venerdì 5 ottobre 2018

L'uomo si nutriva di sola frutta – Lo dimostra uno studio paleontologico

Studi preliminari sui denti fossili hanno condotto il Dott. Alan Walker, antropologo dell’Università John Hopkins a suggerire una ipotesi sensazionale: gli antenati umani, in origine, non erano prevalentemente mangiatori di carne e neppure di semi, germogli, foglie o erbe. Né erano onnivori. I loro denti invece sembrano mostrare le tipiche caratteristiche di chi si nutriva di una dieta a base di frutta.

Almeno fino all’arrivo dell’Homo erectus, la specie immediatamente precedente all’Homo sapiens, non c’è evidenza della dieta onnivora, che oggi è tipica degli esseri umani.

Se confermati, i risultati rovescerebbero parecchi presupposti comunemente ritenuti validi circa la dieta degli ominidi delle origini, ovvero le creature della specie umana. Si è ritenuto generalmente, per esempio, che i grandi molari, piatti in superficie, delle specie robuste di Australopiteco [uomo preistorico] e quelli appartenenti all’essere propriamente umano, chiamato Homo habilis, avessero in sé le caratteristiche degli onnivori, mangiatori di carne mescolata a radici, frutta secca a guscio, uova, germogli e frutta ...


(Immagine a scopo puramente illustrativo, non attinente direttamente all'articolo riportato. 
Si tratta di resti (risalenti, pare, a "soli" 300.000 anni fa) di una mascella 
trovata a Jebel Irhoud (Marocco). )

“Non voglio sbilanciarmi troppo ancora” – ha detto il Dott. Alan Walker, “Ma è senz’altro una sorpresa”.
Il campione dei denti studiato finora è piccolo – poco più di due dozzine dei principali quattro tipi rappresentativi degli ominidi – ed ulteriori analisi potrebbero confutare le ipotesi iniziali. Ma, sebbene il campione sia piccolo, nessuna eccezione è stata trovata.
Ogni dente esaminato appartenente agli ominidi del periodo da 12 milioni di anni fa fino all’Homo erectus (un milione di anni fa quando migrò dall’Africa), è sembrato appartenere ai mangiatori di frutta. Il dente di ogni Homo erectus era quello di un onnivoro. L’Homo erectus è stata la prima forma umana nota per essere emigrata al di fuori dell’Africa. I reperti [campioni] sono stati trovati in molte parti dell’Africa e dell’Asia

I risultati sono basati sull’analisi estremamente dettagliata dei microscopici tipi di usura riscontrati sulle superfici dei denti a causa della masticazione. Il metodo, inventato dal Dott. Walker, utilizza un microscopio elettronico a scansione che evidenzia i graffi e i buchi che sono invisibili ad occhio nudo.

Il Dott. Walker ha trovato che generi differenti di alimento contengono minerali che guastano la superficie dello smalto dei denti con diverse modalità. È possibile anche distinguere fra un mangiatore di erba e un mangiatore di foglia perché ogni alimento contiene tipi e quantità diverse dei caratteristici cristalli della silice, che si formano naturalmente all’interno delle cellule vegetali. Questi cristalli, chiamati phytoliths, sono più duri dello smalto dentario e lo graffiano leggermente mentre l’animale mastica questo alimento.
Le erbe contengono una proporzione elevata di phytoliths tipica delle foglie dei cespugli e degli alberi. La frutta non ne contiene nessuno. Di conseguenza, i denti dei mangiatori di frutta sono molto lucidi, senza cioè quei tipici segni di usura caratteristici [provocati] da altre fonti di alimento. La carne non contiene phytoliths ma i denti dei carnivori mostrano le graffiature causate sgranocchiando ossa.

Utilizzando i denti di vari mammiferi viventi di cui si conosce l’alimentazione, il Dott. Walker ha stabilito che il tipo di micro-usura dei denti doveva essere abbastanza regolare da una specie all’altra. Ciò è in gran parte dovuto al fatto che lo smalto dei denti è della stessa sostanza in tutto il regno animale.
Per provare il suo metodo, il Dott. Walker ha confrontato i tipi di micro-usura [dentale] su determinate specie di animali di cui si conoscono differenti abitudini di alimentazione. Per esempio, di due tipi di hyracoidea (un tipico esemplare di coniglio della famiglia dei mammiferi roditori), uno si alimenta principalmente di erba mentre l’altro è un esploratore, che si nutre delle foglie dei cespugli e degli alberi. I loro denti possono essere identificati facilmente utilizzando un microscopio elettronico a scansione.

Il Dr. Walker ha riscontrato modelli simili in vari tipi di maiale selvatico, come il facocero e una tipologia di scimmie. È mettendo a confronto questi modelli che i denti degli ominidi vengono esaminati.
Per esaminare i denti al microscopio il Dott Walker deve montare le corone dei denti su tronconi di metallo all’interno della camera a vuoto del microscopio, successivamente la corona verrà ricoperta con una lega d’oro palladio che riflette il fascio elettronico. È il fascio di elettroni riflesso che il microscopio individua elettronicamente e manipola per ingrandire l’immagine che viene poi proiettata su uno schermo televisivo. I denti degli ominidi non hanno prezzo. I reperti non vengono distribuiti a nessuno, neanche ad Alan Walker, che è un collega vicino a molti dei principali cercatori dei fossili di ominidi. Di conseguenza, il Dott. Walker ha messo a punto un metodo che riproduce i denti fondendoli con l’epossido. Il metodo non altera il fossile e capta al microscopio tutti i dettagli necessari all’analisi.


Se è vero che gli ominidi dei primordi erano principalmente tutti mangiatori di frutta, questo fatto suggerirebbe uno stile di vita simile a quello degli scimpanzé che vivono nelle foreste, come la maggior parte degli antropologi aveva intuito.

Tuttavia il Dott. Walker osserva che una dieta a base di frutta non deve identificarsi con quello che gli Americani intendono in senso stretto – arance, prugne, mele, banane ed altri prodotti estremamente dolci e molli.
Centinaia di piante producono frutti più duri e più sostanziosi. Il baccello dell’albero dell’acacia è solo un esempio e oggi è abbastanza comune in Africa. Si sviluppa nelle regioni leggermente boscose vicino ai pascoli considerati solitamente come la casa degli ominidi delle origini.

L’uomo è predisposto a nutrirsi di sola frutta

Vero è però che il genere umano ad un certo punto della storia, acquisì abitudini onnivore.

Ma un milione di anni di carne (che non era un alimento quotidiano) contro milioni di anni di frutta non ha cambiato la struttura anatomica e fisiologica del corpo.


Egiziani e persiani vivevano esclusivamente di frutta e vegetali. Gli spartani erano mangiatori di frutta. Gli antichi greci basavano la loro alimentazione su frutta e verdura. Nonostante questo l’uomo moderno pensa alla frutta come un alimento privo di valore e di contenuto. Lo si considera come dessert, come una decorazione, fino ad averne paura. 

Le ciliege? Causano mal di pancia. L’anguria? Fermenta e ti riempie d’acqua. A parte gli occhi che guardano avanti e non ai lati, le mani prensili e delicate, non aggressive, il pollice della mano opponibile e concepito per raccogliere e trattenere nocciole e pomi, a parte la dentatura adatta a masticare vegetali, semi e frutta, a parte la conformazione intestinale oblunga (12 volte la lunghezza del tronco), e tantissime altre indicazioni a conferma del suo vegetarianismo, tre caratteristiche ancor più fondamentali e significative sono:

A) quella del sangue e della saliva umana, che sono alcaline e non acide (come nei carnivori-onnivori),

B) quella della totale assenza nell’uomo dell’enzima uricasi, che serve a disintegrare e disattivare il micidiale acido urico delle carni, mentre detto enzima è abbondante negli animali carnivori-onnivori,

C) quella della scarsa presenza di acido cloridrico nello stomaco umano, e quindi difficoltà di disgregare le proteine animali, mentre tale presenza acida nei carnivori-onnivori è 10 volte più intensa.


Alan Walker Evan Pugh [il più alto titolo onorifico dell’Università della Pennsylvania, dal nome del primo rettore] è professore di Antropologia e Biologia all’Università dello Stato della Pennsylvania.
È un paleontologo che ha fatto avanzare la ricerca nel settore portando avanti il lavoro di laboratorio sui primati fossili e viventi, al fine di studiarne il comportamento. Ha studiato la deambulazione dei lemuri viventi, al fine di riconsiderare la locomozione dei lemuri giganti del Madagascar recentemente estinti, l’usura microscopica sui denti per comprendere le abitudini alimentari dei primati e ominidi estinti e, recentemente, ha collaborato con i colleghi per capire il rapporto tra le dimensioni dei canali semicircolari [sono i tre canali semicircolari all’ interno dell’orecchio] e il movimento, al fine di scoprire gli adattamenti locomotori delle specie estinte senza ricorrere alle informazioni sullo scheletro degli arti. È membro della Società Reale, dell’Accademia Americana delle Arti e delle Scienze, Socio Straniero della United States National Academy of Sciences e membro della MacArthur Academy. Il suo libro La saggezza delle ossa (con Pat Shipman) ha vinto il Premio Rhône-Poulenc nel 1997.

10 commenti:

  1. E allora e questo è un appello che faccio da questo Blog,se l*uomo si nutriva solo di frutta e di vegetali e questa ipotesi scientifica corrisponde a realtà,prendiamo esempio dai nostri antichi progenitori e dalla Grandi Civiltà Vegetariane del passato e finiamola,una volta per tutte,di massacrare i nostri fratelli animali innocenti.Il grado di civiltà e di evoluzione di un popolo si misura sul modo con il quale esso tratta gli animali.GHANDI

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  2. Non siamo ominidi.

    Noi non siamo ominidi ma assai diversi. I sapiens (sul essere sapiens ho forti dubbi) non si sono evoluti in Africa ma altrove con altre tematiche alimentari.

    L'alimentazione perfetta.
    Per sapere quale è l'alimentazione perfetta non richiede studi, basta mettersi nei panni di un cavernicolo di 50-100.000 anni fa. Si ha una lancia, pietre, bastoni e fame.
    Il cibo che scappa non collabora e non vuole farsi mangiare, così se si vuole vivere si mangia il cibo che non scappa, vegetali,radici, semi, noci varie, uova quando ci sono e ogni tanto una piccola preda o pesce.
    E la frutta?
    Solo in estate poi basta, questo significa che non siamo fruttariani, ma vegetariani con un po' di carne ogni tanto.

    Colesterolo e acido urico.
    E' un fatto che alle volte i vegani hanno il colesterolo alto e capita anche l'acido urico e e senza mangiare carne, da dove arrivano?
    Dalla frutta, proprio così, il fruttosio viene anche convertito in colesterolo e acido urico (nutrigenomica).
    Per questo la natura ci ha costruito mangiatori di frutta solo in estate.
    Le ricerche su antichi siti preistorici hanno confermato quanto sopra.

    Gianni

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  3. Le argomentazioni che riguardano la nostra anatomia e la nostra fisiologia sono, secondo me, molto convincenti.
    Chiaramente l'essere umano si è adattato e ha allargato la sua dieta sin da tempi remoti. Perché? Io penso che ha probabilmente cominciato a nutrirsi di piccoli animali per necessità (forse periodi di estrema siccità, ad esempio) ma, come ha giustamente fatto notare un lettore della mia pagina Facebook, commentando questo articolo, non siamo provvisti - a differenza dei carnivori - di alcuni enzimi necessari per metabolizzare la carne (che risulta piuttosto lenta a digerire) oppure, come la lattasi, essi spariscono presto con la crescita o comunque scompaiono completamente a qualsiasi età se il latte o i latticini non vengono consumati per qualche mese.
    Questo potrebbe essere un libro interessante da consultare (uno tra i tanti): Il grande libro dell'ecodieta, di Carlo Guglielmo.
    Cito: "Non è un libro specificatamente vegetariano/vegano, ma spiega in modo magistrale il razionale biochimico-clinico del perché i cibi animali non sono da preferire".
    Ciao :)

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    1. E' impossibile non essere d'accordo con Catherine.

      E' vero che non siamo attrezzati da carnivori, però abbiamo ancora i tratti di carnivori, abbiamo i canini, l'intestino è più corto degli erbivori e così via, questo prova che un po' di carne ogni tanto la possiamo mangiare con profitto, se così non fosse la biologia ce lo impedirebbe come avviene con tutte le specie. Le gazzelle non mangiano bistecche e i leoni l'insalata mista e così via.

      La spiegazione per necessità, che hai dato è sicuramente vera, alla natura non gli importa nulla dei massimi sistemi filosofici, gli importa solo la continuità della specie, per cui è meglio un po' di carne ogni tanto e restare vivi che crepare e non procreare.

      Gianni

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  4. Inoltre c'era una notizia l'altro girono che alcuni animali di uno zoo ( in Australia, mi pare) alimentati con la loro specifica dieta di frutta, si ammalano perchè la frutta di oggi contiene troppi zuccheri rispetto alle varietà spontanee.

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  5. Ognuno è naturalmente libero di avere il suo pensiero,ma una cosa per me è certezza assoluta ed è che fin quando non verra*fatta a livello planetario un unica legge che vieti per sempre l*uccisione di animali innocenti per questa Umanita*non ci sarà mai nessun processo evolutivo ma anzi continueremo a scivolare nella barbarie più assoluta.Emilio

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  6. Emilio questa società non è riformabile. Solo due eventi possono cambiare tutto.

    Il primo. Il risveglio planetario che è in corso diventi veloce (improbabile) prima che distruggano tutto.
    Il secondo. La Terra non ci vuole più, siamo troppo distruttivi e abbiamo rotto l'equilibrio planetario. La natura cerca sempre l'equilibrio e lo raggiunge sempre.
    Il pianeta sta per dare uno scrollone che distruggerà tutto e se saremo molto fortunati sopravviveranno poche migliaia di persone. Poi ci vorranno decine di migliaia di anni prima di costruire una città. 75.000 anni fa è già successo stando alla genetica gli umani erano non più di mille in tutto il pianeta.
    I terremoti e il vulcanismo sono in fortissimo aumento, nel mese di settembre il 50% di terremoti in più. Il campo magnetico sta oscillando, il Sole è in pausa.
    Non c'è bisogno di essere esperti per capire che come avvenuto in passato ci sarà una serie di eventi che saranno catastrofici per tutti gli ecosistemi.

    Al pari dei dinosauri ci sarà un ripensamento e gli faremo compagnia

    Gianni

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  7. Gianni,il risveglio planetario non è un utopia ed è ancora realizzabile prima della nostra autodistruzione e si identifica in una sola e unica parola che bisogna assolutamente riscoprire per salvarci e questa parola da sempre si chiama semplicemente Amore per la Vita.Solo e esclusivamente in questo caso aiuteremo la natura a ritrovare il suo giusto equilibrio ed eviteremo così di fare la fine dei dinosauri e quindi di estinguerci.Emilio

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    1. Emilio io sono pratico, l'amore benchè è la cura giusta in questo periodo storico è cosa aliena per pochi.

      Comunque è provato e misurato che nel 1998 il sistema solare è uscito da un nuvola di polvere cosmica e sta ricevendo una energia fotonica definita sconosciuta.

      Tutti i pianeti ne mostrano gli effetti, maggiore luminosità e variazioni energetiche, ad esempio Venere è visibile anche di notte cosa mai successa.
      Il Sole sta rispondendo a questa energia e noi dipendiamo dal Sole.

      La Terra fa parte del mazzo, qualsiasi cambiamento stabile dell'energia radiante che colpisce la Terra si riflette sulle sue creature, noi compresi, è questa la spiegazione del risveglio planetario, non misticismi vari.
      Ha un senso maggiore energia maggiore tutto, compreso la risposta del DNA e sue parti.

      Gianni

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    2. Una aggiunta
      Il calendario maya dice che sul finire degli anni novanta per la Terra inizia una nuova era, un cambiamento vero, una era di pace e spiritualità, fino al 2020 il cambiamento in modo graduale diventerà visibile con e poi dal 2020 stabile

      Gianni

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