domenica 2 giugno 2019

Il Tempo non esiste. Lo sostiene la fisica

In che modo la percezione che abbiamo dell’Universo e del tempo cosmico influenza la vita di ogni giorno?
E se il tempo fosse solo un’illusione?

I ‘ribelli’ che si oppongono alla teoria del Big Bang hanno come obbiettivo quello di affrontare il concetto di tempo; sono filosofi tanto quanto cosmologi, insoddisfatti dalla teoria del Big Bang, indifferenti alla teoria delle stringhe e non convinti dal multiverso. Julian Barbour, fisico britannico, autore e maggior esponente dell’idea della fisica senza tempo, è uno di questi ribelli – ed è così profondamente convinto della sua ipotesi da aver ripudiato l’intero mondo accademico.

La soluzione di Julian Barbour al problema del tempo applicato alla fisica e alla cosmologia è tanto chiaro quanto radicale: afferma, infatti, che il tempo, semplicemente, non esiste.

‘Se provate a tenere il tempo in una mano, vi scivolerà sempre tra le dita’, afferma Barbour. ‘Le persone sono convinte che il tempo sia lì, ma non lo si può afferrare e penso che non sia possibile trattenerlo semplicemente perché non c’è’. Barbour parla con un disarmante fascino inglese, rivelando una ferrea risolutezza ed una profonda fiducia nella propria teoria; la sua prospettiva estrema deriva da anni ed anni di studi approfonditi sia nel campo della fisica classica che quantistica... 


Isaac Newton pensava al tempo come ad un fiume che scorre ovunque con la stessa portata; Einstein cambiò questa visione unificando spazio e tempo in un’unica entità in quattro dimensioni, ma anch’egli fallì nel tentativo di contrastare la visione del tempo come unità di misura delle trasformazioni del mondo che ci circonda.

Secondo quanto dichiarato da Barbour la questione deve essere affrontata da una prospettiva completamente diversa; è, cioè, necessario pensare che siano i cambiamenti a creare l’illusione dello scorrere del tempo e non viceversa. Rievocando il fantasma di Parmenide, Barbour percepisce ogni singolo attimo nel suo insieme, come entità a se stante, reale e completa. Chiama questi momenti gli ‘Adesso’.
‘Mentre viviamo ci muoviamo in una successione di Adesso’, afferma Barbour,  la domanda da porsi è: ‘cosa sono queste entità?’ Secondo lo studioso ogni Adesso è una combinazione di tutti gli elementi dell’Universo. ‘Abbiamo la forte impressione che ogni cosa abbia una posizione definita in relazione con qualcos’altro e il mio scopo è quello di riuscire a prescindere da tutto ciò che non possiamo vedere (direttamente o indirettamente) e accettare semplicemente l’idea che esistano molte situazioni coesistenti nello stesso momento. 

Ci sono semplicemente gli Adesso, niente di più e niente di meno’.

Questi Adesso si possono immaginare come pagine di un libro, strappate dalla copertina e gettate alla rinfusa sul pavimento; in questo caso ogni foglio è di fatto un entità a se stante che esiste separatamente dal tempo.

Ponendo poi le pagine in un ordine specifico, e osservandole nella loro progressione, si avrà una narrazione lineare; ma non ha importanza quanto accuratamente vengano riordinate, perché ognuna si manterrà comunque completa e indipendente. Come afferma Barbour, ‘Il gatto che salta non è lo stesso gatto che atterra’. La fisica della realtà è, secondo lo scienziato, lo studio di questi Adesso, considerati nel loro insieme.

Non esiste un momento passato che scorre verso uno futuro, ma, al contrario, tutte le possibili configurazioni dell’Universo, ogni possibile ubicazione di ogni singolo atomo nell’intero creato, esistono simultaneamente. Gli ‘Adesso’ di Barbour si trovano tutti in un vasto reame platonico assolutamente e completamente privo di tempo.
‘Ciò che davvero mi intriga’, dice Barbour, ‘è il fatto che la totalità di tutti gli Adesso possibili possiede una struttura molto particolare. Si può prendere come esempio il paesaggio di uno stato.

Ogni punto di questo territorio è un Adesso; io chiamo questa terra Platonia, in quanto è senza tempo ed è stata creata seguendo regole matematiche’. Il problema del ‘prima’ del Big Bang non si pone per Barbour, in quanto la sua cosmologia non ha tempo. Tutto esiste in uno scenario di configurazioni, il paesaggio degli Adesso. ‘Platonia è la reale arena dell’Universo’, dichiara ‘e la sua struttura influenza tutto ciò che è legato alla fisica, classica o quantistica, ed ha un ruolo al suo interno’. Secondo Barbour, il Big Bang non è un’esplosione avvenuta in un passato remoto, ma solamente un posto particolare all’interno di Platonia, il suo territorio occupato da Adesso indipendenti.

A proposito del tempo:

L’illusione del passato emerge perché ogni Adesso in Platonia contiene elementi che appaiono come ‘ricordi’

Per esprimersi nel linguaggio di Barbour. ‘L’unica prova che si ha dell’esistenza della scorsa settimana sono i ricordi ad essa legati. Ma la memoria deriva da una struttura stabile di neuroni che agisce nella mente in questo istante. Le uniche prove certe che abbiamo del passato della Terra sono le rocce e i fossili, che però sono strutture solide formate da composizioni di minerali che noi esaminiamo nel presente.

Voglio dire che tutto ciò che abbiamo sono questi ricordi e si possono avere solo in questo Adesso’. La teoria di Barbour spiega l’esistenza di queste memorie attraverso relazioni tra gli Adesso all’interno di Platonia; alcune di queste entità sono legate ad altre nel paesaggio anche se non esistono simultaneamente.

Questi collegamenti danno l’apparenza di ricordi allineati in una sequenza che va dal passato al futuro, ma, nonostante questa apparenza, l’attuale corso del tempo da un Adesso verso un altro non esiste. ‘Pensate ai numeri interi’, spiega, ‘ogni numero intero esiste simultaneamente, ma alcuni sono legati in strutture, come le serie di numeri primi o quelli della serie di Fibonacci’. Il numero 3 non era in passato il numero 5, così come l’Adesso del gatto che salta dal tavolo non appartiene al passato rispetto all’Adesso del gatto che atterra sul pavimento.

Passato e futuro, inizio e fine, sono semplicemente scomparsi all’interno della fisica di Barbour e non si facciano errori, in quanto egli sta effettivamente esponendo teorie fisiche. ‘So che l’idea è sconvolgente’, dice, ‘ma possiamo usarla per fare previsioni e descrivere il mondo’. Con il suo collaboratore ha pubblicato una serie di saggi che dimostrano come la relatività e la meccanica quantistica emergono naturalmente dalla fisica di Platonia.

La perfetta disposizione senza tempo degli Adesso nello scenario di Platonia è la più radicale delle soluzioni all’enigma del Prima, ma la sua audacia rivela una strada alternativa rispetto a quella seguita dalla storia della scienza.

In un’epoca in cui la ricerca della gravità quantistica ha moltiplicato le dimensioni e la scoperta dell’energia oscura ha costretto i cosmologi alle loro lavagne, tutti i fondamentali sembrano a portata di mano.


Barbour vuole fare un passo indietro e offrire la risposta ‘senza tempo’ ad una domanda basilare: ‘Che cos’è il tempo?’

Questo è un estratto dal libro di Adam Frank About Time: Cosmology and Culture at the Twilight of the Big Bang, disponibile in versione cartacea, tratto dal capitolo intitolato “The End of Begininnings and the End of Time”, che tratta delle alternative radicali al Big Bang.

Fonte: eccocosavedo.blogspot.it

44 commenti:

  1. Nei Veda il tempo è circolare e diviene una continua rigenerazione del momento creativo iniziale. In essi il tempo non è quindi unidirezionale, lineare, ma circolare con una  possibilità di eterno ritorno.

     Gli stessi Veda non sarebbero stati scritti nel tempo lineare poiché eterni ed increati. I rishi, veggenti che tramandarono i Veda, non furono in realtà gli autori, poiché la Conoscenza venne loro tramandata per rivelazione profetica. In realtà i veri autori sarebbero sempre esistiti in un tempo-non tempo, cioè in una eternità atemporale.

    “Io mi trovo nel cuore di tutti gli esseri. Da Me derivano la memoria, la conoscenza e l'oblio. Sono io che devo essere conosciuto da tutti i Veda. In realtà io sono l’Autore del Vedanta ed il Conoscitore dei Veda (Bhagavad Gita )

    Nei Veda non esiste una cronologia, una genesi, una linearità. Il tempo spegne la sua incessante cadenza e diviene “acronico” , senza tempo, inesistente o “sincronico”, senza un passato e senza un futuro. Ciò rende possibile l’eterno ritorno di ogni attimo di vita, di ogni avvenimento, ove nulla è per sempre perso nel passato.

    Vorrei collegare la concezione vedica con le immense rivelazioni della fisica quantistica e della teoria dei multiuniversi sincronici di Hugh Everett III che certamente posso considerare un “rishi” della meccanica quantistica. Egli sostiene che l’Universo è lontano dall’essere uno soltanto, ma che esistono infiniti mondi sincronici.

     Anche per la fisica quantistica, come per i Veda il tempo lineare non esiste e gli “universi del passato” coesistono nel presente con gli “universi del futuro” in completa sincronicità.

     Non esiste regressione temporale quindi, non esistendo la linearità del tempo. Non esistono vite precedenti o vite future.

     Le “vite passate" coesistono nel presente con le “vite future” poiché tutto esiste in sincronicità.

    La linearità del tempo è il maya che la nostra mente produce. Matrix è linearità la del tempo. Le religioni monoteiste sanciscono la linearità del tempo. Ciò determina l'angoscia della morte, l'inferno, il paradiso, l'attaccamento alla vita terrena e tutte le afflizioni che il mondo subisce dalla nascita del tempo.
    Nell'induismo, nel buddhismo il tempo non è lineare, ma sincronico al presente. Per questo, in sincronicità siamo granelli di polvere e Dei, Atman e Brahman, seme dell'Assoluto e Assoluto stesso. Siamo anime in viaggio che in ogni attimo possono esplodere nella Consapevolezza del Samadhi.

    Chi dunque ha creato il tempo?

    Il tempo è creato dalla volontaria illusione (maya) di Brahma per permettere all'Uno di perdersi e per continuamente ritrovarsi nell'Amore. Il tempo è illusoriamente creato da noi piccole formiche , per evolvere e risvegliarci nella Consapevolezza dell'Assoluto.

    Con ciò non nego le filosofie del karma e della reincarnazione e non posso esimermi dal considerare valido il modello standard (Einstein) che fino a prova contraria è confermato.

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  2. Il tempo esiste, ma solo da quando è nata la Mente…
    Tutte le cose erano insieme; poi venne la Mente a metterle in ordine (di Tempo). Anassagora
    Se la Mente scompare, anche il Tempo scompare...quasi a sottolineare la natura ambivalente (Giano bifronte) della "cosiddetta" Realtà.

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  3. Forse non si può chiamare tempo. Ma esiste il giorno e la notte. Ed esistono, anzi esistevano, le stagioni. Io non credo più nella reincarnazione. Il corpo e lo spirito ce l'hanno tutti gli animali. Si reincarnassero tutti gli Animali che ci siamo mangiati...
    staremmo freschi...e poi si era 1 miliardo, ora si è 7 miliardi. Il Conto della serva non torna.

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    1. E se ci metti piante,animali e batteri?

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    2. In realtà non esistono nemmeno giorno e notte e stagioni, tecnicamente.
      Se restiamo fedeli alla teoria della Matrix nulla è reale, solo percepito da tutti allo stesso modo più o meno, essendo umani ed animali dotati di uguali apparati che fanno loro recepire e decodificare la "realtà" come avvicendarsi di luce e buio e caldo e freddo eccetera.
      Neanche a me torna nulla della reincarnazione, più ci studio e meno mi convinco di tante cose.

      Enoch

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    3. Per Bambilu: forse non tieni in conto che esistono altre dimensioni, altre "residenze", per ognuno di noi, per tutti...

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  4. L ' importante è non metterci i virus perche' non esistono...ma se esistono,loro non hanno animA perché gli hanno inventati l uomo ..😂😂

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  5. Il tempo è cosa impossibile da capire con i normali mezzi mentali.

    La linearità dello scorrere del tempo non può essere negata, ed è questo che impedisce la comprensione.

    Con un adeguato percorso si accede all'infinito ed è solo allora che si fa l'esperienza della mancanza del tempo, senza tale esperienza sono solo parole e teorie.
    Gianni

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  6. VEDA????

    Qualsiasi cosa scritta che sia frutto di: "Conoscenza venne loro tramandata per rivelazione profetica" è fango egregorico spacciato per conoscenza e verità.
    Non è un caso che TUTTE le religioni sono frutto di presunte canalizzazioni o visioni.

    Gianni

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    1. Il tuo pensiero parte dal presupposto che la rivelazione profetica sia a fin di male.

      Quindi è l'ennesimo PREGIUDIZIO.

      Ti sei creato un "nemico" un "antagonista" immaginario per supportare il tuo ego.

      Se esiste un nemico lui avrà sempre torto perché è il nemico a prescindere...di conseguenza tu avrai sempre ragione.

      Rafforzamento dell'ego.

      È uno squilibrio psichiatrico.

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    2. Invece credere a rivelazioni ricevute da "profeti" è perfettamente equilibrato, giusto?

      Avrei voluto conoscerli 'sti profeti, chissà che s'erano fumati e come stavano messi di cervello...

      Ma dai su, abbi un minimo di fiducia in ciò che pensi tu, sempre che tu riesca ad elaborare un pensiero che sia totalmente tuo e non preso qua e là.

      Enoch

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    3. Pare che alcuni non conoscono i lavori di esperti del settore.

      Stando a tali lavori assai approfonditi, risulta che qualsivoglia canalizzazione o visione se sincera, è solo possessione di una entità parassita.
      Avendo alle spalle centinaia di canalizzazioni, confermo.

      Le canalizzazioni di entità benevoli, non fanno mai sentire la persona speciale, non danno messaggi per l'umanità, non danno allarmi sul futuro, danno esclusivamente insegnamento per il miglioramento personale e se è il caso riprendono duramente.

      Bisogna andarci cauti perchè ogni accenno dell'ego viene subito stroncato, il loro scopo è dare vero insegnamento e in definitiva i maestri veri fanno esattamente lo stesso.


      Comprendo che non è facile resistere alle seduzioni dell'ego.
      A me e alla mia compagna hanno fatto delle offerte incredibili e subito date, non solo parole.
      Resistere per menti deboli è pressochè impossibile.

      E' imperativo mettere sempre alla prova l'entità per tutto il tempo che serve e con astuzia fingere di crederci.

      Già 150 anni fa Alan Kardek il fondatore dello spiritismo dava istruzioni complete su come trattare con le entità canalizzate e come metterle alla prova, pare proprio che i vari canalizzatori new age non hanno letto il suo libro.

      Gianni

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    4. E detto da chi considera Steiner un illuminato e' segno di grande coerenza...come al solito....🤣🤣

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    5. E detto da chi crede in un eremita sulla montagna è segno di grande coerenza... come al solito....🤣🤣

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    6. X Gianni
      Sono proprio gli esperti del settore (I TUOI MAESTRI) quelli da cui stare alla larga!

      Meno male che tu non segui maestri!!

      Che ridere!!!!

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    7. Caro Atunis e caro Stefano, come al solito io credo a ciò di cui posso fare esperienza personale e diretta, per cui si, alcune cose dette da Steiner e ciò che mi ha detto l'eremita le posso confermare.

      Non è colpa mia o di Gianni se non avete capacità o coraggio di fare anche voi determinate esperienze al fine di confermare o confutare l'altrui pensiero.

      E non è che la vostra coerenza vi stia facendo benissimo eh...

      Enoch

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    8. Concordo Gianni, le canalizzazioni che danno rivelazioni con tanto di data e luogo sono pura e semplice spazzatura.
      Così come tutte le affermazioni fatte senza adeguata e robusta esperienza a supporto.

      Ma che vuoi, viviamo in un mondo dove i libri esoterici si leggono quando va bene, ma non si sperimentano su di sé perché è molto più semplice sparare minchiate random che fa più figo oggi, guarda le conferenze in giro, tenute per lo più da ignoranti che si improvvisano grandi maestri, o canalizzatori o altro e la gente abbocca.
      Ignoranti stupidi che credono pure di essere furbi.

      Enoch

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    9. "Caro Atunis e caro Stefano, come al solito io credo a ciò di cui posso fare esperienza personale e diretta, per cui si, alcune cose dette da Steiner e ciò che mi ha detto l'eremita le posso confermare".

      Le puoi confermare perché 6 ... CONVINTO!

      Voglio vedere come fai a confermare!!

      "Non è colpa mia o di Gianni se non avete capacità o coraggio di fare anche voi determinate esperienze al fine di confermare o confutare l'altrui pensiero".

      Chi ti ha detto che non ho fatto determinate esperienze? Il problema è che tu te ne vanti quanto non c'è niente da vantarsi!

      "Ma che vuoi, viviamo in un mondo dove i libri esoterici si leggono quando va bene, ma non si sperimentano su di sé perché è molto più semplice sparare minchiate random che fa più figo oggi, guarda le conferenze in giro, tenute per lo più da ignoranti che si improvvisano grandi maestri, o canalizzatori o altro e la gente abbocca.
      Ignoranti stupidi che credono pure di essere furbi"

      Grazie per i tuoi preziosi aiuti, non mi ero accorto...

      Da ora inizio a seguire Gianni e l'eremita sulla montagna che invece....

      Le comiche!

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    10. Infatti a differenza di te, Atunis, io posso confermare per me stesso, tu invece spacci pensieri altrui e tue eventuali esperienze per "verità rivelata a profeti"....
      Hai ragione, proprio le comiche!


      Sono diecimila volte che ti diciamo che non puoi permetterti di dare informazioni come se fossero LA VIA.
      Sarà la TUA via, peccato non sia vero nemmeno questo, tu segui le vie altrui basandoti su loro esperienze che non sono tue, come un bravo scolaretto ben programmato.

      Enoch

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    11. Enoch ti cito un vecchio proverbio, che chiarisce tutto.
      Puoi portare un asino all'acqua ma non puoi costringerlo a bere.

      Chi fa esperienza personale di quello che studia cambia totalmente la sua visione del mondo perchè scopre che pressochè tutto quello che sa è falso.

      Quando si imbatte in persone come tu ed io che danno informazioni contrarie alle loro, anzichè attaccare e ridicolizzare chiede ulteriori informazioni per capire meglio e poi approfondire se è il caso.
      Ma questo distrugge il loro fasullo mondo dorato.
      Gianni

      Gianni

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  7. COME CI SI RISVEGLIA.

    Io per studi (fisica) ero scienza e ci credevo ciecamente, gli alternativi li ritenevo fuori di testa per le loro tesi assurde e cretine.
    Poi mi sono imbattuto in un articoletto di una pagina che negava cose scientifiche ben stabilite e non messe in discussione.

    Mi sono messo a ridere per tale follia ma......ho verificato e ho approfondito, l'articolo aveva ragione e il cielo mi è crollato sulla testa, ho scoperto che la scienza è fasulla e marcia, relatività compresa, non si salva quasi nulla.
    Così è iniziato il mio percorso di risveglio spirituale.

    QUEL CHE SERVE VIENE DATO.
    In seguito ho scoperto che a tutti viene data la possibilità di risvegliarsi con informazioni arrivate al momento giusto.

    Generalmente come succede ad alcuni in questo blog, anzichè usare il pensiero critico e approfondire, le persone si rifiutano di farlo restando attaccate alle loro idee fasulle, vite sprecate perchè siamo qui per essere liberi non servi di idee altrui.

    Gianni

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    1. No ma guarda Gianni che Atunis per risvegliato intende un tizio seduto perennemente nella posizione del loto che recita mantra e fa "OMMMMM !!" ed è vestito con una tunica, ha i piedi scalzi e capelli e barba lunghi 😄😄
      Se non gli dai questi stereotipi presi dai Veda e dal Vangelo lo mandi in crisi profonda...

      Risvegliarsi significa capire che siamo qui per fare esperienza della Matrix e che tante cose non potremo mai comprenderle, figuriamoci cambiarle.
      È già tanto riuscire a tenere a bada emozioni negative e poi trasformarle, proteggersi dai parassiti astrali sempre pronti ad avventarsi su di te, capire che ciò che facciamo agli altri lo facciamo in ultima istanza a noi stessi.

      L'Occidente poi è messo malissimo dal punto di vista spirituale.
      E i paesi asiatici che una volta facevano da esempio di ricerca interiore si sono convertiti al neo liberismo economico.
      Non sembriamo più nemmeno umani, hai voglia a scardinare concetti arrugginiti dentro cervelli ammuffiti....

      Enoch

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  8. "Infatti a differenza di te, Atunis, io posso confermare per me stesso, tu invece spacci pensieri altrui e tue eventuali esperienze per "verità rivelata a profeti"

    Non ci credere! Nessuno ti dice di crederci.
    Io ho i miei pensieri e tu i tuoi, imparati da altri. Cosa ti dà fastidio?

    "Sono diecimila volte che ti diciamo che non puoi permetterti di dare informazioni come se fossero LA VIA.
    Sarà la TUA via, peccato non sia vero nemmeno questo, tu segui le vie altrui basandoti su loro esperienze che non sono tue, come un bravo scolaretto ben programmato"

    Certo che è la mia via e allora? Non ci credere!
    Io sto semplicemente dicendo il mio pensiero come voi.
    Non farti prendere dall'ansia però... cosa ti urta?

    Il mio pensiero... certo che non è mio ma rielaborazione di altri! La differenza è che io ho l'umiltà di dirlo...
    Ma cambia disco, avevamo già parlato di questo! Torna in te!

    "No ma guarda Gianni che Atunis per risvegliato intende un tizio seduto perennemente nella posizione del loto che recita mantra e fa "OMMMMM !!" ed è vestito con una tunica, ha i piedi scalzi e capelli e barba lunghi 😄😄
    Se non gli dai questi stereotipi presi dai Veda e dal Vangelo lo mandi in crisi profonda"

    Questo è il TUO modo di vedere la spiritualità e la meditazione! Non certo il mio!

    Io medito infatti seduto e comodo...

    Gli stereotipi sono i TUOI non i miei!
    Credo che ormai mi hai catalogato a prescindere, come usa fra voi giudicatori folli.

    "Risvegliarsi significa capire che siamo qui per fare esperienza della Matrix e che tante cose non potremo mai comprenderle, figuriamoci cambiarle.
    È già tanto riuscire a tenere a bada emozioni negative e poi trasformarle, proteggersi dai parassiti astrali sempre pronti ad avventarsi su di te, capire che ciò che facciamo agli altri lo facciamo in ultima istanza a noi stessi"

    Questo non è risveglio ma il tuo stato attuale che senti, ma che tenti di ignorare perché il tuo ego è troppo forte!

    È la prima fase del risveglio, meglio dire illuminazione, l'approccio iniziale. Dopo viene il bello lo capirai!

    "L'Occidente poi è messo malissimo dal punto di vista spirituale.
    E i paesi asiatici che una volta facevano da esempio di ricerca interiore si sono convertiti al neo liberismo economico.
    Non sembriamo più nemmeno umani, hai voglia a scardinare concetti arrugginiti dentro cervelli ammuffiti"

    Ti metti a piangerti addosso... tipico nelle situazioni di stallo spirituale. È la via di fuga più sbagliata.

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  9. "In seguito ho scoperto che a tutti viene data la possibilità di risvegliarsi con informazioni arrivate al momento giusto"

    Non hai sempre detto di fare da soli? In questa frase hai appena ammesso che per il risveglio ci vogliono informazioni... prese da altri!

    Allora ... o siete 2 Gianni che la pensano diversamente ...
    O sei bipolare...
    O molto indeciso e confuso...

    Ma in parte ti capisco. Questo succede quando non si lavora su di sé... quando l'ego è in conflitto continuo con il sé...

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    1. Lezione di scuola elementare

      Esiste una notevole differenza tra l'avere una informazione che immette su un percorso di comprensione, e seguire l'insegnamento di qualcuno.

      L'informazione mette alla prova le proprie credenze, per chi vuole è il punto di partenza di un percorso.

      Banale

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  10. Non cerco il risveglio che piace ad Atunis, per la cronaca.
    Trovo che sia una boiata pazzesca che non risolve e non spiega nulla.
    Si puo' essere risvegliati quanto si vuole in questa vita, ma provate pure a portare quella consapevolezza oltre la "morte" e fatemi sapere com'è andata, in bocca al lupo!
    Mi interessano invece parecchio i sogni lucidi, il poter controllare i miei sogni, e i viaggi astrali.
    Per me la via sciamanica è quella giusta e so che è adatta a me. Gli sciamani sanno sconfiggere il concetto di morte, ci parlano, la dominano, e sanno guarire perché sanno che la realtà si crea prima in astrale e poi sul piano fisico.
    Tutto una proiezione mentale?
    Beh, lo è anche il cosiddetto risveglio.
    Ma pensate forse che i massoni siano dei risvegliati? Ma per favore. Sanno usare la magia e vedono che funziona, punto. Eccome, se funziona.
    Come dice Gianni, alla fine è scienza.
    Per cui di nuovo, in bocca al lupo.

    Enoch


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    1. COSA E' IL RISVEGLIO
      Dal momento che in alcuni la confusione impera do la definizione di un grande maestro.

      Il risveglio è il vedere come stanno realmente le cose e non come sembra che stiano dal nostro punto di vista condizionato.

      In poche parole ci sono tutti i condizionamenti, tutte le egregore, tutte le sovrastrutture mentali, e......la stupidità umana nel seguire tale immondizia.
      Gianni

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    2. X enoch
      "Non cerco il risveglio che piace ad Atunis, per la cronaca.
      Trovo che sia una boiata pazzesca che non risolve e non spiega nulla"

      ... perché non hai capito minimamente cos'è!!!!

      " Mi interessano invece parecchio i sogni lucidi, il poter controllare i miei sogni, e i viaggi astrali.
      Per me la via sciamanica è quella giusta e so che è adatta a me. Gli sciamani sanno sconfiggere il concetto di morte, ci parlano, la dominano, e sanno guarire perché sanno che la realtà si crea prima in astrale e poi sul piano fisico.
      Tutto una proiezione mentale?
      Beh, lo è anche il cosiddetto risveglio"

      Ti accontenti perché quello puoi fare!

      Sei fermo ad una religione (lo sciamanesimo) imparata chissà dove e chissà da chi, e vivi nella tua "confort zone" perché hai PAURA ad andare avanti ed a metterti in gioco!

      Comunque l'illuminazione è uno stato dell'essere non una proiezione... ma lascia stare... non fa per te.

      "Ma pensate forse che i massoni siano dei risvegliati? Ma per favore"

      Certo che non sono risvegliati, che ovvietà è? Tanto così per infilarci la massoneria?

      I massoni però al contrario tuo , cercano la verità! O per lo meno ci provano...
      Dovremmo essere tutti un po' massoni!

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    3. X Gianni
      UNA GRANDE DEFINIZIONE DI RISVEGLIO! MAMMAMIA!

      E continui a citare maestri... MA NON FACEVI DA SOLO??

      Ma ti accorgi della tua MOSTRUOSA INCOERENZA?!

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    4. ... e poi mi piacerebbe sapere il nome di codesto mitologico maestro...

      MA VIAAAAAAAAA!!!

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    5. Lo sciamanismo non è affatto una religione, mi spiace che la tua maestrina New Age delle elementari non ci sia arrivata col programma neanche quest'anno.

      Non sai nemmeno tu cosa è il risveglio caro, sei qui dentro con tale e tanta disperazione e rabbia e frustrazione che non ti risveglierai MAI, non avendo proprio nemmeno le basi della faccenda.

      Concordo con Gianni, i veri "maestri" se ne sbattono di essere tali, non scrivono libri, non stanno su Internet, non cercano riconoscimenti e fama e conferenze pagate.
      Sono davvero ad un altro livello, ecco perché tu Atunis non li conosci e non li conoscerai MAI e sei costretto a seguire patetici manualetti di istruzioni.
      Sei parassitato e non te ne accorgi, hai voglia a risvegliarti.
      Guarda è più risvegliato l'anonimo che fa la respirazione genitale taoista, fidati. Lo si percepisce, con te si percepisce solo tanta tristezza.

      Noi continueremo a parlare di sciamanismo ed entità parassite, per la tua immensa gioia 😊

      Enoch

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    6. Lo sciamanesimo per voi È UNA RELIGIONE! Non certo un modo di vivere come era alle origini.

      Comunque dovresti parlare di NEOSCIAMANESIMO E DI NEW AGE, QUELLA PEGGIORE infatti si vede da cosa dite...
      Cioè molto molto poco!

      "Concordo con Gianni, i veri "maestri" se ne sbattono di essere tali, non scrivono libri, non stanno su Internet, non cercano riconoscimenti e fama e conferenze pagate.
      Sono davvero ad un altro livello, ecco perché tu Atunis non li conosci e non li conoscerai MAI e sei costretto a seguire patetici manualetti di istruzioni"

      Ma che ne sai chi ho conosciuto? GIUDICHI PERCHÉ SEI CULTURALMENTE POCO O NULLA!

      "Sei parassitato e non te ne accorgi, hai voglia a risvegliarti"

      Questo è quello che pensate di quelli che non la pensano come voi...
      AGGHIACCIANTE!

      "Noi continueremo a parlare di sciamanismo ed entità parassite, per la tua immensa gioia"

      Fate pure! Tanto ormai avete colonizzato il blog con le vostre idee...
      Se almeno ascoltassi anche gli altri...

      Voi vi comportate da parassiti... divorate tutto per saziarvi l'ego... e poi passate al prossimo.

      Se voi due siete la rappresentanza dello sciamanesimo...

      AUGURI

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  11. Quindi essendo tu un "risvegliato" sai come stanno veramente le cose...buon per te!

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  12. PS:non esistono "risvegliati" e "dormienti"!!!!!La differenza sta solo in chi si fa domande e in chi no!Qui ce le facciamo tutti,e ognuno trova le PROPRIE risposte(o meglio...quelle che gli sono più affini),ognuno con i SUOI metodi e i SUOI percorsi,nessuno migliore degli altri e chi crede di aver trovato la verità inconfutabile e' solo un povero illuso!Poi ci sono quelli che basta dare contro al sistema a prescindere...dei quali provo compassione perché non vivono una bella vita...ma poi senza nessuna utilità né per se ne' per gli altri...tristezza assoluta!

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    1. Sono in parte d'accordo con te.
      In verità secondo me esistono i risvegliati e i dormienti, solo che a parte alcuni nessuno dice come stanno veramente le cose, ecco perché nessuno si risveglia mai davvero.
      Intanto i manualetti antichi e moderni parlano sempre solo di una condizione che si prova mentre si è incarnati in un corpo fisico, ma non parlano del momento del trapasso, quando si muore insomma.
      Poi non dicono che il risveglio dura al massimo 5 minuti se va bene, poi bisogna fare una fatica della madonna a mantenere la presenza, a restare in una condizione di unione con il tutto.
      Vivere da risvegliati serve a zero se quella consapevolezza non c'è quando si lascia il corpo fisico.
      Sapersi preparare a morire invece è fondamentale.

      Anni fa ho visto un film, rivisto poche sere fa, si intitola "Primavera estate autunno inverno, e ancora primavera".
      Narra di un maestro buddista che vive su un isolotto in mezzo ad un lago a cui vengono portati bambini piccoli affinché lui li faccia diventare dei bravi monaci.
      Con uno di loro non riesce poiché il ragazzo mostra poco controllo delle emozioni, si innamora di una ragazzina malata inviata al suo maestro per essere guarita e da grande diventa un assassino.
      Il maestro lo viene a sapere e si suicida, poiché sente di aver fallito nel suo compito.

      Capisci dove ha fallito il buddismo, dove falliscono i "maestri"?
      Nell'aspettarsi che il discepolo, oltretutto bambino che non ha nemmeno scelto lui di farsi monaco, corrisponda ai parametri che il maestro ha stabilito per lui.
      Persino il maestro ha giudicato se stesso e il suo discepolo. Che botta!
      Il buddismo ( specie quello tibetano) poi è una filosofia triste, basata su negazioni di esperienze più che sulle esperienze stesse, su privazioni fisiche, su punizioni corporali e spirituali considerate necessarie per il discepolo.

      Bisogna stare lontani da questa merda.
      Per come la vedo io la vita è fatta per essere vissuta in ogni sua sfaccettatura con responsabilità, senza attaccarsi mai troppo a idee, aspettative, convenzioni sociali, all'idea che abbiamo di noi stessi.
      Bisogna svegliarsi ogni mattina con la voglia di sperimentare qualcosa di nuovo altrimenti stiamo solo buttando nel cesso l'opportunità di comprendere che senza esperienze non arriva neanche il momento di dire basta, adesso vado oltre.

      Siamo noi gli artefici del nostro destino, se lo vogliamo, e al diavolo maestri, Dalai Lama che è solo una frode bella e buona, esperienza, esperienza, e ancora esperienza.

      E non mi interessa attirare critiche, questo è quello che penso e che vivo.

      Enoch

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    2. Ho pensato, guardando il film, che il bambino lo avessero abbandonato (un po' come si faceva da noi lasciandolo sulle scale della chiesa, nei vecchi film) e il monaco lo ha tirato su come meglio poteva. Il ragazzo mostrava già un carattere movimentato (qui sono d'accordo nel vedere un fallimento della disciplina, ma perché applicata su qualcuno senza esperienza di vita) quando il bambino è grande una donna porta la (forse) figlia perché (ho pensato) fosse malata (depressa?? o traumatizzata ???). Il ragazzo sente nascere in lui una passione e se ne lascia coinvolgere fino a decidere di lasciare la casa nel lago e andare in città dove poi, (se ricordo bene) per gelosia finisce con l'uccidere la donna. Il monaco si uccide ritualmente non per il fallimento (credo, non lo avevo visto così. Non è detto che abbia saputo di quello che era successo, viveva un po' per i fatti suoi) ma perché aveva concluso il suo ciclo qui. Esiste come pratica il suicidio rituale magari perché non più in grado di provvedere a se stesso o perché voleva concludere la sua esperienza e partire (boh?). Poi il ragazzo torna al lago e indossa (letteralmente) il vestito del vecchio che lo aveva cresciuto. Applica su se stesso la disciplina e il film chiude con qualcuno che abbandona un bambino ancora in quel punto dove era stato lasciato lui (come il ciclo delle stagioni si ripete anche la vita).
      Non ho visto il fallimento ma un percorso. Un maestro insegna, ma perché qualcuno vuole imparare. Se il fallimento c'è, è condiviso. Comunque si impara quando si è pronti. Come il ragazzo ha apprezzato quella vita dopo aver fatto esperienza dell'altra (prima gli stava proprio stretta). Al diavolo tutti i maestri (si!) Ma alcuni hanno una loro utilità. Il problema sta nell'attaccarsi a uno e credere che sia la verità incarnata incapace di sbagliare (...). È un percorso e ci si aiuta e influenza a vicenda. Nessuno commenterebbe questi articoli se non fosse così. A vari livelli vogliamo confrontarci , essere d'aiuto e aiutare gli altri. Questo è quello che io ci vedo

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    3. Il libro tibetano dei morti credo descriva proprio il momento del trapasso. E a mio avviso è utile in vita anche ad ogni esperienza di (trapasso) passaggio da uno stato all'altro

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    4. ...errore... volevo scrivere CONFRONTARCI ESSERE AIUTATI E AIUTARE GLI ALTRI (e adesso mi toccherà giocare ancora con i semafori :-/)

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    5. Il libro tibetano dei morti parla infatti del momento del trapasso, dà ben poche informazioni sul dopo. Come dice Giuseppe, ben poco morti poi....

      Nel film vedo un fallimento, quello del "maestro" che si identifica col suo ruolo di maestro appunto, e in base a quello si suicida, che abbia saputo del ragazzo o meno.
      Una filosofia-religione che predica da mattina a sera il distacco e la non identificazione che poi appunto fallisce nelle figure dei maestri. Ironico!
      I quali se servono, servono solo a far capire che non servono. Quindi si, devono esserci per capire che bisogna mollarli subito 😊
      Il ragazzo alla fine ha fatto una scelta, quella di restare lì e prendere il ruolo (anche qui ci vedo un fallimento, nel ruolo in cui da quel momento si identifica) del suo maestro, ma se non altro l'ha fatta dopo aver fatto esperienza, brutta o bella non importa, sono solo aggettivi.

      Bisognerebbe prima fare esperienza di tutto, solo poi si può comprendere profondamente cosa si vuole e chi si vuole diventare, tenendo ben presente che sono solo ruoli da mollare spesso, per non finire come quelli che al domandargli che lavoro FANNO rispondono "SONO impiegato".


      Enoch

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  13. Anche se sul destino ci sarebbe un capitolo a parte...

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  14. ENOCH DICE:
    "Il buddismo ( specie quello tibetano) poi è una filosofia triste". Ha totalmente ragione.

    BUDDISMO TIBETANO cosa realmente è.
    E' pressochè sconosciuto cosa era il buddismo tibetano, poi i cinesi hanno rimesso le cose a posto, ora rispetto a prima è un eden.

    Il paese era governato dai monaci.
    La società tutta, era divisa in tre caste (tranne i rarissimi ricchi) i monaci, i servi e gli schiavi, i liberi non esistevano, tutti al servizio dei monaci. A chi fuggiva veniva tagliato il tendine di un piede.

    Facevano sacrifici umani.
    I cinesi lo hanno scoperto e hanno esposto in un museo a Pechino gli attrezzi in pelle umana.

    Le giovani piacevoli venivano portate nei monasteri come serve e schiave sessuali, analfabete.

    Il popolo veniva istruito dai monaci a credere che la loro triste condizione umana era dovuta al karma da espiare, mentre i monaci avevano un karma migliore, e il dalai lama era il capo di questo orrore.
    L'attuale dalai lama dice belle parole ma non menziona l'orrore.
    Lo chiamano giustamente sua santità, avendo copiato dalla chiesa cattolica specialista in massacri.

    Gianni

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    1. Aborrisco il Dalai Lama e tutto il codazzo di boccaloni che credono sia un risvegliato, e ne conosco...è solo uno molto furbo che si è dovuto adattare fin da bambino piccolissimo a vivere dentro un monastero perché qualcuno ha decretato che lui è la ennesima (non ricordo il numero e non me ne può fregare de meno) incarnazione del tale Buddha o Bodhisattva, che ci si aspetta?
      Uno ammanicato con ricchi e potenti che è stato ben istruito per fare la parte.
      Un attore dei migliori.

      Si, il buddismo tibetano è qualcosa di orribile e come tutte le religioni serve solo a prendere per il culo i poveri promettendo loro paradisi e Nirvana dopo morti però, che nel frattempo devono soffrire, e di brutto.

      Ribadisco, bisogna stare lontani da questa merda se si tiene davvero alla propria vita e alla propria anima.

      Enoch

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