lunedì 31 agosto 2020

Media Mainstream e Disinformazione

di Luciano Gianazza

Verso la fine della terza media, il professore di italiano, un giorno di giugno in cui si respirava già aria di vacanze, durante la lezione che ormai era quasi ricreazione, ci introdusse un argomento fino ad allora a me sconosciuto. 
Ci parlò dei mass media.

Da buon professore pre ’68, tradusse subito i termini in italiano e cioè Mezzi di Comunicazione di Massa, perché non facessimo indigestione di inglesismi.

Ci spiegò che la massa eravamo noi, la comunicazione erano le notizie, e i mezzi erano i giornali, la radio e la televisione.

Precisò che le notizie erano i fatti noti e che i giornali, la radio e la televisione erano i mezzi per farceli conoscere anche se avvenuti molto lontano da noi, per esempio oltreoceano.

Senza i mass media non avremmo mai potuto conoscerli, a meno che non avessimo avuto una vecchia zia da quelle parti che si prendesse la briga di scriverci per informarci, e in ogni caso lo avremmo saputo un mese dopo, quando la lettera sarebbe arrivata ...



Avevo capito bene cosa erano i mass media, secondo quell’ingenuo punto di vista del professore, sebbene non avessi digerito il fatto di essere un pezzettino di quella massa a cui arrivavano delle notizie, come il granoturco che mia madre lanciava alle galline, mi sentivo grande parlando di mass media alla fermata del bus specialmente con chi non ne sapeva nulla, mi sentivo colto e un soggetto interessante, che sa come va il mondo, catturando anche l’interesse delle ragazze. Peccato che le ragazze a cui piaceva quel tipo di personaggio a cui mi atteggiavo fossero bruttine e portassero occhiali con la montatura di tartaruga.

Passarono anni in cui continuai a ricevere notizie dai mass media, convinto che i fatti raccontati fossero i fatti avvenuti, che accoglievo nella mia mente con la fiducia che si dà agli amici e ai famigliari.

Il potere dei media dipende solo dalla fiducia innata dell’essere umano e dalla sua predisposizione al credere che quando uno parli dica ciò che pensa o che intende fare, perché fondamentalmente è un essere socievole e portato ad amare i propri simili.

La maggioranza delle persone ha queste caratteristiche sociali, tuttavia una piccola percentuale ne ha delle altre che potremmo definire asociali ed è dedita all’inganno e alla menzogna.

Queste persone hanno il sopravvento sulle persone socialmente oneste, perché hanno il vantaggio di conoscere il piano che vogliono adottare per prevalere sull’ignara persona sociale.

E’ quindi facile per loro raggiungere posti di potere da cui poi esercitano il controllo sui loro simili che non hanno le stesse ambizioni di dominio.

Queste persone, approfittando della fiducia, o meglio ingenuità, che caratterizza la maggior parte delle persone, hanno usato e usano i media per diffondere disinformazione per scopi di controllo sociopolitico ed economico.


L’arte della menzogna

Oggi quando parli di mass media non puoi fare a meno di parlare di menzogne, bugie e inganni. I media di per se stessi sono neutri, tramite essi puoi distribuire la verità o la menzogna, dipende da chi ne ha il controllo, e dato che sono controllati da quella piccola percentuale di asociali, non puoi aspettarti altro che menzogne.

Esiste un arte della menzogna, che consiste nell’abilità di mascherarla per farla sembrare verità, una verità piacevole.

Per far questo si fanno dire le più incredibili bugie da persone che sono considerate delle autorità del settore, qualcosa come un Dott. Prof. Dell’università di, Specializzato in, ecc. Se poi è un premio Nobel, lì è dura credere che ti stiano mentendo spudoratamente.

Le immagini hanno un grande ruolo, oggi che tutti hanno la TV, persino gli abitanti delle favelas, e con le animazioni al computer si può far vedere che un “probiotico” entra nell’intestino e magicamente rimette tutto a posto. Molti poi buttano giù quella roba senza sapere che cosa sia in realtà e senza nemmeno senza sapere cosa significhi la parola probiotico. Se poi a presentarlo è una bella donna, un personaggio noto, con una siluette da 20 sedute passate in un centro di bellezza, anche chi nel profondo sa che non raggiungerà mai quella forma cede comunque all’illusione trasmessa dal messaggio.

Anche la voce pacata-suadente-sensuale-materna che accompagna molti messaggi promozionali è un buon mezzo per infinocchiare.

Un altro buon metodo è quello di farti sentire un imbecille per non aver comprato una data marca di anti calcare per la tua lavatrice.

Un altro ancora è l’uso del tipo vestito da bancario in camicia e cravatta con la valigetta 24 ore che si ciuccia la bottiglietta sempre di probiotico, ma con un altro “bifidus” e che dice che lo proporrà ai suoi colleghi, e così oggi se vai in banca puoi vedere qui e là un impiegato di sportello che tra un cliente e l’altro trangugia giù velocemente la mistura della bottiglietta.

I dentifrici e gli spazzolini da denti ormai sono presentati da tipi in camice bianco, per farti credere che gli elogi provengono da bio-scienziati o dottori, e sono sempre tutti approvati dal tuo dentista di fiducia.

Per non parlare della bellissima, affiatatissima, famiglia, intorno al piatto di pastasciutta, mentre melodie che toccano il cuore ti fanno venir voglia di piangere per la famiglia che non hai più e corri subito a comprare la pasta per averne almeno l’illusione.

Le pastiglie e le bustine per il mal di testa e altri disturbi nello spot te lo fanno passare in tre minuti ed è sempre il partner più intelligente che prende l’iniziativa di aprire la bustina e versarla nel bicchiere con la giusta quantità di acqua, in maniera efficiente e brillante. Quindi poi se uno cerca di farsi passare il mal di testa da solo senza niente, arriva il partner con pastiglia e bicchiere.

Il potere del gruppo viene usato oggi dai provider di telefonia. Quando vedi i loro spot c’è una marea di comparse da colossal tipo “La Bibbia”, tutte sorridenti e felici, e che ti dicono che sei al centro della vita, cosi fai il passaggio a quella compagnia, perché ti piace stare con tutta quella gente, e poi ti chiedi perché sei così solo e nessuno ti chiama.

Tantissimi sono i metodi oggi usati, gli psichiatri e gli psicologi sono al servizio delle agenzie di PR, Marketing e Promotion per trovare modi sempre nuovi e più sottili, per entrare nei varchi della mente umana per infilare i loro cavalli di Troia.


Media Mainstream

Mainstream letteralmente significa “corrente principale” ma in questo specifico caso significa “corrente di pensiero prevalente” riferito a cosa deve arrivare a te tramite i mezzi di comunicazione di massa. Non si tratta più di trasmissione di resoconti descrittivi di fatti, se mai lo fosse stato in passato, ma di un flusso ininterrotto, come quello di un fiume in piena, di dati che possono non avere alcun riscontro con la realtà ma costituiscono una “realtà” artificiale costruita ad arte per rendere possibile al meglio la realizzazione degli interessi di chi controlla i media.

Per capire come funziona nella pratica dobbiamo analizzare tre aspetti:

Come sono strutturati e come sono coordinati i differenti organi mediatici?
In che modo sono relazionati con la massa, ovvero l’umanità spersonalizzata fatta di numeri e statistiche, classi sociali, professione sesso, categorie ecc.?
In che modo i media sono relazionati con il potere e altre autorità?
La massa, come chi si ritiene al di sopra ama chiamare i normali cittadini, semplicemente riceve e subisce, in forma elegante e senza che ne sia consapevole, non ha alcuna voce in capitolo su come i media debbano comportarsi.

Ci sono due livelli nella struttura dei media.

Uno inferiore che si occupa di far divertire il pubblico, i giochi con il pubblico in sala, i reality show, le soap opera, i trivial, le partite, le corse, oltre a tutto quanto che potrebbe rientrare nella TV spazzatura e demenziale e oltre ai giornali scandalistici che ti informano con quale calciatore se la fa la tale attricetta. Possono fare tutto quello che vogliono purché non si occupino di cose serie. Queste ultime spettano al livello superiore della struttura.

A questo livello appartengono le grandi TV, le grandi testate giornalistiche e riviste nazionali e in particolare quei programmi che stabiliscono l’agenda, le cose da dire e da fare, chi o cosa sostenere.

Le agenzie di stampa forniscono le notizie minuto per minuto e si stabilisce quali notizie devono avere la precedenza, per quanto tempo vanno mantenute in primo piano o in prima pagina, quali devono essere invece ignorate e quali invece combattute e ostacolate.

Le Tv e i giornali di provincia non fanno altro che replicare supinamente il programma dei “grandi”, oltre alle notizie locali.

I media sono strutture parassite. Senza il denaro delle multinazionali, elargito per il pagamento di campagne pubblicitarie, le TV i giornali e le riviste in breve tempo dovrebbero chiudere.

I giornali gratuiti che trovi fuori delle stazioni dei treni e della metropolitana sono i più servili perché nemmeno dai a loro un centesimo e per prendere la pubblicità devono sostenere al 100% le tesi di chi paga.

I media sono collegati con le università, altre strutture parassite, anch’esse dipendono dai fondi privati delle multinazionali.

Le università forniscono ai media informazione ed esperti, che vedi poi tirare in ballo nei vari programmi e rubriche per dare i consigli secondo il volere delle multinazionali.

Le multinazionali tengono in mano i media e le università. Molte sono pure proprietarie di giornali e TV, e questo aumenta il loro potere.

Le multinazionali controllano i governi, e pure l’opposizione. I politici per essere eletti hanno bisogno di soldi e di voti e le multinazionali forniscono entrambi. I soldi vengono dati in forme legali o camuffate da consulenze, i voti tramite il loro personale e i loro clienti. Una catena di supermercati può farti capire per vie indirette, tipo il passaparola, che se voterai quel partito ti potrebbero assumere a tempo indeterminato, o non ti sottoporranno a mobbing se continuerai a dare il tuo appoggio alla persona giusta.

Quindi il mondo politico porta avanti anch’esso l’agenda delle multinazionali, le varie personalità, ministri, senatori e presidenti fanno i loro discorsi assistiti dai direttori dei TG, o compaiono a trasmissioni per confrontarsi con altri di fazioni opposte, litigano, si insultano, ma poi la serata termina e tutto rimane come le multinazionali vogliono.

Abbiamo quindi le multinazionali che controllano con il denaro i media, le università e il mondo politico nel suo insieme.

I media, le università, il mondo politico sono in perfetta sintonia sul da farsi e sul da dirsi.

In tutto questo l’etica e la morale, la giustizia, il bene per i cittadini non sono minimamente presi in considerazione. Anzi di solito il cittadino ci rimette denaro, diritti e salute.

Le multinazionali sono dei dittatori. Chi non accetta quello che dicono di fare o dire è tagliato fuori dal gioco.

Le persone che occupano posizioni importanti nei più svariati campi di attività, nelle grandi società, come pure direttori di telegiornali, quadri dirigenti di reti televisive, o politici che rimangono sempre in sella, sono persone che hanno imparato le maniere giuste di comportarsi e quali giusti pensieri pensare.

L’obiettivo dei media, che si tratti di un giornale o di una rete TV, non è quello di dare informazione, ma di creare audience.

Creare Audience

Non si tratta solo si creare audience, ma di creare audience privilegiata.
Al giornale non gliene può fregar di meno se il giornale lo paghi o te lo leggi in internet gratuitamente. Gli interessa acquisire gente ricca che vorrà mettere lì la pubblicità dei suoi prodotti. Quindi dovrai scrivere quello che quella gente vuole trovare quando legge il tuo giornale.

Facciamo un esempio:

Nel giornale metti un articolo in cui elogi la validità della dieta senza muco, che ti permette di perdere naturalmente il peso in eccesso senza pillole di alcun genere, non consumi cibi animali, né tanto meno latticini e neppure la pasta e nessun prodotto lavorato e confezionato, ti puoi scordare il medico, il farmacista e l’ospedale.

Aggiungi poi che tu stesso la stai facendo da due mesi e la tua sciatica che cercavi di curare da anni è miracolosamente scomparsa e la consigli vivamente ai tuoi lettori, aggiungendo che la spesa al supermercato si è ridotta a un quarto di quanto spendevi prima.

Forse molti comuni cittadini saranno interessati e acquisteranno le copie del tuo giornale, ma quella audience non vale nulla, non sono le copie di giornale che ti fanno guadagnare.

Sono gli annunci pubblicitari dell’industria farmaceutica, dell’industria della carne, della pasta, dei formaggi ecc. che ti fanno guadagnare, e queste industrie non metteranno mai i loro annunci su un giornale in cui dici che non fai più la spesa al supermercato!

Al contrario se queste industrie sanno che possono contare su di te perché parli il loro stesso linguaggio, e promuovi e difendi i loro interessi, loro costituiranno la tua audience e ti riempiranno di soldi per mettere i loro annunci sul tuo giornale.

Facciamo un altro esempio:

Ogni giorno muoiono decine di bambini per fame o guerra. Non gliene frega niente a nessuno. Quanti giornali hai letto che hanno riportato che oggi sono morti 23 bambini in Sudan? Nessuno.

Muore un bambino figlio di vegetariani. Tutti i media pubblicano la notizia.
La dieta vegetariana è pericolosa, i genitori sono irresponsabili, la magistratura apre un’inchiesta, ai genitori si vuole togliere gli altri figli e affidarli presso istituti. La cosa viene tirata avanti per giorni. Poi si scopre che il bambino è morto per una infezione contratta in ospedale, ma questo è irrilevante, quello che conta è che era vegetariano.

Questo modus operandi fa parte di una tecnica di controllo sociale che si chiama “creazione del consenso o dissenso”.

Questi episodi sono nettare per i media, perché permettono a loro di screditare coloro che sono ritenuti nemici dei loro inserzionisti. Hanno il terrore che il mondo possa smettere di mangiare i cibi animali che vendono, lo stesso terrore che i dittatori hanno per le rivoluzioni.

Quindi l’obiettivo dei media è una audience qualificata e piena di soldi. I giornali non scrivono per informare te. Sono la vetrina delle multinazionali, e gli articoli mostrano i prodotti che vogliono venderti.


Qualche esempio:

Il cioccolato rende felici:

Studi fatti presso i laboratori dell’università di Blablablanta hanno dimostrato che il cioccolato mangiato nei momenti di sconforto riporta la pace e la felicità. Ecc.. Vengono fatti articoli per ogni settore, sul caffè, la pasta, il prosciutto, il pesce, il pollo. E tutti concludono che “fa bene mangiarne”. Poi in altri articoli si dice peste e corna sui vegani, gli animalisti, i crudisti, anche se all’ospedale a fare la chemio ci trovi quelli che mangiano la roba sopraddetta.

Altri articoli ti dicono cosa è trendy, come ti devi vestire, come deve e non deve essere fatta la donna, (non magra, deve mangiare, seguendo i suggerimenti della rivista “Mille sapori in cucina”)

I politici litigano e si scannano tutto il giorno, poi quando viene proposta la legge per vendere farmaci nei supermercati viene bocciata sia dalla maggioranza che dall’opposizione. Come mai?

Semplice, Federfarma, la potentissima lobby dei proprietari di farmacie, ha dato ai due schieramenti (centrodestra e centrosinistra) 250 mila euro complessivi, divisi in parti uguali, quindi 125 mila a uno schieramento, e 125 mila all’altro: Sono la somma di tanti finanziamenti da 5 mila, 10 mila, 7 mila, 3 mila, 8 mila che di volta in volta finiscono ai vari parlamentari, per non fare approvare determinate leggi.

Ma quando interverrà Big Pharma, ossia la ancora più potente lobby delle industrie farmaceutiche, tirerà le orecchie a Federfarma e i farmaci arriveranno assieme ai cetrioli anche nei supermercati, un settore che fa gola a Big Pharma, anche se fa venire il mal di testa ai proprietari di farmacie.

Tutto quello che vedi senti e leggi sui media altro non è che quello che le multinazionali vogliono che tu legga, senta e veda, e quello che i parlamentari, che tu hai eletto, dicono e fanno, è quello che le multinazionali vogliono che dicano e facciano.

Tutto quello che dicono i tuoi rappresentanti politici è falso, non rispecchia quello che intendono fare, non possono certo dirti che non stanno facendo i tuoi interessi. Per quello che quando sorridono si vede lontano un miglio che il loro sorriso è falso, nessuno potrebbe sorriderti spontaneamente quando sta preparando la tua fossa.

La somma di tutto questo costituisce la “corrente di pensiero dominante” il pensiero tirannico delle multinazionali.

Media mainstream è il flusso ininterrotto, il fiume in piena che riversa su di te i concetti del pensiero dominante delle multinazionali, per programmare e conformare la tua mente ai loro sogni e bisogni 24 ore al giorno 7 giorni su 7.

Non è informazione.

Fonte: www.medicinenon.it

(Frase tradizionalmente attribuita a Joseph Goebbles, senza reali riscontri.
Ma a furia di ripeterlo ne siamo ormai tutti convinti 😉 )

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