lunedì 28 ottobre 2024

Il 40% della finanza climatica della Banca Mondiale non aiuta il clima

 Oxfam calcola che il 26-43% delle risorse mobilitate per il clima dalla World Bank non viene spesa per questo scopo. Ma la Banca non può saperlo: non svolge nessun monitoraggio sui progetti che finanzia. 

Negli ultimi anni, la Banca Mondiale ha rafforzato la sua politica per il clima

Ha promesso di aumentare i finanziamenti per i progetti che affrontano la crisi climatica, fino al 45% del totale dei finanziamenti entro il 2025. E di renderli più equilibrati, destinandone metà a iniziative di mitigazione e metà per l’adattamento ai cambiamenti climatici. 

Sulla carta, l’istituzione nata a Bretton Woods è sulla buona strada per mantenere queste promesse. 
Ma cosa sappiamo veramente della finanza climatica della Banca Mondiale? ...

domenica 27 ottobre 2024

L’Intelligenza artificiale ci sta rendendo stupidi?

Tre problemi che la diffusione dei chatbot ci sollecita a considerare: (i) è vero che l’uso di questi sistemi sta modificando i nostri processi cognitivi? (ii) se questo è vero, le nostre attitudini cognitive si stanno modificando in peggio? (iii) e, se questo è vero, che cosa possiamo fare per evitarlo?

di Luca Mari e Alessandro Giordani

Un articolo di Nicholas Carr pubblicato sull’Atlantic nel 2008, e da allora diventato celebre, poneva domande emblematiche – a partire dal suo titolo – sulla transizione che allora stavamo vivendo: “Google ci sta rendendo stupidi? Cosa sta facendo internet ai nostri cervelli?” (Is Google Making Us Stupid? What the Internet is doing to our brains).

In quel testo si riflette intorno alle criticità dell’influenza dei sistemi digitali sulle nostre capacità intellettuali: “I media non sono solo canali passivi di informazione. Forniscono la materia del pensiero, ma modellano anche il processo di pensare. 
E ciò che internet sembra produrre è di indebolire la [nostra] capacità di concentrazione e comprensione” ...

sabato 26 ottobre 2024

Essere o apparire?


“Ogni apparire è imperfetto: nasconde l’essere; a partire da lui si costruiscono un voler-essere e un dover-essere, che sono già una deviazione del senso. Soltanto l’apparire, in quanto potersi dare – o può darsi - è appena visibile. Detto ciò, esso costituisce la nostra condizione umana”. 

Algirdas Julien Greimas

Una frase illuminante sotto tutti gli aspetti. Una frase citata in un libro di semiotica, ma che fuori dalla sua specificità, bene descrive una condizione umana. Richiama infatti la condizione per eccellenza della nostra società e porta alla luce il problema dell’apparire. L’essere il più delle volte è nascosto dall’apparire, ma quest’ultimo diventa pietra “fondativa” dei rapporti sociali.

Ogni giorno intraprendiamo rapporti d’apparenza e non rapporti d’essere. Questo apparire, essere apparenza nasconde il dilemma del voler-essere e il dover-essere. Tutti noi infatti creiamo un immagine di noi stessi . La domanda che ci viene spontanea farci è: “Nella società rispecchiamo effettivamente il nostro essere?”

Questa è una domanda che non ha una risposta precisa, ma l’invito è quello di riflettere su noi stessi: su quello che siamo per prima cosa e subito dopo di preoccuparci a cercare di mediare ed unire questo essere con il nostro apparire...

venerdì 25 ottobre 2024

Nelle università si insegna ai futuri medici i rischi del cambiamento climatico


Dalla collaborazione fra Università e Big Pharma, nasce la Rete europea per l’educazione al clima e alla salute.

Il progetto mira a educare la futura generazione di medici al trattamento degli “impatti del cambiamento climatico sulla salute”.

Si forma così una nuova figura professionale: il medico climatico.

La Rete comprende 25 università europee, con capofila il rettorato di Glasgow in Scozia, e vede presente per l’Italia il polo di studi di Pavia.

Si tratta solo di un inizio, perché “la Rete invita altre università in tutta Europa a impegnarsi a formare la prossima generazione di medici sull’interconnessione tra clima e salute” ...

giovedì 24 ottobre 2024

Curiosity trova nuovi indizi su come Marte sia diventato inabitabile

Le misurazioni effettuate dal rover Curiosity stanno fornendo indizi agli scienziati su come sia trasformato l’antico clima di Marte.

Il rover Curiosity della NASA, attualmente impegnato nell’esplorazione del cratere Gale su Marte, sta fornendo nuovi indizi su come l’antico clima marziano si sia trasformato da potenzialmente adatto alla vita (con prove di acqua liquida diffusa sulla superficie) a una superficie inospitale per la vita terrestre e diventato inabitabile così come lo conosciamo oggi. 

Sebbene la superficie di Marte sia gelida e ostile alla vita oggi, gli esploratori robotici della NASA su Marte stanno cercando indizi per capire se avrebbe potuto supportare la vita in un lontano passato. 
I ricercatori hanno utilizzato gli strumenti a bordo di Curiosity per misurare la composizione isotopica dei minerali ricchi di carbonio (carbonati) trovati nel cratere Gale e hanno scoperto nuove intuizioni su come si è trasformato l’antico clima del Pianeta Rosso ...

mercoledì 23 ottobre 2024

Il Pifferaio Magico: il macabro mistero medievale dietro una fiaba per bambini


Il “pifferaio magico” (o meglio “il pifferaio di Hamelin“) è una delle fiabe classiche più conosciute in tutto il mondo. Nonostante la sua grandissima diffusione sono in pochi ad aver approfondito la genesi di questa favola, probabilmente proprio per l’abitudine di considerarla innocua e priva di ogni riferimento alla realtà.

La storia per bambini più recente (versione del 1857) ci racconta che un pifferaio, giunto nella città di Hamelin, la liberò dalla piaga dei ratti con la promessa di una lauta ricompensa. 
Quando la città fu liberata, gli abitanti si rifiutarono di pagare il pifferaio, che portò via tutti i bambini del paese, accompagnandoli in un luogo di gioia.

La versione originale della fiaba del 1812 non prevedeva il lieto fine, e i bambini venivano portati in una caverna nella quale venivano chiusi per sempre.

Solo un bambino, zoppo, riusciva a salvarsi dal rapimento, perché non in grado di tenere il passo degli altri...

martedì 22 ottobre 2024

Intelligenza Artificiale: un problema tira l’altro

Già l’intelligenza artificiale rischia di diventare un mostro che cancellerà i valori umani come li conosciamo oggi, ma noi rischiamo anche una catastrofe ecologica per riuscire ad alimentare la fame infinita di energia di questo mostro.

Andiamo con ordine. 

Ormai abbiamo capito tutti che l’intelligenza artificiale porterà sicuramente più svantaggi che vantaggi: mentre ci viene venduta come “una meraviglia tecnologica che ci permetterà di portare a termine in pochi minuti compiti che richiederebbero agli umani intere giornate di lavoro”, in realtà l’Intelligenza Artificiale finirà per diventare l’interfaccia quotidiano di una vita sempre più distopica e disumanizzata. 

Dall’ipotesi di ritrovarsi a discutere con un computer su un errore nella bolletta elettrica, fino al fatto che la IA servirà prima o poi per sostituire i giudici nelle cause civili, oppure per fare le diagnosi a distanza di un malato – eliminando del tutto il prezioso contributo del medico personale - le prospettive orripilanti che ci possono venire in mente sono praticamente infinite ...

lunedì 21 ottobre 2024

Gengis Khan - Né barbaro né analfabeta


Non sarà una novità ma è il caso di ribadire ogni tanto come l'insegnamento della materia "Storia" nelle scuole italiane ed europee (e nel resto del mondo) divulghi, volente o nolente, un insegnamento soggettivo.

Si sa "la Storia la scrivono i vincitori" (frase, pare, citata da Göring durante il processo celebrato contro i crimini nazisti a Norimberga).
Più precisamente alcuni storiografi, pur raccontando vicende oggettive - o comunque basate su testi delle epoche di riferimento (sempre che siano a loro volta oggettivi) - hanno la curiosa tendenza a lasciare aleggiare un certo tipo di interpretazione dei fatti stessi.
Al resto ci pensiamo noi, perché chi è nato e ha studiato in una determinata regione del globo fa si che quasi automaticamente patteggi per la stessa.
Quel che segue è un esempio destinato a chi è curioso di ascoltare qualche altro suono di campana ...
Catherine


Fu il conquistatore più grande, innovando nella strategia e nella tecnologia militare costruì un impero che univa "Cindia", più il mondo islamico, la Russia, la Polonia e l'Ungheria. 

Fino ai nostri giorni però lo ha perseguitato la fama del guerriero sanguinario, dello sterminatore analfabeta.

Secondo Voltaire era afflitto da un segreto senso d' inferiorità nei confronti di civiltà più raffinate. Ora (2004) una rivelazione impone di rendergli giustizia: per la prima volta si ha la prova che il condottiero mongolo Gengis Khan sapeva leggere e scrivere, era attratto dalla religione e studiava la storia ...

domenica 20 ottobre 2024

Space Clearing, ripulire la casa e noi stessi


Una delle più conosciute fondatrici e divulgatrici del metodo dello space clearing è Lucia Larese che ha messo a punto la tecnica del “ripulire” la casa e noi stessi, rendendo alla portata di tutti i principi del de-clutter (eliminare le cianfrusaglie) e del Feng Shui (antica arte orientale che si basa sull'idea che per vivere in armonia nella propria casa le energie devono fluire secondo la legge dei 5 elementi).

Infatti, secondo la medicina dell’abitare, è essenziale che la casa e gli ambienti in cui viviamo siano in totale armonia. Questo significa che l’ambiente, per essere vissuto come armonico, deve essere su misura di chi lo abita.

Negli spazi in cui noi viviamo riportiamo il nostro modo di essere, le nostre modalità di vita, le nostre credenze e anche i nostri pregi e difetti. L’ambiente rispecchia quel che siamo. L’ordine o meno che è presente nell’ambiente, i colori, la luce, la disposizione dei mobili e le varie scelte stilistiche parlano di noi.

Con il metodo dello space clearing si intraprende un cammino non dal “dentro al fuori” ma dal “fuori al dentro” ...

sabato 19 ottobre 2024

Vitamine, telomero e longevità


Il telomero è la regione terminale del cromosoma, da cui deriva il nome stesso, composta di DNA altamente ripetuto, che non codifica per alcun prodotto proteico. 

Ha un ruolo determinante nell’evitare la perdita di informazioni durante la duplicazione dei cromosomi. 

La DNA polimerasi, infatti, non è in grado di replicare il cromosoma fino alla sua terminazione; se non ci fossero i telomeri, che quindi vengono accorciati ad ogni replicazione, la replicazione del DNA comporterebbe in ogni occasione una significativa perdita di informazione genetica. 

Vi sono prove che questo progressivo accorciamento dei telomeri sia associato all’invecchiamento della cellula e dell’intero organismo (1).

La lunghezza dei telomeri è quindi un indicatore dell’invecchiamento dell’organismo. La disfunzione dei telomeri è associata alle patologie cardiovascolari, Parkinson, Alzheimer e patologie tumorali (2).

Un recente lavoro pubblicato su The Journal of Nutritional Biochemistry (2) mostra che si può aumentare la lunghezza dei telomeri e rallentare l’invecchiamento, riducendo lo stress ossidativo, l’infiammazione cellulare e migliorando il processo di metilazione del DNA (La metilazione del DNA è essenziale per il normale sviluppo e questa è associata con alcuni processi chiave, tra cui l’imprinting genomico, l’inattivazione del cromosoma X, la soppressione di elementi ripetitivi e la carcinogenesi) (1)...