lunedì 19 giugno 2023

Qualcun altro è sulla Luna?

Che l'essere umano ci abbia messo piede oppure no, qualcuno ha ipotizzato che sulla Luna potesse già esserci (stato?) qualcun altro ...

La Luna impiega 28 giorni per girare intorno alla terra. Le occorrono anche 28 giorni per completare una rotazione completa attorno al proprio asse. Si chiama rotazione sincrona, il che significa che dalla Terra vediamo solo un lato della superficie lunare. L'altro lato, il lato opposto, è rivolto dall'altra parte. Sempre. Perché? Sembra una coincidenza troppo grande: questo eterno lato oscuro della Luna ...

Nel 1977 George H. Leonard scrisse sull'argomento nel suo libro "Qualcun altro è sulla Luna" (Somebody Else is on the Moon).  Senza punto interrogativo ..
Astronomo dilettante, Leonard esaminò migliaia di fotografie dei programmi della NASA alla ricerca di prove di strutture ingegnerizzate sulla superficie lunare. Ne ha raccolto una selezione nel suo libro, insieme a conversazioni con scienziati, astronomi e addetti ai lavori della NASA. 
Le fotografie, riproduzioni a bassa risoluzione di scatti delle missioni Apollo e delle sonde Ranger, Orbiter e Surveyor degli anni '60 e '70, sono difficili da distinguere. Leonard ha anche fornito molti schizzi disegnati a mano che danno dettagli e dimensioni alle "prove" fotografiche altrimenti indecifrabili.
Le fotografie (dovremo credergli sulla parola) mostrano innumerevoli interventi intelligenti: motivi geometrici ripetuti, tubi e viti, enormi impianti e ingranaggi, oggetti metallici, luci e spruzzi di vapore che fuoriescono dalle pareti dei crateri. Tutto questo a sostegno della sua teoria secondo cui una razza aliena sta occupando la Luna, vive nascosta sotto terra, ma lascia tracce della propria attività in superficie, in bella vista, dovendo solo cercarle ... Fonte


La storia delle strutture lunari artificiali cominciava ufficialmente in America nel 1953, quando John J. O’Neill, redattore scientifico ed astronomo dilettante, scriveva su una rivista di astronomia di avere individuato, con il proprio telescopio, un ponte lungo quasi diciannove chilometri sulla Luna, tra due promontori ai margini del Mare delle Crisi. 

La struttura, dritta come un fuso, proiettava una lunga striscia d’ombra. 
La scoperta trovò in seguito una spiegazione naturale: l’immagine era un gioco di luce prodotto dalla struttura rocciosa del terreno. 
Ciò non impedì che, quando la televisione americana trasmise le prime immagini del Mare delle Crisi riprese dalla missione Apollo 16, nell’aprile del 1972, altri studiosi si dissero sicuri della presenza, nello stesso punto, di ponti, alcuni arcuati e altri rettilinei, che proiettavano un’ombra resa chiaramente visibile dalla luce solare.

Sin dall’Ottocento diversi scienziati ed astronomi dilettanti avevano notato sulla superficie lunare l’apparizione improvvisa e momentanea di luci intermittenti, di punti a forma di stella, di colorazioni rossastre, di pulsazioni bianche o blu in cima ai picchi o in fondo ai crateri; queste luci comparivano specialmente nelle aree denominate Aristarco, Platone, Gassendi, Madler e Tycho. 

Ribattezzate fenomeni luminosi transienti (o Transient Lunar Phenomena, TLP), le misteriose luci fantasma erano state segnalate anche dall’astronomo tedesco Friedrich Herschel, scopritore di Urano, e in tempi più recenti dagli astronauti Evans e Schmitt, dell’Apollo 17; essi avevano avvistato due lampi di luce sulla superficie del nostro satellite. In seguito furono “spiegate” come effetti del vulcanismo lunare.

UFO, indizi di attività biologica aliena o fenomeni naturali che siano, le luci transienti, contribuirono negli anni Quaranta e Cinquanta al diffondersi della credenza che la Luna fosse abitata.


Col tempo quest’idea, tanto cara a contattisti quali Buck Nelson o GeorgeAdamski, venne abbandonata; il proseguire delle missioni spaziali e delle osservazioni astronomiche, che resero il nostro satellite maggiormente mappato e conosciuto, dimostrarono che il satellite era deserto.
Ma l’esistenza, talvolta tangibile, della presenza di antichissimi manufatti alieni sulla Luna non fu sconfessata del tutto e divenne patrimonio, se non dell’ufologia, della clipeologia.

In alcune delle quasi centocinquantamila fotografie lunari raccolte dalla NASA fra il 1960 e il 1980 sarebbe possibile scorgere, secondo il geologo NASA Farouk ElBaz, “guglie e pinnacoli molto più alti di qualsiasi edificio terrestre. Può darsi che abbiamo sotto gli occhi i prodotti tecnologici di visitatori extraterrestri e che non riusciamo a riconoscerli”.

Quest’idea fu condivisa, negli anni Cinquanta, anche dall’astronomo ed ufologo americano Morris Jessup, convinto che qualcuno ci avesse preceduto sulla Luna millenni fa. (Fonte)


Secondo George H. Leonard i crateri lunari sono inspiegabilmente poco profondi; i loro piani sono convessi, come se i meteoriti, all'impatto, smuovessero soltanto uno strato superficiale di polvere e fossero poi fermati da un rivestimento incredibilmente resistente.

Questo porta Leonard, e molti altri, a concludere che la Luna potrebbe essere un'astronave parcheggiata in orbita attorno alla Terra, che aspira l'acqua dai nostri oceani e scarica rifiuti nella nostra atmosfera. 
Forse un'astronave danneggiata, in procinto di essere riparata, come evidenziato dai punti che sembrano riparare le rotture sulla superficie lunare.


L'ipotesi della Luna Cava fu proposta per la prima volta nel libro di H.G. Wells del 1901, The First Men in the Moon, e successivamente da Michael Vasin e Alexander Scherbakov dell'Accademia delle scienze sovietica nel loro articolo del 1970 Is Moon the Creation of Alien Intelligence? Descrivono la Luna come un planetoide scavato da una vita intelligente e spinto nell'orbita terrestre.

Una teoria contemporanea simile di David Icke vede la Luna come un'antica nave spaziale abbandonata da tempo, il cui corpo un tempo avrebbe potuto ospitare un'intera civiltà nomade: una sorta di antica "Arca di Noè" intelligente.

Le teorie su ciò che ne è stato di questa ipotetica civiltà si basano su altre teorie che sostengono che la Terra sia stata periodicamente visitata o potrebbe persino essere attualmente popolata da questi alieni.
Un'altra teoria ancora descrive la Luna come un ologramma che nasconderebbe una stazione artificiale e una civiltà aliena. (Tratto daFonte)

Prima o poi avremo delle risposte.
... Se riusciremo ad andarci per controllare da vicino ...

Per approfondire l'argomento:

Alcuni ricercatori sono convinti che il nostro satellite in realtà non è frutto di un fortuito caso cosmico, ma il risultato di una intelligenza che l'ha voluta. 

E' possibile che la Luna sia una nave spaziale camuffata in orbita attorno al nostro pianeta?



Secondo Isaac Asimov (professore di biochimica nonché scrittore):
… non possiamo che giungere alla conclusione che la Luna non ha nessun diritto di essere lì ed il fatto che esista è una di quei colpi di fortuna troppo belli per essere veri. 
I piccoli pianeti come la Terra con campi gravitazionali deboli non dovrebbero avere un satellite.
Di solito quando li hanno, sono molto piccoli, quindi benché la Terra abbia un satellite dovremmo pensare che anche nella migliore delle ipotesi dovrebbe trattarsi di un corpo molto piccolo non più di 30 miglia in diametro, ma non è così. 
La Terra non solo ha un satellite, ma ha un satellite enorme del diametro di 2.160 miglia. Allora come mai la piccola Terra dispone di un satellite così straordinario?”..


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Barbara Marchand presenta il libro di George H. Leonard "Qualcun altro è sulla Luna" 



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