Alla sessione ha partecipato Ryan Graves, tenente pilota della Marina statunitense in pensione, che aveva anche testimoniato davanti al Congresso degli Stati Uniti il 16 luglio, in merito agli UFO e alla Sicurezza Nazionale.
Verso la fine dell'udienza, il divulgatore messicano Jaime Maussan, la cui integrità è notoriamente discussa, ha presentato due dei reperti ritrovati nel 2017 in Perù, nei pressi delle famose linee di Nazca, che ha definito "non umani".
Questi reperti sono stati ampiamente contestati già nel passato e riconosciuti come falsi persino da professori e docenti di archeologia peruviani, come quelli dell'Università San Luis Gonzaga de Ica (Unica), che hanno rigettato la tesi secondo cui le mummie "non sono umane".
Dopo aver effettuato molti esami e eliminato la possibilità che questi esseri siano stati realizzati con l'argilla come ipotizzato in un primo tempo, la tesi oggi più accreditata e che "i resti dei presunti alieni sono creazioni fatte di ossa animali e umane unite con un collante sintetico. Queste, a loro volta, sono stati ricoperte con una miscela di fibre vegetali e adesivi sintetici per simulare una sorta di pelle" (Guido Lombardi, antropologo).
Oggi, la faccenda ritorna quindi a far parlare di sé.
Ma prima di saltare alle conclusioni ascoltiamo la relazione in Parlamento di José de Jesús Zalce Benítez, esperto forense dell’Istituto scientifico per la Salute della Marina messicana ...
Di seguito un video di 6 anni fa.
I risultati preliminari dei test eseguiti sulle mani anomale della mummia più grande, confrontati con il resto del corpo, non hanno rivelato prove che indicassero una bufala.
Gli scienziati hanno scoperto che la mummia più grande, Maria, era di sesso femminile e l'hanno datata al carbonio a circa 1.700 anni.
Il noioso lavoro di collocare il DNA delle mummie nella nostra documentazione fossile, confrontandolo con gli esseri umani moderni e antichi, era appena iniziato (sottotitoli disponibili):
Verso la fine dell'udienza, il divulgatore messicano Jaime Maussan, la cui integrità è notoriamente discussa, ha presentato due dei reperti ritrovati nel 2017 in Perù, nei pressi delle famose linee di Nazca, che ha definito "non umani".
Questi reperti sono stati ampiamente contestati già nel passato e riconosciuti come falsi persino da professori e docenti di archeologia peruviani, come quelli dell'Università San Luis Gonzaga de Ica (Unica), che hanno rigettato la tesi secondo cui le mummie "non sono umane".
Dopo aver effettuato molti esami e eliminato la possibilità che questi esseri siano stati realizzati con l'argilla come ipotizzato in un primo tempo, la tesi oggi più accreditata e che "i resti dei presunti alieni sono creazioni fatte di ossa animali e umane unite con un collante sintetico. Queste, a loro volta, sono stati ricoperte con una miscela di fibre vegetali e adesivi sintetici per simulare una sorta di pelle" (Guido Lombardi, antropologo).
Oggi, la faccenda ritorna quindi a far parlare di sé.
Ma prima di saltare alle conclusioni ascoltiamo la relazione in Parlamento di José de Jesús Zalce Benítez, esperto forense dell’Istituto scientifico per la Salute della Marina messicana ...
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Davanti al Congresso messicano sono state presentate due delle mummie ritrovate, una si chiama Alberto e l'altra è Sofia, una femmina con 3 "uova" nell'addome e altre in preparazione, come in un ciclo continuo di gestazione.
Si stima che quelle mummie abbiano circa 1000 anni.
Si stima che quelle mummie abbiano circa 1000 anni.
I medici classificano queste mummie come creature che non rientrano nell'evoluzione dei primati umani, ed è interessante notare che, dallo studio del DNA, troviamo che il 70% del materiale genetico ha una corrispondenza con quanto noto, e di conseguenza una differenza del 30%, che è totalmente fuori dai parametri previsti.
Ricordiamo che la differenza tra il genoma umano e quello dei primati è inferiore al 5%.
Questi dati sono pubblicati e disponibili.
Ora vediamo i risultati delle varie analisi già effettuate e divulgate 4 anni or sono.
Ricordiamo che la differenza tra il genoma umano e quello dei primati è inferiore al 5%.
Questi dati sono pubblicati e disponibili.
Ora vediamo i risultati delle varie analisi già effettuate e divulgate 4 anni or sono.
Attivare la traduzione automatica per la seconda parte del video
I risultati preliminari dei test eseguiti sulle mani anomale della mummia più grande, confrontati con il resto del corpo, non hanno rivelato prove che indicassero una bufala.
Gli scienziati hanno scoperto che la mummia più grande, Maria, era di sesso femminile e l'hanno datata al carbonio a circa 1.700 anni.
Il noioso lavoro di collocare il DNA delle mummie nella nostra documentazione fossile, confrontandolo con gli esseri umani moderni e antichi, era appena iniziato (sottotitoli disponibili):
Una truffa ben organizzata? Un piano ben architettato?
Prima o poi forse lo sapremo.
Prima o poi forse lo sapremo.
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