Ciò che sappiamo dei veicoli volanti dell'antica India deriva da antiche fonti indiane, testi scritti che ci sono arrivati attraverso i secoli.
Non c'è dubbio che la maggior parte di questi testi sia autentica; molti sono gli stessi famosi testi epici indiani, e ce ne sono veramente a centinaia. La maggior parte di essi non è ancora stata tradotta in inglese dall'originale sanscrito.
L'imperatore indiano Ashoka creò la "Società Segreta dei Nove Uomini Ignoti": grandi scienziati indiani che avrebbero dovuto catalogare tutte le scienze. Ashoka mantenne il loro lavoro segreto perché aveva paura che la tanto evoluta scienza catalogata da questi uomini, derivata dagli antichi testi indiani, potesse essere usata per il fine malvagio della guerra, alla quale Ashoka era fortemente contrario essendosi convertito al Buddismo dopo aver battuto un esercito nemico al termine di una sanguinosa guerra.
L'imperatore indiano Ashoka creò la "Società Segreta dei Nove Uomini Ignoti": grandi scienziati indiani che avrebbero dovuto catalogare tutte le scienze. Ashoka mantenne il loro lavoro segreto perché aveva paura che la tanto evoluta scienza catalogata da questi uomini, derivata dagli antichi testi indiani, potesse essere usata per il fine malvagio della guerra, alla quale Ashoka era fortemente contrario essendosi convertito al Buddismo dopo aver battuto un esercito nemico al termine di una sanguinosa guerra.
I "Nove Uomini Ignoti" scrissero un totale di nove libri, probabilmente uno ciascuno. Uno di essi si intitolava "I Segreti della Gravità!". Questo libro noto agli storici, che non lo hanno mai visto in "controllo della gravità".
Probabilmente si trova ancora da qualche parte, custodito in una biblioteca segreta in India, in Tibet o altrove (forse persino in Nord America). Possiamo facilmente capire il desiderio di Ashoka di mantenere segrete queste conoscenze, ammesso che esistano. Immaginiamo se i nazisti lo avessero avuto a disposizione per costruire delle armi durante la seconda guerra mondiale... Ashoka, inoltre era a conoscenza di guerre devastanti nelle quali erano stati utilizzati veicoli particolarmente avanzati e "armi futuristiche" che avevano distrutto l'antico "Impero Rama" dell'India, diverse migliaia di anni prima. Solamente pochi anni fa i cinesi hanno scoperto alcuni documenti sanscriti a Lhasa, in Tibet, e li hanno spediti alla University of Chandrigarh, perché venissero tradotti...
Recentemente, il Dr. Ruth Reyna, di quell'università, ha detto che i documenti contengono istruzioni per la costruzione di navi spaziali interstellari
Il loro metodo di propulsione, ha detto la dottoressa, era "anti-gravitazionale" e basato su un sistema analogo a quello del "laghima": "una forma centrifuga abbastanza forte da contrastare la forza gravitazionale", sconosciuto potere dell'ego, presente nella struttura fisiologica dell'uomo. Secondo l' Hyndu Yogis, è questo "l'anghima" che permette ad una persona di levitare. Il Dr. Reyna ha affermato che a bordo di queste macchine, che nel testo erano chiamate "Astra", gli antichi potrebbero aver inviato una missione di uomini verso qualsiasi pianeta, secondo quello che si legge nel documento, che si ritiene abbia migliaia di anni. Si diceva, inoltre, che i manoscritti rivelassero il segreto dell'antima": "il copricapo dell'invisibilità", e del "garima": "come diventare pesanti come una montagna di piombo".
Naturalmente gli scienziati indiani non presero i testi molto sul serio, ma poi cominciarono a credere di più nella loro validità quando i cinesi annunciarono che avrebbero utilizzato certi dati per la ricerca necessaria al loro programma spaziale! Questo è stato uno dei primi casi in cui un governo ha ammesso di fare ricerche sull'antigravità.
Recentemente, il Dr. Ruth Reyna, di quell'università, ha detto che i documenti contengono istruzioni per la costruzione di navi spaziali interstellari
Il loro metodo di propulsione, ha detto la dottoressa, era "anti-gravitazionale" e basato su un sistema analogo a quello del "laghima": "una forma centrifuga abbastanza forte da contrastare la forza gravitazionale", sconosciuto potere dell'ego, presente nella struttura fisiologica dell'uomo. Secondo l' Hyndu Yogis, è questo "l'anghima" che permette ad una persona di levitare. Il Dr. Reyna ha affermato che a bordo di queste macchine, che nel testo erano chiamate "Astra", gli antichi potrebbero aver inviato una missione di uomini verso qualsiasi pianeta, secondo quello che si legge nel documento, che si ritiene abbia migliaia di anni. Si diceva, inoltre, che i manoscritti rivelassero il segreto dell'antima": "il copricapo dell'invisibilità", e del "garima": "come diventare pesanti come una montagna di piombo".
Naturalmente gli scienziati indiani non presero i testi molto sul serio, ma poi cominciarono a credere di più nella loro validità quando i cinesi annunciarono che avrebbero utilizzato certi dati per la ricerca necessaria al loro programma spaziale! Questo è stato uno dei primi casi in cui un governo ha ammesso di fare ricerche sull'antigravità.
I manoscritti non dicevano con certezza se fossero mai stati fatti viaggi interplanetari ma menzionava, tra l'altro, il progetto di un viaggio sulla Luna, sebbene non sia chiaro se questo viaggio sia stato veramente compiuto.
Ad ogni modo, uno dei grandi testi epici indiani, il "Ramayana", contiene la storia molto particolareggiata di un viaggio sulla luna a bordo di un Vimana (o "Astra"), ed in effetti descrive una battaglia sulla luna con un "Asvin" (un veicolo di Atlantide).
Questa non è altro che una piccola prova, ottenuta di recente, della tecnologia-anti-gravitazionale e spaziale utilizzata dagli indiani. Per capire veramente questa tecnologia, dobbiamo andare indietro molto più indietro nel tempo: al cosiddetto "Impero Rama" dell'India settentrionale e del Pakistan, che si sviluppò almeno quindicimila anni fa nel subcontinente indiano e fu nazione ricca di tanti grandi e sofisticate città, molte delle quale devono essere ancora ritrovate nei deserti del Pakistan e dell'India settentrionale ed occidentale. Rama esistette, sembra, accanto alla civiltà di Atlantide, in mezzo all'Oceano Atlantico, e venne guidata da "illuminati Re-Sacerdoti", che erano i governatori delle città. Le sette più grandi città-capitali dell'Impero Rama erano conosciute nei testi classici Hindu "Le sette Città Rishi". Secondo gli antichi testi indiani, la gente aveva delle macchine volanti chiamate"Vimana".
Gli antichi testi epici indiani descrivono il Vinama come un veicolo circolare a due piani, dotato di vari oblò e di una cupola, proprio come ci immaginiamo un disco volante.
Il Vimana volava alla "velocità del vento" ed emetteva un "suono melodioso".
C'erano almeno quattro diversi tipi di Vinama: alcuni a forma di disco, altri come lunghi cilindri ("veivoli a forma di sigaro"). Gli antichi testi sui Vimana sono numerosi, e ci vorrebbero molti libri per riportare tutto quello che dicono. Gli antichi indiani, che costruirono questi apparecchi, scrissero interi manuali di volo sul modo di guidare i vari tipi di Vimana, molti dei quali (testi) esistono ancora, ed alcuni sono stati tradotti in inglese. Il "Samara Sutradhara" è un trattato scientifico che parla di ogni possibile aspetto del volo su di un Vimana.
Ci sono 230 strofe che riguardano la costruzione, il decollo, il modo di viaggiare con andatura di crociera per migliaia di chilometri, gli atterraggi convenzionali così come quelli d'emergenza e, persino, eventuali collisioni con gli uccelli.
Nel 1875 venne rinvenuto in tempio indiano il Vaimanika Sastra, un testo del quarto secolo avanti Cristo scritto da Bharadvajy il Saggio,utilizzando quali fonti testi ancora più antichi. Esso trattava del funzionamento dei Vimana e comprendeva informazioni sulla manovrabilità, sulle dei veivoli dai temporali e dai fulmini e su come cambiare la propulsione da un'alimentazione ad "energia solare" ad una priva di energia; il che suona come "anti-gravità". Il Vaimanika Sastra (o Vymaanika-shaastra) ha otto capitoli di diagrammi che descrivono tre tipi di veivoli, compresi gli apparati che non possono prendere fuoco né rompersi. Il testo, inoltre, cita 31 elementi fondamentali di queste macchine e 16 materiali con cui sono costruite che assorbono luce e calore; motivo per il quale venivano ritenuti adatti per la ricostruzione dei Vimana. questo documento è stato tradotto in inglese e si può avere scrivendo alla casa editrice: VYMAANIDA-SHAASTRA AERONAUTICS di Maharishi Bharadwaaja, ed edito, stampato e pubblicato da Mr. G.R: Josyr; Mysore, India, 1979 (sfortunatamente non abbiamo l'indirizzo).
Il Vimana volava alla "velocità del vento" ed emetteva un "suono melodioso".
C'erano almeno quattro diversi tipi di Vinama: alcuni a forma di disco, altri come lunghi cilindri ("veivoli a forma di sigaro"). Gli antichi testi sui Vimana sono numerosi, e ci vorrebbero molti libri per riportare tutto quello che dicono. Gli antichi indiani, che costruirono questi apparecchi, scrissero interi manuali di volo sul modo di guidare i vari tipi di Vimana, molti dei quali (testi) esistono ancora, ed alcuni sono stati tradotti in inglese. Il "Samara Sutradhara" è un trattato scientifico che parla di ogni possibile aspetto del volo su di un Vimana.
Ci sono 230 strofe che riguardano la costruzione, il decollo, il modo di viaggiare con andatura di crociera per migliaia di chilometri, gli atterraggi convenzionali così come quelli d'emergenza e, persino, eventuali collisioni con gli uccelli.
Nel 1875 venne rinvenuto in tempio indiano il Vaimanika Sastra, un testo del quarto secolo avanti Cristo scritto da Bharadvajy il Saggio,utilizzando quali fonti testi ancora più antichi. Esso trattava del funzionamento dei Vimana e comprendeva informazioni sulla manovrabilità, sulle dei veivoli dai temporali e dai fulmini e su come cambiare la propulsione da un'alimentazione ad "energia solare" ad una priva di energia; il che suona come "anti-gravità". Il Vaimanika Sastra (o Vymaanika-shaastra) ha otto capitoli di diagrammi che descrivono tre tipi di veivoli, compresi gli apparati che non possono prendere fuoco né rompersi. Il testo, inoltre, cita 31 elementi fondamentali di queste macchine e 16 materiali con cui sono costruite che assorbono luce e calore; motivo per il quale venivano ritenuti adatti per la ricostruzione dei Vimana. questo documento è stato tradotto in inglese e si può avere scrivendo alla casa editrice: VYMAANIDA-SHAASTRA AERONAUTICS di Maharishi Bharadwaaja, ed edito, stampato e pubblicato da Mr. G.R: Josyr; Mysore, India, 1979 (sfortunatamente non abbiamo l'indirizzo).
Il signor Josyr è il direttore dell'International Academy of Sankrit Investigation situata a Mysore. Non sembra esserci dubbio che i Vimana fossero dotati di qualche dispositivo di "anti-gravità".
I Vimana decollavano in senso verticale, ed erano capaci di volteggiare in cielo come i moderni elicotteri o i dirigibili.
I Vimana decollavano in senso verticale, ed erano capaci di volteggiare in cielo come i moderni elicotteri o i dirigibili.
Bharadvajy il Saggio parla di non meno di 70 autorità 10 esperti di viaggi aerei nell'antichità. Queste fonti sono oggi disperse. I Vimana erano custoditi in un Vimana Griha, una specie di hangar, e si dice che venivano a volte alimentati da un liquido giallognolo, ed altre da una specie di composto di mercurio, anche se gli scrittori sembrano avere idee confuse a questo riguardo. E probabile che gli ultimi scrittori riguardo i Vimana agissero solamente in quanto studiosi-osservatori, ispirandosi a testi più antichi, e perciò che facessero comprensibilmente confusione sul principio dell'alimentazione dei Vimana. Il liquido "bianco-giallognolo" fa pensare alla benzina, e forse i Vimana avevano un gran numero di diverse fonti di propulsione, compresi i "motori a reazione".
E' interessante notare che i nazisti svilupparono i primi motori a reazioni per le loro "bombe volanti" V-8 Hitler e la dirigenza nazista erano straordinariamente interessati all'antica India e al Tibet e mandarono spedizioni in entrambe questi paesi, ogni anno a partire dagli anni '30, e forse fu da questi popoli che i nazisti ottennero una parte delle loro conoscenze scientifiche. Secondo il Dronaparva, una sezione del Mahabharata, e il Ramayana, uno dei Vimana descritti era a forma di sfera, ed era portato ad una grande velocità da un potente vento generato dal mercurio. Si muoveva come un UFO, andando su, giù, avanti e indietro come desiderava il pilota. In un'altra fonte indiana, il Samar, i Vimana erano "macchine di ferro, compatte ed eleganti, con una carica di mercurio che veniva sparata fuori, dalla parte posteriore, nella forma di una fiamma rombante".
Un altro lavoro chiamato Samaranganasutradhara descrive come venivano costruiti i veicoli.
E possibile che il mercurio avesse qualcosa a che fare con la propulsione o, più probabilmente, con il sistema di guida. Curiosamente, scienziati dell'ex Unione Sovietica hanno scoperto quelli che essi chiamano "antichi strumenti usati su veicoli per la navigazione cosmica" in alcune grotte del Turkestan e del deserto del Gobi.
I "dispositivi" sono soggetti emisferici di vetro o porcellana, che finiscono in un cono con una goccia di mercurio all'interno. E evidente che gli antichi indiani volavano su questi veicoli per tutta l'Asia, probabilmente fino ad Atlantide, e persino, a quanto pare, fino al Sud America. Uno scritto trovato a Mohenyodaro, in Pakistan, (ritenuta una delle "Sette Città Rishi dell'Impero Rama") e non ancora decifrato, è stato ritrovato anche in un altra località: l'Isola di Pasqua!, Anche il testo ritrovato nell'Isola di Pasqua, chiamato lo "scritto di "Rongo Rongo", è indecifrato, ed è straordinariamente a quello di Mohenjodaro. L'Isola di Pasqua era una base aerea lungo la rotto dell'Impero Rama?
Un altro lavoro chiamato Samaranganasutradhara descrive come venivano costruiti i veicoli.
E possibile che il mercurio avesse qualcosa a che fare con la propulsione o, più probabilmente, con il sistema di guida. Curiosamente, scienziati dell'ex Unione Sovietica hanno scoperto quelli che essi chiamano "antichi strumenti usati su veicoli per la navigazione cosmica" in alcune grotte del Turkestan e del deserto del Gobi.
I "dispositivi" sono soggetti emisferici di vetro o porcellana, che finiscono in un cono con una goccia di mercurio all'interno. E evidente che gli antichi indiani volavano su questi veicoli per tutta l'Asia, probabilmente fino ad Atlantide, e persino, a quanto pare, fino al Sud America. Uno scritto trovato a Mohenyodaro, in Pakistan, (ritenuta una delle "Sette Città Rishi dell'Impero Rama") e non ancora decifrato, è stato ritrovato anche in un altra località: l'Isola di Pasqua!, Anche il testo ritrovato nell'Isola di Pasqua, chiamato lo "scritto di "Rongo Rongo", è indecifrato, ed è straordinariamente a quello di Mohenjodaro. L'Isola di Pasqua era una base aerea lungo la rotto dell'Impero Rama?
(All'areoporto di Mohenjo-Daro, mentre i passeggeri passeggiavano nella sala d'attesa, l'uomo sente il dolce e melodioso suono dell'annunciatore dall'artoparlante: "Il volo numero sette della Rama Airways per Bali, l'isola di Pasqua, Nazca e Atlantide è pronto per l'imbarco. I passeggeri sono pregati di avvicinarsi all'uscita numero.....").
In un testo ritrovato in Tibet, a non poca distanza, si parla di un carro infuocato:"Bhima volò via con il suo carro radioso come il sole e fragoroso come il tuono... Il carro volante splendeva come una fiamma nel cielo di una notte d'estate...avanzava maestosamente come una cometa...era come se brillassero due soli. Quindi il carro saliva e tutto il cielo si illuminava".
Nel Mahavira di Bhavabhuti, un testo Jain dell'ottavo secolo, scelto tra tradizioni e testi ancora più antichi, leggiamo: "Un carro aereo, il Pushpaka, trasporta molta gente alla capitale di Ayodhya. Il cielo è pieno di stupende macchine volanti, scure come la notte ma illuminate da luci di un bagliore giallognolo".
I Veda, antichi poemi Hindu, ritenuti i testi indiani più antichi, descrivono i Vimana di varie forme e dimensioni:"l'ahnihotra-vimana" con due motori, i "vimana elefanti" con più motori, e altri modelli chiamati martin-pescatore, ibis e con nomi di altri animali.
Sfortunatamente i Vimana, come la maggior parte delle invenzioni scientifiche, venivano utilizzati soprattutto per la guerra. Gli abitanti di Atlantide usavano le loro macchine volanti, i "Vailixi", un tipo di veivolo simile ai Vimana, per cercare di conquistare il mondo, stando a quanto dicono i testi indiani.
La gente di Atlantide, conosciuta come "Asvin" nei testi indiani, a quanto pare era persino più progredita tecnologicamente di quanto fossero gli indiani, ed aveva un temperamento più gurriero. Sebbene non si sappia l'esistenza di nessun testo antico che parli dei Vahilixi di Atlantide, ci è giunta qualche informazione attraverso fonti esoteriche ed occulte che offrono una descrizione di queste macchine violanti. Simili, se non identici ai Vimana, i Vahilixi erano generalmente "a forma di sigaro", ed erano sott'acqua così come nell'atmosfera o, addirittura nello spazio.
Altri veicoli, propio come i Vimana, erano a forma di disco, e potevano andare anche sott'acqua.
Secondo un articolo che EKLAL Kueshana, autore di "The Ultimate Frontier", scrisse nel 1966: I Vailixi furono realizzati per la prima volta ad Atlantide 20.000 anni fa, e i più comuni erano "a forma di disco con sezione generalmente trapezoidale, con tre serbatoi emisferici per il motore posti nella parte inferiore": Utilizzando un sistema antigravitazionale meccanico attivato da motori che sviluppano, all'incirca, una potenza di 80.000 cavalli".
Il Ramayana, il Mahabharata ed altri testi parlano della terribile guerra che ebbe luogo circa 10.000 o 12.000 anni fa tra Atlantide e l'impero Rama, in cui vennero utilizzate armi di distruzione che i lettori non si sarebbero immaginate fino alla seconda metà di questo secolo.
L'antico Mahabharata, una delle fonti che trattano dei Vimana, ad un certo punto parla della terrificante distruttività della guerra:"...(l'arma era) un singolo proiettile carico di tutta la potenza dell'universo. Una colonna incandescente di fumo e fiamma, sfavillante come migliaia di soli che sorgono in tutto il loro splendore...Un fulmine di ferro, un gigantesco messaggero di morte, che riduce in polvere l'intera razza dei Vrishnis e dei Andhkas...i cadaveri erano talmente carbonizzati da essere irriconoscibili. I capelli e le unghie caduti; le stoviglie rotte senza una ragione apparente, gli uccelli diventati bianchi...dopo alcune ore tutti gli alimenti erano diventati infetti...per scappare dal fuoco i soldati si gettavano nei torrenti per lavare il corpo e gli indumenti..." Sembrerebbe che il Mahabharata stia descrivendo una guerra atomica! Riferimenti come questo non sono isolati; al contrario, battaglie in cui si usa uno straordinario assortimento di armi e di veivoli sono comuni in le opere epiche indiane.
Una di queste descrive addirittura una battaglia tra Vimana e Valix sulla Luna.
Il brano appena riportato descrive molto accuratamente come sarebbe una guerra atomica e quali effetti della radioattività sulla popolazione. Buttarsi in acqua è l'unico sollievo. Durante gli scavi della città di Rishi di Mohenjodaro, fatti nel secolo scorso, gli archeologi trovarono scheletri che giacevano lungo le strade, e qualcuno degli studiosi rimase come se fosse stato colpito da qualche grande maledizione. Questi scheletri sono tra i più radioattivi mai ,ritrovati alla pari di quelli di Hiroshima e Nagasaki. Città antiche le cui mura di pietra e di mattoni sono state letteralmente vetrificate, cioè fuse, possono essere trovate in India, Irlanda, Scozia, Francia; Turchia e in altri paesi. Non c'è nessuna spiegazione logica per la vetrificazione delle fortificazioni di pietra e delle città, eccetto quella dell'esplosione atomica. Inoltre, a Mohenjo-Daro, una città ben pianificata, sviluppata su di un reticolato, dotata di un impianto idrico più evoluto di quello usato in Pakistan e nell'India moderni, le strade erano piene di "mucchietti neri di vetro". Si scoprì che queste masse di vetro erano pentole di terracotta fuse e causa di un calore molto intenso!
Con il cataclisma che ha provocato lo sprofondamento di Atlantide e la distruzione di Rama, entrambi a causa delle armi atomiche, il mondo collassò in una specie di "età della pietra", e la storia moderna ricominciò solamente diverse migliaia di anni più tardi.
Eppure sembra che non tutti i Vimana e i Vailixi di Rama e di Atlantide siano scomparsi.
Costruiti per durare migliaia di anni, molti di loro dovrebbero essere ancora funzionati, come sostenuto dai "Nove Uomini Ignoti" di Asoka e nel manoscritto di Lhasa. Che la società segrete o "fratellanze " di esseri umani ed "illuminati" volessero difendere queste invenzioni e la conoscenza della scienza, della storia ecc..., non sembra sorprendente. molti famosi personaggi storici come Gesù, Budda, Lao Tzu, Confucio, Krishna, Zoroastro, Mahavira, Quetzalcoatl, Akhenaton, Mosè e molti altri inventori di epoche più recenti e, ovviamente, tanta altra gente che probabilmente rimarrà anonima., forse furono membri di organizzazioni come quelle.
E' interessante notare che quando Alessandro il Grande invase l'India, più di duemila anni fa, i suoi storici scrissero che ad un certo punto venne attaccato da "scudi volanti infuocati" che si lanciavano contro il suo esercito terrorizzando la cavalleria. Questi "dischi volanti" non usarono nessuna bomba atomica né arma laser contro i soldati di Alessandro, forse per magnaminità, ed egli finì col conquistare l'India.
Molti scrittori lasciano intendere che queste "fratellanze" custodiscono alcuni dei loro Vimana e Vailixi in grotte segrete situate in Tibet o in qualche altra località dell'Asia Centrale, e si ritiene il deserto del Lop Nor, nella Cina occidentale, sia il centro di un grande mistero intorno agli UFO. Forse e qui che molti veivoli sono ancora custoditi, in basi sotterranee come quelle che gli Americani, i Britannici, e i Sovietici hanno costruito in tutto il mondo nei passati decenni.
Eppure sembra che non tutti i Vimana e i Vailixi di Rama e di Atlantide siano scomparsi.
Costruiti per durare migliaia di anni, molti di loro dovrebbero essere ancora funzionati, come sostenuto dai "Nove Uomini Ignoti" di Asoka e nel manoscritto di Lhasa. Che la società segrete o "fratellanze " di esseri umani ed "illuminati" volessero difendere queste invenzioni e la conoscenza della scienza, della storia ecc..., non sembra sorprendente. molti famosi personaggi storici come Gesù, Budda, Lao Tzu, Confucio, Krishna, Zoroastro, Mahavira, Quetzalcoatl, Akhenaton, Mosè e molti altri inventori di epoche più recenti e, ovviamente, tanta altra gente che probabilmente rimarrà anonima., forse furono membri di organizzazioni come quelle.
E' interessante notare che quando Alessandro il Grande invase l'India, più di duemila anni fa, i suoi storici scrissero che ad un certo punto venne attaccato da "scudi volanti infuocati" che si lanciavano contro il suo esercito terrorizzando la cavalleria. Questi "dischi volanti" non usarono nessuna bomba atomica né arma laser contro i soldati di Alessandro, forse per magnaminità, ed egli finì col conquistare l'India.
Molti scrittori lasciano intendere che queste "fratellanze" custodiscono alcuni dei loro Vimana e Vailixi in grotte segrete situate in Tibet o in qualche altra località dell'Asia Centrale, e si ritiene il deserto del Lop Nor, nella Cina occidentale, sia il centro di un grande mistero intorno agli UFO. Forse e qui che molti veivoli sono ancora custoditi, in basi sotterranee come quelle che gli Americani, i Britannici, e i Sovietici hanno costruito in tutto il mondo nei passati decenni.
L' aereo di Ustica e' stato abbattuto perché ha incrociato un disco volante.Questa tecnologia appartiene ormai a tutte le nazioni che la tengono segreta per inscenare un' invasione extraterrestre e rincoglionire le masse . La coca-cola in thailandia sta programmando mentalmente le masse attraverso una pubblicità dove la bottiglia appare dal cielo (dischi volanti) e gli uomini allungando la mano e toccandola si illuminano. In realtà quando accadrà questo con i dischi veri gli uomini subiranno uno spolpamento psico energetico.E' una delle ultime diavolerie prima del Giudizio finale. I cosiddetti angeli caduti fecero uguale con gli egizi per poi farsi adorare come i creatori. Da notare che il pianeta ogni volta che l' uomo prende coscienza e si ribella ai dittatori subisce uno sconvolgimento catastrofico. Ecco che appaiono i dischi per salvare gli uomini.Chi cade nella trappola rimane schiavo poiché la vera salvezza si trova dentro di noi ,se preparati faremo il salto quantico quando sarà il momento passando alla dimensione superiore,comunque piano piano si comprenderà tutto .Gesù stesso dopo la resurrezione e' asceso con tanto di astronave e durante la sua missione e ' stato accompagnato e protetto dai suoi "angeli",purtroppo la chiesa ha nascosto questa verità per ovvi motivi di potere e controllo ma tutto sta per crollare e la verità emergerà tutta aprendo le coscienze come mai prima d'ora. Vi immaginate che balzo coscienziale se avessimo conosciute le realtà spiritualmente più evolute di noi ?
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