sabato 15 settembre 2018

Ridateci le donne…

L'illusione dell'emancipazione femminile ...

Andrea Signini

Io vedo solo eserciti di donne che, proprio come gli uomini, rincasano la sera con la faccia sderenata e le occhiaie che arrivano sul cruscotto dell’utilitaria acquistata a rate (rate contratte con la banca dei mascalzoni “lorsignori” che le hanno convinte di essere “emancipate”).

Quello che si è verificato, all’insaputa del Mondo occidentale, è una truffa di stampo finanziario immane. E nessuno se n’è accorto. E chi, invece, per caso se ne fosse reso conto, è rimasto in silenzio per non scomodare gli artefici di questo infernale meccanismo… gente che fa paura… a chi se ne fa mettere!

Dalla fine degli anni Sessanta in Europa (molto prima negli USA) la figura della Donna è stata sofisticatamente manipolata e messa al centro di un malefico progetto di cui vorrei parlarvi. A colpi di slogan e manifestazioni, sono stati inoculati, nel tessuto sociale, concetti che avevano l’aria di essere il roseo frutto di una conseguenza evoluzionistica ma che, in fondo, ben nulla hanno mai potuto condividere con messaggi di quel tenore. Anzi! È bene chiarirlo immediatamente: secondo l’ottica dello sfruttamento del lavoro umano, la donna di casa NON è inquadrata come fonte di reddito! Non paga tasse e produce cose a cui non viene attribuita valutazione economica. Per giunta, essa, non è amata dal potere perché è storicamente la salvafamiglia per eccellenza: impone l’economia domestica e fa quadrare i conti meglio di qualunque maschio. Acqua Santa per demoni come quelli della finanza usuraia. Costoro, luridi esseri che si cibano dello sfruttamento dell’essere umano da sempre, hanno preso di mira la Donna e l’hanno distrutta. Non bastava loro sfruttare il maschio, no ..


Volevano pure Lei, la Donna, e se la sono presa, ridotta in schiavitù, illusa da un lato rispetto a ruoli che non le si consente di adempire, e distrutta nel suo ruolo Naturale di madre. E con essa hanno anche distrutto un modello culturale che è da sempre stato alla base della società. Un modello che, badate bene, è indispensabile recuperare quanto prima!

Hanno voluto gettare anche la donna di casa nell’agone osceno del lavoro fordista, quello orripilante dello sfruttamento dell’essere umano. E per farlo era necessario prima di tutto convincerla!

E per convincerla si è fatto di tutto. Il risultato è stato un lavaggio del cervello storico di portata tanto violenta quanto innaturale dagli effetti draconiani. Ed eccoci ad oggi: madre e padre spesso assenti da casa per tutta la giornata; prole che cresce (più che crescere sarebbe onesto dire: aumenta di peso e di età ma cresce poco cerebralmente) davanti al computer. 

Neo-prototipi di rincoglioniti/e senza spina dorsale che rimangono col sedere incollato in casa sino a 50 anni senza capire come funzioni davvero il mondo ma arrivando alla qualifica di esperto in calcio – nel caso dei maschi – ed esperta in pseudo-shopping – nel caso delle femmine.

E allora, chiediamoci: dove sarebbero, a distanza di cinquant’anni, tutte queste donne in carriera? Dove sono le famiglie mulino bianco? 
Non esistono! 
Sono solamente un ologramma pubblicitario. Nonostante si faccia un gran parlare di donne manager e si faccia di tutto per sfornare film hollywoodiani in cui è la donna che dirige l’ufficio in cui sgobbano uomini sottomessi, tutte queste “cape” sono una illusione e basta.

Ah, sì, forse quelle uniche QUATTRO, le uniche e sole QUATTRO donne nominate Rettore universitario. Non è una battuta di spirito ma una realtà di fatto! Vogliamo menzionare la Marcegaglia, ex leader di Confindustria? In tutto, fanno CINQUE! E le altre? Dove sono? Io vedo solo eserciti di donne che, proprio come gli uomini, rincasano la sera con la faccia sderenata e le occhiaie che arrivano sul cruscotto dell’utilitaria acquistata a rate (rate contratte con la banca dei mascalzoni “lorsignori” che le hanno convinte di essere “emancipate”).

Bell’emancipazione! Oggi le donne invecchiano più velocemente di quanto invecchiassero ai tempi di mia Nonna, che è del 1921: 94 anni gagliardamente portati con una dignità da sogno ed un solo marito che ha amato tutta la vita ed ancora piange nella sua intimità. 

In conclusione dico: guardatevi attorno. Vedete anche voi come me solo donne dai cuori infranti che si struggono di una passione delusa che né tacchi né trucco né botox riescono a consolare? Ridateci le Donne!

Fonte: www.stampalibera.com (sito offline)

6 commenti:

  1. In antichità erano molto diffuse e società matriarcali, come quella di creta, in cui la donna ricopriva un ruolo fondamentale nella vita sociale. Successivamente però nel bacino mediterraneo nacquero i popoli indoeuropei, che erano sia NOMADI, sia BELLICOSi. A causa di queste due particolari caratteristiche anche la loro cultura subì alcune variazioni: erano nomadi, quindi abituati a spostarsi da un luogo all'altro, e quindi nella loro spiritualità la terra (che è universalmente identificata con la Madre, cioè una figura femminile) smise di ricoprire un rulo importante, e al suo posto comparve invece il cielo. Eliminarono perciò una parte della psicologia umana, cioè quella appunto riguardante la donna.Inoltre erano un popolo profondamente bellicoso, e perciò anche in questo settore la donna fu messa sempre più da parte. 
    Intanto le popolazioni conobbero l'agricoltura, e divennero sedentarie, perciò con il passare del tempo divennero ancora più bellicosi con i paesi circostanti poichè volevano esapandere i loro possedimenti. Quindi la guerra divenne l'attività principale, e di conseguenza l'uomo aumentò la sua autorità. Le società cominciarono a divenire misogine. 
    Successivamente, con la diffusione delle religioni (cristianesimo, ebraismo, islamismo) le culture delle popolazioni indoeuropee si fusero con quelle delle popolazioni cristiane ed ebraiche giunte nel bacino mediterraneo, che a loro volta erano fortemente misogine. Da queste naquero le odierne popolazioni europee. che mantennero una base maschilistica, che però con il passare del tempo si alleviò notevolmente. Per quanto riguarda l'islamismo, che si sviluppò in Asia Minore, l'evoluzione fu molto più lenta: si sviluppò molti secoli dopo quella europea, e quindi possiamo notare come sia ancora in fase d'evoluzione, ed inoltre in queste zone fu molto presente l'influsso di Aristotele. Egli fu un filosofo greco, che oltre a molte teorie scientifiche sviluppò anche alcune idee riguardo alla società del suo tempo: egli si era convinto che l'uomo fosse l'essere perfetto. Da questo pensiero sviluppò due quesiti, ai quali non sapeva darsi una risposta: 
    -PERCHè DA UN UOMO, ESSERE PERFETTO, PUò NASCERE UNA FEMMINA? 
    a questo rispose dicendo che è un evidente errore della natura, tuttavia un errore necessario per permettere la continuazione della specie. 
    -PERCHè DA UNA DONNA PUò NASCERE UN MASCHIO CHE NON ASSOMIGLIA AL PADRE, BENSì ALLA MADRE? 
    a questo rispose facendo riferimento ad una sua precedente teoria: essa affermava che la donna non fosse altro che una sorta d'incubatrice nella quale il seme posto dall'uomo potesse crescere e maturare, e che perciò i figli fossero soltanto del padre. Per questo motivo non seppe mai darsi una risposta sul fatto che il figlio potesse essere simile alla madre, proprio a causa del fatto che la madre non trasmettesse nulla al bambino. 
    Perciò Aristotele ebbe una grandissima influenza sia sulla società del suo tempo sia nei secoli, anche venendo a contatto con le religioni locali, come l'islamismo, che tuttora è fortemente misogino. 
    Anche nei promessi sposi, scritti nel 1600, possiamo ritrovare riferimenti e allusioni alle teorie aristoteliche, e perciò possiamo constatare come la sua influenza fosse ancora estremamente presente. 
    (Vedi Marija Gimbutas)

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  2. E uguali Iddio li creò,uomo e donna li fece e dette loro il Fuoco dell*Amore.Gilgamesh,antico poema babilonese.Emilio

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    1. Aggiungerei poema iniziatico... o romanzo di formazione...

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  3. "C'è stato un tempo, durato migliaia di anni, in cui i popoli erano anarchici, senza Stato, senza governi, pacifici, evoluti, raffinati, colti.
    Ma questo grande capitolo di Storia è sempre stato censurato, almeno nei libri scolastici. Si tratta delle società gilaniche, scoperte dall'archeologa lituana Marija Gimbutas...."
    https://crepanelmuro.blogspot.com/2014/03/le-societa-gilaniche.html

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  4. Le donne in effetti sono fintamente emancipate.
    Credono di esserlo perché oltre a lavare i calzini a marito e figli vanno a distruggersi in ufficio o in fabbrica e sono pure contente di riuscire a mantenersi da sole.
    Il femminismo ha fatto solo una marea di danni in questo senso, perché non ha capito che prima di emancipate il corpo è necessario anzi virale liberare la mente e lo spirito dai ruoli che la società impone.
    Essere nata femmina biologicamente significa essere sottoposta al continuo scrutinio da parte di genitori, parentado, amici e infine scuola, società, rispetto al modo di apparire, di parlare, di comportarsi, e tutti si aspettano che la "brava ragazza" (il solo scriverlo mi procura orticaria) voglia trovare un marito e sistemarsi facendo bambini.
    Ancora al giorno d'oggi donne che non vogliono sentir parlare di queste cose, ma vogliono essere libere di avere più partner, non avere figli e dedicarsi allo studio, all'esplorazione del mondo e di se stesse sono stigmatizzare come puttane o lesbiche o svitate.
    E le donne stesse si sottomettono, anche in Occidente a questa mentalità maschilista e patriarcale che pretende di avere diritto di parola e di proprietà sul corpo femminile.
    Non tutte le donne hanno l'istinto materno vivaddio, ma fin troppo spesso combinano disastri facendo figli per accontentare il compagno, i genitori che vogliono nipoti..quante storie così ho sentito!

    Prima che essere uomini e donne siamo esseri umani e c'è un lavoro talmente grande da fare su se stessi che l'ultima cosa a cui pensare è proprio prendere decisioni non scaturire da dentro di sé ma solo per sentirsi parte di una società che dovrebbe proprio essere mollata al suo destino.

    Più donne selvagge che corrono coi lupi e sviluppano il proprio carisma vivendo la propria vita fregandosene dei giudizi altrui e meno donne frustrate in ruoli ormai obsoleti e non soddisfacenti, meno donne fissate con l'aspetto fisico, che litigano per avere l'attenzione di un uomo e così via.

    Solo così l'umanità può evolvere.

    Anna

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