sabato 28 luglio 2018

Il movimento fisico, fonte di gioia, di bellezza e di salute

Gianni Tirelli

“ 710 miliardi di euro, il costo dell’inattività fisica in America, in un anno ”

Anche l’essere umano, al pari di tutte le altre forme di vita, caratterizza la sua originaria natura su un elemento principe e fondamentale che è alla base di ogni sua funzione: il movimento fisico. Il movimento costante e metodico del corpo, ha una funzione rigenerante, purificante, catartica ed equilibrante, atta all’espulsione e alla sintesi di tutte quelle scorie e tossine organiche e psicologiche che il nostro metabolismo produce quotidianamente. Stimola la produzione di endorfine che agiscono sull’umore, fortificando il pensiero positivo.

Stitichezza, mal di testa, mal di schiena, problemi digestivi, tiroidei, cardiovascolari, diabete, tumori e affini, non sono che gli effetti collaterali e le conseguenze logiche di un’immobilità cronica e sistematica, che hanno trasformato l’individuo moderno in un handicappato – paradigma di un’esistenza svuotata da ogni volontà, intraprendenza, personalismo e slancio rivoluzionario.

La cura farmacologica, poi, è una ulteriore mazzata alle già precarie condizioni di questo singolare “soggetto” che, oltre al rischio di assuefazione, dovrà pagare gli effetti devastanti delle sue controindicazioni.

L’omologazione al ribasso della dignità umana, è il risultato indotto dell’inattività fisica e della supina accettazione del dogma liberista.

Quelle che oggi sono definite “le comodità” e che, diversamente dai propositi, si sono rivelate come l’inedita schiavitù di un inferno quotidiano, hanno drasticamente e drammaticamente azzerato la soglia di sopportazione del “dolore” e tradotto ogni atto e pensiero in dipendenza e inettitudine morale, terreno di cultura del vizio, dell’ozio e della perversione ...


Ma noi vogliamo questo e quello: l’aspirapolvere, il frullatore, il vibratore, la lava piatti, l’inceneritore, il trattore, il reattore, il miscelatore, il ricettore, il motore, il condizionatore, il lettore e il traduttore, a fronte di una comodità invalidante, causa di obesità e delle conseguenti patologie da immobilismo cronico. 

Esiste per tanto un alimento indispensabile e vitale per l’uomo che sempre viene disatteso; IL MOVIMENTO FISICO MOTIVATO...

Questo fattore X interagisce modificando, scomponendo, filtrando ed espellendo tutto ciò che di nocivo incameriamo sotto forma di cibo e di liquidi all’interno del nostro corpo.

Ragione in più di questi tempi, dove ogni cosa è contraffatta, contaminata, manipolata, dopata, alterata e pompata.

Senza l’apporto di questo “Elemento Alimento”, nessun’altra suggestiva dieta o alternativa, sbandierata dalla propaganda liberista, potrà mai dare seri risultati sotto il profilo della salute (che è anche bellezza), della gioia e di un equilibrio psico/fisico costante nel tempo.


In verità, la fatica fisica, applicata ai bisogni primari ed essenziali dell’uomo, ha l’originaria funzione di produrre gioia, appagamento, salute e concorre all’interazione creativa con il resto del mondo e delle sue ragioni, generando conoscenza e spiritualità. 

Ogni problema di natura psicologica e neurologica, non può accampare alcun diritto nell’ambito dell’attività dell’individuo mobile, essendo lo stesso, per sua natura, repellente, impermeabile e incompatibile con intromissioni di natura psicotica.

Noi, che dovremmo essere api e formiche, ci siamo ridotti a cicale e termiti. Questa condizione, protratta nel tempo, è trasfigurata in una vera e propria patologia incurabile, cronica e degenerativa, esente da ogni possibile cura o terapia, che non sia l’azzeramento dell’uomo moderno relativista.

Lo scollamento dalla natura, sommato all’infiacchimento deresponsabilizzante innescato dal processo industriale liberista, hanno prodotto quello che è, oggi, l’uomo immobile; una larva molle e viscida, priva e privata da ogni capacità reattiva, consapevolezza e senso della realtà.

Questa condizione, per stringente e logica conseguenza, ha prodotto, inoltre, un individuo incapace di veri sentimenti, costringendolo ad uno stato di dissociazione perenne e alterando ogni confine fra la follia e la realtà.

Del resto, anche la qualità e la forza delle emozioni sono il risultato di impegno, di consapevolezza e discernimento e, tutte, fanno capo a quell’impulso rigeneratore e rivoluzionario che trasforma l’uomo in credente, e l’immobilità in azione: la volontà.

Le inette, pavide e rammollite società liberiste occidentali, incancrenite e imbrigliate fra le nodosità di una burocrazia carceraria e da uno stile di vita parassitario, sono destinate (a breve) a soccombere di fronte all’invasione delle popolazioni dei paesi più poveri, individui mobili, forti, volenterosi, sani, passionali e pronti a ogni tipo di difficoltà e di sacrificio.


La nostra è una nazione di vecchi rimbambiti e di tanti giovani refrattari ad ogni sforzo fisico (retoriche eccezioni a parte) che pianificano la loro vita di fronte a beceri programmi televisivi di intrattenimento, computer e video giochi, la cui portata diseducatrice e destabilizzante, è totale.

Comunque sia, e da qualsiasi lato la si voglia vedere, le nostre società occidentali (Italia in primis) dovranno pagare il prezzo della loro immobilità, inadeguatezza e presunzione.

E’ tempo di alzare il culo dal divano delle libertà e impugnare la zappa per produrre vera energia. Non siamo che un branco di debosciati al servizio delle nostre debolezze, paure e dipendenze.

Fonte: www.stampalibera.com (sito off-line)

1 commento:

  1. Condivido in toto l'articolo.

    Dunque io non guido perché pur avendo la patente odio farlo, il mio compagno guida l'auto che è sua, e cammino ogni singolo giorno per chilometri.
    Da quando sono vegana, e seguita da Valdo Vaccaro ho smesso di avvelenarmi con l'Eutirox sono rinata e anche se ho ancora dei chili da perdere, non sono tanti, ho un'energia anche in estate che anni fa mi sognavo letteralmente.
    Ho avuto anch'io i miei periodi di apatia dovuti ad una depressione debellata grazie al percorso spirituale che mi ha portato fino a questo blog oggi, e avevo anch'io messo su parecchi chili perché mangiavo cibo spazzatura, ma da 8 anni a questa parte sono letteralmente un'altra persona, e cerco di fare informazione su come sia meraviglioso, con pochi e gratuiti accorgimenti, tornare in salute fisica e mentale.
    Peccato che a nessuno interessi il fatto che io sono l'esempio vivente di come ci si possa riprendere la propria salute mollando schemi mentali da zombie, anzi per alcuni di loro sono sconsiderata perché avendo avuto un tumore non faccio controlli e non prendo più i farmaci per la tiroide.
    Inconcepibile per loro vivere senza farmaci!
    Insomma ho capito che alla gente piace essere malata, tutto piace tranne che prendersi la totale responsabilità del proprio benessere psicofisico. La maggior parte delle persone che mi circondano entrano ed escono da studi medici, farmacie ed ospedali e per loro è normale così, guai a non mangiare la bistecca, il formaggio e il lardo, si a chili di farmaci che secondo loro, devono controllargli colesterolo, pressione, glicemia, fluidità del sangue, la carenza di vitamine.
    No, sono io la strana, e anche il mio compagno vegano come me.

    E allora che dire, si tengano le loro malattie mentali, perché di questo si tratta in quanto il corpo alla fine somatizza il profondo disagio mentale che le persone coltivano anziché affrontarlo e liberarsene, e si tengano le loro invisibili catene da schiavi consenzienti, le loro debolezze, le loro paranoie, la loro becera ignoranza.
    Il problema però è che questa gente grava su tutti i contribuenti, e non va affatto bene, perché se uno non è in grado di prendersi cura di sé non deve far pagare la sua ignavia e indolenza al resto della società.

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