Il tempio di Kailasa è una struttura mastodontica che si trova nell'India centro-occidentale, nella regione del Maharashtra. Si tratta di uno dei templi indù più grandi e più antichi della storia, e fa parte di quel complesso di strutture (luoghi di culto, templi, monasteri) noto come "grotte di Ellora".
Ma cosa c'è di così speciale in questo tempio?
Il Tempio di Kailasa non fu costruito incolonnando più blocchi di pietra (com'era prassi nell'antichità): per realizzarlo, infatti, fu scolpita un'intera montagna. Costruito in meno di 18 anni secondo gli storici... eppure qualcosa non torna: ultimare una simile impresa in 18 anni, persino lavorando senza sosta tutti i giorni, sarebbe stato impossibile. Si stima, infatti, che la quantità di roccia rimossa dalla montagna per realizzare questo tempio si aggiri attorno alle 400.000 tonnellate.
Ma non è finita qui: nessun altro tempio nelle Grotte di Ellora presenta una tale precisione ingegneristica, nella progettazione o negli intagli decorativi. Eppure il tempio è il più antico della zona e dovrebbe, a ragion di logica, essere il più "rustico" di tutti.
I misteri che circondano il tempio farebbero pensare all'utilizzo di tecnologie avanzatissime, più avanzate ancora di quelle che possediamo al giorno d'oggi, per la sua realizzazione. Secondo storici e archeologi, il tempio è stato ultimato nell'anno 783 d.C.
Che questo tempio sia l'ennesima prova della teoria degli antichi astronauti? Per realizzarlo è stata forse impiegata tecnologia extraterrestre? ... (unoeditori.com ) ...
Come fu costruito?
Un’antica leggenda indù parla della costruzione del Tempio di Kailasa.
Secondo Katha-Kalpataru di Krishna Yajnavalki (1470-1535 circa), il re locale aveva sofferto di una terribile malattia. Sua moglie, la regina, decise di pregare il Dio Shiva affinché guarisse il marito.
La regina promise di costruire un tempio se il suo desiderio fosse esaudito e promise anche di osservare un digiuno fino a quando sarebbe riuscita a vedere lo shikhara (cima) di questo tempio.
Alla fine, il re fu guarito e la regina chiese che il tempio fosse costruito immediatamente.
Tuttavia, ogni architetto che ha presentato il progetto ha spiegato che ci sarebbero voluti molti mesi per costruire un tempio completo fino allo shikhara (cima).
Ma, un architetto chiamato Kokasa spiegò al Re e alla Regina che avrebbero visto lo shikhara (cima) di un tempio entro una settimana.
Alla fine, Kokasa iniziò la costruzione ma usando una tecnica diversa. Invece di scavare dal basso, si diresse verso la cima e scavò verticalmente la montagna, dall’alto.
Alla fine, dopo una settimana, finì lo shikhara permettendo alla regina di concludere il suo digiuno.
Stime sulla costruzione dicono che: più di 400.000 tonnellate di roccia furono rimosse dalla montagna, che circa 60 tonnellate di roccia siano state rimosse ogni giorno durante la fase iniziale di costruzione del tempio, che i costruttori lavorassero per più di dodici ore al giorno, trasportando circa 5 tonnellate di roccia in media fuori dalla montagna ogni ora.
Un’opera titanica che lascia perplessi: come hanno potuto?
E mentre sappiamo come è stato pianificato il Tempio di Kailasa e molto probabilmente come è stato completato, non sappiamo ancora esattamente come i progettisti, gli architetti e i costruttori siano riusciti a ottenere tutto ciò con una tecnologia relativamente limitata e gli strumenti a loro disposizione in quel momento.
Una quantità enorme di rocce da trasportare, una montagna da intagliare per costruire questa meraviglia architettonica. Ci sembra molto plausibile pensare che chiunque abbia costruito queste affascinanti caverne migliaia di anni fa aveva a disposizione sicuramente qualcosa in più di semplici martelli, scalpelli e picconi. Tecnologia perduta?
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