mercoledì 2 luglio 2025

Il caso Ingo Swann e le basi aliene sulla Luna


Il viaggio di Ingo Swann ( 14 settembre 1933 – 31 gennaio 2013) nel regno dell’ignoto ha avuto inizio con un’affermazione audace contenuta nel suo libro pubblicato nel 1998, “Penetration: The Question of Extraterrestrial and Human Telepathy”. 

Swann, artista, sensitivo e collaboratore della CIA, ha affermato di essere stato coinvolto in operazioni segrete di visione a distanza e, in particolare, di aver osservato basi extraterrestri sul lato nascosto della Luna.

Questa narrazione, spesso liquidata come fantasiosa, ha tuttavia suscitato nuovo interesse nel 2006, quando la CIA ha declassificato migliaia di documenti legati al cosiddetto Progetto Stargate, confermando il coinvolgimento di Swann e di altri sensitivi in programmi di ricerca psichica a fini militari e di intelligence.

Ma chi era Ingo Swann? E cosa ha visto davvero sulla Luna? ...

Millenium Triptych - Ingo Swann - 1984 

Gli inizi di Ingo Swann: alla scoperta delle sue capacità psichiche

Nato nel 1933 a Telluride, Colorado, Swann ha mostrato fin da giovane una sensibilità fuori dal comune per l’ambiente circostante. Proveniente da una famiglia modesta, ha sviluppato un precoce interesse per i fenomeni psichici, come sogni lucidi, intuizioni e percezioni extrasensoriali (ESP). Durante la sua giovinezza, ha partecipato a diversi esperimenti parapsicologici come volontario, attirando l’attenzione della comunità scientifica per le sue insolite capacità.

Nel corso degli anni ‘60 e ‘70, Swann è diventato un punto di riferimento nel campo emergente della parapsicologia applicata, contribuendo allo sviluppo di tecniche innovative di visione a distanza (remote viewing), ovvero la capacità di percepire luoghi, oggetti o eventi lontani nel tempo e nello spazio senza l’ausilio dei sensi convenzionali.
Visione a distanza: dalla scienza di confine al laboratorio

Uno dei momenti chiave della carriera di Swann si è verificato nei primi anni ‘70, quando è stato coinvolto in un esperimento condotto dalla American Society for Psychical Research. In una prova sorprendente, è riuscito a identificare correttamente una lampadina fulminata contenuta all’interno di una scatola chiusa: un risultato che lo ha fatto notare a livello nazionale.

Questo evento ha attirato l’attenzione dello Stanford Research Institute (SRI), dove i fisici Harold Puthoff e Russell Targ stavano conducendo ricerche sperimentali sui poteri della mente. In quel contesto, Swann ha lavorato con altri soggetti dotati (tra cui Pat Price e Joseph McMoneagle), affinando le sue abilità in ambienti controllati e contribuendo alla definizione di protocolli scientifici per la visione a distanza.

Uno degli aspetti più intriganti della sua carriera è stata l’esplorazione del sistema solare attraverso la mente, compresa una sessione di visione remota che avrebbe anticipato importanti scoperte astronomiche.

Se guardate le prime immagini di Giove scattate dal James Webb Space Telescope, scorgerete dei sottili anelli. Non è una novità: li ha scoperti la sonda Voyager che per prima ha viaggiato vicino al gigante gassoso più massiccio del Sistema solare. In quanto tale, però, dovrebbe essere dotato di anelli molto più vistosi, tanto da far sfigurare addirittura Saturno. In uno studio di prossima pubblicazione sul Planetary Science Journal, arriva una spiegazione convincente: è colpa delle lune.
Fonte: www.media.inaf.it . Immagine a scopo puramente illustrativo

L’esperimento su Giove: intuizione oltre la scienza

Nel 1973, Swann è stato incaricato di tentare un’osservazione remota del pianeta Giove. A quell’epoca, le uniche informazioni disponibili provenivano da telescopi terrestri, ma la NASA aveva appena lanciato la sonda Pioneer 10, che avrebbe sorvolato il gigante gassoso poco dopo.

Durante la sessione (Rapporto CIA: An experimental psychic probe of the planet Jupiter), Swann ha descritto con precisione dettagli dell’atmosfera di Giove, come violente tempeste, bande colorate, fulmini e una forte attività magnetica. 
Ma ciò che ha colpito maggiormente è stata la sua affermazione dell’esistenza di una specie di anello intorno al pianeta, informazione che sarebbe stata confermata solo sei anni dopo, nel 1979, dalla sonda Voyager 1.

Per molti, questo episodio rappresenta una delle prove più credibili delle capacità paranormali di Swann.


Il Progetto Stargate: quando il governo si interessa al paranormale

Il crescente interesse per la visione a distanza ha portato Swann a collaborare con la comunità dell’intelligence statunitense. Nel 1975 è stato convocato per prendere parte a un progetto top secret, poi noto come Stargate Project, sviluppato dalla CIA e da altri enti come l’INSCOM (Intelligence and Security Command) dell’esercito.

Lo scopo del programma era valutare se la visione a distanza potesse essere utilizzata per ottenere informazioni strategiche e condurre operazioni di spionaggio non convenzionale. Swann ha contribuito non solo come operatore ma anche come formatore e consulente scientifico, aiutando a codificare un sistema di visualizzazione remota strutturata, che sarebbe stato utilizzato anche in contesti militari (come durante la Guerra del Golfo).

Immagine a scopo puramente illustrativo

La Luna: la missione segreta e le basi aliene

Uno degli episodi più controversi raccontati da Swann è legato a una presunta missione classificata in cui gli è stato chiesto di osservare a distanza la superficie lunare. Dopo essere stato trasportato in una località segreta, ha ricevuto un insieme di coordinate specifiche ed è stato invitato a “guardare” il lato oscuro della Luna — la faccia che non è mai visibile dalla Terra.

Ciò che ha riferito è stato straordinario: strutture artificiali, torri, cupole, tunnel e costruzioni geometriche di chiara origine non naturale. Ha descritto anche tracce sulla superficie, come se veicoli o macchinari si fossero mossi sulla polvere lunare. Ha riferito di aver visto una foschia verdognola provenire da un cratere, un fenomeno inspiegabile considerando l’assenza di atmosfera.

Nel libro Penetration, Swann ha raccontato anche di aver percepito la presenza di esseri intelligenti, simili agli umani ma distinti morfologicamente. Ha descritto una scena in cui si accorge che queste entità sembrano notare la sua presenza psichica, come se potessero percepire di essere osservate.

Cosa ci dice oggi la storia di Ingo Swann?

Le affermazioni di Ingo Swann restano oggi tra le più enigmatiche del panorama ufologico e parapsicologico. I suoi sostenitori vedono in lui un pioniere, un uomo capace di esplorare territori ancora inaccessibili alla scienza ufficiale. I critici, invece, lo considerano un visionario dotato di grande immaginazione, ma privo di prove concrete.

Il suo ruolo nel Progetto Stargate e le numerose corrispondenze tra le sue osservazioni e le successive scoperte scientifiche, tuttavia, pongono interrogativi affascinanti: è possibile che la mente umana sia in grado di esplorare lo spazio e ricevere informazioni non accessibili con i sensi?

Eredità e impatto

Ingo Swann è scomparso nel 2013, ma il suo lavoro ha lasciato un’impronta duratura. Oltre alla sua attività di artista e scrittore, viene ricordato come uno dei fondatori della moderna visione a distanza, tecnica oggi studiata anche in ambiti accademici e civili.

Che le sue visioni lunari fossero realtà, simbolismo, esperienze interdimensionali o illusioni mentali, Swann ci ha lasciato un messaggio fondamentale: la realtà potrebbe essere molto più ampia, sottile e misteriosa di quanto percepiamo.

Fonti e approfondimenti:
Swann, Ingo. Penetration: The Question of Extraterrestrial and Human Telepathy. New York: H.J. Kramer, 1998.
- Puthoff, Harold E., e Russell Targ. “A Perceptual Channel for Information Transfer over Kilometer Distances: Historical Perspective and Recent Research.” Proceedings of the IEEE, vol. 64, no. 3, 1976.
- Targ, Russell, e Harold Puthoff. Mind-Reach: Scientists Look at Psychic Abilities. New York: Delacorte Press, 1977.
- CIA.gov – “Declassified CIA Documents on Remote Viewing.”
- National Security Archive – “The Stargate Project.”
- NASA – Voyager Mission Data and Historical Archives.



I dipinti di Swann esprimono la sua passione per l'esplorazione dei misteri dell'Universo e rievocano le sue visioni, derivanti dall'abbandono del corpo, dalla visione a distanza e dalla visione delle aure. Swann era anche musicista, scrittore e autore di diversi libri, tra cui la sua autobiografia, "Penetration: The Question of Extraterrestrial and Human Telepathy" (1998)

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