Il mercato vuole cittadini soli e dispersi, capaci di connettersi ovunque ma disabituati a qualsiasi relazione con la realtà. Per superare l’illusione dell’individualismo bisogna recuperare la “cultura del contatto”.
di Roberto Mancini
La cultura del contatto è la via di superamento della finta comunicazione e della finta democrazia tipiche della cultura della connessione.
Il problema non è l’esistenza della rete informatica, ma il suo essere utilizzata come dispositivo di potere controllato da monopolisti e come illusione, per le masse, di possibilità illimitate di relazione.
La Rete oggi funziona come un’ideologia. Se le ideologie dei secoli passati si presentavano in quanto progetti di società e orizzonti di valori più o meno ingannevoli, ora le ideologie sono sottotraccia, vengono veicolate dai grandi sistemi organizzativi della società.
Il mercato, la tecnologia, la burocrazia, il sistema mediatico e la geopolitica dei mille nazionalismi funzionano come ideologie non teoriche ma esecutive nella mente, nel lessico e nella quotidianità delle persone ...