venerdì 24 gennaio 2020

La Risonanza Morfica

Milioni di persone in tutto il mondo fanno l'esperienza personale di fenomeni inspiegabili, che possono essere per esempio, sapere in anticipo chi li sta chiamando quando il telefono squilla.
La scienza ufficiale non fornisce alcuna spiegazione per questi fenomeni, oltre a respingerli come mera illusione.


Rupert Sheldrake, dopo anni di indagini sulla telepatia, e i fenomeni inspiegabili di precognizione umana, fornisce la sua spiegazione.
Ha elaborato una sua teoria che chiama “risonanza morfica” e mostra anche come semplici forme organiche si possono auto-organizzare in un sistema più complesso, in aggiunta al processo di Darwin sulla selezione naturale.

Secondo Sheldrake:
La formazione delle abitudini dipende da un processo chiamato risonanza morfica, modelli simili di attività che rieccheggiano attraverso lo spazio e il tempo come modelli successivi ai precedenti.
Questa ipotesi si applica a tutti i sistemi auto-organizzati, tra cui gli atomi, le molecole, i cristalli, le cellule, le piante e le società animali, come una memoria collettiva.

Un cristallo di solfato di rame, per esempio, è in risonanza con innumerevoli precedenti cristalli di solfato di rame, segue le stesse abitudini e la stessa organizzazione.

Una piantina di quercia segue sempre le abitudini di crescita e sviluppo di querce precedenti. Quando un ragno inizia a tessere la sua tela, segue le abitudini degli innumerevoli antenati, risuonando attraverso lo spazio e il tempo ...


Rupert Sheldrake

Più persone imparano una nuova abilità, come lo snowboard ad esempio, più sarà facile imparare la stessa tecnica, a causa della risonanza morfica da snowboard precedente.

Dice Sheldrake: C’è molto di più sulla Risonanza Morfica di quanto esposto, ma io non so spiegarlo, e devo ammettere che non capisco tutti i suoi molteplici aspetti.

Sheldrake ritiene che i ricordi non sono immagazzinati nel cervello ma da qualche parte al di fuori di esso, il cervello non sarebbe come l'hard disc di un computer, ma un riproduttore di segnali elettrici, più o meno come fa un televisore, che si sintonizza sui segnali trasmessi e li decodifica come ricordi, cioè come Risonanza morfica.

Ci sono forti analogie con la teoria di Carl Jung dell’inconscio collettivo e degli archetipi. 
Le idee di Jung sono state accettate (anche se piuttosto tiepidamente) da molti scienziati del suo tempo. Sheldrake, anche se non ottiene il sostegno di molti suoi colleghi, porta avanti i suoi studi privatamente.
Le sue esplorazioni nelle zone liminali della scienza sono particolarmente impopolari, anti dogmatiche, e sono considerate una ‘pseudo-ricerca’ fuori dal campo dell'esperimento scientifico.

Ma Sheldrake, con dispiacere dei suoi detrattori, non è un pazzo dilettante, bensì uno scienziato dell'Università di Cambridge, biochimico di comprovata esperienza, laureato con lode, e va avanti con i suoi studi.
Prima di sviluppare il suo interesse per la parapsicologia, ha condotto programmi di ricerca più convenzionali e fatto importanti scoperte sulla fisiologia delle piante e gli ormoni vegetali.

Secondo i critici del lavoro di Sheldrake la sua lettura è affascinante ma c'è anche una buona dose di gelosia professionale e di risentimento per le sue ricerche, che continuano ad essere finanziate dalla Cambridge University, e anche perché vende molti libri ...


Le sue teorie e le sue conclusioni vengono respinte perché non sono conformi al “dogma scientifico”, e anche questo fa di lui un bersaglio.

Sheldrake è stato oggetto di frequenti attacchi, e non solo ai suoi studi, nel 2008 è stato ferito alla gamba da un “pazzo” giapponese che lo aveva seguito negli Stati Uniti, ritenendo che stava usando tecniche di controllo mentale su di lui.
Ha sopportato tutto con una rara pazienza e buon umore, ma si è preso una rivincita con il suo ultimo libro: Le illusioni della scienza - 10 dogmi della scienza moderna posti sotto esame,
una risposta elegante e dai toni piuttosto educati e signorili al materialismo scientifico.

Poco prima della pubblicazione (2013), Sheldrake ha espresso le sue idee e le motivazioni che lo hanno spinto a scrivere il libro.
In primo luogo, il titolo The science delusion - Freeing the Spirit of Enquiry (2012) (Science Set Free -10 Paths to New Discovery il titolo della versione distribuita negli Stati Uniti), che sembra essere un colpo diretto al saggio The God delusion (2006) di Richard Dawkinsun fervente sostenitore del dogma materialistico scientifico.

Dice Sheldrake: “ho pensato alle idee per questo libro da molti anni, forse 30 o 40 anni, da quando ero uno studente, e mi sono reso conto che qualcosa non quadrava nella scienza.

E’ stato sufficiente guardare l’intero quadro, ci sono tante ipotesi e teorie, e ho voluto capire. L’illusione scientifica moderna si basa su 10 dogmi, che affermano che tutto è essenzialmente meccanico.

I cani, per esempio, secondo la scienza, sono meccanismi complessi, piuttosto che organismi viventi con obiettivi propri. Anche secondo Richard Dawkins le persone sono macchine, goffi robot i cui cervelli sono dei computer geneticamente programmati.
"I geni sono programmi; il cuore è una pompa; il cervello è un computer! Ma molti aspetti della natura non sono simili alla macchina, compreso l'intero universo. (parole di Rupert Sheldrake)

Sempre secondo la visione di Dawkins la coscienza umana è un’illusione prodotta dall’attività materiale del cervello, (e qui ci scapperebbe una bella risata). La quantità totale di materia ed energia è sempre la stessa (con l’eccezione del Big Bang, quando tutta la materia e l’energia dell’Universo apparvero improvvisamente). Le leggi della natura sono fisse, sono sempre le stesse, oggi come lo erano all’inizio, e tutto rimarrà così, sempre.

La natura e l’evoluzione non hanno né scopo né direzione. Tutto è eredità fisica e biologica, frutto del materiale genetico, DNA, e altre strutture materiali. Sempre secondo Dawkins, le memorie sono dentro la testa e non sono altro che le attività del cervello, i ricordi vengono memorizzati come tracce materiali nel cervello e vengono spazzati via al momento della morte.
I fenomeni inspiegabili come la telepatia sono illusori.
La medicina meccanicistica è l’unica che funziona d’avvero.

Ma Sheldrake, ad ognuno di questi argomenti dedica un capitolo e fa un breve elenco di ulteriori domande rivolte direttamente a questi studiosi, a cui ribatte e afferma che alcune contraddizioni di questi approcci materialistici sono molto divertenti, mettendo in evidenza tutte le loro incongruenze intrinseche, spesso stupide, di dogmi tanto accettati.

Per esempio Sheldrake fa notare che la teoria meccanicistica era destinata ad essere una metafora, ma ha finito per essere presa alla lettera.

Gli organismi viventi non sono automi, un fatto che è palesemente ovvio per ogni proprietario di un cane o un gatto. Pochi lettori si considerano come una macchina geneticamente programmata in un universo meccanico.

Sheldrake dice che molti di noi si sentono vivi in un mondo vivo. Pensate veramente di non essere altro che una macchina complessa, programmata solo a credere nel materialismo? Sheldrake mette in discussione, con ironia, molte cose che la scienza da come verità di base e assunti, o convinzioni.

Che l’Universo abbia avuto inizio con un Big Bang è l’ortodossia a partire dal 1960, ma in realtà è una teoria, e Sheldrake solleva tutte le domande, fornendo risposte alternative.

Sheldrake non contesta solamente la teoria, ma la confronta con i miti della creazione, ognuno dei quali comincia con un atto iniziale di creazione da parte di Dio, la teoria del Big Bang è diversa soltanto per quanto riguarda quel Dio, che è stato cancellato dalla storia.

Uno dei principi basilari della fisica è la legge della conservazione della materia e dell’energia, che afferma che non può essere creata né distrutta: la quantità di materia ed energia nell’Universo è sempre la stessa. “Tranne, naturalmente, nella singolarità primordiale del Big Bang quando l’Universo è apparso dal nulla”, violando tutte le leggi stesse della scienza!

E’ come se la scienza avesse detto: datemi un miracolo, e da lì in poi si andrà avanti con un sistema univoco e causale. 

La maggior parte dei fisici ritengono che solo il 4% della massa dell’energia dell’Universo è convenzionale, il restante 96% è costituito da materia oscura, di cui non si sa nulla.
Anche la gravità dovrebbe rallentare l’espansione dell’Universo, ma le osservazioni fatte a metà degli anni 90 hanno dimostrato che sta accelerando.

Si ritiene che l’espansione dell’Universo sia guidata da una energia oscura, e si calcola che sia il 73% della massa totale dell’Universo. Nel modello attuale, la quantità di energia oscura potrebbero essere in aumento, contrastando l’attrazione gravitazionale che dovrebbe invece contrarre l’Universo.

Le leggi di conservazione si applicano solo al 4% cento della materia standard ed energia, non necessariamente al 96%. Alla luce della moderna cosmologia, dice Sheldrake, come avere la certezza che la quantità totale di materia ed energia sia sempre stata la stessa? La velocità della luce potrebbe non essere costante come siamo stati indotti a credere. Quando studiavo queste cose alcuni anni fa, mi sono reso conto che anche se si suppone che la velocità della luce sia costante e nota con precisione, vi sono prove che suggeriscono il contrario.

La velocità della luce viene misurata con regolarità, nei laboratori universitari in tutto il mondo, e ogni volta esce con risultati leggermente diversi, la cifra finale è arrivata da un comitato di esperti.

Ma alcuni risultati vengono scartati, perché troppo differenti da quelli che ci si aspetta, o perché la loro origine non è considerata del tutto affidabile. 

La misurazione della velocità della luce iniziò nel 20esimo secolo, inizialmente ci sono state notevoli variazioni, ma nel 1927 gli esperti hanno concordato su una velocità “del tutto soddisfacente” di Km 299,796 (186,300 miglia) al secondo.

L’anno seguente, questa misteriosamente scese di circa 20 km al secondo, la nuova velocità fu registrata in tutto il mondo, con i migliori sistemi, la velocità più bassa è rimasta costante dal 1928-1945, ma alla fine del 1940 è tornata di nuovo al valore iniziale. 

È stato suggerito da alcuni scienziati che questo potrebbe indicare variazioni cicliche della velocità della luce. Oggi, forse, non lo sapremo mai, dice Shaldrake, perché il tutto è stato bloccato in un sistema chiuso.


Quindi, la velocità della luce può variare in futuro, e lo strumento variare con essa. 

Ho fatto visita a un metrologo, dice Sheldrake, quando ho chiesto della variazione del 1928-1945, ha ammesso che era imbarazzante che degli scienziati stimati avessero fatto tante misurazioni errate in quel periodo.
Questo è interessante, ho detto, e se ci fossero davvero le varianti? Non si dovrebbe indagare?
Lui mi guardò sbalordito, e perché mai? La velocità della luce è una costante!
Secondo Sheldrake, più aperto, la costante gravitazionale Universale varia.

La costanza della velocità della luce è considerata sacrosanta tra i fisici. 

Quando è giunta notizia della presunta maggiore velocità raggiunta dai neutrini, in World News il celebre professor Brian Cox ha spiegato la questione in termini profani per la BBC, fermamente convinto che la velocità della luce sia un limite di velocità universale che non può mai essere superato, se ne uscì con questa analogia dicendo:
“Se un aereo dovesse viaggiare da Londra a Sidney alla massima velocità in assoluto, non ci sarebbe modo di rendere il viaggio più veloce, tranne, ha aggiunto, scavare un tunnel attraverso la Terra e questa sarebbe la scorciatoia! Vedete, ha dichiarato Cox allegramente, i neutrini non sono necessariamente più veloci della luce, ma possono semplicemente prendere una scorciatoia attraverso un’altra dimensione!”.

“Per un non-fisico, sembra sorprendente che per gli esperti sia più facile accettare un universo dalle molteplici dimensioni che a mettere in discussione un dogma scientifico”.

Sheldrake esplora le prove in modo molto dettagliato e convincente, uno dei suoi argomenti è: i ricordi possono persistere per decenni, ma il sistema nervoso è dinamico, in continua evoluzione, e allora come potrebbero essere conservati nella memoria del cervello in modo senza perdersi in termini molecolari?

Sheldrake sostiene che i ricordi sono immagazzinati da qualche parte al di fuori del cervello e vengono recuperati dalla risonanza morfica. 
Questi ricordi e idee sono forse accessibili da altri?

Nella scienza è accaduto più di una volta: Isaac Newton e Gottfried Leibniz, per esempio, inventarono contemporaneamente il calcolo infinitesimale

Nel 75° anniversario della rivista Vogue, Sheldrake è stato invitato a un convegno per parlare di risonanza morfica e dello spirito del tempo (zeitgest).
C’erano molte persone, stilisti del mondo della moda, rivenditori e alcuni rappresentanti della finanza e del mercato azionario, tutti erano convinti che vi era un zeitgeist, e che lo avevano sperimentato. Alcune aziende sospettavano di avere spie che lavoravano al loro interno e passavano le idee ai rivali!

Sheldrake afferma che si può accedere a una memoria collettiva: le persone creative potrebbero essere toccate da un qualcosa che si trova al di là dello spazio e del tempo. 
Mentre scrivevo una nuova scienza della vita, dice Sheldrake, ero molto consapevole del fatto che altri potevano lavorare sulla mia stessa idea, c’è n'erano due o tre, uno di loro, Nicholas Greaves, che non è uno scienziato ma un agente immobiliare, aveva avuto una idea in testa e sentiva di doverla esprimere. Si chiamava Teoria della Duplicazione; ho scoperto che entrambi avevamo idee molto simili.

In Le illusioni della scienza, Sheldrake ci ricorda che gli scienziati sono prima di tutto esseri umani, con tutte le carenze e le manie di tutti i comuni mortali. Sono in competizione per i finanziamenti e il prestigio,"costretti" da pressioni e circondati da pregiudizi e tabù.

Dall’Illuminismo del 18° secolo, il mondo della scienza ha dichiarato di operare con mente aperta e spirito di ricerca, ma questo avviene raramente nella pratica. Qualsiasi programma di ricerca moderno subisce un bel po' di pressione per evitare imprevisti o risultati indesiderati.

Qualcosa di fondamentale è stata ignorato dalla scienza e potrebbe anche essere qualcosa di importante, ad esempio la gravità, ma a meno che la scienza non riesca ad applicare l’apertura mentale che predica, non lo sapremo mai.

Come Sheldrake scrive:
Nell'ideale dell'Illuminismo, la scienza era un percorso verso la conoscenza che avrebbe trasformato l'umanità in meglio. Scienza e ragione erano all'avanguardia. Questi erano, e sono tuttora, ideali meravigliosi che hanno ispirato generazioni di scienziati.

Sono assolutamente a favore della scienza e della ragione se sono scientifiche e ragionevoli. Io sono contro gli scienziati che hanno una visione del mondo materialista esente dal pensiero critico e da indagine scettica. Abbiamo bisogno di una illuminazione dei Luminari.


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