lunedì 17 luglio 2023

Scusarsi non costa nulla

di Piero Cammerinesi

Quando ancora un minimo di civiltà e di ragionevolezza si aggiravano nelle contrade di questo Paese si usava dire “Errare humanum est, perseverare autem diabolicum” [sbagliare è umano ma perseverare è diabolico].

Ora il latino non va più di moda, anzi neppure l’italiano. 

Parliamo solo in inglese o con gli emoticon, con la inevitabile drammatica riduzione del numero delle parole utilizzate e di conseguenza dei pensieri pensabili.

Effettivamente sbagliare poteva essere comprensibile e scusabile all’inizio della pandemenza, l’epidemia di irrazionalità che ha contagiato l’intera sfera terracquea poco più di tre anni fa, ma ben presto i dati disponibili avrebbero potuto – e dovuto – consentire a fasce sempre più ampie della popolazione di seguire i lumi della Ragione e non le tenebre della superstizione travestita da scienza.

C’erano ovviamente diverse persone che avevano da subito fiutato la truffa dietro alla vicenda pandemica ma furono ben presto sopraffatte dalla irragionevolezza generale che costrinse (quasi) tutti ad una cieca obbedienza al principio di autorità inteso a validare l’inganno globale, la più colossale menzogna di tutti i tempi ...


Per fortuna, come si dice, il tempo è galantuomo così che, a distanza di tre anni, è interessante guardare indietro a quello che abbiamo vissuto sin dall’inizio della truffa pandemica.
 

Ricordo che scrissi – era il 7 Maggio 2020, proprio all’inizio dello show – nel mio articolo Io e il Coronavirus, che, nonostante non vi fosse ancora chiarezza sulle origini del virus,

“questa emergenza è stata accolta entusiasticamente da tutti coloro che hanno afferrato al volo l’opportunità di testare una condizione di controllo letteralmente assoluto sui popoli.
Controllo esercitato tramite la narrazione dell’epidemia, ma anche mediante misure di cessione delle libertà personali e di militarizzazione degli Stati, come stiamo vedendo in questi ultimi giorni nel nostro Paese.”


Paventai da subito il colpo di mano della politica che stava occupando militarmente la scienza – come è emerso con chiarezza indubitabile solo in questi ultimi mesi – e aggiungevo che:

“In tal modo la politica è di fatto un esecutore dei dettami della scienza – o degli interessi delle case farmaceutiche? – agendo semplicemente come “braccio armato” della stessa, come in un passato non troppo remoto avveniva con il braccio secolare che eseguiva le condanne decretate dalla Santa Inquisizione.
I media essendo il trait d’union dei due, indispensabili alla diffusione e alla codificazione della narrazione ufficiale“.


E ancora:

A questo punto non sembra così peregrino domandarsi se l’efficacia di questa operazione di monitoraggio capillare delle popolazioni, testata grazie al Coronavirus, non sia una occasione preziosissima per il controllo globale delle popolazioni, ormai divenuto un’idea fissa negli ambienti mondialisti.
Come già accaduto ripetutamente in passato, anche per situazioni ben meno pericolose, è perfettamente immaginabile con quale entusiasmo le popolazioni cederanno aree sempre maggiori di libertà e di privacy a fronte di una maggiore sicurezza.
Le élite hanno imparato la lezione: non c’è nulla di meglio che far sì che gli schiavi amino le proprie catene.


Ripeto: era il marzo del 2020 e già era possibile intuire il disegno che i concitati eventi di quei giorni rivelavano a chi avesse avuto il coraggio di guardare la luna e non il dito.
Ma sappiamo bene che nella stragrande maggioranza delle persone ciò non è avvenuto.

Così sono seguite la tragedia e l’operetta.

La tragedia dei morti – ammazzati o lasciati morire con la “Tachipirina e vigile attesa” – e l’operetta delle limitazioni e imposizioni – a passeggio solo col cane, o con un figlio ma un genitore solo, uscire solo per necessità, regioni rosse, arancioni e gialle, al bar solo seduti, no, solo in piedi, solo col lasciapassare, solo se sierati, al lavoro sierati anche lavorando da remoto, con le autocertificazioni, correre ma solo entro 200 metri dall’abitazione, etc; qualcuno dovrebbe stilare un elenco delle demenziali e contraddittorie disposizioni di quel delirio collettivo.

Non posso fare a meno di vergognarmi per i cantanti da balcone che – con supina sottomissione – intonavano il mantra dell’“andrà tutto bene” o dell’“io resto a casa” e l’ignobile delazione di chi segnalava una festa tra amici nel vicinato o qualcuno che faceva jogging a più di 200 metri da casa.
Non dimenticate queste perle, sono la cifra della stupidità umana.

Mi dispiace, ma io non dimentico.

Oggi dovremmo – dovrebbero – capirlo tutti.

E invece no. 
Perlomeno la maggior parte delle persone ancora non coglie l’enormità dell’ipnosi collettiva che si è manifestata in questi tre anni.

Nonostante danni – anche irreparabili – causati dall’immorale obbligo al siero inutile, illegale e venefico dobbiamo ancora assistere al coro del “avevamo paura, non sapevamo, non capivamo, non avevamo notizie certe” e non solo da parte dei comuni cittadini ma anche di medici, scienziati, intellettuali, per non parlare di giornalisti e politici.

Eppure – come ho mostrato più sopra con i brani di quel mio primo ‘pezzo’ sulla pandemenza – era perfettamente possibile intuire quanto si stava manifestando ancor prima dell’introduzione della salvifica punturina.

Con quest’ultima si è poi scatenato l’inferno: la propaganda, l’intimidazione, la caccia alle streghe, la violenza delle istituzioni, la becera sottomissione dei servi e la viltà dei delatori.
Con essa tutte le istituzioni, Stato e Chiesa, Scienza e Medicina, Politica e Informazione hanno intonato una sola canzone “Non ti vaccini e muori e fai morire anche gli altri”.

Ma nonostante anche le virostar – gli ignobili odiatori da prima serata – ora inizino a ammettere quanto avevano pervicacemente negato sino a ieri non si sente ancora pronunciare da nessuno la parolina magica:

ESSE-CI-U-ESSE-A-TI-E
Scusate
Scusate, ci eravamo sbagliati

Ora che il perverso disegno della paura e della manipolazione delle coscienze emerge alla luce del sole non c’è ancora verso di sentirla la parolina magica:
Scusate, ci siamo sbagliati.

Nonostante ogni evidenza, nonostante le migliaia di morti, nonostante la pubblicazione delle loro intercettazioni e delle email intercorse, nonostante le inchieste della magistratura, i criminali che hanno gestito questa vergognosa messa in scena tacciono.
Si arrampicano sugli specchi pur di non riconoscere le loro colossali menzogne.
Personalmente ho avuto la ventura di lavorare direttamente per cercare di ripristinare un minimo di verità sin dall’inizio della pandemenza.


Insieme al compianto Giulietto Chiesa e a due illustri medici, il dottor Fabio Burigana e il prof. Mariano Bizzarri, ho redatto – eravamo ancora all’inizio della follia, nel Luglio 2020 – un documento che è stato poi trasmesso ai politici, il Piano di Chiarezza Scientifica che avrebbe dovuto essere preso in considerazione dal neo-costituito gruppo di esperti, il famigerato Comitato Tecnico Scientifico.

Naturalmente non ricevemmo mai risposta.

Oggi se ne comprende il motivo.
Non c’era la minima volontà di risolvere il problema da un punto di vista medico; la politica aveva completamente sottomesso la scienza.


La cosa fu evidente quando la magica punturina divenne l’unico passe-partout per condurre una vita normale.

La scienza comprata dalle Case farmaceutiche era stata lottizzata dalla politica e svilita dall’informazione.

Dunque non ricevemmo risposta dai politici con la nostra proposta – proposta che qualunque istituzione seriamente interessata a trovare una via d’uscita da quella che veniva definita la peste del secolo avrebbe avuto il dovere quantomeno di esaminare – solo un silenzio assordante.
Fu subito evidente che non interessava minimamente salvare delle vite.
Anzi solo un cospicuo numero di decessi avrebbe terrorizzato sufficientemente la popolazione per indurla a farsi iniettare qualsiasi veleno nel corpo, ormai consegnato supinamente allo Stato.
Così cercai di utilizzare anche altri canali.

Avendo da anni un rapporto diretto di frequentazione con un altro personaggio che in quel periodo era tra i protagonisti della truffa del secolo – e che tra l’altro abita a due passi da me – gli inviai una email – era il 12 Giugno 2020 – per chiedergli ragione di quelle che mi apparivano decisioni irragionevoli e perniciose.
Si trattava di Agostino Miozzo, dal 5 febbraio 2020 al 15 marzo 2021 coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico.

 Caro Agostino,
ci conosciamo da oltre vent’anni e, avendo sempre avuto la massima stima nei tuoi confronti, resto davvero basito nel leggere disposizioni da te diramate che annunciano, per il prossimo anno scolastico, “un distanziamento non inferiore ad un metro, utilizzo della mascherina dai sette anni in poi”.
Si tratta di misure la cui applicazione è non solo irrealistica ma anche del tutto inutile e dannosa, visto che non solo abbiamo studi scientifici accreditati che dimostrano come l’uso delle mascherine nei bambini sia, invece che un presidio di sicurezza, un pericoloso veicolo di contagio. ma stiamo altresì sperimentando il declino della forza del virus a livello globale.
Io sono totalmente e radicalmente contrario a questa ennesima violenza sui bambini che mi appare come una volontà perversa di piegare le coscienze della popolazione ai voleri di un potere che ha fatto di un malinteso spirito scientifico la nuova religione dogmatica e incontestabile.
Farò quanto nelle mie possibilità come giornalista e come cittadino per combattere in ogni modo ed in ogni sede queste disposizioni.
Personalmente faccio parte di un gruppo di medici, scienziati, economisti, giuristi e giornalisti che si è costituito a febbraio a Roma per iniziativa del compianto Giulietto Chiesa con il nome Centro di Gravità, con l’obiettivo di esaminare il momento di estrema crisi che il mondo sta vivendo.
Sulla base di quanto avvenuto in questi due mesi – suffragato dalle esperienze di medici e scienziati in prima linea – abbiamo  stilato il documento che ti allego, per tua conoscenza, il Piano di Chiarezza Scientifica, che evidenzia alcuni punti, secondo noi fondamentali. Il Piano è già stato sottoscritto da oltre 1.000 medici ed è sul tavolo di alcuni parlamentari.
Un cordiale saluto, nella speranza che le misure sopra citate vengano presto revocate per il bene dei nostri figli e nipoti.
Piero Cammerinesi  

Inutile dire che non ho ricevuto neppure da lui risposta alcuna e che, incontrandolo per strada e chiedendogli ragione del suo maleducato silenzio, ho ricevuto l’algida risposta che…“forse l’email è finita nello spam”.

Ma Miozzo e gli altri artefici della catastrofe sanitaria che abbiamo sotto gli occhi non sono gli unici che dovrebbero scusarsi riconoscendo i loro errori alla luce di quanto sta emergendo ormai a ritmo quotidiano.

 Mi auguro solo che pagheranno a caro prezzo il male che hanno provocato. Anche se ci credo poco considerando le protezioni di cui godono.

Non dimentichiamo infatti che la follia del siero magico è stata validata da tutti i vertici istituzionali – da quello politico con il presidente Mattarella a quello religioso con Papa Francesco – e, pertanto, una condanna degli  ignobili esecutori dovrebbe essere estesa anche ai sommi vertici, il che è naturalmente impensabile visto che costoro sono in grado di controllare la filiera del potere non solo politico ma anche giuridico e religioso.

Cosa è successo veramente con l’introduzione del magico siero?

Si è fatto strame del pensiero razionale istituendo di fatto una nuova religione pagana.

Gli uomini, già svuotati degli ideali e della dimensione autenticamente  religiosa e spirituale a causa di decenni di materialismo e liberismo sfrenato, sono stati riempiti da nuove forme di culto, come nella narrazione biblica del vitello d’oro.​

 - La nuova religione è diventata la scienza ​
 - I sacerdoti sono diventati “gli esperti”​
 - I culti sono mascherine, libertà concesse e vaccini ​
 - I riti sono le inoculazioni​
 - I luoghi di culto sono gli hub vaccinali​
 - I profeti sono i portavoce del World Economic Forum
 - Opinioni diverse vengono considerate eresie condannate come ai tempi della Santa Inquisizione​
 - La vera realtà diventa quella virtuale come nella Caverna di Platone​
- Il transumanesimo è il futuro fine della Storia


La fede ha di fatto sostituito la scienza.

Fede, manipolazione, paura e principio d’autorità: un un mix diabolico in grado di prendere possesso delle menti di milioni di persone.

Tutti ne siamo stati testimoni e chi si è reso conto dell’inganno globale è stato ostracizzato, aggredito, insultato.

Che dire di tutte le persone – famigliari, amici, conoscenti – che ci hanno deriso, prevaricato, censurato quando non addirittura danneggiato consapevolmente solo perché volevamo pensare con la nostra testa e non con il pensiero unico imposto dall’alto?

E quante tra queste erano persone che avrebbero dovuto praticare un pensiero libero in quanto seguivano una ricerca spirituale?

Spesso proprio da costoro sono venuti gli attacchi più biechi e le risibili accuse di “complottismo“.

Proprio da chi avrebbe potuto – e dovuto – svegliarsi, vincere la paura e esercitare la spregiudicatezza ed il rispetto per le altrui opinioni.

I miei articoli – e quelli di molti altri coraggiosi colleghi – sono stati censurati non solo dai social – vero e proprio braccio armato del Leviatano criminale – ma anche denunciati alla psicopolizia transumana a guardia del pensiero unico proprio dalle persone che avrebbero avuto il dovere di rispettare opinioni diverse per il solo fatto di seguire una via spirituale fondata sull’imprescindibile valore della libertà.

Questa è stata forse la cosa più spiacevole, più dolorosa di tutta la vicenda dis-umana che abbiamo vissuto in questi tre anni.

Allora non dovrebbero essere solo coloro che – magari irrimediabilmente danneggiati dall’inoculazione criminale – rendendosi conto – troppo tardi – dell’inganno ora dicono “avevate ragione voi”  ma dovrebbero essere anche quelli che hanno sbraitato, insultato, irriso chi semplicemente voleva mettere in guardia da errori irreparabili a dire:

“scusate, ci siamo sbagliati”

In fondo scusarsi non costa nulla, sapete?

E già avremmo fatto un bel passo avanti.


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