venerdì 22 febbraio 2019

Il Potere delle Parole

Nello Ceccon

Lo sciamano nella comunità non è solo chiamato per guarire fisicamente le persone, ma ha anche una funzione simile a quella del nostro psicoterapista, perché ha compreso il potere delle parole.

Siamo coscienti che la nostra capacità di immaginazione è molto forte e, consapevoli o no, siamo in grado di creare quello che immaginiamo.

Sandra Ingerman racconta che uno dei rischi più frequenti del lavoro del recupero dell’anima è quello di fare peggiorare, rendere tristi le persone con cui abbiamo fatto il lavoro. Molto spesso raccontiamo dei traumi che abbiamo visto nel viaggio, ma in questo modo traumatizziamo ancora di più il paziente. Il punto chiave è invece raccontare delle storie che fanno guarire, dobbiamo imparare a raccontare storie in modo che il paziente “possa camminare nella bellezza in una strada sacra” come dicono i Navajo.

Quello che riportiamo dal recupero dell’anima è la pura essenza, che non ha personalità o sentimenti. Riportiamo la forza della vita, soffiamo dentro questa purezza, non la storia che abbiamo visto. Non riportiamo indietro la parte dell’anima che era stata spaventata, altrimenti il paziente si spaventa.

È una grande responsabilità raccontare una storia che possa ispirare la persona a guarire, a ritornare nella vita con gioia.
Dobbiamo porre molta attenzione nelle parole...


Molto spesso raccontiamo alle altre persone i disagi o le disavventure che abbiamo vissuto. È facile raccontare della propria malattia, dell’amata che ci ha appena lasciato,…ma, se siamo consapevoli del potere delle parole, così facendo ricreiamo la stessa situazione, lo stesso evento lo riproduciamo ogni volta che lo raccontiamo, coinvolgendo anche la persona che ci sta ascoltando.

Raccontare una bella storia, con delle belle parole, può fare la differenza nel rapporto con le persone e soprattutto nel rapporto con noi stessi.

Le parole sono dei semi piantati. Perciò dobbiamo avere molta cura ed attenzione in quello che piantiamo, in quello che diciamo, perché poi queste parole crescono, si radicano nella persona che le riceve.

È sempre stato creduto che le parole abbiano il potere di trasformare i pensieri senza forma in realtà, in manifestazioni fisiche.

Tra i Sami, una popolazioni della Lapponia, ci sono degli sciamani chiamati “dottori della parola”, perché riescono a portare la guarigione con il potere delle parole e delle canzoni, anche per fare passare il mal di testa.

Gli antichi avevano capito l’importanza delle parole.

ABRAQ AD HABRA in aramaico significa “CREO QUELLO CHE DICO”

La creazione nella Genesi racconta che Dio ha creato il mondo con le parole “Sia fatta la Luce” , nel nuovo Testamento Giovanni inizia con “Al principio c’era il Verbo, ed il Verbo era con Dio ed il Verbo era Dio”.

Anche nella tradizione indiana, induista il potere delle parole è conosciuto. Loro conoscono il potere dei mantra, dei canti vedici. Pensiamo all’importanza che danno al suono primordiale all’om, sono le sillabe con cui si è manifestato l’intero universo. Anche nella tradizione meso-americana si è sempre dato importanza all’uso della parola, don Miguel Ruiz nel suo libro I Quattro Accordi pone come primo accordo “sii impeccabile con le parole”

Apprezzare, onorare ed essere grati sono parole magiche che hanno il potere di trasmutare.

Quanto creiamo con le nostre parole!

Provate a fare una lista di parole e poi sentire le loro vibrazioni leggendole ad alta voce...


19 commenti:

  1. Le parole hanno il potere di distruggere e di creare ma se sono sincere possono cambiare il Mondo.Emilio

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  2. Questo articolo praticamente é la continuazione delle nostre discussioni precedenti! Grazie Catherine per darci tutta questa considerazione!

    Quoto in pieno

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  3. Esperimento significativo.

    Un maetro spirituale in una conferenza ha redarguito offensivamente uno che ha posto una domanda, il quale si è molto imbufalito, al che il maestro si è scusato profondamente adducendo come scusa che era stanco perchè aveva dormito poco.
    Lo spettatore si è subito calmato.

    Al che il maestro disse: Avete visto, è bastata una parola per fare arrabbiare una persona e una parola per calmarlo.
    Badate a come parlate.
    Gianni

    Ovviamente non è un caso che non venga insegnato, così si è in balia di forze spacciate per esterne ma che sono interne.

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    1. Se non lo avessi capito, l'articolo era collegato al fatto che potresti creare te i mostri con cui dici di aver lottato!
      Allora il termine più giusto per definirli sarebbe "TULPA" (Buddhismo tibetano) e non Arconti.

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    2. HEEEMMMM
      Tulpa, golem, star child, non sono gli arconti.
      Tali entità psichiche per crearle sevono conoscenze idonee, potere personale, riti specifici non bla, bla,bla, una cosa assai complicata e dall'esito incerto e pericoloso
      Gianni

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    3. Appunto!... esito incerto e pericoloso. Pensaci, potresti non sapere con cosa hai a che fare. Con cosa potrebbe venir fuori dalla tua mente.
      Comunque ci tengo a sottolineare che ho usato il condizionale nel post sopra.

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    4. Forse hai ragione
      Domani mi iscrivo alla scuola materna, un nuovo inizio
      Gianni

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    5. Se il mostro ti fa uscire dalla chiesa... 👹

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  4. Ho fatto varie volte il recupero dei frammenti dell'anima, ora non lo faccio più.

    Il problema è cosa fare con le informazioni recuperate. Dire, non dire, il frammento lo si deve inserire o fare finta e inventarsi qualcosa di bello.
    Ho scelto la tradizione e di procedere sempre con l'inserimento, alle volte è stato migliorativo, alle volte il ricordo traumatico recuperato ha dato problemi.

    La decisione su cosa fare è sempre difficile, così preferisco astenermi.
    Gianni

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  5. Le parole sono simboli/convenzioni sociali per comunicare il pensiero: Emile Couè ha spiegato e dimostrato che tutto ciò in cui crediamo è Autosuggestione. Se non riusciamo a separare (con la meditazione) il simbolo dal suo significato, saremo sempre in balia dei soliti noti (Maghi, Sciamani, Manipolatori, Parassiti, ecc...). Certo che l'ideale sarebbe riuscire a comprendere che Noi siamo separati anche dal significato dei simboli, ma per far questo ci vuole molto impegno/sforzo (Gurdjieff)...e non tutti ci riusciamo...ma il gioco vale la candela! La nostra Conoscenza non è mai diretta, ma sempre mediata dagli organi di senso, e, come se non bastasse, dipende anche dalla soggettività dell'interpretazione (autosuggestione): ricordate Massimo Troisi? "Ingegnere io sono responsabile di quello che ho detto, non di quello che hai capito tu!", Insomma, tutto è opinione, e come tale, tutto è opinabile: quante volte nella Storia la Sacra Scienza ha dovuto ricredersi, e così sarà ...il "beneficio del dubbio" ci accompagni sempre nel nostro viaggio alla ricerca del "ricordo di chi eravamo".

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    1. Se ti prendessi in parola non avrei più dubbi: e dove andrebbero a finire tutti i loro benefici?

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    2. Ahahah! Giusto!
      Ma condivido in toto questa tua riflessione, i tuoi sacrosanti dubbi e persino le tue citazioni, che ho usato spesso anch'io! (ora capisci pure quello che vuoi tu, io ho fatto la mia parte! ;) )
      ^_^

      Non cesseremo di esplorare
      E alla fine dell'esplorazione
      Saremo al punto di partenza
      Sapremo il luogo per la prima volta.
      Per il cancello ignoto e noto
      Quando l'ultima terra sconosciuta
      E' quella del nostro principio..

      T. S. Eliot - dal quarto quartetto Little Gidding - )

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    3. O.K., mille citazioni (indispensabili per partire) non valgono un minuto di pratica…

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    4. E alla fine dell'esplorazione
      Saremo al punto di partenza…

      Proprio per questo il Maestro Zen ( ma non solo lo Zen) ci raccomanda una sonora risata liberatoria...

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  6. Mi aggiungo nel citare

    Stai attento a come pensi e a come parli, potrebbe diventare la profezia della tua vita - San Francesco (non il Papa).

    Tu sei il risultato di quello che hai pensato -Buddha

    Quelli che non credono nella magia non riusciranno mi a trovarla – Ronald Dahl
    Gianni

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    1. Ciao Gianni, allego il link ad un articolo che ti farà piacere leggere
      : http://humansarefree.com/2019/03/the-power-of-words-and-why-words-can.html

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