giovedì 16 settembre 2021

Come i Neanderthal persero il loro cromosoma Y

Recentissimi studi del Max Planck Istitute dimostrano che siamo l’incrocio di prolifere donne Neanderthal e maschi Sapiens. Nel DNA dei Neanderthal c'è il cromosoma Y dei Sapiens.

Sapevamo già che c’è un po’ di Neanderthal in tutti noi. Ora un nuovo lavoro pubblicato su Science dimostra che anche nei maschi Neanderthal c’era un po’ di Homo sapiens: un intero cromosoma.
Un nuovo studio, firmato da Martin Petr del Max Planck Institute di Lipsia, getta nuova luce sugli incroci avvenuti tra i due gruppi umani e pone nuovi quesiti.

I Neanderthal sono stati a lungo visti come super maschi, almeno rispetto ai loro cugini Homo sapiens, con i quali gareggiavano per cibo, territorio e compagni, ma questo nuovo studio rileva che gli Homo sapiens hanno essenzialmente “battuto” i loro fratelli muscolosi quando si sono accoppiati con donne Neanderthal più di 100.000 anni fa. Quelle unioni hanno fatto sì che il cromosoma Y originario dei Neanderthal fosse soppiantato da quello di Homo sapiens. La sostituzione fu dovuta ai ripetuti mescolamenti delle due popolazioni e al probabile accumulo di mutazioni negative nel cromosoma ancestrale dei Neanderthal, che favorì la diffusione della versione dell’Y dei maschi sapiens nelle coppie miste.

La nuova scoperta potrebbe risolvere il mistero, vecchio di dieci anni, sul perché i ricercatori non sono stati in grado di trovare un cromosoma Y di Neanderthal ...


Parte del problema era la scarsità di DNA maschile. I cromosomi Y sono trasmessi esclusivamente di padre in figlio, il DNA mitocondriale è ereditato da entrambi i sessi dalla  madre, entrambi sono stati estremamente preziosi per lo studio della storia umana. 

Tuttavia, poiché tutti gli esemplari abbastanza ben conservati da produrre quantità sufficienti di DNA provenivano da individui di sesso femminile per parecchio tempo fu impossibile analizzare il cromosoma Y. “Abbiamo iniziato a chiederci se ci fossero uomini di Neanderthal“, scherza Janet Kelso, biologa computazionale presso il Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology e autore del nuovo studio.

Nuovo metodo per identificare le molecole del cromosoma Y

Al Max Planck Institute, grazie a Martin Petr, è stato sviluppato un approccio per estrarre le molecole del cromosoma Y umano dalle grandi quantità di DNA microbico che tipicamente contaminano ossa e denti antichi. Ciò ha permesso di ricostruire le sequenze del cromosoma Y di questi individui, cosa che non sarebbe stata possibile utilizzando approcci convenzionali.

Foratura di frammenti ossei: i ricercatori necessitano solo di piccole quantità di polvere ossea per l’analisi del DNA.

I ricercatori non sono sicuri del motivo per cui sia avvenuta la sostituzione

La selezione naturale potrebbe aver favorito il cromosoma Y di Homo sapiens perché i Neanderthal avevano mutazioni più deleterie nei loro genomi, dice Kelso. I Neanderthal vivevano in gruppi più piccoli di quelle moderne e piccole popolazioni tendono ad accumulare mutazioni deleterie, specialmente sui cromosomi sessuali X e Y. Gli esseri umani moderni, con le loro popolazioni ancestrali più grandi e geneticamente diverse, potrebbero aver avuto un vantaggio genetico.

Un’altra possibilità è che una volta che i Neanderthal avessero ereditato un mtDNA Sapiens, le loro cellule avrebbero potuto favorire l’interazione con Y dei Sapiens, afferma il biologo computazionale Adam Siepel del Cold Spring Harbor Laboratory.

Il modo migliore per testare questo scenario è ottenere il DNA dai primi uomini Neanderthal per vedere se il loro cromosoma Y assomigliava di più a quello dei Denisova, nel frattempo possiamo affermare che tracce di DNA di Neanderthal negli esseri umani attualmente viventi sono state ereditate da un evento di miscelazione tra donne Neanderthal e uomini Sapiens avvenuto  tra 50.000 e 70.000 anni fa.

Janet Kelso, l’autore senior dello studio, è ottimista sul fatto che questa ipotesi sostitutiva potrebbe essere testata nel prossimo futuro: “Se possiamo recuperare le sequenze del cromosoma Y dai Neanderthal che vissero prima di questo ipotizzato evento di introgressione precoce, prevediamo che avranno ancora il cromosoma Y originale di Neanderthal e saranno quindi più simili ai Denisoviani che agli esseri umani moderni “.

Ulteriori scoperte

Confrontando i cromosomi Y umani arcaici con i cromosomi Y delle persone che vivono oggi, il team ha scoperto che i cromosomi Y umani di Neanderthal e moderni sono più simili tra loro di quanto non lo siano ai cromosomi Y Denisoviani. “Questa è stata una vera sorpresa per noi. Sappiamo dallo studio del loro DNA autosomico che i Neanderthal e i Denisoviani erano strettamente imparentati e che gli esseri umani che vivono oggi sono i loro cugini evolutivi più distanti. Prima di esaminare i dati, ci aspettavamo che i loro cromosomi Y avrebbero mostrato un’immagine simile”, afferma Martin Petr. I ricercatori hanno anche calcolato che il più recente antenato comune dei cromosomi Y umani di Neanderthal e moderni visse circa 370.000 anni fa, molto più recentemente di quanto si pensasse in precedenza.


E la Bibbia che cosa racconta?

Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro delle figlie, figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli a loro scelta. Allora il Signore disse: «Il mio spirito non resterà sempre nell’uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni».
C’erano sulla terra i giganti a quei tempi – e anche dopo -, quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell’antichità, uomini famosi.
Genesi 6,1-4

Figli di Dio, in ebraico: בני האלהים‎, Bənê hāʼĕlōhîm, Bene Elohim, lett. “Figli degli Elohim” è una frase usata dalla Bibbia ebraica (Tanakh). 
Ma chi erano i  “Bene Elohim”? E chi erano “gli altri”?

Leggendo la Genesi con attenzione è possibile trovare nei capitoli precedenti, riferimenti a  due stirpi ben distinte. Procediamo con ordine.

Distinzione dell’umanità in due categorie

Genesi capitolo 3 –  Due stirpi
In Genesi 3 versetto 15, quando parla del “peccato originale”, dopo la trasgressione di Adamo, Dio si rivolge al serpente e dice:

Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe

In maniera esplicita si parla di due stirpi distinte, la stirpe della donna e la stirpe del serpente. 
Che siano l’equivalente “dei figli di Dio” e “delle figlie dell’uomo”?

Genesi Capitolo 4 – Discendenza di Caino
In Genesi 4, 1 

Adamo si unì a Eva sua moglie, la quale concepì e partorì Caino e disse: «Ho acquistato un uomo dal Signore». Poi partorì ancora suo fratello Abele. Ora Abele era pastore di greggi e Caino lavoratore del suolo.

Successivamente, come tutti ben sappiamo, Caino uccide Abele, viene cacciato e poi viene elencata la genealogia di Caino.

In Genesi 4,25

Adamo si unì di nuovo alla moglie, che partorì un figlio e lo chiamò Set. «Perché – disse – Dio mi ha concesso un’altra discendenza al posto di Abele, poiché Caino l’ha ucciso».
Anche a Set nacque un figlio, che egli chiamò Enos. Allora si cominciò ad invocare il nome del Signore.

Subito dopo viene introdotta la discendenza di Set.

Perché i discendenti di Caino non sono stati presentati come discendenti di Adamo? Che differenza c’è tra la stirpe di Caino e quella di Set
Ci risponde il capitolo 5 di Genesi che inizia con la discendenza di Adamo:

Genesi Capitolo 5 – Discendenza di Set

Questo è il libro della genealogia di Adamo. Quando Dio creò l’uomo, lo fece a somiglianza di Dio; maschio e femmina li creò, li benedisse e li chiamò uomini quando furono creati. Adamo aveva centotrenta anni quando generò a sua immagine, a sua somiglianza, un figlio e lo chiamò Set.

E prosegue elencando la genealogia di Set. Questo è un passo fondamentale per comprendere chi erano i figli di Dio e le figlie degli uomini.

La stirpe dei figli di Dio

Prima di tutto ci viene riproposta la famosa formula di Genesi 1,26 e ci viene spiegato cosa fosse questa immagine e somiglianza che l’uomo aveva con Dio. Adamo, che è il padre di Set, lo genera a sua immagine e somiglianza; per analogia Dio doveva essere considerato come il padre di Adamo, dato che lo genera a sua immagine e somiglianza. 
E se Dio era il padre di Adamo, Adamo era un figlio di Dio.

Questa concezione rimarrà invariata per secoli. dato che ancora Luca, nel suo Vangelo, elenca ripercorre la genealogia di Gesù fino ad Adamo:

Gesù, quando cominciò il suo ministero, aveva circa trent’anni ed era figlio, come si riteneva, di Giuseppe, figlio di Eli, figlio di Mattat, figlio di Levi, […] figlio di Set, figlio di Adamo, figlio di Dio. (Luca 3,23-38)

Per Luca, Adamo era figlio di Dio, lo scrive esplicitamente. E Adamo era un figlio di Dio perché, abbiamo visto, a immagine e somiglianza di Dio. Ma dato che Adamo genera Set a sua immagine e somiglianza, ne segue che Set fosse anche a immagine e somiglianza di Dio e quindi anche Set era un figlio di Dio.

Infatti se A (Dio) = B (Adamo) e B (Adamo) = C (Set), allora A (Dio) = C (Set). E lo stesso ragionamento vale per tutti i discendenti di Set.

Ecco svelato chi sono i figli di Dio del capitolo 6: la stirpe di Set.

La stirpe dei “Figli degli uomini”

Genesi 5  ci fornisce un altro particolare interessante:  Adamo generò UN FIGLIO  a sua immagine e somiglianza e lo chiamò Set.

Ma Adamo aveva generato anche un altro figlio, Caino. Perché si parla di UN SOLO figlio a immagine del padre? A immagine di chi era stato generato Caino?

Nei capitoli precedenti della Genesi gli autori hanno cercato di concentrare tutta l’attenzione del lettore nella distinzione dell’umanità in due categorie. Nel capitolo 6 queste due categorie si mescolano

Genesi 6 –  Ibridazione

“I figli di Dio” videro che “le figlie degli uomini” erano belle e ne presero per mogli a loro scelta.

Come abbiamo visto, i figli di Dio erano i discendenti di Set e quindi le figlie degli uomini non potevano essere altro che le donne della discendenza di Caino.

L’ibridazione tra le due stirpi sarà considerata un peccato, il più grave dei peccati, dato che scatenerà la più grande delle punizioni: il diluvio universale.

Fonti:


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