lunedì 12 giugno 2023

Consapevolezza e salvezza

 di Catherine

Alcune considerazioni, a ruota libera, riguardanti una mia personale interpretazione/sensazione del famoso concetto di salvezza, e dell'importanza di conoscere se stesso.

Mi imbatto spesso nel web in canalizzazioni, messaggi completi e aggiornati della Federazione Galattica in comode rate, annunci dei Fratelli Cosmici con voce robotica inclusa, aiuti dall'alto che arriveranno-tra-poco, cambiamento del DNA per tutti a prezzi modici etc ...
Comunicazioni talvolta molto belle e lucide a dire il vero, e per giunta molto ottimistiche, anche se le "predizioni" degli stessi si protraggono nel tempo e tutt'ora non si sono verificate. E mi viene da pensare che potrebbe trattarsi di un grande abbaglio, seppur diffuso e condiviso in buona fede (anche se su questo ci sarebbe da approfondire).

La salvezza non può essere globale perché, anche se siamo collegati, ognuno di noi è un essere diverso dall'altro in tutte le sue componenti, e le eventuali influenze energetiche cosiddette "esterne" (cambiamento dimensionale, allineamenti galattici e simili), sommandosi, fondendosi con il nostro bagaglio energetico, non possono agire in modo identico su tutti gli individui.
In poche parole, possiamo anche essere toccati da un fulmine celeste ma non ci dispensa da una cosa fondamentale: tocca a noi agire su noi stessi, e per noi stessi ..


E' pur sempre vero che i "signori/potenti" non hanno il controllo totale, se l'avessero i loro piani non subirebbero mai contrattempi invece è provato che spesso non "va" esattamente come loro vorrebbero. C'è un margine nel quale si può intervenire.

L'ipnosi new-age della salvezza che viene dal cosmo (o da Dio o chi per lui, come vi pare) è sicuramente strumentalizzata .. e la speranza che il piatto della bilancia si rovesci a favore della massa ci può pure stare.
Ma come? Basta forse un superficiale auto-convincimento? ...



Tutto questo affanno intorno al "pensare positivo" per far pendere la bilancia verso il Giusto è, secondo me, un semplice errore di interpretazione, dovuto al fatto che da una parte gli umani tendono facilmente a respingere ogni senso di responsabilità preferendo credere in soluzioni globali più comode, e dall'altra tendono ad essere dominati dalle paure.

Ecco perché mettiamo le nostre sorti in mano a politici e sacerdoti!
Sennò come ce lo spieghiamo?

Il problema più grave è l'illusione della salvezza a tutti i costi
Chi NON si conosce NON può "salvarsi"!
Perché ha la mente da una parte e l'Essere dall'altra.


E nessuno, né dio, né cambiamento dimensionale, né alieni altruisti detentori di saggezza e di tecnologie "miracolose" (ammesso che esistano e che vogliano offrircele) al di fuori di noi stessi, può fare questo lavoro al posto nostro.

Invece chi detiene il potere - chiunque esso sia - ha tutto interesse a lasciarci credere il contrario. 

A lasciarci credere che il sapere appartiene a pochi eletti e che noi dobbiamo fidarci e raccogliere le briciole di quel sapere (potere).

Lo hanno sempre fatto, da millenni, e ha sempre funzionato, quindi perché cambiare tattica? Bisogna soltanto adeguarla ai tempi.


Invece la buona notizia è che non bisogna temere "l'Ira di Dio"! 

Quando probabilmente saremo su un altro piano energetico (e ciò indipendentemente dall'allineamento galattico o altro), cioè quando il nostro corpo sarà privo di vita (inanimato), la logica mi dice che andremo né più né meno dove abbiamo scelto noi stessi di andare, dove la nostra natura ci porta. 
I più spirituali da una parte, i più materialisti dall'altra, i buoni con i buoni, i meno buoni con i meno buoni, i sinceri con i sinceri, i falsi con i falsi etc ... Tutti fra amici! Sarà un "paradiso" per tutti, non dubitare!  

Nella prossima dimensione (piano vibrazionale sicuramente più alto) gli spiriti non possono imbrogliare, tutti i sentimenti che sulla terra tante persone riuscivano bene o male a nascondere ostentando maschere e facciate finte, in "Cielo" si leggono come in un libro aperto, ognuno ha le fattezze che rappresentano la sua interiorità, non si può fingere di essere qualcos'altro di ciò che si è.


Quindi, senza nessun margine di errore ci si ritrova a poco a poco con i propri simili.

 Poi non lo so se, a lungo andare, è tanto bello convivere con truffatori, persone che amano solo se stesse, violenti, oppure falsi e calcolatori .. Magari diventa logorante! Saranno forse quelli i famosi "stridori di denti" di cui si parla in alcune descrizioni dell'inferno?

Beh, c'è poco da fare, nell'Universo tutto è Equilibrio, e in quel senso tutto è "Giusto", tutto si assesta in continuazione (che crediamo o meno che ciò avvenga sotto la direzione di una Mente Cosmica) e quindi tutto ritorna, tutto si "paga", come diciamo noi umani. 

L'equilibrio si manifesta attraverso una forma di Giustizia Cosmica, plurimillenaria, tranquilla ma implacabile, inesorabile, e riguarda tutto, tutto ciò che è energia, abbraccia assolutamente TUTTO,  forme-materia e forme-pensiero, da un semplice sasso fino alla quintessenza dei nostri pensieri più remoti e più inconsci ... 

Ed è qui che casca l'asino: che lo vogliamo o no funziona così. 

Già sotto questa forma terrena noi attiriamo ciò che desideriamo. Anche se desideriamo ciò che ci fa stare male, le energie viaggiano, circolano, si assestano, vanno laddove sono "chiamate".

La legge di attrazione funziona, che lo vogliamo o meno, quindi è preferibile capire a livello cosciente, piuttosto che incosciente, ciò che desideriamo davvero. 

Conviene conoscere sé stesso molto bene per non correre il rischio di desiderare ciò che NON vogliamo.


Solo così potremo avere veri sentimenti positivi e non aspettative illusorie, facilone e fuorvianti (che fanno tanto comodo a chi detiene il potere), perché se ci conosciamo i nostri pensieri saranno autentici e rifletteranno realmente ciò che siamo.
Questo sarebbe un buon consiglio da applicare a noi stessi, SUBITO: "Sappiate cosa vi sta davanti agli occhi, e quello che vi è nascosto vi sarà rivelato. Perché nulla di quanto è nascosto non sarà rivelato."

La scelta del bene dovrebbe corrispondere alla nostra natura profonda perché così nasciamo, quando ancora sentiamo di essere parte dell'universo, di essere una scintilla del divino.
Ben presto però cominciamo ad assimilare l'idea dei confini, della separazione dagli altri, dalle altre energie, e che il nostro essere finisce dove si ferma l'involucro della nostra pelle.
Ma se siamo consapevoli di questo allora possiamo scegliere subito, ricordandoci chi siamo. Dopo forse sarà troppo tardi.

L'UNO, che sarebbe lo stadio ultimo della congiunzione col "divino" - e non il minestrone New Age che qualcuno vorrebbe farci credere - non vi si può mica arrivare saltando le tappe!
Noi qui abbiamo un compito importante: conoscere se stessi e amare se stessi, (con rispetto, giudizio, chiarezza e sincerità), e chi ci riesce fa scattare automaticamente la possibilità di conoscere e amare gli altri nello stesso identico modo. 


Tutto ciò comporta necessariamente delle scelte. 

In tanti oggi ci rendiamo conto che la stragrande maggioranza degli umani non agisce per scelta bensì perché è programmata.. è un buon inizio, e questa è la prima prigione dalla quale dobbiamo fuggire.

Una scelta ha valore e effetto consapevoli soltanto se sappiamo da dove scaturisce, quindi conoscendoci.

 E tutto ciò che scegliamo ha delle ripercussioni qui e ora. Sono le
nostre precise scelte - e non soltanto quelle delle quattro volpi che dirigono il pianeta - che indirizzano il mondo in un senso o nell'altro. I risultati sono sotto gli occhi di tutti ..
Vogliamo aspettare i leader, i salvatori? Libera scelta anche quella.

Mettiamoci l'anima in pace: la dualità sarà la nostra compagna ancora per parecchio.

Se non ci fosse la scelta non ci sarebbe un ordine cosmico (che è un caos solo apparente), e noi ne facciamo parte.
Ogni pensiero, ogni azione, anche se svolti senza consapevolezza, hanno una conseguenza nell'universo, e possiamo dire che in qualche modo, nel bene o nel male, ci indirizzano comunque verso  la "salvezza".

A ognuna la sua però! ...

(Scritto e precedentemente pubblicato il 02/04/2012)

2 commenti:

  1. Messaggi rivolti ai saggi sono sempre differenti da quelli rivolti agli uomini superficiali, ognuno sceglie il suo - chi per comprendere meglio, chi per illudersi meglio, o semplicemente per sognare in attesa di ricominciare a vivere. I più evoluti non hanno bisogno dei messaggi, profezie, consigli e istruzioni perchè percepiscono direttamente la realtà per quella che è...

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  2. Hai ragione. Alla fine le parole sono tante ma il messaggio è uno solo. Alcune volte le parole possono fungere da spinta ma soltanto per chi ha già scritto dentro ciò che legge..

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