sabato 14 gennaio 2023

Dov'è finita l'ideologia?

 di Daniele Di Loreti

All’origine l’ideologia era una scienza che, sulla scia della corrente illuminista, applicava le più avanzate conquiste del sapere, allo studio dell’origine delle idee. Applicando il metodo scientifico gli ideologi cercavano di risolvere i problemi sociali.

Oggi il concetto di ideologia è mutato drasticamente, e il risvolto passionale che esso implica sopravvive ormai solo nell’immaginario collettivo.
L'ideologia oggi è il cieco ed ottuso schieramento che spinge gli adepti a sostenere qualsiasi "verità" professata dall'istituzione o l'autorità di riferimento. Gli individui sostengono la genuinità delle decisioni che determinano le loro vite ed il destino sociale, con lo stesso coinvolgimento emotivo ed atteggiamento, nonché la medesima partecipazione di una tifoseria sportiva. Purtroppo la massa è assuefatta ai dogmi.

Come spero sia chiaro, la struttura politica economica sulla quale si basa la nostra società è obsoleta, ed in quanto tale, non è solamente inutile, ma è la principale causa della tragica situazione di schiavismo camuffato in cui verte l'intera umanità, è la causa della necessità di lavoro, è la causa della fame, dell'inquinamento, della violenza sotto ogni sua forma e del basso livello intellettuale e culturale in cui verte la stragrande maggioranza degli esseri umani e fondamentalmente è il principale ostacolo all'avanzamento scientifico che, per quanto possiamo demonizzarlo, è il reale fautore di quel poco di miglioramento dello stile di vita ottenuto dall’uomo.

Un sistema che non offre nulla di buono, ma al contempo genera le peggiori piaghe sociali, in una civiltà sana verrebbe essere ripudiato, mentre allo stato attuale viene sostenuto, difeso e propagandato dalle sue stesse vittime, l'umanità intera. Perché? ...


Semplice, ogni singolo individuo è impegnato a farsi carico di responsabilità artificiali da quando ha capacità di comprendere fino a quando muore, costretto a far fronte alle difficoltà, a competere nella formazione scolastica che si riassume in un corso intensivo che lo trasforma in una specifica figura professionale, un ingranaggio della macchina produttiva. Ogni suo errore, o il semplice cambiamento degli umori del mercato potrebbero causare il suo fallimento e la riduzione in povertà, se non la morte, della sua intera famiglia.

Le nostre giornate di continua tensione e frenesia nel, tentativo di massimizzare la propria produttività per distinguersi in un oceano di cloni, vedono il loro culmine in quelle poche ore di stanchezza in cui passivamente rileghiamo il nostro sollievo alla prassi della tv o di altre alienazioni non costruttive, come l'ubriachezza, le droghe, la palestra antistress o la conversazione sul nulla.

In questo ambito culturale, massacrati da una vita di responsabilità gravose, preferiamo rilegare quelle decisioni che non riguardano direttamente la nostra sopravvivenza a chi ci seduce meglio.
Sobbissati dai pensieri che consideriamo rilevanti, riteniamo una perdita di tempo approfondire argomenti su cui le istituzioni che generano le ideologie hanno già espresso il loro autorevole parere. Ovviamente, il parere opposto è una menzogna, in quanto proviene dall'unica altra fonte plausibile, ovvero l'opposta ideologia, che rappresenta il male ed ha l'unico scopo di intralciare il bene.

Questo fenomeno è possibile in quanto le obsolete istituzioni che generano le ideologie, per continuare ad essere accettate o addirittura difese, debbono fornire alla massa passiva una visione estremamente alterata della realtà, forniscono delle conclusioni ottenute con un sistema opposto a quello scientifico: la conclusione deve essere la seguente, quindi cerchiamo qualsiasi dato che possa sostenerla, anche se solo in maniera ambigua o poco chiara. 

Grazie a tale sistema si è diffusa l'idea secondo la quale si possa avere un'opinione su qualsiasi argomento, generando la possibilità di sostenere tutto o il contrario di tutto. 

Se le persone venissero istruite per sviluppare un buon senso critico, una capacità deduttiva e venissero forniti loro gli strumenti scientifici per interpretare obiettivamente i fenomeni, l'umanità si renderebbe conto che le opinioni sono rilegate a pochissimi argomenti di natura filosofica, per il resto esiste una sola verità.

Dunque è naturale che un sistema ideologico può avere solo il fine di giustificare la sua inutile e dannosa presenza, risultando approssimato, qualunquista e pecoreccio.

L'opposto di ideologia, oggi purtroppo, 
è chiarezza 

In un sistema che ha lo scopo di migliorare lo stile di vita, garantendo un'esistenza a tempo indeterminato pacifica basata sull'empatia, senza separazioni in classi, popoli, religioni o altre futilità, priva di effetti collaterali sull'ambiente, non possono esistere ideologie come le concepiamo oggi, ma solo soluzioni.

Articolo precedentemente pubblicato qui il 12/06/2017

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