di Lia Ferrua
Mamme che stanno mediando il problema dicendosi:
''Sceglierà da grande se diventare Veg''
... dimenticando che è l'istinto a suggerirci da subito quale sia il cibo per noi.
Appena nati, ci guida al capezzolo materno per suggere il latte, e poi?
Sicuramente si può provare a farlo scegliere.
Si può provare a mettere un coniglio e una mela nel suo box, appena ha finito con il latte: se sbrana il coniglio e gioca con la mela, è carnivoro... altrimenti è Veg.
Non c'è organismo vivente che venga al mondo senza che Madre Natura gli abbia approntato il suo cibo.
Non c'è organismo vivente che venga al mondo senza che Madre Natura gli abbia approntato il suo cibo.
Trovato un bimbo che, messo davanti ad un coniglio vivo e una mela intera, sbrana il primo, e gioca con la seconda, sicuramente ha scelto la carne. Ma immagino che sarà molto difficile, che egli faccia questa scelta.
Ma quanto può influire il tipo di svezzamento imposto, fino a quando abbastanza grandicello, il bimbo potrebbe scegliere ?
(Non scordiamoci che, l'allattamento è previsto mediamente dalla Natura per due o tre anni, a dentizione quasi completa, se non fosse boicottato da prassi e consuetudini anche mediche, e... molto opinabili)
Sullo svezzamento però, ci tornerò sopra dopo....
Ma quanto può influire il tipo di svezzamento imposto, fino a quando abbastanza grandicello, il bimbo potrebbe scegliere ?
(Non scordiamoci che, l'allattamento è previsto mediamente dalla Natura per due o tre anni, a dentizione quasi completa, se non fosse boicottato da prassi e consuetudini anche mediche, e... molto opinabili)
Sullo svezzamento però, ci tornerò sopra dopo....
Vi è motivo se i mattatoi non sono luoghi frequentati dalle scolaresche, quando invece le portano ad un qualunque frantoio d'olive.
Vi è motivo se, quando non insonorizzati, suscitano lamentele dal vicinato.
Vi è motivo se non hanno vetrate che danno all'esterno.
Vi è motivo se non proviamo turbamento ad insegnare a cogliere e a pelare un frutto al nostro bambino anche girovagando per prati, mentre non proviamo l'istinto materno di insegnargli a dar la caccia alla creaturina incontrata, per ucciderla, spellarla e inghiottirla, come qualunque femmina di carnivoro divenuta madre.
Vi è motivo se ripuliamo ogni pezzetto di carne che mettiamo in tavola da tutto ciò che turba la vista, oltre che il sangue, quali nervi, tendini, e arterie.
Vi è motivo se per renderla appetitosa, masticabile e digeribile, la cuociano anche per ore, e la imbottiamo di verdure e spezie.
Vi è motivo se, persino gli appassionati di carne cruda, lo sono soltanto davanti alla fettina trasparente di un carpaccio, di un trito finissimo, ma perdono la loro sfrenata velleità davanti ad una fiorentina nuda e cruda.
Vi è motivo se non ci viene l'acquolina in bocca davanti al cadavere di un animale per strada, ma sovviene alla vista di tante belle pere mature anche se cadute dall'albero.
Vi è motivo se la carne del pollo cruda, non trova neppure un appassionato di questa modalità.
Vi è motivo se il pesce guizzante, fresco, e crudo, ha pochi estimatori: il giorno dopo, a volte a fine del giorno stesso se in estate, puzza e inizia ad imputridire.
Non siamo iene o avvoltoi che si sollazzano con carni putrefatte anche piene di vermi, e per le quali è stato fornito idoneo apparato digerente: sono tra gli spazzini del pianeta, e devono essere strutturati per questo per forza.
Per noi, l'istinto di non nutrirci di vermi è per salvaguardarci da ciò che, corrotto, ci farebbe male.
Queste cose di cui narro, fanno parte di quegli indizi che dovrebbero portarci ad un maggior approfondimento della questione, quanto meno.
Esattamente come facciamo con la medicina alternativa e quella ufficiale.
Ci hanno insegnato di generazione in generazione, a mettere a tacere i nostri istinti.
Quando accade fuori, lo schiviamo schifati... ma quando accade dentro le nostre viscere, poiché molte digestioni, fino all'espulsioni delle feci, durano parecchie e parecchie ore, le tossine sviluppate dove vanno?
Vi è motivo se non mangiamo la carne dei carnivori, bensì prediligiamo gli erbivori.
Vi è motivo se non mangiamo la carne dei carnivori, bensì prediligiamo gli erbivori.
Comparandole, le seconde sono più nutrienti, delicate, meno stoppose, e secondo parere comune, ci fanno il pieno di elementi essenziali quali per esempio il ferro ... ma da dove ha preso il benedetto ferro, un erbivoro, per costruirsi la sua carne?
Non conosciamo cavalli, e neppure tori, per quanto possenti siano, carnotauri.
Ogni elemento che traiamo da carni altrui ha bisogno di essere ulteriormente lavorato dal nostro organismo che prova così a tollerarlo... quando nei vegetali è direttamente emo-disponibile.
Potrebbe essere l'atavico istinto il motivo?
Facciamo un passo indietro, tornando allo svezzamento:
Vi erano tribù che abituarono persino al cannibalismo...basta superare i primi momenti, poi tutto può diventare un rito, una consuetudine.
Ormai è risaputo quanto fosse maggiormente dannosa quella carne, persino dalla scienza ufficiale.
Quel che voglio far rilevare è che non nasciamo con archi per cacciare, coltelli per tagliare, pietre focaie per accendere fuochi e cuocere carni da rendere morbide e masticabili, che crude ed ancora attaccate al loro legittimo proprietario, non riusciremmo neanche a mordere, figuriamoci strappare.
Gli uomini esistevano prima della caccia e del fuoco.
Riflettendoci sopra, questo dovrebbe almeno farci meditare ancora un altro poco.
Neppure la Natura creerebbe individui che patiscono la vista del sangue, se la carne fosse il loro alimento di base... e sono molti: vogliono in tanti la bistecca ben cotta.
L'istinto che ci viene fornito di base, ci fa orripilare dinanzi a quel che potrebbe farci danno.
Oggi lo facciamo ancora davanti ad insetti e vermi per quanto croccanti e cotti che siano -crudi o vivi, sfidano la pace dei sensi di chiunque- ... eppure li stanno importando dall'estero, quali alimenti alternativi, ed anche per questi, basterà superare e far superare l'orrore iniziale, e poi il gioco sarebbe fatto.
Ma la Natura non fornisce istinti a casaccio
Non conosciamo cavalli, e neppure tori, per quanto possenti siano, carnotauri.
Ogni elemento che traiamo da carni altrui ha bisogno di essere ulteriormente lavorato dal nostro organismo che prova così a tollerarlo... quando nei vegetali è direttamente emo-disponibile.
Potrebbe essere l'atavico istinto il motivo?
Facciamo un passo indietro, tornando allo svezzamento:
Vi erano tribù che abituarono persino al cannibalismo...basta superare i primi momenti, poi tutto può diventare un rito, una consuetudine.
Ormai è risaputo quanto fosse maggiormente dannosa quella carne, persino dalla scienza ufficiale.
Quel che voglio far rilevare è che non nasciamo con archi per cacciare, coltelli per tagliare, pietre focaie per accendere fuochi e cuocere carni da rendere morbide e masticabili, che crude ed ancora attaccate al loro legittimo proprietario, non riusciremmo neanche a mordere, figuriamoci strappare.
Gli uomini esistevano prima della caccia e del fuoco.
Riflettendoci sopra, questo dovrebbe almeno farci meditare ancora un altro poco.
Neppure la Natura creerebbe individui che patiscono la vista del sangue, se la carne fosse il loro alimento di base... e sono molti: vogliono in tanti la bistecca ben cotta.
L'istinto che ci viene fornito di base, ci fa orripilare dinanzi a quel che potrebbe farci danno.
Oggi lo facciamo ancora davanti ad insetti e vermi per quanto croccanti e cotti che siano -crudi o vivi, sfidano la pace dei sensi di chiunque- ... eppure li stanno importando dall'estero, quali alimenti alternativi, ed anche per questi, basterà superare e far superare l'orrore iniziale, e poi il gioco sarebbe fatto.
Ma la Natura non fornisce istinti a casaccio
Non siamo iene o avvoltoi che si sollazzano con carni putrefatte anche piene di vermi, e per le quali è stato fornito idoneo apparato digerente: sono tra gli spazzini del pianeta, e devono essere strutturati per questo per forza.
Per noi, l'istinto di non nutrirci di vermi è per salvaguardarci da ciò che, corrotto, ci farebbe male.
Queste cose di cui narro, fanno parte di quegli indizi che dovrebbero portarci ad un maggior approfondimento della questione, quanto meno.
Esattamente come facciamo con la medicina alternativa e quella ufficiale.
Ci hanno insegnato di generazione in generazione, a mettere a tacere i nostri istinti.
IL LIVELLO DI CIVILTÀ E DI EVOLUZIONE DI UNA SOCIETÀ SI MISURA SUL MODO ATTRAVERSO IL QUALE ESSA TRATTA GLI ANIMALI.Mahatma Ghandi
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