giovedì 20 luglio 2023

Le 5 domande della Flat Earth Comunity. Senza risposta (?)

 
In occasione di una conferenza della FEC (Flat Earth Community) del 2018, Mark Sargent (foto), uno dei leader americani del terrapiattismo, ha posto 5 domande al mondo scientifico che, a suo dire, non avrebbe ancora fornito alcuna risposta.

Come ci si poteva attendere, tali risposte hanno avuto un riverbero internazionale e sono state rigirate su youtube dai vari esponenti del terrapiattismo, anche di quello italiano.

Ma è davvero così? Queste domande sarebbero così imbarazzanti da non ricevere nessuna risposta dal mondo scientifico?

Ma quando mai.

Sintetizziamo brevemente quali sono queste domande "scottanti" e vediamo rendiamoci conto se Mark Sargent e compagni possono essere presi seriamente ...

Domanda numero 1

La scienza ci ha fornito la misura esatta della curvatura terrestre in 8pollici x miglia quadrate.
Com'è possibile che con fotocamere in hd e raggi infrarossi si vedono cose che dovrebbero essere nascoste dietro l'orizzonte?

Domanda numero 2

Com'è possibile che, in superficie, il vuoto (la cui forza sarebbe misurata in Tor [Torricelli]) vince la gravità, che occorrano sistemi a pompa potentissimi per creare ambienti sotto vuoto spinto, ma il vuoto dello spazio non strappa via l'atmosfera dalla Terra? Non è più logico pensare che ci troviamo in un sistema chiuso che ci protegge da questo vuoto?

Domanda numero 3

Com'è possibile che, nonostante la scienza ci fornisca una dimensione della luna di 3500 km di diametro, durante una eclisse di sole la sua ombra proiettata sia solo di 110 km? Dove vediamo che un'ombra è più piccola dell'oggetto che la proietta nella nostra vita quotidiama? 
La FEC dice che la luna è più vicina ed ha un diametro inferiore agli 80 km. 
Non è più logico?

Domanda numero 4

Esperimenti hanno dimostrato che la luce della luna è fredda.
Tale tipo di luce sarebbe ottenibile attraverso la tecnologia laser.
Come mai la luna ci da la luce di un laser freddo?

Domanda numero 5

Le cinture di Van Allen sono letali o no:
Se sono letali, come hanno fatto le missioni apollo ad attraversarle?
Se non sono letali, come mai la NASA le considera come tali nel video della futura navetta Orion?

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Bene. Non solo le risposte a queste domande sono state date in maniera copiosa e ripetuta da più fonti, ma non si capisce nemmeno cosa, alcune di queste, abbiano a che fare con la forma della Terra.
Come possono la temperatura della luna o le proprietà delle fasce di Van Allen darci indicazioni sulla forma della Terra (in realtà le fasce di Van Allen sono un clamoroso autogol dei terrapiattisti, ma hanno il problema di non accorgersene)?
Solo Mark Sargent ed i suoi compagni lo possono sapere.
Come potete vedere, spesso manca proprio perfino la logica di base dei ragionamenti terrapiattisti.
Ma, veniamo alle risposte.


1. "8 POLLICI PER MIGLIA QUADRATE" NON È LA MISURA ESATTA DELLA CURVATURA TERRESTRE FORNITA DALLA SCIENZA.

Questa è una formula approssimata che serve a fare valutazioni che valgono entro una decina di km da un punto di origine.
Non solo questa formula non è esatta, ma non descrive nemmeno una circonferenza, ma bensì, una parabola. 
Questo per sottolineare che questa gente non capisce nemmeno le formule che maneggia.

Ma, a parte questo, solo di recente una parte dei terrapiattisti (ma nemmeno tutti!) sono pervenuti alla comprensione che TALE FORMULA non può essere utilizzata per verificare cosa si può vedere o non vedere oltre l'orizzonte.
Nonostante tutto, è stato dimostrato più e più volte che:
i terrapiattisti raramente presentano le misure corrette (quando le presentano!) relative all'altezza dell'osservatore e dell'oggetto osservato s.l.m. e della distanza relativa
i terrapiattisti non considerano quasi mai la rifrazione atmosferica (e quelle poche volte che lo fanno, sbagliano), che a pochi metri dall'acqua non può essere in nessuna maniera considerata come standard
alle volte, i terrapiattisti sbagliano persino ad indicare l'oggetto che stanno guardando alla distanza
Voglio fornire un rapidissimo esempio di questo ultimo punto, per evidenziare quanto siano in malafede taluni terrapiattisti:

Video di Tinelli, in cui sostiene di poter vedere, ad una distanza di 258 km, l'isola di Ustica da Fuscaldo, un paesino a circa 350 metri di s.l.m. della costa tirrenica calabrese.
Qui trovate il video: https://www.youtube.com/watch?v=NpAGV658iFI (il video ora è privato ma vediamo sotto alcuni elementi salienti - NdC)

Nel video, Tinelli nomina le vette che si vedono nella foto scattata da Fuscaldo:


Peccato che, ricreando il panorama con
https://www.udeuschle.de/panoramas/makepanoramas_it.htm
quello che si vede in questa foto è ben altro:


In ogni modo, segnalo alcuni lavori di rilievo significativi, fatti da persone competenti, sul come oggetti dietro l'orizzonte, effettivamente, vengano nascosti alla distanza a causa della curvatura.
Turning Torso (190m), ripreso a varie distanze da MathiasKp: 


Il risultato:


Verifica curvatura terrestre - Elio Lupo: Video integrale


In questa foto, vediamo Toronto coperta da circa 184 metri di curvatura:


Queste cose, i terrapiattisti le conoscono perfettamente, ma fanno finta che non esistano o si inventano le interpretazioni più demenziali (cavalloni alti 10 metri, oggetti che scompaiono DENTRO l'orizzonte, ecc.) per non accettare le evidenze e mantenere la loro convinzione bislacca.

2. IL VUOTO NON RISUCCHIA

Premesso che il Torr è una MISURA DI PRESSIONE ATMOSFERICA e non della FORZA DEL VUOTO, la domanda insinua una sciocchezza sesquipedale, ovvero che il vuoto avrebbe una qualche forza e che sarebbe addirittura in grado di risucchiare via l'atmosfera, se non ostacolato da qualche sorta di barriera.
Mi spiace, ma il vuoto non ha la facolta di risucchiare nulla, né di strappare via l'atmosfera dalla Terra.
Quello che osserviamo sulla superficie è la PRESSIONE ATMOSFERICA, dovuta alla gravità, che cerca di spingere l'aria ad occupare uno spazio vuoto quando lo incontra.
La difficoltà che si incontra nel creare ambienti sotto vuoto spinto è quella di VINCERE LA FORZA DI GRAVITÀ che si esprime sotto forma di pressione atmosferica.

Il fatto che non serva alcuna barriera per dividere il vuoto dello spazio dalla atmosfera terrestre, lo si evince anche da un banalissimo GRAFICO DELLE PRESSIONI ATMOSFERICHE


Come potete vedere, la pressione atmosferica, e l'atmosfera stessa, vanno gradatamente a sfumare verso quote sempre più elevate, quindi verso il vuoto spaziale. 
Non esiste alcun sistema sotto cupola di vetro che impedisca all'atmosfera di essere strappata via.

Se questa banalissima evidenza non dovesse essere sufficiente, sul canale di The Action Lab esiste un esperimento con una scatola sottovuoto, in cui viene dimostrato che il vuoto non sviluppa nessuna forza di risucchio, ma è l'atmosfera, per effetto della gravità terrestre, a tentare di occupare lo spazio vuoto:


3. COME MAI L'OMBRA È PICCOLA? FORSE PERCHÈ DIPENDE ANCHE DALLA FONTE LUMINOSA?

Ma veramente occorre spiegare questa ovvietà?
Le illustrazioni che mostrano come funziona l'eclisse di luna sono AUTOESPLICATIVE.

La questione è stata, oltretutto, trattata da me nell'articolo proprio riguardante l'eclisse lunare del 2017, per la quale i terrapiattisti mettevano in discussione anche il fatto che il modello eliocentrico potesse descrivere correttamente la direzione di movimento dell'ombra della luna.


Il sole è più grande della luna, sebbene molto distante. Il risultato è quello di avere l'ombra più piccola dell'oggetto che l'ha proiettata.
Cosa c'entra che non constatiamo quotidianamente ombre piccole? Le fonti luminose con cui abbiamo a che fare quotidianamente sono generalmente piccole. Non possono proiettare ombre piccole.

4. I TEST CON I TERMOMETRI AD INFRAROSSI NON MISURANO LA TEMPERATURA DEI RAGGI LUNARI

Cerchiamo di capire, in maniera semplice ed intuitiva, perchè questa della luna fredda è un'altra bufala colossale, che dipende dalla totale mancanza di conoscenza dei fenomeni in gioco.

I termometri, generalmente usati per fare questi test, misurano la radiazione nell'infrarosso, che è quella che nello spettro delle emissioni elettromagnetiche, è la maggior responsabile della temperatura dei corpi.


Come vedete da questa scheda, il calore ricade principalmente nella fascia della radiazione infrarossa.

Non voglio dilungarmi sulla teoria legata all'emissività dei corpi, ma sappiate che, in genere, i corpi emettono e riflettono radiazioni ad infrarossi.


Ora, se si fanno delle misure di temperatura su una superficie riflettente, non si misura solo la sua emissione infrarossa, ma anche quella riflessa dagli oggetti circostanti.


È piuttosto facile verificare questa evidenza. Basta, ad esempio, constatare che lo stesso fenomeno accade con la luce del sole! (perché, chi fa di questi esperimenti sostenendo che la luce lunare è fredda, non si prende la briga di verificare cosa succede con la luce del sole)

Bene, questa prova l'ha fatta Astronomy Live, nel video
Does Moonlight Make Things Colder? (La luce lunare rende le cose più fredde?)


Nel video viene mostrato come, attraverso l'utilizzo di un termometro ad infrarossi, una carta stagnola esposta al sole risulta avere una temperatura inferiore rispetto alla medesima posta all'ombra di alcune piante.

Come potete vedere, anche in questo caso le misurazioni sembrano incredibili. Anche la luce del sole, allora raffredda?


Ovviamente no. Questo accade semplicemente perché la seconda misurazione è stata fatta sotto l'ombra di alcune piante ed il termometro sta semplicemente misurando le radiazioni ad infrarossi delle piante di rimbalzo sulla carta stagnola.

5. PORRE DOMANDE SEMPLICI PER QUESTIONI COMPLESSE È, DI PER SE STESSA, UNA FORMA DI DISONESTÀ

La questione posta da Mark Sargent prevede una risposta secca:
Le fasce di Van Allen sono letali, SÌ o NO?

La vita reale non funziona così. Mi spiace.
Quando l'essere umano incontra un problema, lo studia e cerca metodi per risolverlo, aggirarlo o mitigarlo. Non funziona come un bit di computer 1/0, SÌ/NO.

In ogni modo, questo argomento è abbastanza articolato e necessiterebbe di una spiegazione più approfondita. Qui cercherò di sintetizzarla per sommi capi.

Le fasce di Van Allen sono state ampiamente studiate, se ne conoscono le caratteristiche ed i rischi ma, soprattutto, in base alle informazioni raccolte, si sa come poterle attraversare. 
Si conosce, ad esempio, che la loro pericolosità non è costante, ma fluttua in base all'attività solare.  
Il fatto che si hanno tutte queste informazioni non significa, però che questo sia diventato un problema semplice e risolto una volta per tutte.

Vediamo quali sono gli aspetti importanti che, in genere, i terrapiattisti (ed i moonlanding hoaxer) non tengono in considerazione:

Innanzitutto, parlare genericamente di RADIAZIONI è una delle prime semplificazioni che non funzionano.
Le radiazioni non sono tutte uguali. Ne esistono di diversi tipi con diverso tipo di pericolosità e capacità di penetrazione della materia. Nell'immagine seguente vengono presentati diversi tipi di radiazione ed i sistemi capaci di schermarne la penetrazione:

Bene, le fasce di Van Allen sono costituite, principalmente da particelle ionizzate α e β, quindi facilmente schermabili attraverso un sottile strato di alluminio.

Questo significa che il problema è risolto? 

Purtroppo no, perché sebbene l'alluminio riesca a schermare i raggi β, se questi sono di particolare intensità riescono comunque a passare la schermatura.

Quindi, veniamo al secondo fattore totalmente trascurato dai complottisti, ovvero il tempo di esposizione
Sì, perché le radiazioni sono tanto più dannose quanto più e lunga la durata di esposizione.
Al riguardo, per le missioni apollo vennero studiate apposite traiettorie affinché il passaggio attraverso la fascia di Van Allen interna, quella realmente pericolosa, potesse durare il minor tempo possibile.

Questi ed altri accorgimenti permisero agli astronauti delle missioni apollo di attraversare le fasce di Van Allen, sia in andata che in ritorno dalla luna, senza riportare problemi di salute.

Ciò non significa che le future missioni non si troveranno ad affrontare i medesimi problemi.

Ma, come ho già detto, la questione andrebbe affrontata a parte per poterla approfondire come si dovrebbe.

Bene, alla luce di ciò che abbiamo esposto, possiamo sostenere che Mark Sargent e compagni siano ancora in attesa di risposte a domande imbarazzanti che nessuno scienziato è in grado di fornire, oppure ci troviamo di fronte delle persone che non sono capaci o non vogliono accettare le risposte?

Lascio a voi la risposta

Fonte: flatearthdelusion.blogspot.com

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