I neonicotinoidi che uccidono le api non sono stati banditi. L’Unione Europea ha respinto il provvedimento, pur votato dalla maggioranza relativa degli Stati membri.
A votare per il bando ai neonicotinoidi che uccidono le api (imidacloprid, clothianidin e thiamethoxam) sono stati i rappresentanti dei governi di 13 Stati dell’Unione Europea (Italia, Francia, Spagna, Polonia e Belgio tra gli altri), che rappresentano però solo la maggioranza relativa.
In Italia esiste un divieto temporaneo limitato però alla sola concia delle sementi.
Evidentemente l’industria del settore ha fatto una lunga, ed efficacissima, azione di lobby ed è mancata la necessaria maggioranza qualificata. Nove i Paesi contrari al divieto e cinque gli astenuti. Eppure già il rapporto dell'Efsa aveva giudicato pericolosi i tre pesticidi. Ora però la Commissione può elaborare una nuova proposta o sottoporre l'attuale a un più alto organo di rappresentanza degli Stati membri. “La maggioranza dei Paesi UE, Italia compresa, ha votato a favore del bando ai tre pesticidi killer delle api.
L'evidenza scientifica è chiara, i neonicotinoidi costituiscono un problema per gli insetti impollinatori e non solo se utilizzati come rivestimento delle sementi. Ora l'Italia e la Commissione Europea non devono piegarsi alla pressione di aziende quali Syngenta e Bayer” ha dichiarato Federica Ferrario, responsabile della campagna Agricoltura di Greenpeace...
“Un’occasione persa. Non ci sono altre parole per definire la fumata nera che è arrivata dai 27 Stati membri sulla proposta della Commissione europea di vietare per due anni l’utilizzo dei neonicotinoidi, i cosiddetti pesticidi-killer delle api” ha commentato Ermete Realacci, responsabile green economy del Pd. “Un esito deludente, arrivato nonostante l’invito del commissario europeo alla salute Tonio Borg ad esprimersi a favore del divieto. Positivo, in ogni caso, che l’Italia sia tra i 13 Stati che hanno votato per la messa al bando dei pesticidi concianti del mais. In attesa delle prossime mosse della UE, è importante che l’Italia renda definitivo il divieto dell’uso dei neonicotinoidi”.
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