(e nessuno è costretto a leggerlo 😏)
Per quanto mi riguarda, dopo aver girato per un po' di tempo in rete leggendo le numerosi e variegate tesi dei "terrapiattisti" e di quelli che le confutano, l'argomento, purché trattato in modo serio, riesce ancora a stuzzicare la mia curiosità. Ci sono tante sfaccettature da considerare, molte delle quali aprono nuovi orizzonti - che vanno ben oltre la storia della Terra piatta - su quanto ci viene raccontato e su quanto ci è taciuto.
La cosa migliore sarebbe di evitare di fare un minestrone pressapochista, di "opinionare"a vanvera e, preparazione culturale permettendo, di esaminarle una alla volta.
Qui si affronta il tema delle alte temperature nello spazio. Avevo letto qualche articolo e visto un paio di video che ne parlavano dettagliatamente; ne ero rimasta colpita. Anche voi? Come mai gli astronauti e le loro apparecchiature non arrostivano nelle spazio?
Ebbene qui, benché da ignorante, penso di aver trovato delle risposte valide.
Buona lettura!
Catherine
Bisogna ammettere che i flatearthers si sono assunti un compito veramente arduo, dal momento che non solo sono in continua ricerca della prova regina della piattezza della Terra (cosa che non troveranno mai), ma devono faticare non poco nel produrre materiale per demolire tutti gli altri temi che dimostrano inconfutabilmente che la Terra è, in realtà, sferica.
Ad esempio, esiste una campagna denigratoria costante e pervicace atta a denigrare non solo la NASA, ma anche tutte le altre agenzie spaziali (la russa RKA, l'europea ESA, la giapponese JAXA e la canadese CSA) che partecipano alla ricerca scientifica condotta sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) orbitante a 400 km attorno alla Terra.
Oggi vi voglio parlare di uno degli argomenti ammantati di scientificità che potrebbero dimostrare in maniera definitiva che non esiste nessuna ISS in orbita bassa terrestre ma che, invece, si aggiunge alla pila di pseudo prove senza valenza alcuna....
Se l'ISS si trova a 400km dalla superficie terrestre, ovvero nella TERMOSFERA ad una temperatura tra i 500-1500°C, come fanno gli astronauti a non ardere vivi?
E come fa la stazione spaziale a dissipare tutto il calore emanato dal sole?
In genere a corredo di queste domande viene presentato il seguente grafico quota-temperatura della stratigrafia atmosferica:
Inoltre, viene sottolineato il fatto che pochi materiali riescono a resistere a temperature così elevate.
Il CALORE è la QUANTITÀ di energia veicolata da un mezzo materico o radiazione elettromagnetica.
Vi ricordo i tre modi in cui il calore viene propagato, ovvero CONVEZIONE, CONDUZIONE ed IRRAGGIAMENTO.
Gli astronauti che soggiornano nell'ISS sono principalmente sottoposti al calore di convezione trasportato dall'atmosfera rarefatta ionizzata a 400km dalla superficie terrestre e dalla radiazione solare.
Bene, adesso che abbiamo capito cosa sono TEMPERATURA e CALORE, dobbiamo comprendere una cosa fondamentale:
Le elevatissime temperature riportate nella stratigrafia si riferiscono allo stato di agitazione delle molecole ionizzate della Termosfera, le quali, essendo estremamente rarefatte, non sono in grado di ardere o fondere alcunché.
Pensate che la densità atmosferica nella Termosfera è circa 1 MILIARDO di volte inferiore a quello della Troposfera, ovvero sulla superficie terrestre dove viviamo noi.
Facciamo qualche esempio per riportare la comprensione intuitiva sulla giusta strada.
Una volta che l'acqua è arrivata ad ebollizione, avremo la seguente situazione:
Sia le molecole d'acqua nella pentola, che quelle che si sollevano sotto forma di vapore, si trovano ad una temperatura di 100°C.
Eppure, possiamo mantenere per qualche secondo la mano immersa nel vapore che si solleva dalla pentola senza subire danni, mentre se immergiamo la mano nell'acqua bollente ci scotteremo immediatamente con ustioni di vario grado.
Questo perché, a parità di temperatura, la quantità di calore veicolata dal vapore è inferiore rispetto a quella trasferita dall'acqua bollente alla mano quando la immergiamo.
L'ambiente umido della sauna raggiunge temperature tra gli 85°C-100°C, eppure nessuno viene cotto a vapore soggiornandovi. Questo perché il contenuto d'acqua che raggiunge queste temperature è rarefatto (tra il 20% ed il 50% di umidità) e quindi il calore diffuso al suo interno è sopportabile.
E come fa la stazione spaziale a dissipare tutto il calore emanato dal sole?
In genere a corredo di queste domande viene presentato il seguente grafico quota-temperatura della stratigrafia atmosferica:
Inoltre, viene sottolineato il fatto che pochi materiali riescono a resistere a temperature così elevate.
In special modo, il silicio di cui sono fatti i pannelli solari dell'ISS fonde ad una temperatura di circa 1400°C e l'arsenico di gallio, usato anche per il telescopio Hubble e per gli altri satelliti sempre orbitanti nella fascia della termosfera, fonde a temperature ancora più basse.
Quindi, sembra che dobbiamo arrenderci all'evidenza. Dobbiamo constatare che i flatearthers, almeno sulla NASA, hanno ragione.
O FORSE NO?
Forse, come al solito, potrebbe mancare qualcosa di importante nell'equazione terrapiattista che ci permetterebbe di vedere il problema sotto un'ottica diversa, QUELLA GIUSTA?
Come avrete già intuito, la domanda è assolutamente retorica.
Vediamo come mai, pur trovandosi nella Termosfera a temperature altissime, gli astronauti non vengono carbonizzati e la stazione spaziale non fonde.
Il problema sostanziale con la tesi terrapiattista è che si confondono i concetti di TEMPERATURA e CALORE.
Ma come, temperatura e calore non esprimono la stessa cosa? Se aumento il calore non noto un aumento della temperatura?
La risposta è: NON SEMPRE.
Capisco che questa dissociazione tra temperatura e calore sia anti-intuitiva, ma dobbiamo comprenderla.
Partiamo con il definire cosa sono TEMPERATURA E CALORE.
La TEMPERATURA è la MISURA dello stato di eccitazione di una o più molecole.
Quindi, sembra che dobbiamo arrenderci all'evidenza. Dobbiamo constatare che i flatearthers, almeno sulla NASA, hanno ragione.
O FORSE NO?
Forse, come al solito, potrebbe mancare qualcosa di importante nell'equazione terrapiattista che ci permetterebbe di vedere il problema sotto un'ottica diversa, QUELLA GIUSTA?
Come avrete già intuito, la domanda è assolutamente retorica.
Vediamo come mai, pur trovandosi nella Termosfera a temperature altissime, gli astronauti non vengono carbonizzati e la stazione spaziale non fonde.
Il problema sostanziale con la tesi terrapiattista è che si confondono i concetti di TEMPERATURA e CALORE.
Ma come, temperatura e calore non esprimono la stessa cosa? Se aumento il calore non noto un aumento della temperatura?
La risposta è: NON SEMPRE.
Capisco che questa dissociazione tra temperatura e calore sia anti-intuitiva, ma dobbiamo comprenderla.
Partiamo con il definire cosa sono TEMPERATURA E CALORE.
La TEMPERATURA è la MISURA dello stato di eccitazione di una o più molecole.
Più le molecole si muovono e si agitano, più la misura di questo movimento aumenta. L'unità di misura generalmente usata per la temperatura è il grado Kelvin (°K) ma, per semplicità, possiamo tranquillamente riferirci al grado centigrado (°C) o al grado Farehneit (°F) assolutamente equivalenti.
Quindi, quando parliamo di calore, non è sufficiente parlare della temperatura della materia ma anche, e soprattutto, di QUANTA MATERIA si trova a quella determinata temperatura.
Vi ricordo i tre modi in cui il calore viene propagato, ovvero CONVEZIONE, CONDUZIONE ed IRRAGGIAMENTO.
Bene, adesso che abbiamo capito cosa sono TEMPERATURA e CALORE, dobbiamo comprendere una cosa fondamentale:
Le elevatissime temperature riportate nella stratigrafia si riferiscono allo stato di agitazione delle molecole ionizzate della Termosfera, le quali, essendo estremamente rarefatte, non sono in grado di ardere o fondere alcunché.
Pensate che la densità atmosferica nella Termosfera è circa 1 MILIARDO di volte inferiore a quello della Troposfera, ovvero sulla superficie terrestre dove viviamo noi.
Facciamo qualche esempio per riportare la comprensione intuitiva sulla giusta strada.
1) Prendiamo una pentola piena d'acqua e mettiamola sul fornello.
Sia le molecole d'acqua nella pentola, che quelle che si sollevano sotto forma di vapore, si trovano ad una temperatura di 100°C.
Eppure, possiamo mantenere per qualche secondo la mano immersa nel vapore che si solleva dalla pentola senza subire danni, mentre se immergiamo la mano nell'acqua bollente ci scotteremo immediatamente con ustioni di vario grado.
Questo perché, a parità di temperatura, la quantità di calore veicolata dal vapore è inferiore rispetto a quella trasferita dall'acqua bollente alla mano quando la immergiamo.
2) Lo stesso concetto lo ritroviamo nel principio della SAUNA
Nel grafico seguente potete vedere come, se vogliamo aumentare il contenuto d'acqua nella sauna, dobbiamo necessariamente ridurre la temperatura, mantenendo essenzialmente costante il calore.
Per poter fare un bagno di vapore, ad esempio, dobbiamo scendere ad una temperatura tra i 40°C-50°C. (il contenuto d'acqua può salire addirittura all'85% - 90%)
Qualcuno potrebbe sostenere che, comunque, una eccessiva permanenza in una sauna accesa condurrebbe comunque alla morte, perché il corpo riscaldato del malcapitato tenderebbe, nel lungo termine, a raggiungere la temperatura all'interno della sauna accumulando calore.
Ma esiste una sostanziale differenza tra l'esempio riportato della sauna e la condizione in cui si trova la stazione spaziale.
(Sia ben chiaro che il mio intento non è assolutamente quello di invogliare in nessun modo al consumo di sigarette)
Perché ho tirato fuori la sigaretta?
Perché la punta di sigaretta accesa raggiunge anche temperature di 800°C.
Per poter fare un bagno di vapore, ad esempio, dobbiamo scendere ad una temperatura tra i 40°C-50°C. (il contenuto d'acqua può salire addirittura all'85% - 90%)
Ma esiste una sostanziale differenza tra l'esempio riportato della sauna e la condizione in cui si trova la stazione spaziale.
Una persona chiusa in una sauna per un lungo periodo non solo non si trova in condizioni di atmosfera rarefatta spinta, ma tale atmosfera non è nemmeno racchiusa in uno spazio limitato, capace di mantenere l'energia termica prodotta.
Le particelle ionizzate della termosfera non sono minimamente in grado di simulare la condizione di aria a basso contenuto di umidità di una sauna, e questo a prescindere dalla capacità della stazione di dissipare calore per irraggiamento, cosa che al malcapitato nella sauna purtroppo non riesce. Il calore irrisorio trasferito dalle scarsissime particelle alla stazione semplicemente non riesce ad elevare la temperatura della stazione spaziale.
Le particelle ionizzate della termosfera non sono minimamente in grado di simulare la condizione di aria a basso contenuto di umidità di una sauna, e questo a prescindere dalla capacità della stazione di dissipare calore per irraggiamento, cosa che al malcapitato nella sauna purtroppo non riesce. Il calore irrisorio trasferito dalle scarsissime particelle alla stazione semplicemente non riesce ad elevare la temperatura della stazione spaziale.
3) Vi presento un'ultimo esempio che, in qualche modo, rappresenta un po' di più quello che è l'effetto delle particelle ionizzate: la sigaretta accesa.
Perché ho tirato fuori la sigaretta?
Perché la punta di sigaretta accesa raggiunge anche temperature di 800°C.
Se malauguratamente vi capita di spegnervi una sigaretta sulla pelle, non sarete carbonizzati all'istante, ma avrete semplicemente una antipatica bruciatura locale, seppur dolorosa.
Viene da sé che non serve un sistema di refrigerazione per proteggervi dalla temperatura di 800°C di una sigaretta che vi ustiona la pelle. Basta semplicemente coprirvi in maniera adeguata le parti del corpo a rischio ustione.
La punta della sigaretta non è affatto in grado di trasferirvi il calore necessario ad uccidervi, sebbene parliamo di una temperatura pazzesca di 800°C.
Perché vi ho detto che le particelle ionizzate della termosfera si comportano come la punta di una sigaretta?
Perché è stato rilevato che la termocoperta che copre il portellone di uscita dalla stazione spaziale, presenta delle bruciature da particelle ionizzate, del tutto simili a quelle di una sigaretta accesa.
Così come la punta della sigaretta, le particelle nella termosfera non sono in grado di trasferire calore sufficiente per cuocere gli astronauti come polli allo spiedo, ma è comunque necessario che gli astronauti si proteggano.
Riassumendo: Il riscaldamento termico per convezione dovuto dalle particelle ionizzate nella Termosfera, sebbene a temperature elevatissime, praticamente non esiste.
L'irraggiamento termico solare è energia termica veicolata mediante le onde elettromagnetiche emesse dal sole.
Il riscaldamento dovuto ai raggi solari è decisamente molto più significativo del calore fornito dalle particelle ionizzate.
Senza ricorrere a calcoli piuttosto complessi per capire l'entità dell'energia per irraggiamento termico, è importante sapere che gran parte delle radiazioni termiche solari vengono riflesse sia dalla superficie bianca della stazione spaziale che dalle tute bianche degli astronauti (albedo).
Quindi, buona parte dell'energia proveniente dal sole per irraggiamento viene riflessa, mentre la restante scalda l'involucro esterno dell'ISS.
Quando l'irraggiamento solare viene a mancare poiché la stazione spaziale entra nella zona d'ombra attorno all Terra, l'ISS può dissipare il calore in eccesso sotto forma di luce infrarossa.
Si viene, così a delineare un ciclo di riscaldamento-raffreddamento bilanciato, che comunque interessa in modo minore l'habitat interno della stazione spaziale, dal momento che la temperatura all'interno della stazione viene mantenuta pressoché costante grazie all'isolamento termico incorporato nella struttura dei moduli ed al sistema di climatizzazione interna.
In generale, le temperature all'interno dei moduli della ISS variano tra i 19°C ed i 27°C.
Per questo non si creano fenomeni di surriscaldamento della ISS.
La chiave di tutto risiede nel fatto che nonostante il vuoto spaziale impedisca alla ISS di raffreddarsi per conduzione, questa può comunque farlo per irraggiamento, cosa, ad esempio, impossibile in un sistema a camera chiusa come possono esserlo una sauna o un forno.
Il modello in figura, ad esempio, è un indumento indossato dagli astronauti per il raffreddamento ad acqua e ventilazione corporea (Liquid Cooling and Ventilation Garment - LCVG) che permette di recuperare anche l'umidità del corpo che si forma negli arti e quella dovuta alla respirazione sotto il casco di chi lo indossa, mantenendolo asciutto.
Avete capito perché i flatearthers, anche in questo caso, non sanno di cosa parlano?
Come consigliato da Paolo, vi rimando per qualche approfondimento sul sistema di isolamento e climatizzazione interna della stazione orbitante al forum astronautico.
http://www.forumastronautico.it/index.php?topic=10796.0
Un altro argomento curioso e caro ai "terrapiattisti": le rotte aeree "storte".
Purtroppo anche per quello c'è una spiegazione semplice:
Viene da sé che non serve un sistema di refrigerazione per proteggervi dalla temperatura di 800°C di una sigaretta che vi ustiona la pelle. Basta semplicemente coprirvi in maniera adeguata le parti del corpo a rischio ustione.
La punta della sigaretta non è affatto in grado di trasferirvi il calore necessario ad uccidervi, sebbene parliamo di una temperatura pazzesca di 800°C.
Perché vi ho detto che le particelle ionizzate della termosfera si comportano come la punta di una sigaretta?
Perché è stato rilevato che la termocoperta che copre il portellone di uscita dalla stazione spaziale, presenta delle bruciature da particelle ionizzate, del tutto simili a quelle di una sigaretta accesa.
Riassumendo: Il riscaldamento termico per convezione dovuto dalle particelle ionizzate nella Termosfera, sebbene a temperature elevatissime, praticamente non esiste.
Parliamo, adesso, dell'altra forma di calore alla quale è sottoposta sia la stazione spaziale che gli astronauti quando vanno in attività extraveicolari:
L'irraggiamento termico da parte del Sole
L'irraggiamento termico solare è energia termica veicolata mediante le onde elettromagnetiche emesse dal sole.
Il riscaldamento dovuto ai raggi solari è decisamente molto più significativo del calore fornito dalle particelle ionizzate.
Senza ricorrere a calcoli piuttosto complessi per capire l'entità dell'energia per irraggiamento termico, è importante sapere che gran parte delle radiazioni termiche solari vengono riflesse sia dalla superficie bianca della stazione spaziale che dalle tute bianche degli astronauti (albedo).
Quindi, buona parte dell'energia proveniente dal sole per irraggiamento viene riflessa, mentre la restante scalda l'involucro esterno dell'ISS.
Quando l'irraggiamento solare viene a mancare poiché la stazione spaziale entra nella zona d'ombra attorno all Terra, l'ISS può dissipare il calore in eccesso sotto forma di luce infrarossa.
Si viene, così a delineare un ciclo di riscaldamento-raffreddamento bilanciato, che comunque interessa in modo minore l'habitat interno della stazione spaziale, dal momento che la temperatura all'interno della stazione viene mantenuta pressoché costante grazie all'isolamento termico incorporato nella struttura dei moduli ed al sistema di climatizzazione interna.
In generale, le temperature all'interno dei moduli della ISS variano tra i 19°C ed i 27°C.
Per questo non si creano fenomeni di surriscaldamento della ISS.
La chiave di tutto risiede nel fatto che nonostante il vuoto spaziale impedisca alla ISS di raffreddarsi per conduzione, questa può comunque farlo per irraggiamento, cosa, ad esempio, impossibile in un sistema a camera chiusa come possono esserlo una sauna o un forno.
Anche gli astronauti che escono per missioni extraveicolari possono subire degli sbalzi di temperatura significativi nel caso si trovino esposti alla radiazione solare diretta o meno.
Per questo motivo, gli astronauti, oltre ad essere equipaggiati di tute spaziali con una riflettività molto alta e un buon isolamento termico, indossano un indumento di raffreddamento ad acqua per la climatizzazione corporale.
Per questo motivo, gli astronauti, oltre ad essere equipaggiati di tute spaziali con una riflettività molto alta e un buon isolamento termico, indossano un indumento di raffreddamento ad acqua per la climatizzazione corporale.
Avete capito perché i flatearthers, anche in questo caso, non sanno di cosa parlano?
http://www.forumastronautico.it/index.php?topic=10796.0
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- La bizzarra teoria della Terra PiattaPurtroppo anche per quello c'è una spiegazione semplice:
Dividi e impera
RispondiEliminaPiattisti e tondisti non si rendono conto di essere solo delle marionette manovrate da mani sapienti. Conta dividere le persone, il piattismo e tondismo fanno parte di un piano più vasto di divisione e controllo.
Invece di passare il tempo a scambiarsi accuse di incompetenza, in un mondo normale il fenomeno verrebbe studiato accuratamente. Per i controllori è molto meglio scambiarsi accuse di essere dei grulli che cercare la verità.
La verità rende liberi, brrrrrrrr.
Gianni
Gianni
Il fenomeno è già stato studiato ampiamente. Meglio studiare la mente di Gianni... sarebbe più interessante!
RispondiEliminaOgni minuto in Africa un bambino muore di fame,lasciamo perdere se la Terra è tonda o è piatta che tanto non interessa a nessuno e pensiamo invece a cose molto più importanti.EMILIO
RispondiEliminaEmilio hai ragione, ma può darsi che qualcuno trovi il complotto anche sui bambini africani e ti dica che non muoiono veramente e che i filmati son falsi... siamo a questi livelli... si deve guardare con occhi neutri...
RispondiEliminaEsatto Atunis,oggi è di moda vedere complotti dappertutto anche nella Verità e allora è vero servono occhi neutri,quelli del cuore che non tradiscono mai.Emilio
RispondiEliminaCiao Emilio, sempre un piacere ritrovarti, buon viaggio a te ed a tutti... oggni mi sento particolarmente diavoletta... angelicamente demoniaca...oddio... sto diventando anche io una complottista?
EliminaOcchi OBIETTIVI ci vogliono! Prima ho detto neutri in senso ironico
RispondiEliminaChi ha orecchie per intendere intenda. Gianni
EliminaLa malattia del secolo si chiama "dipendenza".
E' ridotta a una deboleluce il contatto con la propria anima.
Se fossimo in contatto con il nostro cuore profondo, cioè il luogo reale dello spirito.
Non accetteremmo nessun leader, nessun maestro, nessun guru.
Saremmo indipendenti. Svegli, vigili, autonomi non automi.
Il maestro sei tu. E dentro c'è anche tutto quello che serve
Jiddu Krisnamurti
Tutti gli altri in camper... buon viaggio magnet...
EliminaEccoci! Lo sapevo che prima o poi si cascava sul buon Jiddu... allora Gianni piacciono anche a te i leader spirituali!? E dimmi: chi ti ha insegnato a fare i viaggi sciamanici? Hai imparato da solo?
RispondiEliminaÉ chiaro che é già tutto dentro noi lo sappiamo, nulla di nuovo. Il problema é che se non hai un aiuto da chi già ha fatto determinati percorsi, da solo non ce la puoi fare. Ci siamo troppo allontanati da quelle verità.
Bisogna avere l'umiltà di voler sedersi ad imparare... Jiddu Jiddu... il guru che diceva di non seguire i guru...
L'uomo è ricco di contraddizioni in termini, e non solo... trovare il proprio maestro interiore non è semplice ed a volte occorre avere dei riferimenti, degli indicatori di direzione perlomeno... ogni viaggio è diverso e ogni viaggio è rispettabile. Carina la foto dell'astronauta cara Catherine...di fondo siamo tutti cotti a punti... sarà per questo che ho sempre caldo?
EliminaUna che si chiama Diavoletta non può che avere caldo!!!
EliminaHa ha che ridere... comunque all'inferno non fa caldo... tutt'altro... provare per credere, anche se si trova all'interno di un vulcano spento, ma questa è un'altra storia...
EliminaIeri ero angelicamente diabolica... buon prosieguo del tuo viaggio.
Atunis di rivelo come ho imparato l'arte dei viaggi sciamanici.
RispondiEliminaCi sono tre modi.
Uno un maestro
Due le piante come maestro
Terzo il più potente di tutti, venire colpiti da un fulmine.
Se si sopravvive e non si è diventati rincitrulliti si diventa sciamani o almeno così si dice.
Durante un temporale ho lanciato un aquilone il fulmine mi ha trasformato in una lampadina ero tutto scintille, poi ho avuto il dono di volare su una scopa, ma preferisco l'aspirapolvere perchè è più comodo, più altre cose, attualmente mi alleno a camminare sull'acqua.
Gianni
Ah... ora mi é tutto più chiaro...
EliminaBentrovata Diavoletta,è vero non è facile per nessuno trovare la vera essenza interiore e quindi la Verità.Per alcuni più saggi e evoluti è un po’ più semplice,per altri meno evoluti e legati alla Materia è un po’ più complicato e perciò questa seconda categoria ha sicuramente bisogno di punti di riferimento molto validi.Io personalmente e tu lo sai bene,il mio Maestro interiore l*ho trovato molti anni fa,nel dolce e sereno sguardo di un �� bambino dagli occhi azzurri color del cielo,venuto in questo mondo,tanto tempo fa,per risvegliare nel cuore degli uomini il sentimento Eterno dell*Amore.Anche per me è sempre un piacere ritrovarti.Emilio
RispondiEliminaCiao Emilio, il Maestro oltrepassa le barriere del tempo, Lui ha trovato me, chissà perchè... forse perchè diabolicamente angelica ... o angelicamente diabolica...chissà... rido di me stessa e su chi mi deride e vado per la mia, salutando i veri amici. Comunque non so se avesse davvero gli occhi azzurri, ma poco importa il colore della Sua iride, ciò che conta è cosa ha lasciato.
RispondiEliminaPer molti una invenzione, ognuno crede a ciò che vuole credere.
Ognuno crede a ciò che vuole credere e questo è giusto,ma Gesù non è un invenzione e ne*una favola per bambini ma è al contrario uno stile di vita per tutti coloro che vagano nel buio.Ci sono storie in questo mondo che sono state scritte sulla sabbia e il vento fa presto a cancellarle,la Storia di Gesù è stata incisa nella roccia e storie come la sua non possono essere cancellate,ma sono bensì destinate a vivere in Eterno Buona Vita,Diavoletta.Emilio
RispondiEliminaConcordo con te, carissimo, e ricambio l'augurio, saluto Catherine.
RispondiEliminaBuon prosieguo del cammino.