giovedì 12 novembre 2020

Il fisico Jack Sarfatti: «So come volano gli UFO”

 
Il 2020 passerà alla storia. 
Non solo per la pandemia che sta stravolgendo la vita di miliardi di persone in ogni angolo del pianeta, ma anche per una ammissione senza precedenti che ha aperto uno squarcio in decenni di segreti, bugie e disinformazione: gli UFO esistono. 

Lo scorso aprile, il Dipartimento della Difesa di Washington ha infatti riconosciuto come autentici i tre filmati ripresi nel 2004 e nel 2015 dai jet della US Navy lanciati all’inseguimento di altrettanti velivoli dalle prestazioni a dir poco impressionanti. 

Dunque, gli oggetti volanti non identificati - o se preferite, gli UAP (i fenomeni aerei non identificati) oppure gli AAV (i veicoli aerei anomali) come si preferisce dire adesso in ambienti militari e scientifici - non sono fantasie, ma realtà: lo dice il Pentagono. 

Un fatto di rilevanza storica che l’emergenza sanitaria rischia di far passare in secondo piano ...


Insomma, è tutto vero: c’è qualcosa di ignoto che si muove liberamente nei nostri cieli, sfuggendo al controllo dei radar più tecnologici e dei caccia più potenti, con prestazioni di volo nemmeno immaginabili per l’attuale tecnologia in uso. 

Grazie all’onda lunga prodotta dalla diffusione dei tre video del Pentagono e dal loro riconoscimento ufficiale,  persino l’atteggiamento del mondo accademico è andato via via cambiando,  lentamente ma inesorabilmente: l’argomento UFO, sempre scansato con cura per evitare imbarazzi e derisioni, da qualche tempo è diventato oggetto di studio o per lo meno materia degna di considerazione. 

Lo provano libri, articoli e pubblicazioni che si sono focalizzati su questi mezzi volanti privi di ali e motori capaci però di manovre impossibili (come accelerazioni improvvise e virate a 90 gradi, velocità straordinarie e stop repentini a mezz’aria), nel tentativo di dare un senso a queste performance che sembrano farsi beffe delle leggi della fisica.

 <-- il cosiddetto Tic-tac, ripreso nel 2004

Eppure, la meccanica quantistica – quella sviluppata da Maxwell, Heinsenberg, Planck ed Einstein - sarebbe invece perfettamente in grado di spiegare come e perché questi oggetti straordinari possano spostarsi in quel modo: entrano in campo concetti come lo spazio-tempo, i wormhole, il warpdrive, i viaggi nel tempo… 

Tutte idee che a livello teorico gli scienziati del XXI secolo padroneggiano alla perfezione, ma che non sanno (ancora) realizzare in pratica. Ma se altri ci fossero riusciti? È questo il punto di partenza di Jack Sarfatti, il fisico teorico oggi 80enne che ha ispirato la figura di Doc nella trilogia di “Ritorno al futuro”- un ricercatore geniale, fuori dagli schemi e un po’ bohémienne, che a dirla tutta si occupa di UFO e della loro tecnologia da molti anni. 

Ora però si dice sicuro di aver compreso il funzionamento di queste anomalie immortalate dai piloti del Pentagono.

Jack Sarfatti

A partire dal cosiddetto Tic-Tac, quel velivolo paragonato per il suo aspetto sorprendente alla nota caramella.

Secondo i testimoni oculari (i top gun della Marina statunitense) era di forma ovoidale, lungo circa 15 metri, bianco e liscio, senza finestrini, ali e altri strumenti necessari per volare. Eppure, volava eccome. 

Talmente veloce da sparire in un istante sotto gli occhi del comandante David Fravor che cercava di intercettarlo. Lo stesso tipo di velivolo, nei giorni precedenti, era stato visto passare sugli schermi radar da 80 mila piedi a 20 mila in 0,78 secondi e poi fino a pelo dell’acqua in nemmeno 2 secondi. 

«E non aveva motori a reazione né razzi. Stava andando a centinaia, forse migliaia di G: com’è possibile? Non c’è modo che lo abbia fatto con una propulsione convenzionale», sostiene il fisico. 

E dal momento che nessuna propulsione convenzionale può rendere conto di una velocità tanto straordinaria, Sarfatti è convinto che la spiegazione vada cercata nella struttura di quella macchina delle meraviglie, costruita con un metamateriale, ovvero un materiale artificiale con proprietà elettromagnetiche del tutto diverse grazie alla geometria  delle sue molecole.

Ecco come i piloti della US Navy hanno descritto il Tic-tac.

«Se pompi energia elettromagnetica in un metamateriale, esso avrà una certa risonanza. In quella risonanza, la velocità della luce può scendere fino a un numero molto piccolo. 

La velocità della luce infatti è costante solo nel vuoto, ma varia quando attraversa i vari materiali e rallenta, perché nella materia incontra altre cariche. 

I metamateriali alterano la velocità della luce in modo drammatico. Se leggi uno qualsiasi degli studi standard sull’argomento, quando parlano di Warp Drive o di viaggi nel tempo tramite i wormhole dicono che il problema è che serve troppa energia. 

Questo non è vero, basterebbero delle pile! 

Ad alimentare il Tic-Tac potrebbe essere una semplice batteria ad energia atomica, forse a fissione nucleare, magari a fusione fredda - non so - che produce un campo elettromagnetico che permea all’interno il metamateriale. 
Oppure, per principio, basterebbe anche l’energia elettrica del cervello, perché l’energia richiesta è davvero molto piccola. 
E un campo gravitazionale confinato è esattamente quell’aura che avvolge il Tic-Tac nel filmato».

Incredibile, ma vero, secondo Jack Sarfatti che spiegherà la sua teoria in occasione del 21° Convegno Internazionale Ufologico di Firenze e dell’8° Meeting Internazionale “Figli delle Stelle” che si svolgeranno eccezionalmente insieme, in live-streaming, il prossimo 15 novembre

L’ evento dal titolo “UFO: Back to the Future” vede unite due associazioni da anni impegnate nella ricerca e nella divulgazione relative a questa tematica tanto sfuggente, ovvero il GAUS (Gruppo Accademico Ufologico di Scandicci) ed Extremamente. 

Per le note problematiche sanitarie, il convegno non si svolgerà in presenza, ma in diretta web, sul canale Youtube del GAUS. E per arrivare a un numero maggiore possibile di utenti sarà in tre lingue- italiano, inglese e spagnolo. Jack Sarfatti è solo uno dei relatori di caratura internazionale che si alterneranno per tutta la giornata.

Al meeting parteciperanno anche due docenti di antropologia: il sudcoreano Go Han e l’americano Michael Masters. Entrambi, in modo del tutto indipendente, si sono interessati al fenomeno UFO proponendo un approccio multidisciplinare. 
Importante anche il contributo di Jose Lay, già segretario del CEFAA - il Comitato di Studi sui Fenomeni Aerei Anomali - che ha indagato sui principali avvistamenti avvenuti in Cile negli ultimi decenni. Nel suo intervento, Lay farà sentire le registrazioni intercorse tra alcuni piloti di linea e la torre di controllo alle prese con oggetti estremamente luminosi e veloci mai identificati  che hanno rischiato di provocare un disastro aereo. 

«Un “near miss”, in gergo aeronautico, ovvero una collisione evitata per un soffio. Nelle tracce audio si percepisce la preoccupazione che si trasforma in panico nella voce del comandante che si è visto spuntare dal nulla un velivolo sconosciuto non rilevato dai radar sulla sua stessa rotta», dice Jose Lay. 

In un altro avvistamento, era stato l’addetto ai radar di un aeroporto a seguire i movimenti di un mezzo volante di forma circolare, brillante, che saliva e scendeva di quota con una velocità non paragonabile con quella di un normale aereo, per poi posarsi all’improvviso sopra una altura vicino alla Cordigliera delle Ande. Episodi rimasti senza spiegazione.

Sicuramente molto atteso anche l’intervento di Ricardo Gonzalez, uno dei contattisti più famosi al mondo: sostiene di ricevere costanti comunicazioni da parte di una civiltà extraterrestre proveniente dal pianeta Apu. Dalla Russia, ha confermato la sua partecipazione Nikolaj Subbotin, fondatore della *Stazione Ufologica di Ricerca Russa”. 
A completare il programma, poi, l’ufologo britannico Philip Mantle che ha studiato uno dei casi più sorprendenti di presunte abduction avvenute negli Stati Uniti (il Caso Pascagoula). E ci sarò anch’io, Sabrina Pieragostini, sia come responsabile di Extremamente sia come relatrice, per analizzare la connessione tra UFO e Intelligence.

L’evento in live streaming avrà inizio alle 9:30 di domenica 15 novembre: per seguirlo in italiano, basta cliccare sul link :
https://www.youtube.com/watch?v=XK4wotldqyI&feature=youtu.be   

Per la versione in lingua inglese e spagnola, il link è: 

Sarà l’occasione per fare il punto sullo stato delle ricerche e per sentire le ultime novità direttamente dalla voce degli studiosi impegnati sul campo- un appuntamento da non perdere.

Fonte:
 http://www.extremamente.it/2020/11/09/il-fisico-jack-sarfatti-so-come-volano-gli-ufo/

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Con testimonianze e i famosi tre video catturati da sensori a infrarossi avanzati, riconosciuti come autentici e diventati di pubblico dominio solo a partire dal 2017.
Sono noti come Flir1 (raccolto dal comandante David Fravor nei cieli sopra San Diego, in California, nel 2004), Gimbal e GoFast.

- Ufo, il Pentagono ha diffuso un video ufficiale. In attesa di nuove ‘rivelazioni’

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