domenica 19 maggio 2024

Lei è morto

di Nicolò Targhetta
(Non è successo niente)

- Lei è morto.
- Morto?
- Come i quotidiani, Blockbuster o i coniugi Wayne in un vicolo buio.
- Ma com'è successo?
- Vediamo subito.
- Avete le registrazioni?
- Certo. Ecco, qui c'è lei che grida “ho una pistola e non ho paura di usarla”.
- Ah, un'aggressione?
- No, stava parlando allo specchio.
- Oh. 
- Va be', su col morale, adesso andrà meglio.
- Significa che vado in paradiso?
- Ahaha, in paradiso. No, no. Quello è per gli umili stagnini indiani, i disabili dal cuore d'oro e le bimbelle morte di gioia o per salvare un cucciolo.
- Ti dirò, un po' me l'immaginavo che non ci sarei entrato. Va be', ci abbiamo provato. Quindi Purgatorio. C'è una navetta? Un pedalò? ...


- Mi dispiace, anche per il Purgatorio non c'è niente da fare.
- Come niente da fare?
- Anche lì, la lista d'attesa è eterna. È un tale casino, abbiamo le persone che credevano di fare del bene e invece facevano del male, quelle che per i loro tempi facevano del male, ma in realtà in senso assoluto facevano del bene, tutti i pentiti in punto di morte, i ricorsi storici, i vari anacronismi e i condoni.
- In che senso?
- Lei una vecchina dolce, gentile e compassionevole che per ottant'anni ha usato la parola n***o dove la metterebbe?
- Io…
- Lo vede? Per non parlare dei masturbatori, gli infedeli di ogni religione, i figli non nati. Tutti là finiscono. È la Salerno-Reggio Calabria del “ci siamo sbagliati a far le regole”.
- Quindi…
- Quindi?
- No, dico, quindi non resta che... Le dirò, in fondo me l'aspettavo, certo speravo nel Purgatorio, ma se deve essere così, mi assumo le responsabilità dei miei peccati e ci vado.
- Dove?
- All'inferno.
- Ahahah, ma quale inferno?
- Non vado all'inferno?
- Ma no.
- Meno male.
- Non se lo può permettere.
- Eh?
- L'inferno adesso è area riqualificata. Ci son le piazzette, i parchetti, i giardinetti con i chioschi. Ci suona Vasco Brondi, ci fanno le mostre di arte urbana, gli orti sociali, le photowalk, le degustazioni di vini, i mercatini dell'usato, i bistrot all'aperto.
- A quanto lo mettono lo spritz?
- Otto euro. È pur sempre l'inferno.
- Ma allora io dove vado?
- Può reincarnarsi.
- Davvero?
- Certamente.
- Ma è meraviglioso! Va benissimo. Allora voglio reincarnarmi in un… mi ci faccia pensare… sì, in un cinese, mi sembra molto meta in questo momento. Inoltre finalmente avrei un pene di dimensioni decenti.
- Lei è molto divertente.
- In che senso?


- Non può reincarnarsi in un essere umano.
- Perché?
- Figuriamoci, sono i posti più ambiti, qui sopra arrivate col barcone e giù di figli ne sgravate sempre meno. È una questione di domanda e offerta.
- Quindi…?
- Quindi abbiamo prenotazioni per i prossimi mille anni. Prenotazioni di gente importante.
- Va be', facciamo un animale allora. Una bella pantera.
- Lei non mi ascolta. Le dico che non può permettersi la Lamborghini e mi chiede una Maserati. Niente pantere, niente leoni, niente aquile, niente delfini, niente mammiferi o animali alfa per centinaia di anni, e non ci provi neanche a chiedere un panda che sono tutti in mano a oligarchi russi.
- Quindi io che posso diventare?
- Mi faccia controllare. Guardi, giusto perché lei mi sta simpatico, in via del tutto eccezionale la posso raccomandare per un ambitissimo posto da calamaro.
- Calamaro.
- A progetto.
- Cioè?
- Cioè lei mi è calamaro, ma fa quello che le diciamo noi. Nuota dove le diciamo noi, spruzza dove le diciamo noi, si riproduce quando glielo diciamo noi. Poi settimanalmente ci manda un bel report e noi valutiamo se rinnovarle la posizione...
- Non voglio mandare nessun report.
- Capisco. E allora insetti. Abbiamo qualche scolopendra libera.
- Che fa la scolopendra?
- Schifo. Oppure abbiamo una marea di collemboli.
- Cosa sono i collemboli?
- Esapodi. La casta degli intoccabili della classe degli insetti. Cinque millimetri di fragilità. Bevono dalla pancia.
- Dalla pancia?
- Sì e mangiano batteri, polline, polvere e mestizia. Speranza di vita.
- Qual è?
- Cosa?
- Ha detto speranza di vita. Qual è?
- No, no, intendevo che la loro è proprio una speranza.
- Non mi sembra un'esistenza allettante.
- Questo c'è.
- Ma io pensavo che magari almeno dopo morti…
- Cosa?
- Non lo so… ci sarebbe stato un sentiero, pace o tormento, premio o punizione, non l'ennesima delusione.


- Lei di che anno è?
- '86.
- Ma allora ci dovrebbe essere abituato alle delusioni. Noi vi chiamiamo la generazione del grande scherzone. Aspetti...
- Cosa?
- Qui ho qualcosa...
- Guardi a questo punto va bene tutto.
- Umano.
- Ma aveva detto... 
- Primo mondo, in salute, famiglia piccolo borghese...
- Ma è perfetto!
- Pieno di buona volontà, sogni, speranze, ambizioni. Dotato di grande creatività, senso del dovere, etica del lavoro, rispettoso delle regole, appassionato innovatore, propositivo, educato, onesto, civile e altruista. 
- Dove?
- Italia.
- Mi spieghi bene 'sta cosa che bevo dalla pancia ..

Fonte: www.facebook.com

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