Michel Cucchi, dottore in medicina, sociologo e dirigente nel servizio pubblico ospedaliero, è l'ospite di questo “Entretien essentiel” in cui presenta il suo libro Influence et pandémies, expériences hasardeuses et tentations autoritaires
(Ingerenza e pandemie, esperienze azzardate e tentazioni autoritarie)
Un testo che spiega il modo in cui la “decisione pubblica”, durante l'epidemia di covid-19, abbia smesso di servire l'interesse generale per mettersi al servizio di interessi privati e degli “influencer” che si conformano a una “agenda industriale”...
Laureato in medicina e specializzato in biologia medica, Michel Cucchi non è iscritto all'Ordine dei Medici. "Questo mi permette già di evitare il tribunale", dice.
Si esprime nel suo libro in qualità di funzionario pubblico, senza tuttavia essere “totalmente libero” nelle sue parole.
“Il libro di 200 pagine non contiene rivelazioni su, ad esempio, il funzionamento interno dell'ospedale o ciò che riguarda i meccanismi interni degli ospedali ”, avverte. Ricordando il suo obbligo di riservatezza, spiega la sua metodologia, che consiste nel “cercare nella documentazione pubblica tutto ciò che può far luce sui fenomeni che abbiamo vissuto in questi anni”.
Si esprime nel suo libro in qualità di funzionario pubblico, senza tuttavia essere “totalmente libero” nelle sue parole.
“Il libro di 200 pagine non contiene rivelazioni su, ad esempio, il funzionamento interno dell'ospedale o ciò che riguarda i meccanismi interni degli ospedali ”, avverte. Ricordando il suo obbligo di riservatezza, spiega la sua metodologia, che consiste nel “cercare nella documentazione pubblica tutto ciò che può far luce sui fenomeni che abbiamo vissuto in questi anni”.
Giuramento di Ippocrate "infranto"
Ritiene quindi, nella sua qualità di funzionario, di avere il diritto di “dare al pubblico gli elementi per comprendere nel modo più corretto e informato possibile” come “siamo arrivati a questa sfilza di decisioni assurde che non rientravano nell'ambito né dell'interesse generale né del rigore scientifico”.
Michel Cucchi afferma in questa intervista che il “giuramento di Ippocrate è stato infranto” durante l'epidemia di coronavirus.
“In questo giuramento c'è la nozione di fiducia che deve essere onorata nei confronti del proprio paziente. La nozione di fiducia del pubblico nelle istituzioni che lo governano è essenziale. È lo stesso rapporto. Gli eventi che abbiamo vissuto hanno danneggiato questa fiducia", afferma.
Una “ distorsione” perché “i medici sono stati chiamati ad obbedire ad una norma, che non veniva nemmeno dal Consiglio dell'Ordine ma dal governo” nel quadro di una “medicina normativa”.
“Su questo il giuramento di Ippocrate è chiaro: onorare la fiducia è superiore alla pressione che un governo può esercitare su un medico”, ricorda.
Sottolinea inoltre che la medicina basata sull'evidenza ruota attorno a tre cerchi, “vale a dire i dati scientifici più attuali, il giudizio e l'esperienza del medico e la volontà del paziente”.
Sottolinea inoltre che la medicina basata sull'evidenza ruota attorno a tre cerchi, “vale a dire i dati scientifici più attuali, il giudizio e l'esperienza del medico e la volontà del paziente”.
"In nessun caso i dati scientifici dovrebbero imporsi alla coscienza del medico e alla volontà del paziente".
Una “colonizzazione dell'apparato statale”
Nel suo libro, Michel Cucchi spiega come il processo decisionale pubblico sia stato “fatto prigioniero” da “influenze esterne”. "Abbiamo fatto una lista di questi influencer, come l'industria farmaceutica ", spiega.
Il medico spiega inoltre che “l'integrità delle decisioni pubbliche è garantita da un corpo di dipendenti pubblici”. Un funzionario, prosegue, "è il garante dell'integrità del processo decisionale pubblico e lavora affinché le decisioni prese siano coerenti con il progetto democratico della società e quindi che siano effettivamente protette e immunizzate contro certe influenze esterne".
Ebbene, il libro si occupa proprio della “cattura della decisione pubblica poiché abbiamo persone che sono in grado di decidere per il pubblico ma che lavorano per interessi privati”. Michel Cucchi parla addirittura di “una colonizzazione dell'apparato statale da parte di interessi privati. Le decisioni ne escono distorte dal punto di vista dell'interesse generale e, infine, sono conforme soltanto a una tacita missione del decisore che si atterrà alle istruzioni di mandanti non identificati”.
Parla di decisioni “prese sulla base di criteri nascosti, non espliciti”. “Ancora più grave, i conti non vengono più resi al pubblico ma piuttosto ai mandanti”. Il funzionario parla di una “uscita dai limiti del gioco democratico” : “Mi ricorda la nozione di deistituzionalizzazione delle istituzioni che sono soltanto delle coperture per gruppi, oligarchie o cleptocrazie che arbitrano per conto proprio”, afferma.
“Si perde di vista la salute delle popolazioni”
Cita come esempio il caso del consorzio REACTing e del laboratorio Gilead, “i cui interessi privati erano presenti nella fallita commercializzazione del farmaco Remdesivir” . “Invece di una strategia nazionale contro la pandemia, abbiamo avuto diritto a una sperimentazione terapeutica su una popolazione complessiva per giustificare la commercializzazione di un farmaco che in questo caso era il Remdesivir, presto abbandonato tanto era difettoso e tossico ma che, nel frattempo, è stato comprato dalle autorità europee”.
Il nostro ospite cita anche "l'influenza delle organizzazioni filantrocapitalisti" e il loro peso nelle decisioni dell'OMS. Queste ONG, "sotto le spoglie della beneficenza, hanno un'agenda industriale perfettamente identificata e riescono, grazie ai finanziamenti, a catturare, influenzare in modo determinante le decisioni pubbliche”.
E aggiunge: “Dal momento in cui l'OMS canta le virtù del vaccino, dimentica di fare ciò che faceva tradizionalmente, di prendersi cura della salute della comunità, di lavorare sulla prevenzione e sulla promozione della salute (...) questo non è legato allo stato della scienza, bensì agli obiettivi industriali. Si perde di vista la salute delle popolazioni”, conclude.
Una “cattura della decisione pubblica” che sarebbe anche all'origine di “possibili frodi scientifiche”, che “sono di competenza del giudice amministrativo o persino penale, affinché si possa ristabilire una forma di verità, che è l'elemento fondamentale della fiducia che si può avere nelle istituzioni”.
Tradotto da Catherine
Fonte: www.francesoir.fr
Tradotto da Catherine
Fonte: www.francesoir.fr
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