venerdì 5 luglio 2024

Nei tempi biblici vivevano davvero così a lungo?

 
“Sulla Terra esistono farfalle che vivono 24 ore e tartarughe che, pur essendo fatte dello stesso Dna e dello stesso materiale biologico, vivono 200 anni: hanno cioè una durata di vita pari a circa 73.000 volte quella delle farfalle pur appartenendo allo stesso regno fatto di esseri viventi che condividono le stesse molecole, la stessa biochimica, gli stessi ambienti”.

Jeanne Louise Calment si spense nella sua città natale, nella Francia sud-orientale, il 4 agosto 1997 alla veneranda età di 122 anni e164 giorni ( 21 febbraio 1875 - 4 agosto 1997, ha conosciuto van Gogh, andava al cinema dei fratelli Lumière e partecipò al funerale di Victor Hugo). Grazie ai progressi scientifici, medici e in altri campi oggi si vive più a lungo. Eppure pochi raggiungono o superano il traguardo dei cento anni. Forse questo è il motivo per cui a volte la longevità degli ultracentenari fa notizia, come nel caso di madame Calment.

La Bibbia riferisce che nell’antichità le persone vivevano molto più a lungo, arrivando in alcuni casi a sfiorare i mille anni. È verosimile? Nei tempi biblici vivevano davvero così a lungo? E perché questo dovrebbe interessarci? ...




Uomini assai longevi

Il libro biblico della Genesi menziona sette uomini che vissero più di 900 anni, tutti nati prima del Diluvio. Si tratta di Adamo, Set, Enos, Chenan, Iared, Metusela (conosciuto anche come Matusalemme) e Noè. (Genesi 5:5-27; 9:29) Tutti loro, molti dei quali forse sconosciuti ai più, appartenevano alle prime dieci generazioni della storia umana. Metusela è noto per essere stato in assoluto l’uomo più longevo: visse la bellezza di 969 anni.

Nella Bibbia sono citate almeno altre 25 persone che raggiunsero età fuori del comune per i nostri giorni. Alcune vissero 300, 400 o persino 700 anni e più. (Genesi 5:28-31;11:10-25
Per molti, però, le cose che la Bibbia dice in merito a persone tanto longeve non sono altro che leggende. È veramente così? 

Si tratta solo di leggende?

In base a un documento pubblicato dal centro di ricerche demografiche dell’Istituto Max Planck, in Germania, i ricercatori hanno accertato l’età della già citata madame Calment raccogliendo alcune sue “affermazioni semplici e verificabili”. Tali affermazioni riguardavano lei o suoi familiari con riferimento a determinati avvenimenti che si erano verificati nella loro vita. Quanto da lei detto è stato poi confrontato con registri notarili, civici ed ecclesiastici, come pure con articoli di giornale e censimenti demografici. Fatto degno di nota, anche se non è stato possibile accertare ogni minimo dettaglio, le prove disponibili, dirette e indirette, hanno permesso di confermarne l’età.

Che dire dei racconti della Bibbia? Si sono dimostrati degni di fiducia? Certamente. Sebbene non tutti i particolari siano stati confermati dalle fonti secolari disponibili, i fatti hanno più volte dimostrato che ciò che leggiamo nella Bibbia è attendibile dal punto di vista storico, scientifico e cronologico.* Questo non dovrebbe sorprenderci, perché la Bibbia stessa dice: “Dio è veritiero, mentre ogni uomo è mentitore”. (Romani 3:4, CEI) Ed essendo “ispirata da Dio”, la Bibbia non è un libro che propina storie inventate. — 2 Timoteo 3:16.


Mosè, che fu ispirato da Geova Dio a scrivere il Pentateuco (i primi cinque libri biblici), è giustamente annoverato tra gli uomini più autorevoli e rispettati della storia.

Gli ebrei lo considerano il più grande dei loro maestri, i musulmani lo ritengono uno dei loro più grandi profeti, e per i cristiani è un precursore di Gesù Cristo. 

Sarebbe ragionevole concludere che non ci si possa fidare degli scritti di un personaggio storico di tale importanza?

Il tempo veniva calcolato diversamente?

Alcuni hanno sostenuto che in quei giorni il tempo venisse calcolato diversamente e che con il termine “anno” ci si riferisse in realtà al mese. Un’analisi della Genesi, comunque, conferma senza ombra di dubbio che all’epoca la gente aveva lo stesso concetto del tempo che abbiamo oggi

Eccone due esempi. Nel racconto del Diluvio leggiamo che esso iniziò quando Noè aveva 600 anni, “nel secondo mese, il diciassettesimo giorno del mese”. La narrazione continua dicendo che le acque coprirono la terra per 150 giorni e che “il settimo mese, il diciassettesimo giorno del mese, l’arca si posò sui monti di Ararat”. (Genesi 7:11, 24; 8:4) Quindi un periodo di cinque mesi (dal diciassettesimo giorno del secondo mese al diciassettesimo giorno del settimo mese dello stesso anno) viene equiparato a 150 giorni. 
È chiaro quindi che l’obiezione secondo cui con il termine “anno” ci si riferisse al mese è del tutto priva di fondamento.

Analizziamo un altro esempio 

Genesi 5:15-18 riferisce che Maalalel diventò padre a 65 anni e visse per altri 830 anni, morendo all’età di 895 anni. Anche suo nipote Enoc ebbe un figlio a 65 anni. (Genesi 5:21) Se un anno corrispondeva veramente a un mese, questi due uomini divennero genitori quando avevano solo cinque anni. Vi sembra possibile?

Va tenuta presente anche l’archeologia, perché ci offre delle prove che concordano con quanto afferma la Bibbia riguardo a persone assai longeve. Del patriarca Abraamo la Bibbia dice che era originario della città di Ur, che visse in seguito nella città di Haran e poi nella regione di Canaan, che combatté contro Chedorlaomer, re di Elam, e che lo sconfisse. (Genesi 11:31; 12:5; 14:13-17
Le scoperte archeologiche hanno confermato l’esistenza di questi luoghi e personaggi. Hanno permesso inoltre di conoscere meglio la geografia dei luoghi nonché gli usi e costumi dei popoli menzionati in relazione ad Abraamo. Data l’accuratezza di queste informazioni su Abraamo fornite dalla Bibbia, perché dovremmo avanzare riserve sul fatto che sia vissuto 175 anni? — Genesi 25:7.

Non c’è dunque motivo di dubitare di quello che la Bibbia dice riguardo a uomini estremamente longevi esistiti nei tempi antichi. Ma forse vi chiederete: ‘Perché dovrebbe interessarmi se questi uomini sono vissuti o meno così a lungo?’

Particolare di una pagina miniata raffigurante Matusalemme,
Lamech e Noè che reggono un cartiglio con i loro nomi.


Potete vivere più a lungo di quanto pensiate

L’eccezionale longevità di quegli uomini vissuti prima del Diluvio dimostra che il corpo umano, in quanto ad aspettative di vita, ha un enorme potenziale. 

Grazie alle moderne tecnologie gli scienziati hanno studiato più accuratamente il corpo umano e il modo meraviglioso in cui è fatto, inclusa la sua straordinaria capacità di rigenerarsi e autoripararsi.

La loro conclusione? 

Il corpo ha il potenziale per continuare a vivere all’infinito. “L’invecchiamento”, dice il gerontologo Tom Kirkwood, “rimane uno dei grandi misteri della medicina”.

Per Geova Dio, invece, l’invecchiamento non è né un mistero né un problema irrisolvibile. Il primo uomo Adamo fu creato perfetto da Dio, il quale si propose che gli esseri umani vivessero per sempre. Purtroppo Adamo decise di voltare le spalle a Dio. Di conseguenza peccò e divenne imperfetto. 
Qui sta la spiegazione che gli scienziati continuano a cercare: “Per mezzo di un solo uomo il peccato entrò nel mondo e la morte per mezzo del peccato, e così la morte si estese a tutti gli uomini perché tutti avevano peccato”. (Romani 5:12) È a causa del peccato e dell’imperfezione che ci ammaliamo, invecchiamo e moriamo.

La Bibbia dichiara: “Come in Adamo tutti muoiono, così anche nel Cristo tutti saranno resi viventi”. (1 Corinti 15:22) La gente vissuta prima del Diluvio era più vicina di noi alla perfezione, ed è per questo che viveva molto, molto più a lungo. Noi, d’altro canto, siamo più vicini al tempo in cui si realizzerà la promessa di Dio. Del peccato e dell’imperfezione presto non rimarrà alcuna traccia, e l’umanità non dovrà più subire un processo degenerativo per poi morire. — Isaia 33:24; Tito 1:2.

Questo può essere anche il vostro futuro. Come? Non pensate che quanto promesso da Dio sia solo una chimera. Gesù disse: “Chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato ha vita eterna”. (Giovanni 5:24) Vi incoraggiamo pertanto a studiare la Bibbia e a mettere in pratica quello che imparate. In questo modo ‘tesoreggerete sicuramente per voi stessi un eccellente fondamento per il futuro, perché afferriate fermamente la vera vita’, come incoraggiò l’apostolo Paolo. (1 Timoteo 6:19
Potete starne certi: lo stesso Dio che ha permesso ad alcuni uomini menzionati nella Bibbia di vivere così a lungo può far vivere voi per sempre!

Fonte: wol.jw.org/it


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