chi è stato a lanciare lo sdoganamento del “Deep State”? </b></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><b>Proprio il New York Times, la testata numero uno dei media mainstream nel mondo ...<span><a name='more'></a></span></b></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgo6H096NR9mzErB8ScbXl41NBv1V8pGnRSY2dmGAA53qUg5855f0rwT0cks-VnsZZzp1DB5VVAjIV7CYb8skAsPai3JGiXzdtvdW7jucvkXnTtPhIkM3Q7L0gTvYAWoIgHizuFqR6tb4-s5SiRGH4MHUXE9b1zE5IPHswMFZfonLjevKoUOlEic_dqDXY/s1200/blog.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="675" data-original-width="1200" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgo6H096NR9mzErB8ScbXl41NBv1V8pGnRSY2dmGAA53qUg5855f0rwT0cks-VnsZZzp1DB5VVAjIV7CYb8skAsPai3JGiXzdtvdW7jucvkXnTtPhIkM3Q7L0gTvYAWoIgHizuFqR6tb4-s5SiRGH4MHUXE9b1zE5IPHswMFZfonLjevKoUOlEic_dqDXY/w640-h360/blog.webp" width="640" /></a></div></div><span style="font-size: medium;"><br />In un <a href="https://www.nytimes.com/2024/03/19/opinion/trump-deep-state.html">video/articolo</a> intitolato “Alla fine il Deep State risulta essere qualcosa di meraviglioso”, iI giornalisti del NYT attraversano l’America e incontrano vari dipendenti statali di diversi uffici e con diverse funzioni. Secondo il NYT, sarebbero questi i rappresentanti dello “stato profondo”.<br /><br />Ecco l’articolo che accompagna il video:<br /><br /><span style="background-color: #d9ead3;">“Quando abbiamo incontrato gli americani che vengono liquidati come nemici pubblici, abbiamo scoperto che loro sono… noi. A loro piace Taylor Swift. Ballano la bachata. La sera vanno a letto guardando le repliche di “Star Trek”. Vanno a lavorare e fanno il loro lavoro: salvarci dall'Armageddon.<br />Certo, i soldi delle nostre tasse servono a pagarli, ma che ritorno otteniamo sul nostro investimento!<br />Quando sentiamo parlare di “deep state”, invece di indietreggiare, dovremmo gioire. Dovremmo pensare ai lavoratori altrimenti conosciuti come i nostri dipendenti pubblici, i supereroi di tutti i giorni che si svegliano pronti a dedicare la loro carriera e la loro vita al nostro servizio. Questi sono gli americani che lavorano per noi. Anche se il loro lavoro è spesso invisibile, rende migliori le nostre vite.<br />Ma se Donald Trump venisse rieletto, la situazione potrebbe cambiare. Avrebbe il potere di sventrare il cosiddetto Stato Profondo e sostituire i nostri dipendenti pubblici con persone che lavorano per lui, non per noi.<br />Nel video qui sopra incontrerai alcuni dei nostri laboriosi dipendenti pubblici americani e speriamo che sarai d'accordo sul fatto che non sono affatto spaventosi. In effetti, sono davvero fantastici.”</span><br /><br /><b><span style="color: #660000;">Avete capito chi è il Deep State? <br /></span></b>Non sono la CIA, l’FBI eccetera. No! Sono gli onesti lavoratori della pubblica amministrazione, che con il loro eroico lavoro quotidiano rendono le nostre vite migliori!<br /><br />Problema risolto, complotto sfatato. In fondo è facile, quando controlli le parole.<br /><br /><b>Massimo Mazzucco</b><br /><br />Qui l’articolo del NYT su <a href="https://web.archive.org/web/20240319092611/https://www.nytimes.com/2024/03/19/opinion/trump-deep-state.html">WebArchive</a></span><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;"><b><span style="color: #990000;">Fonte:</span></b> <a href="https://luogocomune.net/32-le-grandi-cospirazioni/6475-deep-state-sdoganata-un%E2%80%99altra-%E2%80%9Cteoria-del-complotto%E2%80%9D">luogocomune.net</a></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Mentre gran parte dei media ha passato gli ultimi anni a negare l'esistenza di uno “Stato Profondo”, il New York Times ha pubblicato un articolo in cui ammette che è REALE. Tuttavia, il pezzo DIFENDE anche il Deep State in quanto utile e “davvero fantastico”.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><b><br /></b></span></div><div><span><span style="font-size: large;"><b>Glenn e Stu</b> <b>smontano questo argomento e spiegano al Times cosa sia realmente il Deep State:</b><br /></span><br /></span></div>
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="380" src="https://www.youtube.com/embed/5eb5ua1QhYc" title="The New York Times ADMITS the Deep State Exists and DEFENDS It?!" width="653"></iframe>
<div><br /></div><div><div><span style="font-size: medium;"><b><span style="color: #990000;">Trascrizione del video qui</span></b>: <a href="https://www.iheart.com/content/glenn-beck-blog-the-new-york-times-admits-the-deep-state-exists-and-defends-it/">Il New York Times ammette che il Deep State esiste e lo difende?!</a></span></div></div><div><br /></div>Catherinehttp://www.blogger.com/profile/07837764422888236382noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-722533483104206231.post-51289734191469788832024-03-22T19:39:00.003+01:002024-03-22T19:39:38.292+01:00Apatia e paralisi - perché le paure di un'espansione della guerra cadono nel silenzio e restano senza conseguenze? <div> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNk2NxpThcsewSepjPz8R64euHbJwG5o0VYaK-Y8z9xlC2B1wII11o0Db6re8MbEyr1v9bwFG45CGMDIjaQUdGQV6XK-dj1rM6eFRUB1b-3bCV8RHqGrEwz1Um2e3g48vI4hIZh2j85rmCMC78Gv8u4McT0twXxBD90vQ4aZNXzgnFHiMHAsKP_Wgw4pQ/s936/blog.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="528" data-original-width="936" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNk2NxpThcsewSepjPz8R64euHbJwG5o0VYaK-Y8z9xlC2B1wII11o0Db6re8MbEyr1v9bwFG45CGMDIjaQUdGQV6XK-dj1rM6eFRUB1b-3bCV8RHqGrEwz1Um2e3g48vI4hIZh2j85rmCMC78Gv8u4McT0twXxBD90vQ4aZNXzgnFHiMHAsKP_Wgw4pQ/w400-h226/blog.jpg" width="400" /></a></div><span style="font-size: medium;">È una domanda che si ripropone continuamente, di fronte a un cielo orribile da guardare, di fronte a tutte le misure assurde e malate degli ultimi anni “per salvarci” e ora di fronte a governi che ci stanno portando sempre più verso un’era oscura. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><b><span style="color: #660000;">Sono tutti impazziti, si chiede Sarah Wagenknecht, una dei pochi politici che <a href="https://www.youtube.com/watch?v=BWrUTd546U0"> alza la voce.</a> <br /></span></b><br /><i>Se volete essere aggiornati sulle ultime novità, iscrivetevi al CANALE TELEGRAM</i> <a href="https://t.me/NogeoingegneriaNews">https://t.me/NogeoingegneriaNews</a></span></div><div><br /></div><div><div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #666666; font-family: "Open Sans", sans-serif; margin: 0px 0px 15px; overflow-wrap: break-word; text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;"><span face="Arial, sans-serif" style="box-sizing: border-box; color: black;"><span style="box-sizing: border-box;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Times New Roman", serif;">Articolo di </span><a href="https://www.nachdenkseiten.de/?gastautor=leo-ensel" style="background: 0px 0px; box-sizing: border-box; color: black; text-decoration-line: none;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Times New Roman", serif;"><u style="box-sizing: border-box;">Leo Ensel</u></span></a></span></span></span><br /></span></div><div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #666666; font-family: "Open Sans", sans-serif; margin: 0px 0px 15px; overflow-wrap: break-word; text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><span face="Arial, sans-serif" style="box-sizing: border-box; color: black;"><span style="box-sizing: border-box;"><span style="box-sizing: border-box; font-family: "Times New Roman", serif;">Secondo un sondaggio, una netta maggioranza di cittadini teme che la guerra in Ucraina si estenda al territorio europeo della NATO. </span></span></span></span></div><div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #666666; font-family: "Open Sans", sans-serif; margin: 0px 0px 15px; overflow-wrap: break-word; text-align: left;"><span style="color: black; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: medium;"><b>Perché questo viene accettato come se fosse un evento naturale inevitabile?</b> ...<span><a name='more'></a></span></span></div><div style="box-sizing: border-box; margin: 0px 0px 15px; overflow-wrap: break-word;"><div class="separator" style="background-color: white; clear: both; color: #666666; font-family: "Open Sans", sans-serif; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGSHrEBf1stPsnnB_MNWUkHOjfsPT7jiB_sZb-Icps0AcflTfJG4tPZpSxSSzFEGi7VzxFQC-QszLhVFSdpdAaiVtZPlPkXQJ2Lh9yxR4ngjfMqwbSOm7o2E9oFktPjZ0v3nalij4Z1ZPx9Ay7OghW4wrpsJwFOzhwWky3Md932LGlEZPPHy1QHn8p4Ec/s1182/blog.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="658" data-original-width="1182" height="356" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGSHrEBf1stPsnnB_MNWUkHOjfsPT7jiB_sZb-Icps0AcflTfJG4tPZpSxSSzFEGi7VzxFQC-QszLhVFSdpdAaiVtZPlPkXQJ2Lh9yxR4ngjfMqwbSOm7o2E9oFktPjZ0v3nalij4Z1ZPx9Ay7OghW4wrpsJwFOzhwWky3Md932LGlEZPPHy1QHn8p4Ec/w640-h356/blog.png" width="640" /></a></div><div class="separator" style="background-color: white; clear: both; color: #666666; font-family: "Open Sans", sans-serif; text-align: center;"><br /></div><span style="font-size: medium;">“Forse gli storici che verranno troveranno ancora più sconcertante dei nostri contemporanei il fatto che, sebbene quasi tutti i bambini sapessero a poco a poco che eravamo di fronte a guerre che avrebbero portato le più terribili sofferenze anche per il vincitore, le larghe masse non fecero qualsiasi cosa con energia disperata per scongiurare la catastrofe, ma lasciarono tranquillamente che la sua preparazione avvenisse attraverso gli armamenti, l’educazione militare, ecc. e addirittura la sostennero”.</span></div><div style="box-sizing: border-box; margin: 0px 0px 15px; overflow-wrap: break-word;"><span style="font-size: medium;">Esattamente 40 anni fa, ho utilizzato queste parole di Erich Fromm per introdurre un libro sulla paura – o più precisamente sulla non paura – e sugli armamenti nucleari, pubblicato nel maggio 1984. Fromm aveva formulato queste frasi alla vigilia della Seconda guerra mondiale, nel 1937, nel suo saggio “Sull’impotenza”; la citazione aveva quindi già 47 anni all’epoca.<br /><br />Il motivo per cui, quattro decenni dopo, apro un saggio con questa citazione, purtroppo(!), non ha bisogno di ulteriori spiegazioni. Ancora una volta, siamo di fronte a guerre, no: una guerra sta da tempo devastando l’Europa orientale, che porterà, no: sta già portando “le più terribili sofferenze” per il “vincitore” – se mai ce ne sarà uno e qualunque cosa si intenda esattamente per “vittoria” in questo caso. E sembra che questa guerra non abbia ancora raggiunto il suo punto culminante. Nella scala dei possibili orrori, c’è ancora uno spaventoso margine di possibilità di crescita. In altre parole, è tutt’altro che certo che la guerra in Ucraina non si trasformerà in una conflagrazione che coinvolgerà l’intera Europa, forse persino l’intero emisfero settentrionale, e che gli strumenti di distruzione finale non saranno impiegati dopo tutto se una delle due parti riterrà di essersi definitivamente messa all’angolo.<br /><br />L’unica cosa è che, proprio come oltre 85 anni fa, nessuno sembra essere molto interessato o addirittura turbato da questo pericolo!</span></div><span style="color: #660000; font-size: x-large;"><b>Silenzio e immobilismo ottuso</b></span><br /><br /><span style="font-size: medium;">Nel frattempo, mi chiedo cosa mi lasci più attonito: La mancanza di preoccupazione, l’allegra insensibilità e la spregiudicatezza che rasenta la follia con cui i politici, i militari e i media di questo Paese si accaniscono ogni giorno, quasi all’unisono, fino alla soglia del dolore, in uno stridore costante e ogni giorno più acuto – dalla consegna di sistemi d’arma sempre più pericolosi per gli scenari, dal “portare la guerra all’interno della Russia e distruggere ministeri, quartieri generali e posti di comando” alla richiesta di “stivali occidentali sul terreno” – o l’apatia e l’insensibilità allo shock con cui la stragrande maggioranza dei contemporanei sopporta tutto questo senza critiche o lamentele.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">Ad ogni modo, sembra che ci sia qualcosa che ribolle sotto la superficie. Un numero significativamente maggiore di persone rispetto al primo impatto sembra iniziare a sentirsi a disagio. In un </span><a href="https://www.welt.de/newsticker/dpa_nt/infoline_nt/Politik__Inland_/article250261476/Umfrage-61-Prozent-fuerchten-Ausweitung-des-Ukraine-Kriegs.html" style="font-size: large;">sondaggio INSA</a><span style="font-size: medium;"> di fine febbraio, il 61% ha espresso il timore che la guerra in Ucraina possa estendersi al territorio della NATO. (Secondo il sondaggio </span><a href="https://www.ipsos.com/sites/default/files/ct/news/documents/2023-11/ipsos-hisf-world-affairs-report-2023-final.pdf" style="font-size: large;">“World Affairs</a><span style="font-size: medium;"> ” condotto dall’istituto di sondaggi </span><a href="https://www.ipsos.com/de-de" style="font-size: large;">IPSOS</a><span style="font-size: medium;">, che opera a livello globale, in 30 Paesi di tutti i continenti a metà novembre dello scorso anno, una media transnazionale del 71% considerava “un attacco nucleare, biologico o chimico entro i prossimi dodici mesi un pericolo reale”). E da tempo la </span><a href="https://www.tagesspiegel.de/internationales/umfrage-zum-ukrainekrieg-mehrheit-der-deutschen-wunscht-sich-starkeres-engagement-der-regierung-fur-friedensgesprache-9413837.html" style="font-size: large;">stragrande maggioranza dei tedeschi</a><span style="font-size: medium;"> desidera che il governo tedesco sia maggiormente coinvolto in negoziati di pace. </span><br /><br /><span style="font-size: medium;">Tutto ciò è piuttosto rilevante se si considera il costante fuoco di sbarramento mediatico proveniente da tutti i canali ufficiali. D’altra parte, l’agitazione generale e sotterranea rimane muta e del tutto irrilevante a livello di azione, lasciandoci nello sconcerto di chiederci dove sia la tanto attesa protesta.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">E anche questa non è una novità.</span></div><div><br /></div><span style="background-color: #fff2cc; font-size: large;"><b>“Secondo i sondaggi, quasi la metà della nostra popolazione crede nella possibilità di una guerra. La gente è preoccupata, ma non si muove. Come può la gente affermare passivamente e, almeno esteriormente, con calma, su questionari demoscopici, che una grande guerra potrebbe essere imminente?<br /></b></span><br /><span style="font-size: medium;">Perché reagiamo come se si trattasse di un evento naturale ininfluente, anche se tutto ciò che accade in questa materia rientra nel potere del calcolo e della decisione umana?”. Questo scriveva il medico e psicanalista Horst-Eberhard Richter, scomparso nel 2011, nel maggio del 1980, alla vigilia del dispiegamento dei missili americani a medio raggio in Europa occidentale. “Noi cittadini ci sentiamo in uno stato stranamente immaturo che ci lascia al contempo senza parole”, affermava all’epoca Richter nel suo saggio intitolato “Siamo forse incapaci all’idea di pace?” e diagnosticava ” lo stato di mancanza di espressione e di immobilità ottusa”.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">Il parallelismo con la situazione attuale è impressionante.</span><br /><br /><span style="color: #660000; font-size: x-large;"><b>La cecità per l’apocalisse: tra distrazione e azioni surrogate</b></span><br /><br /><span style="font-size: medium;">È sorprendente che “l’assenza di parole e l’immobilismo ottuso” non prevalgano necessariamente quando si tratta di altre questioni socio-politiche. Dopo tutto, negli ultimi due mesi centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza “Contro la destra!” e “Per una Germania colorata e cosmopolita!”. Tuttavia, se si confrontano queste cifre con quelle di coloro che finora hanno manifestato a favore della fine dei combattimenti nella guerra in Ucraina, emerge una grottesca disparità. A quanto pare, non solo i giovani attivisti per il clima, ma anche la stragrande maggioranza dei manifestanti a favore di una Germania aperta sono ciechi di fronte alla possibilità di un’espansione della guerra in Ucraina nel territorio della NATO – con pericoli che vanno fino all’impensabile…</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">E anche questa non è una novità.Quello che Horst-Eberhard Richter scrisse all’inizio degli anni Ottanta in questo contesto, riguardo alle iniziative contro gli abusi sui minori e i test sugli animali, fino alla lotta contro le centrali nucleari, vale mutatis mutandis anche oggi: “Nessuno negherà il senso delle iniziative sorte per scongiurare questi e altri pericoli. Ma se l’insieme di queste iniziative porta alla fine a un esaurimento delle forze di resistenza, gran parte delle quali dovrebbero essere dirette contro la minaccia più importante di tutte, allora c’è davvero un meccanismo di spostamento disastroso: Nella lotta contro una nocività relativamente tangibile, le persone reagiscono sostituendo inconsciamente l’oggetto della paura di gran lunga più pericoloso, ma quindi insopportabile”. </span><br /><br /><span style="font-size: medium;">Si riferiva, ovviamente, al pericolo molto reale di una guerra nucleare in Europa, i cui effetti psicologici Richter caratterizzò come segue: “Il potenziale di distruzione che le potenze nucleari hanno già accumulato è così mostruoso che nessuno osa immaginarlo. Ci sono verità talmente spaventose che si fa di tutto per sopprimerle o banalizzarle”.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">Come oggi.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">E questa banalizzazione include anche una speranza magica di cambiamento automatico, simile alla fede nei miracoli. Horst-Eberhard Richter: “Quanto meno si è in grado di influenzare il sistema in cui si è classificati e da cui le proprie azioni sono determinate in misura considerevole, tanto più si vuole fare affidamento sul fatto che la propria buona coscienza risiede nel sistema stesso. Cerchiamo di fare tutto il possibile per difendere queste convinzioni dalle esperienze contrarie e quindi consumiamo con gratitudine la propaganda del sistema. Si mente a se stessi, ma si riesce a dormire meglio”.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">Il filosofo Günther Anders, che ha affrontato come nessun altro il pericolo dell’autodistruzione nucleare dell’umanità, ha definito questo meccanismo “cecità da apocalisse”.</span><br /><br /><span style="color: #660000; font-size: x-large;"><b>Il coraggio di avere paura</b></span><br /><br /><span style="font-size: medium;">Si tratta di reimparare la paura, di riaccendere il “coraggio di temere”, come scrisse 65 anni fa Günther Anders nelle sue “Tesi sull’era atomica”: “Ciò che è troppo piccolo e che non corrisponde all’entità della minaccia è l’entità della nostra paura.</span><br /><br /><span style="color: #660000; font-size: x-large;"><b>Non abbiate paura della paura, abbiate il coraggio di avere paura</b></span><br /><br /><span style="font-size: medium;">Temete il vostro prossimo come voi stessi”. E continuava: “Naturalmente, questa nostra paura deve essere di un tipo molto speciale:</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">1. una paura senza paura, poiché esclude ogni paura di coloro che potrebbero deriderci come paurosi.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">2. una paura rivitalizzante, perché dovrebbe spingerci a uscire per le strade anziché rinchiuderci negli angoli delle nostre stanze.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">3. una paura amorevole, che dovrebbe temere per il mondo, non solo per ciò che potrebbe accadere a noi”.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">Per ognuno di noi, qui e ora, affrontare la paura e tradurla in pratica in modo produttivo significherebbe rendersi conto di quanto segue con la dovuta serietà – e non solo a livello della ragione, ma, cosa molto più importante, anche dell’animo : Sì, è molto pericoloso! </span><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">E se non agiamo ora, se non agisco ora, le probabilità che l’impensabile accada aumentano di giorno in giorno. O, parafrasando un “imperativo categorico” di Heinrich von Kleist di oltre 200 anni fa: “<b>Agisci come se il destino di un’ulteriore escalation della guerra dipendesse solo da te!</b>”. (Per inciso, questo corrisponderebbe anche al </span><a href="https://www.friedenskooperative.de/friedensforum/artikel/das-friedensgebot-des-grundgesetzes-und-der-un" style="font-size: large;">comandamento della pace della nostra Legge fondamentale</a><span style="font-size: medium;"> che, come </span><a href="https://www.blog-der-republik.de/zum-umgang-mit-russland-rueckkehr-zu-bewaehrten-strategien-ein-gastbeitrag-von-frank-elbe-botschafter-a-d/" style="font-size: large;">ha scritto</a><span style="font-size: medium;"> il defunto ex ambasciatore e confidente di Genscher </span><a href="https://www.blog-der-republik.de/zum-umgang-mit-russland-rueckkehr-zu-bewaehrten-strategien-ein-gastbeitrag-von-frank-elbe-botschafter-a-d/" style="font-size: large;">Frank Elbe</a><span style="font-size: medium;">, “è una disposizione direttamente vincolante della nostra Costituzione: obbliga tutti – gli organi dello Stato e ogni cittadino”).</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">Ascoltiamo un’ultima volta Horst-Eberhard Richter: “La minaccia può essere sopportata consapevolmente solo lottando praticamente contro di essa”. E guardiamo alle condizioni attuali della “lotta pratica contro di essa” senza illusioni: La situazione è drammatica. La stragrande maggioranza della popolazione è bloccata in una situazione di immobilismo e di mancanza di parole, la giovane generazione di attivisti per il clima è cieca di fronte alla politica degli armamenti, e ciò che è ancora attivo oggi sotto l’etichetta di “movimento per la pace” è prevalentemente emarginato, invecchiato e congelato nel ritualismo.</span><br /><br /><b><span style="font-size: medium;">Sembra che dobbiamo ricominciare tutto da capo.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">E speriamo di avere ancora abbastanza tempo!</span></b><br /><br /><span style="font-size: medium;">PS: Le diagnosi e gli avvertimenti di Horst-Eberhard Richter del maggio 1980 non rimasero inascoltati. Nel febbraio 1981, Der Stern si assunse un grosso rischio quando pubblicò una mappa della vecchia Repubblica Federale con l’ubicazione delle 6.000 testate nucleari ivi immagazzinate con il titolo “Die größte Atomwaffendichte der Welt”. Ora chiunque volesse saperlo poteva verificare quante potenziali “Hiroshima” erano già stoccate nelle sue immediate vicinanze. Il 10 ottobre dello stesso anno, 300.000 persone manifestarono nell’Hofgarten di Bonn contro lo stazionamento di missili americani a medio raggio a testata nucleare. Due anni dopo, nell’autunno 1983, erano più di un milione.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">Il movimento pacifista non riuscì a impedire il dispiegamento, ma anni dopo un certo Mikhail Sergeyevich Gorbaciov scrisse: “Ricordo bene la forte voce del movimento pacifista contro la guerra e le armi nucleari negli anni Ottanta. Quella voce fu ascoltata!”.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">Di <b>Leo Ensel</b> per gentile concessione di </span><a href="https://globalbridge.ch/apathie-und-schockstarre-warum-bleiben-die-aengste-vor-einer-ausweitung-des-krieges-stumm-und-folgenlos/" style="font-size: large;">Globalbridge</a><span style="font-size: medium;">.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;"><b>Fonte:</b> </span><a href="https://www.nachdenkseiten.de/?p=112471" style="font-size: large;">https://www.nachdenkseiten.de/?p=112471</a><br /><span style="color: #990000; font-size: medium;"><b>Fonte: </b><a href="https://www.nogeoingegneria.com/opinioni/apatia-e-paralisi-perche-le-paure-di-unespansione-della-guerra-cadono-nel-silenzio-e-restano-senza-conseguenze/">www.nogeoingegneria.com</a></span><div><span style="color: #990000; font-size: medium;"><br /></span></div></div>Catherinehttp://www.blogger.com/profile/07837764422888236382noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-722533483104206231.post-61839041633386431362024-03-21T20:08:00.001+01:002024-03-21T20:08:22.844+01:00Il lato nascosto dei maiali<div style="text-align: left;"><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPMziOc6doYbvgdOrgmKiZ3uXEaKfnq_cadikJNF8kiiyKeACTWKFG4HSGbzSST7xJxMUkIflMZSfWc1IcYHWTw0mSVBsJhOln-DOYBJ4K-shsB26ve0mUatN7nvg1Wj5Vxk8TFapIWe7Y0eWRRwVsXQstcMU3e3a6kLGjPKqVRHKyPwNV5wcLIRxH5RM/s873/blog.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="582" data-original-width="873" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPMziOc6doYbvgdOrgmKiZ3uXEaKfnq_cadikJNF8kiiyKeACTWKFG4HSGbzSST7xJxMUkIflMZSfWc1IcYHWTw0mSVBsJhOln-DOYBJ4K-shsB26ve0mUatN7nvg1Wj5Vxk8TFapIWe7Y0eWRRwVsXQstcMU3e3a6kLGjPKqVRHKyPwNV5wcLIRxH5RM/w400-h266/blog.jpg" width="400" /></a></div> <span style="font-size: medium;">di <b>Alice Dominese</b></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><span style="font-size: medium;">Sai che il suino è un cinghiale che l’essere umano ha addomesticato circa 7mila anni fa? </span><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span><span style="font-size: medium;">In natura infatti il maiale così come lo conosciamo non esiste: è stato selezionato dall’uomo fino a diventare un animale allevato per il consumo umano e spesso considerato sporco. </span><br /><br /><span style="color: #660000; font-size: large;"><b>In realtà il maiale, con le sue doti comunicative e la sua capacità di creare legami con gli esseri umani, è un animale molto socievole e intelligente.</b></span><br /><br /><span style="font-size: medium;">Inoltre i maiali sanno fare cose incredibili! </span></span></div><div><span><span style="font-size: medium;"><b><br /></b></span></span></div><div><span><span style="font-size: medium;"><b>Scopri tutte le loro qualità in questo video:</b></span><span style="font-size: large;"><a name='more'></a></span></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIfNKDIv4CBAslq_ItjFK2PWAs8rB1LKPHEKiMbyMZKuVvjVcJL7RxG_UAI5pF18rKK_Y5jX15UiP3Ng8XSorJCd01cRUSndG7O6kfnWQ3QKBRNdUt50O3ybcGhZhFc9c_ZqRGqZlSwpWcSM42anERpyH7Mn4I11mG6o2Hw2NWcukTu8IbjVJdWwO9Obg/s941/blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="522" data-original-width="941" height="356" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIfNKDIv4CBAslq_ItjFK2PWAs8rB1LKPHEKiMbyMZKuVvjVcJL7RxG_UAI5pF18rKK_Y5jX15UiP3Ng8XSorJCd01cRUSndG7O6kfnWQ3QKBRNdUt50O3ybcGhZhFc9c_ZqRGqZlSwpWcSM42anERpyH7Mn4I11mG6o2Hw2NWcukTu8IbjVJdWwO9Obg/w640-h356/blog.jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b style="background-color: #d9ead3;"><span style="font-size: large;">Clicca</span> <a href="https://www.facebook.com/watch/?v=1301720670345497"><span style="font-size: large;">QUI per guardare IL VIDEO</span></a></b></div><div><br /></div><div><span style="color: #660000; font-size: large;"><b>Uno degli animali più mangiati al mondo </b></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Secondo la FAO la carne di maiale è tra le più consumate al mondo. Il suo consumo complessivo è infatti pari ad un terzo della produzione mondiale di carne, mentre quello di pollo si attesta al 39% e la carne bovina al 21%.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Nel 2022 in Italia sono stati macellati più di 10 milioni di maiali, un numero che i dati Istat mostrano essere in calo negli ultimi 10 anni ma che colloca comunque il nostro Paese tra i primi sette produttori a livello europeo.</span></div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4eCmUZ3kggjP22pz2NK7XUecLIkirEs5U-Hq6j8EX9IFq9E6EUdhZxsEIIqSsjDshzB6Tm9SNja4yVOrHeS5bo1_dgtrCFTO9Z7Kal2VelIS7bueXh9rLIygKG2277D_Jfehkmw-yX18WEK7w_wQU9ocxnF8elTzIenmAaiGUjfpIVBfhKvM_4luIAZM/s1125/blog.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="745" data-original-width="1125" height="424" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4eCmUZ3kggjP22pz2NK7XUecLIkirEs5U-Hq6j8EX9IFq9E6EUdhZxsEIIqSsjDshzB6Tm9SNja4yVOrHeS5bo1_dgtrCFTO9Z7Kal2VelIS7bueXh9rLIygKG2277D_Jfehkmw-yX18WEK7w_wQU9ocxnF8elTzIenmAaiGUjfpIVBfhKvM_4luIAZM/w640-h424/blog.webp" width="640" /></a></div><br /><div><div><span style="font-size: medium;">La Lombardia è la regione italiana che alleva più maiali, con oltre 4 milioni di capi, seguono Emilia Romagna, Piemonte e Veneto. Circa l’87% degli allevamenti suinicoli nazionali è concentrato in queste regioni. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Pur essendo estremamente sensibili e intelligenti, all’interno degli allevamenti i maiali si trovano a vivere in <b>condizioni di malessere</b>, in cui non hanno la possibilità né di mettere in pratica i loro comportamenti naturali, né di essere adeguatamente stimolati a livello cognitivo.</span></div></div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghBIMZpi3NuNpHd9P4VAAvMesKNNbxM_OBv9WasLJA2UbvqFnsNfm4fBBZ1WmvbHqx76vrli6SKY2wTiY78T2ujZTwScIy-GNcPyD1QtC24Yva3aZcOWYrKNaYFUUxFNAWIwMq5CCZMNUo8LR0ALy1YxHSa3gDuyt3jOP3gBxFA-Vbx5AZd0jQqjWH-TA/s1125/blog.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="751" data-original-width="1125" height="428" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghBIMZpi3NuNpHd9P4VAAvMesKNNbxM_OBv9WasLJA2UbvqFnsNfm4fBBZ1WmvbHqx76vrli6SKY2wTiY78T2ujZTwScIy-GNcPyD1QtC24Yva3aZcOWYrKNaYFUUxFNAWIwMq5CCZMNUo8LR0ALy1YxHSa3gDuyt3jOP3gBxFA-Vbx5AZd0jQqjWH-TA/w640-h428/blog.webp" width="640" /></a></div><div><br /></div><div><span style="color: #660000; font-size: large;"><b>Maiali: animali empatici e chiacchieroni</b></span></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Sebbene alle setole più scure tipiche del cinghiale i maiali abbiano sostituito un colore generalmente rosato dovuto alla depigmentazione della loro pelle, la loro origine biologica è la stessa. </div><div style="font-size: large;">Maiali e cinghiali continuano infatti ad appartenere alla stessa specie, tanto è vero che maiali domestici fuggiti da allevamenti e rinselvatichiti mantengono lo <b>stesso repertorio comportamentale dei loro progenitori</b>.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; font-size: large; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhujZ2BLpaG56KpMT4pO7ei4vZ-ltdSP0wIcd_B6dUxheUkAuVMlTGGngkp4XqmYj8Pzo4KQCM_vc5QA6Orp1pu-zkhVDCJn1eJH4ug03ClvBUTvwBzPcxyK_aIwhTrthU2jlHEfBzNlQ9t2jfnJLF_qGA96QBb6A0i7k1LuxYODgoOEDNZWYhYsgnq_hc/s1125/blog.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="751" data-original-width="1125" height="428" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhujZ2BLpaG56KpMT4pO7ei4vZ-ltdSP0wIcd_B6dUxheUkAuVMlTGGngkp4XqmYj8Pzo4KQCM_vc5QA6Orp1pu-zkhVDCJn1eJH4ug03ClvBUTvwBzPcxyK_aIwhTrthU2jlHEfBzNlQ9t2jfnJLF_qGA96QBb6A0i7k1LuxYODgoOEDNZWYhYsgnq_hc/w640-h428/blog.webp" width="640" /></a></div><br /><div style="font-size: large;"><div>Di <b>natura socievole</b>, dal punto di vista relazionale i maiali tendono a vivere in gruppi stabili all’interno dei quali creano forti legami con i loro simili. </div><div>Possiedono inoltre un <b>ampio repertorio di suoni</b> che si scambiano tra loro arrivando a comunicare con circa <b>40 segnali vocali differenti</b>. </div><div>Anche grazie a questi segnali cooperano fra di loro, imparano gli uni dagli altri e interagiscono con l’ambiente circostante. </div><div><br /></div><div>Sono <b>empatici</b> e mostrano capacità di immedesimazione nelle emozioni di un altro individuo. </div><div>Proprio come gli animali domestici, anche i maiali mostrano la capacità di relazionarsi e affezionarsi agli esseri umani apprezzando l’interazione e il contatto anche attraverso il gioco.</div></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; font-size: large; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgufH94mc4l-ZIZpWc4l-5LGE2g7mzVGQoRpW3a2XUa-hNkDFmSz2U3BqffCMXfjN0rtnFHyOWrodo6ERqnwzUDF2ND9ddF4xwObvCQcOqNIUMZPRugyWrlvTCyVu3AoLirdH2FNEyiuDDYGisZhIUrAy1kL8Bzcc7iz3w_-zTOPonZzPxjPF0o9Y07CF4/s1125/blog.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="771" data-original-width="1125" height="438" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgufH94mc4l-ZIZpWc4l-5LGE2g7mzVGQoRpW3a2XUa-hNkDFmSz2U3BqffCMXfjN0rtnFHyOWrodo6ERqnwzUDF2ND9ddF4xwObvCQcOqNIUMZPRugyWrlvTCyVu3AoLirdH2FNEyiuDDYGisZhIUrAy1kL8Bzcc7iz3w_-zTOPonZzPxjPF0o9Y07CF4/w640-h438/blog.webp" width="640" /></a></div><div style="font-size: large;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="color: #660000; font-size: large;"><b>L’intelligenza del maiale è riconosciuta a livello europeo</b></span></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">I maiali <b>sono animali eccezionalmente intelligenti</b>, con caratteristiche cognitive sviluppate che condividono con scimpanzé, elefanti, delfini e persino umani. </div><div style="font-size: large;">Come queste altre specie, il maiale è un animale che impara in fretta e che possiede un’<b>ottima memoria a lungo termine.</b></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Secondo quanto dimostrato da uno studio dell’EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, i maiali superano in intelletto i cani e possono dare prova di grandi abilità. </div><div style="font-size: large;">Per esempio sono in grado di districarsi in labirinti e usare il riflesso degli specchi per riconoscere se stessi e scovare del cibo nascosto.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Sanno comprendere un linguaggio simbolico, imparare combinazioni complesse di simboli associati ad azioni e oggetti, muovere un joystick per spostare un cursore sullo schermo e manipolare numerosi oggetti.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; font-size: large; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgd7DXPrJvLuD9F9MJ0AkgHXayha8U6nHipBYHz94sRj2QaZgvzG7A_iexOcCVpzjtaNBb0Dlr5dPEu2gyVL4MtSePz0SFWDof6ab-8V-PDuVsSGW9T-qbgXaHyWUrQNWUw0BjVh7Ctx1cds86ZUOoNAXaDQXjV_qmMb6tpMfk7eKjWfz_Qec-ThyxRlmk/s850/blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="531" data-original-width="850" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgd7DXPrJvLuD9F9MJ0AkgHXayha8U6nHipBYHz94sRj2QaZgvzG7A_iexOcCVpzjtaNBb0Dlr5dPEu2gyVL4MtSePz0SFWDof6ab-8V-PDuVsSGW9T-qbgXaHyWUrQNWUw0BjVh7Ctx1cds86ZUOoNAXaDQXjV_qmMb6tpMfk7eKjWfz_Qec-ThyxRlmk/w640-h400/blog.jpg" width="640" /></a></div><br /><div><div><span style="color: #660000; font-size: large;"><b>Un animale “pulito”, al contrario della credenza comune</b></span></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Tra i vari <b>stereotipi diffusi sul maiale</b>, l’idea che il maiale sia un animale che ama lo sporco è totalmente smentita dalla scienza. </div><div style="font-size: large;">Tutto il suo corpo infatti è ricoperto da setole ispide che hanno una funzione protettiva: la pelle del maiale è particolarmente delicata e ha bisogno di cure costanti per essere tenuta pulita. Ciò avviene con dei bagni di fango, una pratica che i maiali utilizzano anche per proteggersi dal freddo, ma non certo per sporcarsi di proposito.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">I maiali inoltre <b>non fanno mai i propri bisogni nei luoghi in cui dormono</b>, cosa che cercano di evitare anche all’interno degli allevamenti, dove però hanno pochissimo spazio a disposizione.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">In alcuni casi dal momento che le scrofe evitano di sporcare il nido in cui partoriscono, quando non possono allontanarsi come nel caso delle gabbie da parto, questi animali smettono addirittura di defecare per più giorni.</div></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; font-size: large; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9DREYYd9e1s8HChXwCySB2oqaUMMGySz2fDtxNYutyZmObwKJIEihzLzkDPWBIVD0lpVSThX3p6dBzvs6xEa1O6BOAjzP_56RJElRgcqUZo43ODxcJBzAdvz839WlmahQ5b5aTFUVvUIuASfLJfu9H6NGCmz4MKWYwJAY4jJ6MLhYauLmuIPITiQPeow/s1125/blog.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="747" data-original-width="1125" height="424" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9DREYYd9e1s8HChXwCySB2oqaUMMGySz2fDtxNYutyZmObwKJIEihzLzkDPWBIVD0lpVSThX3p6dBzvs6xEa1O6BOAjzP_56RJElRgcqUZo43ODxcJBzAdvz839WlmahQ5b5aTFUVvUIuASfLJfu9H6NGCmz4MKWYwJAY4jJ6MLhYauLmuIPITiQPeow/w640-h424/blog.webp" width="640" /></a></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;"><div>Si tratta di animali che in natura vivono in “home-range”, cioè in territori di gruppo, di grandezza variabile che possono estendersi per molti ettari a seconda della disponibilità di cibo. Negli allevamenti, al contrario, i maiali non possono organizzare i propri spazi in questo modo e sono <b>condannati a forzature che causano loro gravi sofferenze.</b></div><div><br /></div><div>Se i maiali potessero scegliere, certamente non vivrebbero negli allevamenti in cui la maggior parte di loro è costretta a trascorrere la propria intera vita, tra maltrattamenti, stress e paura.<br /></div></div><div><div style="text-align: center;"><b style="font-size: xx-large;"><span style="color: #660000;">Aiuta gli animali!</span></b></div><br /><b style="font-size: large;"><span style="color: #990000;">Tratto da:</span></b><span style="font-size: medium;"> </span><a href="https://animalequality.it/blog/lato-nascosto-maiali-intelligenti/" style="font-size: large;">animalequality.it</a></div><div style="font-size: large;"><br /></div></div>Catherinehttp://www.blogger.com/profile/07837764422888236382noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-722533483104206231.post-74308683828646051022024-03-20T18:35:00.004+01:002024-03-20T18:35:58.386+01:00Il capolinea del sistema antropocentrico<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjq3ded7I_GXf41sfzLyh96pCDfQQbxjCN-x1lz-SMM4Hkvn_ONE5yruhWtYhncVKoZtvVjAmviL8GZ_61WjJlvI-zj_U7z_YcYjrmN4aHWGJRCZE0KKm6gzMnFf-EjvTDe5mv09caSkZF5yzegWUTxWkK3nfJdE-KLqNpbrrJR2vQx8Sr3k2oK5QW_o4A/s600/blog.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="450" data-original-width="600" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjq3ded7I_GXf41sfzLyh96pCDfQQbxjCN-x1lz-SMM4Hkvn_ONE5yruhWtYhncVKoZtvVjAmviL8GZ_61WjJlvI-zj_U7z_YcYjrmN4aHWGJRCZE0KKm6gzMnFf-EjvTDe5mv09caSkZF5yzegWUTxWkK3nfJdE-KLqNpbrrJR2vQx8Sr3k2oK5QW_o4A/w400-h300/blog.jpg" width="400" /></a></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">di <b>Fabio Lapini</b></span></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><span style="color: #660000; font-size: medium;"><b>La presente fase di interesse globale entro la quale in qualche modo ci troviamo tutti, coincide con la fine di un era, con la chiusura di un ciclo, e con la fine "in un modo o nell'altro" del sistema sociale antropocentrico.</b></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">I tre passaggi fondamentali della degenerazione sociale dell'Occidente;</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Dal sistema Teocentrico basato sulla Verità Eterna e assoluta, passando al livello inferiore del sistema immanentista antropocentrico basato sulla verità temporale e naturale, per poi infine precipitare nel massimo livello inferiore della perdizione eterna dell'anima dove siamo attualmente incastrati, che in altri termini è il sistema immanentista diavolocentrico basato sulla "contraffazione della Verità eterna, o la menzogna assoluta".</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><span style="font-size: medium;">Dai doveri divini, ai diritti dell'uomo, ai doveri diabolici ...<span><a name='more'></a></span></span><p></p><div><span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-32diUXkIdPff2cBtSt8xXdlQucnOud2BpOlUS_lc0a93LOf55o6erVOCwlHGBw6Sa1WtszaQ0GOFMfOoaPlYb4nEqj5r-7MT-hKwKcq7Ff8RTNxhOUdPTJr4tvqVAsQmLzDD-SOX8wEbgaCNw5cpX4C2pUloAH0H4Z8cInnva0X5phW0fiODL4cFdfw/s660/blog.webp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="495" data-original-width="660" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-32diUXkIdPff2cBtSt8xXdlQucnOud2BpOlUS_lc0a93LOf55o6erVOCwlHGBw6Sa1WtszaQ0GOFMfOoaPlYb4nEqj5r-7MT-hKwKcq7Ff8RTNxhOUdPTJr4tvqVAsQmLzDD-SOX8wEbgaCNw5cpX4C2pUloAH0H4Z8cInnva0X5phW0fiODL4cFdfw/w640-h480/blog.webp" width="640" /></a></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Dal sistema dei "doveri nei confronti di Dio", sistema nel quale dominavano le leggi Divine, e dunque grazie alla sacralità che permeava la società da una parte, e tramite l'adempimento ai propri doveri dall'altra, vi era la possibilità per ognuno della realizzazione spirituale e quindi della liberazione dalle condizioni dell'esistenza, siamo passati dunque al sistema più inferiore dei "diritti dell'uomo", sistema nel quale l'eterno è il tempo sono stati sovvertiti per mano d'uomo, per poi sprofondare al sistema ancora più inferiore dei "doveri nei confronti del diavolo", sistema nel quale anche le leggi dell'uomo non hanno più alcuna autorità, che invece quest'ultima è passata al dominio delle leggi dettate dal diavolo; </div><div style="font-size: large;">c'è stato evidentemente il ritorno ai doveri, ma esattamente all'opposto del primo sistema sociale, e dunque, per analogia inversa; "l'adempimento ai doveri in questo caso non produce come effetto l'esperienza librante, ma al contrario produce l'aumento delle condizioni materiali, e contrariamente alla prima forma sociale, le probabilità di liberazione sono risibili, mentre sono altissime quelle della dannazione eterna dell'anima".</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Anche il sistema economico così come lo abbiamo conosciuto, e dunque il lavoro = retribuzione e con il sistema pensionistico, è sempre stato un sistema ipocrita fin dal suo concepimento, poiché, in quanto sistema individualista e dunque anti-comunitario, la sua "economia di produzione" e pertanto predatoria, è stata come oggi possibile solamente muovendo i capitali, e dunque fin tanto che siano state conquistate altre nazioni e beni a suon di manovre di guerra. Questo sistema è stato possibile, non come credono molti attraverso i contributi versati con anni di sudore e sacrificio, ma con il sangue versato dalle molte vittime dei tanti stermini e sfruttamenti. La dissacrazione sociale, e dunque il lievito del secolarismo, ha fatto il resto per quanto riguarda l'annichilimento degli intelletti, e quindi la relativa carenza di intelligenza necessaria per comprendere questo collegamento.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Ora, al punto in cui ci troviamo, cioè all'esplosione della madre di tutte le altre bolle ovvero "la bolla del relativismo", questo sistema di cose tanto più ipocrita che idilliaco per grazia di Dio non è più ripristinabile o replicabile, a dispetto di coloro che invece di convertirsi e decostruire il loro "modus cogitandi", insistono sulla rianimazione di un corpo devitalizzato.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div><b><span style="font-size: large;">Dunque siamo di fronte a un Grande e inevitabile Reset sociale.</span></b></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Allora, siccome gli illuminari parrucconi soprattutto kantiani (o Occultisti che dir si voglia), che si atteggiano a "buoni e filantropi", nonostante sono stati proprio loro stessi in quanto genia ideologica, che hanno promosso da qualche secolo nel nome del sentimentalismo e della dea ragione [morale e razio = scientismo (1)] questo sistema antropocentrico, e dunque hanno deciso in quanto "illuminari", di realizzare la pace perpetua strettamente relativa alla bolla dell'esistenza, che altro non è e non può essere, che la brutta copia, o più precisamente; la plastica contraffazione della "pax prufunda" metafisica, e di conseguenza di disarmare tutti e di mettere fine alle guerre.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Per arrivare a realizzare questa obbiettivo, debbono necessariamente ridurre l'intera creazione alla quantità pura, e per far questo devono appunto scollegare ogni essere dalla fonte qualitativa originaria.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">A causa del loro sradicamento, della loro incapacità di trascendere la materia, e quindi della loro eterna dannazione. </div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">A causa del loro fallimento, rispetto alle loro passate proposizioni originate dalla spinta anti ipse dixit o antimetafisica, circa il fatto di risolvere il problema del male senza la scienza sacra ma con quella profana "dell'empiricamente dato", su questa base anticristica gli illuminari, veicolati dalle potenze diaboliche, vorrebbero scollegare e sradicare tutte le anime.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Ebbene, vien da sé, che, se finiscono le guerre crolla anche l'intero sistema economico, e dunque è facile comprendere che un'altro sistema sociale economico o Grande reset, è a rigore inevitabile.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div><b><span style="font-size: x-large;">Si potrebbe evitare?</span></b></div><div><b><span style="font-size: x-large;">No!</span></b></div><div style="font-size: large;"><b><br /></b></div><div style="font-size: large;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8SGkQ2u9ppDXSDGEMvZvlLAg7h5afWY9bmzQGBzg1VtZhtoD7k7vwQBcCZEmXLuqpEOOEvMjtn8V-eDs-NfyFbqrFcr_EccQmlfZbuWlNMf2qBqLhoS5AsxMGXyMqcF_Cm8axU2aytDUP3c-K6DuyIJQwBFTjSBHm1qtu8aYxIrXElZ9p4e9r00w_o8I/s1920/blog.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1920" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8SGkQ2u9ppDXSDGEMvZvlLAg7h5afWY9bmzQGBzg1VtZhtoD7k7vwQBcCZEmXLuqpEOOEvMjtn8V-eDs-NfyFbqrFcr_EccQmlfZbuWlNMf2qBqLhoS5AsxMGXyMqcF_Cm8axU2aytDUP3c-K6DuyIJQwBFTjSBHm1qtu8aYxIrXElZ9p4e9r00w_o8I/w640-h360/blog.jpg" width="640" /></a></div><br /></div><div><span style="color: #660000; font-size: large;"><b>Un reset dovrà esserci in ogni caso, poiché questo sistema di cose ha fatto il suo corso nel suo stesso processo degenerativo, e si è concluso con questa vicenda</b></span><span style="font-size: large;">!</span></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Avverrà il loro Grande Reset, almeno che non venga ad essere attualizzato "l'altro Grande Reset", quello della bonificazione della struttura psichica: quello delle pulizie di fondo, "degli armadi, delle cantine", quello della riscoperta della freschezza genuina dei bambini sepolti, della parte più genuina, più sapiente!</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Quello della Scienza Sacra, quello della Parola di Dio, quello del recupero dei valori trascendenti! </div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Quel Reset in forza di una crescente conversione esponenziale di massa, legata intimamente alla profonda decostruzione dell'idea stessa, oramai ridotta a smania psicotica, circa questo sistema di cose trascinato dal progresso anticristico.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Tale svolta radicale, tale processo evolutivo, si tradurrebbe in tal caso nel recupero del Pensiero puro, che si estende oltre l'orizzonte dell'immanente.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Per una svolta tanto radicale, dovremmo cominciare fin da ora a fermarci, a riflettere, ad approfondire con tutto l'essere quale sia il senso di "società Tradizionale", e tale attività avvierebbe di per sé la svolta in quella direzione, società quest'ultima, ove lo scopo sommo dell'esistenza coincida con l'interesse principale di ogni anima, intrecciato nel proprio adempimento ai doveri sociali, sempre finalizzati allo spirituale, a seconda della propria natura e della propria condizione.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Se pensiamo, così, solo per esempio, a coloro che per determinati motivi sono riusciti ad apparecchiarsi l'esistenza, e si sono trasferiti nelle belle località dei paesi dalla moneta più debole per "ben godersi la loro meritata pensione", o ancora, se pensiamo a tutti coloro che si trovano in un certo grado di indipendenza sociale, e che tuttavia dall'interno della loro bolla, non sanno che tale condizione illusoria, che gli è permessa da questo sistema contro-simbolico e a-dharmico sta per finire, e che gli sarà presentato anche a loro il giusto conto...</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Dovremmo dunque riflettere, e scegliere e quale dei due Grandi Reset partecipare nel nostro immediato futuro!</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Se sforzarci attivamente di realizzare il Grande Reset "ascetico", e riportare dunque l'esistenza alla sua funzione principale che consiste nel sostenere la realizzazione spirituale di ogni essere, oppure, lasciarsi fagocitare passivamente dal Grande Reset più immediatamente disponibile, ed essere destinati in quel modo a non riposare mai più in eterno.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">In ogni caso, a mio avviso, il sistema antropocentrico e giunto alla fine!</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;"><b><span style="color: #990000;">Fonte:</span></b> <a href="https://fabiolapini.jimdofree.com/2021/10/02/il-capolinea-del-sistema-antropocentrico/">fabiolapini.jimdofree.com</a> </div><div style="font-size: large;"><br /></div></span></div>Catherinehttp://www.blogger.com/profile/07837764422888236382noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-722533483104206231.post-78024008611538119332024-03-19T18:44:00.001+01:002024-03-19T18:44:17.621+01:00Dichiarazione di Emergenza Planetaria per iniziare "la riduzione a lungo termine della popolazione globale" <div style="text-align: left;"><div style="text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMJlSSmehdKjoTgGn8bKbfCagp2cIton-sft8Vw8GNMDEuJMxoZdLzuT9FH1hSHHF78N3UWGPpBiOvskBCR5GdQf3rRgklIK8KT9NmGrpdbPn4ugAe0JUYV02C9sVLMvEU77iJ93EzaYBuRLIINqpqw4UBtIaWPKotaguoN5mrSxX8hx8wxkh7am_XRHc/s1024/blog.png" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="585" data-original-width="1024" height="229" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMJlSSmehdKjoTgGn8bKbfCagp2cIton-sft8Vw8GNMDEuJMxoZdLzuT9FH1hSHHF78N3UWGPpBiOvskBCR5GdQf3rRgklIK8KT9NmGrpdbPn4ugAe0JUYV02C9sVLMvEU77iJ93EzaYBuRLIINqpqw4UBtIaWPKotaguoN5mrSxX8hx8wxkh7am_XRHc/w400-h229/blog.png" width="400" /></a></div><span style="color: #660000; font-size: medium;"><b>Club di Roma e la loro missione di creare una dittatura scientifica per prevenire attività umane pericolose.</b></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><span style="font-size: medium;">di <a href="https://www.globalresearch.ca/author/jacob-nordangard"><b>Jacob Nordangard</b></a></span><div><br /></div><span style="font-size: medium;"><i>Pubblicato per la prima volta l’11 ottobre 2023</i><br /><br />Nel mio ultimo articolo ho scritto della storia e degli obiettivi del <b>Club di Roma</b>. Ho detto che ora è uno dei principali sostenitori della dichiarazione di “emergenza planetaria”. Questo sarà molto probabilmente l’innesco per la creazione di una dittatura scientifica.<br />L’idea di dichiarare un’emergenza è stata proposta per la prima volta al Club di Roma dal consulente e psicoterapeuta britannico David Wasdell nel 2005.<br /><br />Wasdell, con la formazione del Tavistock Institute, ha scritto un documento intitolato <a href="https://www.meridian.org.uk/_PDFs/GlobalWarning1.pdf">Global Warning</a>, diffuso durante il <a href="https://en.wikipedia.org/wiki/31st_G8_summit">vertice del G8 a Gleneagles nel 2005</a>, con l’obiettivo di portare la questione del clima in cima all’agenda politica.<br /><br />Abbiamo una finestra ristretta (ndr detto anche da Klaus Schwab) per avviare una pianificazione strategica e una mobilitazione globale, seguita da un massimo di cinquant’anni per realizzare la transizione, ridurre l’uso delle risorse, porre fine all’accumulo iniquo di capitale e stabilizzare e avviare la riduzione a lungo termine della popolazione globale.<br /><br />Wasdell fu poi invitato dal presidente del Club di Roma, il principe El Hassan bin Talal, a tenere un discorso alla loro conferenza annuale a Norfolk, in Virginia ...<span><a name='more'></a></span></span><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgC8k3yJUDwX0B-MafqqRN3pIx8AHMOnSMQtTcAvS3JXF1D3vqBV52Eg7eUUKC9H-JUADVkW-3tPBGbYhHyTQP74qKUbS6dWn7v11zVE2qYLr1lh5oQEwFQ11H9Rfu-73riCji6-dR1ue-LGGbRJNjLlSD2YcdC_zZQPppwXi9hhEPVeMTBWKLxB6r9G3E/s800/blog.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="772" data-original-width="800" height="618" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgC8k3yJUDwX0B-MafqqRN3pIx8AHMOnSMQtTcAvS3JXF1D3vqBV52Eg7eUUKC9H-JUADVkW-3tPBGbYhHyTQP74qKUbS6dWn7v11zVE2qYLr1lh5oQEwFQ11H9Rfu-73riCji6-dR1ue-LGGbRJNjLlSD2YcdC_zZQPppwXi9hhEPVeMTBWKLxB6r9G3E/w640-h618/blog.png" width="640" /></a></div><br /><span><div><span style="color: #660000; font-size: large;"><b>Per ottenere l’impatto desiderato, Wasdell consigliò loro di:</b></span></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;"><b>- Riconoscere l’esistenza di uno stato di emergenza globale.</b></div><div style="font-size: large;"><b><br /></b></div><div style="font-size: large;"><b>- dichiarare che l’eccesso di CO2 è un’eco-tossina [!] con un impatto potenzialmente catastrofico sulla biosfera globale</b></div><div style="font-size: large;"><b><br /></b></div><div style="font-size: large;"><b>- Sviluppare e rendere operativa una strategia di emergenza per portare la nostra società globale verso un’economia a carbonio zero o negativo nel più breve tempo possibile.</b></div><div style="font-size: large;"><b><br /></b></div><div style="font-size: large;"><b>- Sviluppare e rendere operativi gli strumenti istituzionali più efficaci per gestire la transizione.</b></div><div style="font-size: large;"><br /></div></span><span style="font-size: medium;"><b>Rockström</b>, agronomo svedese, nel 2004 era stato chiamato dal primo presidente dell’IPCC Bert Bolin a ricoprire il ruolo di direttore dell’<a href="https://www.sei.org/">Istituto per l’ambiente di Stoccolma</a> e nel 2007 è diventato il primo direttore del Centro di resilienza di Stoccolma.<br /><br />Quest’ultimo istituto, situato presso l’Università di Stoccolma, era stato creato dalla Fondazione svedese per la ricerca strategica sull’ambiente (MISTRA) con il compito di sviluppare strategie per la governance sostenibile e la gestione dei sistemi ecologici e sociali. Rockström è poi succeduto a Hans Joachim Schellnhuber come condirettore del PIK nel 2018.<br /><br />Il quadro di riferimento di <i>Planetary Boundaries</i> è stato presentato da Rockström all’Assemblea Globale del Club di Roma, tenutasi ad Amsterdam nell’ottobre 2009, alla presenza della regina Beatrice dei Paesi Bassi , sua patrona reale, e del membro onorario Mikhail Gorbaciov. Gli sponsor erano Philips, Royal Dutch Shell e KLM.[3]<br /><br />Il quadro è stato incluso nel rapporto del Club di Roma <a href="https://www.clubofrome.org/publication/bankrupting-nature-4/">Bankrupting Nature</a>, scritto da Johan Rockström e dall’ex presidente del Club di Roma Anders Wijkman, ed è diventato parte del piano di <a href="https://clubofrome.org/wp-content/uploads/2020/08/Planetary_Emergency_Plan_2.0-.pdf">emergenza planetaria</a> del Club di Roma e del PIKnel 2019. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;"><b>Un anno dopo è stata lanciata la <a href="https://www.climate-sustainability.org/she-for-climate-copy">Planetary Emergency Partnership</a> con oltre 300 partner in tutto il mondo.</b></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNA65XXyF_gOIZqe07zXM5BwI99yFAHUrCfG2OPYeqBtQD74-PoyijVX1F0k6kARUmMXTwpk9vg2M9MjSPRis60_u8Lp_dlznb2Y2TSwhGDQSPupq1lr5tBUm80k4WX4VvRt0XAAZByzuNlqF_ackxSVU7-46DbcP_noCu7a5QoR4cNkK-4qxAtyNQAEM/s1456/blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1456" data-original-width="1456" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNA65XXyF_gOIZqe07zXM5BwI99yFAHUrCfG2OPYeqBtQD74-PoyijVX1F0k6kARUmMXTwpk9vg2M9MjSPRis60_u8Lp_dlznb2Y2TSwhGDQSPupq1lr5tBUm80k4WX4VvRt0XAAZByzuNlqF_ackxSVU7-46DbcP_noCu7a5QoR4cNkK-4qxAtyNQAEM/w640-h640/blog.jpg" width="640" /></a></div><br /><span style="font-size: large;">Questi piani si sono ora concretizzati. Qualche settimana fa, la Commissione per la governance del clima ha rilasciato una dichiarazione in occasione della Settimana di alto livello e della Settimana del clima dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite[4].</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2lHpkPP4YNDcJWH-nMM6j2AjuHO0UJ_WtUgSwhZUetdNXrasmlbmp4R-kWeEmlloyV-vHY1yDvyu0kLSE9XSuFdPrxrWvUQCcYhKL8xxp4BYOzNaL-HkQm7ZdufRzjOy5qU5MjGLS2Hx6aC1YlZWuYb9nROrRZ-TrgDFssEGzA1D4UTcPCNzf5MwXmi0/s851/blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="851" data-original-width="605" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2lHpkPP4YNDcJWH-nMM6j2AjuHO0UJ_WtUgSwhZUetdNXrasmlbmp4R-kWeEmlloyV-vHY1yDvyu0kLSE9XSuFdPrxrWvUQCcYhKL8xxp4BYOzNaL-HkQm7ZdufRzjOy5qU5MjGLS2Hx6aC1YlZWuYb9nROrRZ-TrgDFssEGzA1D4UTcPCNzf5MwXmi0/w454-h640/blog.jpg" width="454" /></a></div><span style="font-size: medium;"><br /><b>La commissione, di cui fanno parte l’attuale presidente del Club di Roma, Sandrine Dixson-Declève, e Johan Rockström, dipinge un quadro desolante del futuro, a meno che non si intervenga in modo decisivo.</b><br /><br />Il mondo si trova di fronte a un’emergenza planetaria sempre più grave e sta percorrendo un cammino sconsiderato verso un cambiamento climatico catastrofico, avendo già superato sei dei nove limiti planetari scientificamente identificati. L’incapacità di affrontare le cause alla base di questa emergenza – come le economie basate sui combustibili fossili, lo spreco/eccesso di risorse e la distruzione della natura – avrà ulteriori effetti devastanti per tutta l’umanità, innescando punti di svolta potenzialmente irreversibili, con conseguenze pericolose per la stabilità planetaria, sia sociale che ecologica. </span></div><div><span style="font-size: medium;">È necessario un approccio sistemico per risolvere la crisi climatica, che garantisca una governance affidabile del clima e dei confini planetari per la Terra nel suo complesso.<br /><br />A causa di queste presunte crisi, la commissione raccomanda “passi coraggiosi e concreti per catalizzare un cambiamento nella governance globale” nel suo prossimo rapporto <i>Governing Our Planetary Emergency,</i> che sarà pubblicato in concomitanza con il vertice sul clima di Dubai<a href="https://unfccc.int/cop28">(COP28</a>) nel novembre 2023.<br /><br />La Commissione per la governance del clima è stata fondata dalla Swedish <a href="https://globalchallenges.org/">Global Challenges Foundation</a> in occasione del Forum sulla governance globale dell’ONU 75, il 16 e 17 settembre 2020, ed è guidata dall’ex presidente irlandese Mary Robinson di <a href="https://theelders.org/">The Elders</a> e dal Club di Madrid, con Johan Rockström e l’ex presidente dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite María Fernanda Espinosa come co-presidenti. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;"><b>Tra i sostenitori figurano il Club di Madrid, lo Stimson Center e la Fondazione Rockefeller.<br /></b><br /></span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYMQYouhd8GI5Y6qsGuLIECFZpx2Iy78W2ykfaz_wgInP0C-2c_vGZEHz8z4oRvpcmXvJWse-hCJhBmbshcS_j6REPvktDW0Jx7oJbv9KK2rTfriB8pBggIQ38-slfEGtmZwq-JXqGzOQLY0vtNLf2hW3TVhYHMBFFox1ZJFNIiKSHh-a0iTZVeURHEIA/s1116/blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="437" data-original-width="1116" height="250" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYMQYouhd8GI5Y6qsGuLIECFZpx2Iy78W2ykfaz_wgInP0C-2c_vGZEHz8z4oRvpcmXvJWse-hCJhBmbshcS_j6REPvktDW0Jx7oJbv9KK2rTfriB8pBggIQ38-slfEGtmZwq-JXqGzOQLY0vtNLf2hW3TVhYHMBFFox1ZJFNIiKSHh-a0iTZVeURHEIA/w640-h250/blog.jpg" width="640" /></a></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">L’ex presidente del Club di Roma che è intervenuto per impedire l’approvazione della mia tesi di laurea è un “esperto che contribuisce”.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Il CGC afferma che “il sistema di governance globale non è attrezzato per affrontare la nostra emergenza planetaria, che ora comprende la “policrisi” che include, ad esempio, i conflitti internazionali, l’instabilità finanziaria, la disuguaglianza globale, il rischio di pandemie e il recupero”. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><b>Il nuovo termine “policrisi” è stato spesso utilizzato nelle discussioni del Forum economico mondiale di Davos nel gennaio 2023</b>.[5]</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCrPMdqBZlFQ283Q1oeDqrf8Qh6GHGdDM6yRn8hhM1445vw1Xy9wnNtPpyyQ2cjWOIDewHdau6D5wMXrT4gFwAL_XsbfZViwuiJ9H4B4dav9Jo9Mncx-skPeqDVxjZ6jbjPTyvR1_mi_zLV_cBFjuqEABXky3OrQg_22mYnLuBuoFqWf0-XQqkawqNUhU/s762/blog.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="737" data-original-width="762" height="620" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCrPMdqBZlFQ283Q1oeDqrf8Qh6GHGdDM6yRn8hhM1445vw1Xy9wnNtPpyyQ2cjWOIDewHdau6D5wMXrT4gFwAL_XsbfZViwuiJ9H4B4dav9Jo9Mncx-skPeqDVxjZ6jbjPTyvR1_mi_zLV_cBFjuqEABXky3OrQg_22mYnLuBuoFqWf0-XQqkawqNUhU/w640-h620/blog.png" width="640" /></a></div><div><br /></div><span style="font-size: large;"><b>Per gestire questa “policrisi”, la CGC chiede una leadership di crisi “competente”.</b></span><br /><br /><span style="font-size: medium;">Dotate di nuove autorità, le attuali e nuove istituzioni di governance internazionale devono esercitare una leadership di crisi competente, sviluppando e mettendo in atto piani di emergenza e una nuova generazione di politiche efficaci, perseguendo al contempo una più equa allocazione delle risorse. </span></div><div><span style="font-size: medium;">Inoltre, i confini scientifici non sono negoziabili, ma devono guidare e informare fondamentalmente la nostra azione collettiva e i nostri sistemi di gestione.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">Per mettere in moto queste “nuove autorità e capacità”, la commissione propone che l’Assemblea generale delle Nazioni Unite dichiari un’emergenza planetaria in occasione del Vertice del futuro che si terrà il 22-23 settembre del prossimo anno.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite dovrebbe dichiarare un’emergenza planetaria globale al Vertice del Futuro del 2024, rafforzata da dichiarazioni analoghe da parte di agenzie ONU, organismi regionali e governi nazionali e locali.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">La commissione suggerisce poi di elaborare la </span><a href="https://www.un.org/sites/un2.un.org/files/our-common-agenda-policy-brief-emergency-platform-en.pdf" style="font-size: large;">piattaforma di emergenza</a><span style="font-size: medium;"> proposta dal Segretario generale delle Nazioni Unite “per progettare e convocare una piattaforma di emergenza planetaria inter-agenzie e intergovernativa per riunire le frammentate strutture istituzionali internazionali e sviluppare un piano di emergenza planetaria per un’azione urgente e coordinata, con piani di emergenza nazionali collegati”.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">Descrivo </span><a href="https://drjacobnordangard.substack.com/p/emergency-platform-to-manage-extreme-global-shocks" style="font-size: large;">qui </a><span style="font-size: medium;"><b>la Piattaforma di emergenza</b> .</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">Questa piattaforma, composta da attori intergovernativi, statali e non statali, “pianificherebbe e coopererebbe su azioni urgenti a tutti i livelli di governance, compreso un pacchetto globale di decarbonizzazione”.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">La Commissione sottolinea che il superamento dei confini planetari deve avere delle conseguenze.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">Le norme di sicurezza globale dovrebbero essere ampliate per riflettere le gravi implicazioni del superamento dei confini climatici e planetari, comprese le pratiche del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per riflettere meglio le sfide e le priorità di politica climatica del Sud globale e di tutti i popoli.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">Per questo chiedono “una coraggiosa leadership “dall’alto verso il basso” a tutti i livelli di governo, combinata con la pressione e l’impegno generalizzato “dal basso verso l’alto” dei cittadini, per catalizzare trasformazioni fondamentali”.</span><br /><br /><span style="font-size: large;"><b>Alcuni degli altri suggerimenti contenuti nella dichiarazione includono:</b></span><br /><br /><b><span style="font-size: medium;">- Un’Agenzia mondiale per l’ambiente</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">- Una Corte internazionale per l’ambiente</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">- Riforma istituzionale del sistema finanziario globale</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">- Alleanza dei Commons globali dei Rockefeller Philanthropy Advisors</span></b><br /><br /></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjC5Mr_2k_-FEK-GVcAVuTMxKQM02Tvpg5fK26nHh9A1mx6IkQjR8XVB32nw1OoyFSQ36JCR4mB0C2DauLloXGE0ZsY28fXiSpxEkC2uOYm8DUuMSo7OWQFcM_uMrQ4lD68WGq3KhztJ97vmkkbcWAPmbfZcJTCFa7BZOtenjlECwSRaA-tynMHX5MbHCA/s768/blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="368" data-original-width="768" height="306" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjC5Mr_2k_-FEK-GVcAVuTMxKQM02Tvpg5fK26nHh9A1mx6IkQjR8XVB32nw1OoyFSQ36JCR4mB0C2DauLloXGE0ZsY28fXiSpxEkC2uOYm8DUuMSo7OWQFcM_uMrQ4lD68WGq3KhztJ97vmkkbcWAPmbfZcJTCFa7BZOtenjlECwSRaA-tynMHX5MbHCA/w640-h306/blog.jpg" width="640" /></a></div><br /> <span style="font-size: medium;"><b>Sullo sfondo, un’altra iniziativa strettamente correlata è stata sviluppata per eseguire la trasformazione prescritta. </b></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span><span style="font-size: medium;">Nel 2019 la </span><a href="https://globalcommonsalliance.org/" style="font-size: large;">Global Commons Alliance</a><span style="font-size: medium;"> è stata lanciata a Singapore da </span><a href="https://www.rockpa.org/" style="font-size: large;">Rockefeller Philanthropy Advisors</a><span style="font-size: medium;"> con la missione di “mobilitare cittadini, aziende, città e Paesi per accelerare il cambiamento dei sistemi e diventare migliori custodi dei beni comuni globali”.[6]</span><br /><br /><span style="font-size: large;"><b>Le loro priorità strategiche sono cambiare le menti, le azioni e i sistemi per salvaguardare i beni comuni globali e “riconquistare la stabilità planetaria”. </b></span></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Sono pronti ad agire rapidamente quando viene dichiarata un’emergenza.<br /><br />Entro il 2025, la vera portata delle trasformazioni multiformi di cui abbiamo bisogno per salvaguardare i beni comuni globali sarà ben compresa. Gli attori chiave sapranno cosa devono fare, dove le cose sono più urgenti e agiranno in modo da innescare e sostenere un cambiamento trasformazionale per proteggere i beni comuni globali.<br /><br />La loro filosofia si basa sulla struttura dei confini planetari di Rockström.<br /><br />Tra gli oltre 70 partner figurano Club di Roma, PIK, WEF e WRI, con il sostegno di una “Investor Collaborative” composta, tra gli altri, dalla Fondazionesvizzera MAVA, dalla fondazione olandese Porticus e dalla Global Environment Facility delle Nazioni Unite.<br /><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Rockström è membro del comitato direttivo della Global Commons Alliance e guida la “componente dell’Alleanza” The Earth Commission con la missione di definire “confini sicuri e giusti per le persone e il pianeta”.<br /><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Questo è un grafico tratto dal mio libro <i>The Digital World Brain</i> (in corso di traduzione in inglese), che illustra la loro formula per la “<b>trasformazione dei sistemi</b>”.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCMgIuTKe91Ehjm-H2KOVUSwGfvQfzvzZJxTwsMM-rK6reircFeQpO7z3pQx7az4pm_gK9ayejV9MLSXKoWtL9zOXQoUi_InwWbeF6xhLx0-9tdwrW1iJXSvdQFepQodejmyVJ-i96PXsZvvfGYhV18xpJxIZv19Ha2O6V4n_O449zZGdYUTYhOt3Mazg/s1456/blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1051" data-original-width="1456" height="462" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgCMgIuTKe91Ehjm-H2KOVUSwGfvQfzvzZJxTwsMM-rK6reircFeQpO7z3pQx7az4pm_gK9ayejV9MLSXKoWtL9zOXQoUi_InwWbeF6xhLx0-9tdwrW1iJXSvdQFepQodejmyVJ-i96PXsZvvfGYhV18xpJxIZv19Ha2O6V4n_O449zZGdYUTYhOt3Mazg/w640-h462/blog.jpg" width="640" /></a></div><br /><span><div><span style="color: #660000; font-size: large;"><b>È una ricetta per una dittatura scientifica. Per citare il “decimo comandamento” sulle ormai demolite Georgia Guidestones:<br /><br /></b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><b style="background-color: #fff2cc;">Non essere un cancro per la Terra – Lascia spazio alla natura</b></span></div><div style="font-size: large; text-align: center;"><br /></div><div style="font-size: large;">Mi ricorda anche un documento del Segretariato dell’Ordine Mondiale che George Hunt ha scoperto durante una “Conferenza UNA sull’ambiente e lo sviluppo per fornire un ampio dibattito pubblico e sostegno al Vertice della Terra delle Nazioni Unite” a Des Moines, il 22 settembre 1991[7].</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU, guidato dalle grandi potenze anglosassoni, deciderà che d’ora in poi il Consiglio di Sicurezza informerà tutte le nazioni che la sua influenza sulla popolazione è terminata, che tutte le nazioni hanno quote di RIDUZIONE su base annua, che saranno applicate dal Consiglio di Sicurezza” con l’embargo selettivo o totale di crediti, articoli di commercio, compresi cibo e medicine, o con la forza militare, quando necessario.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div><b><span style="color: #660000; font-size: large;">Ora questo è stato ribattezzato come riduzione dell’impronta di carbonio.</span></b></div><div style="font-size: large;"><br /></div></span></div></div>
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="380" src="https://www.youtube.com/embed/rBlIBxKhfrU" title="George Hunt UNCED Earth Summit 1992 Cobden Clubs Papers Aldous Huxley The Ultimate Revolution" width="653"></iframe><div><br /></div><div><span style="font-size: large;">Approfondirò il tema della <i>Global Commons Alliance</i> in un prossimo articolo. </span></div><div><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div><span style="font-size: large;">Ho anche menzionato la loro influenza nella mia presentazione “Shaping the Future Agenda – The Digital World Brain” da Stavanger.</span></div><div><br /></div>
<iframe allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" allowfullscreen="" frameborder="0" height="380" src="https://www.youtube.com/embed/yuPO60jibJg" title="Jacob Nordangård: Shaping the Future Agenda – The Digital World Brain" width="653"></iframe>
<div><br /></div><span style="font-size: medium;">Traduzione a cura di <b><a href="https://www.nogeoingegneria.com/uncategorized/dichiarazione-di-emergenza-planetaria-per-iniziare-la-riduzione-a-lungo-termine-della-popolazione-globale/">Nogeoingegneria</a></b><br /><br /><i><b>Note</b></i><br /><br />[1] <a href="http://www.apollo-gaia.org/A-GProjectDevelopment.pdf">www.apollo-gaia.org/A-GProjectDevelopment.pdf</a><br /><br />[2] Rockström, J., Steffen, W., Noone, K. et al. A safe operating space for humanity. Nature 461, 472–475 (2009). <a href="https://doi.org/10.1038/461472a">https://doi.org/10.1038/461472a</a><br /><br />[3] <a href="http://www.slideshare.net/Eurotopia/assembly-programme">www.slideshare.net/Eurotopia/assembly-programme</a><br /><br />[4] <a href="http://globalgovernanceforum.org/wp-content/uploads/2023/09/Governing-our-Planetary-Emergency-CGC-Statement-UNGA-v2.pdf">globalgovernanceforum.org/wp-content/uploads/2023/09/Governing-our-Planetary-Emergency-CGC-Statement-UNGA-v2.pdf</a><br /><br />[5] <a href="http://www.weforum.org/agenda/2023/01/polycrisis-global-risks-report-cost-of-living/">www.weforum.org/agenda/2023/01/polycrisis-global-risks-report-cost-of-living/</a><br /><br />[6] <a href="http://globalcommonsalliance.org/about/">globalcommonsalliance.org/about/</a><br /><br />[7] <a href="http://archive.org/details/GeorgeHuntUncedEarthSummit1992cobdenClubsPapersaldousHuxleythe_125/2-1-unUncedEarthSummit1992ByGeorgeHunt..mp4">archive.org/details/GeorgeHuntUncedEarthSummit1992cobdenClubsPapersaldousHuxleythe_125/2-1-unUncedEarthSummit1992ByGeorgeHunt..mp4</a><br /><br />Featured image is from SHTFplan.com<br /><br />The original source of this article is <a href="https://drjacobnordangard.substack.com/p/declaration-of-a-planetary-emergency?utm_source=post-email-title&publication_id=1015075&post_id=137769795&utm_campaign=email-post-title&isFreemail=true&r=1ifz5&utm_medium=email">The Pharos Chronicle – Jacob Nordangård, PhD</a><br /><br /><b>FONTE</b> <a href="https://www.globalresearch.ca/declaration-planetary-emergency-begin-long-term-reduction-global-population/5835702">https://www.globalresearch.ca/declaration-planetary-emergency-begin-long-term-reduction-global-population/5835702</a><br /><br /><b><span style="color: #990000;">Fonte:</span></b> <a href="https://www.nogeoingegneria.com/uncategorized/dichiarazione-di-emergenza-planetaria-per-iniziare-la-riduzione-a-lungo-termine-della-popolazione-globale/">www.nogeoingegneria.com</a></span>Catherinehttp://www.blogger.com/profile/07837764422888236382noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-722533483104206231.post-66132970651084916482024-03-18T20:29:00.004+01:002024-03-18T20:29:50.387+01:00Washington è la capitale della guerra<div style="text-align: left;"> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIgsL-eocnI1n29lRCGONJ138V-i0L-pqUnf9cyUgjWfvlX4Aw7MCeAFZwW3AWX0j-fTeRV6ygN7E3EHAzxRdIlXep4TGWFEy4Qf28l6FItfJBkmy-OEtlCJkOgsDeEagP4u3d3FjL1AKmyfC9PXpfgYKmQOLmeS8gXVfUdf3b5g-x6xq7P9zzzE_Om3A/s612/blog.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="455" data-original-width="612" height="297" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIgsL-eocnI1n29lRCGONJ138V-i0L-pqUnf9cyUgjWfvlX4Aw7MCeAFZwW3AWX0j-fTeRV6ygN7E3EHAzxRdIlXep4TGWFEy4Qf28l6FItfJBkmy-OEtlCJkOgsDeEagP4u3d3FjL1AKmyfC9PXpfgYKmQOLmeS8gXVfUdf3b5g-x6xq7P9zzzE_Om3A/w400-h297/blog.jpg" width="400" /></a></div> <span style="font-size: medium;">di <b>David Stockman</b></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;"><b><span style="color: #660000;">Immaginate se Washington scoprisse che la Russia, o la Cina, avesse piazzato 12 stazioni di spionaggio al confine con il Texas.</span></b> </span></div><div><span style="font-size: medium;">I politici, già con la bava alla bocca riguardo alle presunte orde di nigeriani, albanesi, cinesi e agenti comunisti di Cuba che già fanno irruzione attraverso i confini dell'America, si straccerebbero le vesti o addirittura soffrirebbero di arresti cardiaci seriali.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">E questo per non parlare dell’innesco di una potenziale resa dei conti nucleare, come quella quando Krusciov fece marcia indietro davanti all’insistenza del presidente Kennedy nell’ottobre 1962 affinché i missili sovietici fossero rimossi da Cuba. In quell’occasione <b>l’umanità sfuggì per un pelo all’incenerimento</b>, ma da quel momento in poi almeno fu stabilita una <b>regola d'ingaggio per l’era nucleare</b>.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Vale a dire, <b>non si mettono armi e forze minacciose davanti alla porta del proprio rivale nucleare; è vietato dalle esigenze della sopravvivenza umana e dal buon senso</b>.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Ecco perché è accaduta anche la parte spesso dimenticata della crisi missilistica cubana: <b>JFK accettò di rimuovere 15 missili Jupiter dotati di testate nucleari dalla Turchia in cambio dello smantellamento dei missili sovietici a Cuba</b>, anche se questa parte dell’accordo non fu <b>mai riconosciuta pubblicamente </b>da Washington ...<span><a name='more'></a></span></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhA1aZEnM5Tl84YVdj-0Fp-KbUk0eBAVz_bOx1sV5B-9igtgOr9ZE8YZSsiEyknc5UTDzvmoIWuTTrhx-Sn3O4oH2fBTVEPSQByPDwFA8xxrL5cyJwsF-0SxRCZTw7hqiQctdL11lEkoluySCmUTuTeDtSWNLYQWUaYdYS7W0-e7iyokBYWlWS0GVuG7uE/s640/blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="420" data-original-width="640" height="420" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhA1aZEnM5Tl84YVdj-0Fp-KbUk0eBAVz_bOx1sV5B-9igtgOr9ZE8YZSsiEyknc5UTDzvmoIWuTTrhx-Sn3O4oH2fBTVEPSQByPDwFA8xxrL5cyJwsF-0SxRCZTw7hqiQctdL11lEkoluySCmUTuTeDtSWNLYQWUaYdYS7W0-e7iyokBYWlWS0GVuG7uE/w640-h420/blog.jpg" width="640" /></a></div><br /><div style="font-size: large;">Inoltre poiché a quei tempi c’erano tutte le ragioni per prendere sul serio la minaccia sovietica, non ci fu molta ingerenza da parte di Washington in Cecoslovacchia durante quella che si rivelò essere la rivolta di primavera del 1968. </div><div style="font-size: large;">Anche se i sovietici avevano invaso Praga con 500.000 soldati e massacrato brutalmente centinaia di manifestanti, LBJ aveva pianificato un vertice con il leader sovietico Breznev – finché non lo annullò all’ultimo minuto per motivi puramente politici.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Anche quando il Movimento di <b>Solidarnosc </b>in Polonia guadagnò slancio un decennio più tardi, la CIA e le altre estensioni della macchina da guerra occidentale tennero le pistole nella fondina. La maggior parte degli aiuti al movimento di liberazione polacco provenivano dal Papa e dall’AFL-CIO.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Pertanto <b>le regole dell’ingaggio nucleare furono rispettate</b>, nonostante la terribile tirannia dell’Impero sovietico. </div><div style="font-size: large;">Negli anni ’80 l’Occidente aveva vinto la Guerra fredda senza sparare direttamente un colpo in direzione di Mosca, o dei suoi vassalli nell’Europa orientale. Questo perché <b>l’impero sovietico stava marcendo dall’interno</b> a causa dei difetti intrinseci del socialismo.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">A sua volta <b>la fine dell’Unione Sovietica</b> fornì il contesto per una radicale contrazione dello Stato di Guerra negli Stati Uniti e dei suoi tentacoli globali d'intervento, sovversione, invasione e occupazione. </div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;"><b><span style="color: #660000;">Nel 1991, quando l’Unione Sovietica finì nella pattumiera della storia, non esisteva più alcuna seria minaccia alla sicurezza interna dell’America in nessuna parte dell’intero pianeta.</span></b></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">L’agenda della presunta “Nazione Eccezione” avrebbe dovuto essere la leadership in una campagna mondiale per l’abolizione delle armi nucleari e il disarmo generale; la <b>liquidazione delle istituzioni della Guerra fredda come la NATO, la SEATO, il Patto di Varsavia, </b>ecc.; il definanziamento dell’intero apparato di propaganda e sovversione della Guerra fredda rappresentato da Radio Free Europe, dalle capacità di azioni segrete della CIA e dalle operazioni interventiste del Dipartimento di Stato e dell’Agenzia per lo sviluppo internazionale, tra gli altri.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">In poche parole, <b>le condizioni oggettive dei primi anni ’90 rappresentavano un’opportunità storica per Washington di diventare la capitale della pace del pianeta</b>, ma ciò non accadde perché durante l’amministrazione Reagan una cricca crescente di guerrafondai neoconservatori aveva preso il controllo della politica sulla sicurezza nazionale, fornendo così la logica e la copertura politica al complesso militare-industriale affinché continuasse a incamerare enormi quantità di risorse fiscali.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;"><b>Alla fine degli anni ’80 avevano già raggiunto un aumento massiccio e del tutto inutile della spesa per la difesa. </b></div><div style="font-size: large;">L’ultimo budget di Carter era stato di circa $134 miliardi, ma nel 1990 le amministrazioni Reagan/Bush avevano spinto la spesa per la difesa oltre i $300 miliardi. Peggio ancora, durante questa enorme esplosione venne finanziata una vasta espansione della capacità di guerra convenzionale: le risorse navali, aeree e terrestri necessarie per intraprendere guerre d'intervento e occupazione in tutto il mondo – iniziative che non erano prudenti o pratiche durante la Guerra fredda e capacità che erano, in ogni caso, irrilevanti per la minaccia nucleare sovietica.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Inoltre a sostegno di questa rinnovata capacità d'intervento militare convenzionale si erano verificati grandi aumenti delle capacità di operazioni segrete della CIA sotto la guida di William Casey, così come l’espansione degli strumenti di guerra ideologica presso il nuovo <i>National Endowment for Democracy</i> e aumenti simili nei finanziamenti per le armi di radiodiffusione e di propaganda di Washington.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Nel complesso il <b>bilancio per la sicurezza nazionale</b> – comprese le operazioni internazionali e le spese dei veterani – era <b>pari a $600 miliardi</b> ($ 2023) nel 1990 e avrebbe potuto facilmente essere tagliato a $300 miliardi entro la metà degli anni ’90, sotto l’egida di un governo mossa dalla diffusione della pace nel mondo.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div><span style="color: #660000; font-size: large;"><b>Ahimè, non è accaduto niente del genere. </b></span></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Il presidente Bill Clinton e i suoi compari sessantottini tradirono il movimento pacifista della loro generazione quando arrivarono al potere a causa delle gaffe guerrafondaie di George H. W. Bush. Invece di tagliare il bilancio della difesa mantennero i livelli nominali di spesa in dollari e invece di smantellare la NATO alimentarono un’incessante espansione verso le porte della Russia in violazione delle solenni promesse di Washington di non farlo al momento della riunificazione tedesca.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Di conseguenza <b>non vi fu alcun dividendo di pace </b>e, cosa ancora più importante, nessuno smantellamento dello Stato di Guerra sulle rive del Potomac. Con l'ultimo bilancio di Clinton, la maggior parte dell'ex-Patto di Varsavia era già nella NATO o in attesa di adesione, e il bilancio totale per la sicurezza nazionale, comprese le operazioni internazionali e i veterani, ammontava ancora a $602 miliardi.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Da lì, ovviamente, tutto è partito per la tangente. La mal concepita guerra di Washington al terrorismo e gli interventi seriali in Medio Oriente hanno portato il budget per la sicurezza nazionale a $1.090 miliardi entro la fine dell’amministrazione Bush – un livello al quale il premio Nobel per la “pace” era riuscito a sottrarre meno di $100 miliardi alla fine del suo mandato.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Allo stesso modo la promessa elettorale di Trump di porre fine alle Guerre Infinite è stata rapidamente messa da parte, poiché tutte quelle da lui ereditate sono continuate e lo status quo della NATO è cambiato solo perché i vari membri hanno finto di spendere per la difesa una frazione in più del loro PIL. Donald ha fatto sì che il budget per la sicurezza nazionale crescesse vertiginosamente fino a $1.150 miliardi.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Joe Biden non ha trascorso 50 anni a Washington senza che la malattia della guerra infettasse completamente le sue limitate capacità mentali, quindi le Guerre Infinite si sono intensificate e la circonferenza dello Stato di guerra ha acquisito proporzioni ancora più grandi, arrivando a raggiungere $1.300 miliardi nell’anno fiscale 2024.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">E questo è il nocciolo della questione: quello che dovrebbe essere al massimo un budget per la sicurezza nazionale compreso tra $400 e $500 miliardi, ora è pari a tre volte tal livello. Ciò non solo sta alimentando aumenti del debito pubblico, ma, cosa ancora più importante, continua a garantire che quella che avrebbe dovuto essere la capitale della pace rimanga la capitale della guerra.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Inutile dire che una sicurezza nazionale da $1.300 miliardi è una cosa pessima, indipendentemente dalla geografia che occupa un particolare Paese. Questo perché incarna intrinsecamente un vasto complesso militare-industriale che dipende letteralmente da una missione di egemonia globale per giustificare quello che altrimenti sarebbe uno spreco assolutamente orribile di risorse fiscali ed economiche.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;"><b><span style="color: #660000;">Detto in modo diverso, solo un egemone globale ha bisogno di un budget per la sicurezza nazionale da $1.300 miliardi. </span></b></div><div style="font-size: large;"><b><span style="color: #660000;">Non c’è altra motivazione che giustifichi plausibilmente un numero anche lontanamente così grande.</span></b></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">La verità è che non esiste potenza sul pianeta Terra in grado di superare i grandi fossati dell’Atlantico e del Pacifico con un’enorme armata terrestre, aerea e marittima e quindi minacciare militarmente la sicurezza interna dell’America. E per quanto riguarda le armi nucleari, <b>mantenere le 3.750 testate nucleari </b>del Paese nello status di dispiegamento o in modalità standby <b>costa circa $65 miliardi all’anno</b> – una cifra che potrebbe essere aumentata a $100 miliardi per aggiornare i sistemi di lancio esistenti.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Oltre a ciò, qualche centinaia di miliardi per difendere le coste e lo spazio aereo americano gestirebbero più che adeguatamente la presunta minaccia della Russia. E lo stesso vale per la Cina, la quale crollerebbe all’istante se il suo mercato dell'export da $3.500 miliardi dovesse essere tagliato fuori da una guerra contro gli Stati Uniti o l’Europa.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">In breve, ogni anno nello Stato di guerra affluiscono ben più di $500 miliardi di risorse fiscali in eccesso. Ciò fornisce l’essenza fiscale per l’autoperpetuazione di questo mostruoso complesso e l’incentivo finanziario per una vasta operazione di lobbying da parte di appaltatori militari, consulenti militari, think tank sulla sicurezza nazionale, ONG e una falange infinita di agenzie e uffici dello Stato Profondo – tutti volti a giustificare quello che oggettivamente è un orrendo spreco.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;"><b>Le recenti rivelazioni secondo cui la CIA ha gestito attivamente basi, programmi di addestramento e operazioni di raccolta di informazioni alle porte della Russia negli ultimi 10 anni, spiega perché Washington è davvero la capitale della guerra.</b></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;"><b><span style="color: #660000;">Il fatto è che la Russia non rappresenta né adesso, né nel 2014, una minaccia militare per la patria americana. </span></b></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Per dirla tutta, il PIL americano da $27.000 miliardi fa impallidire quello da $2.000 miliardi della Russia. Non potrebbe nemmeno lontanamente schierare un’armata invasiva, la quale richiederebbe $50.000 miliardi in PIL o 25 volte di più quello attuale, e non prevarrebbe mai nemmeno in una corsa agli armamenti nucleari.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;"><b>Allora perché Washington ha deciso di aiutare a rovesciare il governo dell’Ucraina durante il colpo di stato a Maidan nel 2014 e poi lanciare, in completa violazione delle lezioni del 1962, una vasta operazione della CIA al suo confine, come rivelato dal New York Times?</b></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Semplice: un’istituzione che prospera con $500 miliardi in più di finanziamenti inutili conosce sicuramente la propria vulnerabilità e teme il giorno in cui l’elettorato americano avrà la possibilità di risvegliarsi dal suo sonno. Quindi <b>ha bisogno di minacce esagerate, di nemici evocati e di scontri provocati.</b></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Fortunatamente, però, esiste una soluzione: riportare l’Impero a casa e mettere alla Casa Bianca uno statista forte, informato e coraggioso che possa far fallire la capitale mondiale della guerra prima che sia troppo tardi.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Traduzione di <b>Francesco Simoncelli</b></div><div style="font-size: large;"><b><span style="color: #990000;">Fonte:</span> </b><a href="https://www.francescosimoncelli.com/2024/03/washington-e-la-capitale-della-guerra.html">www.francescosimoncelli.com</a></div><div style="font-size: large;"><br /></div></div>Catherinehttp://www.blogger.com/profile/07837764422888236382noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-722533483104206231.post-41807981089865460892024-03-17T19:20:00.001+01:002024-03-17T19:20:08.129+01:00Simulazione: L’Europa si prepara all'emergenza alimentare <p></p><div style="text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbost8UIuTKgjEom8OQUKC0AirxBDgUx9f1Wd0KDPTqeKiUhY8Rqwm8hJn9X8BlsW9vRp5DBLrCqQuKov_2dLJYxk13u4NGrOAYtRh0-xj_gNe8fY-Lb7sdMCTe-RHjRQtXeDuIhOBB3sCPe4IUK6jopUlYMCLDWgiIu7DHsJwXfuO915kSyuJ_-JmLxc/s800/blog1.webp" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="450" data-original-width="800" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbost8UIuTKgjEom8OQUKC0AirxBDgUx9f1Wd0KDPTqeKiUhY8Rqwm8hJn9X8BlsW9vRp5DBLrCqQuKov_2dLJYxk13u4NGrOAYtRh0-xj_gNe8fY-Lb7sdMCTe-RHjRQtXeDuIhOBB3sCPe4IUK6jopUlYMCLDWgiIu7DHsJwXfuO915kSyuJ_-JmLxc/w400-h225/blog1.webp" width="400" /></a></div><span style="font-size: medium;"><b><span style="color: #660000;">L’Europa sta simulando una crisi alimentare</span></b><br /><br /><b>Bloomberg</b> scrive: <i><b><span style="color: #660000;">Un gruppo di persone si è riunito il mese scorso per affrontare lo scenario peggiore per una delle regioni meglio nutrite del mondo.</span></b><br /><br />Le forze combinate di El Niño e La Niña hanno paralizzato la produzione di soia dell’America Latina. I coltivatori di grano ucraini e russi sono entrati in guerra. L’Indonesia ha vietato le spedizioni di olio di palma in Europa, mentre la Cina è affamata di raccolti. La regione del Mediterraneo sta diventando sempre più simile a un deserto.<br /><br />L’anno è il 2024. “Carenza di cibo in Europa? L’unica domanda è quando, ma non ci ascoltano”, dice una voce non identificata in una trasmissione video. Il pubblico è seduto in silenzio ad ascoltare …</i> <br />(<a href="https://www.bloomberg.com/news/features/2024-03-06/eu-governments-prepare-for-possibility-of-food-crisis">Questo articolo</a> è riservato agli abbonati). <br /><br /><i><b>Epoch Times</b></i> ci fornisce ulteriori informazioni ...<span><a name='more'></a></span></span><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCJAjJwZ0E_BgsKHnW8tONE0sdfsGoaz07lkwRqG03v1nfX3MB_GYobv5s91QF6A-yQdFG_TFB79fonDT6C8jPF76urM5L-xnt2mi5Lpd7lWzHOzaglHxXhyd7e8EVOe4Vv819RuCA7-AULet-zFp_W8b3w6L8iZuEn14FTXZnHp697Bzj8NHbKmUsd70/s768/blog.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="432" data-original-width="768" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCJAjJwZ0E_BgsKHnW8tONE0sdfsGoaz07lkwRqG03v1nfX3MB_GYobv5s91QF6A-yQdFG_TFB79fonDT6C8jPF76urM5L-xnt2mi5Lpd7lWzHOzaglHxXhyd7e8EVOe4Vv819RuCA7-AULet-zFp_W8b3w6L8iZuEn14FTXZnHp697Bzj8NHbKmUsd70/w640-h360/blog.jpg" width="640" /></a></div><div><br /></div><span style="color: #660000; font-size: large;"><div style="text-align: center;"><b>Dalle zoonosi alla guerra: come l’Europa si sta allenando all’emergenza alimentare</b></div></span><br /><span style="font-size: medium;">In un <i>workshop</i> a Bruxelles, 60 partecipanti hanno analizzato vari scenari. </span><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Tra questi, l’Indonesia che blocca le forniture di olio di palma all’Europa, El Niño e La Niña che distruggono il raccolto di soia in America Latina, mentre la Cina acquista tutti i raccolti disponibili e gli agricoltori di Ucraina e Russia sono in guerra. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;"><b>Conclusione: pochi governi europei sono preparati ad affrontare una crisi di approvvigionamento.</b></span><br /><br /><span style="font-size: medium;">Erano presenti rappresentanti dell’industria e giornalisti, riporta “Bloomberg” (paywall)…</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhO7-oWtEo0Koh_xP8sXLP_t1w7e9zRMUEoRIVJppbArWb6XciOpUwalPRXuG9i2vsoqH4E5pl8ptvfH8KzJzm0CKIgEeI6VmQP8yK68wjfic3ZRmJf4VryisxZ-M0YwJhAMAclgAcw8a8o79VZZkWa4K_Mmac1lusnz6w25DrEw6nVDnFI0YV4R9qesb0/s768/blog.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="432" data-original-width="768" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhO7-oWtEo0Koh_xP8sXLP_t1w7e9zRMUEoRIVJppbArWb6XciOpUwalPRXuG9i2vsoqH4E5pl8ptvfH8KzJzm0CKIgEeI6VmQP8yK68wjfic3ZRmJf4VryisxZ-M0YwJhAMAclgAcw8a8o79VZZkWa4K_Mmac1lusnz6w25DrEw6nVDnFI0YV4R9qesb0/w640-h360/blog.png" width="640" /></a></div><br /><span style="font-size: medium;">L’evento, secondo <i>Epoch Times,</i> è stato promosso dal progetto <i>Food Alert</i>.<a href="https://foodalert.socialsimulations.org/"> </a></span></div><div><span style="font-size: medium;"><a href="https://foodalert.socialsimulations.org/">Secondo il sito web</a>, esiste solo dall’anno scorso. L’idea è un tentativo di rafforzare la resilienza dei sistemi alimentari.<br />Le minacce includono “fattori di stress esterni” causati da cambiamenti climatici “sempre più gravi”. Sei partner di <i>Food Alert </i>sono stati invitati a quello che sembra essere il primo workshop.<br /><br />Continua <i>Epoch Times</i>:<br />Tra questi, l’Istituto francese di studi politici <a href="https://de.wikipedia.org/wiki/Institut_d%E2%80%99%C3%A9tudes_politiques_de_Paris">(SciencesPo</a>)…<br /><br />Il gruppo comprende anche il <i>think tank</i> britannico <a href="https://www.chathamhouse.org/">Chatham House</a>. Fondato nel 1920, si occupa di temi di attualità politica di rilevanza internazionale. Il think <a href="https://de.wikipedia.org/wiki/Chatham_House">tank</a> ha ricevuto sostegno finanziario per singoli progetti dalla Bill & Melinda Gates Foundation e dalla Rockefeller Foundation, oltre che dalla NATO e dall’UE.<br /><br />Il terzo del gruppo è il <a href="https://systemssolutions.org/">Centre for Systems Solutions (CRS).</a> L’organizzazione senza scopo di lucro ha sede a Breslavia, in Polonia. Nella sua autopresentazione, afferma che l’obiettivo del suo lavoro è quello di collegare teoria e pratica con vari “metodi di sistema”.<br />L’associazione è attualmente coinvolta anche nell’iniziativa <i>NetZeroCities</i>. Svolge un ruolo centrale nella missione dell’UE “100 città intelligenti e a impatto zero sul clima entro il 2030″…<br /><br />E prosegue <i>Epoch Times</i>:<br />L’<i>European Policy Centre</i> (EPC), con sede a Bruxelles, si occupa di questioni relative alla politica europea. Il suo presidente è il politico belga Herman van Rompuy (76), che è stato presidente del Consiglio europeo per due mandati tra il 2009 e il 2013.<br /><br />Ne fa parte anche Prospero AG, che dal 1999 si pubblicizza come società di consulenza che promuove innovazioni biobased in agricoltura e nutrizione. Sul sito web, molto minimalista, non vengono rivelate le persone che stanno dietro alla società con sede a Bruxelles.<br /><br />L’Istituto nazionale di ricerca per l’agricoltura, l’alimentazione e l’ambiente (<a href="https://www.inrae.fr/nous-connaitre">INRAE</a>) si occupa di adattamento ai cambiamenti climatici, conversione dell’agricoltura e sicurezza alimentare. </span></div><div><span style="font-size: medium;">L’istituto francese è nato dalla fusione di altri due istituti nel 2020. Ad esempio, l’INRAE è coinvolto in un progetto sulla contraccezione non ormonale. Il progetto è stato lanciato dalla Fondazione Bill & Melinda Gates nel 2021.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><b><span style="font-size: large;">Relazione dettagliata per l’UE a fine marzo</span></b><br /><br /><span style="font-size: medium;">Secondo il sito web del <i>Center for Systems Solutions</i> coinvolto, il 27 marzo 2024 dovrà essere presentato un rapporto dettagliato alla Commissione europea. Il sito web fornisce anche informazioni sul </span><a href="https://systemssolutions.org/2024/02/12/food-alert-workshop/" style="font-size: large;">programma</a><span style="font-size: medium;">.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">Secondo quanto riportato, l’evento è iniziato con una simulazione politica che ha offerto ai partecipanti uno sguardo al futuro. I partecipanti sono stati coinvolti nello sviluppo di linee guida, sono stati chiamati ad agire e hanno avuto l’opportunità di scambiare conoscenze. Nella simulazione dello scenario di allerta alimentare, i partecipanti hanno assunto il ruolo di membri della cosiddetta task force…</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">Oltre alla Commissione europea, anche gli eurodeputati riceveranno la relazione del workshop, prevista per il 27 marzo 2024. La relazione fornirà “spunti e idee preziose per la pianificazione strategica”.</span><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;"><b>Fonte:</b> <a href="https://www.epochtimes.de/politik/ausland/von-tierseuchen-bis-krieg-so-bereitet-sich-europa-auf-eine-lebensmittelkrise-vor-a4628019.html">www.epochtimes.de</a></span></div><div><span style="font-size: medium;"><b><span style="color: #990000;">Fonte:</span></b> <a href="https://www.nogeoingegneria.com/motivazioni/cibo/simulazione-leuropa-si-sta-allenando-allemergenza-alimentare/">www.nogeoingegneria.com</a></span></div><div><br /></div>Catherinehttp://www.blogger.com/profile/07837764422888236382noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-722533483104206231.post-17876910578726569152024-03-16T19:59:00.001+01:002024-03-16T19:59:23.267+01:00La Grande Biblioteca di Alessandria: chi l’ha distrutta?<div style="text-align: left;"> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQIM6Jgu8KZ3AmCLvUpkH5NwKOsyOnUSdl8OfwkgdlCo3lA66mE9rYyVLfIs3hSogMc9N4_cguXYCiHse5W5rmbug_b3bxB4x5rW0PCKLvpwIm8fAxc1X5JBMqY675m1XcGlYHfoN87Dc/s1914/blog.jpeg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1116" data-original-width="1914" height="234" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQIM6Jgu8KZ3AmCLvUpkH5NwKOsyOnUSdl8OfwkgdlCo3lA66mE9rYyVLfIs3hSogMc9N4_cguXYCiHse5W5rmbug_b3bxB4x5rW0PCKLvpwIm8fAxc1X5JBMqY675m1XcGlYHfoN87Dc/w400-h234/blog.jpeg" width="400" /></a></div><span style="font-size: medium;">Un milione di antichi testi provenienti da varie parti del mondo ed altre potenti civiltà glorificarono gli scaffali della Grande Biblioteca di Alessandria. </span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="color: #660000; font-size: medium;"><b>Si ritiene che essa contenesse informazioni, non solo dell’antico Egitto e dei suoi domini, ma da tutto il mondo, e la sua devastante scomparsa è considerata una delle più grandi perdite del mondo antico. </b></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Non è stata mai scoperta nessuna traccia della Grande Biblioteca di Alessandria, ma documenti storici parlano della sua dolorosa distruzione e della notevole quantità di conoscenze che è stata distrutta insieme ad essa. </span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Si dice che la biblioteca avesse dati importanti sul nostro mondo e che avesse anche informazioni sui visitatori extraterrestri dell’epoca, tutto perso per sempre ...<span><a name='more'></a></span></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZZN7TEsnsIxivTkfW1C6BkHM73g6OPbce44echjzQl8-p7QDoidWn4Qwz8qmk20BQqZIItPMw_X-THQGFB-amVHGKNtgtPd2zWKSnXAkFUZHoctImSdpNOXwopQxGbdZ2w7VAy0HRMSU/s1100/blog.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="826" data-original-width="1100" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZZN7TEsnsIxivTkfW1C6BkHM73g6OPbce44echjzQl8-p7QDoidWn4Qwz8qmk20BQqZIItPMw_X-THQGFB-amVHGKNtgtPd2zWKSnXAkFUZHoctImSdpNOXwopQxGbdZ2w7VAy0HRMSU/w640-h480/blog.jpeg" width="640" /></a></div><div style="text-align: left;"><br /></div><span style="color: #660000; font-size: medium;"><b>È noto che la Grande Biblioteca di Alessandria accumulava conoscenze che i viaggiatori, studiosi, scienziati o astronomi del tempo antico avevano acquisito nei loro viaggi e condiviso con il mondo. </b></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Molti credono che all’interno della biblioteca, c’erano racconti e dati che rimangono un enigma fino ad oggi. </span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Si ipotizza che i documenti potrebbero includere anche informazioni relative agli alieni. Incontri alieni e avvistamenti UFO non sono qualcosa di nuovo oggi, tuttavia, questo non vuol dire che incidenti simili non si sono verificati in tempi antichi, quindi, non sarebbe sorprendente che all’interno della più grande Biblioteca dell’antichità ci fossero testimonianze oculari, documenti, incontri e tipi di dati che avrebbero potuto praticamente confermare l’esistenza di alieni. </span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Purtroppo, è improbabile che tali informazioni siano sopravvissute alla distruzione. </span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Numerosi documenti storici di culture diverse parlano di visitatori extraterrestri e navi spaziali, che ci fanno credere che ci sono stati numerosi incontri UFO o extraterrestri in passato, anche per gli egiziani.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsl1o6ep5wDRv5j6ri9FwPL0zoWH2xOxASbX_SXLjw-qPzXiVZ87UnqpPYVeDo2nyZPQK6HmjFNwV9lEXxlkEBa6xnWDU4pm8GZ7s_qLk_u2DXJcA7C9wgjakHt50QCi3DaQenY9tcr2g/s2048/blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1459" data-original-width="2048" height="456" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsl1o6ep5wDRv5j6ri9FwPL0zoWH2xOxASbX_SXLjw-qPzXiVZ87UnqpPYVeDo2nyZPQK6HmjFNwV9lEXxlkEBa6xnWDU4pm8GZ7s_qLk_u2DXJcA7C9wgjakHt50QCi3DaQenY9tcr2g/w640-h456/blog.jpg" width="640" /></a></div><div><br /></div><div><span style="color: #660000; font-size: medium;"><b>Purtroppo, molta conoscenza antica è stata distrutta insieme alla Biblioteca di Alessandria. La domanda è: chi ha distrutto quel tempio di sapere antico? </b></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Gli scaffali della biblioteca erano pieni di pensieri, idee e lavoro di numerosi grandi pensatori di quell’epoca. Numerosi scienziati, matematici, poeti, storici di tutte le civiltà di tutto il mondo vennero a studiare e scambiare idee nella rinomata biblioteca. La distruzione della Biblioteca di Alessandria è considerata una delle tragedie più dolorose che ci ha colpito e inoltre, ricercatori e studiosi non sono ancora d’accordo su come sia stata distrutta. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Un interessante resoconto della sua distruzione è menzionato negli scritti dei Romani. Secondo la visione di diversi autori, la Biblioteca fu accidentalmente distrutta da Giulio Cesare durante l’assedio di Alessandria nel 48 a.C. Quando il nemico cercò di tagliare la sua flotta (di Giulio Cesare), fu costretto a respingere il pericolo usando il fuoco, e questo si diffuse dai cantieri navali e distrusse la grande biblioteca (Plutarco, La vita di Giulio Cesare, 49.6).</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Tuttavia, il racconto di Plutarco è incerto, come è stato menzionato dal geografo Strabone circa 30 anni dopo l’assedio di Cesare ad Alessandria, che il museo che era proprio accanto alla biblioteca era sicuro. Anche se Strabone non menziona la Biblioteca di Alessandria stessa, sostenendo così l’affermazione che Cesare era effettivamente responsabile dell’incendio. </span></div><div><span style="font-size: medium;">Poiché Strabone ha detto che il museo era proprio accanto alla biblioteca, c’è la possibilità che la biblioteca fosse ancora intatta durante il suo tempo. Tuttavia, non ha menzionando la biblioteca in particolare, c’è la possibilità che Strabone non senti il bisogno di menzionarla biblioteca poiché aveva già menzionato il museo, Inoltre, è stato indicato che era il magazzino il luogo dove sono stati conservati i documenti cruciali e le pergamene, non la biblioteca, e che fu proprio il magazzino ad essere bruciato. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Ma una seconda ipotesi romana sembra più verosimile, Quando l’Egitto divenne provincia romana, nel (30 a.C.), iniziò il declino di questa magnifica istituzione, finché l’imperatore Aureliano saccheggiò Alessandria distruggendo la biblioteca nel 280 d.C.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjP5AkWfBolha6b0Xqr0Q-NSbNkoVfhfkjMD5ELYUUUoxaMubbF_tQMt4NR856_Dcf9MOu5DQUdLuSk_x4Pj5xtJmcz4lUrqB_yP9BsoGYx_PY9Z1qG3_wFATyLtBfXkQ_qnZECvV3fTsA/s1240/blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="762" data-original-width="1240" height="394" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjP5AkWfBolha6b0Xqr0Q-NSbNkoVfhfkjMD5ELYUUUoxaMubbF_tQMt4NR856_Dcf9MOu5DQUdLuSk_x4Pj5xtJmcz4lUrqB_yP9BsoGYx_PY9Z1qG3_wFATyLtBfXkQ_qnZECvV3fTsA/w640-h394/blog.jpg" width="640" /></a></div><span style="font-size: medium;"><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><b><span style="color: #660000;">Un’altra teoria suggerisce che i cristiani del II secolo d.C. furono i veri colpevoli della distruzione della biblioteca. </span></b></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Nel 391 d.C., l’imperatore Teodosio emise un ordine che proibiva le pratiche pagane. I templi sono stati convertiti in chiese e si ritiene che molti documenti siano stati distrutti nel processo. Si pensa che almeno il 10% dei documenti della Biblioteca di Alessandria è stato distrutto durante l’esecuzione dell’ordine. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Tuttavia, nessuna fonte antica menziona una biblioteca distrutta nel periodo specifico, quindi, non ci sono prove che dimostrino che i cristiani l’abbiano distrutta. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: large;"><b><span style="color: #660000;">Un’altra teoria riguarda i musulmani nella persona del Califfo Omar. </span></b></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Secondo il resoconto di uno scrittore cristiano siriano, al generale musulmano vittorioso è stato chiesto cosa fare con i libri della biblioteca e lui avrebbe risposto: “Se questi libri sono d’accordo con il Corano, non ne abbiamo bisogno e se questi si oppongono al Corano, distruggeteli”. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Tuttavia, anche questa teoria è dubbia in quanto lo scrittore cristiano siriano può aver scritto questo al fine di offuscare la reputazione del Califfo musulmano Omar. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Beh, ad oggi chi ha distrutto la Grande Biblioteca di Alessandria rimane ancora un mistero.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;"><b><span style="color: #990000;">Fonte:</span></b> <a href="https://telodiciamonoisevuoi.altervista.org/2020/10/12/la-grande-biblioteca-di-alessandria-chi-lha-distrutta/">https://telodiciamonoisevuoi.altervista.org</a> (sito oggi archiviato)<br /><i>Precedentemente pubblicato qui l'11/12/2020</i></span></div><div><span style="font-size: medium;"><i><br /></i></span></div></div>Catherinehttp://www.blogger.com/profile/07837764422888236382noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-722533483104206231.post-38929087065871919412024-03-15T19:54:00.001+01:002024-03-15T19:54:56.908+01:00L'energia vitale<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1FeeO46s8LTPklV9bXN3-KIpRpOco95b33gmI0QUCfJ3ayH5EsHsLUZamzVl3xd4ldLcC1A-BXz7eBnPam8qNsY2fjv3rToUQhnS5cdkT5-z4HmhBNXjXFYbs7XUI4fzH1CX2Om03Ud_uremt2Dy-gFL5cdDVIrcMaME5EtvcOhippFCqHwqttd5Mb4s/s800/blog.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="800" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1FeeO46s8LTPklV9bXN3-KIpRpOco95b33gmI0QUCfJ3ayH5EsHsLUZamzVl3xd4ldLcC1A-BXz7eBnPam8qNsY2fjv3rToUQhnS5cdkT5-z4HmhBNXjXFYbs7XUI4fzH1CX2Om03Ud_uremt2Dy-gFL5cdDVIrcMaME5EtvcOhippFCqHwqttd5Mb4s/w400-h400/blog.jpg" width="400" /></a></div><b><span style="color: #660000; font-size: medium;">E’ utile per il nostro benessere e la nostra realizzazione personale essere consapevoli della nostra energia vitale. </span></b><div style="text-align: justify;"><div style="text-align: left;"><span style="color: #660000; font-size: medium;"><b>Quella parte di noi che pulsa, vibra e cambia le sue frequenze in continuazione a seconda di ciò che sono i nostri pensieri, sentimenti e reazioni emotive riguardo a noi stessi. </b></span></div></div><div style="text-align: justify;"><br /><span style="font-size: medium;">Ci sentiamo bene quando lo stato dell’energia vitale è alto e quindi ci sentiamo carichi, energici, vitali, allegri, gioiosi, generosi, entusiasti, amati, desiderati, fiduciosi etc… </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Ci sentiamo male quando lo stato dell’energia vitale è basso e quindi sentiamo scarichi, delusi, esausti, pigri, tristi, soli, annoiati ecc… </span></div>
<div style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">
E’ molto importante “connetterci” con la nostra energia vitale, percepire lo stato della nostra energia e capire quando è il momento di agire ed alzare lo stato vitale. Siamo in grado di prendere delle buone decisioni per noi solo quando lo stato della nostra energia vitale è alto.<br />
<br />
Per questo motivo spesso a molte persone risultano difficili i cambiamenti anche quando si tratta di migliorare la loro vita, con uno stato vitale basso, di delusione o di scoraggiamento è davvero molto difficile agire e migliorare...</span><br />
<a name='more'></a><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7PD56GOYuVP1WnR8pDKKtxjJ_x67pQEoQeVMltvWw9yJ3IAM4rR7QW1eA8iDu0X_XdgUk_J6S6a0sWIP-VRslfRLDfK57LCy68qXKVWALSPxjyfdMwS3X8YKWAQpTdJ5UJC23giOzF0M/s1600/blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="901" data-original-width="1600" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7PD56GOYuVP1WnR8pDKKtxjJ_x67pQEoQeVMltvWw9yJ3IAM4rR7QW1eA8iDu0X_XdgUk_J6S6a0sWIP-VRslfRLDfK57LCy68qXKVWALSPxjyfdMwS3X8YKWAQpTdJ5UJC23giOzF0M/s640/blog.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #3110e8; font-size: large;"><b>E’ indispensabile creare una comunicazione con la nostra energia vitale. Le buone decisioni le prendiamo con molta più facilità quando lo stato vitale è alto e quindi ci sentiamo maggiormente energici e motivati. </b></span></div>
</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">
L’energia vitale è come un termostato interiore, quando ci sentiamo stanchi o scarichi possiamo considerarlo come la spia luminosa che ci dice: “serbatoio scarico, occorre mettere carburante”. Nel nostro caso il veicolo è il nostro corpo e il percorso è la nostra vita. Per quanto tempo vogliamo lasciare il veicolo in riserva impedendoci di proseguire sulla nostra strada? Iniziamo a diventare consapevoli della nostra energia.</span></div>
<span style="font-size: medium;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">
Prestiamo attenzione alla qualità dell’energia, come cambia, come si collega ad ogni sequenza di sensazione, pensiero, emozione. Quando vengono percepite sensazioni come: preoccupazione, sensazione di non farcela, malinconia, frustrazione, la persona che le prova si è disentificato con la sua vera essenza o con la sua vera identità. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: left;">
<span style="color: #660000; font-size: large;"><b>Spesso è molto più facile osservare l’energia degli altri che la propria. </b></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /><span style="font-size: medium;">
Talvolta le persone sentono che c’è un problema nell’ aria, vedono e percepiscono nell’altro lo stress, la depressione, insomma… qualcosa che non va! Preoccupandosi cosi dell’ altro evitano di capire ciò che sta avvenendo in loro stessi, anziché ascoltarsi e percepirsi rivolgono la loro attenzione al comportamento dell’amico, del cogniuge, dei genitori, dei figli ecc… E’ la nostra stessa energia che ci manda quella percezione, l’ altro ci sta facendo solo da specchio. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">
Talvolta lasciamo il luogo dove abbiamo avuto delle sensazioni poco gradevoli e quindi proviamo sollievo e stiamo meglio. E’ una difesa ma ci è utile solo al momento. Semplicemente manca lo specchio. L’ insofferenza rimane finché non la comprendiamo e l’ affrontiamo. </span></div>
<div style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">
Impariamo a leggere questi messaggi. Cosa ci ha dato fastidio? Cosa ci ha creato disagio? Quel fastidio, quel disagio lo abbiamo provato noi quindi anziché preoccuparci di cosa poteva avere fatto o pensato l’altra persona iniziamo a pensare perché ci siamo sentiti turbati. </span></div>
<div style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">
Spesso siamo inconsapevoli della nostra stessa energia, la ragione è che guardiamo FUORI da noi attraverso le lenti dell’ aspetto condizionato di noi stessi. Quell’aspetto mediante il quale ci siamo identificati. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">
Da quella prospettiva la nostra energia ci appare appropriata. Non possiamo immaginare che se un’altra persona si mette in sintonia con la nostra energia anche inconsapevolmente, percepirà immediatamente se siamo arrabbiati o preoccupati o tristi. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-size: large;"><b><span style="color: #660000;">Tecnica per imparare a vedere e sentire la nostra energia vitale:</span> </b></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;"><b>1)</b> Osserva l’ energia nel tuo corpo oscillare fra espansione e contrazione. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;"><b>2)</b> Osserva i cambiamenti di energia a seconda che le emozioni siano positive o negative </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;"><b>3)</b> Come senti la tua testa? Le tempie e i lobi frontali sono rilassati o tesi? </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;"><b>4)</b> I tuoi pensieri sono del tipo: “c’è qualcosa che non va” oppure “questa può essere una buona possibilità per me”? </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;"><b>5)</b> Puoi percepire se ti senti libero di essere nel presente, nel qui ed ora, o se ti senti prigioniero del condizionamento? </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;"><b>6) </b>Cosa accade alla tua energia quando sei qui, ora, nel presente? </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;"><b>7)</b> Come ti senti quando rivedi il passato? </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;"><b>8)</b> Come ti senti quando fantastichi sul futuro? </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;"><b>9)</b> Com’è la tua energia quando racconti la tua storia? Ti senti libero o ti senti intrappolato nella storia? </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">
E’ possibile essere sempre presenti, e comunque per la maggior parte delle persone essere presenti almeno per la metà del tempo della loro esistenza trasformerebbe la vita da frustrante e statica in gioiosa ed appagante. </span></div>
<div style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">
Più siamo presenti e meglio ci sentiamo, meglio ci sentiamo e più desideriamo essere presenti, meglio ci sentiamo e più siamo presenti e più siamo in grado di agire nel modo migliore e di vivere una vita appagante. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #2b00fe; font-size: large;"><b>Per questo motivo incoraggio sempre le persone che vengono </b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #2b00fe; font-size: large;"><b>da me ad ascoltarsi dentro, a guardarsi dentro. </b></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /><span style="font-size: medium;">
Quando sembra che le circostanze della vita ci facciano sentire male provocando paura, stress o rabbia la nostra mente è programmata per entrare in uno stato di incoscienza col tentativo di anestetizzarci al dolore e agire secondo strategie di sopravvivenza.</span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg18VvHQSbJvZp21I7Cscs-nQnr3fh2cN6Rf11UQwkNEum7-jWL5DtFL3D-GEX0GgbNValjdhJGjr-sfoTLPvhTpwpB7yyf8fTIR5ItD51tmeRyn3C7VRXSQphS3-tsGHUij7L71zaB3xA/s1600/blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="465" data-original-width="900" height="330" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg18VvHQSbJvZp21I7Cscs-nQnr3fh2cN6Rf11UQwkNEum7-jWL5DtFL3D-GEX0GgbNValjdhJGjr-sfoTLPvhTpwpB7yyf8fTIR5ItD51tmeRyn3C7VRXSQphS3-tsGHUij7L71zaB3xA/s640/blog.jpg" width="640" /></a></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #2b00fe; font-size: large;"><b>Torniamo quindi al momento presente, alla consapevolezza, facciamo pratica fino a quando riusciamo ad essere </b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #2b00fe; font-size: large;"><b>sempre più presenti. </b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div><span style="font-size: medium;">
Quando ci sentiamo atonici o un’emozione negativa sta iniziando a prendere il sopravvento fermiamoci, respiriamo profondamente e ascoltiamo l’energia del nostro corpo. </span></div>
<div style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">
Percepire la nostra energia, sentire il nostro interno senza preoccuparci dell’energia dell’altro, di ciò che è fuori di noi, diventa non una seconda natura ma ciò che fa parte di noi, la nostra prima natura. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcZsOJvHaAAM_RSEweIhT1hglZEjGVn1GzQPF8FtrQvSzcMzt84LQawatzUgpWOw6xSd4pjzgpcdh3FuPG8pKO0C5bSCA96YtSDkbc9RH-i7cUuD_LOX2BXcgX4CZGKf6_svWvcJse5IwUHe_us6vk3_mNuEWLqFVimoWSK_N50K3Dd_YCckpHBNQ2sy0/s1024/blog.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="683" data-original-width="1024" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcZsOJvHaAAM_RSEweIhT1hglZEjGVn1GzQPF8FtrQvSzcMzt84LQawatzUgpWOw6xSd4pjzgpcdh3FuPG8pKO0C5bSCA96YtSDkbc9RH-i7cUuD_LOX2BXcgX4CZGKf6_svWvcJse5IwUHe_us6vk3_mNuEWLqFVimoWSK_N50K3Dd_YCckpHBNQ2sy0/w640-h426/blog.webp" width="640" /></a></div><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000; font-size: large;"><b>I bambini piccoli, gli animali, sono in stretto contatto con la loro energia, il loro sentire interno, è la loro prima natura. </b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000; font-size: large;"><b>E siamo nati affinché sia cosi anche per noi. </b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">
A questo punto diventa molto più FACILE per tutti noi lasciare andare i pensieri condizionati, la nostra storia, le trappole, le voci esterne. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Ascoltiamo la nostra voce interna che è l’unica che sa cosa funziona per noi. </span></div>
<div style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">
La nostra energia vitale diventa la nostra guida, il nostro termostato interiore. </span></div>
<div style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">
Stiamo imparando a vedere le cose così come sono, e non come siamo stati condizionati a credere che siano.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: medium;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: medium;"><b><span style="color: #990000;">Fonte:</span></b> <a href="http://gioielliorgone.oneminutesite.it/">gioielliorgone.oneminutesite.it</a> (<i>articolo precedentemente pubblicato qui il 23/02/2028 - fonte oggi irreperibile</i>)</span></div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div><b><span style="color: #990000; font-size: large;">Alcuni link correlati:</span></b><br />
<span style="font-size: large;">- <a href="http://crepanelmuro.blogspot.it/2011/05/dott-wilhelm-reich-padre-della.html">Dott. Wilhelm Reich, padre della cosiddetta "energia orgonica. Chi era?</a></span></div>
<span style="font-size: large;">- <a href="https://crepanelmuro.blogspot.it/2017/02/che-cose-lorgone.html">Che cos'è l'orgone?</a></span><div><br /></div>Catherinehttp://www.blogger.com/profile/07837764422888236382noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-722533483104206231.post-75467758707211855192024-03-14T16:37:00.000+01:002024-03-14T16:37:04.103+01:00Pericolo Channeling?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0ZnsXEcemoEn9jFJUAEAPOyR5nHkDZM0dhPK4TEklJbrpPuVTuxNm5QcVbtSgIqTkfZGbSJtG6JjpEVdFp81hHWxpBG0Chq6RjGUOSX1NB_-GDEyFNe3uU6ipRr5Z1fSazzf8dQRr6jbLUPhZchQ9qLat9Ww6q-EyedXDKY-Vw0GrRN0IVLVu3WxDw7Q/s1280/blog.png" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1280" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0ZnsXEcemoEn9jFJUAEAPOyR5nHkDZM0dhPK4TEklJbrpPuVTuxNm5QcVbtSgIqTkfZGbSJtG6JjpEVdFp81hHWxpBG0Chq6RjGUOSX1NB_-GDEyFNe3uU6ipRr5Z1fSazzf8dQRr6jbLUPhZchQ9qLat9Ww6q-EyedXDKY-Vw0GrRN0IVLVu3WxDw7Q/w400-h225/blog.png" width="400" /></a></div> <span style="font-size: medium;"><span>di</span><span> </span></span><b style="font-size: large;">Arcangelo Miranda</b><div><br /></div><span style="color: #660000; font-size: medium;"><b>Con “channeling” si intende, erroneamente, non solo la capacità di essere il tramite di entità esterne, ma anche di essere il tramite del proprio Sé superiore. L'errore è credere di essere "veicolo" del proprio sé: lo si è il proprio Sé, non si è un veicolo del proprio Sé.<br /></b></span>
<br /><span style="font-size: medium;">
Nei millenni questo fenomeno ha preso molte forme e caratteristiche ed è patrimonio di molte tradizioni (oracoli, profeti, sensitivi, sciamani…).<br />
<br />
È un fenomeno che si è propagato al pubblico in questi ultimi decenni ed in giro ci sono molti veicoli (channeller) che hanno portato messaggi di entità diverse.<br />
<br />
Ci sono molti libri che trascrivono gli insegnamenti di queste entità, di questi presunti maestri. <br /><b>
Ma qual è il pericolo? È possibile che oltre il 99% del channeling sia fasullo?</b><br />
<br />
La prima cosa che voglio dire a riguardo è che tutte le migliaia di volte che ho analizzato casi di channeling (e dico tutti) tendevano ad abbattere l'autodeterminazione delle persone e questo è l'elemento fondamentale che, oltre che falso, è anche pericoloso come fenomeno.</span><br />
<a name='more'></a><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikSl3vki3iS6fFX6NGawFyD8c5-y3UWqctvdEFnFqBT5nEvEAdav_EAVd-LetQ_0MrA0IYUHqj7vA7GzGYpohMY_E5vH9pejqbuVaDhX0dcxbvAvcfuZBe_BdlDC3LJ15y8Hu0HRH-ciQ/s1600/blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="506" data-original-width="900" height="358" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikSl3vki3iS6fFX6NGawFyD8c5-y3UWqctvdEFnFqBT5nEvEAdav_EAVd-LetQ_0MrA0IYUHqj7vA7GzGYpohMY_E5vH9pejqbuVaDhX0dcxbvAvcfuZBe_BdlDC3LJ15y8Hu0HRH-ciQ/s640/blog.jpg" width="640" /></a></div>
<br /><span style="font-size: medium;">
So che con questo documento mi attirerò le ira di molti, ma il mio scopo non è di attaccare qualcuno, bensì quello di confortare i pochi che nutrono i dubbi su questo fenomeno e, perché no, anche di dare un aiuto a qualcun altro che, in qualche modo, è a contatto con questo pericoloso fenomeno. Quindi spero che nessuno me ne voglia.</span><br />
<br />
<span style="color: #660000; font-size: large;"><b>Già 2000 anni fa, nella dottrina cristiana, si consigliava di non fare spiritismo. Il fenomeno channeling è un fatto estremamente pericoloso e riguarda una moda abbastanza propria della New Age, che tanto ha fatto di buono così come tanti danni ha apportato... </b></span><br />
<br /><span style="font-size: medium;">
Non voglio sparare a zero sul channeling, e credo che ci sia qualcosa di "possibile", tipo che alla fine dell'800 la signora Blavatsky ebbe dei contatti con Esseri avanzati, ma i fenomeni originali di channeling, ripeto, secondo me sono rari.<br />
<br />
Questa volta scriverò poco e darò delle citazioni. In prima battuta citerò un brano da un libro così che possiate capire da dove vengono queste presunte entità; in secondo luogo vi presenterò una intervista trovata su internet.<br />
<br />
Si parlerà di tulpa o eggregore, cioè di forme pensiero create dalla volontà di qualcuno.<br />
<span style="color: #990000;"><b><br /></b></span></span><div><span style="color: #660000; font-size: large;"><b>Per la precisione, la parola eggregora significa "sto in agguato".</b></span><br />
<br /><span style="font-size: medium;">
In un vecchio libro di <b>Omar Garrison</b> <i>Tantra - lo yoga del sesso</i> (Ubaldini Editore ASstrolabio 1966) a pagina 123 è scritto quanto segue:<br />
<br /><i>
Gli adepti tantrici, specialmente nel Tibet, possiedono i mezzi per proiettare forme di pensiero che vengono materializzate a tal punto da essere spesso scambiate per entità fisiche. Inoltre, questi fantasmi <b>vengono a volte vitalizzati e ricevono una sorte di autonomia tanto da poter agire e apparentemente pensare senza il consenso o addirittura senza che il loro creatore lo sappia.</b><br />
A questo proposito, <b>Madame David-Neel</b>, una francese che ha passato molti anni tra i lama del Tibet, racconta una interessante e personale esperienza della <b>creazione di un Tulpa</b> (entità create).<br />
<br />
Piuttosto scettica di natura, Madame David-Neel sospettava che molte storie riguardo a tali materializzazioni di cui aveva sentito parlare potessero essere grossolane esagerazioni. Il modo più comune di creare un Tulpa nel Tibet, è quella di formare e animare delle copie di divinità tibetane. Così, per evitare di porsi sotto l’influenza di un tale genere di suggestione mentale, tanto comune intorno a lei, <b>ella scelse il suo primo esperimento la figura di un monaco grasso e gioviale.</b><br />
Madame David-Neel riferisce che dopo aver eseguito per alcuni mesi le discipline prescritte per la proiezione rituale di un immagine di pensiero, <b>la forma e il carattere del suo monaco fantasma assunse l’aspetto di vita reale</b>. Egli condivideva con lei il suo appartamento come un ospite e quando ella partiva per un viaggio, egli faceva parte del suo entourage.<br />
<br />
Da prima il monaco assumeva una visibilità solo quando la sua creatrice pensava a lui, ma dopo un certo tempo<b> cominciò a comportarsi in modo piuttosto indipendente e ad eseguire varie azioni senza la direzione della sua creatrice.</b><br />
Con il tempo egli divenne così reale che una volta, quando un pastore andò all’accampamento della francese per portarle del burro, egli prese il chimerico monaco per un lama in carne ed ossa e, cosa ancora più allarmante per la creatrice di questo fantasma, il suo carattere cominciò a subire un sensibile cambiamento. Egli si assottigliò sempre di più e il suo viso assunse gradatamente un aspetto malevolo e sornione. Di giorno in giorno diveniva sempre più importuno e più sfrontato.</i></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/proxy/AVvXsEjnUnTuyOUqln6xwDieLwi8vwlhHYrj5aYYTqrWa5SwGXh5joyxx0PmiTdYy6BKMJkTB_go8tJ0I6SGu1zuRwhpCY79uCXlCk72tc6V_KCa4mVrJ6lG0OR2AYZMqAuw_61I7ZXtDFwAfNvXNJ3qoc1SnklcMsoRyczA=" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://www.energyenhancement.org/alexandra-david-neel.jpg" width="400" /></a></div><span style="font-size: medium;">
“<i>In breve </i>– racconta <b>Madame David-Neel</b> –<i> egli <b>sfuggì al mio controllo</b></i>” (David-Neel: <i>Maghi e mistici del Tibet</i>, Astrolabio 1965).<br />
<br />
Evidentemente era venuto il momento di liberarsi dell’indesiderato compagno che ella aveva portato in vita ma che, per sua stessa ammissione, <b>aveva mutato la sua esistenza in un incubo giornaliero. </b></span></div><div><span style="font-size: medium;">Ci vollero sei mesi di difficile pratica e di rituali per dissolvere il mostruoso prodigio. “<i>La creatura della mia mente era tenacemente attaccata alla vita</i>”, conclude l’autrice. …. Nel caso di un fantasma deliberatamente creato come il monaco di Madame David-Neel, tuttavia l’indipendenza e l’individualità del prodigio dovrebbe darci abbastanza da pensare.<br />
<br /><b>
Anche in Occidente vi sono stati alcuni esempi in cui le immagini di pensiero proiettate da una persona sono state percepite e descritte da un’altra totalmente all’oscuro del genere di immagine proiettata.<br /></b>
<br />
Un po’ di tempo fa, venne tentato in Francia con un certo successo <b>un esperimento</b> del genere. </span></div><div><span style="font-size: medium;">Una persona dotata di straordinari poteri di concentrazione, fu fatta sedere in una stanza di fronte a una bianca parete liscia. Le venne chiesto di <b>concentrare la sua attenzione sulla parete e di proiettare su di essa una certa immagine mentale</b>. </span></div><div><span style="font-size: medium;">Dopo un periodo di intensa concentrazione egli lasciò la stanza; venne quindi introdotta una persona particolarmente sensibile cioè con una elevata facoltà di percezione extrasensoriale e gli venne detto di concentrarsi sulla parete bianca e di individuare l’immagine di pensiero proiettata su di essa dal suo predecessore. Secondo un racconto pubblicato sull’esperimento, <b>lo psichico percepì e descrisse le immagini fantasma sulla parete che corrispondevano a quelle immaginate da colui che le aveva proiettate</b>.<br /></span>
<br />
<span style="color: #660000; font-size: large;"><b>I testi tantrici asseriscono che l’universo che ci circonda abbonda di forme pensiero, di esseri buoni e cattivi, di divinità, demoni, spiriti della natura, ego di umani disincarnati, fantasmi e mostri.</b></span><br />
<br /><span style="font-size: large;"><b>
Questo è lo stralcio del libro; ora l’intervista raccolta da internet su:</b></span><br /><span style="font-size: medium;">
http://xoomer.virgilio.it/gainfryciao/i_maestri_ascesi.htm</span><br />
<br />
<i style="font-size: large;">Nel 1998, quando per la prima volta entrai consciamente in contatto telepaticamente con alcuni Esseri che si proclamavano Maestri Ascesi, anche se non capivo bene dove e come, percepii in loro un vero interesse a guidarmi e a supportarmi nella mia crescita spirituale. Era in quel periodo che <b>avevo cominciato a leggere materiale New Age di persone sparse per il mondo, chiamati "channels"</b>(canali), che affermavano di canalizzare informazioni da <b>Esseri di varie dimensioni e da maestri ascesi, appartenenti ad una gerarchia spirituale planetaria ma in certi casi anche più elevata.</b><br /><br />La mia curiosità mi portò ad imbattermi in esseri che si chiamavano Djwal Khul, Sananda, Ashtar, Melchizedek e un Essere che si definiva un'anima di gruppo di nome Mahatma. Negli stessi anni entrai in contatto telepaticamente anche con una persona vivente che si fa chiamare Sai Baba e che vive in India.<br /><br />Mi resi in breve conto che <b>i pensieri che sentivo potevano essere frutto della mia fantasia</b>, ma ripetute prove ed esperimenti mi fecero capire che non si trattava di fantasie, ma di pensieri non miei con i quali entravo in contatto. </i></div><div><i style="font-size: large;">Ma non vedendo e percependo nulla con i sensi, non sapevo bene quale fosse la fonte di tali pensieri ed immaginavo che tali esseri esistessero veramente da qualche parte.<br /><br /></i></div><div><i style="font-size: large;">Ora sono sicuro del fatto che vi entrai in contatto semplicemente perché avevo letto quel materiale New Age su Internet in cui lessi il materiale canalizzato, e penso che se non avessi mai sentito in vita mia quei nomi mai vi sarei entrato in contatto. Fu questo fatto che non mi convinse appieno sull'esistenza di tali "maestri", sebbene vi fossero informazioni che percepivo vere ed interessanti.<br /><br /></i></div><div><span style="font-size: medium;"><i><b>Quando cominciai a comunicare direttamente con la mia Anima o Sorgente, e con la Madre Terra, staccandomi completamente dalla comunicazione con tali esseri, mi resi conto che tali esseri non esistevano realmente.</b></i></span></div><div><span style="font-size: medium;"><i>E che erano dei <b>semplici eggregore o forme-pensiero creati ad hoc</b> da qualcuno per sviare la gente. Compresi che tali eggregora furono <b>creati solo a livello eterico</b>.<br /><br /></i></span></div><div><span style="font-size: medium;"><i><b>Ora cercherò di spiegarmi meglio.</b><br /><br />I potenti della Terra<b> attraverso i media</b> (in particolare attraverso film, soap opera, romanzi e cartoni animati) creano fantasie nella mente della gente, creando anche connesse false emozioni; queste fantasie poi creano illusioni quando si vive nel quotidiano, non permettendo di comprendere la realtà delle cose.<br /><b>Queste fantasie agiscono a livello mentale ed emotivo</b>, mentre <b>i livelli intuitivo e creativo non vengono toccati in quanto non vi è alcun modo per influenzarli tecnologicamente</b> (per fortuna).<br /><br />Le fantasie non sono altro che forme-pensiero, e quelle relative ai maestri ascesi ne sono un esempio.<br /><b>A livello eterico invece è legata la genetica</b>, in quanto vi è un <b>archivio di informazioni</b> (una specie di archivio di massa) a livello eterico, sebbene non si tratti della genetica vera e propria, che è solo fisica (per informazione, il corpo eterico e i corpi sottili si dissolvono al momento della morte del corpo).<br />[nota di Arcangelo Miranda; leggasi: il corpo eterico e i corpi sottili cominciano a dissolversi dal momento della morte del corpo fisico].<br /><br />Il corpo eterico può essere manipolato attraverso frequenze eteriche. <b>Qualsiasi frequenza conosciuta in terza dimensione va a colpire il corpo eterico, e mai i corpi sottili, se non indirettamente. </b></i></span></div><div><i><span style="font-size: medium;"><span><b>I corpi eterici possono solamente essere distorti e manipolati</b> attraverso frequenze energetiche di quella data dimensione…….. Un corpo eterico, comunque, può essere manipolato solo se dentro di sé contiene già le forme-pensiero che vengono inviate verso di lui, e quindi solo se durante la presente vita o in quella dei propri antenati si hanno incorporate quelle particolari forme-pensiero e che quindi si possono trovare a livello eterico.</span><br /><br /><b><span>Dato che simile attira simile, solo se ho già in me una particolare frequenza (forma-pensiero) allora quella stessa frequenza può essere tecnologicamente usata dall'esterno per manipolarmi.</span></b><br /><br /><span>Quindi, per tornare ai nostri maestri ascesi, essi non sono altro che forme-pensiero inviate nel piano eterico attraverso semplici radio, trasmittenti, satelliti, ecc. e che poi vengono contattate da chi ha già in sé quelle forme-pensiero (o perché le ha conosciute in questa vita, o perché erano presenti nella genetica).</span><br /><br /><span>I Maestri Ascesi sopra menzionati (Djwal Khul, Sananda, Ashtar, Melchizedek) sono semplici forme-pensiero eteriche. Lo stesso vale per Mahatma. </span></span></i></div><div><i><span style="font-size: medium;"><span>Tali forme-pensiero eteriche assumono vita ed un proprio pensiero solo nel momento in cui entrano in contatto con una persona.</span><br /><br /><span><b>Ecco come funziona.</b> </span></span></i></div><div><i><span style="font-size: medium;"><span>Quando una persona entra in sintonia con la vibrazione della forma-pensiero Sananda, ad esempio, tale forma-pensiero si attiva dentro la persona e prende vita come coscienza, o meglio come parte di coscienza della persona stessa. In sostanza, quando una persona canalizza Sananda sta canalizzando il Sananda dentro di sé. Ed ogni persona che ha in sé la forma-pensiero Sananda canalizzerà il proprio Sananda, che viene però a torto considerato da tutti i channels lo stesso Sananda solo per il fatto che si presenta con lo stesso nome.</span><br /><br /><span>In realtà quindi <b>le canalizzazioni di questi Esseri rappresentano la comunicazione tra il cervello della persona ed una parte di sé</b>, che potremmo chiamare <b>un frammento della propria anima, o consapevolezza</b>. </span></span></i></div><div><i><span style="font-size: medium;"><br /></span></i></div><div><i><span style="font-size: medium;"><span>Si tratta di un frammento in quanto tali forme-pensiero hanno vibrazioni abbastanza basse e quindi permettono la comunicazione solo con una piccola parte della propria anima.</span><br /><br /><span>Da ciò si capisce come anche la propria Sorgente o Anima non sia altro che una comunicazione con una certa forma-pensiero che è già dentro di sé (e che corrisponde alla frequenza che un nostro io ha ad una certa dimensione superiore alla nostra) e che noi attiviamo quando incorporiamo in noi la forma-pensiero "Mia Sorgente" o "Mia Anima".</span><br /><br /><span>In sostanza, <b>ognuno può comunicare con la propria Sorgente semplicemente pensando di poterlo fare ed incorporando quindi in sé tale pensiero</b>. Ognuno può però comunicare solo con quella parte di sé che corrisponde alla vibrazione che si è raggiunti nel processo ascensionale individuale.</span><br /><br /><span>Quindi <b>chi comunica con tali maestri sta in realtà comunicando con sé stesso</b> e le informazioni portate fuori sono le<b> informazioni</b> a cui uno può accedere in quel momento <b>traendole da dentro di sé</b>. In realtà è come se parlasse con un frammento della propria anima, ma che viene chiamato Sananda piuttosto che Ashtar.</span><br /><br /><span>Quando una persona raggiunge un <b>livello tale da poter comunicare direttamente con la propria Anima</b> completa allora si <b>comunicherà direttamente con essa</b>. </span></span></i></div><div><i><span style="font-size: medium;"><span>Dove con "frammento di anima" intendiamo una parte della propria consapevolezza di quel momento, e con "anima intera" o "sorgente" intendiamo la totalità della propria consapevolezza di quel momento.</span><br /><br /><span>Il comunicare con un proprio frammento di anima attraverso tali forme-pensiero eteriche <b>è comunque rischioso</b> in quanto si rischia di rimanere attaccati a tali forme-pensiero (che hanno frequenze piuttosto basse) ed ostacolare quindi il proseguo della propria ascensione.</span><br /><br /><span>******* fine intervista *******</span></span></i><br />
<span style="font-size: medium;"><b><i><br /></i></b></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsE4tz96NR4S6Vzdwk8FBL6-etdl5lsYLlTOwFaTAvkho5SBWD6FRbTumhtpagfX9nJ0TZhueBcdHLiGi84g_FHLq_PjzKbNv1TxqTtvcRwjkn_gtYac02xJtzmBL2K9MYLf2tSu1e6Q8/s1600/blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="544" data-original-width="800" height="434" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsE4tz96NR4S6Vzdwk8FBL6-etdl5lsYLlTOwFaTAvkho5SBWD6FRbTumhtpagfX9nJ0TZhueBcdHLiGi84g_FHLq_PjzKbNv1TxqTtvcRwjkn_gtYac02xJtzmBL2K9MYLf2tSu1e6Q8/s640/blog.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<span style="color: #660000; font-size: large;"><b>Per ciò che abbiamo letto non si vuol dire che tutti i fenomeni di channeling siano falsi.</b></span><br />
<br /><span style="font-size: medium;">Ma ritengo che <b>oltre il 99% di essi siano falsi</b>. Voglio, però, fare salva la<b> buona fede del <i>channeller</i></b><i> </i>(colui che canalizza l’eggregora) che “davvero” sente delle voci e parla per mezzo loro.<br />
<br /><b>
Sai Baba</b>, che nell'intervista viene citato, <b>dichiara che il channeling è una fesseria</b> (Analisi di un insegnamento - vol. 1 - pagina 200 - Giancarlo Rosati - Edizioni Milesi), mentre <b>Ramtha</b> riferisce che ci sono <b>molte persone al mondo che dichiarano di canalizzarlo mentre ciò non è affatto vero</b> (fonte: video C&E).<br />
<br />
Ma un Essere asceso che vuole parlare con qualcuno penso che, in genere, lo faccia di persona, senza bisogno di intermediari. </span></div><div><span style="font-size: medium;">Ancora, aggiungo, ciò <b>non significa che queste forme pensiero</b> (tulpa o eggregora), siano <b>necessariamente cattive</b>: ci sono tante persone che “parlano” con Gesù o Saint-Germain. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">A proposito di quest’ultimo una amica mi raccontò di una tipa che conobbe e che diceva di canalizzare appunto Saint-Germain; questa mia amica reincontrò poi questa tipa ad un “corso New Age” nel quale sembra usassero sostanze strane o allucinogene: ma credete davvero che Saint-Germain si faccia canalizzare da gente allucinata? </span></div><div><span style="font-size: medium;"><b>Ramtha</b>, nel suo libro “<a href="http://www.macrolibrarsi.it/libri/__quellelisir_chiamato_amore.php?pn=212">Quell’elisir chiamato amore</a>” parlando di Saint-Germain <b>dice che egli è un Essere così spettacolare che non si lascia canalizzare da nessuno</b> e aggiunge che <b>quando dovrà dire qualcosa</b>, quell’Essere meraviglioso che è <b>Saint-Germain verrà a riferirlo di persona</b>.<br />
<br />
A questo punto è doveroso spendere qualche parola sul fenomeno channeling Ramtha che ritengo sia assolutamente reale. <b>Ramtha non “parla” per mezzo della signora J.Z. Knight, bensì usa il suo corpo e parla lui direttamente</b>; inoltre Ramtha adduce un motivo per cui non si presenta direttamente dicendo che un Essere maschile che si presenta per mezzo di un corpo femminile può essere motivo di riflessione per la ri-valutazione delle donne che da ere sono state bistrattate e tenute in secondo ordine.<br />
<br />
Se ci pensate la parola “fantasma” ha come radice fantasia, per cui, a parte alcuni reali fantasmi, la maggioranza di questi sono solo delle forme pensiero realmente esistenti; quindi <b>fantasma, tulpa, forma-pensiero o eggregora sono fondamentalmente la stessa cosa</b>.<br />
Un ultimo avvertimento: molti individui possono effettivamente entrare in contatto con entità non fisiche che sono semplicemente <b>individui che hanno perso il corpo e che sono ancora attaccate a questa dimensione</b>; questo significa che sono Esseri della nostra consapevolezza, ma solo senza più un corpo, che possono solo danneggiarci con i loro “consigli”.<br />
<br />
Vi sono anche <b>altre fonti di "entità", molto gravi</b>, e queste sono le <b>personalità che si aggregano nei nostri corpi</b>; voglio ricordare, a tal proposito, quando Gesù scacciò questi Esseri facendoli passare nei corpi di maiali i quali, per pazzia, si lanciarono in un burrone.<br />
<br />
Per terminare voglio proporvi una citazione che su un sito è attribuita a Saint-Germain (ancora!!!!). Non mi interessa di chi sia, ma è bello ciò che dice; eccola:</span><br />
<br />
<b><span style="color: #660000; font-size: large;">Ricordate che i Maestri Ascesi non usano mai la medianità, pertanto non si ritirano mai in una stanza oscura per produrvi dei fenomeni ectoplasmici ed ottenere ciò che desiderano dalla Sostanza Universale.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">Qualsiasi cosa che non resista alla Luce, "non è nella Luce del Cristo", e dovrebbe essere scartata!!. Le persone che servono la Luce, non dovrebbero mai sedersi in stanze oscure cercando di produrre fenomeni.<br /><br />Coloro che sono nella Luce lavorano sempre nella Luce, ma coloro che non possono resisterle, sicuramente non servono all'Evoluzione dell'Umanità o al Cammino della Perfezione.<br /><br />Tutto ciò che richiede un luogo oscuro, per produrre dei fenomeni, appartiene al piano fisico e, prima o poi, chi vi opera verrà tratto in inganno nella rete della miseria e della distruzione proprie del mondo dell'oscurità.<br /><br />Se voi seguirete le istruzioni (Insegnamento) che vi saranno date, avrete di che gioire per tutta l'Eternità.</span></b><br />
<br /><span style="font-size: medium;">
Non fate spiritismo poiché cercando di contattare queste forme pensiero aprite le porte della vostra mente a fenomeni estranei dai quali potreste non liberarvi più: coloro che fanno channeling sono sempre sotto il loro effetto e non riusciranno probabilmente mai a fermarsi dal farlo poiché sono davvero affascinati da questo “dolce” ma mortale fenomeno.<br />
Non fatelo, statene fuori.<br />
</span><div>
<b><span style="color: #cc0000; font-size: medium;"><br /></span></b></div>
<div>
<span style="font-size: medium;"><b><span style="color: #990000;">Fonte (con successivi aggiornamenti)</span><span style="color: #cc0000;">:</span></b> <a href="http://www.trilogiadelliosono.it/files/bookdetail2241.html?Z=116&M=853&LNG=it">www.trilogiadelliosono.it</a></span></div><div><br /></div><div><i>L'articolo è stato precedentemente pubblicato qui l'11/03/2019</i></div>
<!--Blogger automated replacement: "https://images-blogger-opensocial.googleusercontent.com/gadgets/proxy?url=http%3A%2F%2Fwww.energyenhancement.org%2Falexandra-david-neel.jpg&container=blogger&gadget=a&rewriteMime=image%2F*" with "https://blogger.googleusercontent.com/img/proxy/AVvXsEjnUnTuyOUqln6xwDieLwi8vwlhHYrj5aYYTqrWa5SwGXh5joyxx0PmiTdYy6BKMJkTB_go8tJ0I6SGu1zuRwhpCY79uCXlCk72tc6V_KCa4mVrJ6lG0OR2AYZMqAuw_61I7ZXtDFwAfNvXNJ3qoc1SnklcMsoRyczA="--></div>Catherinehttp://www.blogger.com/profile/07837764422888236382noreply@blogger.com18tag:blogger.com,1999:blog-722533483104206231.post-7095945610864693642024-03-13T20:08:00.000+01:002024-03-13T20:08:38.912+01:00Perché la matematica è odiata da molti?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtzKbBi2_Q9UfG6d4_ylgZtG8LiAB095gCtox_NDuE0Vrl-OTSxMP6Wk9k-dMFYBovKNaUfJ5Jt1RSxq_4El7oqZuVSRwKWyjOCxHqNB_9rnH7J2lFxSuigjj0FUaEPZPLipYrSBdBCFP2pnjjI1_2JB1P3xLduZ4byaj6jFPQ8QkLNXvassPAmp-2LI0/s742/blog.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="504" data-original-width="742" height="271" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtzKbBi2_Q9UfG6d4_ylgZtG8LiAB095gCtox_NDuE0Vrl-OTSxMP6Wk9k-dMFYBovKNaUfJ5Jt1RSxq_4El7oqZuVSRwKWyjOCxHqNB_9rnH7J2lFxSuigjj0FUaEPZPLipYrSBdBCFP2pnjjI1_2JB1P3xLduZ4byaj6jFPQ8QkLNXvassPAmp-2LI0/w400-h271/blog.jpg" width="400" /></a></div><span style="font-size: medium;"><b><span style="color: #990000;">Partiamo da due elementi fondamentali:</span></b><br /><br /></span><div><b><span style="font-size: medium;">1 - Non è la matematica ad essere odiata, è la matematica insegnata a scuola ad essere odiata.<br />2 - Il metodo con cui tale disciplina viene insegnata è alla base dell’odio condiviso per questa materia.</span></b></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Ora, spero di non aver offeso nessuno dicendo ciò, ma è quello che realmente penso e ciò che ho visto essere condiviso anche da molti altri.</span></div><div>
<span style="font-size: medium;">
Non sto dicendo che gli insegnanti non sono capaci di insegnare la matematica, sto dicendo che il metodo da loro utilizzato non è spesso adeguato alle persone alle quali devono insegnarla. Questo lo dico senza nascondere la mia profonda stima per gli insegnanti di matematica che hanno accettato una sfida non poco ardua decidendo di intraprendere questa carriera.</span><br />
<br />
<span style="color: #660000; font-size: medium;"><b>La matematica viene passata semplicemente come calcoli, come imparare a memoria formule da applicare meccanicamente. </b></span></div>
<div>
<br /></div>
<div><span style="font-size: medium;">
Molte spesso capita di vedere insegnata la matematica ai fini di imparare a memoria le 4-5 tipologie tipiche di esercizi per ogni argomento, così da riuscire a cavarsela nelle verifiche. Il tutto ha come solo scopo il test, la verifica. </span></div>
<div>
<span style="font-size: medium;"><br /></span></div>
<div><span style="font-size: medium;">
Rimane tutto a livello teorico, sembra quasi che la matematica sia una cosa <b>fantasiosa</b>, <b>priva di alcuna utilità</b>, che abbia il solo scopo di far dannare gli studenti in quanto difficile da imparare ...</span><br />
<a name='more'></a></div>
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihlhSLjCO49gKX6hr3SGjclYtnB0TpX5yLCCyQd2oYrq6xpAzlmChG1lqZqYf9nAEh_wpWQ-CL8cL6_RT6VAGDJQFj5H2TKIvNLTGzDcXHppE3-TkhN4nkpsPwV7fndr6Bqwip0JgMTdk/s1600/blog.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="729" data-original-width="1200" height="388" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihlhSLjCO49gKX6hr3SGjclYtnB0TpX5yLCCyQd2oYrq6xpAzlmChG1lqZqYf9nAEh_wpWQ-CL8cL6_RT6VAGDJQFj5H2TKIvNLTGzDcXHppE3-TkhN4nkpsPwV7fndr6Bqwip0JgMTdk/s640/blog.jpeg" width="640" /></a></div>
<div>
<br /><span style="font-size: medium;">
Sono perfettamente d’accordo con te se la trovi difficile, è così. Solo che se stimolati opportunamente siamo tutti in grado di superare delle difficoltà. Siamo in grado solo se siamo <b>motivati</b> a farlo.</span></div>
<div>
<span style="font-size: medium;"><br /></span></div><span style="font-size: medium;">
La matematica che viene insegnata è <b>pura teoria</b>, raramente si trovano insegnanti che si impegnino a legare la vita di tutti i giorni a ciò che insegnano a lezione. Eppure trovo questo l’unico metodo efficace per interessare a questa disciplina chi ritiene la matematica inutile.<br />
<br />
Tu, se sei tra questi, hai tutte le ragioni per ritenerla inutile. Nessuno si è veramente impegnato per farti cambiare idea! Nessuno ti ha detto che la matematica è alla base di molte cose che utilizzi ogni giorno. Nessuno ti ha detto che gli algoritmi matematici regolano gran parte degli strumenti che adoperi. Nessuno ti ha detto che anche in natura la matematica ha delle utilità, che ci sono degli animali che utilizzano la matematica per sopravvivere. Nessuno ti ha detto che con la matematica puoi risolvere alcuni problemi pratici più velocemente.<br />
<br />
Ovviamente questa non può essere considerata una scusa, magari odi la matematica perché nessuno te ne ha mostrato l’utilità, ma perché non fare un passo avanti? Perché non provare a guardarti qualche film sull’argomento? Perché non leggere qualche articolo o libro che parlano delle sue applicazioni alla realtà? Magari non ti verrà proprio voglia di studiarla, ma certamente potrai limitare il disprezzo, l’atteggiamento negativo che hai nei confronti di questa ‘bestia rara’.<br />
<br />
Potresti provare iniziando a risolvere qualche indovinello logico, ti regalo un PDF con 50 indovinelli con le relative soluzioni se clicchi sul bottone: <a href="http://mathone.it/indovinelli4you/">Scarica gli indovinelli</a><br />
<br />
Ovviamente gli insegnanti, devono necessariamente concentrarsi sul programma, sugli argomenti fondamentali. Purtroppo non hanno molti larghi per mostrare ciò che la matematica è veramente, ciò che loro sanno essere. Trovo però che si possa trovare una <b>via di mezzo</b>, che si possano fare <b>progetti</b>, <b>laboratori</b>, discussioni sulla matematica. Sempre non allontanandosi del tutto dal <b>programma</b>.<br />
<br />
<b>Dopotutto ogni argomento ha delle applicazioni alla pratica. Ti faccio qualche esempio.</b></span><br />
<br />
<span style="color: #990000; font-size: large;"><b>I numeri negativi: </b></span><br />
<br /><span style="font-size: medium;">
Perché esistono i numeri negativi? A cosa servono? Probabilmente hai sempre accettato che siano stati introdotti per convenzione, che un giorno uno si è svegliato dicendo 'e se inventassimo i numeri con il meno davanti?'. Beh come i numeri naturali sono stati inventati per contare le pecore, per contare i giorni e quant'altro...i numeri negativi sono stati utilizzati per misurare i debiti, le mancanze. Hanno una profonda utilità pratica, non sono detti negativi in quanto non sono buoni.<br /></span>
<br />
<span style="color: #990000; font-size: large;"><b>I numeri irrazionali:</b></span><br />
<br /><span style="font-size: medium;">
Non sono stati introdotti per complicare la vita degli studenti, prova a pensare alla radice di 2. Quale può mai essere la sua utilità pratica? Beh diciamo che si è iniziato a parlare di radice di 2, quando si volle provare a misurare la diagonale di un quadrato di lato 1. Sembrava infatti impossibile che da un quadrato così semplice e perfetto potesse uscire un numero così strano.</span><br />
<br />
<span style="color: #990000; font-size: large;"><b>I numeri primi:</b></span><br />
<br /><span style="font-size: medium;">
Molto complessi, quanto utili. Lo sapevi che le cicale sfruttano i numeri primi per sopravvivere? Lo sapevi che esistono le cicale periodiche? Sono meglio conosciute come Magicicada septendecim, sono gli insetti con il ciclo vitale più lungo. Esso inizia sottoterra, dove le ninfe succhiano pazientemente la linfa dalle radici degli alberi. Poi, dopo 17 anni di attesa, le cicale adulte emergono dal terreno e invadono temporaneamente la campagna.<br />
<br />
Perché il ciclo vitale dura proprio 17 anni? Perché proprio un numero primo? Ci sono anche le Magicicada tredicim il cui ciclo dura 13 anni, altro numero primo.<br />
<br />
Si è scoperto che esse sfruttano dei numeri primi quali cicli di vita per evitare i parassiti. Per pure ragioni evolutive. Infatti essendo un numero primo divisibile solo per uno e per se stesso, qualsiasi sia la lunghezza del ciclo vitale dei parassiti la probabilità di incontrarli è assai rara.<br />
<br />
Basta pensare che anche se i parassiti avessero un ciclo vitale di 16 anni, si incontrerebbero una volta ogni 272 (16x17) anni. Ma ovviamente dopo 272 anni smetteranno di sopravvivere tali parassiti, senza possibilità di nutrirsi.</span><br />
<br />
<span style="color: #660000; font-size: large;"><b><span>Quante meraviglie nasconde la natura e ... la matematica ovviamente</span> 🙂</b></span><br />
<br /><span style="font-size: medium;">
Beh, questi sono solo alcuni esempi, che magari non ti colpiscono molto ma ti assicuro che sono solo pochi. Nei prossimi articoli, e anche in qualcuno dei precedenti, approfondiremo altre applicazioni pratiche della matematica.<br />
<br />
Quindi, tornando al tema di questo articolo, perché molta (troppa) gente odia la matematica? Semplice, perché ciò che intende per matematica non è la vera matematica e, inoltre, non è consapevole di utilizzarla costantemente tutti i giorni.</span><br />
<br />
<span style="font-size: medium;"><b><span style="color: #990000;">Tratto da:</span></b> <a href="https://www.mathone.it/perche-la-matematica-e-odiata/">www.mathone.it</a></span><div><br /></div>Catherinehttp://www.blogger.com/profile/07837764422888236382noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-722533483104206231.post-79274674815417057872024-03-12T19:50:00.002+01:002024-03-12T19:50:16.868+01:00Milano, Capitale dei mass-media, volta le spalle a Julian Assange<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoR5ZHvBShIIfFGeQ_3sjGn0SItir-ftSrYfW7GDcV_V14ZX1eugRB0wnQNeTB6KqYw_dNKnrwaKZcdSQ1eTUraxdpYkYskCIcaQ5TM6SxwntaOkkkXMaNBhbe7H_AahxpKjQ_EsgRBF2KvgdX209j0uLLH3uTxZRl3DyYuMCSny8ukr9t5qPgkEqOjNo/s1280/blog.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1280" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoR5ZHvBShIIfFGeQ_3sjGn0SItir-ftSrYfW7GDcV_V14ZX1eugRB0wnQNeTB6KqYw_dNKnrwaKZcdSQ1eTUraxdpYkYskCIcaQ5TM6SxwntaOkkkXMaNBhbe7H_AahxpKjQ_EsgRBF2KvgdX209j0uLLH3uTxZRl3DyYuMCSny8ukr9t5qPgkEqOjNo/w400-h225/blog.jpg" width="400" /></a></div><b><span style="color: #660000; font-size: large;">Sembra incredibile ma il consiglio comunale di Milano ha respinto la proposta per il conferimento della cittadinanza onoraria al giornalista Julian Assange.</span></b><br /><br /><span style="font-size: medium;">Era il primo punto su 36 all’ordine del giorno del consiglio comunale milanese ma la proposta dei consiglieri Enrico Fedrighini del gruppo misto, Carlo Monguzzi di Europa Verde e Rosario Pantaleo del Partito Democratico è stata </span><b style="font-size: large;">sonoramente bocciata</b><span style="font-size: medium;">.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">12 i voti contrari contro i sette favorevoli mentre gli astenuti sono stati ben sei.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">Si conclude così in questa </span><a href="https://www.comune.milano.it/documents/20126/863905/Programma+CC+11+marzo+2024-+Web.pdf/8f22f7db-792a-f76c-e8b3-d44b63232a38?t=1709823598098" style="font-size: large;">consiliatura</a><span style="font-size: medium;"> la tormentata vicenda della cittadinanza onoraria al coraggioso giornalista australiano ... </span><span style="font-size: large;"><a name='more'></a></span><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcks5APzDk9s9ae_eBoRkHG1nsOsmdB_esH7d0MsKC2E3eK7BhYwEFlxrel0S2MhXahWpKb7C4tkEoBeNgz9nMKIrpsGltX5sx_PfrQEJinp7P7IB8jj31Dzp9KZ_P66QAdiC7ztnxv2Bk_jYq4VeRctVo5mbCx6HORhKZyfim-K4z6KWw7P0fKxYm_IQ/s300/blog.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="168" data-original-width="300" height="358" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjcks5APzDk9s9ae_eBoRkHG1nsOsmdB_esH7d0MsKC2E3eK7BhYwEFlxrel0S2MhXahWpKb7C4tkEoBeNgz9nMKIrpsGltX5sx_PfrQEJinp7P7IB8jj31Dzp9KZ_P66QAdiC7ztnxv2Bk_jYq4VeRctVo5mbCx6HORhKZyfim-K4z6KWw7P0fKxYm_IQ/w640-h358/blog.jpg" width="640" /></a></div><span style="color: #660000; font-size: large;"><b><br />IL GIORNALISMO DI INCHIESTA: ESEMPIO DI SERVIZIO PUBBLICO</b></span><br /><br /><span style="font-size: medium;">A partire dal 2006 Assange è tra i promotori del sito web WikiLeaks, che nel corso degli anni ha pubblicato documenti da fonti anonime e informazioni segrete, nell’interesse collettivo ad una libera informazione.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">WikiLeaks giunge all’attenzione internazionale nel 2010 quando fece trapelare una serie di notizie fornite dal militare transgender Chelsea Manning su possibili crimini di guerra perpetrati dagli Stati Uniti. Il 28 novembre 2010 WikiLeaks rende di pubblico dominio oltre 251.000 documenti diplomatici statunitensi, molti dei quali etichettati come “confidenziali” o “segreti”.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">Da quel momento per il giornalista inizia un vero e proprio calvario giudiziario, perseguitato per quel tipo di giornalismo che è un vero e proprio servizio pubblico. Assange è un uomo che non ha mentito, o ingannato, come molti dei suoi omologhi nei media, ma ha detto alla gente la verità su come il mondo è gestito.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">Assange è attualmente detenuto nel Regno Unito presso la prigione di Sua Maestà a Belmarsh. Si tratta di un carcere di massima sicurezza con 1 ora d’aria giornaliera e le restanti ore trascorse in una cella di 6mq.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">La Corte suprema inglese sta decidendo sull’ultimo decisivo ricorso dei suoi legali per impedirne l’estradizione negli Stati Uniti dove subirebbe un processo per 18 capi d’accusa con una pena che potrebbe arrivare a 175 anni di prigione.</span><div><br /><span style="color: #660000; font-size: large;"><b>MILANO È LA CASA NATALE DI TANTI GIORNALI E TV MA NON VUOLE ASSANGE</b></span><br /><br /><span style="font-size: medium;">La capitale economica d’Italia non ha voluto seguire l’esempio di centinaia di città nel Mondo e decine di comuni nel nostro Paese, tra cui Roma e Napoli.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">Tra le panchine da sostituire in piazza Gambara, una nuova linea del bus, o la chiusura dei campi nomadi irregolari, l’esempio altissimo di servizio pubblico reso da </span><a href="https://www.byoblu.com/2024/02/21/processo-a-julian-assange-la-congiura-del-silenzio/" style="font-size: large;">Julian Assange</a><span style="font-size: medium;"> non ha fatto breccia nella maggioranza dei consiglieri comunali comunali di Milano.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">Con i voti dei consiglieri astenuti, Milano, si sarebbe schierata dalla parte della libertà di informazione, della tradizione del giornalismo coraggioso.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">È interessante notare come al secondo punto all’ordine del giorno di questo consiglio comunale, dopo la proposta di cittadinanza ad Assange, ci fosse il regolamento per l’autorizzazione alla registrazione di marchi contenenti la denominazione “Milano”.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">Spiace che la città che ha dato i natali a tantissimi giornali nazionali, innumerevoli periodici, radio e televisioni, abbia voltato le spalle proprio alla libertà di stampa e ai diritti umani. La Milano ormai neppure più “da bere”, con questa decisione tradisce prima di tutto se stessa, la sua laicità, il suo coraggio, restando impantanata nelle sabbie mobili di un mainstream che riceve le veline da Washington.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">Una clamorosa decisione questa che è la plastica rappresentazione della povera scala di valori che esprimerà da domani il marchio “Milano”.<br /><br /><b><span style="color: #990000;">Fonte </span></b>(con <b>video</b> del servizio di <b>Davide G. Porro)</b></span><span style="font-size: large;">: </span><a href="https://www.byoblu.com/2024/03/12/milano-capitale-dei-mass-media-volta-le-spalle-a-julian-assange/" style="font-size: large;">www.byoblu.com</a></div><div><br /></div><div><br /></div>Catherinehttp://www.blogger.com/profile/07837764422888236382noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-722533483104206231.post-47533136287382918732024-03-11T18:24:00.001+01:002024-03-11T18:24:53.145+01:00Chi si ferma è salvato<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3ut9XSXDusP0xAbzMIPW4GvpCwkdvlp4bPAVGglPj-X86jik9y_yi04a8yI3jnmIjgvDRsi7QVgvZi5Lk5sraGDR-Lhty-Qvd2nZ0nVS2AAwbJwmfOsu39gDQs8Yl506aBRqe28O3oScLnuyvuBPPxu7RhZoQa-mOiKypnHK-STZPnVUj0kaYMhcqTzM/s1215/blog.webp" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="813" data-original-width="1215" height="268" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3ut9XSXDusP0xAbzMIPW4GvpCwkdvlp4bPAVGglPj-X86jik9y_yi04a8yI3jnmIjgvDRsi7QVgvZi5Lk5sraGDR-Lhty-Qvd2nZ0nVS2AAwbJwmfOsu39gDQs8Yl506aBRqe28O3oScLnuyvuBPPxu7RhZoQa-mOiKypnHK-STZPnVUj0kaYMhcqTzM/w400-h268/blog.webp" width="400" /></a></div><span style="font-size: medium;">(…) Vai in un centro commerciale, il moderno campo di concentramento del consumo.<br /><br />Osserva la gente, il luogo, l’energia. Le persone sembrano come ipnotizzate, istupidite dagli oggetti, attaccate alle cose, agli aggeggi che sembrano essere sempre nuovi e pieni di promesse.</span><div><span style="font-size: medium;"><br /></span>
<span style="color: #660000;"><span style="font-size: large;"><b>Perché si accampano in coda per l’ultimo Iphone? Che cosa fanno con tutti quei carrelli pieni di cose, molte delle quali inutili cazzate che dimenticheranno in fretta? Che cosa fanno?</b></span><br /></span>
<br /><span style="font-size: medium;"><b>
Scappano.</b><br />
Scappano da se stesse.<br />
<br />
Siccome non vogliono vedere il vuoto del Nulla che le avvolge, cercano di scappare con le poche cose rimaste, dopo che dio, il partito e tutto il resto sono morti.<br />
<br />
Sono disposte a lavorare dieci ore al giorno con fatica e disgusto, perdere ore per guidare e parcheggiare, stare nella confusione, spendere quello che hanno guadagnato lavorando di malavoglia, per ingozzarsi di cose nocive, per comprare prodotti tecnologici che dopo tre mesi diventeranno obsoleti...</span><br />
<a name='more'></a><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivJEwgjBucbM_iAb1Au3-JiFXeVz4qBALXU_57rNLEP3QLk82EdNbJ6hMnNuuYWXRn9_lZ-NYcMiQ1jrGLOUyy_I41K45X5y8ooTyiG1MVURLRQjoOKDYIvUwEbM2XNSLTAmviE9wGr7A/s1600/blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="561" data-original-width="958" height="374" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivJEwgjBucbM_iAb1Au3-JiFXeVz4qBALXU_57rNLEP3QLk82EdNbJ6hMnNuuYWXRn9_lZ-NYcMiQ1jrGLOUyy_I41K45X5y8ooTyiG1MVURLRQjoOKDYIvUwEbM2XNSLTAmviE9wGr7A/s640/blog.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div><span style="font-size: medium;">
Scappano attraverso il consumo, incatenati da uno stimolo al possesso dopo l’altro, sedotti dalla promessa inconscia e vuota di appagamento che la società ha abilmente costruito.<br />
<br />
Ora puoi capire meglio da cosa è causato il trionfo della società dei consumi, che avevamo in precedenza identificato come uno dei nemici esteriori più potenti.</span><br />
<div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<b style="font-size: xx-large;"><span style="color: #660000;">Il fascismo della società dei consumi </span></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b style="font-size: xx-large;"><span style="color: #660000;">è creato dal Nulla</span></b></div>
<br /><span style="font-size: medium;">
Che cosa rimane se non c’è nessun dio, nessuna ideologia, nessuna promessa futura, nessun investimento di valore, nessun fondamento interiore, nessun appagamento reale, se non attaccarsi al possesso, al denaro, al consumo, all’esibizione, al potere e al sesso?<br />
Non sono un moralista (solo ogni tanto, giusto per divertirmi).<br />
<br />
Non sto dicendo che è meglio credere in Dio, professare un’ideologia, ritornare ai valori del passato o diventare un eremita. Non ti sto incitando al rifiuto degli oggetti, del denaro, del sesso, non sto dicendo che possedere oggetti, godere delle cose e delle sensazioni sia peccato. Quello l’hanno fatto per secoli i religiosi ipocriti, e io sono il primo a mandarli a quel paese.</span></div>
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-4C4gN7PAlnIWWBWF2fm3Hbaak3uH9r4PRphp-5rc-He1tNvYx4vA2jlfnpmOMmCGKxI_bDLqZWT1NLySwl2O5NknRj3iDKPArwKyoVl8_f2mcRGDPddtdSX1unTTWN4oFZ82akIQDkY/s1600/blog1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="466" data-original-width="699" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-4C4gN7PAlnIWWBWF2fm3Hbaak3uH9r4PRphp-5rc-He1tNvYx4vA2jlfnpmOMmCGKxI_bDLqZWT1NLySwl2O5NknRj3iDKPArwKyoVl8_f2mcRGDPddtdSX1unTTWN4oFZ82akIQDkY/s640/blog1.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div>
<div style="text-align: center;">
<b style="font-size: xx-large;"><span style="color: #660000;">Noi siamo nati per godere e celebrare la bellezza dell’Universo</span></b></div>
<br /><span style="font-size: medium;">
Ma tu non stai godendo, fai solo finta di godere. Non è questo il vero godimento.<br />
<br />
C’è differenza tra la brama incessante e automatica della sensazione e il Sentire.<br />
<br />
Il Sentire è la porta di accesso al vero godimento. Sentire è attenzione al proprio corpo, consapevolezza di se stessi e delle sensazioni, riconoscimento dello spazio interiore e intelligenza emotiva. Il Sentire è la porta di accesso alla saggezza e alla beatitudine.<br />
<br />
Apprezzare, godere di un oggetto, provare piacere nell’utilizzo di una cosa ma sapere che l’oggetto non aggiunge e non toglie nulla alla propria felicità cambia l’approccio alla vita e spezza l’attaccamento al consumo.<br />
<br />
La ricerca forsennata della sensazione, invece, è scappare dal Sentire. L’ansia del consumo è figlia della disperazione.<br />
<br />
Dentro di te c’è un meccanismo che ti fa desiderare un oggetto (materiale o immateriale) perché nel tuo computer interno c’è un virus che ti promette che è lì che troverai il tuo totale appagamento.<br />
<br />
Che il tuo attaccamento sia un uomo, una donna, un gelato, una villa al mare, un posto in Parlamento, o l’illuminazione spirituale, tu stai bramando un oggetto.<br />
<br />
Sai cosa vuol dire questo?<br />
Significa che la società dei consumi l’hai creata tu.</span></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVi_SgHFA7ZJg2f-frXgfgxwVqMqa3QBNLCyvstuQ8oZ5YepCdfm9AkN95CknZudOZi8boqGAHU5oE-N08YSy4O0lkUn-MRxlyENWcRVikumcKU8ycHCT5LDbMMBeA65D69aCZ0Bemft4/s1600/blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="452" data-original-width="599" height="482" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVi_SgHFA7ZJg2f-frXgfgxwVqMqa3QBNLCyvstuQ8oZ5YepCdfm9AkN95CknZudOZi8boqGAHU5oE-N08YSy4O0lkUn-MRxlyENWcRVikumcKU8ycHCT5LDbMMBeA65D69aCZ0Bemft4/s640/blog.jpg" width="640" /></a></div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div>
<div style="text-align: center;">
<b style="font-size: xx-large;"><span style="color: #660000;">Tu hai creato la società dei consumi</span></b></div>
<br /><span style="font-size: medium;">
Condoglianze.<br />
Facciamo un momento di silenzio per questa tragica notizia.</span></div>
<div>
<br />
<span style="color: #660000; font-size: large;"><b>Il fascismo della società dei consumi non è una sventura venuta dall’alto, non è solo il diabolico piano studiato a tavolino dai potenti del mondo. La società dei consumi si origina nella tua mente.</b></span><br />
<br /><span style="font-size: medium;">
Cercare soddisfazione nel consumo è sicuramente una strategia proposta e imposta dal paradigma sociale della modernità ma non potrebbe esistere se non trovasse uno spazio preponderante dentro di te.<br />
<br />
Il materialismo consumista è un impulso fortissimo che parte prima di tutto dalla tua mente, e la società dei consumi è la manifestazione esteriore della (tua) mente calcolante che non trova pace in se stessa e cerca sollievo nell’oggetto e nel possesso.<br />
<br />
Il nemico esterno è generato da un nemico interno.<br />
Tu crei la società dei consumi a partire da questo attaccamento al desiderio e allo stimolo permanente.</span><br />
<br /></div>
<div>
<span style="color: #660000; font-size: large;"><b>Non a caso la modernità consumistica è basata sullo stimolo ad oltranza.</b></span><br />
<br /><span style="font-size: medium;">
Tutto è costruito per stimolarti in modi sempre nuovi. Tutto è sempre più veloce, immediato, istantaneo; i tempi imposti sono quelli della pubblicità, elaborati abilmente per iniettarti il desiderio e non darti il tempo di riflettere. Il silenzio imbarazza, i momenti vuoti ti agitano, la noia è da evitare.<br />
<br />
Tutto deve essere riempito da qualche stimolo, basta non fermarsi. Il casino, il traffico, il rumore, la Tv, i telefonini sempre accesi, la tecnologia inarrestabile, sono i tentativi inconsci di cancellare il terrore degli spazi vuoti.<br />
<br />
Il lavoro, le ferie, la spesa, il cibo, la multisala, la disco, la tv, la partita, facebook : chi si ferma è perduto.<br />
</span><div style="border: 0px; font-stretch: normal; line-height: 22px; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="font-size: medium;">
La modernità è una corsa folle allo stimolo.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkLrKd9CYyODkIojuizzsmYjAcE4AFeKUVu1UiofMD6iEGw3Z9tZ-WhGL4TMG3MO9Ha1MaAzQnVsNHHDsaIJRO5CrEMWbLYBlVdhYuemGkyM-XAWC7avnIQGWha8RVnqB8myhdiGK6niE/s1600/blog.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="276" data-original-width="450" height="245" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkLrKd9CYyODkIojuizzsmYjAcE4AFeKUVu1UiofMD6iEGw3Z9tZ-WhGL4TMG3MO9Ha1MaAzQnVsNHHDsaIJRO5CrEMWbLYBlVdhYuemGkyM-XAWC7avnIQGWha8RVnqB8myhdiGK6niE/s400/blog.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="border: 0px; font-stretch: normal; line-height: 22px; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<b><span><i style="font-size: x-large;">I can’t get no satisfaction and i try, and i try and i try</i><a href="https://manualedelpartigianozen.wordpress.com/Documents%20and%20Settings/Admin/Desktop/il%20manualone%20ultimo.doc#_ftn1" style="font-size: x-large;">[1]</a></span></b><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="border: 0px; font-stretch: normal; line-height: 22px; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="color: #660000; font-size: large;"><b>Ma la modernità impazzita non è altro che il riflesso della tua mente folle.<br /></b></span> <br /><span style="font-size: medium;"> La tua mente è terrorizzata dal silenzio, dal vuoto, dal non sapere, dal non far niente, dal nulla, dall’assenza di stimolo, dal non pensiero. </span></div><div style="border: 0px; font-stretch: normal; line-height: 22px; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="font-size: medium;">Per questo cerca incessantemente uno stimolo dopo un’altro, si attacca a un pensiero dopo un’altro, cerca in continuazione una prospettiva di sollievo: vuole una pizza, poi l’ipad, poi la tv al plasma, poi la settimana bianca, un marito ricco, diventare qualcosa o qualcuno di diverso, potere sesso denaro, e tutti gli oggetti visibili o pensabili di questo mondo e di quell’altro.</span><br /> <br /><span style="font-size: medium;"> E come ben sai, non si arresterà nemmeno se otterrà ciò che desidera. Anzi, diventerà più capricciosa.</span><br /> <br /><span style="font-size: medium;"><b> A questo mondo vi sono solo due tragedie: una è non ottenere ciò che si vuole, l’altra è ottenerlo. </b></span><br /><span style="font-size: medium;"> Questa seconda è la peggiore, la vera tragedia.</span><a href="https://manualedelpartigianozen.wordpress.com/Documents%20and%20Settings/Admin/Desktop/il%20manualone%20ultimo.doc#_ftn2" style="font-size: large;">[2]</a> <br /><span style="font-size: medium;"> Grazie all’avidità della mente tutta la tua vita diventa il rincorrere affannoso di uno stimolo dopo l’altro senza reale soddisfazione.</span><br /><span style="font-size: medium;"> Sei trascinato, manipolato, pilotato.</span><br /><span style="font-size: medium;"> La società dei consumi utilizza la fame egoica della mente inducendoti all’attaccamento e potenziandolo dentro di te. </span><br /><br /><span style="font-size: medium;"> Ma in definitiva chi ti tiene al guinzaglio, chi ti sfrutta, chi ti induce a consumare, non è la pubblicità, non è la società, non sono i politici.</span><br /><span style="font-size: medium;"> È la mente.</span><br /> <br /><span style="color: #660000; font-size: large;"><b> La mente è il luogo dove cercare il Nemico.</b></span><span style="font-size: medium;"><br /> </span></div><div style="border: 0px; font-stretch: normal; line-height: 22px; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="font-size: medium;">La mente è il luogo dove ha origine la società dei consumi, ed è anche il luogo dove si origina il Nulla.</span><br /><span style="font-size: medium;"> Non resta che osservare la folla rincorsa allo stimolo insoddisfacente e affrontare chi ti spinge in quella direzione.</span><br /><span style="font-size: medium;"> Chi si ferma è salvato.</span><br /></div><div style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><div style="border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><div style="border: 0px; font-stretch: normal; line-height: 22px; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<a href="https://manualedelpartigianozen.wordpress.com/Documents%20and%20Settings/Admin/Desktop/il%20manualone%20ultimo.doc#_ftnref1">[1]</a> <i>“Non riesco ad avere nessuna soddisfazione, e ci provo, e ci provo…”; (I Can’t Get No) Satisfaction, Mick Jagger, Keith Richards (Rolling Stones),</i><br />
<a href="https://manualedelpartigianozen.wordpress.com/Documents%20and%20Settings/Admin/Desktop/il%20manualone%20ultimo.doc#_ftnref2">[2]</a><i> Frase attribuita a Oscar Wilde o a George Bernard Show, (scegli tu chi preferisci).</i></div><div style="border: 0px; font-stretch: normal; line-height: 22px; margin-bottom: 12px; margin-top: 12px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span><span style="color: #990000; font-size: medium; font-weight: bold;">Fonte:</span></span><span style="font-size: medium;"><span style="color: #990000;"> </span><a href="https://manualedelpartigianozen.wordpress.com/2013/07/18/chi-si-ferma-e-salvato/">manualedelpartigianozen.wordpress.com</a></span></div>
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</div>Catherinehttp://www.blogger.com/profile/07837764422888236382noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-722533483104206231.post-36462833449215584462024-03-10T20:10:00.002+01:002024-03-10T20:10:37.967+01:00Da uno scudo all'altro: uno scudo solare per proteggere da cosa?<div><div style="text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsPzdGtkMptOIjbyQLG3Q7IbGtL0bAtmPEk8D5I5VxZeKXbDFTV0WxwIPpsExMQgBvUoe1PlPv8jmYbhjlbQXOXxwuzY_vpEwkWIi3rVXlfUAGsmFXIvRDbPKcor4AaO-7Tr3NCZcC6ZfAahzDEWVllV_8sEUOrM9vc4boZj6i8OVEmO9TbGFEaYwJ5Is/s800/blog.jpeg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="451" data-original-width="800" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsPzdGtkMptOIjbyQLG3Q7IbGtL0bAtmPEk8D5I5VxZeKXbDFTV0WxwIPpsExMQgBvUoe1PlPv8jmYbhjlbQXOXxwuzY_vpEwkWIi3rVXlfUAGsmFXIvRDbPKcor4AaO-7Tr3NCZcC6ZfAahzDEWVllV_8sEUOrM9vc4boZj6i8OVEmO9TbGFEaYwJ5Is/w400-h225/blog.jpeg" width="400" /></a></div><span style="font-size: medium;"><b><span style="color: #660000;">Il <a href="https://www.nytimes.com/2024/02/02/climate/sun-shade-climate-geoengineering.html">New York Time chiede</a>: Un ombrellone gigante nello spazio potrebbe aiutare a risolvere la crisi climatica?<br /></span></b><br />L’interesse per gli schermi solari, un tempo un’idea marginale, è cresciuto. Ora, un team di scienziati afferma che potrebbe lanciare un prototipo entro pochi anni.<br /><br />Come accade ormai regolarmente, si usa il clima come pretesto per proporre interventi. L’efficacia del nuovo scudo solare contro il cambiamento climatico è spiegato in una <a href="https://www.pnas.org/doi/10.1073/pnas.2307434120">ricerca pubblicata su PNAS</a>, che propone un nuovo approccio alla SRM o Solar Radiation Management, una gestione della radiazione solare.<br /><br />C’è il progetto dello scudo solare, che è ancorato a un contrappeso specifico, un asteroide. Una follia all’interno di una follia generale.<br />Questo video illustra: <a href="https://www.dailymotion.com/video/x8mzfba">https://www.dailymotion.com/video/x8mzfba</a><br /><br />Al di là del cosiddetto problema della CO2, i problemi causati dall’uomo negli ultimi decenni sono numerosi e non vengono discussi, come ad esempio i <a href="https://www.nogeoingegneria.com/tecnologie/nucleare/qual-e-stato-limpatto-degli-esperimenti-nucleari-sul-cambiamento-climatico-e-sulla-riduzione-dello-strato-di-ozono/">danni agli strati atmosferici</a> causati da esperimenti e interessi militari ...<span><a name='more'></a></span></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiY0YTqvf14abB1Dg6i29OoQEEVJ-UR_TWQ2MdmdOd7HbEKSwKIMamx9wv09f-Slw9tymqWi5d1wIe7Q39DzgMQQ3tRpnNn1DhKs1vuXSQYHZY__jERUweS5GBq0oj_2IK74uzGW_vp8G6ERB-tnF4lkUqwv_7S4MJxaBMBNimG9D3iQwOI7Lj6ryMrWzk/s768/blog.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="519" data-original-width="768" height="432" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiY0YTqvf14abB1Dg6i29OoQEEVJ-UR_TWQ2MdmdOd7HbEKSwKIMamx9wv09f-Slw9tymqWi5d1wIe7Q39DzgMQQ3tRpnNn1DhKs1vuXSQYHZY__jERUweS5GBq0oj_2IK74uzGW_vp8G6ERB-tnF4lkUqwv_7S4MJxaBMBNimG9D3iQwOI7Lj6ryMrWzk/w640-h432/blog.png" width="640" /></a></div><div style="text-align: center;"><i><b>Immagine Wikipedia</b></i></div></div><div style="text-align: center;"><br /></div><span style="font-size: medium;">Tuttavia, un motivo molto importante per vedere il sole come un nemico è la trasformazione del pianeta in un sistema comandato artificialmente, controllato dallo spazio, che può portare a catastrofi e la probabilità che ciò accada non è piccola. È ovvio che si sta pensando di investire in sistemi che permettano di ridurre al minimo gli effetti negativi delle tempeste solari sulla struttura complessiva della rete di controllo. </span><div><span style="font-size: medium;">E qui mi chiedo: lo scudo protettivo sempre più spesso proclamato serve davvero a contenere il riscaldamento globale? Le evidenze dicono altro. </span></div><div><span style="font-size: medium;">Se le reti elettriche si fermano dopo una forte eruzione solare, i nostri sistemi di controllo si spengono, i computer smettono di funzionare e tutta l’elettronica si blocca. <br /><br />L’attività dei brillamenti solari è considerata una seria minaccia e il suo contenimento è una priorità. Per risolvere questo problema, un <a href="https://phys.org/news/2017-10-giant-space-based-solar-flare-shield.html">gruppo di scienziati dell’Università di Harvard</a> ha recentemente pubblicato uno studio che propone una “soluzione audace”: il posizionamento di un gigantesco scudo magnetico in orbita.<br /><br /><b>Se si guarda ai media, questo scudo è dedicato a salvare il pianeta dal riscaldamento globale. </b></span></div><div><span style="font-size: medium;">Come al solito, la realtà viene distorta. L’umanità è ormai sempre più intrappolata nel sistema digitale, irrimediabilmente connessa in rete in tutti i settori della vita; cosa accadrebbe se tutto venisse improvvisamente spazzato via da una tempesta solare?<br /><br />Non hanno nemmeno voluto simulare questo scenario in un film di fantascienza. Probabilmente è troppo pesante e l’unica arma sarebbe lasciare la gabbia digitale centralizzata.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPAE7YkUntBAgh25uSUZmDbgkiTwaDfjbr6YVe14-Bxscu5ER-CBggbzVRTOnU2rLTn5JrRaj0yoFI6C5fmP25KxBYwfLc1qwVfN0QBxAYMgGbGbsa_ikDxq-5-PA9qp5pLcgY7LbcyUrd3SB3dhp_zMGEopQEcXD4zjkLaV0lWehZoDJQeG_NnVeyMi8/s602/blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="401" data-original-width="602" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPAE7YkUntBAgh25uSUZmDbgkiTwaDfjbr6YVe14-Bxscu5ER-CBggbzVRTOnU2rLTn5JrRaj0yoFI6C5fmP25KxBYwfLc1qwVfN0QBxAYMgGbGbsa_ikDxq-5-PA9qp5pLcgY7LbcyUrd3SB3dhp_zMGEopQEcXD4zjkLaV0lWehZoDJQeG_NnVeyMi8/w640-h426/blog.jpg" width="640" /></a></div><div style="text-align: center;"><b style="color: #660000; font-size: xx-large;">Come un’enorme tempesta solare potrebbe devastare il nostro Pianeta</b></div><br /><b style="font-size: large;">Una tempesta solare devastante potrebbe distruggere la nostra rete internet ed elettrica: la Terra sarebbe molto diversa.</b><br /><br /><span style="font-size: medium;">di </span><b style="font-size: large;">Luca Incoronato</b><br /><br /><span style="font-size: medium;">Le tempeste solari rappresentano un tema di relativo poco interesse per il pubblico, almeno allo stato attuale. Nel prossimo futuro, però, il peggioramento delle condizioni generate da queste potrebbe spingere tanti a fare i conti con la realtà.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">Si tratta di una spada che pende sopra il nostro capo e prima o poi potrebbe cadere e trafiggere il cuore della Terra, distruggendola. Una prospettiva prossima? No di certo, ma permane il rischio concreto di fronteggiare una catastrofe per la nostra società nel corso di questa generazione.</span><br /><br /><div style="text-align: center;"><b style="color: #660000; font-size: x-large;">Tempeste solari, addio internet</b></div><br /><span style="font-size: medium;">Una gigantesca </span><a href="https://tecnologia.libero.it/tempesta-solare-potentissima-registrata-nasa-sonda-parker-76542" style="font-size: large;">tempesta solare</a><span style="font-size: medium;"> potrebbe distruggere la rete internet globale entro un decennio. Ecco un allarme che non può essere preso alla leggera. Circola dal 2021, in ambito pubblico, e fa riferimento a uno studio condotto da Sangeetha Abdu Jypthi, ricercatore presso l’Università della California.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">Nei suoi documenti si parla di uno “tsunami solare”, che potrebbe travolgerci e, senza le necessarie precauzioni (a patto che si possano attuarne di adeguate), provocherà un black-out delle comunicazioni web. Un salto indietro nel tempo che, nell’economia odierna, rappresenterebbe uno scenario apocalittico.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">L’esperto spiega come l’umanità dovrebbe preparare in maniera adeguata le proprie infrastrutture internet per le future tempeste solari, che saranno sempre più potenti. Sembra così pendere su di noi una seconda minaccia web dopo quella illusoria del Millennium Bug.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">La nostra stella segue un ciclo naturale di attività di 11 anni, che si misura dal minimo al massimo, con macchie solari, tempeste ed eruzioni. Il 25esimo ciclo solare registrato ha avuto inizio a dicembre 2019, il che vuol dire che ci stiamo dirigendo verso il picco, atteso intorno al 2025. Ci si dovrà preparare per un insieme di effetti, come problemi alle comunicazioni e, al tempo stesso, magnifiche aurore boreali e australi.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">Occorre però prepararsi al peggio, con riferimento ai fenomeni di espulsioni di massa coronale, ovvero le tempeste solari. La prima registrata colpì gli Stati Uniti nel 1859. Da allora è nota come “evento di Carrington”. Se oggi dovesse scagliarsi sugli Stati Uniti, si prevedono perdite di energia per 20-40 milioni di persone per un totale di almeno 2 anni. Uno scenario che richiederebbe una spesa compresa tra i 600 miliardi e i 2,6 trilioni di dollari. È tempo di pianificare le nostre difese, agendo in fretta in vista del prossimo picco d’attività, ovvero dopo il 2030.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghngtCaqpdUOxGnnLxYuOOubB_v3QVS-A5WLsU7-Ivqv6czl1HlP2EX7qZxitgQr3sfhjqiXxM_pZnp9GTej7hxH8lJEiDly5etHRnR3nIJIlxa8JckDf4n02UNZKZdPir36vCs0WwJbg1Oy6WXYJ7UzGoOIwxpbPU4S-W7nZXLBsMtfdlksvCjL3btTY/s738/blog.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="415" data-original-width="738" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghngtCaqpdUOxGnnLxYuOOubB_v3QVS-A5WLsU7-Ivqv6czl1HlP2EX7qZxitgQr3sfhjqiXxM_pZnp9GTej7hxH8lJEiDly5etHRnR3nIJIlxa8JckDf4n02UNZKZdPir36vCs0WwJbg1Oy6WXYJ7UzGoOIwxpbPU4S-W7nZXLBsMtfdlksvCjL3btTY/w640-h360/blog.webp" width="640" /></a></div><br /><div style="text-align: center;"><b style="color: #660000; font-size: x-large;">La fine della Terra</b></div><br /><span style="font-size: medium;">Una tempesta geomagnetica estrema è più comune di quanto si possa pensare. Lo dimostra il fatto che una, devastante, abbia di poco sfiorato la Terra nel 2012, ricadendo al di fuori dei calcoli degli scienziati in termini di previsioni.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">Il New Yorker ha pubblicato un’interessante analisi, che mette insieme dettagli rilevanti sui possibili avvenimenti. Alcuni scienziati ritengono che esista una probabilità del 12% circa che una tempesta di questo tipo, devastante appunto, colpisca la Terra nel prossimo decennio.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">Uno dei grandi nomi nel campo degli studi meteorologici spaziali è Daniel Baker, oggi diretto del Laboratory for Atmospheric and Space Physics e in passato capo divisione al Goddard Space Flight Center della </span><a href="https://tecnologia.libero.it/nasa-segnali-radio-spazio-profondo-magnetar-82727" style="font-size: large;">NASA</a><span style="font-size: medium;">: “Non voglio essere eccessivamente allarmista ma debitamente allarmista”. Ha spiegato come il sistema di energia di massa sia sottofinanziato e stia invecchiando. La domanda però aumenta, per la crescita della popolazione e, in generale, per l’aumento del consumo.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">La rete continua a operare in maniera pericolosamente vicina al punto di stress massimo. Per questo motivo non potrà assorbire lo stress aggiuntivo di una tempesta solare devastante.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">In potenza, tutto potrebbe avvenire da un momento all’altro, senza i necessari avvisi. La natura funziona così, proprio come lo spazio, ovviamente, e i nostri programmi da semplici umani valgono nulla.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">Il problema di fondo è che una catastrofe, dovesse concretizzarsi, potrebbe mettere fuori uso quello che Baker chiama il nostro “bozzolo cyber elettrico”. Ciò vuol dire che anche le nostre risposte globali sarebbero ritardate, in alcuni casi, eliminate in altri.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">La verità è che il nostro sistema ha bisogno di elettricità. Le nostre risposte si basano su questa, guardando agli aeroporti, le ferrovie, le pompe di benzina, i semplici semafori. Una tempesta di livello devastante </span><a href="https://tecnologia.libero.it/tempesta-solare-sulla-terra-cosa-dobbiamo-temere-54707" style="font-size: large;">potrebbe trovarci del tutto impreparati</a><span style="font-size: medium;"> e dare il via, chi sa per quanto, a uno scenario apocalittico, con Paesi isolati tra loro e una grave difficoltà nel tutelare l’ordine che oggi, in parte, ci tiene al sicuro in casa.</span><br /><span style="font-size: medium;"><b>Fonte:</b> <a href="https://tecnologia.libero.it/tempesta-solare-terra-conseguenze-83534">tecnologia.libero.it</a></span></div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhI0_VMWwJFPtRodJO9rhxam9qBILkTvbQd5UsldzRY2m031U2beAeKTAILOx0CcaQJeZsl9jASQFyIdqG01mcu49QOje2_LfSUwRAQ31sQAfDiq9h2UkcfmtVSjYPAPyjX8JdDK8oL_6E1-rlRQK9QbLvxKcEQaqCAp2M-BAhXvs9meUGL5qlCFSn-uqw/s1024/blog.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1024" data-original-width="1024" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhI0_VMWwJFPtRodJO9rhxam9qBILkTvbQd5UsldzRY2m031U2beAeKTAILOx0CcaQJeZsl9jASQFyIdqG01mcu49QOje2_LfSUwRAQ31sQAfDiq9h2UkcfmtVSjYPAPyjX8JdDK8oL_6E1-rlRQK9QbLvxKcEQaqCAp2M-BAhXvs9meUGL5qlCFSn-uqw/w400-h400/blog.jpg" width="400" /></a></div><span style="font-size: medium;"><b>VEDI ANCHE:<span style="color: #660000;"> Un gigantesco ombrello ancorato a un asteroide per proteggere la Terra dal caldo e dalle radiazioni solari. </span></b></span><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">È l’idea singolare di un ricercatore dell’Istituto di astronomia dell’Università delle Hawaii, Istvàn Szapudi per combattere il cambiamento climatico.<br /><br />Lo studio, denominato, “<i>Solar radiation management with a tethered sun shield</i>” è stato pubblicato sull’autorevole rivista “<i>Proceedings of the National Academy of Sciences</i>” e stima che il colossale scudo possa ridurre la radiazione solare dell’1,7 per cento.<br /><b>Fonte:</b> <a href="https://stream24.ilsole24ore.com/video/tecnologia/uno-scudo-solare-orbitante-proteggere-terra-radiazioni-solari/AF4gU4R">stream24.ilsole24ore.com</a></span><br /></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;"><b><span style="color: #990000;">FONTE:</span> </b><a href="https://www.nogeoingegneria.com/tecnologie/spazio/uno-scudo-solare-per-proteggere-da-cosa/">www.nogeoingegneria.com</a></span></div>Catherinehttp://www.blogger.com/profile/07837764422888236382noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-722533483104206231.post-39398803165749953282024-03-09T20:19:00.000+01:002024-03-09T20:19:37.725+01:00Perché non siamo il nostro cervello<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5vk-_F5plSi-DdYMoJTowVuDDnaLyXRDuHrvvDMG7uOBET1txS8RSoJKwBreNwMRUYt-w8V9ldiD-Jw9-QCtSi10h4XmiMGC__9nsZxVlqTBxPZecNNtlTn2PKMZU-E_qasf84erskMoohYlUlbOGThvYZiG2thA-d-QSFNV4ETSc1hNOxExEnQ0sc6c/s1270/blog.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="840" data-original-width="1270" height="265" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5vk-_F5plSi-DdYMoJTowVuDDnaLyXRDuHrvvDMG7uOBET1txS8RSoJKwBreNwMRUYt-w8V9ldiD-Jw9-QCtSi10h4XmiMGC__9nsZxVlqTBxPZecNNtlTn2PKMZU-E_qasf84erskMoohYlUlbOGThvYZiG2thA-d-QSFNV4ETSc1hNOxExEnQ0sc6c/w400-h265/blog.jpg" width="400" /></a></div><span style="color: #990000;"><b><span style="font-size: medium;">In questo libro genialmente semplice e illuminante, nella migliore tradizione scientifica americana, il filosofo e neuroscienziato <u>Alva Noë</u> mostra l’irriducibilità della coscienza a mero epifenomeno del cervello. </span></b></span><div><span style="color: #990000; font-size: medium;"><b><br /></b></span><div>
<b><span style="font-size: medium;">Dall’Introduzione:</span></b></div>
<span style="font-size: medium;"><br />
"Il nostro problema consiste nel fatto che abbiamo cercato la coscienza dove non c’è. Dovremmo invece cercarla là dove essa si trova. La coscienza non è qualcosa che accade dentro di noi. Piuttosto, è qualcosa che facciamo o creiamo. Meglio: è qualcosa che realizziamo. La coscienza assomiglia più alla danza che alla digestione."<br />
<br />
Lo scopo di questo volume è convincervi di ciò. Voglio anche mostrarvi che quanto sostengo è quello che ci insegna un genuino approccio biologico allo studio della mente e della natura umana.<br />
</span><div>
<span style="font-size: medium;"><br /></span></div>
<div><span style="font-size: medium;">
L’idea che l’unica indagine propriamente scientifica della coscienza sarebbe quella che la identifica con eventi nel sistema nervoso è frutto di un <b>riduzionismo</b> ormai datato ...</span><br />
<a name='more'></a></div>
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHjM4ka5_ix9IdFo9oDtUsmX40wVBCgAVT-oocIjWYtcMKBSDd9fcUwPYfj8aGsOXAXFNcOxBkkQc4j77qAZ6ZPvYuu4ra0OFA4n3tnIv6AeqiI9elbNZtaAtlSuyxTwFe6IuzUKvYpX4/s1600/blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="439" data-original-width="780" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHjM4ka5_ix9IdFo9oDtUsmX40wVBCgAVT-oocIjWYtcMKBSDd9fcUwPYfj8aGsOXAXFNcOxBkkQc4j77qAZ6ZPvYuu4ra0OFA4n3tnIv6AeqiI9elbNZtaAtlSuyxTwFe6IuzUKvYpX4/s640/blog.jpg" width="640" /></a></div>
<br /><span style="font-size: medium;">
Tale idea è analoga a quella che considera la depressione solo un male cerebrale. In un certo senso, questo è ovviamente vero. Esistono “firme” neurali della depressione. L’azione diretta sul cervello, nella forma di una terapia farmacologica, può avere effetti sulla depressione. Ma in un altro senso, questo è ovviamente non vero.</span><br />
<div>
<br /></div>
<div>
<span style="color: #660000; font-size: large;"><b>È semplicemente impossibile comprendere in termini unicamente neurali perché una persona cada in depressione, ovvero perché proprio questo individuo qui e ora sia depresso. </b></span></div>
<div>
<br /></div>
<div><span style="font-size: medium;">
La depressione colpisce persone in carne e ossa, che affrontano, sulla scorta delle loro storie di vita vissuta, i problemi concreti della loro esistenza; e lo fa sullo sfondo non solo di queste storie individuali, ma anche della storia filogenetica della specie. Il dogma che la depressione sia un male cerebrale serve agli interessi delle compagnie farmaceutiche, non c’è alcun dubbio. Serve anche a destigmatizzare la lotta contro la depressione, i che è una buona cosa. Ma esso è falso.</span></div>
<div>
<span style="font-size: medium;"><br /></span></div><span style="font-size: medium;">
Per progredire nella comprensione della coscienza occorre rinunciare alla microanalisi neurale interna (per dirla nei termini usati da Susan Hurley e da me tempo fa).<br />
</span><div>
<span style="font-size: medium;"><br /></span></div>
<div><span style="font-size: medium;">
Il luogo della coscienza è la vita dinamica dell’intera persona o dell’intero animale immersi nel loro ambiente. È solo assumendo una prospettiva olistica sulla vita attiva della persona e dell’animale che possiamo cominciare a rendere intelligibile il contributo che il cervello dà all’esperienza cosciente.</span></div>
<div>
<span style="font-size: medium;"><br /></span></div>
<b><span style="font-size: medium;">Questo libro contiene delle proposte. </span></b><br />
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGOnOSIxCM-3eSL1kZUYCzVhJ-Tc-FbJ1F75_ny4WiLZgXaPXJDLSZJx42z33lh7ooXtApmdUPeAQLrZDqrBH7NOCV7JCcrN1FGnPSp6W8K_029vaspHkKKP-MT_qVUC1MZiuHsIeHY4M/s1600/blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="488" data-original-width="719" height="434" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGOnOSIxCM-3eSL1kZUYCzVhJ-Tc-FbJ1F75_ny4WiLZgXaPXJDLSZJx42z33lh7ooXtApmdUPeAQLrZDqrBH7NOCV7JCcrN1FGnPSp6W8K_029vaspHkKKP-MT_qVUC1MZiuHsIeHY4M/s640/blog.jpg" width="640" /></a></div>
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<br />
<div>
<span style="color: #660000; font-size: large;"><b>L’esperienza umana è una danza che si svolge nel mondo in compagnia di altri individui. Noi non siamo il nostro cervello. Non siamo rinchiusi nella prigione delle nostre proprie idee e sensazioni. Il fenomeno della coscienza, così come quello della vita, è un processo dinamico che coinvolge il mondo. Siamo di casa in ciò che ci circonda. Siamo fuori dalle nostre teste. […]</b></span></div>
<div>
<span style="color: #990000; font-size: large;"><b><br /></b></span></div>
<div>
<span face=""lucida grande" , "verdana" , "arial" , sans-serif" style="color: #333333; text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><b>Una presentazione in inglese di Noë della tematica sviluppata nel saggio:</b></span></span></div>
<div>
<br /></div>
</div>
<iframe allow="accelerometer; autoplay; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen="" frameborder="0" height="380" src="https://www.youtube.com/embed/MoOHWHEJOLU" width="653"></iframe><br />
<b><span style="color: #cc0000;"><br /></span></b>
<span style="font-size: medium;"><b><span style="color: #990000;">Fonte:</span></b> <a href="https://gabriellagiudici.it/alva-noe-perche-non-siamo-il-nostro-cervello/">gabriellagiudici.it</a></span><br />
<br /><span style="font-size: medium;">
“In questo libro ho attaccato l’ortodossia, cercando allo stesso tempo di delineare una concezione alternativa. Non sono l’unico a fare questo. Le neuroscienze e le scienze cognitive sono un mosaico formato da posizioni diverse. Per quanto l’ortodossia sia diffusa in modo capillare, le posizioni più eterodosse cercano di uscire dall’ombra.<br />
</span><div>
<span style="font-size: medium;"><br /></span></div>
<div><span style="font-size: medium;">
Gli ultimi venticinque anni testimoniano il graduale sviluppo di un approccio incarnato, situato, alla mente. Questo approccio è fiorito in alcuni settori delle scienze cognitive come la filosofia e la robotica, ma è stato pressocché ignorato nelle neuroscienze, nella concezione dominante della linguistica e, più in generale, nella sfera degli studi della coscienza. </span></div>
<div>
<span style="font-size: medium;"><br /></span></div>
<div><span style="font-size: medium;">
Se intendiamo comprendere la coscienza – il fatto che pensiamo, proviamo sensazioni e che un mondo si mostri davanti a noi -, dobbiamo voltare le spalle alla concezione ortodossa secondo la quale la coscienza è qualcosa che avviene dentro di noi, come la digestione. </span></div>
<div>
<span style="font-size: medium;"><br /></span></div>
<div><span style="font-size: medium;">
E’ ora chiaro, ammesso che non lo fosse anche prima, che la coscienza, al pari dell’improvvisazione musicale, è realizzata nell’azione, da noi, grazie alla nostra situazione nel mondo e al nostro accesso al mondo che conosciamo intorno a noi. Siamo nel mondo e siamo parte di esso. Questa è la nostra ‘casa, dolce casa’."<br />
<br />
<b><span style="color: #990000;">Tratto da:</span></b> <a href="https://youlogosblog.wordpress.com/2015/02/22/la-mente-estesa-secondo-alva-noe/">La Mente Estesa, secondo Alva Noe</a></span></div>
<div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhiwF0IUjGrBWi8ULZJ0BsPJOXgHFXG931g6tltNmjXEKAyMRoqgkOSdhHogOIAGigFOYCzBYVWnfm1pNqU1gvQW1b7hF0QvqQEEWtayt-dKPmpTYRJON33IyuzEh8CVMGu6hJ4FhNa6f8/s1600/blog.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="282" data-original-width="640" height="282" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhiwF0IUjGrBWi8ULZJ0BsPJOXgHFXG931g6tltNmjXEKAyMRoqgkOSdhHogOIAGigFOYCzBYVWnfm1pNqU1gvQW1b7hF0QvqQEEWtayt-dKPmpTYRJON33IyuzEh8CVMGu6hJ4FhNa6f8/s640/blog.png" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;">😉</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: x-large;"><b>...</b></span></div>
<i><div><i><br /></i></div>Articolo precedentemente pubblicato qui il 06/03/2019</i></div><div><i><br /></i></div>
</div>Catherinehttp://www.blogger.com/profile/07837764422888236382noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-722533483104206231.post-39245312457144397852024-03-08T16:33:00.004+01:002024-03-08T16:33:47.982+01:00Ipazia, 16 secoli di bugie<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNhoWP_FY7dDHwhJEkLFO7MKjebBTz3kb4Pzt7u_gPTjRe9AhhKdNX-NGTz8croQAFSsvY-GQkEx9GmomwMu2e9x5yE3RkkmWdho_uuad3gnA2qbWk3Q7BGVUFqO517MTT2ZUt9gXbSfxIOOT8uTJkrVR42t0Ui5uVdElobXxFlwStB_9b5TB1RvG7x3s/s1011/blog.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="570" data-original-width="1011" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNhoWP_FY7dDHwhJEkLFO7MKjebBTz3kb4Pzt7u_gPTjRe9AhhKdNX-NGTz8croQAFSsvY-GQkEx9GmomwMu2e9x5yE3RkkmWdho_uuad3gnA2qbWk3Q7BGVUFqO517MTT2ZUt9gXbSfxIOOT8uTJkrVR42t0Ui5uVdElobXxFlwStB_9b5TB1RvG7x3s/w400-h225/blog.jpg" width="400" /></a></div> <span style="font-size: medium;"><i><span style="color: #660000;"><b>La filosofa di Alessandria d'Egitto fu uccisa nel 415 da un gruppo di fanatici cristiani. E' passata alla storia come una martire della scienza, versione femminile di Galileo. Ma la sua vicenda nasconde un mistero ancora più inquietante ..</b></span></i><br /></span><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">di <b>Luisa Muraro</b></span></div><div><span style="font-size: large;"><br /></span></div><div><span style="font-size: large;">Ipazia di Alessandria ha un conto aperto con la nostra civiltà che dobbiamo incominciare a pagare.</span></div>
<div>
<span style="font-size: medium;"><br />
Parlo, per chi ancora non conoscesse questo nome, della scienziata e filosofa neoplatonica, maestra nel Museo di Alessandria d’Egitto (non un museo, ma un centro di studi superiori) che, nell’anno 415 dell’era cristiana, venne trucidata da un gruppo organizzato di cristiani fanatici. Il delitto restò impunito perché l’inviato imperiale non fece il suo dovere.</span></div>
<div>
<span style="font-size: medium;"><br />
Da parte di chi ha a cuore la tradizione religiosa cristiana, io mi aspetto un preciso contributo. Posto che le fonti non consentono di attribuire al vescovo di Alessandria, il futuro santo e padre della Chiesa Cirillo, alcuna responsabilità diretta nella morte violenta della filosofa, si stabiliscano le innegabili responsabilità indirette, nel contesto di una diffusione del cristianesimo che è piena di luci e ombre ...<br />
</span><a name='more'></a></div>
<div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKeQweQtE6mwUEyWgXncW96d7641QyLmqIqYUvfua_3GGXpghPBK3MRRHwTXm8V83BYwLXT24Gv_lbgtixrTPJceUEx8OrgYWpSF2ol2iFDlhnU3BnbQhDAlHooz3MDWGFTqoaMC00nPM2/s1600/blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="434" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKeQweQtE6mwUEyWgXncW96d7641QyLmqIqYUvfua_3GGXpghPBK3MRRHwTXm8V83BYwLXT24Gv_lbgtixrTPJceUEx8OrgYWpSF2ol2iFDlhnU3BnbQhDAlHooz3MDWGFTqoaMC00nPM2/s640/blog.jpg" width="640" /></a></div>
<br /></div><span style="font-size: medium;">
Da coloro che hanno a cuore le grandi conquiste della modernità (libertà di pensiero, pluralismo, libertà di ricerca, valore delle scienze sperimentali), mi aspetto che smettano di strumentalizzare la figura della filosofa deformandola in quella di una martire della libera scienza. Le fonti storiche non autorizzano questa rappresentazione che si alimenta da una serie di stereotipi, già confutati, sulla storia delle scienze e la cultura cattolica. Non si faccia di Ipazia un anacronistico pendant femminile di Galileo. Lei fu indubbiamente una scienziata di prima grandezza e, come Galileo, si dedicò all’astronomia con avanzate tecniche di osservazione. L’analogia finisce qui. La famosa vicenda del processo di Galileo riguarda il protagonista di una svolta epocale nell’idea di scienza, che non ha nulla a che fare con l’epoca di Ipazia, il cui tempo fu agitato da una somma di problemi che non riguardavano la concezione della scienza, se non molto indirettamente. Detto in breve, Galileo è il campione e il martire del nuovo che avanza.</span><br />
<br />
<span style="color: #660000; font-size: large;"><b>Ipazia è l’esponente di una tradizione secolare (millenaria, se contiamo l’Egitto) e venne schiacciata dal nuovo avanzante, il cristianesimo, che fu anche rivoluzione sociale, non dimentichiamo.</b></span><br />
<br />
<div><span style="font-size: medium;">
Il mio contributo al pagamento del debito che abbiamo verso Ipazia, consisterà nell’esporre, in forma di racconto basato sulle fonti storiche, le circostanze che portarono alla sua uccisione. <br />
(sopra, Ipazia in un particolare dell'affresco La scuola di Atene, di Raffaello Sanzio)</span><br />
<br />
<span style="color: #660000;"><b><span><span style="font-size: large;"><span>Di Ipazia non abbiamo una data di nascita, possiamo immaginare che fu intorno al 370</span>.</span> </span></b><br /></span>
<br /><span style="font-size: medium;">
Trascorse la sua vita ad Alessandria; non risulta che abbia fatto viaggi fuori dalla sua città. Le fonti la ricordano come figlia di Teone, scienziato del Museo; di lui fu allieva, collaboratrice e, in un certo senso, successora. Le fonti dicono che lei lo superò. Della sua opera non si è conservato quasi nulla.<br />
Intorno al 375 nacque ad Alessandria anche Cirillo, che crebbe all’ombra dello zio Teofilo cui succedette sul seggio episcopale nel 412. Come lo zio, era un uomo di grande decisione, al limite della spregiudicatezza. Per favorire la Chiesa, Cirillo cercò l’alleanza del prefetto imperiale Oreste, un battezzato anche lui ma poco propenso a schierarsi con i cristiani.</span></div>
<div>
<span style="font-size: medium;"><br />
Scoppiarono incidenti, uno gravissimo nel 415: un gruppo di monaci venuti dal deserto (i cosiddetti parabolani) per servire il vescovo, a che titolo non sappiamo, assaltarono il carro del prefetto e riuscirono a ferirlo con una sassata. Il loro capo fu catturato e duramente punito, Cirillo voleva farne un martire ma i cittadini si opposero, compresi alcuni cristiani. </span></div>
<div><span style="font-size: medium;">
Siamo alla vigilia dell’uccisione di Ipazia.</span></div>
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4uHqu2bvJtTl3w1gRyK3tInWXA5wkdddR77HKPZsOneozGdiQF-FSH31ZkfM1yUa4_JR_XBKBVuJaBHE1SOsnh-rablQCRWMTlfiGnZ0CuLAZVyb8d1Viexe9DcE1hkhl6xJxOQdpjgGg/s1600/Ipazia2.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4uHqu2bvJtTl3w1gRyK3tInWXA5wkdddR77HKPZsOneozGdiQF-FSH31ZkfM1yUa4_JR_XBKBVuJaBHE1SOsnh-rablQCRWMTlfiGnZ0CuLAZVyb8d1Viexe9DcE1hkhl6xJxOQdpjgGg/s400/Ipazia2.jpg" width="300" /></a></div><span style="font-size: medium;">
Bisogna sapere che Oreste era un ammiratore della filosofa e aveva preso l’abitudine di consultarla sui problemi della città. All’epoca Alessandria era una città multietnica, abitata da elleni, egizi, ebrei, costellata da vari edifici religiosi: sinagoghe, templi alle divinità greche ed egizie, chiese cristiane. Il gruppo dominante è costituito dagli elleni (gli abitanti di origine greca), molti dei quali stavano passando al cristianesimo, che era diventato la religione dell’imperatore.<br />
<br />
Ipazia, che apparteneva a questo gruppo sociale, non era cristiana. Fra i suoi allievi aveva tuttavia dei cristiani, come Sinesio, il futuro vescovo di Cirene, che la chiamava “madre” e “patrona”, e su di lei ha lasciato una preziosa testimonianza scritta.<br /></span>
<br />
<div><span style="font-size: medium;">
Le fonti raccontano che un giorno il vescovo Cirillo si trovò a passare nei pressi della casa di Ipazia e notò un assembramento di carri, lettighe e guardie.<br />
“Di chi è quella casa? Che cosa sta succedendo?”<br />
“È la casa della filosofa Ipazia – gli rispose uno del seguito - quelli che vedi, sono i curiali del prefetto, lui deve essere venuto con altri a salutarla e ad ascoltarla”.<br />
<br />
Il vescovo, possiamo immaginare, sentì una fitta penosa nell’anima. Per certo il nome di quella donna, famosa in città, non gli era nuovo. Nuovo fu per lui scoprire che il prefetto si degnasse di farle visita, dopo che aveva rifiutato l’offerta fatta da lui, Cirillo, che era un uomo e un vescovo. Le fonti ci autorizzano a immaginare anche il pensiero che seguì a quel penoso, ma così umano! sentimento: “Ad Alessandria le cose andrebbero meglio se io e il prefetto fossimo amici. Io e il prefetto non siamo amici per colpa di Ipazia che si è messa di mezzo e ha attirato Oreste nella sua orbita”.</span><br />
<br /><span style="font-size: medium;">
Questo è l’antefatto. Il fatto è che un giorno del marzo 415 un gruppo di parabolani, guidati da un tale di nome Pietro il lettore, sequestrò Ipazia, la portò in una chiesa e qui, al chiuso, la trucidarono usando strumenti taglienti che non erano coltelli, forse pezzi di vetro o di conchiglia. Poi ne portarono i resti in una località, il Cinarone, forse assegnata alla eliminazione di materie di scarto con il fuoco, e qui li bruciarono.<br />
Da questo insieme di fatti risulta che Ipazia, se siamo alla ricerca di un titolo da dare alla sua morte, fu principalmente una martire politica.<br />
<br /></span></div>
<div><span style="font-size: medium;">
Colpita per colpire il prefetto imperiale, è la prima supposizione, Ma, se allarghiamo lo scenario storico, le circostanze suggeriscono piuttosto che lei fu eliminata perché disturbava, con la sua indipendenza, l’antagonismo fra due poteri, quello imperiale e quello ecclesiastico, che erano anche due uomini, Oreste e Cirillo, e impediva così che i due poteri e i due uomini arrivassero a trovare un compromesso per una conveniente alleanza.<br />
<br />
A ciò si aggiunga un senso di rivalità del capo della Chiesa alessandrina nei confronti di quella donna che, stando alla testimonianza di Sinesio, aveva l’autorità di una sacerdotessa. La filosofa e il vescovo erano entrambi sprovvisti del potere della forza; l’efficacia della loro azione dipendeva dall’autorità della loro parola e dal credito di cui godevano presso i detentori del potere politico.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjD3ibE47bvzs78suNVcTaX-AZ-h5gJ2QW5p8IqGSGHgg43yVUtoceUfQAqDqIQE3GyiDMWTT8cTQFU3BZvpVod2m78CzMoiw8tKpibQOHGOxIaIF0iqN9BYnOuDQxPrXwRzx5L6IMMBvw8QQnRZTUXwwiNlbFe9CR13AL1E-A0ljTuq5Mqf70tyMlU=s720" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="531" data-original-width="720" height="295" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjD3ibE47bvzs78suNVcTaX-AZ-h5gJ2QW5p8IqGSGHgg43yVUtoceUfQAqDqIQE3GyiDMWTT8cTQFU3BZvpVod2m78CzMoiw8tKpibQOHGOxIaIF0iqN9BYnOuDQxPrXwRzx5L6IMMBvw8QQnRZTUXwwiNlbFe9CR13AL1E-A0ljTuq5Mqf70tyMlU=w400-h295" width="400" /></a></div><span style="font-size: medium;">Sicuramente contarono anche altre circostanze, fra cui il conflitto tra la cultura del mondo antico declinante e la nuova religione cristiana, purché abbiamo chiaro che il conflitto non si configurava come un antagonismo e che la vittoria del cristianesimo era ormai evidente.</span><br /><b><span style="color: #990000;"><br /></span></b><b><span style="color: #660000; font-size: large;">Contò il fatto che non di un filosofo si trattasse, ma di una filosofa? </span></b><br />
<br /><span style="font-size: medium;">La domanda va riformulata, considerato che non esistono culture in cui la differenza sessuale sia indifferente. Quanto contò, nella vicenda di Ipazia? E abbiamo noi modo di stabilirlo? Senza addentrarci, consideriamo che la nascente religione cristiana, a differenza di quella grecoromana e di quella egizia, non rendeva pensabile e accettabile una donna con le prerogative di Ipazia, libera di sé, non subordinata a partiti o fazioni, presente e parlante in luoghi pubblici, sapiente, maestra dotata di una parola autorevole per donne e uomini.<br />
</span><div>
<span style="font-size: medium;"><br />
Questa considerazione ci porta ai nostri tempi per constatare che il tipo umano femminile incarnato da una Ipazia non ha corso nella nostra cultura, forse perché essa deriva dalla versione cristiana del patriarcato. </span></div>
<div><span style="font-size: medium;">
Il che ci fa capire il perché di certi stereotipi laici o laicisti: questi stereotipi resistono e si ripresentano per non poter ammettere che quello che faceva veramente problema ai cristiani di Alessandria, continua a fare problema anche ai nostri giorni, e non solo ai “cristiani”!<br />
<br /></span></div><span style="font-size: medium;">
Voglio dire che gli stereotipi anticlericali con cui si accosta la figura e la vicenda di Ipazia (Chiesa nemica della scienza, della ragione, delle donne) sono fatti per coprire una certa coda di paglia.</span><div><span style="font-size: medium;"><br />
</span><div>
<span style="font-size: medium;"><b><span style="color: #990000;">Fonte:</span><span style="color: #cc0000;"> </span><a href="http://www.giudiziouniversale.it/articolo/libri/ipazia-16-secoli-di-bugie" style="color: #f6b26b;">www.giudiziouniversale.it</a></b></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi_-j_ESiVCQ_KrHV6dCKxHFtKpxP0vohiWxXnmHLR4DQaFkZ05a15z0U2v9I3_hij_G4gFhIcD89QCIBm7H-42VBKNVblSXqpy32AOSp3fBLBtU-pjjuliHFWtnXodCNXsiT7-BswXx4c6st81c49vqywU1BupncEY0I_48vlFoZbLfOFaK7Ao0q78=s927" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="605" data-original-width="927" height="418" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi_-j_ESiVCQ_KrHV6dCKxHFtKpxP0vohiWxXnmHLR4DQaFkZ05a15z0U2v9I3_hij_G4gFhIcD89QCIBm7H-42VBKNVblSXqpy32AOSp3fBLBtU-pjjuliHFWtnXodCNXsiT7-BswXx4c6st81c49vqywU1BupncEY0I_48vlFoZbLfOFaK7Ao0q78=w640-h418" width="640" /></a></div><br /><span style="font-size: medium;"><br /></span></div>
</div>Catherinehttp://www.blogger.com/profile/07837764422888236382noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-722533483104206231.post-50100248249513684172024-03-07T19:47:00.002+01:002024-03-07T19:47:34.586+01:00Atlantide e il Cicap<p></p><div style="text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0e91ZjAGsR8txkmTFxpiyKSSWTkQSJoyCpbFK-uws8f8kxqgHpr7g-zUZJrLrOt_T0kngkQXvP3OU8_a885nhqVCcn5Mpr0Yp2Me5sxF3paksVw9wlLOtQioD7fQvFXLGTjpwdjCZWPvouywNYOVgjIblDZTMhZq5JiP9p2RlGBKc65UPa3dYjltfhQo/s553/blog.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="358" data-original-width="553" height="259" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0e91ZjAGsR8txkmTFxpiyKSSWTkQSJoyCpbFK-uws8f8kxqgHpr7g-zUZJrLrOt_T0kngkQXvP3OU8_a885nhqVCcn5Mpr0Yp2Me5sxF3paksVw9wlLOtQioD7fQvFXLGTjpwdjCZWPvouywNYOVgjIblDZTMhZq5JiP9p2RlGBKc65UPa3dYjltfhQo/w400-h259/blog.jpg" width="400" /></a></div><div style="text-align: left;"> <span style="font-size: medium;">di<b> Mattia Luisetto</b></span></div><p></p><div><span style="color: #660000; font-size: medium;"><b>“Ascolta o Socrate, un discorso certamente singolare, ma tutto vero, come lo raccontò un giorno Solone, il più saggio dei sette”.</b></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Era circa il 360 a. C. quando, con queste parole, il filosofo greco Platone dava inizio ad un racconto destinato a fissarsi nella memoria dell'umanità. Protagonista è un'isola situata nel mezzo dell'atlantico Pelago, la cui popolazione aveva raggiunto elevati livelli di civiltà decine di migliaia di anni prima del nostro tempo.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Atlantide, questo il suo nome, è probabilmente il mistero più dibattuto della storia, complici due schieramenti che da 2000 anni si contrappongono. Da una parte chi ritiene che il racconto contenga delle basi di verità, dall’altra (come, gran parte del mondo accademico), chi riduce il tutto ad un semplice mito di carattere filosofico.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Tra questi, neanche a dirlo, si erge il Cicap, nel cui sito esistono circa 400 articoli dedicati alla questione, riassumibili in una frase: Atlantide è un’invenzione di Platone. </span></div><div><span style="font-size: medium;">Punto e basta ...<span><a name='more'></a></span></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjENbFhSloLfwRrjswN-dEhyqPrKqnTsIdSR9EEaom-SDnWK5cPwceJyBFjcJU_ilhNme9lXfAbQ_rjMny9C5LEqnFSdgH4FHTCk9yjh3q3arlbFlSvrUR4Q9kiK9InzCF9U99HQxd6WZtdpYEyydbjsQTSQG-j-Cmi8eZmSJFnwCT07XIh6WyLDG1O1nE/s512/blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="305" data-original-width="512" height="382" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjENbFhSloLfwRrjswN-dEhyqPrKqnTsIdSR9EEaom-SDnWK5cPwceJyBFjcJU_ilhNme9lXfAbQ_rjMny9C5LEqnFSdgH4FHTCk9yjh3q3arlbFlSvrUR4Q9kiK9InzCF9U99HQxd6WZtdpYEyydbjsQTSQG-j-Cmi8eZmSJFnwCT07XIh6WyLDG1O1nE/w640-h382/blog.jpg" width="640" /></a></div><span style="font-size: medium;"><div style="text-align: center;"><i>Una rappresentazione immaginaria di Atlantide</i></div></span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><div><span style="color: #660000; font-size: large;"><b>La presa di posizione, estremamente dogmatica, si basa di fatto su tre semplici assunti:</b></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">-<b> Platone è l’unico a parlare di Atlantide.</b></span></div><div><span style="font-size: medium;"><b><br /></b></span></div><div><span style="font-size: medium;"><b>- Non poteva esistere nessuna civiltà al tempo descritto da Platone.</b></span></div><div><span style="font-size: medium;"><b><br /></b></span></div><div><span style="font-size: medium;"><b>- La scienza ha categoricamente escluso l’esistenza di un continente nell’oceano Atlantico.</b></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Non sono sufficienti poche righe per dimostrare la falsità di questi tre punti; perciò, perché non fare una <b>piccola analisi</b> su chi invece difende a spada tratta la versione accademica?</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Tra tutti i debunker della scuola di Piero Angela, la scelta ricade ovviamente su Massimo Polidoro. </span></div><div><span style="font-size: medium;">Proprio lui, infatti, ha dedicato ben due video, oltre che un capitolo di un suo libro, al caso Atlantide. I video si intitolano rispettivamente: “<i>Atlantide: il continente perduto”</i> e “<i>Atlantide: Il continente scomparso</i>”.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Basterebbe il titolo per evidenziare la malafede con la quale i debunker si approcciano all’argomento. Ma non limitiamoci a questo.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">In entrambi i video viene ribadito più e più volte come Atlantide fosse un continente di grandi dimensioni. </span></div><div><span style="font-size: medium;">Lo spettatore viene quindi portato ad <b>associare inconsciamente la figura dell'isola a quella di un continente</b>.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Ciò diventa estremamente importante nel momento in cui, ci dice Polidoro, la scienza ha escluso l'esistenza di continenti sommersi nell'oceano Atlantico. In questo modo si crea una semplice equazione nella mente dei non addetti ai lavori: siccome Atlantide era un continente e la scienza ha dimostrato la non esistenza di masse continentali (fatte quindi da granito) nei bacini oceanici, allora la storia è una semplice invenzione di Platone, altrimenti qualcosa avremmo trovato, no?</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;"><b>Peccato che le premesse siano completamente sbagliate.</b></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><b><span style="color: #660000; font-size: large;">Platone infatti parla di isola, non di continente. </span></b></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">La parola usata nel testo greco in riferimento ad Atlantide è νῆσος (nêsos isola). </span></div><div><span style="font-size: medium;">E, cosa ancor più curiosa, in un passaggio del Timeo, Platone differenzia nettamente l’isola in mezzo all’Oceano dal continente (in greco ἤπειρος) posto dall’altra parte. </span></div><div><span style="font-size: medium;">Ma chissà come mai su questa cosa Polidoro, pur citandola, sorvola: <b>sia mai che a qualcuno</b>, pensando a un continente posto dall’altra parte, <b>vengano in mente le Americhe</b>.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Alla fine, le argomentazioni contenute sono estremamente faziose e a tratti denigratorie, visto che si sceglie di accostare il racconto a elementi che nulla c’entrano, come: dischi volanti, esplosivi, televisori e addirittura ascensori.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Ovviamente tutto ciò non contribuisce affatto al dibatto, anzi.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Non viene portata <b>nessuna prova tangibile che corrobori le tesi di chi nega a priori l'esistenza dell'isola</b>. </span></div><div><span style="font-size: medium;">Al contrario, si arriva addirittura a utilizzare il falso storico come testimonianza per rafforzare la propria posizione. Sia Polidoro che il Cicap, infatti, menzionano una frase attribuibile ad Aristotele in cui l'allievo di Platone negherebbe l'esistenza di Atlantide, definendola un'invenzione del suo maestro. </span></div><div><span style="font-size: medium;">Purtroppo per loro <b>Aristotele non lo ha mai detto e nemmeno scritto. È letteralmente un falso storico nato intorno all'800.</b></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">La realtà è ben diversa da come ci viene presentata. Gli argomenti, infatti, vengono accuratamente scelti per <b>evitare</b> di dover affrontare tutte quelle prove in contrasto con la versione accademica. Questo perché dal secondo dopo guerra disponiamo di evidenze scientifiche che spaziano dall'oceanografia alla paleoclimatologia, che ci permettono di fare un'affermazione tanto importante quanto dissacrante: Atlantide non è un mito.</span></div><div><br /></div><span style="font-size: medium;">Ma questo ai difensori dello status quo non interessa. L’importante è non porsi domande.<br /><br />E così continuano a raccontarci di una favolosa e immaginaria storia nata dalla mente di Platone.<br /><br />Scarica la<a href="https://luogocomune.net/downloads/AtlantideMattiaLuisetto.pdf"> ricerca su Atlantide</a> di Mattia Luisetto, Serena Greco e Filippo Nardi<br /><br /><b><span style="color: #990000;">Fonte:</span></b> <a href="https://luogocomune.net/22-storia-e-cultura/6462-atlantide-e-il-cicap">luogocomune.net</a></span></div><div><br /></div><div><br /></div>Catherinehttp://www.blogger.com/profile/07837764422888236382noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-722533483104206231.post-11216159347981462262024-03-06T19:24:00.001+01:002024-03-06T19:24:17.493+01:00La scandalosa persecuzione nei confronti di Julian Assange<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0hyphenhyphenoQFimXvdUXQxh7TYGONcmqdfdD5bEgVrt6hDRyWpX2CqrW0wqnqk0wwxRaQ7uypJMS0Ni9xXtdnWv28MYTjWhY08J_kmkVAjPlp4hrGIHr4VItO2tCSmbjGj36qOEqB660vOluoKPn52GtXniJURaErYpyz7Ae_pOse5H9DJ-YLxoa1RV-xS5vsKU/s800/blog.webp" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="508" data-original-width="800" height="254" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0hyphenhyphenoQFimXvdUXQxh7TYGONcmqdfdD5bEgVrt6hDRyWpX2CqrW0wqnqk0wwxRaQ7uypJMS0Ni9xXtdnWv28MYTjWhY08J_kmkVAjPlp4hrGIHr4VItO2tCSmbjGj36qOEqB660vOluoKPn52GtXniJURaErYpyz7Ae_pOse5H9DJ-YLxoa1RV-xS5vsKU/w400-h254/blog.webp" width="400" /></a></div><span style="font-size: medium;">di <a href="https://mises.org/wire/outrageous-persecution-julian-assange">Connor O'Keeffe</a><br /><br />Due settimane fa c'è stato il secondo e ultimo giorno di quello che potrebbe essere il<b> processo di estradizione definitivo a</b> <b>Julian Assange</b>. </span><div><span style="font-size: medium;">Da quasi cinque anni il governo degli Stati Uniti sta lavorando per far estradare negli Stati Uniti il fondatore di Wikileaks, accusato di aver violato la legge sullo spionaggio.<br /><br />Ispirato dalla pubblicazione dei <i>Pentagon Papers </i>di Daniel Ellsberg nel 1971, Julian Assange ha fondato Wikileaks nel 2006. </span></div><div><span style="font-size: medium;">La visione di Assange era quella di sviluppare un portale online in cui gli informatori potessero presentare prove di illeciti aziendali o governativi senza doversi identificare o rischiare di esporsi. Una volta inviati, team di volontari e giornalisti avrebbero analizzato i documenti per determinarne la legittimità; se poi ritenuto autentico, avrebbero pubblicato il materiale direttamente su Internet in modo che le persone avessero potuto vederlo.<br /><br />Negli ultimi quindici anni Wikileaks ha svelato una serie di storie importanti. Molte delle informazioni provenivano dai <a href="https://wardiaries.wikileaks.org/">diari di guerra</a> in Afghanistan e Iraq, insieme alle cosiddette <a href="https://wikileaks.org/plusd/?qproject%5b%5d=cg&q=">soffiate dai diplomatici</a>, tutti pubblicati nel 2010. I documenti trapelati rivelavano che non solo il governo degli Stati Uniti aveva commesso numerosi crimini di guerra in Iraq e Afghanistan nel primo decennio di guerra al terrorismo, ma c’erano stati sforzi ufficiali per insabbiarli ...<span><a name='more'></a></span></span><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4gizocMqTbKQbVK4G4PrfE7qW9wU-mwFtbqA3KTz-suGfQUevyOElJ2WoF5mDpv17GJmsNar6NsRQXnYhC71XQ7BhBrjln9RDc5h5KpUs0VoNAuUZ2yeYlnwuOXuIS7mTgz2EJe8H4jw4jd2Ew854PiMscvMZLRrMOZZPAo0S6z7vIWxHrHVD6p5LnT4/s998/blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="397" data-original-width="998" height="254" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4gizocMqTbKQbVK4G4PrfE7qW9wU-mwFtbqA3KTz-suGfQUevyOElJ2WoF5mDpv17GJmsNar6NsRQXnYhC71XQ7BhBrjln9RDc5h5KpUs0VoNAuUZ2yeYlnwuOXuIS7mTgz2EJe8H4jw4jd2Ew854PiMscvMZLRrMOZZPAo0S6z7vIWxHrHVD6p5LnT4/w640-h254/blog.jpg" width="640" /></a></div><div><span style="color: #660000; font-size: large;"><b><br /></b></span></div><span style="color: #660000; font-size: large;"><b>I diari di guerra in Iraq hanno anche portato alla luce molti dettagli sull'uso della tortura da parte della<i> Central Intelligence Agency</i> (CIA). </b></span><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">E, come scrive il giornalista <b>Keven Gosztola</b> nel suo eccellente <a href="https://www.amazon.com/Guilty-Journalism-Political-Against-Assange/dp/1644212722/ref=sr_1_1?crid=3JWJD06XNW4L4&dib=eyJ2IjoiMSJ9.jRDLrJ1eUgV8IEaFMSbjP8gAEwzfxIBrNQpYX99UVOunr3C-mOMWxOzb88mMBKeBRoimgs-qzTfeIYES_DRUW5b9ynA3wY36G2e4bpeFYc7hY5w5Wyd3iOL2QG-cYk_yVKMJnZWk9-6FDGFBRgbehwLeo33QZjUTCw7Qmd_Fp61qscMwtRp0U3nf9Nevak1iv8Zqkg5OE5xb-U_3vL8V0IE_lNUfg2W9WRvYrIGbR44.G2nS9uiH8yWZ3XpdHpzOLL09JRBFDW2kp7b-i6-JTmo&dib_tag=se&keywords=guilty+of+journalism&qid=1708379744&sprefix=guilty+of+journalism%2Caps%2C106&sr=8-1">libro</a> sul caso di Assange, dopo che il presidente Barack Obama <a href="https://www.aclu.org/wp-content/uploads/publications/EstablishingNewNormal.pdf">si rifiutò</a> di perseguire chiunque fosse coinvolto, o di risarcire i sopravvissuti, le soffiate dai diplomatici hanno rivelato che i funzionari americani “si erano intromessi nei sistemi giudiziari francesi, tedeschi, italiani e spagnoli per proteggere gli agenti della CIA, gli ufficiali militari statunitensi e i funzionari dell’amministrazione Bush dai procedimenti giudiziari” legati al programma di tortura.<br /><br /><b>Nel 2016 decine di migliaia di e-mail di alti funzionari democratici e del Comitato nazionale democratico sono trapelate a Wikileaks. </b></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Contenevano <b>rivelazioni politicamente dannose per la campagna elettorale di Hillary Clinton</b> – come dettagli su una serie di <a href="https://theintercept.com/2016/10/07/excerpts-of-hillary-clintons-paid-speeches-to-goldman-sachs-finally-leaked/">discorsi privati</a> che il candidato aveva tenuto ai dirigenti di Wall Street – e persino alcune prove di vera e propria corruzione, come il fatto che il Comitato Nazionale Democratico avesse <b>condiviso</b> le domande imminenti con la Clinton <b>prima dei dibattiti delle primari</b>e.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6HeoK7jKIhBtXod5vGy70K3uc7GS4vR1EPCj5-mGUb3ERqTU7m03m5XIMh8y-au6HsPwgFgqptyih7s25-U_kh2bmUXeizFUxyq_EaSPCyfiSjF1d1PxPzmQhknWCEt2DJJlz1vCusOBFgk6jV_7OrWYbsMBSFko3OARo7sSU-b73O8sjWILmKRBiN-w/s742/blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="627" data-original-width="742" height="541" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6HeoK7jKIhBtXod5vGy70K3uc7GS4vR1EPCj5-mGUb3ERqTU7m03m5XIMh8y-au6HsPwgFgqptyih7s25-U_kh2bmUXeizFUxyq_EaSPCyfiSjF1d1PxPzmQhknWCEt2DJJlz1vCusOBFgk6jV_7OrWYbsMBSFko3OARo7sSU-b73O8sjWILmKRBiN-w/w640-h541/blog.jpg" width="640" /></a></div><div style="text-align: center;"><a href="https://twitter.com/wikileaks/status/793224388959232000?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E793224388959232000%7Ctwgr%5E65a04729bbf0651ea167129d67e06d9067ade91b%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.francescosimoncelli.com%2F2024%2F03%2Fla-scandalosa-persecuzione-nei.html"><b><span style="font-size: medium;">LINK DIRETTO AL TWEET</span></b></a></div><span style="font-size: medium;"><div><br /></div>Un anno dopo l’organizzazione fondata da Assange cancellò ogni possibilità d'essere vista di buon occhio da parte della Casa Bianca di <b>Donald Trump</b> quando pubblicò i cosiddetti documenti <a href="https://wikileaks.org/ciav7p1/">Vault 7</a>. </span></div><div><span style="font-size: medium;">Le fughe di notizie dettagliavano aspetti delle capacità di <b>guerra informatica da parte della CIA</b>, in particolare la capacità dell'agenzia di <b>monitorare e controllare a distanza</b> le auto più recenti, le smart TV, i personal computer, i browser web e la maggior parte degli smartphone.<br /><br />Le fughe di notizie fecero infuriare l'allora <b>direttore della CIA Mike Pompeo</b>. </span></div><div><span style="font-size: medium;">In risposta rivolse l'attenzione dell'agenzia ad Assange, a cui era stato concesso asilo presso l'ambasciata ecuadoregna a Londra cinque anni prima. </span></div><div><span style="font-size: medium;">La CIA convinse UC Global, la società spagnola responsabile della sicurezza dell'ambasciata, a <b>registrare segretamente Assange,</b> anche mentre incontrava i suoi avvocati, e a spedire le registrazioni alla CIA: un piano di cui il capo della società <a href="https://english.elpais.com/elpais/2019/10/09/inenglish/1570606428_107946.html">sarebbe stato successivamente accusato</a> nei tribunali spagnoli.<br /><br />E secondo uno <a href="https://news.yahoo.com/kidnapping-assassination-and-a-london-shoot-out-inside-the-ci-as-secret-war-plans-against-wiki-leaks-090057786.html">straordinario articolo</a> di <i>Yahoo News</i> a firma di <b>Zach Dorfman, Sean Naylor e Michael Isikoff,</b> la CIA di Pompeo avrebbe poi “<i><b>complottato per rapire il fondatore di Wikileaks</b></i>” convincendo i dipendenti della UC Global a lasciare “accidentalmente” la porta dell'ambasciata aperta. </span></div><div><span style="font-size: medium;">Inoltre “alcuni alti funzionari della CIA e dell’amministrazione Trump hanno addirittura discusso dell’uccisione di Assange, arrivando al punto di richiedere "bozze" o "opzioni" su come assassinarlo”. Secondo le <a href="https://thedissenter.org/uc-global-employee-testifies-assange-spying/">deposizioni</a> dei dipendenti della UC Global, <b>il piano migliore era avvelenarlo</b>.<br /><br /><b>Evidentemente è stato scelto un approccio diverso. </b></span></div><div><span style="font-size: medium;">- Nel 2018 gli Stati Uniti incriminarono Assange per aver cospirato per ottenere materiale riservato nel 2010. </span></div><div><span style="font-size: medium;">- Un anno dopo l'Ecuador ne revocò l'asilo, portando al suo arresto nell'aprile 2019 da parte della polizia di Londra. </span></div><div><span style="font-size: medium;">- Il mese successivo gli Stati Uniti chiesero l’estradizione e <b>aggiunsero diciassette accuse di spionaggio</b> contro Assange.</span><br /><br /><span style="font-size: medium;">Il processo di estradizione si è trascinato per quasi cinque anni, in gran parte a causa delle </span><a href="https://thedissenter.org/countdown-to-day-x-assange-may-die-if-extradited/" style="font-size: large;">preoccupazioni</a><span style="font-size: medium;"> sulla sicurezza di Assange durante la custodia. </span></div><div><span style="font-size: medium;">E sulla base dei resoconti di Dorfman, Naylor e Isikoff, questa è una <b>preoccupazione molto ragionevole</b>.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkWlG98aKREetwkp24QRuR8bDO6cZcXOUyjOV-Yx9qlyZwi4qcS-xsn2l3QSKRO3lhm_5RezHpuapCCSYEjjpQZURcg-2tbN0TRtD4VgHEx2lHVl0N6-oSnOFRdzJEP2IC6xRqTtXhZJ4GHMzVJ3iphn1W6dC4YWeYmKi-3sB4uy3TwyNeGR_q-8CXE-I/s890/blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="395" data-original-width="890" height="284" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkWlG98aKREetwkp24QRuR8bDO6cZcXOUyjOV-Yx9qlyZwi4qcS-xsn2l3QSKRO3lhm_5RezHpuapCCSYEjjpQZURcg-2tbN0TRtD4VgHEx2lHVl0N6-oSnOFRdzJEP2IC6xRqTtXhZJ4GHMzVJ3iphn1W6dC4YWeYmKi-3sB4uy3TwyNeGR_q-8CXE-I/w640-h284/blog.jpg" width="640" /></a></div><br /><b><span style="color: #660000; font-size: large;">Ci sono tanti aspetti assurdi e scandalosi di ciò che il governo degli Stati Uniti ha fatto, sta facendo e intende fare a Julian Assange. </span></b></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Il principale tra questi è il fatto che <b>tutto ciò di cui i pubblici ministeri vogliono accusarlo ai sensi della Legge sullo spionaggio ricade nell'attività giornalistica legale e comune</b>. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Il fatto che i giornalisti spesso cerchino, ottengano e pubblichino materiale riservato è la ragione per cui il governo degli Stati Uniti è stato riluttante a perseguire il fondatore di Wikileaks. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><b>Se il giornalismo di Assange è un crimine, lo è altrettanto gran parte del giornalismo</b> sul New York Times, sull’Associated Press e su ogni altro importante organo d'informazione del Paese.<br /><br />Stranamente il procuratore capo degli Stati Uniti ha cercato di eludere questo fatto scomodo <a href="https://www.tareqhaddad.com/wp-content/uploads/2021/11/2020.01.17-%E2%80%93-Assange-Extradition-Hearings-%E2%80%93-Gordon-Kromberg-Declaration-in-support-of-request-for-extradition-of-Julian-Assange-1st-Declaration.pdf">suggerendo</a> che Assange non aveva diritto di appellarsi al Primo Emendamento perché è australiano. </span></div><div><span style="font-size: medium;">Ma ricordate una cosa: lo stanno accusando di violazione della Legge sullo spionaggio, una legge statunitense. </span></div><div><span style="font-size: medium;">In altre parole, i pubblici ministeri statunitensi ritengono che un giornalista straniero che opera al di fuori degli Stati Uniti debba rispettare la legge statunitense, ma che il governo statunitense non sia vincolato dalle proprie leggi perché quello stesso giornalista è uno straniero che opera al di fuori degli Stati Uniti.<br /><br /><b style="background-color: #d9ead3;">Julian Assange non è una spia, né un terrorista e né un agente democratico o repubblicano. </b></span></div><div><b style="background-color: #d9ead3; font-size: large;">È un giornalista che ha previsto il potenziale di Internet per dare potere e proteggere gli informatori (il sistema d'invio anonimo immaginato da Assange e dai suoi colleghi è ora standard <a href="https://securedrop.org/directory/">in tutto il settore dell'informazione</a>).</b><br /><br /><span style="font-size: medium;">Il motivo per cui Assange è stato sottoposto a varie forme di detenzione per quasi </span><b style="font-size: large;">dodici anni </b><span style="font-size: medium;">non è perché abbia commesso realmente dei crimini, ma perché ha messo in imbarazzo l’establishment politico.</span><br /><br /><span style="font-size: large;"><span style="background-color: #d9ead3;">Oggi <b>quello stesso establishment politico</b> finge <b>indignazione</b> per il presunto omicidio del dissidente russo <b>Alexei Navalny</b>, così come per l’incarcerazione del reporter del <i>Wall Street Journal</i> <b>Evan Gershkovich</b> a Mosca, il tutto mentre cerca di gettare un <b>giornalista occidentale</b> <a href="https://thedissenter.org/countdown-to-day-x-assange-may-die-if-extradited/">in isolamento</a> per il resto della sua vita per aver osato rivelare storie davvero incriminanti.</span><br /></span><br /><span style="font-size: medium;">Spetta a quelli di noi che hanno davvero a cuore la verità e che si oppongono non solo ai misfatti dei regimi stranieri che i nostri governi vogliono rovesciare ma, cosa più urgente, all’autoritarismo già all’opera nei nostri Paesi, chiedere a chi è al potere nel Regno Unito e negli Stati Uniti di attenersi ai principi che finora hanno solo finto d'incarnare. E tutto inizia con il far cadere le accuse contro Julian Assange.</span><br /><br /><b style="font-size: large;">Se si rifiutano di farlo, ciò rivelerà di più su di loro di quanto potrebbe fare qualsiasi giornalista dissidente.</b><br /><br /><span style="font-size: medium;">Traduzione di </span><b style="font-size: large;">Francesco Simoncelli</b></div></div><div><span style="font-size: medium;"><b><span style="color: #990000;">Fonte:</span> </b><a href="https://www.francescosimoncelli.com/2024/03/la-scandalosa-persecuzione-nei.html">www.francescosimoncelli.com</a></span></div>Catherinehttp://www.blogger.com/profile/07837764422888236382noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-722533483104206231.post-22518710207157538542024-03-05T19:14:00.003+01:002024-03-05T19:14:40.297+01:00Basta mettere in gabbia l’uccello che sa di poter volare<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg32uRQRpQU0VF07oCPCAu93aYEh2WlsEbEldcy8Nr7UBVUu2p8XlXsMifXd-3Vb-sNqykeNmz27N4NmzEHTf8mGcHEuJPFb1zOSRc96z1izNPUKEVQwLALV0LBvk4LrpPhH74T6J6pjXpp1y_heZx1G1Ih4TZW0yjE-Bbud_GiPGKPdIi_9yYyN1fxE_I/s1400/blog.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="933" data-original-width="1400" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg32uRQRpQU0VF07oCPCAu93aYEh2WlsEbEldcy8Nr7UBVUu2p8XlXsMifXd-3Vb-sNqykeNmz27N4NmzEHTf8mGcHEuJPFb1zOSRc96z1izNPUKEVQwLALV0LBvk4LrpPhH74T6J6pjXpp1y_heZx1G1Ih4TZW0yjE-Bbud_GiPGKPdIi_9yYyN1fxE_I/w400-h266/blog.jpg" width="400" /></a></div><div style="text-align: left;"> <span style="font-size: medium;">di <b>Caitlin Johnstone</b></span></div><p></p><div><span style="font-size: medium;">Un punto che cerco di ribadire in tutti i modi possibili è che questa è la distopia di cui siamo stati avvertiti.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="color: #660000; font-size: large;"><b>La differenza principale tra questa distopia controllata dalla mente e le distopie immaginarie di romanzi come 1984 è che in 1984 la gente sapeva di non vivere in una società libera, mentre in questa distopia la gente crede di essere libera.</b></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Nella distopia di Orwell le persone sapevano di non essere libere e dovevano usare il doppio senso per non avere problemi con i loro governanti. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">In questa distopia le persone non hanno idea di quanto siano pervasivamente dominate dai loro governanti; pensano di aver elaborato da sole le loro idee, la loro visione del mondo e le loro posizioni politiche, mentre in realtà questi sistemi di credenze sono stati costruiti all’interno dei loro cervelli da una macchina di propaganda estremamente sofisticata senza che se ne rendessero conto ...<span><a name='more'></a></span></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuUqOWB2ihi4hVd-DiWYnoW2QiStent8MI-6pfwC0f3zP1-0_ydHBy4wlnFnr5RPDpFbSd1F3S-UdrzHfJzoCySstNt2oF-YU0hu4eyRXJoH7iEie4UE5AKurKTeA7V1KEfMG8mcZ1BL5XkNuQhKoA-O2dScgpzeQsLoy6g8p2T33nTG8DNxUCLA2xT0U/s640/blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="512" data-original-width="640" height="512" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuUqOWB2ihi4hVd-DiWYnoW2QiStent8MI-6pfwC0f3zP1-0_ydHBy4wlnFnr5RPDpFbSd1F3S-UdrzHfJzoCySstNt2oF-YU0hu4eyRXJoH7iEie4UE5AKurKTeA7V1KEfMG8mcZ1BL5XkNuQhKoA-O2dScgpzeQsLoy6g8p2T33nTG8DNxUCLA2xT0U/w640-h512/blog.jpg" width="640" /></a></div><span style="font-size: medium;"><br />Tutte le fazioni politiche mainstream e semi-mainstream sono possedute e gestite dai potenti, e la propaganda viene usata per convincere il pubblico a sottoscriverle per promuovere gli interessi dei potenti. Poiché la stragrande maggioranza di noi è stata manipolata per aderire a uno di questi sistemi di credenze al servizio del potere (vi offrono diverse scelte a seconda della vostra disposizione ideologica), le misure più apertamente totalitarie descritte dai romanzi distopici non sono necessarie.<br /><br /><b>Basta ingabbiare un uccello se sa di poter volare.</b></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;"><div>Ma non illudetevi: la nostra società non è più libera di quella degli oscuri futuri immaginati dai narratori.</div><div><br /></div><div>Se le nostre menti non sono libere, allora non siamo liberi. Se veniamo manipolati con successo affinché pensiamo, parliamo, agiamo, votiamo, lavoriamo e consumiamo secondo i desideri dei potenti, allora siamo bloccati come se avessimo delle catene al collo. Collettivamente non potremmo essere più allineati alla volontà dei potenti di quanto non lo siamo già, anche se i nostri cervelli fossero sostituiti da chip per computer.</div><div><br /></div><div>Non c’è più bisogno di narrativa distopica, perché la distopia è già arrivata. È qui. In realtà, la narrativa distopica è distruttiva perché induce le persone a immaginare che la distopia sia una minaccia che esiste da qualche parte nel futuro invece che qui e ora intorno a noi.</div><div><br /></div><div>Non abbiamo bisogno di narrativa distopica per lo stesso motivo per cui non avremmo bisogno di romanzi fantasy immaginari di spada e cavalleria se vivessimo in un mondo di maghi e draghi. Le persone che vivono in società distopiche non hanno bisogno di narrativa distopica, ma di fatti distopici. Giornalismo distopico. Documentari distopici. Polemiche distopiche.</div><div><br /></div><div>Abbiamo solo bisogno di informazioni vere e di idee basate sulla realtà per contrastare le bugie e le manipolazioni di cui siamo inondati ogni giorno.</div><div><br /></div><div>Non potremo essere liberi finché non avremo usato la forza del nostro numero per scrollarci di dosso il controllo dei nostri padroni distopici, e non lo faremo mai finché una maggioranza critica di noi non sarà in grado di vedere quanto profondamente non siamo liberi. Non si può sfuggire alla matrix di controllo mentale della propaganda imperiale finché non si riesce a vedere le stringhe di codici di cui è fatta.</div><div><div><br /></div><div>Il nostro compito più importante, a questo punto della storia, è continuare a indicare quelle stringhe di codici al maggior numero di persone possibile, in tutti i modi che ci vengono in mente. L’unico vantaggio di questo tipo di distopia è che i nostri governanti devono mantenere la loro immagine di società libera e simpatica per preservare l’illusione che siamo liberi, quindi non possono semplicemente uscire allo scoperto e iniziare a imprigionare chiunque metta in luce la miriade di modi in cui siamo schiavi delle bugie e della propaganda.</div><div><br /></div><div>Non ci concederanno mai una grande piattaforma mainstream su cui farlo, ma possiamo operare ai margini, svegliando una persona alla volta alla realtà di ciò che sta accadendo.</div></div><div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgS_osyP90whsV9-iv2p0aWGUIoRwQOIpKtMmvIn7p_I-d2SiMmMDCrH1HxCUdmpVWikE8U5ED-uYjOQh2vCrXum-bqvgyLVeg6V-nuo__CuZeIVb72teioU68cM54H27xJnEeQCfxeEyFS2BWobN0uB2TcIohGQKWcqkc0Vdr7BduPP_wL6zdD5klDncc/s612/blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="306" data-original-width="612" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgS_osyP90whsV9-iv2p0aWGUIoRwQOIpKtMmvIn7p_I-d2SiMmMDCrH1HxCUdmpVWikE8U5ED-uYjOQh2vCrXum-bqvgyLVeg6V-nuo__CuZeIVb72teioU68cM54H27xJnEeQCfxeEyFS2BWobN0uB2TcIohGQKWcqkc0Vdr7BduPP_wL6zdD5klDncc/w640-h320/blog.jpg" width="640" /></a></div><br /><div><div><b>Quindi andate in giro a diffondere la verità.</b></div><div><br /></div><div>Combattere la propaganda. Indebolire la fiducia dell’opinione pubblica nei mass media e nelle costruzioni politiche per cui producono consenso. Evidenziando la depravazione e l’assassinio dell’impero. Utilizzate tutti i media e i forum che ritenete efficaci.</div><div><br /></div><div>Tutto ciò che fate su questo fronte fa la differenza, e non lasciate mai che qualcuno vi dica il contrario. La macchina della propaganda è il perno del loro potere. È ciò che tiene insieme l’impero. Senza la capacità di manipolare il pubblico su scala di massa, i nostri governanti non possono governare.</div><div><br /></div><div>Una volta che le persone non si berranno più le narrazioni che servono al potere, saremo in grado di iniziare a lavorare per la creazione di una società basata sulla verità che funzioni per tutti. Ma questo non accadrà mai finché saremo manipolati con successo per farci credere che questo modello di civiltà umana sia accettabile e serva i nostri interessi.</div><div><br /></div><div>Il primo passo consiste nel liberare il nostro cervello dalla matrix della propaganda.</div><div><br /></div><div style="text-align: left;">Tradotto dall’inglese da <b>Piero Cammerinesi</b> per LiberoPensare</div></div><div style="text-align: left;"><b><span style="color: #990000;">Fonte:</span></b> <a href="https://www.liberopensare.com/basta-mettere-in-gabbia-luccello-che-sa-di-poter-volare">www.liberopensare.com</a></div></span></div><p><span style="font-size: medium;"> </span></p>Catherinehttp://www.blogger.com/profile/07837764422888236382noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-722533483104206231.post-42450516442180588292024-03-04T18:59:00.000+01:002024-03-04T18:59:05.880+01:00Un popolo di ignoranti convinto di avere la ragione in tasca<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVGLZUIE7ss-QBIPpb_YObnzPWlKii2pU-tWspbWWV0XDuhyEX8phk4hr_r3BBNsGH0e1-mCI8v6467jtM-5-bWR4q4c-RnVpwhWCqM0Rw1VMDX5WXugzN-EucVJCLYobbz_GWjxkeK8akOoqtwabNPs4xtVxQHsWD7o5jVfsoGiY4l4YHY1h9ySEi1AA/s640/blog.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVGLZUIE7ss-QBIPpb_YObnzPWlKii2pU-tWspbWWV0XDuhyEX8phk4hr_r3BBNsGH0e1-mCI8v6467jtM-5-bWR4q4c-RnVpwhWCqM0Rw1VMDX5WXugzN-EucVJCLYobbz_GWjxkeK8akOoqtwabNPs4xtVxQHsWD7o5jVfsoGiY4l4YHY1h9ySEi1AA/w400-h300/blog.jpg" width="400" /></a></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">di <b>Gianluca Napolitano</b></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="color: #660000; font-size: medium;"><b>Se si deve andare in guerra - che sia commerciale o guerreggiata poco importa- e pagarne le conseguenze sarebbe almeno utile sapere il perché.</b></span></div><p></p><div><span style="font-size: medium;"><b>L'accanimento</b> contro la Russia che si vede in Italia è preoccupante, deleterio, foriero di future sventure perché dimostra che ormai<b> questo paese moralmente e intellettualmente è allo sfascio totale</b>.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;"><b>Perché si basa tutto su presupposti morali che siamo gli ultimi al mondo a poter sventolare.</b></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;"><b>Gli italiani</b> - con la loro storia - <b>sono gli ultimi ad avere diritto di parlare di "aggressori"</b>, dovrebbero solo tacere e guardare per aria fischiettando sperando che nessuno si ricordi chi sono e da dove vengono ...<span><a name='more'></a></span></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkGZUOZ2dkiN9gZMu02-1VE1E_JLkcJZMtGHmwDzPQgYc5dHXZc9kS8WQcoNFwQxly213erXix_a3KM0GEkIyD5dzAh-i0acDnnfy8z0BSzmvnARmNiGlZzd-2AoB1xrR-3ZjiJO5j5Eg2u9ffa-GQP7l8w-3-jy6Thjpif1gmEUg_Q9pqCv4UlEVNGGA/s432/Putin%20killer.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="432" data-original-width="432" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkGZUOZ2dkiN9gZMu02-1VE1E_JLkcJZMtGHmwDzPQgYc5dHXZc9kS8WQcoNFwQxly213erXix_a3KM0GEkIyD5dzAh-i0acDnnfy8z0BSzmvnARmNiGlZzd-2AoB1xrR-3ZjiJO5j5Eg2u9ffa-GQP7l8w-3-jy6Thjpif1gmEUg_Q9pqCv4UlEVNGGA/s320/Putin%20killer.jpg" width="320" /></a></div><span style="font-size: medium;">Nei mille commenti che ho raccolto in questi mesi emerge un solo motivo che accomuna gli italiani nel loro profondo odio per la Russia: </span></div><div><span style="color: #990000; font-size: large;"><b>Putin è l'aggressore quindi ha torto.</b></span><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">I più informati magari arrivano addirittura ad ammettere che la guerra ha radici più lontane ed è dovuta all'intervento russo del 2014 per "<b>prendersi il Donbass</b>".</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Quindi Putin e <b>i russi hanno torto marcio in quanto hanno dato il via ad una guerra senza provocazione</b>, interferendo nel problema che Kiev aveva coi suoi indipendentisti, pertanto è una cosa inammissibile, illegale, ed è un concetto che non può passare.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">La guerra deve finire subito, "Putin non può averla vinta e appena finita la guerra i territori sottratti devono tornare all'Ucraina senza se senza ma" con l'aiuto di tutta l'Europa in armi.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">"Ne va dell'intero impianto del <b>diritto internazionale</b>". E' un <b>precedente inaudito</b> che non possiamo tollerare!</span></div><div><span style="font-size: medium;">Uhmmmm…</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNsaQbJYEIuvUKSNVJU77kxmdEwuFd0Qa2oBHlWCd22OxxFgPG6dlNpQDISM8EiYy6cHx4gLbjJp3oca8Lqt67uiqdubVLRzClTCpYoMJ5OYxIf440seam790DKBPqa3czBww9KeE65TLforwPL7JUnTOBua4rSMfTjTdsUQdyMtzLUat1FsbliWFQ30c/s1700/blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="791" data-original-width="1700" height="298" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNsaQbJYEIuvUKSNVJU77kxmdEwuFd0Qa2oBHlWCd22OxxFgPG6dlNpQDISM8EiYy6cHx4gLbjJp3oca8Lqt67uiqdubVLRzClTCpYoMJ5OYxIf440seam790DKBPqa3czBww9KeE65TLforwPL7JUnTOBua4rSMfTjTdsUQdyMtzLUat1FsbliWFQ30c/w640-h298/blog.jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><span style="font-size: medium;">Per ingrandire l'immagine clicca <a href="https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/3/33/Prima_guerra_indipendenza_1_fase_mappa.jpg">QUI</a></span></b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><span style="color: #660000; font-size: x-large;"><div style="text-align: center;"><b>Avete presente Lombardia e Veneto?</b></div></span></div><div style="text-align: center;"><span style="color: #660000; font-size: large;"><b>Raccontatemi un po' come è andata, lì?</b></span></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;"><b>Siamo davanti ad una diffusa ignoranza storica alimentata da una ipocrisia politica senza pari.</b></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Il <b>23 Marzo 1848</b> <b>l'esercito sabaudo</b>, guidato dal despota Carlo Alberto di Savoia, <b>senza preavviso varca il Ticino ed invade il lombardo-veneto</b>.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">La <b>motivazione</b> è quella di aiutare la popolazione di <b>Milano e di Venezia che si è ribellata al legittimo governo austriaco chiedendo l'indipendenza.</b></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Sono le famose "<b>5 giornate di Milano</b>" e della Repubblica di Venezia della poesia "sul ponte sventola bandiera bianca"</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;"><b>Carlo Alberto</b> verrà sconfitto a Novara e <b>costretto ad abdicare</b> in favore di Vittorio Emanuele ma Carlo Alberto <b>(per noi) è un eroe ma per gli austriaci e per una buona metà d'Europa è solo un criminale, </b>un falco, un approfittatore. Un parìa.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Che differenza ci sia fra le genti di Milano, della Lombardia e del Veneto di allora rispetto alle genti del Donbas, di Donetsk e Lugansk qualcuno me lo dovrebbe spiegare.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Siamo forse dalla parte degli austro-ungarici <b>proprio noi che dobbiamo la possibilità di chiamarci italiani a ben tre guerre di aggressione nei confronti di un paese limitrofo</b> che con noi intratteneva solo rapporti pacifici, anche se non certo di simpatia?</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Che motivi aveva Carlo Alberto di aggredire così un paese confinante?</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Diamine! <b>Il grido di dolore dei fratelli italiani della "bassa padana"</b>. La ribellione ad un governo per loro insopportabile, alle bastonate della sua polizia, al <b>dover parlare tedesco</b>.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Cosa c'è di diverso dal grido di dolore dei fratelli russi della "bassa del Don", la loro ribellione ad un governo insopportabile, corrotto, inefficiente, violento e che gli impone di parlare ucraino?</div></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div><div><span style="color: #660000; font-size: x-large;"><b>Italia, "mera espressione geografica"</b></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Il 1848 si lasciò dietro la Repubblica di Venezia e quella di Roma, represse nel sangue. <b>Per noi sono patrioti.</b></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;"><b>Perché quelli del Donbas che hanno fatto lo stesso dopo il 2014</b> e hanno resistito all'Ucraina <b>invece no</b>?</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;"><b>Il 25 aprile 1859</b> il governo di Vienna decide che il Piemonte sta ammassando un po' troppe truppe al confine con il lombardo-veneto - e fomenta un po' troppe rivoluzioni in giro per l'Italia destabilizzando l'Europa del sud - ed invia una <b>richiesta perentoria a Cavour di disarmare o saranno guai</b>.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;"><b>Per tutta risposta i piemontesi dichiarano guerra all'Austria</b>, chiamano in aiuto gli alleati francesi in quanto "aggrediti" e si trincerano ad Alessandria mentre gli austriaci non si muovono per giorni, in attesa forse di un ripensamento sabaudo</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Quando alla fine si decidono a muovere verso Torino si trovano però davanti ben 100.000 francesi arrivati di sorpresa in soli 6 giorni.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;"><b>I piemontesi (sorretti dal potente esercito francese) tornano a passare il Ticino</b> per muovere su Milano, mentre <b>Garibaldi</b> "il mercenario", che aveva organizzato un corpo di volontari (la "Blackwater" di allora), <b>fa guerriglia fra Varese e Como</b>.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;"><b>Gli austriaci vengono sconfitti a Magenta il 4 giugno</b> e indietreggiano fino a Mantova, chiamando rinforzi da Parma, Modena e da tutta la Romagna, danno di nuovo battaglia e vengono sconfitti nuovamente a Solferino. <i>Il veneto insorge, l'indipendenza sembra a portata di mano</i> ma i francesi non hanno nessuna intenzione di proseguire una guerra non loro, <b>i piemontesi si dovranno accontentare della Lombardia.</b></span></div><div><span style="font-size: medium;"><b><br /></b></span></div><div><span style="font-size: medium;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwL4BSQdigQ5BHaO_PJr-ECC75jz2jDDh9nGSWhDYCka56oEfn6Mds4AAHhDxBb0TOFP6x-UVgwqihWUho-XXwBPwpakYqGyjdkVZxvtgVe6LJtpf99WGQ9v9AelubuxYbuEtoBu9N9Tlbe1kDhyphenhyphenJX799vx63QyvYKQsNSGfNjmyd6JNBP798-Mfihk4g/s770/blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="770" height="398" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwL4BSQdigQ5BHaO_PJr-ECC75jz2jDDh9nGSWhDYCka56oEfn6Mds4AAHhDxBb0TOFP6x-UVgwqihWUho-XXwBPwpakYqGyjdkVZxvtgVe6LJtpf99WGQ9v9AelubuxYbuEtoBu9N9Tlbe1kDhyphenhyphenJX799vx63QyvYKQsNSGfNjmyd6JNBP798-Mfihk4g/w640-h398/blog.jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div></span></div><div><div style="text-align: center;"><span style="color: #660000; font-size: x-large;"><b>Nasce così il Regno di Italia</b></span></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">E <b>nasce grazie ad una guerra che i sabaudi hanno iniziato per primi</b>, buttando all'aria gli equilibri europei, e per difendere le autoproclamate repubbliche di Milano e Venezia.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;"><b>Una guerra di aggressione.</b></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div><span style="font-size: large;"><b>Allora, italiani, chi ha cominciato per primo - cioè l'aggressore - ha "sempre" torto?</b></span></div><div><span style="font-size: large;"><b>Gli specchi della storia non perdonano.</b></span></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">E adesso fatela finita con quel vestito da verginelle, che siete le puttane più puttane d'Europa (perché poi c'è stata la terza guerra di indipendenza, dove quanto a intrighi, tradimenti, voltagabbana e giochi sporchi nessuno è stato bravo quanto noi. Ma quelle è un altra storia)</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="text-align: center;"><span style="color: #660000; font-size: x-large;"><b>Concludendo</b></span></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;"><b>Mettete via quella aria tracotante di chi è nel giusto</b>, perché <b>gli italiani sono tali solo grazie ad una guerra di aggressione</b> del tutto analoga a quella che vogliamo condannare negli altri.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div><span style="font-size: large;"><b>Se si deve andare in guerra che si sappia almeno il vero perchè.</b></span></div><div><b><span style="font-size: medium;"><br /></span></b></div><div><b><span style="color: #660000; font-size: medium;">Ci andiamo perchè lo ordina l'imperatore.</span></b></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Non ci andiamo per altri motivi. <b>Siamo vassalli</b>, da questo vassallaggio abbiamo tratto innumerevoli vantaggi per molti decenni, <b>adesso è arrivata l'ora di eseguire gli ordini</b>.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Non c'è bisogno di costruirci sopra tutta questa retorica.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Perché se l'imperatore questa guerra la perde, poi di noi non rimarrà nulla.<br /><br /></div><div style="font-size: large;"><b><span style="color: #990000;">Fonte:</span></b> <a href="https://novaproject.quora.com/Un-popolo-di-ignoranti-convinto-di-avere-la-ragione-in-tasca">novaproject.quora.com</a></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3ruz35DlEl9zIl-ehtoYcbQBcN_a7bESNou420_-3w4d9Kw7-ePe-IXAa2B5XW78ydbk1Mbr9-UcVdTyjVPc-TqefPL5SZnX3z2PzvI7BH7D0myT4DT6LoEzlIRIUMMnEkPS4n4vsPyjEPgtOy3tzSA5V_ECF_z8wgY4QJkHvnwxpvVN5srt0M3fofuU/s2600/blog.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1736" data-original-width="2600" height="428" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3ruz35DlEl9zIl-ehtoYcbQBcN_a7bESNou420_-3w4d9Kw7-ePe-IXAa2B5XW78ydbk1Mbr9-UcVdTyjVPc-TqefPL5SZnX3z2PzvI7BH7D0myT4DT6LoEzlIRIUMMnEkPS4n4vsPyjEPgtOy3tzSA5V_ECF_z8wgY4QJkHvnwxpvVN5srt0M3fofuU/w640-h428/blog.jpg" width="640" /></a></div><div style="font-size: large; text-align: center;"><b>Per ingrandire l'immagine clicca <a href="https://www.gedistatic.it/content/gedi/img/limesonline/www/2020/09/Antieuropa_Impero_europeo_dell_America_edito920.jpg">QUI</a></b></div></div></div><p><span style="font-size: medium;"> </span></p>Catherinehttp://www.blogger.com/profile/07837764422888236382noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-722533483104206231.post-20966414850829989772024-03-03T16:51:00.007+01:002024-03-03T20:19:38.911+01:00La saggezza dei lupi<p></p><div style="text-align: left;"> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJ0P3rbGRwt66TdNcaPEd9kyK9jfa6FjkcDaY0gLVmkiqQ7JZNeAzIGhMF4XO965F_cecrHhJfDvgWIPTloQcNgKvz8eycLc7nmX5Nta4jgVbDzetz9HMmfN7BsGkV34yHDko_tOhqNTHjBjvAuqlmwgfuv73pAGrJTw0f2CvScZ-GU6czH5-WIfpU61o/s960/blog.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="960" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJ0P3rbGRwt66TdNcaPEd9kyK9jfa6FjkcDaY0gLVmkiqQ7JZNeAzIGhMF4XO965F_cecrHhJfDvgWIPTloQcNgKvz8eycLc7nmX5Nta4jgVbDzetz9HMmfN7BsGkV34yHDko_tOhqNTHjBjvAuqlmwgfuv73pAGrJTw0f2CvScZ-GU6czH5-WIfpU61o/w400-h266/blog.jpg" width="400" /></a></div></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Negli anni ’80 </span><span style="font-size: medium;"><span><b>Elli Radinger</b> è</span><span> una avvocatessa, lavora nella ricca Germania dell’Ovest, ma non è davvero felice. </span></span></div><p></p><div><span style="font-size: medium;">Si occupa di divorzi, ma non è soddisfatta, quello che si immaginava, difendere i deboli, non è poi quello che fa realmente.</span></div><div><span style="font-size: medium;"> </span></div><div><span style="font-size: medium;">Ha una passione, i lupi... e appena ne ha l'occasione molla tutto e fa ciò che più esiderava: dedicare la sua vita a loro. Per questo nel 1991 entra a far parte come tirocinante dello staff della Riserva di Yellowstone. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Il suo libro "La saggezza dei lupi" racconta 30 anni di studi sui lupi americani che ha potuto osservare come ricercatrice negli stati del Montana, del Wyoming e in particolare, appunto, nel famoso parco di Yellowstone. Anni di appostamenti, studi e corsi per insegnare ad altri quello che lei stessa aveva imparato. </span></div><div><span style="font-size: medium;">Se vi chiedete chi sono i lupi veramente, questo è il libro giusto per voi. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><b>Una piccola presentazione generale di quest’opera che è davvero affascinante. </b></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Il libro è molto semplice e ben strutturato. E' composto da capitoli, ognuno tratta argomenti differenti; all'interno ci sono tantissime fotografie in bianco e nero, ma anche a colori. </span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Vediamo quindi i principali temi trattati: ...<span><a name='more'></a></span></span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNqqaT33Uj7fDg_oHa_8F-Mte58cYYA9NC9SsoD6nB15AQ1onb2JktglpW6M2XpyD_dL8Ay4-YHLhwhLoGU_8KMbDqlXnVoKnLdE6W87we5sAXHHPlY9x8kJyoEMcCYqR6pfc3RM5Eq8pxUzU-L2VxilRJQgqT9ToLmEosxbCGvtsZoZ8se5qS3HcBS2k/s800/blog1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="534" data-original-width="800" height="429" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNqqaT33Uj7fDg_oHa_8F-Mte58cYYA9NC9SsoD6nB15AQ1onb2JktglpW6M2XpyD_dL8Ay4-YHLhwhLoGU_8KMbDqlXnVoKnLdE6W87we5sAXHHPlY9x8kJyoEMcCYqR6pfc3RM5Eq8pxUzU-L2VxilRJQgqT9ToLmEosxbCGvtsZoZ8se5qS3HcBS2k/w640-h429/blog1.jpg" width="640" /></a></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: center;"><span style="color: #660000; font-size: large;"><b>La saggezza dei lupi </b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Perché è nato questo libro? La scrittrice lascia una strada conosciuta quale quella dell’avvocato, per cui le mancano durezza e la giusta distanza, per seguire la sua passione per la scrittura e la natura </span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Nel Wolf park nell’ Indiana viene scelta come tirocinante dagli stessi lupi presenti, che scelgono di far partecipare l’autrice nella loro vita, ai rituali della caccia, dell’accoppiamento. </span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Avrà quindi modo di riflettere sulla loro organizzazione sociale, e su come nel loro mondo interpretano valori non solo umani, quali etica, giustizia morale, responsabilità e amore. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: center;"><span style="color: #660000; font-size: large;"><b>Il significato della famiglia: prendersi cura </b></span></div><div style="text-align: center;"><span style="color: #660000; font-size: large;"><b>di chi ci viene affidato </b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">La struttura sociale dei lupi è famosa per la cura che riservano ai più deboli all’interno del loro nucleo famigliare (soprattutto verso cuccioli ed anziani) sono tra i più simili agli esseri umani in questo. </span></div><div><span style="font-size: medium;">Sono altresì universalmente noti per essere grandi predatori - Superpredatori </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Ogni loro “pack” o famiglia si basa su tre pilastri; la comunicazione, unita ad una guida forte, i rituali comuni e l’attenzione per ciò che è essenziale </span></div><div><br /></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><b><span style="color: #660000;">La leadership del capobranco </span> </b></span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Ciò di cui abbiamo bisogno nella vita è qualcuno che ci inviti a fare ciò che siamo in grado di fare. </span></div><div><span style="font-size: medium;">Questo è un tema estremamente dibattuto. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">Caratteristiche come la gerarchia e la leadership solcano le nostre e le loro giornate e le nostre e le loro relazioni nel branco. </span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Nell’incontro che ho avuto la fortuna di organizzare con l’autrice abbiamo riflettuto sulla differenza tra leadership “naturale” dei lupi liberi, e quella dei lupi in cattività, vissuta dai medesimi con modalità totalmente diverse. </span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Questa è la ragione per cui molti studi sulla leadership nel mondo dei lupi lasciano a desiderare, perché studiano <b>dinamiche forzate dall’uomo attraverso la cattività</b>. </span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Per apprendere qualcosa sulla realtà della loro organizzazione sociale è necessario vederla NON in una riserva, ma nello status naturale, dove scopriremmo che la leadership della mitica <b>coppia alfa</b> è in realtà qualcosa di molto più fluido; non è necessario cioè per il maschio dominante essere sempre, diciamo il boss, in ogni momento. </span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Il potere non è esercitato attraverso nessuna dominazione o repressione, è solo l’espressione di un’autorità calma, e l’accettazione della propria responsabilità è caratteristica del maschio o meglio la coppia alfa. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">I tratti chiave sono personalità, esperienza, autorità pro tempore, forza di persuasione. </span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;"><b>Che cos’è un vero leader nel mondo dei lupi?</b> – la posizione di responsabilità non ha nulla a che fare con l’aggressività pura. Il leader ha tutto l’interesse che il gruppo sia privo di tensioni. </span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;">I capi che manifestano la forza o provocano gli altri temono di perdere potere, quindi non possiedono una vera autorità da leader. </span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Il lupo alfa può imporre dei limiti grazie alla propria <b>autorità innata</b>, mettendosi ad esempio in mezzo ad eventuali litiganti. </span></div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Tuttavia, anche con la fluidità del branco, c'è sempre un membro che occupa ogni tipo di ruolo per il buon funzionamento del branco. Allo stesso modo, la maggior parte dei membri del team ha assegnato titoli e ruoli formali.</span></div><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilI1ovLKNuLik8Qf8CXyDGf2_GZdSLo5ABKRl1hFPO2jyYzrTOp22p7s6p38pOTk0QlFh26dOclSUV3MMo3_c7_sml7x6wTKSUWO5V_wgQj6g5oz7tyxEnqieKoZjYRmhyFRUiDQV5u_9eda0TE8WalKEDDdpmGkwiTyKW09Fkkex1kYvj8rS3j9ZFSSo/s1200/blog2.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="1200" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilI1ovLKNuLik8Qf8CXyDGf2_GZdSLo5ABKRl1hFPO2jyYzrTOp22p7s6p38pOTk0QlFh26dOclSUV3MMo3_c7_sml7x6wTKSUWO5V_wgQj6g5oz7tyxEnqieKoZjYRmhyFRUiDQV5u_9eda0TE8WalKEDDdpmGkwiTyKW09Fkkex1kYvj8rS3j9ZFSSo/w640-h426/blog2.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i><b>Elli H. Radinger</b></i></td></tr></tbody></table><br /><div style="text-align: center;"><span style="color: #660000; font-size: large;"><b>Una donna </b></span><span style="font-size: medium;"> </span></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Il <b>rapporto tra femminilità e lupi è molto forte</b>, dai tempi antichi c’è una possente valenza mitologica collegata al femminile più selvaggio e non addomesticato. </div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Il motivo principale dell’affinità tra donne e lupo consiste in questo: sono il simbolo delle creature sottomesse e perdenti, o meglio, perennemente combattute da chi non sopporta la loro forza. </div><div style="font-size: large;">Ma un altro aspetto ci unisce e in particolare unisce i lupi al mondo femminile, entrambi hanno un’anima selvaggia e indomabile, ma allo stesso tempo sanno adattarsi alle difficoltà con grande coraggio. Infatti sembrano creature sottomesse e perdenti, ma entrambe sanno vincere la paura e dimostrarsi libere e indipendenti. </div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Se ci fermiamo un momento a riflettere sui motivi che ci spingono a odiarli o che ci spingono ad amarli così tanto, l’unica risposta che possiamo dare è che noi siamo loro e in loro troviamo noi stessi e le nostre radici selvagge. </div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="text-align: center;"><span style="color: #660000; font-size: large;"><b>La saggezza degli anziani </b></span></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Il sistema sociale dei lupi è strutturato in modo tale da <b>proteggere i lupi più anziani</b> e la loro esperienza, per evitare di combattere guerre che non si possono vincere è necessario affidarsi non al vigore, ma alla loro <b>conoscenza ed esperienza della vita</b>. </div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">I lupi somigliano molto a noi umani, per le interazioni sociali, la struttura della loro famiglia, nonché il branco. Ovviamente mi dispiace dirlo ma, come è ovvio che sia, il loro atteggiamento è migliore del nostro. Hanno più cura dei loro componenti familiari, gli anziani e i cuccioli vengono sempre prima. Dovremmo imparare e prenderli come esempio. </div><div style="font-size: large;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiOrpKC5GiADbsFDJ6cJ4pvpNmFeFcHeOmtIhb9AuS0xLZRQh_vnmxpHqGW-de1OtzIWnc1ib4hyphenhyphenZGyx_FyNDD2hcbQspc12wWj-Hgj410-xBpJUH708SMxqm98kakqasNY8mCskvZ2xseb_wbAukeKLYSRVn3pQnSuuu4p087oxzDBAEL2WCaq9iJjV0/s800/blog3.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="541" data-original-width="800" height="432" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgiOrpKC5GiADbsFDJ6cJ4pvpNmFeFcHeOmtIhb9AuS0xLZRQh_vnmxpHqGW-de1OtzIWnc1ib4hyphenhyphenZGyx_FyNDD2hcbQspc12wWj-Hgj410-xBpJUH708SMxqm98kakqasNY8mCskvZ2xseb_wbAukeKLYSRVn3pQnSuuu4p087oxzDBAEL2WCaq9iJjV0/w640-h432/blog3.jpg" width="640" /></a></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="text-align: center;"><span style="color: #660000; font-size: large;"><b>L’arte di comunicare – cantare assieme rafforza il legame</b></span><span style="font-size: large;"> </span></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">I lupi cantano insieme per diverse ragioni, rafforzare il legame, segnalare il proprio territorio, chiamare i membri della famiglia dispersi o un partner per l’accoppiamento e il legame è rafforzato verso l’esterno. </div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Il linguaggio del corpo è fondamentale: </div><div style="font-size: large;">Morsicare, mostrare i denti, serve ad impedire lo scontro, ridurre lo stress sociale, migliorare la comprensione tra i membri del gruppo. </div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">La ricerca ha dimostrato che i lupi sono generalmente ottimi comunicatori. La loro modalità di comunicazione principale è attraverso il linguaggio del corpo. </div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Possono esprimere le proprie emozioni l'uno all'altro o avvertirsi a vicenda della presenza di predatori incombenti usando espressioni facciali e posizioni di orecchie e coda. La loro capacità di comunicare tra loro è ciò che aiuta il branco a restare unito e a vivere in armonia. </div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">I lupi alfa e, a volte, i lupi beta camminano con le orecchie e la coda dritte. </div><div style="font-size: large;">Camminano trasudando fiducia per dimostrare che sono al comando. Gli altri lupi di fascia media e sottomessi tendono ad avere le orecchie basse e la coda nascoste. Spesso si girano per esporre il loro ventre ai lupi dominanti. L'omega normalmente si accovaccia e abbassa la testa ogni volta che si avvicina un altro lupo. </div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">I lupi sono anche ottimi comunicatori vocali. Abbaiano per avvisarsi a vicenda del pericolo imminente mentre l'ululare indica una celebrazione nel branco, per salutare nuovi lupi o radunare il branco. </div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">I lupi piagnucolano per mostrare affetto, ansia o sottomissione, mentre il ringhio indica aggressività e mostra il dominio.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">La comunicazione è fondamentale nella gestione delle organizzazioni umane e anche i grandi leader devono essere eccellenti comunicatori. La comunicazione sia verbale che non verbale è vitale per il buon funzionamento e le operazioni di una squadra. La ricerca condotta su vari gruppi ha dimostrato che la maggior parte della comunicazione trasmessa è non verbale. </div><div style="font-size: large;">La comunicazione relativa al tono della voce prende il secondo posto mentre le parole effettive portano la percentuale minore. Un leader che cammina a testa alta è generalmente considerato fiducioso. </div><div style="font-size: large;">Ci si aspetta anche che un grande leader stia attento a come parla e si presenta alla squadra. Se il loro linguaggio del corpo è scortese e irrispettoso, il resto della squadra sarà demoralizzato indipendentemente dal fatto che usino parole positive o meno. </div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="text-align: center;"><span style="color: #660000; font-size: large;"><b>Nostalgia di casa </b></span></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Perché abbiamo bisogno di un posto a cui appartenere. </div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Me ne vado ... Chi parte e chi arriva </div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Perché le migrazioni esistono? Pur essendo sempre rischiose? I lupi, e le lupe, si muovono in solitaria o in piccoli gruppetti alla ricerca del cibo o di un partner, o perché il clima è teso dato che un giovane lupo è visto come un potenziale rivale del capobranco. </div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Anche l’aiuto ai famigliari più deboli, rimanendo fermi nel “pack”, contribuisce alla sopravvivenza del patrimonio genetico. </div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Ogni volta che si discute di un branco di lupi, non si può dimenticare di menzionare il mito del <b>lupo solitario</b>. </div><div style="font-size: large;">A volte, quando sorgono conflitti tra i ranghi, un lupo può essere cacciato dal branco o andarsene di sua spontanea volontà. In questo modo, diventa un lupo solitario. La sopravvivenza per un lupo solitario è difficile perché il potere è numerico. Sebbene sia possibile per un lupo cacciare il cibo da solo, è molto più facile farlo in squadra. Le possibilità di successo sono anche maggiori mentre si opera come una squadra perché collaborano per abbattere la loro preda. </div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="text-align: center;"><span style="color: #660000; font-size: large;"><b>Quasi amici </b></span></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div><span style="font-size: medium;">Formare un team perfetto nonostante le differenze, ovvero la </span><b style="font-size: large;">sinergia tra lupi e corvi.<br /></b><br /><span style="font-size: medium;">Per i lupi, i corvi sono quasi animali domestici, crescono insieme e si spartiscono le prede. È così che, al termine di una sfortunata battuta di caccia, una lupa ha sentito il desiderio di seppellire il suo amico alato.</span></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">I lupi sono essenziali per tutto l'ecosistema, da loro dipende un ciclo di vita importante per tanti altri animali. Il loro tenere a bada il numero dei cervi, ad esempio, permette alle piante di crescere, di conseguenza a ripopolare le foreste, che daranno più legna per i castori e così via... </div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;"><b>Pianificare il successo con il metodo dei lupi </b></div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Non c’è una formula per il successo, se non un’accettazione incondizionata della vita e di ciò che porta, una impressionante strategia militare che permette ai superpredatori naturali di pianificare gli attacchi , in modo da evitare la stanchezza e le delusioni del non avere un piano , il che è dispendioso dal punto di vista energetico e tendenzialmente pericoloso </div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">La natura non è sempre detto sia piacevole, infatti nei documentari non si vedono le scene più crude di caccia, così come non si può per forza di cose apprezzare lo sforzo di osservazione della forza fisica e morale della preda, che i lupi fanno, intravedendo segnali che noi non vedremmo mai, per capire quanto sia agevole catturarla. </div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Elli ci condurrà mano nella mano all'interno del branco, ne vedremo ogni singola sfaccettatura, tutto questo paragonandola anche a noi umani e ai nostri comportamenti. </div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Quello che ho maggiormente adorato è stato il fatto che non ci verrà dipinto il lupo buono, non ci dice che dobbiamo stare tranquilli, ma ci insegna che i lupi sono predatori selvaggi. Non fanno male all'uomo, noi non facciamo parte della sua alimentazione ma non dobbiamo mai dimenticare che sono dei cacciatori. </div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Due parole conclusive su quello che è il messaggio che i lupi lasciano agli uomini, ovvero il <b>segreto di un ecosistema intatto</b>.</div><div style="font-size: large;"><br /></div><div style="font-size: large;">Il regalo più grande: la scarsa importanza che ci attribuiscono i lupi e la natura incontaminata che ci “rimette al nostro posto” e ci aiuta a capire il creato.</div><div style="font-size: large;"><br /><b><span style="color: #990000;">Fonte:</span></b> <a href="https://www.ondecritiche.it/libri/18-novita-libri/310-la-saggezza-dei-lupi.html">www.ondecritiche.it</a></div></div></div><div style="font-size: large;"><br /></div>Catherinehttp://www.blogger.com/profile/07837764422888236382noreply@blogger.com0