Al giorno d'oggi si fa un gran parlare del problema della "sovrappopolazione". Stando alla teoria più in voga del momento, l'umanità non sarebbe più sostenibile per il pianeta e occorre fare in modo che venga dimezzata.
Questa teoria non è nient'altro che una nuova variante delle idee di Thomas Malthus, il quale affermava che la crescita della povertà e della fame nel mondo è dovuta quasi solamente alla crescita demografica mentre non indagava gli aspetti relativi alle contraddizioni economiche e sociali del problema.
Malthusianesimo e eugenetica
Il malthusianesimo è stata un'ideologia molto popolare nell'Ottocento e nel primo Novecento e influenzò profondamente Herbert Spencer, il fondatore del darwinismo sociale, ideologia che costituì un fondamentale supporto teorico alla teoria e alla pratica dell'eugenetica.
A partire dal 1899, negli USA furono avviate politiche eugenetiche che consistevano perlopiù nella sterilizzazione coatta delle persone considerate deboli o " inadatte " : sopratutto disabili fisici o mentali, persone affette da disturbi psichici, appartenenti a minoranze etniche e addirittura epilettici.
In seguito le pratiche eugenetiche si diffusero sempre di più oltre i confini statunitensi e raggiunsero l'apice in Germania con il famigerato programma dell' Aktion T4 , basato sulla sterilizzazione coatta e sull'uccisione sistematica di individui disabili fisici e mentali e affetti da problematiche psichiche e sociali...
Questione ambientale
Tra i cosiddetti neomalthusiani è molto diffusa l'idea che l'essere umano rappresenta in quanto tale un pericolo per l'ambiente nel suo insieme e per questo bisogna al più presto dimezzarne radicalmente la diffusione, e ambire alla "crescita zero" demografica. Alcuni sostengono che bisogna adottare politiche radicali di controllo delle nascite per questo, anche di stampo autoritario prendendo esempio della "politica del figlio unico" cinese .
Queste proposte, tanto semplicistiche quanto pericolose, non rappresentano la soluzione al problema, le quali cause vanno ricercate perlopiù negli estremi squilibri e danni causati dal modello di sviluppo economico attuale, incentrato sulla crescita economica sregolata e sul disprezzo verso la natura e l'ecosistema nel suo complesso. Inquinamento, urbanizzazione selvaggia, deforestazione, specie animali in via di estinzione e molto altro sono l'altra faccia dello sviluppo e del progresso economico ottenuto a scapito del benessere ecologico e della stabilità ambientale.
Questione economica
Ultimamente con l'avvento della cosiddetta " rivoluzione verde ", che al di là del nome portò a un'aumento vertiginoso di sfruttamento ambientale, inquinamento e distruzione delle biodiversità, e sopratutto con l'adozione su vasta scala dello stile di vita consumista la situazione è gravemente peggiorata.
E qua entra in gioco anche la stessa sovrappopolazione: infatti dall'adozione dell'attuale modello di sviluppo in soli cent'anni la popolazione mondiale è aumentata di quasi 6 miliardi.
Vista in quest'ottica il problema stesso della sovrappopolazione risulta diverso e la sua versione ideologica corrente si dimostra un mito. Il problema non è tanto o solo la crescita demografica in sé, ma è l'attuale modello di sviluppo che è del tutto instostenibile e che sta distruggendo l'ambiente e gli equilibri ecologici .
Sarebbe troppo facile dare la colpa di tutto questo a tutti gli esser umani indistintamente e non menzionare per esempio il ruolo delle multinazionali e dei poteri economici in generale.
Infatti, dalla metà del XX secolo in poi, il potere delle corporations si è fatto praticamente assoluto e onnipresente, ed è stata avviata una gigantesca campagna propagandistica ( la pubblicità commerciale con cui siamo "bombardati" ogni giorno ) per giustificare e imporre lo stile di vita consumista in Occidente, e oggi sempre di più nel mondo intero.
Un fatto interessante è che ora le stesse corporations che per anni e anni hanno devastato, inquinato, sfruttato l'ambiente e contributo al massacro di animali e alla deforestazione selvaggia, propagandato l'uso di energie non rinnovabili e dannose come il carbone, il petrolio e il nucleare e tanto altro, ora si "tingano" di verde e propongano una forma molto ambigua di "sviluppo sostenibile".
Interessante anche il fatto che il gruppo dei Rockfeller, proprietario della compagnia petrolifera più inquinante e distruttiva del mondo, la Exxon ( un tempo chiamata " Standard Oil " ) e finanziatore della rivoluzione verde ( che contribuì ad aumentare la popolazione mondiale ), sia impegnato da tempo sulla lotta alla sovrappopolazione mondiale, e sia arrivato negli anni 70 a finanziare il Club di Roma.
Oggi più che mai David Rockfeller, uno tra gli uomini più ricchi e potenti del mondo, è uno dei principali sostenitori della teoria della sovrappopolazione (su Youtube si può vedere un suo "memorabile" discorso all'ONU su questo tema) ... molto interessante la sua "carriera": un passato come amministratore della Chase Manhattan Bank, azionista della già citata Exxon e della General Elettric, e infaticabile lobbista e membro fisso di organizzazioni elitarie come il Council on Foreign Relations, la Trilateral Commision e il Bilderberg.
La decrescita economica come soluzione
Il modello di sviluppo economico selvaggio oltre ad aver portato a innumerevoli danni ambientali, ha contribuito enormemente alla diffusione di malattie fisiche ( diabete e obesità in primis ) e al malessere in generale. Oggi come non mai viviamo in uno stato di opulenza, ma d'altro canto il cancro è diffuso come non mai (e la sua causa principale al giorno d'oggi è l'inquinamento), le diseguaglianze economiche e sociali son diventate enormi, l'insoddisfazione e lo stress regnano sovrani, le dipendenze ( da fumo, alcool, cibo, gioco d'azzardo, prodotti tecnologici, sostanze stupefacenti ecc ) son aumentate vertiginosamente, ed inoltre ci si è imbarcati in un circolo vizioso di guerre combattute per il controllo delle risorse.
Questo sistema basato sull'illusione della crescita economica illimitata è totalmente insostenibile e urge un forte cambiamento del sistema economico e sociale dominante, e di conseguenza degli stili di vita dipendenti da esso .
La soluzione è la decrescita economica, la teoria elaborata dall'economista e filosofo Serge Latouche secondo cui la società deve transitare dal modello attuale di sviluppo economico basato sulla quantità, sullo spreco e sulla massificazione totale a uno basato sull'abbondanza frugale, la qualità e il benessere umano nel rispetto dell'ecosistema e dei suoi limiti.
Un nuovo paradigma
Latouche da anni sostiene che la decrescita deve essere volontaria e sopratutto felice, e come questa sia l'alternativa maggiormente praticabile alle inevitabili crisi economiche e finanziarie su cui il nostro sistema attuale è basato.
Decrescita felice e consapevole quindi piuttosto che decrescita traumatica e infelice come avverrà se non si cambia paradigma e si rimette in discussione l'intero sistema dominante a partire dalle sue basi.
Tutto ciò non significa assolutamente tornare al Medioevo, ma anzi proiettarsi verso un futuro migliore dove il benessere umano conterrà più degli standard economici e dell'avidità commerciale eretta a norma.
La società prospettata da Latouche e dai sostenitori della decrescita è basata sulla valorizzazione dell'essere umano in quanto tale, sulla tutela dell'ambiente e degli animali non umani e la difesa delle biodiversità, e non sulla demonizzazione della tecnologia o dello sviluppo umano in sé, come spesso si pensa.
Difatti la tecnologia e lo sviluppo economico non verrebbero cancellati ma, anzi, migliorati e portati a un'indispensabile maturazione dove non ci sia più spazio per la cultura dello spreco, che è stata la base del modello di sviluppo moderno e a cui ci siamo abituati dopo anni e anni di "lavaggio del cervello" da parte della pubblicità commerciale.
Il modello di sviluppo moderno che viene criticato dai sostenitori della decrescita si è basato totalmente sulla promozione di tutto ciò che è dannoso per l'ambiente e per lo stesso essere umano.
Il cambio di paradigma dovrà essere prima di tutto un cambiamento individuale del proprio stile di vita : ad esempio , optare qualche volta per un'alimentazione sana e naturale invece del classico cibo spazzatura, optare per una scelta etica e sana dal punto di vista alimentare come il vegetarianismo o il veganismo, non farsi ipnotizzare dalle illusioni vendute dalle pubblicità commerciali e dai mass media in generale e tanto altro .
La questione è un po' più complicata e da approfondire, comunque è chiaro che il problema principale non è amputabile alla crescita demografica o solo ad essa, ma sopratutto al modello di sviluppo o alla degenerazione di esso portata, cose che tra l'altro anche lo stesso Latouche ha affermato .
fonte: informazioneconsapevole.blogspot.it
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