giovedì 15 aprile 2021

Ufo, foto scattate dalla Marina militare: il Pentagono conferma tutto, sono vere


Il Pentagono ha confermato l'autenticità di una serie di immagini e video che mostrano oggetti volanti non identificati (UFO) volare sopra le navi da guerra della Marina al largo della costa della California. 

Nel 2019 diversi cacciatorpedinieri della marina statunitense hanno iniziato a notare strane luci: la USS John Finn segnalava l’attività degli UAV e notava una “luce rossa lampeggiante” alle 22.03, secondo il giornale di bordo. 

Poco più di un’ora dopo, alle 23.23, la USS Rafael Peralta individuava una luce bianca che si librava sopra il ponte di volo. Il drone rimase in bilico sopra la piattaforma di atterraggio per elicotteri del cacciatorpediniere, mentre viaggiava a una velocità di 16 nodi e in condizioni di scarsa visibilità. 

L’incontro di quasi 90 minuti durò ben oltre la capacità dei droni disponibili in commercio. Le fotografie, scattate nel 2019 dal personale di bordo, sono trapelate da un’indagine del Pentagono sugli UFO condotta dalla UAP Task Force ...


Queste immagini, riprese dal documentarista Jeremy Corbell dalla USS Russell al largo di San Diego nel mese di luglio del 2019, fanno parte del materiale informativo della Task Force UAP.
Mostrano oggetti non identificati che volano sopra il cacciatorpediniere. 

Una delle immagini mostra un oggetto a forma di piramide, mentre altri sembrano più droni o palloni; la Marina li ha elencati tutti come “sconosciuti”. 

Un portavoce del Pentagono ha dichiarato a Mystery Wire di “poter confermare che le foto e i video citati sono stati ripresi dal personale della Marina”. 

La conferma arriva una settimana dopo che l’ammiraglio Michael Gilday, il capo delle operazioni navali, ha ammesso di non avere idea di dove abbia avuto origine lo sciame di misteriosi droni “che hanno minacciato quattro cacciatorpediniere statunitensi nel luglio 2019”. 

Alla domanda diretta se la Marina avesse confermato l’identità dei droni durante un evento mediatico lunedì scorso, Gilday ha risposto: “No, non l’abbiamo fatto”. Gilday sembra escludere la teoria secondo la quale i droni potrebbero provenire da un programma militare segreto degli Stati Uniti, e questo ha portato alla crescente speculazione sul fatto che siano stati costruiti da una potenza militare rivale o da “qualcos’altro oltre la nostra comprensione”. 

L’avvistamento ha inquietanti similitudini con precedenti incontri UFO, in particolare un famigerato incidente del 2004, quando sei piloti di Super Hornet hanno avuto contatto visivo con un velivolo misterioso. 
Decine di avvistamenti simili, inoltre, sono stati segnalati a partire dagli anni ’60. 

I legislatori hanno chiesto al Pentagono di rendere pubblici i documenti sugli incontri, citando preoccupazioni di sicurezza nazionale. 

A gennaio il Congresso ha fissato la scadenza del 1 giugno per le agenzie di intelligence degli Stati Uniti e il Dipartimento della Difesa: entro quella data dovranno pubblicare tutti i reportage fatti sugli UFO e i fenomeni aerei non identificati.



Nel 2019 sono stati molti i rapporti inoltrati da navi militari su incontri con stormi di "droni misteriosi" e non identificati, tutti documenti declassificati tramite richieste attraverso il Freedom of Information Act.

Gli incidenti hanno coinvolti diversi cacciatorpediniere di classe Arleigh Burke, tra cui la USS Paul Hamilton, la USS Kidd, la USS John Finn, la USS Rafael Peralta e la USS Russell, che hanno incontrato questi droni sconosciuti  durante l'addestramento nel Southern California Training Range.
Secondo quando identificato nei documenti relativi dal sito di approfondimento sulla difesa Usa The Warzone, i registri di coperta rivelavano che gli incontri con i "droni" erano avvenuti in più giorni, e per diverso tempo. 

Proprio sulla Russell, i registri dei ponti pubblicati da The Warzone mostrano che la nave ha registrato fino a nove diversi avvistamenti di "droni", il tutto in meno di un'ora il 15 luglio 2021. 

Droni in realtà è una parola jolly, con cui si indica in questo caso un fenomeno Uap

L'altro documento di Corbell, la diapositiva, mostrerebbe una sequenza di foto scattate dalla USS Omaha a quello che viene definito un "oggetto transmediale", capace ovvero di operare in aria e in acqua nelle stesse modalità. L'oggetto di forma sferica è stato osservato volare e poi scendere in acqua e scomparire.

Ma per ora, gli oggetti rimangono "non identificati". Il portavoce Gough ha sì confermato che le immagini trapelate sono state catturate dal personale della Marina e sono all'esame della Task Force UAP. 

Ma ha anche rifiutato di commentare se qualcuno degli oggetti sia stato identificato, e così risponde a The Debrief: "Per mantenere la sicurezza delle operazioni ed evitare di divulgare informazioni che potrebbero essere utili a potenziali avversari, il DoD non discute pubblicamente i dettagli delle osservazioni o degli esami delle incursioni segnalate nel nostro campi di addestramento o spazio aereo designato, comprese quelle incursioni inizialmente designate come Uap".

Tratto da: www.repubblica.it

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Uno dei tre piloti di caccia della US Navy, David Fravor, ormai in pensione, è convinto di ciò che ha visto con i suoi occhi. 
E quello che vide, nel 2004, era un oggetto volante che non può essere identificato.

I tre video, catturati da sensori a infrarossi avanzati e riconosciuti come autentici, noti come Flir1 (raccolto dal comandante David Fravor nei cieli sopra San Diego, in California, nel 2004), Gimbal e GoFast, sono diventati di pubblico dominio solo a partire dal 2017.
 

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"Wow. Maria Bartiromo convince l'ex   direttore dell'Intelligence Nazionale (dal 2020 al 2021) John Ratcliffe a parlare di UFO prima della scadenza del governo per rivelare ciò che si sa su di loro ...

"In genere abbiamo numerosi sensori che rilevano questi oggetti ... in realtà ce ne sono molti di più di quelli che sono stati resi pubblici"

Fonte (con video)
: https://twitter.com/danielchaitin7/status/1373054999954087936

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