lunedì 1 giugno 2020

Günther Anders, “L’obsolescenza dell’umano” - 1956

Per soffocare in anticipo ogni rivolta, non bisogna farlo in modo violento. I metodi del genere di Hitler sono superati. Basta creare un condizionamento collettivo così potente che l’idea stessa di rivolta non verrà nemmeno più in mente degli uomini.

L’ideale sarebbe quello di formattare gli individui fin dalla nascita limitando le loro abilità biologiche innate.

In secondo luogo, si continuerebbe a confezionamento riducendo drasticamente l’istruzione, per riportarla ad una forma di inserimento professionale.

Un individuo ignorante ha solo un orizzonte di pensiero limitato e più il suo pensiero è limitato a preoccupazioni mediocri, meno può ribellarsi.

Occorre garantire che l’accesso alla conoscenza diventi sempre più difficile ed elitario. Sia che il divario si scavi tra il popolo e la scienza, che l’informazione destinata al grande pubblico siano anestetizzata di qualsiasi contenuto sovversivo ...


Specialmente nessuna filosofia.

Anche in questo caso, bisogna usare persuasione e non di violenza diretta: attraverso la televisione, si diffonderà sempre intrattenimento che lusingano sempre l’emotivo o l’istintivo.

Occuperemo gli spiriti con ciò che è inutile e divertente.

È buono, in una chiacchierata e in una musica incessante, impedire allo spirito di pensare. Metteremo la sessualità in prima fila degli interessi umani.
Come tranquillante sociale, non c’è niente di meglio.

In generale, si farà in modo di bandire la serietà dell’esistenza, di girare in derisione tutto ciò che ha un valore elevato, di mantenere una costante apologia della leggerezza; in modo che l’euforia della pubblicità diventi lo standard della felicità umana e il modello della libertà.

Il condizionamento produrrà da solo una tale integrazione, che l’unica paura – che bisognerà mantenere – sarà quella di essere esclusi dal sistema e quindi di non poter più accedere alle condizioni necessarie per la felicità.

L’uomo di massa, così prodotto, deve essere trattato come quello che è: un vitello e deve essere sorvegliato come deve essere un gregge.

Tutto ciò che permette di addormentare la sua lucidità è buono socialmente, il che minaccerebbe di risvegliarla deve essere ridicolizzato, soffocato, combattuto.

Qualsiasi dottrina che metta in discussione il sistema deve essere designata come sovversivo e terroristica e coloro che la sostengono dovranno poi essere trattati come tali.

(La mia vita è la mia vita)

Günther Anders, “L’obsolescenza dell’umano”, 1956
Tramite: databaseitalia.altervista.org

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«Pour étouffer par avance toute révolte, il ne faut pas s’y prendre de manière violente. Les méthodes du genre de celles d’Hitler sont dépassées. Il suffit de créer un conditionnement collectif si puissant que l’idée même de révolte ne viendra même plus à l’esprit des hommes.

L’idéal serait de formater les individus dès la naissance en limitant leurs aptitudes biologiques innées.

Ensuite, on poursuivrait le conditionnement en réduisant de manière drastique l’éducation, pour la ramener à une forme d’insertion professionnelle.

Un individu inculte n’a qu’un horizon de pensée limité et plus sa pensée est bornée à des préoccupations médiocres, moins il peut se révolter.

Il faut faire en sorte que l’accès au savoir devienne de plus en plus difficile et élitiste. Que le fossé se creuse entre le peuple et la science, que l’information destinée au grand public soit anesthésiée de tout contenu à caractère subversif.

Surtout pas de philosophie.

Là encore, il faut user de persuasion et non de violence directe : on diffusera massivement, via la télévision, des divertissements flattant toujours l’émotionnel ou l’instinctif.

On occupera les esprits avec ce qui est futile et ludique.

Il est bon, dans un bavardage et une musique incessante, d’empêcher l’esprit de penser. On mettra la sexualité au premier rang des intérêts humains.
Comme tranquillisant social, il n’y a rien de mieux.

En général, on fera en sorte de bannir le sérieux de l’existence, de tourner en dérision tout ce qui a une valeur élevée, d’entretenir une constante apologie de la légèreté ; de sorte que l’euphorie de la publicité devienne le standard du bonheur humain et le modèle de la liberté.

Le conditionnement produira ainsi de lui-même une telle intégration, que la seule peur – qu’il faudra entretenir – sera celle d’être exclus du système et donc de ne plus pouvoir accéder aux conditions nécessaires au bonheur.

L’homme de masse, ainsi produit, doit être traité comme ce qu’il est : un veau, et il doit être surveillé comme doit l’être un troupeau.

Tout ce qui permet d’endormir sa lucidité est bon socialement, ce qui menacerait de l’éveiller doit être ridiculisé, étouffé, combattu.
Toute doctrine mettant en cause le système doit d’abord être désignée comme subversive et terroriste et ceux qui la soutiennent devront ensuite être traités comme tels. »

Günther Anders, "L’Obsolescence de l’homme", 1956


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