mercoledì 4 maggio 2022

Falsa libertà e libero arbitrio

In merito alla libertà circolano costantemente due falsità. In primo luogo, si dice che la mia libertà debba fermarsi laddove inizi la libertà del mio prossimo.

Tutto ciò è falso, dal momento che quando il mio prossimo decide di prendersi una libertà più grande della mia, non resta più spazio per la mia libertà. 
In secondo luogo, si presume che essere liberi significhi fare ciò che si vuole. Anche questo è falso, perché chi 'vuole' è il corpo emotivo del desiderio governato dall'ego. In entrambi i casi stiamo parlando di falsa libertà.

In realtà, io vivo in una gabbia di nome ego in cui, inconsciamente, mi comporto sia come una pecora bianca servile che come una pecora nera ribelle. 

Le pareti della mia cella sono edificate su una base denominata istinto di sopravvivenza; le sbarre alla finestra sono fatte di un metallo chiamato paura. Solo io ho il potere di creare la mia prigione, solo io ho il potere di riaprire la porta. Tutto ciò si può riassumere in due parole: libero arbitrio...

 
Mi bevo qualsiasi menzogna piovuta dalle autorità con la speranza di conservare i miei diritti e privilegi - i quali alla fine nemmeno esistono. 

Lo Stato in atti può uccidermi, può sbattermi in galera, può espropriare la mia proprietà, e può perfino sottrarmi la potestà dei miei figli.

Come ebbe a dire Étienne de la Boétie: "Ci sembrano così alti solo perché restiamo in ginocchio." Perché mi svendo come una prostituta e svolgo mansioni degradanti ed obblighi rivoltanti? Perché ho ​​paura di perdere ciò che ho o di non riuscire ad ottenere ciò che voglio.


Libero arbitrio

Il libero arbitrio è la facoltà di assumere una scelta che non sia influenzata da alcuna altra autorità al di fuori della volontà individuale, indipendentemente da ogni influenza di comodo o vincolo esterno. In ogni essere umano risiede questa capacità di decidere cosa fare e cosa non fare. Il libero arbitrio implica la libertà di scelta. Esiste quindi soltanto nel pensiero degli esseri viventi coscienti. Il principio della libertà si basa su libero arbitrio e potere decisionale, i due elementi che caratterizzano gli esseri umani.

Il libero arbitrio non è un diritto concesso da una carta costituzionale o da uno Stato, né un attributo donato selettivamente da Dio o la natura. Esso caratterizza l'intero genere umano. Nessuno può smarrirlo e nessuno può sottrarlo. La decisione è la pietra angolare su cui poggia la trasformazione della schiavitù in libertà. E' il crocevia dei due vettori fondamentali: la scelta (mente) e la volontà (spirito).

I concetti tipo "vorrei, ma non posso", o "non ho scelta" sono illusioni di comodo. Tutte le volte che fingo di non avere scelta mi abbasso al livello di una bestia; scelgo di non assumere la decisione necessaria. La verità è che c'è sempre una scelta. La domanda da porsi è: Voglio assumerla? La risposta verrà fuori automaticamente: Non voglio scegliere perché ho paura di ...

Il libero arbitrio si manifesta quando la mente si mette al servizio del corpo emozionale / vitale. Solo la paura può distruggere la volontà che mi impedisce di esercitare il mio potere decisionale. O trascendo la mia paura ed esprimo il mio libero arbitrio, o lascio che la paura assuma il controllo del mio corpo, e mi sottometto alla volontà di qualcun altro. Ho il potere di scegliere. Per farlo, devo solo usare il mio libero arbitrio.


La soluzione: il trasferimento del potere.

La vera libertà diventa accessibile quando trasferisco il potere dal mio ego alla mia anima, quando smetto di sottomettermi alla paura e pianificare risultati. Faccio ciò che mi suggerisce l'anima, anche se ho paura. Mi concentro sul mezzo, piuttosto che sul fine.Il processo interno che sperimento esercitando il libero arbitrio mi consente di crescere nella coscienza. 
Tutto ciò accelera la permeazione dello spirito nel mio corpo e mi permette di sciogliere il velo di morte che ricopre le mie cellule.

Coscienza ed azione sono legate da un rapporto diretto 

Quando presto attenzione al mio ego e al suo inestinguibile bisogno di sicurezza, mi sto chiudendo in una prigione, schiavizzato da bisogni, abitudini, desideri, credenze. La vera libertà e la conseguente invincibilità sono il risultato diretto della mia obbedienza alla mia autorità interiore. Si tratta di un percorso misterioso che è mortale per l'ego, ma è anche l'unico percorso che non conduca a un vicolo cieco. 

La vera libertà non è qualcosa che si possa dare o ricevere; è uno status interiore. 
Nessuna legge potrà mai garantirmi il suo esercizio. Ma nessuno potrà mai portarmela via. 
E' già in mio possesso. Tutto ciò che devo fare, è prenderne atto.

"Prima di diventare libero, un uomo deve scegliere la libertà."
- Jeff Knaebel -
Sintesi di un articolo in lingua inglese pubblicato sul sito: Personocracy


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