martedì 28 maggio 2019

Gli Annunaki e la longevità della specie umana

Una caratteristica comune degli antichi patriarchi biblici è l’incredibile longevità. Secondo la Bibbia, infatti, Adamo visse per 930 anni, Set (terzo figlio di Adamo ed Eva) raggiunse i 912, Matusalemme visse per 969 anni, morendo sette giorni prima che suo nipote Noè (che raggiunse la soglia dei 950 anni) vedesse iniziare il diluvio universale.

LONGEVITÀ IN CADUTA IN POCHE MIGLIAIA DI ANNI?

Se il racconto biblico potesse essere preso letteralmente, come sarebbe possibile che in poco più di 4 mila anni (l’anno del diluvio universale, nonché della morte di Matusalemme, è stimato essere il 2.104 avanti Cristo) la vita dell’uomo si sia ridotta di un buon 90%, nonostante i progressi compiuti nel campo dell’alimentazione, della medicina e in generale delle condizioni di vita?

Secondo i seguaci della teoria degli “antichi astronauti” la causa sarebbe legata a un mito ancora più antico di quello biblico, quello degli Annunaki, gli antichi dei sumeri la cui elencazione è contenuta in una tavoletta d’argilla datata attorno al 2.400 avanti Cristo ...


ENIGMI ALIENI E GLI ANNUNAKI

Gli Annunaki, termine che identifica una “discendenza principesca”, sono descritti la prima volta nel poema cosmogonico Enuma Elis, letteralmente “quando in alto”, dove si parla di come il dio Marduk abbia creato Babilonia (costruita “fisicamente” dagli Annunaki), che sarebbe stata la sua casa sulla Terra, e abbia dato origine al genere umano per liberare proprio gli Annunaki dalle fatiche che inizialmente incombevano su di essi.

Che c’entrano gli Annunaki con i patriarchi biblici ebraici? 

Secondo la trasmissione dedicata agli Annunaki della fortunata serie televisiva “Enigmi Alieni”, trasmessa da History Channel, anche in Italia, sarebbero stati governati da due leader, Enlil e Enki, in contrasto tra loro circa l’opportunità di salvare, oppure no, l’umanità da un diluvio universale scatenato da Enlil.

In effetti il racconto è impreciso, dato che nella mitologia babilonese (nel racconto Enuma Elish) Enlin, dio dell’atmosfera, ed Enki, dio delle acque, hanno entrambi un ruolo nell’aiutare gli dei a superare indenni il diluvio universale minacciato da Abzu e dalla di lui moglie Tiamat.

Superata tale minaccia mentre Enlil ricostruirà il giardino dell’Eden sarà Enki a consigliare di creare i servi degli dei, gli uomini, a partire dal primo di essi, figlio dello stesso Enki (da cui riceve il dono della saggezza ma non della vita eterna), Adapa.


NOÈ FU IN REALTÀ UN RE SUMERO?

Vero è che in altri testi mesopotamici è Enki che parla al re sumero Ziusudra e gli consiglia di costruire un’arca per salvarsi dall’imminente diluvio, mentre Enlil dovrebbe avere rimproverato Enki (ma questa parte, come quella relativa alle “istruzioni” date da Enki a Ziusudra su come costruire l’arca, risultano perdute o sono fortemente danneggiate).

Il mito sumero di Ziusudra

Ziusudra sarebbe dunque la figura che ha ispirato il Noè biblico, ricevendo come costui un avvertimento divino circa una catastrofe imminente ma anche il dono dell’immortalità una volta terminato il diluvio, grazie ad una riconciliazione che nel frattempo è avvenuta tra Enlil ed Enki.

Vari altri Annunaki si sarebbero opposti o lamentati del diluvio che, secondo “Enigmi Alieni” avrebbe potuto essere stato superato dagli uomini (Ziusudra o Noè che siano stati)solo tramite una nave spaziale, andata in orbita per la durata del diluvio. Sempre secondo alcuni degli esperti intervistati dalla trasmissione, un’ulteriore interazione tra l’umanità e gli Annunaki sarebbe consistita in una serie di sperimentazioni genetiche che avrebbero portato alla nascita di alcuni “ibridi”.

LA LONGEVITÀ ERA LEGATA A IBRIDI ANNUNAKI-UMANI?

Potevano essere Noè/Ziusudrao, Matusalemme o lo stesso Adamo essere alcuni di questi “ibridi” dotati di una longevità straordinaria? Nella stessa “Lista Reale” sumera si parla di re che hanno governato per centinaia o migliaia di anni: erano anche loro semidei, ovvero “figli” di extraterrestri atterrati in Mesopotania che hanno poi dato origine all’umanità mescolando geni ominidi con geni Annunaki?

Non esistono ovviamente prove, mentre ve ne sono in abbondanza del fatto che la prima specie conosciuta di Homo Habilis ha fatto la sua comparsa sul pianeta circa 2 milioni di anni fa, da cui circa 1-1,5 milioni di anni fa derivò l’Homo Erectus.

L’Homo Sapiens, da cui discendiamo direttamente, ha invece fatto la sua comparsa circa 200 mila anni fa, dopo una serie di altri “tentativi” evoluzionistici poco fortunati.

Il fatto che la specie umana già abitasse il pianeta non impedisce tuttavia di ipotizzare che i suoi geni possano essere stati manipolati da una razza di “dei” extraterrestri per migliorarne le caratteristiche, ipotesi che ben si sposerebbe con la teoria degli antichi astronauti.

A pensar male, tuttavia, sembrerebbe un modo per reintrodurre, usando la “copertura” degli Annunaki, il concetto di creazione dell’uomo come un evento voluto e pilotato da qualche entità, dio o extraterrestri che sia, anziché come evoluzione naturale da altre famiglie di animali come la scienza ha già dimostrato. Ma sicuramente chi crede nella teoria degli antichi astronauti non è così ingenuo, vero?

46 commenti:

  1. Risposte
    1. Nel Talmud si parla chiaramente di modifiche genetiche all'uomo. Inoltre hanno scoperto recentemente le prove di modifiche genetiche al grano, durante quel periodo.

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    2. Prova a dare un'occhiata qui...

      Spelta - Grano duro

      https://youtu.be/o-p8FrMHK_g

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    3. anche nella Patata dolce c'è un processo tipo ogm

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  2. Mettiamo i puntini sulle i.
    Sono il guastafeste.

    Gli annunaki sono una invenzione del massone Sitchin. Risulta che le sue traduzioni sono fantasiose, pura fantasia.
    Di conseguenza ogni cosa al riguardo sono solo fantasiosi voli mentali.
    Gianni

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    1. 👍 bravo Gianni!
      Eri sotto Ayahuasca??
      Che succede??

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    2. Concordo, tra Sitchin ed Erik Von Daniken non so davvero chi le spari più grosse, disinformatori allo stato puro.

      Ce ne sarebbero di cose da dire ma voglio invece farla molto breve consigliando a tutti di mollare decisamente libri che parlano di sta roba qua, a sto punto leggetevi o rileggetevi i Veda e la Baghavad Gita (accontentandosi di traduzioni non sempre favolose, meglio scegliere quelle su cui è scritto "così com'è " ) e imparate a consultare i registri dell'Akasha in astrale.

      Enoch

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    3. Ragazzi che vi succede?

      Enoch che dice di leggere i Veda!?

      Vedo che le mie battaglie stanno dando i suoi frutti.

      Bravi siete sulla strada giusta!

      Avanti così....

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    4. Siamo oltre il delirio qui ormai.....

      Enoch

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  3. Mi sembra pure a me!

    Mi dai del complottista e poi ti metti a dire "leggete i Veda"?? Tu??

    Cosa si farebbe per il consenso!!

    Comunque date retta a Enoch (perché è lui che ve lo dice)
    Leggete i Veda!!

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  4. Scegliete quelli con scritto "tradotto da Enoch" sono migliori!
    Ve li spiega e vi insegna ad andare in astrale dove forse un giorno raggiungerete... Gianni!

    MA VIAAAAA!!

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  5. Ah poi....

    I registri dell'akasha sono concetti coniati da teosofi del gruppo Blavansky.

    Siccome prima hai preso distanza dalla Blavansky, questo dimostra che non sai un bel nulla e che 6 tu che peschi e scopiazzi qua e la!

    E poi sono io quello New Age!

    M-I-T-I-C-O !!!!

    STUDIA I VEDA È MEGLIO, in astrale ci andrai quando hai finito i compiti!!!!!

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  6. Ooopsss...

    Ciao Catherine.
    Mi viene il sospetto di essere un po' troppo ... come dire ...
    "duro" con loro, tipo signorina Rottermayer!!

    Sto dando questa impressione??

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  7. L'ignoranza è davvero una brutta bestia.
    A riprova definitiva che il nostro Atunis è solo uno scolaretto quindicenne che gioca a fare il risvegliato, costui non sa nemmeno che i registri dell'Akasha (parola sanscrita che significa etere) vengono citati nei Veda, che lui ovviamente non ha letto poiché troppo impegnato a leggere quella robaccia spacciata per teosofia da Madame Blavatsky, una tenutaria di bordello riciclatasi veggente e mille altre cose, morta poco dopo i 50 sicuramente per tutti cicchetti di vodka e i sigari che s'è fatta tra un parassitaggio astrale e una lettura di tarocchi taroccati.
    Rudolf Steiner riprende il concetto di Akasha e memoria del pianeta nelle sue conferenze sulla chiaroveggenza, spiegando bene il concetto.
    Basta leggere i libri scritti dai suoi collaboratori, trascrizioni delle sue innumerevoli conferenze (in vita oltre 6000).

    In poche parole: Mai stare dietro alle fregole adolescenziali di Atunis spacciate per verità rivelare (con figura di cacca incorporata).

    Enoch

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    1. Eccolo ti aspettavo al varco...

      Appello a chi NON VUOLE STARE FUORI DAL GREGGE MA DENTRO IL GREGGE E PER IL GREGGE:

      Invito tutte le persone a stare lontani da testi tipo "Iside svelata" della Blavatsky e "i registri akashici" di Steiner dove si parla appunto di "akasha" scopiazzando e interpretando male concetti delle Upanishad come "karmasaya" cioè "insieme di azioni"
      ed altri che non sto ad elencare ...

      Diffidate da questa gentaglia, falsi medium, impostori dello spirito!
      Lasciate stare l'akasha e l'astrale e tutta la pseudo spiritualità new age occidentale.

      Diffidate!

      È una vita che mi batto contro gli spiritisti occidentali travisatori dei testi sacri.

      Come sempre (lo hai fatto fin dall'inizio) mi attacchi senza sapere minimamente di cosa io parli. Solo perchè non la penso come te!

      Diffidate da Steineir e la sua "chiaroveggenza" anzi diffidate da tutti i chiaroveggenti!

      Steiner NON ERA UN BODHISATTVA ma un ciarlatano come chi lo segue e attacca me!
      Allievo della Teosofia corrotto fino al collo, si stacca dalla Teosofia stessa per sete di denaro e fama e si mette a cacciare topi ...

      Poi sono io il seguace New Age!

      Capito! Segue Steiner e dice a me New Age...

      6000 conferenze!! Numeri!!

      Ahahahah!!!

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    2. Addirittura ti batti da una vita bla bla...
      C'hai anche il tempo per batterti?

      E se uno vuole andare dal Mago Otelma o da Giucas Casella a te che te frega?
      A me proprio nulla, esperienze da fare.

      Steiner non sei manco degno di nominarlo, tieniti la Blavatsky e il suo circoletto luciferino drogato.

      Enoch

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    3. Poi il buddismo lo trovo di un noioso, ma di un noioso...figurati se lo decidono loro, chi è bodhisattva, tutta fuffa.

      I peggiori sono i buddisti occidentali, che si fanno i loro bei ritrovi, in Italia c'è quella truffa della Sokka Gakkai, a base di grigliate e montagne di bistecche, alla faccia del non nuocere a nessuna creatura vivente. Di un'ipocrisia nauseabonda. Non parliamo dei loro mantra che li hanno del tutto rincoglioniti che è meglio.

      Un tizio di questi un giorno mi disse che anche l'attaccamento all'etica è sbagliato in quanto attaccamento (una cosa simile anni prima la sentii dire da un Hare Krishna a cui avevo detto di non mangiare carne e latticini, senza spiegargliene i motivi).
      Sentirlo dire da un coglione vestito con una tunica che recita frasi in una lingua non sua e che senza i suoi librini sacri non vive mi causò una risata di almeno mezzora che lo fece andar via velocemente così come era comparso.

      Sarebbe ora di mollare sta roba e ricominciare a rispettare il proprio cervello e le sue capacità (voglio essere ottimista oggi 😄😄).

      Enoch

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    4. La Blavatsky mi sa che te la tieni tu!

      Jucas casella il mago Otelma... ma che dici?

      Come esperienze da difendere devo dire che hai preso proprio quelle migliori!

      E lo so che te ne freghi di tutti, era chiaro! Basta che stai sul palco solo te!

      Comunque hai ragione sul tempo, ora non ne ho più , devo andare da Mondo Convenienza a spaccare le lampadine tarocche...

      Vi lascio ai vostri complotti e ai vostri viaggi in astrale...

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    5. Ps: su Hare Krisna e Soka Gakkai la penso esattamente come te.

      Vedi che non sono proprio come tu mi disegni...

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  8. La blavatsky e Steiner sono semplicemente i "Gianni" del passato che son riusciti(a differenza sua) a usare la loro fantasia per farci una "professione"...le fonti delle loro "teorie" son le stesse insomma...😂😂😂

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    1. L'unico modo per sbugiardare le loro fonti è fare un viaggio astrale, lo sai si?
      Che poi possiamo stare dieci anni (si fa per dire) a disquisire sul fatto che il viaggio astrale può essere una proiezione mentale, bla bla quello che vuoi, fatto sta che i viaggi fuori dal corpo fisico si possono fare e i resoconti guarda caso sono sempre simili anche da un continente all'altro. Tutti strafatti di mescalina? 😄

      Ad ogni modo qui bisognerebbe partire dalle basi, visto che giorni fa hai detto di praticare una forma di meditazione: Credi nell'anima e in una coscienza universale creatrice? Credi alla reincarnazione? Hai detto di credere alle entità che parassitano per cui dovrebbe essere implicito, ma dati i tuoi commenti alla Benigni misto Ceccherini un si capisce miha tantho bene....

      Enoch

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    2. Un si 'apisce, scusa 😂

      Enoch

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  9. Oggi(nel senso letterale della parola),mi sento(credere è una parola che PURTROPPO non penso di poter mai arrivare ad affermare in queste argomentazioni)che di noi rimane qualcosa dopo la morte fisica ma dargli un nome e una descrizione credo(questo si lo credo)che sia impossibile per TUTTI,figuriamoci descrivere con novizia di particolari dove questo qualcosa va' come il buon Steiner intendeva fare...e cmq personalmente quello che vorrei arrivare a capire,sapendo gia' che sara' impossibile e' se questo qualcosa conserva la consapevolezza di sé.Ovvio che per dare un senso alla reincarnazione questo dovrebbe avvenire,ma non sapendolo non posso dire se ci credo o no.Sono indirizzato a non credere al "caso" per molti motivi,quindi la reincarnazione troverebbe in questo un senso,ma il concetto che ritorniamo per migliorare e soprattutto che al completamento del miglioramento non torneremo più per ricongiungerci a chi sa cosa non mi convince,quindi se la reincarnazione esistesse a cosa servirebbe?Mi convince per questo ancora meno il concetto di karma,perché ritengo che ad ogni vita ne accumuleremo di nuovo!Quindi forse è tutto un ciclo infinito ma dove non c'entra il karma ma l unico motivo e' vivere e provare esperienze diverse che magari ci pianifichiamo.Poi c'e' il "problema" di quella che intendiamo anima...se il ciclo si ripete di dove arrivano le 6 miliardi di anime in più di 500 o 1000 anni fa?Perché non credo certo alle bischerate che solo il 10% la posseggono...e anche se fosse i conti non tornerebbero ..tante domande che resteranno per me tali...tante idee che oggi sono cos'i' domani chissa' perché prendere per buone quelle di altri e rimanere inchiodati su quelle la trovo un offesa alla propria intelligenza visto che la verita' non la possiede nessuno e chi pensa di averla o e' pazzo o in malafede...scrivo guidando(idiota!) Quindi mi scuso per gli errori perché so' che ci tieni...😂😂😂

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    1. E se ti dicessi che sono totalmente d'accordo con te su tutto?
      E non scrivere al cellulare mentre guidi, sciagurato! E niente faccine stavolta, non scherzo!!

      Enoch

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  10. E se io ti dicessi che pratico il mantra Nam myōhō renge kyō con indubbi benefici fisici e molto probabili dal lato umano e materiale,senza aver mai frequentato la soka gakkai perché la ritengo un associazione molto ambigua sotto vari aspetti...non certo per le bisteccate...😂😂

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    1. Ti direi che fai bene se ti fa stare bene, io nutro un'idiosincrasia profonda per i mantra invece, pratico una semplicissima meditazione in silenzio o con musiche a 432 hz, un giorno racconterò cosa mi accadeva le prime volte....😉

      Enoch

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    2. Allora pratichi anche tu!! Eheh! ...
      Sarei molto curioso anche io di sapere cosa ti succedeva...

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    3. Si, pratico anch'io e da parecchi anni anche.
      All'inizio ero molto maldestro e ci avevo capito ben poco di meditazione, ero convinto che da subito avrei azzerato i pensieri e sarei entrato nelle profonde cavità di me stesso trovando meraviglie, che tontolone 😊😄

      Durante le mie prime sessioni di meditazione ho visualizzato letteralmente di tutto, un paio di volte ho avuto una sorta di uscita dal corpo ma non era una bella sensazione, tutt'altro, perché visualizzavo delle entità prima di luce poi sempre più animalesche tipo draghi che volevano portarmi con sé.
      Un'altra volta un essere dalla pelle rossa mi offriva una scatoletta, una specie di scrigno che io non ho accettato.
      Oppure sogni davvero stranissimi la notte dopo la meditazione.
      Insomma, mi sono spaventato a morte e ho capito che non stavo prendendo la cosa col giusto equilibrio.
      Mi sono accadute altre cose in seguito che per ora mi terrò per me perché non voglio innescare polemiche o far passare la mia esperienza per qualcosa di più o per verità, è appunto la mia esperienza, per quanto assai simile a molte altre esperienze sentite e lette in giro.
      Ho chiesto consiglio ad una persona molto particolare e costui mi ha guidato nella meditazione, per un periodo le abbiamo fatte insieme e lui prima di ogni inizio di sessione riequilibrava le nostre energie perché diceva, e sono d'accordo, che non di può meditare insieme ad altri se le energie non sono in equilibrio poiché si portano brutte esperienze reciproche; poco dopo ho ricominciato a praticare da solo, e nonostante qualche altro piccolo "incidente di percorso" poi tutto è filato liscio.

      Enoch

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    4. Io sono anni che pratico, ma i risultati maggiori li ho avuti quando ho capito seriamente cos'è lo yoga grazie soprattutto ad un maestro della scuola buddhista tibetana (non la soka) di Pomaia in provincia di Pisa. Allora praticavo Vipassana con scarsi risultati.
      Poi sono stato introdotto al Kriya Yoga ottenendo piccoli risultati (ma la strada è ancora lunga).
      La prima cosa ESSENZIALE è trovare un maestro giusto che ti inizi a queste discipline (da questo non si sfugge). Senza un maestro (trovarlo è dura in occidente) so che mi criticherete,ma NON SI OTTENGONO RISULTATI SODDISFACENTI (ed questa è la causa perchè ognuno ha risultati diversi).

      Yoga significa Unione con l'Assoluto e sicuramente Patanjali con i suoi Yoga Sutra ,è colui che meglio lo ha riassunto. Il Kriya Yoga è erroneamente attribuito a Yogananda che sicuramente ha contribuito a diffonderlo in Occidente. Prima era diffuso da maestro ad allievo ORALMENTE e viene menzionato anche nella Bhagavad gita.

      Si possono provare tutte le Asana (le posizioni), si può imparare il Pranayama (la respirazione quadrata) , si può imparare Dhyiana (la massima concentrazione), ma il SAMADHI, SENZA UN VERO MAESTRO NON SI IMPARA!

      Il Samadhi non è un sentire o un vedere, ma UNO STATO DELL'ESSERE in cui non sei più tu ma tutto e nulla, sei l'assoluto.
      Naturalmente io sono arrivato a pochissimo.
      Qualche volta (ma si parla di attimi) ho sentito di non avere più alcune parti del corpo ma probabilmente era solo una sensazione e comunque ero ancora nel duale percependomi staccato dall'assoluto.

      Prima di eseguire la vera meditazione pratico hata yoga per "preparare" il corpo sia fisicamente che energicamente a quell'oretta di meditazione non proprio giornaliera.

      Il 90% delle scuole occidentali si ferma all'hata yoga ignorando tutto il bello che viene dopo.


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    5. La persona con cui facevo meditazione, chiamiamolo "maestro" se vogliamo, era stato allievo o discepolo di Thich Nhat Hahn in Francia negli anni '80-90.
      I maestri vanno bene per un po', poi bisogna proseguire da soli, nel bene e nel male. Questo è il mio pensiero e mi ci attengo da sempre.

      Ho praticato Hatha Yoha e Taijiquaan detto anche Thai Chi e mi hanno aiutato molto a trovare un equilibrio interiore e una disciplina che da giovanissimo non avevo assolutamente, poi ho smesso per vari motivi personali ma ne ho un ricordo molto bello.
      Il punto è che trovo, ma questa è solo una mia idea personalissima quindi da prendere con le dovute molle e distanze, che un occidentale non dovrebbe seguire troppe discipline orientali, cioè che non gli appartengono proprio per DNA, perché sono convinto, e in verità me lo disse anche questo "maestro", che noi ci mettiamo il triplo del tempo ad arrivare a dei risultati che loro invece raggiungono in brevissimo margine, pur essendosi molto occidentalizzati per certe cose.
      Non dovremmo mai prendere alla leggera dove e di che etnia nasciamo, sembra un discorso assurdo che ha poco a che vedere con la spiritualità ma ti assicuro che avendo conosciuto persone provenienti dall'India, Vietnam, Giappone eccetera, ho potuto constatare che queste cose contano moltissimo a livello di approccio spirituale ma vengono sottovalutate, e lo trovo un grosso errore.

      Enoch

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    6. Sono daccordo col fatto di proseguire il percorso da soli.
      Sarà proprio il tuo maestro a dirti "adesso sei pronto per provare da solo".
      Noi ogni tanto ci sentiamo e ci raccontiamo le esperienze, alcune volte mi da dei consigli, ma in genere adesso si parla di risultati e poco di insegnamenti.

      Non credo nel tuo discorso sul DNA. Credo che ognuno di noi sia Assoluto e che quindi tutti partiamo alla pari.
      Il problema è culturale secondo me... siamo troppo lontani dal vivere la spiritualità come é vissuta in certe zone dell'India e questo rallenta tantissimo il percorso.

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  11. Il fai da te è la via migliore.

    Mai farsi accalappiare da yoga, zen, maestri, guru.
    Prendere eventuali tecniche e insegnamenti ritenuti utili e poi procedere da se, questo è l'unico modo per non finire in qualche egregora.
    Gianni

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    1. Hai imparato a mangiare da solo o ti ha insegnato tua madre?

      Hai imparato a scrivere da solo o ti ha insegnato la maestra?

      Hai imparato a guidare da solo o te lo hanno insegnato a scuola guida?

      Hai imparato lo sciamanesimo da solo o l'hai letto su un libro scritto da qualcuno o da un altro sciamano?

      .....................
      .....................
      .....................

      E' TUTTO DENTRO DI NOI UN BEL CA**O!

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    2. Atunis guarda che Gianni sta dicendo le stesse cose nostre, non partire sempre in quarta tanto per polemizzare.

      Si, la mamma ci ha insegnato a mangiare con cucchiaio e forchetta e coltello ma dopo abbiamo fatto da soli, o no?

      Come ho già scritto io stesso, si impara il buono dal maestro e poi si prosegue da soli per non restare appiccicati a delle idee nell'illusione di essere nel giusto.
      Gianni ha detto esattamente la stessa cosa.

      Io aggiungo anche che bisogna disimparare sempre tutto. Si impara e poi si butta via cio' che si pensa di aver imparato e si ricomincia ogni giorno, solo così si arriva al vero Sé puro, quello che è proprio dentro di noi Atunis, ed è tutto ciò di cui abbiamo bisogno.
      Tutto il resto è sovrastruttura mentale, culturale, sociale. Fuffa, insomma.

      Enoch

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    3. Confermo Gianni, la via dell'autodidatta non ha alternative credibili, niente può sostituire l'esperienza diretta, e anche un genio, autodidatta, dell'architettura la pensava così “Nessuno dei problemi del mondo avrà una soluzione fintanto che gli individui tutti non diventeranno completamente autodidatti.” R. BUCKMINSTER FULLER

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    4. Giuseppe siamo tra quelli che hanno capito come dici "niente può sostituire l'esperienza diretta"

      Il problema è grosso.
      L'avere pensieri propri porta dirsi: "avevo torto" è ben provato che questo è ciò che le persone odiano di più.
      Krishnamurti: "Il maestro sei tu e dentro hai tutto quello che serve".

      Ha ragione ne ho le prove.
      Ho imparato a camminare da solo una cosa fisiologicamente complicatissima nessuno me lo ha insegnato, nessuno mi ha insegnato ad usare la ragione critica è venuta da se, ed così su tutto.

      Gianni

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    5. Meglio tentare mille volte sbagliando 999 e poi imparare finalmente la lezione, che fare subito bene una cosa avendola copiata da altri senza aver imparato nulla da quell'esperienza.

      Questa è mia 😄😉

      Enoch

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    6. Credo che non abbia senso ripetere i propri errori, tantomeno quelli degli altri: c'è sempre tempo e occasioni per sbagliare o come dice la nostra Cathy "non si finisce mai di sbagliare…"

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    7. Mi segno quello che ha detto Enoch semplice ed efficace.
      Gianni

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  12. Per tutta la vita si impara...
    si impara dalle esperienze degli altri.
    Quello che facciamo è solo mettere in ordine tutto ciò che apprendiamo dall'esterno... da un libro, dall'amico, dal maestro , dal fratello. Se sbagliamo ben venga ,ma è perché abbiamo capito male un qualcosa acquisito da altri.

    Se un neonato venisse abbandonato nella giungla cosa diventerebbe? UNO SCIMMIONE! perché imparerebbe dagli animali solo ad mangiare e riprodursi. Quali intuizioni potrebbe avere? Forse qualcosa per cacciare meglio o riprodursi meglio!

    La new age con il suo "è tutto dentro di noi" vi rafforza solo l'ego.

    Ma capisco che per "abbassarsi " agli insegnamenti di qualcun altro ci vuole umiltà che voi non possedete nemmeno in piccola parte perché siete pieni di voi stessi.

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  13. Quello che facciamo è solo scegliere...

    Meglio Atunis o Gianni
    Meglio Gesu o Buddha
    Meglio Castaneda o Jung

    Ma scegliamo sempre tra pensieri ed esperienze imparate da altri.

    E poi facciamo da soli è ovvio,fino a quando non incontriamo i pensieri di altri ancora.


    Non puoi incitare le persone a diffidare dai maestri, dallo yoga e dire io faccio da solo perché NON HAI MAI FATTO DA SOLO ED AVRAI SEMPRE BISOGNO DI UN MAESTRO.

    L'EGO FA QUESTO! VI FA CREDERE CHE NON AVETE BISOGNO DI NESSUNO PERCHÈ È GIÀ TUTTO DENTRO DI NOI!

    COSÌ VI CHIUDERETE A GUSCIO NELLA VOSTRA PRESUNZIONE.

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  14. I tuoi studi incrociati Enoch e lo sciamanesimo di Gianni...

    Sono stati pensati da altri e scritti da altri che sono i vostri maestri che avete scelto!

    Cosa fate da soli? Al massimo rielaborerete quei pensieri come giusto che sia!

    Ma non venite a dirmi di non seguire i maestri!!!!!!!

    Ora Gianni dirà... io ho imparato nei miei viaggi sciamaniciiiiii...

    E chi ti ha insegnato a fare quei viaggi? Inevitabilmente lo hai sentito o letto da qualche parte... quello sarà stato il tuo maestro!

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  15. Allora tanto vale affidarsi ad un vero maestro e chiederli:

    FAMMI PROVARE L'ESPERIENZA DI UNIONE CON L'ASSOLUTO!

    Se ci riesce... avrai trovato il maestro giusto.

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  16. Il pericolo maggiore.

    Il più grande pericolo per i cercatori è di finire nelle mani dell'ego spirituale.
    Le ricerche sul campo hanno scoperto che la grande maggioranza dei cercatori è vittima del proprio ego spirituale.

    L'ego spirituale va alla grande, fa sentire gratificati, nella via, avere la verità, identificarsi con maestri e libri di sapienza, l'avere capito.
    Chi cerca dentro di se rifiutando di identificarsi conl'insegnamento altrui viene etichettato come presuntuoso.

    Questa è schiavitù, non libertà.
    Gianni

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