Nel pensiero comune, l’umile è una persona che si piega al volere di un altro, è una persona che subisce, può sembrare inaffidabile, solitamente non viene presa in considerazione e quando ne incontriamo qualcuna ci sentiamo a disagio perché non si comporta come noi.
Non vede le cose come noi, quando parla si esprime con termini che ci spiazzano, che ci disorientano e magari all’inizio ne proviamo compassione: poverina, non sa cosa si perde! E dopo essercene andati tiriamo un respiro di sollievo. Ma spesso quelle parole ritornano alla nostra mente, a volte addirittura per giorni e settimane!
Certamente questa non è l’umiltà che si intende in questo contesto, potrebbe essere l’umiltà di una persona semplice, di un saggio o forse di un santo, sicuramente di qualcuno che è giunto ad una comprensione che ancora noi non conosciamo, mentre l’umiltà di cui preferisco parlare ora, e che tutti noi potremo acquisire e praticare nella vita di ogni giorno, è semplicemente: “ascoltare”.
Certamente questa non è l’umiltà che si intende in questo contesto, potrebbe essere l’umiltà di una persona semplice, di un saggio o forse di un santo, sicuramente di qualcuno che è giunto ad una comprensione che ancora noi non conosciamo, mentre l’umiltà di cui preferisco parlare ora, e che tutti noi potremo acquisire e praticare nella vita di ogni giorno, è semplicemente: “ascoltare”.
Questa è l’umiltà di cui parlo e questa è vera e propria comunicazione, perché ognuna delle parti si è arricchita del pensiero dell’altra. E che meraviglia, anziché aver fatto una fatica enorme per imporre il proprio punto di vista e magari esserci lasciati in malo modo o addirittura aver litigato, ci sentiamo bene, siamo soddisfatti di noi, la nostra forma fisica è migliorata e udite udite: “ci scopriamo a sorridere!”.
Per quel breve lasso di tempo nel quale non abbiamo imposto la nostra opinione abbiamo avuto la “forza di un gigante”, forza che si è tutta riversata in noi migliorandoci. Magari quella persona avrà pensato che eravamo stupidi a berci tutto ciò che diceva. E forse anche noi, ad un certo punto, lo stavamo pensando. Ma cos’è successo?
È il continuare imperterriti in una situazione che sentiamo essere giusta, anche se in apparenza potrebbe non volgere a nostro favore, che sviluppa la forza del nostro gigante interiore e quando lui si sarà definitivamente ridestato in noi… beh, lascio a voi la gioia di scoprirlo!
Quindi per creare un gigante c'e' bisogno di un invasato logorroico!😂😂😂
RispondiEliminaAhahahaha!!! Si, è l'equilibrio naturale! Speriamo che non spariscano i logorroici, chissà che fine farebbero i "giganti" :D
EliminaI giganti non sono in pericolo di estinzione si nutrono delle parole dei logorroici hanno tanto cibo da diventare giganti ciccissimi, una nuova specie.
EliminaGianni
Appunto. ;)
Eliminaquesta non è umiltà, è rispetto. Però il Rispetto deve essere reciproco. Altrimenti è televisione...
RispondiEliminaSe tu credi in me, io credo in te: è questo il vero affare della comunicazione; ed è l'unico modo per fare della vita un continuo confronto dal quale trarre insegnamenti reciproci.
RispondiEliminaLa logorrea non migliora nessuno, per questo chi sa parla poco (e ascolta molto) e chi parla (molto) è perché non sa quello che dice.
Opinioni, opinioni…
Noi non soffriamo per le cose del mondo, ma per le nostre opinioni sulle cose del mondo. Epitteto
L'umilta nello sciamanesimo.
RispondiElimina"Lo sciamano fa del suo meglio, e chiama questo umiltà."
Questa umiltà da potere, l'altra del dizionario è l'umiltà degli schiavi.
"Atteggiamento rispettoso, sottomesso SIN deferenza: comportarsi con u. verso un superiore"
Gianni