giovedì 4 luglio 2019

Ci stiamo estinguendo - E non interessa a nessuno. Anzi

di Maurizio Blondet

Meno di mezza giornata è durata l’attenzione alle informazioni dell’Istat sul collasso demografico accelerato in Italia. “il peggior calo delle nascite degli ultimi 100 anni, pari a quello del 1917-18. 

Quasi 140 mila in meno rispetto al 2008“. Il 45% delle donne tra i 18 e i 49 anni non ha avuto figli. Più della metà de 20-34enni (5,5 milioni), celibi e nubili, vive con almeno un genitore. 

L’emigrazione degli italiani giovani e istruiti che “ha prodotto una perdita netta di circa 420 mila residenti. E circa la metà (208 mila) è costituita da 20-34enni, due su tre con un’istruzione medio-alta.

“La crescita della popolazione italiana degli ultimi vent’anni è avvenuta unicamente grazie all’aumento della componente di origine straniera”, si rallegrano i media, “ una componente che al primo gennaio 2019 conta 5 milioni e 234 mila residenti pari all’ 8,7% della popolazione. Una numerosità di tutto rilievo superiore al numero degli abitanti di 9 dei 27 paesi dell’Ue”....


Nelle stesse ore, si apprendeva che in Spagna le nascite sono calate del 40 per cento in dieci anni. Che il Giappone ha più giapponesi oltre gli 80 che bambini sotto i 10. Che gli Stati Uniti hanno il più basso tasso di fecondità mai registrato nella loro storia. Che “le nazioni sviluppate (Stati Uniti, Giappone, Europa occidentale) soffrono di allarmanti cali dei tassi di fertilità, mentre i paesi in via di sviluppo stanno vivendo una rapida crescita della popolazione. I 47 paesi meno sviluppati al mondo (principalmente in Africa) sono quelli con la crescita più rapida, e solo nove paesi dovrebbero costituire la metà della crescita della popolazione mondiale nei prossimi trent’anni”.

Naturalmente, gli economisti si allarmano per l’insostenibilità dei sistemi previdenziali (a ripartizione, occorre che ci siano 3 lavoratori per ogni pensionato) e le recessioni inevitabili; o addirittura il collasso economico.
I global-illuministi si allietano alla Grande Sostituzione razziale in corso, in cui vedono una vittoria contro “i populisti”.

Tutti sembrano accettare quel che di spaventoso questa demografia irreversibilmente implica: la sparizione della nostra cultura, storia, civiltà in quanto tale. 

Stiamo per diventare una delle Atlantidi estinte di cui a malapena restano ruderi indecifrabili. O come quella Tartesso di cui si tramanda che era abitata da un popolo di vecchi, e che Strabone ricorda vagamente come “i più civilizzati degli iberici: possiedono libri antichi ed anche poemi e leggi in versi che essi considerano antichi di settemila anni”. E per Tito Livio erano “omnium hispaniorum maxime imbelles”: cosa che ben si può dire di noi oggi, imbelli mentre “accogliamo” inermi migliaia di negri maschi in età militare, e ci vien detto che ci pagheranno le pensioni.

Entro pochi anni, tutta la nostra comune storia e culture, lettere e musica, religioni e lingue, esplorazioni e scoperte di nuovi mondo e popoli, sofferenze e conquiste (politiche e intellettuali) e scienze che i nostri antenati hanno perpetuato – salvandole e riuscendo a recuperarle anche nelle crisi e tragiche cesure di re-imbarbarimento – per trasmetterle fino a noi come l’eredità vivente, non avranno più un’umanità che le coltivi – per il semplice fatto che non abbiamo più figli; ed è dubbio che i nuovi arrivati dall’Africa e dall’Islam abbiano alcun interesse a Dante o a Shakespeare, al principio di indeterminazione e a san Luigi di Francia.

Ma la cosa più agghiacciante è che questa estinzione demografica, questa infertilità e accettata rinuncia ai figli e discendenza, avviene nei decenni che, secondo i criteri della nostra stessa civiltà – sono quelli del massimo benessere, abbondanza, libertà e pace. 

Nelle privazioni più severe, penuria di tutto, carestie, guerre e saccheggi, i nostri antenati han continuato a generare con lieto impeto vitale. La morte per violenza e fame fu onnipresente nella cristianità medievale, eppure essa fu feconda.

I giapponesi non avevano speso nemmeno la legna per cuocere il riso, fu forse il solo popolo che contemplava come cibo le lucertole e il pesce crudo per mancanza di combustibile e proteine, eppure, fra torbidi e guerre feudali incessanti, crearono una cultura e identità inarrivabile per grazia ed essenzialità. Adesso che, congiunti all’Occidente, mai più insidiati dalla fame, pieni degli strumenti e conforti tecnici più moderni e post-moderni, ecco che si estinguono.

Come noi: liberi finalmente dalle costrizioni imposti dalla morale e dalle limitazioni della povertà, liberissimi di fare “quel che vogliamo” senza i divieti e i “tabù” che ci rendevano la vita agra, in pieno e felice dominio di noi stessi (“né Dio né padroni”), avendo a disposizione mezzi, comodi e piaceri e sicurezze che ancora i nostri fecondissimi nonni nemmeno potevano immaginare – che dico, che nessun re o signore del Rinascimento poteva godere, dai frigo allo smartphone alla droga e porno facili, per non parlare delle ghiottonerie per cui cediamo alla gola senza limiti di denaro, perché tutti i cibi del mondo sono a nostra portata e a prezzi più che abbordabili – ecco che non facciamo più figli.

Preoccupazioni economiche c’entrano poco: l’ultima grande spinta demografica – il baby boom – risale agli sgoccioli della seconda guerra mondiale: i soldati che tornavano senza lavoro, fra le macerie, innamorati figliavano. Molto c’entrano gli “stili di vita” – esattamente quelli che noi siamo giunti a considerare essenziali alla nostra felicità individuale: l’egoismo edonistico, i rapporti sessuali “liberi”, il nomadismo, la sensualità soddisfatta, la vita come desiderio, il diritto al piacere.

E’ il capitalismo finanziario nella sua piena attuazione, che si è liberato del moralismo borghese – rivelatosi finalmente per quello che è: un costo e un ostacolo al consumo. 

Quella pruderie vittoriana, tratteneva il capitalismo finanziario dal realizzare tutte le sue promesse. Oggi finalmente, scossi i doveri, le sobrietà, le patrie, le fedeltà maritali ed uxorie, i pregiudizi religiosi, possiamo finalmente godere tutto i consumi che il credito illimitato ci mette a disposizione, pagando un modesto interesse. E’ ormai appurato che in ogni città, una comunità gay “fa bene al business”, molto più di un’acciaieria o una cartiera.


Come accade che, essendo noi così felici e ricchi, in mezzo all’abbondanza che il denaro a debito bancario ci consente, non facciamo più figli? – come le belve nelle gabbie dello zoo, che sono colte dalla infertilità così spaventosa, che se all’orsa nasce un orsetto, mettono la notizia sui giornali? 

Ma noi non siamo in gabbia. 

Non siamo mai stati così liberi di perseguire i nostri fini, scopi e piaceri personali, mai abbiamo goduto di tanto numerosi diritti soggettivi, mai più protetti dai “diritti dell’uomo” contro le autorità statali che volessero imporci degli obblighi collettivi, per cui qualunque voglia diventa un nostro diritto. Mai la vita è stata così facile e felice.

Non sarà che proprio quando è integralmente realizzato, il Sistema che chiamiamo Occidente liberale, produce l’estinzione dei suoi abitanti e della civiltà? Ciò pone questo Sistema delle Libertà nel rango delle ideologie illuministe totalitarie, del Terrore di Robespierre allo Stalinismo o al Maoismo: terrori in cui “l’essenza è nemica dell’esistenza”; che quanto più rigorosamente vennero applicati nella loro pura essenza alla società per renderla perfetta (il regno degli Onesti, la società senza classi), tanto più resero impossibile l’esistenza degli esseri umani.

E’ significativo vedere come il Sistema delle Libertà private che ci estingue, si scagli con furia ideologica contro quei governanti – come Putin e Orban – che hanno approntato politiche sociali per favorire la natalità, alzare la demografia con l’evidente ambizione di “far durare nei secoli” futuri i loro popoli, gravidi delle eredità ricevute dai loro antenati dei secoli passati, che dovranno trasmettere ai nipoti. Ciò viene bollato come autocrazia, fascismo, il liberalismo.

Il capitalismo terminale, fisso sui lucri a breve termine, non solo è incapace di preveggenza e di proporre prospettive di crescita per i secoli: le contrasta positivamente fino alla guerra. 

Smantella e scredita lo Stato perché è lo Stato, non certo “la società civile” che ha la capacità di porre traguardi superiori al profitto privato, di mantenere fra il popolo le competenze, l’educazione, le scienze che servono a reggersi nella storia presente e futura, contrastando la decadenza e lo scadimento allo stato selvaggio.

I selvaggi infatti sono non “primitivi”, ma il residuo di civiltà scadute che hanno rinunciato allo sforzo, al difficile compito di perpetuarsi negli sforzi esigenti che la civiltà richiede che hanno tralasciato la sua manutenzione, e si è infossata nel particolarismo “naturale” dell’uomo che si contenta di essere quello che è. In Africa si trova che ogni trenta chilometri si parla una lingua diversa, da parte di tribù-nazioni in guerra perpetua le uno contro le altre. Ecco il nostro futuro.

Nell’essenza, il Sistema di Libertà che ci estingue per evirazione collettiva, è il caso estremo di una società lasciata alle sue tendenze; anzi incoraggiata a vivere dei suoi “diritti” particolari, a promuovere i soggettivi piaceri e non occuparsi che del breve termine.

Nella più presuntuosa e volontaria cecità del fatto che la “società” si evolve ogni giorno di più nel contrario di quel che la parola dice: in sfere di dissociazione, insocialità, de-solidarietà irresponsabile – disordine, spaccio e crimine impunito.

Perché “la realtà chiamata società è costitutivamente malata – ed è per questo che ha bisogno dell’apparato ortopedico: lo Stato” (dice Ortega y Gasset), ossia l’insieme di organi che esercitano il potere pubblico e impongono un ordine “necessariamente rigido, come sono gli apparati ortopedici”. 

In altri tempi la società ha riconosciuto l’urgenza di darsi un ordine, ed ha suscitato dal suo seno, tra sconvolgimenti e violenze, gruppi capaci di imporre l’ordine con la forza: massima “illegalità” che trae la sua legittimità dal semplice fatto di favorire la vita di un popolo, perché nella “legalità” di prima semplicemente “non si può vivere”. 
Esattamente come oggi, dove il Sistema porta all’estinzione come popoli, civiltà e culture – con il consenso delle masse sostituite. I “sovranismi” e “populismi” sono conati verso la vita, ma privati dei mezzi per imporla con la forza.

Fonte: www.maurizioblondet.it


L'Istat certifica il declino demografico. Le nascite sono al minimo storico dall'Unità d'Italia: -4 per cento. Dal 2014 la popolazione è scesa di 677mila cittadini. Nel solo 2018 in 157mila hanno lasciato il Paese.


I neonati iscritti all'anagrafe nel 2018 erano il 4% in meno rispetto al 2017, ma il declino è iniziato dieci anni fa. A partire dal 2015, il calo delle nascite ha portato il numero dei bambini sotto il mezzo milione, confermando un lento declino.

14 commenti:

  1. Ma proprio Blondet parla, che a quanto ne so non è nemmeno sposato e non ha figli?
    Quando si dice la coerenza....

    Il solito profeta di sventura parassitatissimo dai suoi santi e le sue madonne vergini, evito il suo blog più che posso tranne che in rarissimi casi perché il suo cattolicesimo becero e ottuso nonché razzista è un'esperienza di cui non ho più bisogno avendo conosciuto gente come lui da ragazzino e ne sono scappato assai velocemente.

    Se ci estinguiamo ce lo saremo meritato, io spero sempre in un risveglio della massa critica che porti questo pianeta martoriato ad un salto evolutivo ma non so se accadrà visto l'andazzo.
    Però non intendo dare all'energia negativa di Blondet il potere di spargersi condividendo i suoi articoli e i suoi deliri omofobi.

    Enoch

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  2. Ci stiamo estinguendo? se mai ci siamo stinti con la globalizzazione attualmente in corso, e poi se l'attuale umanità dovesse estinguersi sarà un processo graduale, non è nell'interesse di nessuno, ridurre la popolazione in modo rapido e veloce. Non interessa a nessuno? invece è un argomento che viene dibattuto praticamente quasi tutti i giorni. Non c'è alcunché da estinguere, se mai è il disagio esistenziale che attanaglia quasi tutti gli esseri umani che andrebbe estinto. L'unico vero arbitro che potrà decretare la fine dei giochi è la natura: ere glaciali, raffreddamento della temperatura, tempeste solari, blackout elettrici, ecc... La materia obbedisce alle intenzioni del suo osservatore, dunque se una molteplicità molto numerosa di osservatori emette quasi continuamente energie nocive, è ovvio che si accumula un karma distruttivo, questo karma distruttivo non è di per sé intrinsecamente malvagio (Dio vuole punirci), tutt'al più siamo noi stessi che stiamo edificando un colpo di ritorno, ma anche di non ritorno, una specie di contraccolpo, e gli effetti devastanti saranno segmentizzati: una catastrofe di qua, un'altra di là, a macchia di leopardo, un pochettino alla volta, sembreranno tragedie ambientali separate senza nessun legame apparente fra di loro, ma intanto l'equilibrio naturale sta iniziando a ripristinare quel processo di rinconfigurazione dell'ecosistema. Ai posteri l'ardua sentenza. Personalmente li trovo noiosi e ripetitivi sti profeti-santoni catastrofisti, alla Blondet, (pentitevi prima che sia troppo tardi, la fine del mondo sta arrivando!). La fine di un'attuale modalità di un'epoca sta soltanto cambiando pelle, è un processo naturale nel flusso dell'energia cosmica, il mutamento l'anima stessa della vita, senza mutamento non ci potrebbe essere una continuità. E' più che normale che è un processo traumatico e flagellato da diatribe sociali ed eggregoriche (guerre fra forme mentis contrapposte, che coinvolgono le popolazioni), ma il vero disagio alla fonte non è il mondo esterno che andrebbe riformato o riformattato, ma a monte è proprio quel chiacchiericcio mentale la causa della pazzia ipnotica. Interno ed esterno sono un continuum, un tutt'unicum, ma l'interno ha la precedenza, l'esterno si sta sgretolando perché è l'interno che emette concretamente forme pensiero perturbanti. Comunque è tutto indotto a tavolino, il calo demografico secondo i progetti massonico-neoaristocratici dovrebbe riportare fra un 15-20 anni circa la popolazione italiana sui 43/45 milioni, dagli attuali circa 60, una sorta di darwinismo sociale estremo che ricorda certi ragionamenti (nessuna empatia e nessuna compassione per chi rimane indietro, per chi è debole, è destinato a perire, solo chi sopravvive vuol dire che ha potere personale, e merita di restare al mondo, gli stessi ragionamenti nazisti di certi circoli elitari). Aggiungiamoci che come in un contrappasso l'ex Bel Paese, in un'inversione arcontica si sta progressivamente trasformando nel suo opposto, molta gente pianifica di fare famiglia all'estero, molti giovani vedono che ormai la barca italica è affondata, e forse le uniche alternative per riesumarla è rappresentata proprio dalle formazioni politiche neo-estremistiche di destra, ma in quel caso è meglio aver abbandonato l'ex Bel Paese. Insomma non ci sono più i presupposti di base per poter vivere in modo equilibrato. E poi quel Beppe Grillo (il grillo mannaro soprannominato dal microbiologo Stefano Montanari) che ripeteva spesso anni addietro: "l'Italia è destinata ha diventare la cenerentola dell'Europa" e lui con quale matematica certezza poteva sapere che un tale scenario si sarebbe concretizzato? L'Italia andrà incontro purtroppo ad una fase di recrudescenza, in parte causata da voleri satanico-tribali di paesi ostili, dall'altro dalla castrazione psicologica ed energetico-sottile del tessuto sociale che compone l'Italia.

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  3. capita di fare qualche errore senza averlo corretto prima di pubblicarlo:
    "l'Italia è destinata a diventare la cenerentola dell'Europa"
    "il mutamento è l'anima stessa della vita,"

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  4. Commento molto bello e pertinente, Leitmotif.

    Dici bene, qui l'umanità ha bisogno estremo di liberarsi dal disagio esistenziale che la rende schiava di falsi bisogni!

    Io amo molto la parola heal=guarire, la amo in entrambe le mie lingue madri perché quando le pronuncio sento proprio l'emanazione di una energia radiante bianca e pura, di livello altissimo.
    Questo pianeta ha bisogno di guarigione oggi più che mai, e perché questo avvenga sono necessarie azioni naturali che ripristinino l'equilibrio già fin troppo compromesso, e se questo vuol dire ridurre la popolazione mondiale eliminando quella fetta di individui che si ostinano a portare avanti la loro energia malata e malefica ben venga, purtroppo niente su questo pianeta si ottiene senza prezzi da pagare e lacrime da versare.

    Grillo sapeva già tutto anni fa perché è stato infilato nella creazione del movimento non a caso 5 stelle -di colore giallo, vi ricorda qualcosa? A me si- e con una bella V nel mezzo, da massoni sionisti globalisti neoliberisti che hanno preso tra i loro i Casaleggio, nulla del movimento tranne la base di persone oneste che ci hanno creduto fino a maggio 2019 è onesto, trasparente e puro nelle intenzioni.

    Quando si è all'interno di certe logge di potere si possono fare previsioni pure per i prossimi 1000 anni, tipo Nostradamus, tanto ci si becca comunque in qualche modo conoscendo l'animo umano e chi controlla davvero il mondo.

    E l'Italia non sta facendo proprio nulla per sfatare le fosche previsioni che la riguardano, sempre colonia e suddita di poteri d'oltreoceano e sempre pronta a sminuire i suoi cittadini, colpevoli di vivere in un paese tra i più belli e ricchi di storia al mondo e sentirsene fieri.

    Enoch

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  5. Enoch visto che citi Grillo.

    Faccio notare che la stella a 5 punte che è ovunque in pressochè tutti i culti teosofia compresa, ordini magici neri e bianchi, massonerie, lo stemma della repubblica, bandiere varie e si riferisce al pianeta Venere.

    Venere rappresenta Diana Luciferina e il culto sanguinario della dea madre, una firma che dice chi comanda realmente tali cose.
    Grillo di stelle ne ha usate 5 come dire super massone e super seguace di tali cose malate.

    Non è un caso che prima di fondare i 5 stelle era a bordo dello Yacth Britannia dei reali inglesi.
    Che ci faceva?

    Gianni

    Gianni

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    1. I Carabinieri hanno la stella sul berretto, le Brigate rosse avevano la stella a 5 punte come simbolo...
      La Massoneria e il suo sterco satanico sono ovunque, come una piovra...la mafia, piovra...

      E la massa dorme, dorme....

      Enoch

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    2. 😂😂😂😂😂😂🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣😂😂😂😂😂😂🤣🤣🤣🤣🤣🤒🤒🤒🤒🤕🤕🤕🤕🤕🤕🤕🤒🤒🤒🤒🤒🤒🤒😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣😂😂

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    3. A volte ritornano.

      Ci sono secchi di sterco pronti alla bisogna.

      Gianni

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    4. La puzza della sua merda era rimasta comunque da quanto è forte.
      Adesso attendiamo l'altro coglione, si sa che viaggiano sempre in coppia.

      Enoch

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    5. Enoch io sono pronto alla pugna.

      Ho secchi di sterco per entrambi, quello che dici sullo sterco va esteso, la puzza della merda è sempre la stessa.

      Gianni

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  6. Tra le reminiscenze giovanili conservo ancora un concetto di Gustave le Bon: le società che hanno la maggiore probabilità di sopravvivere sono quelle che hanno il controllo demografico alla loro base. Non si può crescere all'infinito in un mondo finito: insomma un po' di decrescita incruenta/pacifica/razionale non farebbe male allo sviluppo dell'Umanità, non sarei molto allarmato del fatto; che ci siano progetti oscuri in tal senso (NWO), questo si che mi inquieta non poco.

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  7. La stella in vari corpi militari viene unita nelle spalline all'obelisco, altro simbolo massonico.

    La nostra estinzione è programmata.
    Il calo della fertilità è ben noto essere dovuto alla chimica. Gli insetti si stanno estinguendo pare che il 75% è estinto, vine ipotizzato che a questo ritmo in pochi decenni saranno totalmente estinti.

    Noi dipendiamo dagli insetti per il cibo.
    Gli insetti non scenderanno da soli nella tomba porteranno con loro anche gli umani.
    A meno del raggiungere la massa critica dei risvegliati non abbiamo nessuna possibilità.

    Gianni

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    1. Esistono infinite possibilità di vita in altri pianeti, altre dimensioni, con altre forme incorporee per cui non mi preoccuperei troppo di ciò che ci accadrà, io non lo faccio più da anni.

      Avere un corpo fisico tra l'altro è troppo pesante e denso da sopportare, spero solo che se deve avvenire avvenga senza troppo dolore per gli innocenti (bambini e animali).

      Enoch

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    2. Enoch la vedo uguale, inutile fasciarsi la testa prima di averla rotta.

      Sia quel che sia, abbiamo un intero universo da esplorare.
      Gianni

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