Adesso il male oscuro dei vaccini ha un nome inquietante che che evoca altre sindromi sulle quali non esiste ancora la chiarezza che ci si aspetterebbe: si chiama Vaids, Sindrome da Immunodeficienza Acquisita da Vaccino.
Ed è un bene che ci sia finalmente un nome per il disastro vaccinale perché questo aiuterà nella battaglia per rigettare le menzogne.
Uno studio di Lancet che ha confrontato persone vaccinate e non vaccinate in Svezia è stato condotto su 1,6 milioni di individui in nove mesi, dunque su un campione straordinariamente ampio che fornisce indicazioni robuste e consistenti. il risultato è stata la dimostrazione che la protezione contro il Covid sintomatico è diminuita nel tempo, in modo tale che entro sei mesi alcuni dei gruppi vaccinati più vulnerabili erano a maggior rischio rispetto ai loro coetanei non vaccinati.
I medici chiamano questo fenomeno “erosione immunitaria” o “immunodeficienza acquisita” dei ripetutamente vaccinati, che spiegano l’elevata incidenza di miocardite e altre malattie post-vaccino che li colpiscono più rapidamente e più duramente ...
Come detto più volte in altri post, compreso uno di ieri , i preparati a mRna non sono vaccini tradizionali, ma inducono le cellule a riprodurre una porzione del virus SARS-CoV-2, la proteina spike che è una porzione limitatissima del virus per sviluppare contro di essa una reazione immunitaria.
Così i vaccinati creano anticorpi solo contro questa porzione limitata.
Questo ha diversi effetti deleteri tra cui il fatto che anche minime varianti di questa proteina (e ce ne sono a miglia) fa sì che esse sfuggano ad anticorpi così specializzati ...
Il ministro della Sanità australiano, il dottor Kerry Chant, ha dichiarato che il COVID sarà con noi per sempre e le persone dovranno “abituarsi” a prendere infiniti vaccini. “Questo sarà un ciclo regolare di vaccinazioni e rivaccinazioni”.
Insomma si è creato una sorta di mercato dello spaccio e peggio ancora un perenne ricatto da malattia indotta.
In terzo luogo, i vaccini non prevengono l’infezione nel naso e nelle vie aeree superiori e gli individui vaccinati hanno dimostrato di avere cariche virali molto più elevate in queste regioni.
Questo porta i vaccinati a diventare “super-diffusori” poiché trasportano cariche virali estremamente elevate. Inoltre, i vaccinati si ammalano più, clinicamente, dei non vaccinati.
La Scozia ha riferito in un report che il tasso di mortalità per infezione nei vaccinati è 3,3 volte rispetto ai non vaccinati e il rischio di morte se ricoverati in ospedale è 2,15 volte rispetto ai non vaccinati.
Nel frattempo, i ricercatori del New England Journal of Medicine hanno scoperto che la risposta autoimmune alla proteina spike del coronavirus può durare indefinitamente:
Nel frattempo, i ricercatori del New England Journal of Medicine hanno scoperto che la risposta autoimmune alla proteina spike del coronavirus può durare indefinitamente:
“Gli anticorpi Ab2 che si legano al recettore originale sulle cellule normali hanno quindi il potenziale per mediare effetti profondi sulla cellula che potrebbero provocare cambiamenti patologici, in particolare a lungo termine, molto tempo dopo che l’antigene originale stesso è scomparso”.
Questi anticorpi prodotti contro la proteina spike del coronavirus potrebbero essere responsabili dell’attuale ondata senza precedenti di miocardite e malattie neurologiche, e ancora più problemi in futuro.
L’ex vicepresidente di Pfizer Michael Yeadon, Chief Science Officer di America’s Frontline Doctors ( AFLDS ), ha detto:
“Ciò è senza precedenti e non sappiamo cosa stia succedendo. I dati empirici sono molto preoccupanti. nella maggior parte dei paesi oggi, sono state vaccinate alte frazioni della popolazione. Se lo studio svedese è una guida, dovremmo aspettarci di vedere questa erosione immunitaria esplodere. L’aspetto più preoccupante di quello studio è che i più bisognosi di protezione sono quelli in cui l’erosione immunitaria è più marcata: gli anziani, i maschi e quelli con altre patologie. Alcuni hanno utilizzato i risultati di questo studio per supportare l’uso diffuso dei cosiddetti colpi ‘booster’. Va detto: nessuno ha dati di sicurezza su un tale piano. Se l’erosione immunitaria si verifica dopo due dosi e solo pochi mesi, come possiamo escludere la possibilità che gli effetti di un “richiamo” non testato non si erodano più rapidamente e in misura maggiore? E quale sarebbe allora la risposta? Una quarta iniezione. Follia assoluta”
Fonte: ilsimplicissimus2.com
Fonte: ilsimplicissimus2.com
AGGIORNAMENTO - 11 FEBBRAIO 2022
HIV, nuova variante individuata in Olanda.
Conseguenza dei vaccini anti-covid?
“Alcuni vaccini anti-Covid possono aumentare il rischio di contrarre l’HIV”, intitola così Forbes il 20 ottobre del 2020.
I vaccini sono ancora in via di produzione e presto saranno somministrati in massa a centinaia di milioni di persone in tutto il mondo. C’è una frenesia tale nell’attesa di questi prodotti farmaceutici, da sottovalutare, o meglio negare a priori, ogni possibile rischio che questi farmaci potrebbero manifestare una volta inoculati.
Il 3 febbraio 2022 sulla rivista scientifica Science appare un articolo che tratta la scoperta di una nuova variante altamente contagiosa del virus HIV-1 in Olanda. Nessuna correlazione con la vaccinazione di massa? Può darsi, ma facciamo una ricostruzione cronologica di quanto accaduto negli ultimi anni ...
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