Udite udite..
(dal Belgio)
Acquistando una certa marca di caffè, siete in grado di offrire, e cito: "molto di più di una tazza di caffè ai poveri: date loro calore umano!"
Praticamente, ogni volta che voi comprate un pacchetto, regalate ben due tazze di caffè.
E per ogni 10 “mi piace” o "condividi" cliccati sul sito, una altra tazza ancora sarà offerta ai poveri, grazie a voi!
Se acquistate una certa marca di pannolini, permettete a l'UNICEF di regalare un vaccino contro il tetano. E non finisce qui: per ogni bacio inviato al sito, un altro vaccino verrà offerto!
Grazie a voi ...
Se questo non è cinismo deliberato..
Queste marche, tra le più costosi sul mercato, stanno semplicemente usando i più poveri per i loro slogan pubblicitari.
Persone che non potranno mai permettersi di comprarli si ritrovano, senza volerlo (quanto guadagna un attore per una pubblicità?), ad essere i promotori di prodotti che non avrebbero certo bisogno di incrementi di vendita per decidere di regalare caffè o vaccini ai più poveri!
Basterebbe consumare in modo più intelligente ed economico, risparmiare, e in un batter d’occhio ci sarebbe abbastanza denaro da spartire per regalare un sacco di cose (sicuramente più utili) a chi più ne ha bisogno.
Ma no, siamo invitati invece a consumare ciò che è più costoso, e persino a cliccare sui siti corrispondenti che in futuro si ricorderanno certamente di noi per i loro fini commerciali ..
E sappiamo bene (e lo sanno anche i promotori di tali campagne pubblicitarie) che coloro che sono immersi quotidianamente nella miseria del mondo tentano spesso di renderla più sopportabile a chi la subisce, e che non possono rifiutare tali offerte...
In parte perché è più facile per i consumatori acquistare il caffè e lasciare che sia una gruppo, una marca, a incaricarsi della “beneficenza”, invece di doverla fare da sé.
Ma anche perché persino chi è senza soldi farà lo sforzo di acquistare una marca costosa … se è per una buona azione.
Certamente per alcuni l'intenzione apparirà probabilmente lodevole e sarà ritenuta valida perché parte da un buon sentimento. E sicuramente sarà così per tutti i consumatori che stanno al gioco …
Questa non sarebbe che l’ennesima strategia commerciale se per attuarla non fossero messe in mezzo persone ridotte alla miseria.
E’ è questo soprattutto che, fondamentalmente, mi disturba …
annelowenthal.wordpress.com
https://www.facebook.com/M.Mondialisation
Praticamente, ogni volta che voi comprate un pacchetto, regalate ben due tazze di caffè.
E per ogni 10 “mi piace” o "condividi" cliccati sul sito, una altra tazza ancora sarà offerta ai poveri, grazie a voi!
Se acquistate una certa marca di pannolini, permettete a l'UNICEF di regalare un vaccino contro il tetano. E non finisce qui: per ogni bacio inviato al sito, un altro vaccino verrà offerto!
Grazie a voi ...
Se questo non è cinismo deliberato..
Queste marche, tra le più costosi sul mercato, stanno semplicemente usando i più poveri per i loro slogan pubblicitari.
Persone che non potranno mai permettersi di comprarli si ritrovano, senza volerlo (quanto guadagna un attore per una pubblicità?), ad essere i promotori di prodotti che non avrebbero certo bisogno di incrementi di vendita per decidere di regalare caffè o vaccini ai più poveri!
Basterebbe consumare in modo più intelligente ed economico, risparmiare, e in un batter d’occhio ci sarebbe abbastanza denaro da spartire per regalare un sacco di cose (sicuramente più utili) a chi più ne ha bisogno.
Ma no, siamo invitati invece a consumare ciò che è più costoso, e persino a cliccare sui siti corrispondenti che in futuro si ricorderanno certamente di noi per i loro fini commerciali ..
E sappiamo bene (e lo sanno anche i promotori di tali campagne pubblicitarie) che coloro che sono immersi quotidianamente nella miseria del mondo tentano spesso di renderla più sopportabile a chi la subisce, e che non possono rifiutare tali offerte...
In parte perché è più facile per i consumatori acquistare il caffè e lasciare che sia una gruppo, una marca, a incaricarsi della “beneficenza”, invece di doverla fare da sé.
Ma anche perché persino chi è senza soldi farà lo sforzo di acquistare una marca costosa … se è per una buona azione.
Certamente per alcuni l'intenzione apparirà probabilmente lodevole e sarà ritenuta valida perché parte da un buon sentimento. E sicuramente sarà così per tutti i consumatori che stanno al gioco …
Questa non sarebbe che l’ennesima strategia commerciale se per attuarla non fossero messe in mezzo persone ridotte alla miseria.
E’ è questo soprattutto che, fondamentalmente, mi disturba …
annelowenthal.wordpress.com
https://www.facebook.com/M.Mondialisation
Beneficienza, buona azione e buon sentimento sono vocaboli che NON fanno parte del vocabolario delle potenti lobby alimentari, ottimo post lo condivido.
RispondiEliminaciao
Ciao Zac, grazie.
RispondiEliminaSi, l'inferno è lastricato di "buone intenzioni" ...
Io per principio non acquisto mai prodotti reclamizzati...
RispondiEliminaQuesto, secondo me, va ben al di là della solita propaganda pubblicitaria, disgustosa quanto menzognera di per sé, perché è ancora più subdola e ipocrita, fa breccia nella parte buonista della gente, stimolando i sensi di colpa, mentre sappiamo benissimo che i principali colpevoli di questa miseria che si dice di voler combattere sono altri ...
EliminaCiao Catherine,complimenti per il tuo blog,molto interessante e con argomenti a cui ovviamente i media non fanno alcun riferimento.
RispondiEliminaPurtroppo la morale e la solidarietà sono quotate in borsa e le persone cercano sempre la via più semplice per sentirsi in pace con la propria coscienza. Ovviamente i colossi commerciali studiano i comportamenti fino a plasmarli,ecco perchè un semplice clic arriccherà loro e impoverirà "noi".
Se hai voglia e tempo, ti invito a visitare e lasciare un commento sul mio blog: http://figlidinoi.blogspot.it/
Buona serata!
Hai detto tutto Alex ...
RispondiEliminaGrazie per l'invito. Non mancherò sicuramente :)