martedì 6 febbraio 2018

l'origine degli dei e dell'universo secondo i misteri eleusini

A cura della Scuola Eleusina Madre

1° PARTE: LA GENEALOGIA DEL TAU

La conoscenza della genealogia divina, ovvero della nascita ed evoluzione di quelle Forze sottili al tempo stesso artefici e ordinatrici dell’Universo, della fisicità e della non fisicità, di quelle Forze che l’uomo in ogni tempo ha sempre chiamato Dei, ha sempre rappresentato per gli Eleusini la base stessa della Conoscenza iniziatica e dell’erudizione.

Quella eleusina, a differenza di molte altre religioni dell’antichità pre-cristiana, nasce e si sviluppa come un culto prettamente a carattere escatologico, cioè non basato (a differenza di quanto sosteneva Mircea Eliade) sul concetto di tempo ciclico e sul ripetersi infinito degli eventi, bensì sui due principi cardine dell’Arkè e dell’Eskaton, dell’origine e della fine. 

Un culto quindi fondato sul concetto di un “tempo sacro” regolato dall’Orizzonte degli Eventi, che, partendo da una creazione conduce ad una fine dei tempi regolata da una profezia e da una rigenerazione finale.

Si può quindi ben comprendere la grande attenzione che le scuole misteriche eleusine hanno sempre rivolto al nesso fra la genealogia divina e il percorso evolutivo dell’uomo nel mondo terreno....



Tali Scuole ci hanno trasmesso un diagramma della creazione degli Dei e dell’Universo che di fatto è unico e distinguibile fra tutti gli schemi simili pervenutici dall’antichità classica e dal Vicino Oriente antico. 

Unico e distinguibile proprio perché “escatologico”, cioè inserito nel tempo, tanto in quello divino quanto in quello umano. Questo diagramma, che con il presente articolo inizieremo a spiegare, è stato oggetto nei secoli di un’intensa esegesi da parte delle Scuole Misteriche Eleusine, dall’antichità ad oggi, ed ha sempre rappresentato un punto fermo per l’apprendimento iniziatico.

Proprio perché collocato nel tempo, esso ci presenta la nascita e l’evoluzione dei principi divini “di base”, cioè delle Forze divine primordiali e assolute, avvenuta su di un piano non fisico precedentemente alla creazione dell’Universo stesso e della fisicità, arrivendo infine a quest’ultima, con un preciso susseguirsi di evoluzioni che “nel tempo” collocano la nascita sia degli Dei che degli uomini loro figli.

Quella che qui di seguito presenteremo, suddivisa in quattro parti, è una sintesi ragionata e commentata della complessa cosmogonia che ci è stata trasmessa dalle Scuole misteriche eleusine di Rito Madre, nella versione tradotta e canonizzata dal 73° Pritan in successione regi sugli Hyerofanti degli Eleusini Madre.

Il tutto nasce dalla staticità assoluta-totale, il Seln’s, ovvero il Kaos primordiale, il quale, in una dimensione atemporale, scaturisce la Tha, la Voragine Primordiale, conosciuta dagli antichi Greci come Tartaro). 

E’ dalla Tha che la Tradizione Eleusina fa partire la nascita di quei principi cosmici sottili dall’uomo poi chiamati Dei.

In grembo alla Tha, in principio, era Tau, lo Zero Assoluto. Ancora non vi era l’Universo, non vi era la fisicità, vi era soltanto la Mente Suprema che il tutto e il nulla in sé riassumeva. Una Mente Suprema non ancora autoconcepitasi tale, in una fase che potremmo definire “embrionale”, la cui unica manifestazione era la consapevolezza di sé, cioè di essere, di esistere. 

Lo Zero Assoluto, essenza divina totale e primordiale, aveva in sé il potere di elevarsi all’ennesima potenza, auto-concependosi quale Mente Suprema Cosciente. Fu così che Tau Zero Assoluto divenne Tau Uno Assoluto, il Seme, il Tutto, il pensiero puro della materia invisibile intesa come energia che si spande e si trasforma. Si tratta della somma Divinità degli Eleusini, impersonificante l’essenza stessa dell’Universo, la Divinità creatrice, la Divinità da cui tutto ha avuto inizio, identificata e conosciuta dalla tradizioni arcaica e classica come Urano, il Grande Padre Procreatore del Tutto, l’Essenza indissolubile dell’Universo.

Tau Uno Assoluto generò Nuthe, il Due, la Notte Creatrice e Germinatrice (in greco Nix), senza la quale il seme non avrebbe potuto diventare “prodotto”. Nuthe va intesa, come Tau, come Entità impersonale e incorporea (non esistendo ancora la fisicità), essendo Essa parte e parto del pensiero di Tau. 

In Essa sono concepiti quattro aspetti (che analizzeremo meglio nella seconda parte di questo articolo), fra cui uno materno, quale Matrice Tenebra che dà e mantiene la vita, sia a livello mentale che fisico (aspetto che i popoli egei chiamarono Lada, i Greci Leto e i Romani Latona, cioè “la più dolce e tenera delle Entità dal Bruno Manto”), e uno splendete. Aspetto, quest’ultimo, identificato con Asteria, “la Notte dal Manto Azzurro che risplende”, ovvero la fase in cui la vita esplode nel suo eterno fiorire grazie alla staticità assoluta che mantiene incorruttibile il suo prodotto.

Nuthe generò Thekh’e, la Legge, il prodotto dell’Uno e del Due che divenne il Tre e che “mantenne ciò che doveva”. Questo elemento divino non altro simboleggia che la Legge Cosmica, senza laquale l’Universo non avrenne potuto, una volta creato, esistere. Thekh’e è, in sintesi, la regola stessa della fisicità in opposizione al khaos, è una Entità fondamentale sulla via della creazione, una Entità non fisica, atta però a stabilire delle regole fisiche, poiché Essa è la Legge che regola la materia e le energie cosmiche. Essa rappresenta il moto perpetuo, la gravità, il magnetismo, l’ordinamento stesso della natura e dell’Universo.

Thekh’e generò Manthethmnu, il Rombo, il Figlio della Legge, che divenne il Quattro Assoluto. E, come recita un testo misterico, “fu Casa, Civiltà, Gente, Stabilità”. Questi ultimi sono i quattro lati del Rombo, i quattro concetti simbolici di questa Entità che simboleggia l’Universo che ha ricevuto le Legge trasformandola in Ordine.

La sequenza divina prosegue con Phykkhesh, generato dal Quarto Assoluto. Phykkhesh, che divenne il Cinque Assoluto, rappresenta la Fratellanza Mentale o “la Fratellanza Mentale compiuta nel suo fine d’inizio”.

Anche questa quinta fase preordinata della Creazione è un’Entità astratta e impalpabile. Phykkhesk è infatti, come recitano i Testi, “Puro Pensiero Ordinato nella Pererfezione Assoluta di Stabilità”.

Sarebbe puerile da parte umana tentare di dare una qualsiasi figura a queste cinque Entità primordiali. Tau, Nuthe, Thekh’e, Manthethmnu e Phykkhesh non sono infatti Dei da umanizzare secondo la mentalità comune, bensì i cinque aspetti fondanti della Mente Suprema “che non scadono a livello di Dio”. 

Essi non vivono nel tempo, ma è quest’ultimo parte di Essi. 
E’ da Essi che il tempo scaturisce, che il tempo ha origine, sia il tempo umano che quello divino.

La sequenza prosegue ...

Da Phikkhesh ecco scaturire Sfath, la “Spada Cosmica”, che divenne il Sei e assicurò la Forza, il Messaggio, la Veglia. Essa rappresenta la messaggera di Tau e di Nuthe, la guerriera di Thekh’e, la Vegliante del Manthethmnu e del Phikkhesh. Essa simboleggia l’essenza stessa della difesa dell’Ordine Divino, in opposizione alle forze di Fiamma, la Mutevole e Incostante, e alle forze di Luce, scaturite secondo la Tradizione dalle viscere del Monte o Triangolo figlio della Luce, forze antitetiche e avverse a quelle della Creazione, prodotto a loro volta di una Creazione antitetica. E proprio dall’esistenza di queste forze opposte trae Sfath la principale ragione di essere, in quanto Essa si erge a difesa estrema della Creazione in oposizione a tali forze.

Nella Tradizione misterica eleusina, Luce viene menzionata come Uv, mentre Fiamma è chiamata oscenamente Uvs’s. Il Triangolo, o Monte di Luce, è invece chiamato esotericamente Inmn

Luce rappresenta l’anti-matrice dell’Anti-Uno che si oppone a Tau, ovvero Inmn (“Innomina”, “Il cui nome non esiste”, chiamata per questo anche Hek-Em’s, cioè “La Senza Nome”).

Il Triangolo è una mutazione e al tempo stesso un prodotto di Lun, l’Oscurità Primordiale Catactonica, contrapposta a Tha, la Voragine Cosmica generatrice di Tau. Lun e Tha sono quindi entrambe scissioni di Seln, il Vuoto Primordiale Assoluto (in greco Khaos).


Questa duplice creazione è un concetto di fondamentale importanza nei Misteri Eleusini; un concetto che si pone alla base della stessa mitologia misterica eleusina e che ci aiuta a comprendere l’inconciliabile opposizione fra Dei Titani e Divinità Olimpiche.

La sequenza della genealogia divina non si arresta con Sfath, ma da Sfath in poi assistiamo al passaggio da una dimensione di non fisicità ad una di fisicità, con la nascita dell’Universo. 

Nascita che avviene “nel tempo” (storicamente, secondo i Testi, in un’epoca che, rapportata agli attuali parametri di calcolo, si colloca circa sedici miliardi di anni fa), in concomitanza con la nascita del Sette, ovvero Ua (detto anche Uan’s), il “Grande Vegliante Azzurro”, Entità che si pone alla base degli Dei della fisicità e della temporalità, cioè collocati nel tempo e nello spazio, in una dimensione che porterà alla nascita dell’umanità e delle altre schiere dei figli degli Dei.

Fonte: forum.termometropolitico.it
Per continuare la lettura e approfondire: www.sideratau8.org

3 commenti:

  1. alla fine tutto riconduce al Tao polo negativo femmina -, 0; polo positivo maschio +, 1 strettamente avvinti ed indivisibili. Per fare luce ci vuole il vuoto, lo zero e ci vuole il pieno l'1, uno dentro l'altro. Un vuoto da riempire con un pieno. Chi è il contenitore? Il terzo? il 2? In ogni caso sono I Ching, le 64 carte ciascuna con una combninazione di 6 linee, l'origine di tutti i codici...Bisognerebbe ordinarli praticamente per avere la free energy di Tesla?

    RispondiElimina
  2. Si ma in un preciso punto sulla vetta di una piramide bosniaca a un ora precisa ricavabile dall unione di una pergamena dei "rotoli del mar morto" con la pag 14 dei "promessi sposi"

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.