Oltre a questo mi è capitato di sottolineare anche congruenze nel campo della mitologia, come nel caso dell'articolo dedicato al POPOL VUH (la Bibbia dei Maya).
In questo testo mostrerò altri elementi molto interessanti in rapporto alla misteriosa connessione che sembrerebbe esistere tra le più antiche civiltà del pianeta.
La prima capitale della terra Egizia fu Menfi, fondata intorno al 2900 a.C. quando i due regni vennero unificati dando inizio all'epoca delle dinastie....
La prima capitale della terra Egizia fu Menfi, fondata intorno al 2900 a.C. quando i due regni vennero unificati dando inizio all'epoca delle dinastie....
(fonte foto link)
Come in Egitto, anche in Mesopotamia lo sviluppo della civiltà fu favorito dalla vicinanza di un importante corso d'acqua, anzi due, il Tigri e l'Eufrate, i due fiumi che delimitano l'area della mezza luna fertile, riconducibile all'odierno Iraq. Qui fiorirono le prime vere e proprie città della storia. La più antica sembra essere Eridu, in bassa Mesopotamia.
(fonte foto link)
Il tempio di Eridu era chiamato E-Abzu, per il fatto che Enki si riteneva essere il sovrano dell'Abzu, il sottosuolo in cui risiedono le un acque dolci portatrici di vita. La vera origine storica di Eridu si confonde col mito come confermato dal "MITO SUMERO DI ZIUSUDRA" (conoscito anche come "Genesi di Eridu").
Tra queste tre antiche città esiste un legame curioso, oltre a condivide approssimativamente il periodo di sviluppo, rappresentano i primi importanti centri religiosi delle rispettive culture, quella egizia, quella mesopotamica e quella della Valle dell'Indo. Tutte e tre sono cresciute in prossimità di importanti corsi d'acqua, il Nilo, il Tigri/Eufrate e l'Indo e sorprendentemente sono collocate in tre aree geografiche perfettamente allineate tra loro.
Mantenendo la direttrice fissata dai punti Mohejo-Daro, Eridu e Menfi/Giza e prolungandola per 12.000 km, fin oltre all'Oceano Atlantico, arriviamo in Sud America dove con precisione incredibile incontriamo sulla nostra strada la Valle Sacra degli Inca e le misteriose Linee di Nazca. Se prolunghiamo ulteriormente la linea retta immaginaria, proseguendo fin oltre il continente Sud Americano, dopo 3.800 km di Oceano Pacifico quasi incredibilmente incrociamo sulla nostra strada l'Isola di Pasqua.
Per comodità da questo momento chiamerò questa linea immaginaria "linea della civiltà".
Voglio ricordare che nell'articolo "LA VERA PATERNITA' DEI MONUMENTI MEGALITICI PERUVIANI" ho espresso alcuni dubbi riguardo l'attribuzione agli Inca di alcuni monumenti presenti a Cuzco, nella Valle Sacra e a Machu Picchu. E' il caso della Fortezza di Sacsayhuaman a Cuzco o degli antichi templi di Machu Picchu.
Nell'articolo ho descritto l'ipotesi secondo la quale queste rovine possano essere il prodotto di una civiltà precedente a quella inca e che quest'ultimi abbiamo costruito le loro città attorno a rovine abbandonate da molto tempo, imitandone lo stile nei limiti delle loro possibilità.
Questa ipotesi nasce dall'osservazione dei siti archeologici, rilevando la presenza di quelli che all'apparenza potrebbero sembrare due periodi costruttivi diversi. Stranamente le strutture più antiche sono state realizzate con grandi blocchi e con un livello di precisione esageratamente più elevato di quelle più recenti. Questo stile che più volte ho definito "megalitico", assomiglia molto a quello impiegato nella costruzione dei templi della Sfinge sulla piana di Giza, proprio ai piedi delle tre piramidi e ad appena 20 km di distanza da Menfi.
Eppure è questa la posizione tenuta dalla comunità accademica, che si ostina a definire queste anomalie "semplici coincidenze". A mio modo di vedere le soluzioni a questo enigma posso essere soltanto due, o queste civiltà condividono un'origine comune, oppure in tempi antichi qualcuno viaggiò dal Medio Oriente verso le Americhe contribuendo a civilizzare il continente.
La distribuzione delle linee potrebbe sembrare casuale ma se si osserva una mappa dei tracciati si ha come l'impressione di avere davanti agli occhi una sorta di codice, un messaggio antico che attende di essere decifrato. Deve essere per forza così, altrimenti non avrebbe avuto alcun senso produrre un simile sforzo per realizzare un'opera priva di significato.
Mappa delle Linee comprese in una porzione del deserto di Nazca (fonte immagine link)
Non sappiamo come fecero ad affrontare un viaggio di migliaia di chilometri con semplici zattere di legno, ma non ci sono dubbi riguardo al fatto che furono i polinesiani gli ultimi colonizzatori dell'isola, d'altro lato non possiamo essere altrettanto sicuri che fossero stati anche i primi.
Isola di Pasqua (fonte foto link)
Questo elemento ha portato a pensare che l'Isola sia stata raggiunta in passato anche da una popolazione andina o quantomeno che i polinesiani siano arrivati fino al Sud America ed abbiamo poi fatto ritorno copiando lo stile architettonico andino. Tra le due possibilità la prima mi sembra più probabile.
Questa soluzione era particolarmente utile dato che i monumenti megalitici antichi venivano costruiti a secco. Reperti di questo tipo sono stati trovati a Machu picchu e Ollantaytambo, come in Egitto e in Iran. Sovrapponendo la linea della civiltà con la mappa dei siti archeologici in cui sono state trovate le "chiavi di volta" (sarebbe stato meglio chiamarle staffe in metallo) si osserva una certa corrispondenza. Forse abbiamo in mano la chiave per accedere ai segreti della storia, ma la comunità accademica per il momento non sembra interessata a voler aprire quella porta, perché quello che potrebbe trovare potrebbe costringerli a riscrivere interamente la cronologia degli eventi.
La linea della civiltà con evidenziati in nero
i siti archeologici in cui sono state trovate
i siti archeologici in cui sono state trovate
le staffe che uniscono i blocchi
Fantastico!
RispondiEliminaQuando non sai cosa scegliere... compra il meglio e non te ne pentirai. Scopri la isola galleggiante. Vai su http://www.vitalbios.com/A/MTQ2NTI4Njk1NywwMTAwMDAxMixpc29sYS1nYWxsZWdnaWFudGUuaHRtbCwyMDE2MDcwNSxvaw==
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