Dopo il discusso rapporto dello scorso anno, il governo degli Stati Uniti non ha fornito molti altri dettagli in un atteso incontro sulla questione.
Martedì (17/05/22) il Congresso degli Stati Uniti ha tenuto un’audizione sull’esistenza e le caratteristiche dei “fenomeni aerei non identificati” (UAP), quelli che comunemente vengono chiamati UFO (oggetti volanti non identificati).
L’incontro era particolarmente atteso da esperti militari e semplici appassionati, ma non ha portato a particolari rivelazioni rispetto a quanto fosse già emerso lo scorso anno dopo la diffusione di un atteso rapporto sul tema.
Il documento comprendeva 21 casi di fenomeno ignoti e che potrebbero mostrare capacità tecnologiche sconosciute agli Stati Uniti.
Durante l’audizione è stata confermata questa circostanza, anche se i responsabili della Difesa hanno detto di ritenere poco probabile che altri paesi abbiano sviluppato sistemi di volo di quel tipo.
Gli avvistamenti sono documentati in video realizzati in volo dai sistemi di bordo degli aerei da guerra, per lo più jet, e mostrano oggetti che si muovono a una velocità considerevole e senza apparenti sistemi di propulsione convenzionali. Altri accelerano in pochi istanti e cambiano poi rotta repentinamente, con manovre che non possono essere realizzate con i normali aerei.
Il governo degli Stati Uniti ritiene che le tecnologie impiegate per ottenere simili risultati siano oltre le capacità di altre grandi nazioni come la Cina o la Russia, e che per questo siano necessarie nuove analisi e indagini più accurate.
In generale, un “oggetto volante non identificato” indica qualsiasi fenomeno osservato nel cielo che non può essere spiegato, per esempio a causa del modo in cui vola quell’oggetto o per via della sua forma. Se analisi e approfondimenti consentono di comprenderne l’origine, l’UFO smette di essere tale e assume altre definizioni.
Si può quindi dire che gli UFO esistono senza implicare che esistano gli alieni e che quegli oggetti non identificati siano frutto delle loro tecnologie. Ciò nonostante, ormai da tempo “UFO” è diventato per molti un sinonimo per indicare le astronavi aliene. Negli anni sono nate organizzazioni, talvolta perfino culti, che indicano gli avvistamenti UFO come una prova delle loro convinzioni non solo sull’esistenza di forme di vita aliene, ma anche sulla loro presenza sulla Terra.
Gli UFO non sono presi in considerazione solamente da chi li ritiene senza dubbio una manifestazione aliena.
I loro avvistamenti sono valutati dai governi in numerosi paesi, perché potrebbero condurre alla scoperta di minacce per la sicurezza nazionale o di nuove tecnologie sviluppate in ambito militare o civile.
Il rapporto reso pubblico lo scorso giugno era stato commissionato nel 2020, con la richiesta di fornire una rassegna sulle attività svolte dall’Ufficio dell’intelligence della Marina militare, dall’FBI e dal gruppo di lavoro sugli UAP.
La documentazione, appena nove pagine, era stata poi presentata al Congresso per fare le proprie valutazioni e ne era in seguito derivata la decisione di condurre alcune audizioni, come quella di martedì.
Il filmato mostrava uno strano oggetto in volo, che sembrava scomparire in acqua senza lasciare tracce.
Nel corso dell’audizione, il vicedirettore dell’intelligence per la Marina militare statunitense, Scott W. Bray, ha detto che il materiale sugli UAP a disposizione delle indagini non comprende solamente immagini registrate da mezzi militari, ma anche da altre fonti.
Bray non ha però fornito ulteriori dettagli in merito, dicendo invece che nel caso degli aerei militari coinvolti ci sono stati almeno «undici incidenti mancati» con oggetti volanti non identificati.
Non ci sono mai state collisioni e il personale militare coinvolto non ha mai provato a comunicare con gli UFO o ad attaccarli.
Rispondendo ad alcune domande della Commissione, Bray ha detto che in alcune circostanze sono stati recuperati rottami di oggetti sospetti, ma che il materiale raccolto «non ha nulla di inspiegabile o che non sia riconducibile a un’origine terrestre».
Le risposte da parte degli altri rappresentanti dell’esercito e del governo sono state invece più vaghe sull’esistenza di tecnologie per compiere rilevazioni sott’acqua di eventuali oggetti non identificati. Per risposte di questo tipo, che potrebbero rivelare alcuni dei sistemi impiegati dagli Stati Uniti, i rappresentanti del governo hanno rimandato a una successiva discussione a porte chiuse. È stato comunque chiarito che non ci sono sensori appositi per gli UAP e che gli avvistamenti sono eseguiti con le normali strumentazioni.
Il termine UFO fu utilizzato per la prima volta dall’Aeronautica militare degli Stati Uniti all’inizio degli anni Cinquanta, proprio per indicare gli oggetti non identificati dopo le necessarie verifiche. Il termine è progressivamente diventato sinonimo di “disco volante” e navi spaziali aliene per l’opinione pubblica, anche a causa di alcune teorie del complotto e dei presunti “rapimenti alieni”.
La Terra è sorvegliata da decine di satelliti in orbita per le osservazioni e conta centinaia di telescopi puntati verso la volta celeste, quindi un’astronave extraterrestre sarebbe probabilmente avvistata al suo arrivo, ben prima degli aerei militari o delle osservazioni amatoriali.
La maggior parte degli esperti e degli scienziati mantiene un approccio scettico e scientifico sul fenomeno, ricordando che nella grande categoria “UFO” nel corso dei decenni è finito un po’ di tutto, con fenomeni anche molto diversi tra loro, alcuni facilmente spiegabili e altri per i quali si è ancora alla ricerca di una spiegazione convincente.
Le segnalazioni potrebbero essere comunque molte di più, ma molti piloti professionisti preferiscono non inserire nei rapporti i propri sospetti circa alcuni avvistamenti, perché intorno al fenomeno degli UFO si sono formati nel tempo molti pregiudizi e ci sono timori di non essere presi sul serio, con potenziali ripercussioni per la carriera.
Bray e gli altri rappresentanti della Difesa hanno detto durante l’audizione di voler affrontare il problema, discutendo pubblicamente le informazioni che possono essere rese note, in modo da incoraggiare altri piloti a inserire eventuali avvistamenti nei loro rapporti, aumentando in questo modo il materiale da analizzare e su cui lavorare: «Il messaggio è chiaro: se vedete qualcosa, dovete inserirlo nei vostri rapporti».
Fonte: www.ilpost.it
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