La Trasmutazione è un processo che come suggerito dalla parola stessa serve a trasformare qualcosa, anticamente applicata all’alchimia quale scienza esoterica per trasformare il piombo in oro, ovvero, ciò che è considerato come accezione “negativa”, in qualcosa di “positivo”. Il tutto col tentativo di raggiungere la perfezione attraverso i confini dell’esistenza.
Nel corso dei secoli fu ripresa e lasciata più volte, e più volte applicata in processi non solo prettamente chimico-fisici ma anche psicoanalitici. Jung, per esempio, trovò le analogie che intercorrono tra alchimia e inconscio quale rappresentazione di quel processo particolarmente complesso che è la ricerca del SE, del senso della vita, della ricerca del proprio posto nel mondo partendo dall’interno per ricostruire il proprio centro.
Sembrerà complesso, sicuramente, il discorso per chi non si è mai avvicinato a questo genere di teorie o avuto modo di entrare in contatto con determinati studi e/o letture, ma non per questo da ritenersi un approccio per non addetti ai lavori ...
Il saggio in questione è da tenere certamente in forte considerazione tanto da neofiti, quanto da coloro i quali hanno già intrapreso il loro processo di ricerca spirituale interiore per giungere pian piano a maturare la propria trasmutazione alchemica.
L’autore che ha volutamente scelto di restare anonimo utilizzando solo uno pseudonimo, non fa altro che avvalorare ancora di più quanto non sia fondamentale, a dispetto di una società in cui predomina l’apparire ad ogni costo, rivendicare un nome o un volto perché ciò che realmente conta non è il contenitore bensì il contenuto.
E qui il contenuto ha un gran valore sotto molteplici punti di vista.
Il primo impatto con la lettura è spiazzante ...
Se l’oscurità per te è male, non perdere tempo e chiudi subito questo scritto. Non troverai nulla di interessante. Se l’oscurità ti traghetta nella superstizione, ti stai ancora trascinando nel fango della vita trasportando pesanti fardelli. Per il tuo bene, e solo per il tuo bene, ti auguro di crollare miseramente il più presto possibile. Se l’oscurità per te è mistero, e se è il mistero ad aver governato la tua vita da quando ti ricordi, allora vieni con me. Vieni con me. Ma ricorda: un mistero, per definizione, non va svelato. In questo viaggio saremo cacciatori spietati o curiosi forestieri. … Questo è un manuale “per maschi”. Le “femmine”, loro, non hanno bisogno di alcun manuale, poiché sono manuali di se stesse. … E ora, se sei pronto, seguimi…
L’oscurità non può mai essere intesa solo come qualcosa di negativo, misterioso o necessariamente connesso all’esoterismo; l’oscurità precede sempre la luce, e ogni periodo buio della nostra esistenza non fa altro che prepararci a vivere qualcosa di luminoso e non solo in senso metaforico.
Qui si parla di vita interiore, di ciò che va oltre il “normale” livello di conoscenza e di quanto sia fondamentale prendere coscienza della propria vita e del proprio status per poter ascendere a quel livello “altro” che ognuno di noi possiede fin dalla nascita, se non prima, ma che tende a perdere a causa di tutte quelle “interferenze esterne” che subentrano nel naturale processo evolutivo, quando va scemando quella purezza del cuore e dell’animo, fondamentali per accettare che esistano “forze” che vanno oltre lo scibile considerato normale perché tangibile.
Occorre solo predisporsi all’accettazione e al non voler ad ogni costo comprendere tutto ciò che accade.
La comprensione è lo step successivo e arriverà solo alla fine di quel lavoro certosino su se stessi atto ad accettare che, tutto ciò che “siamo fuori” altro non è che il risultato delle esperienze e della nostra “identità interiore”.
Se trovi il tuo senso, avrai trovato tutto il significato, ovvero “conosci te stesso e conoscerai l’universo e gli Dei”. Se avrai trovato il tuo posto, non sarai separato dalla vita, perché il senso è trovare il tuo posto nel mondo.
È il libro delle risposte a tutte quelle domande che ancora non hai formulato. Ma arrivano forti e chiare a delineare un cammino lungo il quale perdersi per potersi ritrovare…
È uno di quei manuali che non dovrebbero mancare ma che andrebbero periodicamente consultati in ogni momento di dubbio o di incertezza, quando tutto sembra vacillare, quando si ha la necessità di ascoltare una di quelle verità di cui si ha paura perché arrivano, a volte, a trafiggere, quanto se non più, di una lama puntata dritta al cuore.
Linguaggio chiaro, scorrevole, ma è un saggio che ha bisogno di essere metabolizzato, masticato lentamente per poterne assaporare ogni sfumatura prima di essere assorbito totalmente lasciandolo scorrere tra le fibre del proprio Essere.
Una lettura che colpisce, segna e fa riflettere, inducendo inevitabilmente ad ascoltarsi e a cercare quella luce dentro se stessi in grado di illuminare quella strada interiore spesso disseminata da tutte quelle paure che impediscono di oltrepassare le porte che conducono alla verità e alla scoperta della propria Essenza e del proprio IO, avulsi da interferenze atte solo a impedire quell’Epifania della Coscienza in grado di condurre oltre l’immaginabile.
Sicuramente consigliata la lettura anche, e soprattutto, a quanti per partito preso si reputano “detentori della verità assoluta” ma che hanno in realtà, forse, maggiore necessità di una guida che illumini il percorso che porta alla consapevolezza di sé.
- Teresa Anania -
Tre sono i grandi demoni che adoriamo: il dolore, le offese e il grande amore. Qualunque cosa sia per te il grande amore.
Il dolore. È difficile dimenticare il dolore perché è l’unica cosa che conosciamo veramente, è l’unico demone che riesce a piegarci a suo piacimento. È l’unico a cui osiamo spalancare le porte ed è l’unico essere che sa veramente chi sei. Forse meglio di te. Nel momento in cui pensiamo ci stia rincorrendo, ce lo troviamo davanti. È sempre davanti a noi. Devi smetterla di scappare da lui, è sempre avanti a te. Il dolore va vissuto, non puoi respingerlo. Corrigli incontro, saltagli in braccio. E levagli lo scettro. Il primo demone si dissolve.
Le offese. È difficile dimenticare le offese, sono il nutrimento del nostro ego. Per dimenticare le offese, dovrai abbandonarti al perdono. No... non ci pensare neanche, non ti sto prendendo in giro, quindi non farlo nemmeno tu. C’è un solo modo per perdonare. Uno. Acquisisci la consapevolezza vera e profonda che non c’è nulla da perdonare. Non hai nulla da perdonare e nulla da farti perdonare. Tu sei innocente. Il secondo demone indietreggia.
Il grande amore. Di solito si tratta di un’ossessione per un’altra persona, che spesso vorremmo cambiare per adeguarla ai nostri desideri. Questa ossessione, che fondamentalmente è brama di esclusività su un altro essere umano, viene spacciata per amore. Questo demone è troppo personale, non ho suggerimenti per te. La quinta madre insegna.
E poi c’è il Grande Amore, ma quella è un’altra cosa, che richiede un capitolo a sé.
C’è un grande, ultimo ostacolo. Il quarto. È la paura che, dimenticando tutto, dimenticheremo anche noi stessi.
E noi non vogliamo essere dimenticati, perché equivale a non essere mai esistiti. Il dissolvimento è la più grande paura.
Ma ogni dissolvimento lascia una grande traccia, come una supernova che esplode nel cosmo. Adesso ascolta, ti dico una cosa. La mia terza madre mi svelò questo segreto, in una notte di luna piena: non esiste filo d’erba che non esulti del tuo passaggio su questa terra. Non potrai mai essere dimenticato. In qualche luogo, è tutto registrato. Per questo motivo, metti attenzione in quello che fai.
- M.M. Judas. La via della trasmutazione alchemica -
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