domenica 4 luglio 2021

Il sesto senso "magnetico"

Si chiama magnetoricezione, e si riferisce alla capacità di percepire i campi magnetici. 

Diversi animali usano questa capacità per trovare la loro strada percorrendo lunghe distanze e per allinearsi con il campo magnetico della Terra.

Tartarughe marine, api, aragoste, delfini, uccelli migratori, e altri ancora, possiedono una bussola magnetica interna che permette loro di utilizzare le informazioni derivate dai campi magnetici, che poi vengono codificate per orientarsi. 

Sappiamo poco tuttavia di come gli animali percepiscono queste informazioni (*)

Secondo Joe Kirschvink, un geofisico presso il California Institute of Technology, che sta attualmente testando gli esseri umani per verificare se anche noi possediamo un "senso magnetico", questa prerogativa è parte della nostra storia evolutiva. 
La "magnetoricezione" può essere il nostro senso primordiale...


Uno studio pubblicato da Kirschvink sulla rivista Nature Communications suggerisce che una proteina presente nella retina umana, quando è immessa nei moscerini della frutta, ha la capacità di permettere a questi insetti di rilevare i campi magnetici. 

La ricerca sostiene che questa proteina può servire come un sensore magnetico, ma non sappiamo se anche gli esseri umani effettivamente utilizzano questa capacità.
“Forse dovremmo studiare meglio questo sesto senso magnetico'” ha detto il ricercatore Steven Reppert della University of Massachusetts Medical School su LiveScience. “Si è pensato che sia molto importante per la migrazione degli animali. Forse questa proteina ha una funzione importante per il rilevamento dei campi magnetici anche negli esseri umani” ha proseguito.
In un recente esperimento di Kirschvink, un campo magnetico rotante è stata fatto passare attraverso i partecipanti allo studio, mentre le loro onde cerebrali venivano misurate. Ha potuto cosi scoprire che quando il campo magnetico è stato fatto ruotare in senso antiorario, alcuni neuroni hanno risposto a questa modifica e hanno generato un picco di attività elettrica. Ciò suggerisce l'esistenza di un possibile senso magnetico anche negli esseri umani.

Eppure restano ancora tanti interrogativi. 

Ad esempio, se questa attività neurale è la prova di un senso magnetico o qualcos'altro. Anche se il cervello umano risponde a questi campi in qualche modo, ciò non significa che l'informazione viene successivamente elaborata dal cervello. C'è ancora la questione di quali meccanismi avvengono all'interno del cervello o della parte del corpo che riceve questi segnali. Il prossimo passo per i ricercatori è quello di identificarli.

Lo studio di Kirschvink è una delle molte pubblicazioni che tenta di sondare i misteri dei campi magnetici e quale impatto hanno sugli esseri umani. I leaders in questo settore di ricerca molto probabilmente risiedono presso l'istituto HeartMath. Questa è un organizzazione no-profit di ricerca, riconosciuta a livello internazionale che ha dedicato la sua opera per aiutare le persone a ridurre lo stress, autoregolare le emozioni ed aumentare l'energia e la resistenza per condurre una vita sana e felice. Ha inoltre sviluppato ed insegnato tecniche per equilibrare la parte emotiva con quella cerebrale nei diversi ambiti della vita: casa, relazioni, scuola, lavoro, gioco e competizioni.

I ricercatori della HeartMath hanno iniziato quello che è chiamato il Global Coherence Initiative (GCI), uno sforzo di cooperazione internazionale per aiutare ad attivare il cuore dell'umanità e facilitare un cambiamento nella coscienza globale. Essa mira in primo luogo ad invitare le persone a partecipare attivamente a questo progetto di cura planetaria. Il secondo obiettivo è una ricerca scientifica sul modo in cui siamo tutti energeticamente collegati tra di noi e col pianeta, e come possiamo utilizzare questa interconnessione per alzare la vibrazione personale e quindi, contribuire a creare un mondo migliore.


Le ipotesi dei ricercatori e scienziati alla base di questo progetto sono le seguenti:

- Il campo magnetico della Terra è un portatore di informazioni biologicamente rilevanti che collegano tutti gli esseri viventi.
- Ogni persona contribuisce a questo campo d'informazione globale.
- La coscienza collettiva umana modifica il campo dell'informazione globale. Pertanto, un gran numero di persone che creano stati centrati sul cuore su sentimenti di amore e compassione genereranno un ambiente di campo coerente che può essere beneficiato dagli altri e contribuire a compensare la discordia planetaria corrente.
- C'è un sistema di feedback tra gli esseri umani e le strutture energetiche e magnetiche della Terra
- La Terra ha diverse sorgenti di campi magnetici che riguardano tutti noi. Due di queste sono il campo magnetico terrestre emanato dal nucleo della Terra e campi esistenti tra la Terra e la ionosfera. Questi campi circondano l'intero pianeta e agiscono come scudi protettivi bloccando gli effetti nocivi della radiazione solare, dei raggi cosmici, delle polveri e altre sostanze spaziali. Essi sono parte dell'ecosistema dinamico del nostro pianeta.

Questi campi energetici sono noti agli scienziati, e la nozione che l'attività solare e i ritmi che si susseguono sui campi magnetici della Terra hanno un impatto sulla salute e il comportamento è stata largamente affermata nella letteratura scientifica.
Per gli scienziati è anche chiaro che diversi ritmi fisiologici e comportamenti collettivi globali sono sincronizzati con l'attività solare e geomagnetica, e le interruzioni in questi campi possono creare effetti negativi sulla salute e il comportamento umano
Quando il campo magnetico della Terra è disturbato può causare problemi di sonno, confusione mentale, mancanza di energia o la sensazione di smarrimento senza alcun motivo apparente. Altre volte, quando i campi della Terra sono stabili e l'attività solare è in aumento, la gente accresce i sentimenti positivi e gode di maggiore creatività e ispirazione. Ciò è probabilmente dovuto ad un collegamento tra il cervello umano, il sistema cardiovascolare e nervoso, in risonanza con le frequenze geomagnetiche.

La Terra e la ionosfera generano frequenze che vanno da 0,01 hertz a 300 hertz, esse si trovano esattamente nella gamma di frequenze del nostro cervello, del sistema cardiovascolare e nervoso. Questo spiega come le fluttuazioni dei campi magnetici della Terra e del sole possono influenzarci. Le variazioni di questi parametri hanno anche dimostrato di influenzare le nostre onde cerebrali, il ritmo cardiaco, la memoria, le prestazioni fisiche e la salute in generale. Le alterazioni nei campi magnetici terrestri dovute all'attività solare estrema sono collegate ad alcune delle più grandi creazioni artistiche dell'umanità, così come ad alcuni dei suoi eventi più tragici.

Sappiamo che questi campi magnetici ci riguardano, ma non conosciamo la modalità in cui ci influenzano. Alcuni scienziati ritengono che, poiché le frequenze delle onde cerebrali e del ritmo cardiaco si sovrappongono alla risonanza del campo magnetico della Terra, non siamo solo destinatari di informazioni biologicamente rilevanti, ma siamo anche i mittenti di esse. Tutti noi diamo informazioni al campo globale, creando così un ciclo di feedback con i campi magnetici della Terra.

Le emozioni umane e la coscienza interagiscono e codificano le informazioni nel campo geomagnetico e queste informazioni sono distribuite a livello globale. In sostanza queste informazioni codificate vengono comunicate non localmente tra le persone a livello inconscio. I campi magnetici agiscono come onde portanti per queste informazioni, che possono influenzare tutti gli esseri viventi, sia positivamente che negativamente, all'interno dell'ambiente.


Questo sistema può essere definito come la nostra coscienza collettiva.

Se analizziamo il cuore, ad esempio, quest'organo emette campi elettromagnetici che cambiano secondo le nostre emozioni, e questi possono effettivamente essere misurati fino a parecchi centimetri di distanza dal corpo umano.

Questi campi hanno dimostrato di influenzare non solo noi stessi, ma chi ci circonda.

La ricerca su questo argomento, che è ancora alle sue fasi iniziali, ha ripercussioni enormi per il nostro mondo. Potrà inoltre dimostrare ed evidenziare come i nostri atteggiamenti, le emozioni e intenzioni possono influenzare tutta la vita sulla Terra. La coerenza e l'intenzione collettiva potrebbero avere un impatto significativo sugli eventi globali e migliorare la qualità della vita. Praticare l'amore, la gratitudine e l'apprezzamento, così come migliorare noi stessi come individui, sono solo alcuni dei tanti punti di azione fondamentale per cambiare in meglio il nostro pianeta.



(*) Le spiegazioni più consolidate sulla rilevazione del campo magnetico da parte degli animali ruotano attorno a due ipotesi centrali. 

La prima riguarda i crittocromi, una classe di proteine ​​sensibili alla luce e che si ritiene aiutino alcuni animali a vedere i campi magnetici. La seconda ipotesi riguarda la magnetite, in cui ammassi di cristalli di ferro nei corpi degli animali consentono loro di rilevare i campi magnetici.

Nonostante molte ricerche, però, nessuna di queste risposte sembra essere del tutto conclusiva e, come suggeriscono gli autori dello studio, c'è un'altra possibilità: una bussola fatta di microbi

È possibile che gli animali possano rilevare i campi magnetici in modo simbiotico tramite i batteri che vivono al loro interno, in particolare i batteri magnetotattici (MTB). 

Sì, esistono davvero e sono stati scoperti nel 1960. 
La loro particolarità è quella di disporsi lungo le linee del campo magnetico terrestre.

Uno studio sulla relazione tra batteri magnetotattici e animali capaci di rilevare il campo magnetico è stato condotto dallo stesso team già nel 2017, ma ricevette aspre critiche a causa della mancanza di prove empiriche. Nel nuovo studio, i ricercatori cercano di affrontare questi problemi, oltre a presentare nuove prove a sostegno della loro teoria.

Il team ha scoperto che i batteri magnetotattici, ritenuti rari, sono in realtà molto più comuni nel microbioma degli animali di quanto pensassimo. La loro presenza è stata "semplicemente" trascurata fino ad ora. Questi batteri, infatti, sembrano essere "onnipresenti negli ambienti acquatici e anaerobici e hanno una distribuzione globale", spiegano gli autori nel loro articolo. Tuttavia, nessuna delle nuove prove conferma direttamente la teoria, ma approfondisce ulteriormente l'argomento.

"L'ipotesi del rilevamento magnetico simbiotico è ancora un'ipotesi", ha dichiarato al Brussels Times uno dei ricercatori, il biologo evoluzionista Yoni Vortman del Tel-Hai Academic College in Israele. "Siamo ora nel bel mezzo della sperimentazione con diverse specie di uccelli".

Fonte: tech.everyeye.it

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