martedì 12 gennaio 2021

“Scegli se conosci, subisci se ignori. Vivi!”

Secondo la descrizione dell’Universo da parte di alcune persone, – che beninteso, comprendo e che sino a non poco tempo fa condividevo anche io -, vivremmo in una realtà totalmente negativa, creata dal Male assoluto, atta a farci fare esperienze senza senso e prive di qualsiasi logica, anche spirituale. 

di Federico Bellini

Ma davvero è proprio così o l’esprimere tale concetto, nasce dal fatto che queste persone hanno conosciuto solo il lato negativo di questa realtà? 

Se non fossimo qui ad imparare un “qualcosa“, che senso avrebbe un tale Universo e la vita, così complessa e straordinaria? 

Nell’immagine “L’Ira di Achille” di François-Léon Benouville, 1847

Perché ci limitiamo a vedere e a vivere le brutture dell’esistenza, dimenticandoci o allontanando da noi, anche la bellezza di quanto ci accade, dell’insegnamento che possiamo trarne? Del resto, se non mi fossi scoperto addotto, se non avessi conosciuto il “Problema Alieno”, non mi sarei mai risvegliato, come non avrei mai compreso chi sono in realtà. 

Ogni volta che ci incarniamo, è innegabile, si cade nella Materia ed essa è l’ultimo gradino della decadenza energetica nell’Universo, e più cadiamo, più andiamo incontro a delle esperienze sempre più complesse, difficili, dolorose, tristi, a volte aberranti. Entrando in questo meccanismo facciamo esperienza a determinati livelli, dove si può sperimentare anche la violenza stessa, specie se tale dinamica può aiutarci a comprendere la natura delle cose ...


Ma compreso questo processo, e una volta che si inizia a trascendere questo tipo di esperienze, si comincia a risalire e, nel mentre ritorniamo ad elevarci, aiutiamo anche gli altri a trascenderle come facciamo noi, togliendoci, così, da questa pia illusione, dal cieco meccanismo, re-incamminandosi verso uno stato perenne di beatitudine. 

Seppure ciò che consideriamo reale in verità è fittizio, una “Illusione“, appunto, la nostra esperienza non lo è, e il nostro aiutare il prossimo a prendere Coscienza aiuta la stessa “Energia Universale” ad evolversi. 

Siamo tutti Energia, un’Energia che fa esperienza. Un tipo di Energia sono gli Esseri Umani, un’altra gli Animali, un’altra ancora le Nuvole, le Montagne, il Sole, la Luna, persino gli Alieni o le tante Entità di questo sconfinato Universo. 

Siamo Energia condensata nella Materia, incarnata in un determinato pianeta (nel nostro caso la Terra), che fa esperienza, comprende la sua più vera Natura e acquisisce Coscienza di Sé. 

E a volte osservo il Mondo che mi circonda e mi accorgo come tutti noi, me compreso, siamo stati programmati per perpetuare un “Gioco“.
Come a dei livelli, superiamo le difficoltà della vita, pensando a volte di aver risolto i nostri problemi, di aver finalmente raggiunto una consapevolezza in grado di renderci finalmente liberi da questa schiavitù, quando in realtà continuiamo ad alimentare quella finzione che si nutre di noi. 

Siamo solo dei “programmi”, interni ad un sistema informatico di dimensioni cosmiche, che si auto-controlla per continuare ad operare e sopravvivere. 


Come uscirne? Diventando dei Virus e infettando il Sistema dal suo interno?

Ci sono persone che credono nella potenza del “Pensiero Positivo”, ovvero, sono convinte che focalizzare la loro attenzione su pensieri e atti positivi, condurrà verso un Mondo dove il “Pensiero Negativo” cesserà di esistere. 
In realtà, tale atteggiamento, è solo un nascondere la polvere sotto il tappeto, è come mettere la testa sotto la sabbia come fanno gli struzzi, pensando così che il Mondo circostante, dalla quale si rifugge, non esista più; in realtà continua ad esistere e ad operare incurante delle nostre scelte! 

La Coscienza, la vera libertà dai meccanismi della schiavitù, non la si raggiunge passando da un estremismo all’altro, ma trovando nella “Via” da percorrere, e che sta in “Mezzo” a tutte le cose del Mondo, il modo giusto per affrontare le difficoltà della nostra esistenza. 
Fintanto non si arriverà ad accettare il Mondo in cui viviamo, e ancora più l’Universo, per ciò che sono, ovvero l’espressione massima di un’unica “Energia” che fa solo esperienza, sia che venga utilizzata per scopi positivi, come per quelli negativi, non è facendo finta di niente che quella realtà che non accettiamo, smetterà di esistere, tutt’altro, continuerà invece ad operare sfruttando questa nostra ingenuità.

La liberazione possiamo raggiungerla soltanto accettando le cose per ciò che sono, non per quello che vorremmo che fossero, pensando di poterle cambiare solamente dimenticandole. E prima arriveremo a comprendere questa fondamentale “Legge Cosmica”, prima raggiungeremo dei risultati nobili ed elevati anche nella vita di tutti i giorni. 

Del resto, l’Uomo Cosciente è come un Sole, perché con la sua luce riesce a bucare la tenebra che lo circonda, proprio come fanno le coraggiose Stelle nel buio firmamento, anche se la sua Mente usa le pieghe dello “spazio-tempo multidimensionale” per modificare i risultati nella Materia, e tali pieghe sono le stesse discrepanze nella Matrice dove si insinua e modifica la realtà. Ed è oggettivo, quanto mai evidente, come nel nostro quotidiano ci siano “Forze”, negative e positive, che si contendono le nostre vite e che condizionano fortemente le nostre scelte. 

Di norma, in qualsiasi pianeta del Cosmo, determinate risposte spirituali arriverebbero subitaneamente ad infondere pensieri costruttivi negli esseri viventi che lo abitano, ma qui, sul nostro pianeta, operano anche delle “Forze Estranee” e contrarie che fanno di tutto perché questo processo non si manifesti. 
Se sarete tenaci e perseveranti nei vostri propositi elevati, vedrete che le cose volgeranno al meglio, e superando qualsiasi difficoltà, nonostante tutto, noterete che l’Universo si apre sempre una breccia nell’oscurità, portando tutti i suoi doni, specie a coloro che sono in grado di accoglierli. 

Finché non si comprenderà che la storia e le dinamiche che la compongono sono molto più complesse di quanto si creda, si continuerà ad affermare di aver capito tutto e di aver risolto ogni problema, grande o piccolo che sia, senza intuire, invece, che siamo dentro quel problema fino al collo. 

Finché non si comprenderà che “l’Illusione” è così grande da oltrepassare la nostra comprensione, continueremo ad esserne pedine, “un’Illusione” che continuerà a fare esperienza attraverso la nostra ingenua cecità. 

E finché non si comprenderà, infine, che è necessario un lavoro continuo su di Sé, coscienti della nostra posizione all’interno “dell’Illusione“, saremo sempre vittima di un “loop” che non farà altro che cambiare la nostra percezione di un problema, e che ci illuderà persino di averlo risolto per sempre. 

Un grande maestro di meditazione affermava: “Ho visto tante Galline sedute a Meditare, ma nessuna di loro si è mai illuminata.” 

Ebbene, finché non si intenderà che restando fermi non si arriverà mai da nessuna parte e che dovremo essere sempre alla ricerca, in movimento, in continua evoluzione, finché l’Universo non spegnerà la sua ultima Stella, non faremo altro che darla vinta all’ignoranza che ci vuole schiavi di un nuovo “Sistema di Controllo”, quando la vera libertà la si conquista solo con l’azione (non-azione) continua e costante.

Siate svegli e non fermatevi mai, nemmeno se ve lo insegna un Maestro che reputate Illuminato, perché ci sarà sempre qualcosa, in questo Cosmo sterminato, da imparare e di cui fare esperienza.


Tutto ciò che reputiamo essere la realtà è una “Chimera” (un’idea senza fondamento, un sogno vano, una fantasticheria strana, “un’Utopia“). 
Tutto ciò che reputiamo essere una finzione è ugualmente una “Chimera“.

Allora dove risiede la verità? Nessuno lo sa, nemmeno io, perché forse è una “Chimera” anche la verità stessa, “un’Illusione“.

La speranza, a questo, punto dove si trova? Nel diventare come una “Chimera“, ovvero, dovremmo essere come un’idea senza fondamento, un sogno, una fantastica “Utopia“.

Impariamo ad osservarci “da fuori” perché solo così potremo arrivare a capire cosa ci accade “dentro”.

Più ci si identificherà con il nostro Sé (che non è fatto di carne, ma di puro Spirito), più si diventerà coscienti, e solo a quel punto non ci saranno più “Parassiti” a rivendicare chissà quale stupida pretesa. 
La Materia, le speculazioni mentali, la banale quotidianità sono solo finzioni, “Parassiti” compresi, i quali ne fanno parte in quanto “strumenti”. 

Noi siamo al di sopra di tutto questo, dobbiamo solo ricordarci chi siamo veramente! 

Ricordate bene: non si possono “far fuori” tutti i “Parassiti dell’Universo“, perché tolto di mezzo uno, se ne farà sempre vivo un altro. 
Il problema risiede in noi, non è esterno a noi, e finché non arriveremo a capire che per essere liberi dobbiamo solo unire la nostra “Essenza” terrena (quella fisica o attualmente terrestre) con quella “Divina” (il Sé Spirituale), saremo sempre vittime di questo “Sistema” costruito nella finzione (la Matrix), intriso di manipolazioni e “Parassiti” (Intra o Extraterrestri, Spiriti Erranti, persino il nostro Ego, etc.) 

Ognuno di noi è il creatore della propria realtà, e se impareremo ad agire di conseguenza senza lasciarci condizionare dalle tante finte realtà che ci vengono imposte, potremmo finalmente uscirne e tornare a rifiorire spiritualmente. 

E cosa più importante: “non esiste in tutto l’Universo un Parassita che sia invincibile o più forte di noi!” 

È la paura che ci fa cadere nell’errore di essere inadeguati, e di conseguenza ci fa identificare come vittime del parassitaggio stesso, perché quella paura che utilizzano per farci credere che sono potenti è la loro migliore arma.

Non c’è cosa più forte della Luce che si trova nei veri Spiriti, e anche il nostro “Sé Superiore” è qui a dimostrarcelo! 

Ricordatevi chi siete, ma con immensa umiltà, perché avere coscienza del potere che ognuno di noi possiede, può anche condurci a gonfiare il nostro piccolo Ego (i “Trucchi della Mente“), e accompagnarci verso la più infima perdizione. 
Siamo tutti vittime, in questo pianeta, di un sistema di manipolazione e controllo, e la Mente che pensiamo essere nostra, in realtà non lo è affatto. 

La nostra Mente capta in modo assiduo informazioni, di qualsiasi tipo, anche “spazzatura“, che specie durante la notte mentre dormiamo, vengono allo scoperto tormentandoci. 

Come fare per uscirne? 

Dobbiamo lasciare andare via i pensieri negativi, e se anche la sofferenza rimane, dobbiamo imparare a trasmutarla in una nuova gioia. 
Se uno pensa al nuovo modello di telefono cellulare o a quando giocherà la sua squadra di calcio preferita, non penso che sarà anche dedito alla Spiritualità o la Meditazione, pertanto chi ricerca la verità nell’Universo e la nostra posizione in questo grande “Gioco Cosmico”, non piacerà a coloro che guardano trasmissioni spazzatura in TV. 
È chiaro che ognuno ha un suo pubblico, le sue verità, i suoi “Livelli di Coscienza“, giusti o sbagliati che siano, ma è integrando e non occultando la realtà che ci circonda che possiamo alla fine scegliere veramente.

Perché scegli se conosci, subisci se ignori.

Ognuno di noi porta con sé (per quanto se ne dica o si cerchi di dimostrare il contrario) per il resto della propria vita, una carrellata variopinta di segreti, spesso inconfessabili, molti dei quali non vedranno mai la luce del Sole, mentre altri usciranno allo scoperto nella loro ineluttabile e drammatica verità. 
Questo, alla fine, dimostra che ogni individuo ha una propria natura, una natura difficile da comprendere per sé stessi, in quanto parte integrante di un meccanismo non riconoscibile dall’interno, ma solo dall’esterno, da coloro che ci circondano. 

Per questo assunto, ciò che per noi risulta essere una normale azione o scelta, seppure coscienti dei risultati, positivi o negativi che siano, diventa agli occhi degli altri un segreto inconfessabile (e tale da mantenere spesso ad ogni costo). 
Viene spontaneo chiedersi, a questo punto, come possiamo pretendere fiducia e sincerità negli altri, quando non lo siamo persino nei nostri confronti? 

E seppure l’atteggiamento che ci spinge a queste azioni non sia riconoscibile, proprio per una mancanza di coscienza di fondo, dovremmo però porci nella condizione di comprendere che, in ogni caso, ad ogni nostra azione corrisponderà sempre una reazione, e che questo processo determinerà sempre l’evolversi della nostra stessa esistenza.

Le persone, spesso, pensano di fare continue e nuove esperienze, quando in realtà non fanno altro che fuggire da qualcosa, o da sé stesse. 

Non è nascondendo la polvere sotto il tappeto che abbiamo risolto i nostri problemi, perché un domani, quando quel tappeto sarà rimosso, la polvere ci ricorderà che il problema lo avevamo solamente omesso, cercando, persino inconsciamente, di dimenticarcelo. 

Affrontare la vita è l’unica esperienza possibile, qualunque essa sia la strada da percorrere, positivamente che negativamente, perché solo così potremo comprendere la completezza della nostra esistenza. La vera liberazione la si raggiunge spogliandosi completamente del superfluo, di ciò che ci tiene ancorati alla più bassa condizione esistenziale. 
E se anche può sembrare più facile e meno faticoso cercare le risposte altrove, che dentro di sé, e chiaro che fino a quando queste risposte le cercheremo fuori, non le troveremo mai. 

Cercare dentro di sé può essere anche molto doloroso, e dal dolore, lo sappiamo, le persone fuggono a gambe levate, tanto che preferiscono farsi picchiare dagli altri, piuttosto che picchiarsi da sole! 
La crescita viene dopo aver accettato e trasmutato un’esperienza, in questo caso la sofferenza, e non esistono assolutismi ma vie di mezzo da percorrere. E se ci pensiamo bene, anche per un solo attimo, quanta potenza sprecata è l’Essere Umano? Lo si può paragonare ad un Sole straordinario che irradia Luce, Energia e Calore nel Vuoto, in un Sistema Solare desolato e senza pianeti.

Nel Mondo, lo sappiamo, c’è tanta ipocrisia, ma evidentemente è ciò che ci meritiamo. Le Stelle brillano perché sono Luce, non perché qualcuno le ha convinte ad interpretare la parte di una lampadina cosmica. 

E come anche il compianto ricercatore spagnolo Salvador Freixedo, ci insegna, questa è la deriva umana a cui siamo arrivati. 
Il livello di manipolazione della società è tale, che persino coloro che si considerano “risvegliati” (e io non lo sono, come qualcuno vuole invece sostenere, quando sono soltanto una persona curiosa e un ricercatore che studia!), o “complottisti”, purtroppo senza cognizione di causa, preparazione o basi documentali di un certo spessore per sostenere tali teorie, si arroga il diritto di inveire contro chiunque non la pensi come loro. Con quale scopo? 
Creare caos, confusione, disinformazione, panico, ma soprattutto ulteriore ignoranza, tutto cibo per i nostri “Arconti“, i nostri “Agenti Smith“, che da lassù (e da quaggiù) se la ridono. 

È quando le persone vogliono aiutare gli altri e il Mondo, ma non aiutano prima sé stesse, che iniziano sempre i problemi, perché nei tempi bui della storia umana si è sempre scambiata la sete di conoscenza, e la curiosità, per saccenteria, e l’ignoranza come presa di coscienza… ed è proprio vero come la storia si ripeta, incessantemente, dal momento che qualsiasi cambiamento collettivo o di massa, è sempre diventato una dittatura, mentre qualsiasi cambiamento interiore e individuale, si è sempre manifestato come una vera e propria rivoluzione.

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