sabato 13 luglio 2024

Prima della "quasi estinzione" dell'umanità, 900.000 anni fa, c'è stata una migrazione

 
Studi e ricerche si intrecciano in un racconto che porta indietro nel tempo, a un'era in cui Homo erectus, il nostro antico predecessore, danzava sull'orlo dell'estinzione. 

Il dibattito scientifico ha lungamente oscillato intorno al momento esatto di questa vicenda quasi dimenticata, con stime che vanno da 1,15 milioni a soli 930.000 anni fa.

Quest'ultimo calcolo, frutto delle moderne analisi genetiche, svela una popolazione ridottasi a meno di 1.300 individui, segnando un periodo di incredibile fragilità durato oltre centomila anni
La diversità genetica dell'uomo moderno porta ancora le cicatrici di quel periodo, mostrandosi notevolmente inferiore a quella che avrebbe potuto essere.

Le prove archeologiche hanno sempre giocato a favore di un mondo in cui gli ominidi erano diffusi, ma un recente studio propone una nuova interpretazione di questi dati, mettendo in discussione la precisione delle datazioni precedenti e suggerendo un vuoto demografico ben diverso. 
L'epopea si intreccia con i cambiamenti climatici e le migrazioni di massa, non solo umane ma di intere specie animali, che seguirono la prima fase glaciale del Pleistocene circa 900.000 anni fa ...


Questo periodo segnò un punto di svolta, spingendo i nostri antenati fuori dall'Africa, in un'esistenza migratoria che li vide colonizzare nuovi territori in Eurasia, diventando gli avi di Neanderthal e Denisovani.

La ricerca, condotta dai Professori Giovanni Muttoni e Dennis Kent, non solo tenta di dirimere le controversie sulle date ma anche di illustrare come la necessità di adattarsi a condizioni climatiche estreme abbia forgiato il corso dell'evoluzione umana, spingendo i nostri antenati a lasciare un'Africa divenuta troppo arida e a spargersi per il globo, in un esodo che ha definito la nostra stessa essenza.



I movimenti migratori attraverso l'Europa avvenuti nel corso di migliaia e migliaia di anni, sono stati plasmati dalle fasi climatiche.

Il paleogenetista Ludovic Orlando dell'Università Paul Sabatier di Tolosa, in Francia, trae una interessante conclusione: "nessun gruppo di popolazione in Europa oggi può affermare di discendere esclusivamente da una popolazione che si era stabilita sul continente in quel periodo". 
In sostanza, il continente europeo è stato sempre un luogo abitato da persone arrivate da parti diverse del mondo.

Articolo completo quiwww.ilmeteo.net

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