venerdì 4 novembre 2022

Sul ricordo di sé


L'espressione ricordo di sé può apparire scontata e banale: qualsiasi persona potrebbe affermare tranquillamente "non sono così smemorato da non ricordarmi di me stesso". 

Ma spesso accade che, quando siamo totalmente immersi in una situazione, in un'azione o in un pensiero, ci facciamo travolgere dalle circostanze e agiamo come se recitassimo una parte in un film, senza ricordarci che la nostra vita accade ora, che siamo noi a pensare, noi a decidere di compiere una determinata azione.

Iniziare a prendere coscienza di noi stessi, quali protagonisti della nostra vita, è il primo passo che ci rende consapevoli delle nostre azioni e ci permette di riscattarci dall'automatismo: io vedo e sono cosciente di vedere, io osservo e ho coscienza di ciò che sto osservando ...

In altre parole, sono presente all'evento, sono presente al movimento, sono presente alle informazioni che mi arrivano, non reagisco ma agisco. 

Il lavoro sull'auto-consapevolezza è composto da queste tre parole: ricordo di sé. 

Tre parole che il ricercatore applica ventiquattrore su ventiquattro, possibilmente anche quando dorme. Ricordo di sé. 

Ad esempio, in questo momento potete farlo: mi state ascoltando, mi state guardando e siete tutti quanti assorbiti dal fatto che io sto parlando.

Molti di voi si dimenticano di essere seduti, come ad esempio quando guardate la televisione: vi dimenticate di voi stessi ed "entrate" nella televisione. 

Ricordo di sé vuol dire che voi mi state guardando e, allo stesso tempo, vi ricordate di voi che mi state guardando. 
Il simbolo che potete adoperare è la freccia a due punte: guardo e allo stesso tempo guardo me stesso, non guardo con gli occhi, ma guardo attraverso gli occhi.

"Non dovrete fare altro che esserci, guardare con gli occhi non offuscati, non confusi, non persi nel sonno dell'ignoranza.
Occhi chiari, limpidi, occhi che guardano e che vedono, che si prendono la responsabilità di vedere.
Occhi che trasmettono consapevolezza, coscienza, cuore.
Occhi di persone che non trattengono, che non hanno paura a lasciarsi andare, occhi di persone che hanno finalmente cominciato a sentire la vita.

Mantenete l'attenzione. Si tratta semplicemente di mantenere l'attenzione quanto basta per spezzare lo stato ipnotico, che vi tiene nella meccanicità. 
Provate a mantenere l'attenzione nei momenti più critici della vostra vita, nei momenti in cui l'attenzione viene portata via, nei momenti di attrito più forti, nel dolore, nella sofferenza, nell'angoscia, in mezzo alle persone che dormono. 
Più forte è l'attrito più forte deve essere il vostro ricordo, la vostra presenza. Da questi attriti forti voi dovete estrarre, prendere energia, accumularla, non farvene togliere, non farvi addormentare: invertite la tendenza, usate la freccia a due punte. 
Questo simbolo significa che state guardando ed allo stesso tempo siete coscienti di guardare." (La freccia a doppia punta)



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