domenica 26 dicembre 2021

Viviamo all'interno di un Universo alieno? Astrofisico suggerisce una incredibile teoria

Il nostro Universo potrebbe essere il risultato di una forma usata da alieni tecnologicamente avanzati per trasferire il loro mondo.

Benché ci siano migliaia di testimonianze di avvistamenti UFO, incontri ravvicinati e, nei casi più eclatanti, rapimenti e esperimenti su determinati soggetti, la scienza ufficiale afferma di non avere nessuna prova che razze aliene stiano visitando il nostro pianeta. 

Esistono protocolli ben definiti in caso di contatto alieno, fino ad ora però mai applicati perché il contatto “ufficiale” non è ancora avvenuto. 
Una nuova incredibile teoria viene proposta dall’astrofisico Caleb Scharf, direttore di astrobiologia della Columbia University di New York.

Perché ancora non abbiamo incontrato gli alieni? 

Scharf risponde a questa domanda dicendo che probabilmente l’Universo stesso è extraterrestre
Probabilmente, ipotizza l'astrofisico, l’universo rappresenta il “cervello” di una razza aliena iper-avanzata ...


Il trasferimento dei dati alieni

L’Universo e i suoi abitanti, visti con gli occhi della scienza, devono necessariamente rispettare le leggi fisiche; ma secondo Sharf potrebbe esistere una razza aliena talmente evoluta da trascendere le leggi della fisica ed essere quindi indistinguibile agli occhi della scienza: “probabilmente il nostro Universo è una delle nuove forme secondo le quali altre civiltà hanno trasferito il loro mondo”, afferma lo scienziato. 

Nel suo articolo pubblicato su Nautilus, Scharf sottolinea che solo il cinque percento dell’universo è composto di materia che conosciamo e comprendiamo, mentre il 27 percento è considerato come “non visto” e misterioso. Inoltre, lo scienziato crede che la materia oscura “potrebbe contenere una vera complessità” e, forse, può essere essa stessa il posto dove “tutta la vita tecnologicamente avanzata finisce o dove la maggioranza della vita è sempre stata“.

“Quale migliore modo“, si domanda il ricercatore “per sfuggire agli spiacevoli capricci di esplosioni di supernove e di raggi gamma se non quello di assumere una forma immune alle radiazioni elettromagnetiche?“. 
Se una civiltà ha compreso come codificare i sistemi viventi, “tutto quello che necessita è costruire un sistema di trasferimento dati da materia normale a materia oscura. Una stampate 3D“, conclude, “di materia oscura“.

Dopo l’Universo olografico, questa nuova teoria sicuramente farà discutere molto gli ambienti scientifici classici che, tra ghigni e risatine, sorvoleranno, in assenza di prove fisiche alle quali probabilmente non potranno mai giungere essendo ciò qualcosa di molto diverso.

Fonti: it.blastingnews.com
ufoedintorni.wordpress.com
nautil.us



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