sabato 25 dicembre 2021

Fate mummificate nel tempio buddista di Wat Prapangmuni

Le fate sono personaggi molto popolari nel folklore occidentale (principalmente inglese, scozzese e irlandese). 

Sono generalmente descritte come piccole creature umanoidi, quasi sempre femmine, con ali trasparenti; ma questo è una reinterpretazione delle fate che trova le sue origini nella tradizione vittoriana. (Fairy painting)

Nei vecchi racconti sono descritte piuttosto come una specie di piccoli troll o goblin.

Ma in Oriente, le fate erano conosciute molto prima dello sviluppo della civiltà europea. Ad esempio, nella cosmologia buddista, ci sono tre regni principali dell'universo, ognuno dei quali è diviso in diversi mondi. 

In uno di essi vivono le piccole divinità Kumbandy la cui descrizione corrisponde esattamente al concetto europeo di fate. 

I loro corpi traslucidi verde chiaro possono diventare invisibili all'occhio umano e possono anche volare ...


In Thailandia, vicino a Shin Buri, a nord di Bangkok, si trova il tempio di Wat Prapangmuni

Questo tempio ospita uno dei santuari buddisti dove giacciono i presunti corpi mummificati di due creature umanoidi sconosciute alla scienza. 

I credenti affermano che sono i corpi di due fate Kumbandy. 

La dimensione di ogni mummia non supera la lunghezza di due falangi di un adulto e sulla testa hanno qualcosa di simile a un copricapo.


Una di queste mummie è stata consegnata agli scienziati per accertamenti. Si è scoperto che il corpo possiede una struttura e delle proporzioni umani normali, ad eccezione degli arti allungati e una certa sproporzione della testa rispetto al corpo. Le mani e i piedi hanno cinque dita, la testa ha bocca, naso, occhi e orecchie. 

Lo studio della mummia al microscopio ha portato gli esperti a concludere che i suoi tessuti sono di origine vegetale
D'altra parte, lo strano "copricapo" risultò essere fatto di steli secchi.


Questa questione sull'origine delle mummie potrebbe essere considerata chiusa, ma alcuni scienziati hanno deciso di andare fino in fondo. E per una buona ragione. 

L'indagine con i raggi X ha dato risultati impressionanti; nel corpo è stata trovata una struttura scheletrica completamente formata simile a quella dell'essere umano. Sono presenti anche denti, lingua e alcuni organi interni.

Nel corso dello studio una delle ipotesi era che si trattasse di un feto umano con qualche strana malformazione, ma è stata subito scartata. 

Lo scheletro completamente formato non lascia dubbi sul fatto che questo individuo sia un adulto e la presenza di tessuti vegetali nel corpo di un vertebrato non si adatta alla comprensione scientifica della biologia moderna. 
Inoltre, due esemplari di mummie assolutamente identici escludono la possibilità di una mutazione genetica casuale. 

Tutti questi fatti portano gli studiosi a un punto morto. Una cosa è chiara: la mummia chiaramente non è il risultato del lavoro di un abile falsario e gli esseri erano entità biologiche sconosciute alla scienza. La questione della reale esistenza di tali personaggi fiabeschi rimane aperta. 
La scienza non è in grado di confermarla o di confutarla in modo certo. 

Ma i racconti popolari emersi da antiche leggende, possono fornire informazioni su eventi che i nostri antenati erano in grado di vedere con i propri occhi. 

Così, la scienza ufficiale afferma che i dinosauri si estinsero alla fine del periodo Cretaceo dell'era mesozoica, cioè più di 60 milioni di anni fa, e i primi umani (Homo sapiens) apparvero non prima di 30-40 mila anni fa. 
Tuttavia, anche prima di trovare i primi fossili, circolavano miti e leggende su enormi rettili e draghi, questo potrebbe significare che esseri intelligenti più antichi dell'uomo ci hanno tramandato racconti sul remoto passato del mondo? 



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