mercoledì 15 febbraio 2023

La medicina guarisce dai pidocchi dando fuoco ai bambini

La testimonianza di un medico ortopedico che, dopo vent'anni di professione mette in discussione la medicina ufficiale, in quanto incapace di curare le malattie. 

"Sono un chirurgo ortopedico con circa vent’anni di professione (quindici in ospedale), svolti nella continua ricerca di terapie efficaci. 

Ho passato parecchio del mio tempo allo studio sulle strategie terapeutiche e dei nuovi farmaci, a volte provandoli su me stesso per saggiarne l’efficacia.

Ho raggiunto degli obiettivi di rilievo, sapendo, alla fine, di poter ottenere ciò che volevo. Ma la conquista più importante ottenuta è l’aver capito che la “medicina ufficiale” è falsa ed è solo strumento di potere delle Multinazionali della Salute.

Noi medici siamo plagiati, fin dall’inizio, dagli insegnamenti universitari che ci vengono propinati da un manipolo di “professori” che hanno il solo interesse di lasciarci nell’ignoranza sulla vera origine delle malattie. 

Alcuni di noi, alla fine, raggiungono la consapevolezza e mettono in moto delle grosse energie che provocano reazioni positive nel Tutto ..."


"Da molto tempo mettevo in discussione la “medicina ufficiale” in quanto incapace di curare le malattie.
Al massimo poteva lenire i sintomi apparenti spostandoli su altri organi. Ed è proprio su questo equivoco che si basa tutta la piramide della “medicina della malattia”."

Se la malattia “A” ha come sintomi X-Y-Z, sopprimendoli si ritiene che il paziente sia guarito.
Non interessa che, come conseguenza, si sia sviluppata la malattia “B” con i sintomi J-K-W, in quanto avremo il farmaco per bloccare anche questi ultimi, e così via.


Non si capisce, o non si vuole capire, che la malattia “B” è solo l’espressione del blocco della malattia “A”, cioè di un meccanismo di difesa dell’organismo che cerca una nuova via per disintossicarsi. 
In definitiva, come dice Tilden, le malattie non sono altro che sintomi di un’unica malattia: la tossiemia."

IL CASO DI UN BAMBINO DI 11 ANNI AFFETTO DA LINFOMA NON-HODGKIN

"Ho vissuto in prima persona il dramma di un bambino di undici anni, affetto da linfoma non-Hogkin. La letteratura internazionale parla di sopravvivenza dell’80% con i nuovi protocolli chemioterapici, notizia molto confortante anche per me che vivevo per la prima volta da vicino questa esperienza.

L’equivoco, questa volta, si gioca sul fatto che, se il paziente muore anche dopo un mese per insufficienza renale o epatica o super-infezioni provocate chiaramente dalla chemio, per la statistica non è morto di linfoma!"

18 MESI INTONTITO E PARALIZZATO GIUDICATO COME PERSONA GUARITA

"Ritornando al bambino, questi fu sottoposto per diciotto mesi a dosi massive di chemioterapia ed irradiazioni total-body, per cui i periodi che non faceva terapia, rimaneva in ospedale per curare gli effetti devastanti della chemio. 
Il suo ultimo mese di vita lo ha passato paralizzato nel letto, intontito dagli stupefacenti e quasi cieco."

LA MEDICINA GUARISCE DAI PIDOCCHI DANDO FUOCO AI BAMBINI

"A cosa è servito tutto ciò? Come si può pensare di eliminare i pidocchi da una persona dandole fuoco?
Questa triste esperienza è stata per me fondamentale in quanto mi ha definitivamente risvegliato la consapevolezza e, grazie anche all’aiuto della Associazione SUM (Stati Uniti del Mondo), di cui oggi sono membro, ho compreso che si deve agire sulle cause per risolvere ogni problema.


Il concetto di SALUTE non è quindi la non-malattia come ritiene la medicina ufficiale, ma è un perfetto equilibrio tra mente e corpo (mens sana in corpore sano). 

D’altronde non si spiega perché un farmaco non abbia la stessa azione in tutte le persone o una infezione non colpisca tutti i soggetti esposti. Ci deve essere una variante molto importante!"

TERAPIA EFFICACE SE DA ALMENO IL 55% DI RISULTATO, SIGNIFICA EQUIVALENZA TRA CURA E NON-CURA

"Ultimamente ho sentito dire da alcuni autorevoli colleghi che una terapia è efficace se dà almeno il 55-60% di risultati positivi. Vale a dire all’incirca la stessa percentuale dell’astensione al trattamento! Se una persona ha mal di testa, non è detto che prendendo un antalgico possa passare il dolore! Quindi ci deve essere una seconda variante che interferisce sul processo di guarigione. È la Mente."

Mentre il Corpo lo curiamo con una sana alimentazione, disintossicandolo e dandogli i supporti necessari per reagire alle aggressioni esterne (radiazioni e inquinamenti), la Mente la preserviamo stando in pace con noi stessi e con gli altri, amando Tutto e Tutti, senza fare differenze e mettendoci veramente al posto dell’altro. Solo dal perfetto equilibrio tra Mente e Corpo scaturisce la Salute."

IPERTIROIDISMO, ASPORTAZIONE, EUTIROX E DOLORI MUSCOLARI

"Sono stato operato un anno fa di lobectomia tiroidea per ipertiroidismo e condannato, come d’altronde è la regola, a prendere l’Eutirox a vita. Nonostante seguissi scrupolosamente le indicazioni datemi, continuavo a soffrire di dolori muscolari agli arti e di astenia (considerato che avevo smesso di fumare da oltre un anno proprio perché soffrivo di dolori agli arti)."

ELIMINATI CARNE, ZUCCHERI RAFFINATI ED EUTIROX SONO TORNATO NUOVO DI ZECCA

"Cambiando dentro sono cambiato fuori, ho modificato completamente la mia alimentazione (eliminando la carne e gran parte delle proteine animali, immettendo sostanze essenziali e non raffinate, combinando bene gli alimenti), ho eliminato completamente l’Eutirox e gli altri medicinali, rivolgendomi alle sostanze naturali. 
Il risultato è stato la scomparsa dei dolori muscolari e la normalizzazione dei valori ematici non solo tiroidei.

Ho sempre sofferto di influenza e raffreddore frequenti specie nella stagione invernale, e mi è stato sempre obiettato che ero un soggetto linfatico perché nato pre-termine e quindi non avevo sviluppato bene il sistema immunitario! 
Oggi io non soffro più di raffreddore o influenza, anche stando a contatto con soggetti influenzati, io non prendo più niente (ma allora la teoria sui germi di Pasteur è ben lontana dall'essere esatta!) e mi sento pieno di energia e vitalità.

Soffrivo di “verruche piane” al volto che ho trattato con crioterapia ripetutamente senza grossi risultati. Dopo sei mesi di “giuste abitudini alimentari” non è più presente alcuna verruca."

LA VARIABILE TRA SALUTE E MALATTIA E' IL CIBO MA I PADRONI DELLA SANITA' NON LO DICONO

"Perché nel popolo americano vi è una alta incidenza di infarto da ipercolesterolemia mentre nel popolo giapponese è bassissima? Perché nei paesi più industrializzati è in crescente aumento il diabete mentre nei cosiddetti paesi sottosviluppati è pressoché assente?
È lampante che la variabile è l’alimentazione, ma i padroni della Sanità non lo dicono, raccontandoci la favola della genetica e della predisposizione familiare!

SONO MEDICO MA ANCHE UOMO DI RICERCA SCIENTIFICA NON SOVVENZIONATA

Penso che non ci siano dubbi sulla veridicità di queste mie dichiarazioni, che provengono da una mente razionale e ligia ai canoni della scienza e della ricerca. Tutto è avvalorato dal fatto che, tengo a sottolineare, ho parecchi anni di professione, svolti sempre in modo attivo e responsabile.

C’è tanta gente intestardita nel non voler cambiare le proprie abitudini sbagliate, ma ce n'è pure altra che è alla ricerca di qualcosa di concreto e di risolvente. Ed è a questa gente che noi daremo il nostro aiuto. A questa gente indicheremo come imboccare e percorrere la vera strada della Salute e della Consapevolezza.
Giuseppe De Pace, Medico Ospedaliero presso l'ospedale Monaldi di Napoli

ATTENZIONE: Non ho trovato conferme soddisfacenti sul fatto che questa lettera, scritta nel 2012, sia veramente opera di questo medico. Ciò che espone, a grandi linee, rimane comunque - a mio parere - condivisibile. 

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RISPOSTA

UNA CONFESSIONE CARICA DI SIGNIFICATO

Ringrazio di cuore la Elena per avermi segnalato questa magnifica, significativa e qualificata confessione, che cementa ulteriormente il nostro lavoro ricostruttivo nel campo della salute e del benessere.

TANTI CAMICI BIANCHI STRAPPATI E GETTATI NELLA SPAZZATURA

Non mi commuovo e non mi sorprendo facilmente per questo tipo di testimonianze. Ne ho viste e sentite ormai troppe, sia in campo igienistico che in campo puramente etico, con camici bianchi gettati nel cassetto immondizie senza rimpianto e con grande senso di liberazione. Sulla scia poi degli Ehret, degli Ohsawa e degli Hamer, oltre che della interminabile fila storica dei medici dissidenti, noti e meno noti, fuori e dentro le istituzioni, da Paracelso, ad Antoine Béchamp, a Max Bircher-Benner, a Max Pettenkofer, a Oliver Wendell-Holmes, a Benjamin Sandlers, a Robert Mendelsohn.

L'IMPORTANZA FONDAMENTALE DI CHI CI STA INTORNO

Collaboro e condivido fraterno senso di amicizia con scienziati che volano basso per umiltà ma che stanno ai vertici per valore qualitativo reale, e non me ne vogliano se cito tra di essi Fidelmo Natarella e Pietro Perrino, umani e sopraffini oltre ogni dire.

HERBERT SHELTON STA NEI PARAGGI

Shelton poi ce l'ho troppo nel cuore e nell'anima per dire che non l'ho incontrato di persona. Uno che dice "La malattia esiste solo quando è necessaria, e dura solo finché ce n'è bisogno", non può essere mescolato tra la gente comune.

NON UN PITAGORA RUDERE ANTICO, MA CENTO E MILLE PITAGORA GIOVANI E FORTI A CEMENTARE UN RILANCIO DI SALUTE, DI ETICA E DI SAGGEZZA MILLENARIA

Non ne faccio una questione di meriti e di vanità personale A volte è anche questione di fortuna. Tantissimi lettori e lettrici che scrivono e collaborano, o che seguono il blog da vicino pur stando nell'ombra, o che incontro alle varie conferenze, mi dimostrano non solo sostegno e simpatia, ma anche straordinaria competenza salutistica. Iniezioni di entusiasmo dunque, ma soprattutto arricchimento scientifico continuo e garantito. Il nostro non è un rigagnolo che si prosciuga alla prima secca.

VERTICI IGIENISTI E VERTICI TRAPIANTISTI

Sono del resto uno dei pochi ad aver incontrato gli ultimi allievi diretti sheltoniani, e mi riferisco ad Alec Burton, Ralph Cinque e Frank Sabatino, ossia i simboli tuttora viventi del Movimento Igienistico Mondiale (Burton è presidente storico della International Association of Natural Hygiene Mediciens), oltre che direttore dell'Arcadia Health Center di Sydney. Nemmeno farlo apposta, avevo avuto in quegli anni il privilegio di parlare per mezz'ora gratuita, in rilassata e simpatica libertà, col professor Christian Barnard a Città del Capo, rappresentante storico e planetario ahimè dei trapianti, pochi mesi dopo il suo primo intervento, quando era all'apice della fama e chiedeva 5000 dollari a intervista di 15 minuti.

AZZOLINA, LA PIRA ED HERBERT MARCUSE

I tanti amici coi quali ho condiviso i bei tempi dell'Università di Trieste, negli anni 70, possono tuttora testimoniare le distribuzioni volanti sui treni della linea Udine-Gorizia-Trieste della nostra rivista "Rottura", edita mediante faticosi ciclostilati dal Circolo Marcuse. Ci arrivarono contributi trasparenti e spontanei, non solo da medici tipo Gaetano Azzolina (allora ad inizio carriera), o da politici pacifisti come il celebre sindaco fiorentino Giuseppe La Pira, ma anche dallo stesso Marcuse che a quel tempo insegnava a Berkley ed era al top dell'attenzione mondiale coi suoi best-sellers "L'uomo a una dimensione" ed "Eros e civiltà". Non ancora igienismo vero e proprio, ma qualcosa di molto simile.

IL MEDICO GIUSEPPE DE PACE VA NOMINATO E RICORDATO

Per quanto concerne il dr Giuseppe De Pace, la sua non è una storia qualsiasi, ma una confessione da brivido, capace di sbriciolare l'ottuso, indifferente e colluso mondo della medicina. In questo caso confesso di provare una particolare emozione. La giusta emozione che si prova ascoltando per la prima volta nella storia un vero medico, tutto italiano, parlare aperto e trasparente in autentici termini igienisti, in linea ideale con i Versi Immortali, con la Gioconda e con La Vita Sobria, primo trattato di storia igienista regalato al mondo dal nobile veneziano Luigi Alvise Cornaro.

Valdo Vaccaro

Articolo precedentemente pubblicato qui 10 anni fa

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