mercoledì 19 gennaio 2022

Piante che curano, piante proibite

Sono venuto a conoscenza della serra di Josep Pamies (foto) a Balaguer, nella provincia di Lerida in Spagna e credo che il lavoro che sta facendo quest’uomo debba essere diffuso quanto più è possibile.

La Dulce revolución de las plantas medicinales, è una associazione no profit, creata da Josep Pamies, che si occupa di raggruppare tutte le persone che vogliono condividere le loro esperienze derivanti dall’uso delle piante medicinali e delle terapie naturali non aggressive.

La dulce revoluciòn prende il nome dalla Stevia Rebaudiana, dal suo sapore dolce e dalle sue proprietà medicinali che vengono occultate dagli interessi delle multinazionali. Con la stevia è cominciata una dolce rivoluzione che permetterà contrastare gli abusi delle case farmaceutiche e recuperare, o evitare che vada perduto, il sapere popolare nell’uso delle piante medicinali e delle terapie naturali. 
In Europa è in vigore dal primo di maggio del 2011, una legge che proibisce la commercializzazione di piante medicinali, non registrate nell’albo europeo, anche se in uso da millenni nella medicina ayurvedica indiana, nella medicina cinese, sudamericana, africana etc. 

Ovviamente le spese da sostenere per poter completare la “procedura semplificata” per registrare una pianta e poter dimostrare che è “innocua”, possono arrivare anche a centinaia di migliaia di euro ed è evidente che solo le grandi multinazionali possono affrontare queste spese...



Questo video prodotto da Miquel Figueroa, è un viaggio nella serra a Balaguer dove Josep Pamies fa da cicerone e ci mostra varie piante, illustrandone le proprietà medicinali. Un farmaco non sarà mai uguale alla pianta dalla quale viene estratto il principio attivo. Nella pianta sono presenti milioni di composti differenti che agiscono in sinergia e che vengono a mancare nel farmaco sintetizzato in laboratorio. L’uomo non è superiore alla natura, anche se è quello che vogliono farci credere…

Infatti le case farmaceutiche fanno a gara a chi brevetta per primo, questo o quell’altro principio attivo di una pianta continuando imperterriti a brevettare la vita grazie al nostro silenzio assenso. Prendiamo ad esempio il caso della stevia una pianta proveniente dal centro america con proprietà straordinarie. 
La stevia è un potente dolcificante naturale che a differenza dello zucchero commerciale a cui siamo abituati, regola il livello di glicemia nel sangue. 
Una pianta benedetta per i diabetici che usandola vedono migliorare le loro condizioni, ma maledetta per le case farmaceutiche che vedono diminuire i loro profitti.

La stevia viene usata da millenni in Sud America e in Europa fino a poco fa era consentita la vendita solo dell’edulcorante ricavato da questa pianta che guarda caso venne brevettato dalla Monsanto.

La stessa azienda che produceva l’aspartame che è il dolcificante cancerogeno più diffuso nel mondo, presente in moltissimi alimenti, era quella che faceva pressioni per criminalizzare l’uso della stevia. Grazie alle pressioni fatte dalla Monsanto, era proibito infatti vendere la pianta intera o il suo estratto integrale ma, se volevi comprare una bella pastiglia di edulcorante estratto dalla stevia e prodotto da loro non c’era nessun problema.

La dolce rivoluzione delle piante medicinali di Josep Pamies iniziò da qui.

Oggi a Balaguer, nella sua serra, oltre alla stevia Josep Pamies sta producendo moltissime altre piante, che regala alle persone afflitte da malattie gravi e nel caso di alcune piante come la marijuana che è considerata droga, Josep sta aspettando una denuncia da parte delle autorità in modo tale da poter portare il caso in tribunale.

“Non siamo noi a dover dimostrare che una pianta è benefica, piuttosto ci dimostrino loro i danni che produce, se ne producesse. Se qualcuno ancora non se ne fosse accorto, l’industria farmaceutica produce un arsenale tossico inimmaginabile, semi transgenici, insetticidi, pesticidi, funghicidi ed erbicidi che sono presenti nei nostri alimenti e ci fanno ammalare, inoltre producono medicine che non curano. Per aumentare i profitti un farmaco non deve curare ma deve rendere cronica la malattia, malattie che vengono provocate da queste stesse aziende.”
Josep Pamies


Gli studi e le ricerche fatte nella serra di Josep sulle piante medicinali, usano il metodo scientifico e sono anche avallate da alcuni medici ed università. 

La maggior parte dei medici al giorno d’oggi pensa solo al profitto e non ha interesse a divulgare informazioni che oltre a fargli perdere i vantaggi che derivano dalla prescrizione di alcuni farmaci, potrebbero anche fargli perdere il posto. Ma sta accadendo che gli stessi medici che vengono colpiti da malattie si rivolgano a Josep come ultima spiaggia. Là dove la chemio, la radio o altri trattamenti invasivi falliscono, l’uso di alcune piante specifiche sta dando speranza a molte persone, visti gli effetti “miracolosi” riportati dai tanti testimoni sul sito della dulce rivoluciòn

“Le cose stanno cambiando” dice Josep: “molte persone si rivolgono a me proprio perché gliel’ha consigliato il medico. Anche se questi non può manifestarlo apertamente per paura di giocarsi il titolo o di perdere il posto.” L’associazione la dulce rivoluciò si sta espandendo a macchia d’olio e già sono presenti varie filiali nelle città più importanti della Spagna. 
Le piante trattate da Josep provengono da tutto il mondo e hanno già curato o ridotto le sofferenze provocate da malattie come il diabete, la sclerosi multipla, il cancro, il parkinson e l’alzheimer. 
 Non stanno facendo chiacchiere, lo stanno dimostrando ogni giorno, con dati scientifici alla mano e con testimonianze reali di persone guarite. Ma Josep non solo illustra le proprietà benefiche di una pianta, studia e diffonde informazioni su come coltivarla, su come farla riprodurre e su come utilizzarla.

La situazione che si è creata è paradossale. Le forze dell’ordine non prendono iniziative per paura della risposta sociale, ma anzi, una volta hanno collaborato con Josep, portandogli piante di marijuana che erano state sequestrate… questa storia la puoi leggere quì.

Grazie alla crociata di Josep, in Spagna la Stevia adesso è reperibile anche nella sua forma naturale. Dalla stevia poi, sono passati a coltivare altre piante straordinarie, presenti da secoli nelle medicine tradizionali di altri popoli.

Dall’Artemisia che ha proprietà potentissime contro la malaria, alle Kalanchoe che hanno già guarito dal cancro varie persone, che riportano la loro testimonianza non anonima sul blog di Josep Pamies, e molte altre ancora.

In Africa, un trattamento contro la malaria a base di Artemisinina, il principio attivo estratto dall’artemisia e brevettato dalla novartis, costa 60 euro. Praticamente non può permetterselo nessuno. 

Gli studi sull’artemisia di Josep hanno portato alla conclusione che assumere la pianta nella sua forma naturale è più efficace del trattamento con artemisinina nel contrastare la malaria e nel prevenirla, nonostante nella pianta la quantità di principio attivo raccomandato dalla OMS, sia inferiore. Questo avviene a causa della moltitudine di composti esistenti nella pianta, che agiscono in sinergia. Una pianta, che può essere coltivata in casa è sufficiente a soddisfare il bisogno di una famiglia ed ha un costo irrisorio di pochi centesimi.

Non si tratta di dare false speranze alla gente, si tratta di stimolare la società a fare le proprie ricerche. Investigate da soli, cercate in un motore di ricerca qualsiasi, il nome scientifico delle piante proposte da Josep Pamies e guardate voi stessi gli studi scientifici che sono stati fatti. 
Controllate voi stessi le proprietà straordinarie che hanno queste piante e vi accorgerete presto da che parte stanno le bugie.

“L’organizzazione mondiale della sanità, che ha la capacità di obbligare gli abitanti del pianeta a vaccinazioni di massa innecessarie, o che può proibire i trattamenti gratuiti che la natura e le terapie naturali ci offrono, è un organismo non eletto da nessuno che è finanziato all’ 80% dalle multinazionali farmaceutiche.

È dal 1995 che la OMS “raccomanda” ai governi del mondo di non diffondere la notizia che l’artemisia può essere presa nella sua forma naturale, per evitare di provocare resistenza agli antibiotici, che la mafia farmaceutica ha ordinato di produrre.”
Josep Pamies

Queste informazioni in nessun caso pretendono sostituire le raccomandazioni dei professionisti della salute.

Fonte: byologik.wordpress.com

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