lunedì 27 giugno 2011

Effetto Primavera

Catherine

Non saprei se è per via di un'aria ancora primaverile che, nonostante i cieli ormai poco limpidi, fa ancora sentire la sua benefica influenza, ma pare che un risveglio stagionale, seppur modesto, si stia attuando in Europa. 

Sull'onda emotiva della catastrofe di Fukushima diversi paesi europei hanno tirato il freno ai loro progetti nucleari e in Italia, nonostante i numerosi tentativi d'interferenza, il referendum ha avuto luogo e gli italiani hanno espresso un loro parere sull'utilizzo dell'energia nucleare. Non c'è da tergiversare, la risposta è stata chiara: non lo vogliono. 

I burattini del teatrino politico si stanno dimenando per attribuirsi i meriti di tale risultato ma questa volta non bisogna cascarci: il voto è stato un espressione trasversale, indipendente e apartitica degli italiani. Per una volta tanto.

In Val di Susa, in questo momento, ci sono altri italiani che lottano contro un altro tipo d'inquinamento: la politica della speculazione, che reca danni permanenti e gravissimi a tutti i cittadini italiani se consideriamo che un'opera come il TAV è non solo costosa (1300 euro al cm) ma anche perfettamente inutile come vari studi hanno ampiamente dimostrato...

Il problema principale è che il “prodotto TAV” avrà scarsa clientela. Infatti il tratto è troppo corto per essere sfruttato da chi vuole viaggiare veloce e lontano, e troppo corto per dare la possibilità al treno super veloce di sviluppare una velocità competitiva con i treni già esistenti; è troppo costoso per i pendolari e quasi impraticabile per il trasporto merci. I TIR possono usufruire di una linea ferroviaria già esistente ma se continuano a preferire la strada significa che evidentemente non lo ritengono tutt'ora un mezzo né comodo né conveniente, figuriamoci un TAV...

Le ragioni che dimostrano l'inutilità del TAV sono tante e non starò ad elencarle qui tutte (eppure mi sono documentata!), anche perché ne dimenticherei sempre qualcuna, e sono importanti quanto quelle che riguardano la sua dannosità. 

Il degrado ambientale causato da una grande opera è già significativo in sé, ma quando non esiste nemmeno la scusa della sua assoluta necessità, come per esempio nel caso dell'acqua alta che affligge Venezia e per la quale bisognava trovare una soluzione (e qui ci sarebbe molto da dire sulle scelte poi fatte), diventa addirittura ridicolo.

L'unica esigenza che rimane non riguarda certo gli italiani, è soltanto un'esigenza di mercato, una semplice esigenza di “soldi” dei soliti “pochi”.

Anche nel caso del TAV, contro il quale gli abitanti della zona stanno lottando da 20 anni, il governo e le autorità hanno sempre cercato di minimizzare e di descrivere la lotta dei valligiani come un capriccio locale, fomentato da un gruppo di surriscaldati che una mattina si erano alzati con la voglia di pestare i piedi al governo (questo, ma anche quelli precedenti)! ... E ci sono riusciti, finora, perché la maggioranza degli italiani ci ha creduto e ci crede ancora. Forse non hanno capito che i soldi del TAV li sborsiamo tutti, nessuno escluso..

Ebbene anche in questo caso, c'è un vago ma dolce sentore primaverile che mi arriva alle narici .. Anche se oggi le forse dell'ordine sono riuscite a sfondare il presidio della Maddalena dopo una lotta “estenuante” contro dei civili quasi inermi ma forti della certezza di stare nel giusto, si è potuto notare un'onda di solidarietà che prima ha viaggiato sul web e poi si è concretizzata con la formazioni di manifestazioni e presidi in diverse città italiane, compresa Roma dove i No Tav hanno manifestato nel pomeriggio .

Persino i francesi, di cui si è sempre detto che fossero favorevoli al TAV, hanno manifestato la loro solidarietà ai valligiani.

E sempre in Francia oggi, una catena umana di 5000-7000 cittadini ha manifestato per ottenere la chiusura di una fatiscente centrale nucleare dell'Alsazia … 

Referendum o no il nucleare è ormai all'agonia e questo lo sa anche chi di nucleare ci ha campato finora, non illudiamoci di poter avere un vero potere decisionale al riguardo, dopo tutto viviamo in regimi democratici, non chiediamo la luna. Ma dimostrare a chi ci governa che non siamo ancora ridotti a burattini decerebrati è un segnale importantissimo.

Non sappiamo quando vedremo dei risultati e nemmeno se li vedremo, ma il tam tam mediatico parallelo ha una sua funzione e soprattutto tutto questo si sta trasformando, con l'aiuto della primavera, in azioni concrete. E questo è molto incoraggiante. 

Manca ancora una vera azione per quanto riguarda l'acqua che, a differenza del nucleare moribondo, s'inserisce in un piano ben preciso di privatizzazione, e qui non c'è referendum che tenga, se hanno deciso di privatizzare lo faranno; quindi non è il momento di abbassare la guardia.

E ora, per quanto riguarda il Tav, simbolo dell'avidità cieca e del disprezzo dei cittadini da parte di chi li governa, la prova di forza è appena cominciata. 

Per chi vorrebbe farsi un'idea sulla valenza (o meno) di un'opera come il TAV consiglio un po' di lettura da spiaggia

Ma non fatevi addormentare dalla calura...

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